View Full Version : Rai come servizio pubblico
Qualche tempo fa su La7 hanno fatto una puntata di una trasmissione in seconda serata dedicata alla BBC, che spiegava come la BBC sia il miglior esempio al mondo di vero servizio pubblico radiotelevisivo.
Un'azienda con due reti relevisive e due radio che ormai è diventata il primo gruppo radiotelevisivo europeo, e uno dei principali al mondo, con la più grande teca del pianeta, e primo al mondo anche come ricavi. Teoricamente, ma praticamente anche di fatto (riconosciuto da tutti) del tutto indipendente dal potere politico (seppure ad esso sia legato, essendo un servizio pubblico), lo dimostrano i continui speciali e servizi anche estremamente duri nei confronti del governo... privo di pubblicità, e pieno zeppo di ottimi programmi di approfondimento, di notiziari di qualità a tutte le ore e di ottimi format di cultura, che tra l'altro vengono venduti in tutto il mondo.
Un'azienda quasi sempre in utile che riescie ormai a produrre in casa veri e propri documentari-kolossal e film per la televisione da decine di milioni di €, rivendendoli in tutto il pianeta.
E' tanto chiedere una Rai così? Credo proprio di sì, perchè occorrerebbe cambiare tutta l'Italia.
Basterebbe cambiare chi sta dentro la Rai per "meriti " politici ...ma forse è troppo
stavo proprio per scriverlo nell'altro 3D sul canone RAI, dove si iniziava a dire che la RAi deve fare solo informazione e sport, l'esempio che deve seguire la RAI se vuole andare avanti è quello della BBC. Da molti la BBC è considerata non solo la migliore TV pubblica ma la migliore assoluta del mondo.
E' anche vero che la BBC ha un pubblico ben più vasto, si pensi solo alle ex colonie britanniche.
Per il resto concordo.
Esempio: gli speciali del TG1, TV Sette, che viene trasmesso alle 24!!!:muro:
Originariamente inviato da mrmic
E' anche vero che la BBC ha un pubblico ben più vasto, si pensi solo alle ex colonie britanniche.
Per il resto concordo.
Esempio: gli speciali del TG1, TV Sette, che viene trasmesso alle 24!!!:muro:
O tutti i programmi di approfontimendo di Rai 3, o Quark, Geo&Geo, e pochi altri... o altri mitici programmi come Parola Mia, e così via... o il belissimo Passpartout...
vi immaginate, tutto senza pubblicità? :sbav: :O
E che dire di Frontiere? Non era tanto bello?
ribbaldone
16-12-2003, 10:42
che dire, sarebbe bello avere una rai come la bbc o come altre tv pubbliche, mentre da noi la tv pubblica non fa nient'altro che copiare in malo modo programmi di tv commerciali e fa concorrenza alle stesse, è zeppa di programmi ridicoli e amenita' varie, come informazione è allucinante, tg di grado equivalente se non peggiore di quelli mediaset, approfondimenti scarsi e faziosi, da una parte e dall'altra (dx sx), e che vanno in onda per lo piu' a ore irraggiungibili da molti. tra l'altro avete visto il programma di approfondimento su raitre dove il conduttore non faceva parlare gli ospiti, allucinante.
non ho parole, spero si diano una svegliata, tra l'altro la cosa che non sopporto è che ad ogni cambio di governo ci sia un rimpasto nella rai, cacchio ma trovare gente che sappia fare televisione in modo indipendente da far lavorare fino alla pensione no è?
ciao
ribbaldone
16-12-2003, 10:47
dimenticavo, poi che dire de "l'isola dei famosi" e dei programmi annessi:nono: :Puke: :muro:
su una tv pubblica, avrebbe fatto caga*e anche su una privata, ma con la differenza che una tv privata non ha le stesse responsabilita' di una pubblica.
Conan ama Lana
16-12-2003, 10:52
La situazione della Rai è anomala perchè è anomala quella di Mediaset ed in genere del sistema radiotelevisivo duopolistico che è stato impostato nei primi anni 80 dai 'Ben Noti' (Craxi & C.) .
Infatti se la Rai non avesse pubblicità, chi si prenderebbe tutta la torta? Non credo sarebbe giusto...
In un paese normale esisterebbe un servizio pubblico senza pubblicità e delle reti private (tante) che si fanno concorrenza... qui da noi invece, specie in questo periodo, non si nota alcuna differenza nel passare dall'1 al 4... o al 5 o al 2
chi ha parlato di regime?
Originariamente inviato da ribbaldone
avete visto il programma di approfondimento su raitre dove il conduttore non faceva parlare gli ospiti, allucinante.
vuoi dire socci su raidue, spero? non mi pare che floris non faccia parlare gli ospiti, anzi... non è in grado di controllarli a dovere, IMHO...
Originariamente inviato da Conan ama Lana
La situazione della Rai è anomala perchè è anomala quella di Mediaset ed in genere del sistema radiotelevisivo duopolistico che è stato impostato nei primi anni 80 dai 'Ben Noti' (Craxi & C.) .
Infatti se la Rai non avesse pubblicità, chi si prenderebbe tutta la torta? Non credo sarebbe giusto...
In un paese normale esisterebbe un servizio pubblico senza pubblicità e delle reti private (tante) che si fanno concorrenza... qui da noi invece, specie in questo periodo, non si nota alcuna differenza nel passare dall'1 al 4... o al 5 o al 2
se ci fossero delle regole serie, una legge seria, la Rai potrebbe vivere benissimo senza pubblicita, magari con una rete in meno (così da liberare moltissime frequenze per altri gestori ed aumentare di conseguenza il pluralismo), e dall'altra regolamentata la situazione del tutto anomala e incomprensibile della concorrenza privata (un solo vero soggetto privato).
Originariamente inviato da GioFX
se ci fossero delle regole serie, una legge seria, la Rai potrebbe vivere benissimo senza pubblicita, magari con una rete in meno (così da liberare moltissime frequenze per altri gestori ed aumentare di conseguenza il pluralismo), e dall'altra regolamentata la situazione del tutto anomala e incomprensibile della concorrenza privata (un solo vero soggetto privato).
giustissimo punto di vista. In fondo la televisione "di stato" dovrebbegarantire cultura e informazione, non fare a gara di audience con la concorrenza per poi propinarci programmi orribili e inguardabili (che però la gente a quanto pare guarda...
:rolleyes: )
Un'azienda con due reti relevisive e due radio
La BBC ha piu' di due canali radiofonici:
http://www.bbc.co.uk/radio/
Sin dai primi anni 70, per la ricerca, l'innovazione tecnologica, le attrezzature disponibili e la qualita' di trasmissione, la NHK (tv pubblica giapponese) e' riconosciuta unaninamente dagli addetti ai lavori come la migliore al mondo.
Il primato della BBC e' indiscusso in Europa, ma piu' ancora dal lato radiofonico che televisivo (anche le tv pubbliche scandinave hanno ottima reputazione, sebbene logicamente di minori dimensioni).
Originariamente inviato da Iluccia
...che però la gente a quanto pare guarda... )
E' questo il punto secondo me.
La televisione, pubblica o privata che sia, insegue il pubblico e dà quello che chiede.
Fà piacere sentire queste voci del 3D ma credo che finchè la maggior parte delle persone vorrà in TV i culi delle letterine/veline/puttanine, i panariello il sabato (che si vince pure alla lotteria :rolleyes: ), le isole di sfigati famosi, la lobotomizzazione totale effettuata dagli amici della De Filippi (che ballano, cantano, saltano e poi ci sono gli istruttori :rolleyes: ), le telenovelas strappalacrime....
...finchè le persone vorranno questo non credo si cambierà.
Originariamente inviato da Iluccia
giustissimo punto di vista. In fondo la televisione "di stato" dovrebbegarantire cultura e informazione, non fare a gara di audience con la concorrenza per poi propinarci programmi orribili e inguardabili (che però la gente a quanto pare guarda...
:rolleyes: )
io e te siamo sempre d'accordo... :vicini: :fagiano:
Originariamente inviato da evelon
La televisione, pubblica o privata che sia, insegue il pubblico e dà quello che chiede.
Purtroppo non e' assolutamente cosi'. I palinsesti televisivi e radiofonici li decidono i dirigenti di rete e i capistruttura, certo non il pubblico. Certo che se si abitua il pubblico male, non lo si educa.
Chi ricorda la tv negli anni 70 e nei primi anni 80 ? Molto meglio di quella di adesso, e non e' certo un discorso nostalgico il mio.
Il pubblico non puo' certo chiedere trasmissioni che non conosce....
Poi ci sono trasmissioni delle quali vengono acquistati i diritti, ma che non saranno mai trasmesse; in vari casi sono acquistate per non farle trasmettere ai concorrenti.
Il pubblico non chiede interruzioni pubblicitarie e pubblicita' promozionali nei programmi di intrattenimento.
Faccio un esempio; perche' il jazz e' completamente sparito dai palinsesti televisivi delle reti nazionali da anni, ma ai festival e ai concerti di questo genere musicale c'è' sempre piu' gente (anche se molti grandi musicisti sono morti) ? ;)
La Rai ha da sempre un cattivo rapporto col pubblico ed e' poco trasparente.
Ci sono istituzioni pubbliche persino politiche come Camera dei Deputati, Scuderie del Quirinale ecc che ogni tanto sono visitabili dal pubblico.
La Rai e' blindata; per entrare nelle sedi Rai (sia radio che tv) devi farti fare il passi per qualsiasi motivo.
Non so se e' ancora in vigore, ma in passato per partecipare a delle trasmissioni in Rai era richiesto il certificato antimafia....
Originariamente inviato da Adric
Purtroppo non e' assolutamente cosi'. ...
Io credo proprio di si invece.
I dirigenti decidono i palinsesti ma lo fanno sulla base di ricerche statistiche (che costano tanti €).
Questo accade sia sulle tv pubbliche che sulle private dove la sfida è quella di accontentare la fetta di pubblico più ampia possibile in modo da vincere la "sfida" dell'auditel.
Sono quelle percentuali il risultato da ottenere.
Chi accontenta più spettatori vince.
Chi accontenta più spettatori li può "rivendere" agli sponsor.
Il pubblico non chiede pubblicità, certo, ma è anche vero che una telelvisione non si manda avanti solo col canone e da qualche parte i soldi devono pur uscire.
C'è poco da fare; fintanto che la De Filippi fà più audience di un programma di prevenzione degli infortuni in TV ci sarà lei.
A parte che ci sarebbe il discorso di Chi decide gli sponsor...
Ma non ci sono solo gli sponsor; in Rai ci sono anche i partiti, le loro sottocorrenti, i sindacati, le associazioni e le lobbies economiche varie.
Per motivi di regolamento devo fermarmi qui.
Ci sono programmi che nonostante sia l'audience quasi zero sia lo scarso rilievo culturale (come il salotto mondano di Catherine Spaak 'Harem' su Rai 3) sono andati avanti indisturbati per anni, alla faccia di qualsiasi Auditel e ricerca statistica.
Anche tra i conduttori in Rai ci sono spesso facce molto sgradevoli a larghe fasce di pubblico; ma l'indice di gradimento e' un parametro molto poco tenuto in considerazione.
Originariamente inviato da GioFX
se ci fossero delle regole serie, una legge seria, la Rai potrebbe vivere benissimo senza pubblicita, magari con una rete in meno (così da liberare moltissime frequenze per altri gestori ed aumentare di conseguenza il pluralismo), e dall'altra regolamentata la situazione del tutto anomala e incomprensibile della concorrenza privata (un solo vero soggetto privato).
Siamo d'accordo sul fatto che la Rai non svolge il ruolo di servizio pubblico.
Siamo d'accordo sul fatto che l'esistenza sul mercato di un solo privato sia un'anomalia che va a discapito degli interessi di tutti.
Sono un pò meno d'accordo sul fatto che la Rai attuale x come è strutturata possa far a meno della pubblicità:
è di oggi la dichiarazione del suo Direttore Generale:
"Se non ci sarà un provvedimento su Rai3 entro il 31 dicembre questo significa licenziamenti, ossia un piano di ristrutturazione".
Sono un pò meno d'accordo sul fatto che la concorrenza sia possa creare x decreto legge.
Ricordo come negli anni in cui ancora non c'erano regolamentazioni molti soggetti hanno fallito nel campo delle tv private.
Lo stesso caso de La 7 mi sembra un concreto esempio sul come x fare una tv che assuma un ruolo importante nel mercato delle telecomunicazioni non bastino solo i soldi (che mi pare non manchino a Telecom).
Ciao
Y4mon
Originariamente inviato da y4mon
Sono un pò meno d'accordo sul fatto che la Rai attuale x come è strutturata possa far a meno della pubblicità:
è di oggi la dichiarazione del suo Direttore Generale:
"Se non ci sarà un provvedimento su Rai3 entro il 31 dicembre questo significa licenziamenti, ossia un piano di ristrutturazione".
e infatti io ho parlato di ristrutturazione... potevano pensarci mooolto prima, invece di fare questa figura di cacca...
Sono un pò meno d'accordo sul fatto che la concorrenza sia possa creare x decreto legge
E infatti io intendo una riforma (seria) di sistema.
Originariamente inviato da Adric
Non so se e' ancora in vigore, ma in passato per partecipare a delle trasmissioni in Rai era richiesto il certificato antimafia....
Non è più richiesto.
Per il discorso audience sono d'accordo con evelon: ci propinano ciò che meritiamo. E' vero però che con delle mosse un po' azzardate e sicuramente rischiose, la Rai potrebbe modificare palinsesti e programmi a favore di trasmissioni culturalmente più elevate e magari anche più diversificate rispetto alle emittenti private.
Volevo anche sottolineare come in molti programmi vengono invitate sempre le stesse persone a parlare i politica internazionale, ad esempio. Questo molto spesso è dovuto al fatto che altri ospiti non sono "telegenici", hanno ed usano un linguaggio troppo distante dall'uso corrente della lingua, oltre ad avere una presenza in sala poco appetibile.
Originariamente inviato da GioFX
Qualche tempo fa su La7 hanno fatto una puntata di una trasmissione in seconda serata dedicata alla BBC, che spiegava come la BBC sia il miglior esempio al mondo di vero servizio pubblico radiotelevisivo.
Un'azienda con due reti relevisive e due radio che ormai è diventata il primo gruppo radiotelevisivo europeo, e uno dei principali al mondo, con la più grande teca del pianeta, e primo al mondo anche come ricavi. Teoricamente, ma praticamente anche di fatto (riconosciuto da tutti) del tutto indipendente dal potere politico (seppure ad esso sia legato, essendo un servizio pubblico), lo dimostrano i continui speciali e servizi anche estremamente duri nei confronti del governo... privo di pubblicità, e pieno zeppo di ottimi programmi di approfondimento, di notiziari di qualità a tutte le ore e di ottimi format di cultura, che tra l'altro vengono venduti in tutto il mondo.
Un'azienda quasi sempre in utile che riescie ormai a produrre in casa veri e propri documentari-kolossal e film per la televisione da decine di milioni di €, rivendendoli in tutto il pianeta.
E' tanto chiedere una Rai così? Credo proprio di sì, perchè occorrerebbe cambiare tutta l'Italia.
Io mi accontenterei di avere una Rai come la Rtsi....
Originariamente inviato da prio
Io mi accontenterei di avere una Rai come la Rtsi....
beh si, già qualcosa...
Originariamente inviato da GioFX
beh si, già qualcosa...
Rispetto alla Rai di adesso?
Un servizio quantomeno migliore con spese di ca. un decimo.
Con quello che spende la rai per una puntata di domenica in ci fanno 18 stagioni del loro contenitore domenicale. Sara' magari anche una boiata, ma certamente non e' peggio di domenica in...
Trasmettono film/telefilm che sulla Rai passano 3 anni dopo (quando passano), hanno meno pubblicita' e piu programmi culturali.
Vengo da 3 settimane di confino in albergo e in tv si vedevano solo rai e mediaset. Meno male che mi piace leggere. :rolleyes:
ribbaldone
16-12-2003, 16:50
la tv svizzera è spettacolare, io la vedo poco, ma dei miei amici in zona varese che la vedono bene, mi raccontano di film in primissima visione che noi ci scordiamo, trasmessi in due lingue in stereo ecc... programmi culturali e documentari ottimi, e il secondo canale trasmette fisso tutti gli sport, ho provato a vedere un gp di formula1 e il commento era mediamente migliore di quello in rai e sopprattutto non ci sono mai state pause pubblicitarie, a questo punto direi che conviene fare meno programmi costosissimi e stupidi, meno programmi in cui si regalano soldi come fossero caramelle, togliere tutta o gran parte della pubblicita' e iniziare a fare le cose per bene, senza badare a fare programmi concorrenti a mediaset, concorrenza che secondo me non esisterebbe se non ci fosse il problema audience per la pubblicita', a questo punto con una tv di qualita' potrebbero anche aumentare il canone per starci dentro.
ciao
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