View Full Version : censurato il rapporto sull'antisemitismo
jumpermax
03-12-2003, 15:11
non lo troverete su articolo21, non verrà trasmesso dalle emittenti libere ma per leggerlo dovrete andare sulle pagine di un giornale israeliano.
http://www.haaretzdaily.com/hasen/pages/ShArt.jhtml?itemNo=119115&contrassID=3&subContrassID=0&sbSubContrassID=0
Ma certo questa non è censura no? è solo un rapporto misteriosamente non divulgato dall'UE.... commissionato ma non divulgato... ci saranno sicuramente ottimi motivi... :rolleyes:
Mi spiegheresti che non riesco a leggere bene l'articolo linkato? In inglese faccio abbastanza pena :stordita:
jumpermax
03-12-2003, 15:17
allora il rapporto è in formato rtf e lo trovi qui
http://www.haaretzdaily.com/hasite/images/iht_daily/D281103/eu_anti_semitism_report.rtf
ovviamente è inglese lingua che conosciamo tutti benissimo :D
Okkio è un file da un mega
la pagina che contiene il link e che parla del rapporto è quella che ho linkato prima
Originariamente inviato da jumpermax
non lo troverete su articolo21, non verrà trasmesso dalle emittenti libere ma per leggerlo dovrete andare sulle pagine di un giornale israeliano.
http://www.haaretzdaily.com/hasen/pages/ShArt.jhtml?itemNo=119115&contrassID=3&subContrassID=0&sbSubContrassID=0
Ma certo questa non è censura no? è solo un rapporto misteriosamente non divulgato dall'UE.... commissionato ma non divulgato... ci saranno sicuramente ottimi motivi... :rolleyes:
ma non se n'è parlato nei giorni scorsi? o ricordo male io? :confused:
ne parliamo anche sul trehad "mi vergogno di essere europeo", io l'ho letto su l'espresso
http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/news/detail.jsp?idCategory=707&idContent=547611&item=2&m1s=n
ma la notizia l'ha data il tg di LA7, assieme ad un servizio sull'aumento delle violenze sugli immigrati, ieri l'altro.
Ah, si, per me è censura.
jumpermax
03-12-2003, 15:25
sì è vero se ne parla da una settimana abbondante sul foglio ma i giornali nostrani se ne sono accorti solo da quando è uscito su Le Monde. A dimostrazione anche di come è fatta la classe giornalistica nostrana... devo aspettare che ne parli qualche comico perché qualcuno la prenda in considerazione? Sembra che ormai le fonti attendibili per certuni siano solo i giullari di corte...
Originariamente inviato da jumpermax
sì è vero se ne parla da una settimana abbondante sul foglio ma i giornali nostrani se ne sono accorti solo da quando è uscito su Le Monde. A dimostrazione anche di come è fatta la classe giornalistica nostrana... devo aspettare che ne parli qualche comico perché qualcuno la prenda in considerazione? Sembra che ormai le fonti attendibili per certuni siano solo i giullari di corte...
credo che i comici prima di parlare di nuovo di ebrei ci penseranno due volte :D
http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/esteri/antisemitismo/antisemitismo/antisemitismo.html
Suggerirei, di leggere il comunicato stampa dell'EUMC in proposito:
http://eumc.eu.int/eumc/material/pub/FT/MR-AntiSemitism-IT.pdf
In cui si dice che il rapporto verrà pubblicato nel 2004, in quanto non solo questi sono i tempi dell'EUMC (pensate che gli ultimi rapporti completi sono del 2002, inizio 2003), ma più commissioni diverse, compresa una di esponenti delle comunità ebraiche, lo hanno trovato carente.
jumpermax
03-12-2003, 15:33
Originariamente inviato da ni.jo
credo che i comici prima di parlare di nuovo di ebrei ci penseranno due volte :D
http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/esteri/antisemitismo/antisemitismo/antisemitismo.html
quella vignetta di Forattini me l'ero dimentiata... davvero vergognosa :mad:
Originariamente inviato da jumpermax
sì è vero se ne parla da una settimana abbondante sul foglio ma i giornali nostrani se ne sono accorti solo da quando è uscito su Le Monde. A dimostrazione anche di come è fatta la classe giornalistica nostrana... devo aspettare che ne parli qualche comico perché qualcuno la prenda in considerazione? Sembra che ormai le fonti attendibili per certuni siano solo i giullari di corte...
Che c'entra la censura non lo so ma IMHO non faceva abbastanza scandalo altrimenti qualcuno ne parlava, comunque basti pensare che non c'è un Tg che ieri abbia parlato del fatto che il protocollo di kyoto è andato a finire nel cesso, sicuramente ci interessa di + sapere quanti cetrioli ha preso questo week-end la velina di turno.
Aggiungo che Le Monde e Ha'Haretz, giornali di provata serietà, hanno a mio parere avuto un po' tanta fretta.
Fino ad ora l'EUMC ha pubblicato rapporti ben più "scomodi" sulla situazione dei migranti est-europei, ad esempio, ma sempre con tempi piuttosto lunghi (12, a volte 16 mesi di indagine).
Mah, immagino che una cantonata ogni tanto la prendano anche i migliori... figurati i peggiori :D
lunaticgate
03-12-2003, 15:41
Io non ci capisco più niente.....Fini a Gerusalemme con gli ebrei che vuole anticipare e dare il voto agli immigrati, movimenti di sinistra antisemiti che alimentano razzismo e xenofobia.....ma in che cavolo di paese abitiamo! :what:
jumpermax
03-12-2003, 15:41
eh già vedi i distinguo... se una commissione rimanda la PUBBLICAZIONE di un rapporto di qualche anno è perchè il rapporto è carente... se un direttore di rete sposta una trasmissione di qualche settimana è censura... va così il mondo :rolleyes:
Originariamente inviato da jumpermax
quella vignetta di Forattini me l'ero dimentiata... davvero vergognosa :mad:
davvero di cattivo gusto.
la mia battuta però era sull'equivoco guzzanti
x cerbert, ciò non toglie che sia vero: lo spazio dato alla notizia è esiguo: sul manifesto x esempio non nè ho trovato traccia, e anche se ci trovi recensioni di libri ebraici e elogi per la loro millenaria cultura, articoli di giornalisti israeliani,ecc... devo confessare di esserci rimasto abbastanza male.
Spero dipenda dall'essere considerata una non-notizia e non ci sia altro.
da "la repubblica":
Una settimana fa, il Financial Times aveva rivelato l'esistenza del documento e aveva accusato l'Unione europea di averlo censurato. Ieri, Le Monde ne ha rivelato alcuni stralci, destinati ad alimentare la polemica sulla sua mancata pubblicazione.
jumpermax
03-12-2003, 15:58
ecco cosa riportava il foglio il 25 novembre (tutti i numeri del foglio sono disponibili sul sito del giornale previa iscrizione)
Roma. Per gli amanti del genere potrebbe
essere “il mistero del rapporto scomparso”.
Ma c’è poco da divertirsi e molto da
preoccuparsi, e forse non c’è nemmeno tutto
questo mistero, ad approfondire la denuncia
sulla prima pagina del Financial Times
di sabato scorso: l’Osservatorio europeo
dei fenomeni di razzismo e xenofobia
(Eumc), istituzione comunitaria con sede a
Vienna, ha deciso di non pubblicare un
ponderoso rapporto di centododici pagine
sull’antisemitismo in Europa, pronto dallo
scorso febbraio e commissionato nel 2002
dall’Osservatorio stesso al Centro di ricerca
sull’antisemitismo dell’Università di
Berlino. Le conclusioni del rapporto, rivelate
dal Ft, sono inequivocabili: dietro episodi
e recrudescenze di antisemitismo nei
paesi dell’Unione europea ci sono gruppi
musulmani e della sinistra filopalestinese.
Prima che ne parlasse il Financial Times,
la notizia del “visto non si stampi” e
dell’insabbiamento del rapporto era in
realtà già uscita. Molto in sordina, nascosta
nelle pieghe del consuntivo di metà anno
dell’Eumc, a cui l’Unione europea affida,
dal 1998, il compito di tenere sotto osservazione
i fenomeni di razzismo, xenofobia,
islamofobia e antisemitismo. Nelle otto fitte
pagine della relazione, alla voce “ricerca”,
si possono leggere due righe a dir poco
laconiche, senza spiegazioni: “Sono state
completate le modifiche e le ulteriori discussioni
riguardanti la relazione sull’antisemitismo.
Il consiglio direttivo ha deciso
di non pubblicare la relazione”.
Questo sarebbe stato tutto, se il Financial
Times non avesse deciso di sollevare il
caso, ora che l’antisemitismo è tornato tristemente
d’attualità anche in Europa.
L’Eumc ha sede a Vienna, e il suo direttivo
è formato da diciotto membri: uno per
ciascuno dei quindici paesi dell’Unione
più un rappresentante della Commisione,
uno del Parlamento e un altro del Consiglio
d’Europa. A tutti, evidentemente, le con-
clusioni
del rapporto sono sembrate troppo
“politicamente scorrette” per poter essere
divulgate. Soprattutto nella parte in cui si
afferma che “tra i musulmani c’è una tendenza
all’antisemitismo mentre nella sinistra
c’è una mobilitazione contro Israele
che non è sempre libera dal pregiudizio”.
Troppo “provocatorio”, secondo l’Eumc,
“concentrare su autori musulmani e filopalestinesi”
l’accusa di complicità costante
negli “incidenti antisemiti” in Europa.
Impossibile non mettere a confronto la
prudenza e gli scrupoli messi in campo in
questa circostanza con quanto è avvenuto
in occasione del famigerato sondaggio della
Commissione europea che indicava in
Israele il nemico numero uno della pace
mondiale. In quel caso, zero scrupoli e
grande rilievo mediatico, in nome del fatto,
è stato detto, che non era certo possibile
controllare o censurare le conclusioni del
sondaggio e l’orientamento dell’opinione
pubblica.
La tedesca Beate Winkler, che dirige
l’Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo
e xenofobia fin dalla sua fondazione,
ha provato a giustificare con motivazioni di
tipo procedurale la decisione, in realtà tutta
politica, di lasciare il rapporto sull’antisemitismo
in fondo a un cassetto chiuso a
chiave. A lavoro concluso, ha spiegato, sarebbero
emerse insanabili divergenze tra
l’Osservatorio e il Centro di ricerca sull’antisemitismo
dell’Università di Berlino, che
l’aveva materialmente prodotto. Al Financial
Times la Winkler ha dichiarato che “il
periodo dell’indagine – maggio e giugno
2002 – è stato a posteriori considerato non
rappresentativo”. E che, soprattutto, “c’è
stato un problema” a proposito della “definizione
del concetto di antisemitismo”, che
nel rapporto sarebbe risultata “troppo
complicata” (dichiarazione testuale). Un altro
componente della commissione che ha
sotterrato il rapporto, il danese Ole Espersen,
lo ha definito “squilibrato” e “insufficiente”.
Anche a non voler cedere alla diffidenza
e a voler essere molto comprensivi,
riesce francamente difficile immaginare
che i responsabili dell’Osservatorio non
avessero concordato preventivamente e minuziosamente,
per una ricerca di tale delicatezza,
modalità e aspetti basilari come
quelli appena ricordati. E se non l’avessero
fatto, sarebbero comunque censurabili,
perché avrebbero dato prova d’imperdonabile
dilettantismo e di disprezzo per i fondi
europei impegnati per produrre il rapporto
insabbiato. Senza considerare che sarebbe
stato comunque possibile pubblicarlo,
accompagnandolo con considerazioni
critiche che tenessero conto di obiezioni e
perplessità.
Niente di tutto questo. E visto che a pensar
male spesso s’indovina, appare lampante
che il problema è un altro: la ricerca
è sfuggita di mano a chi l’aveva commissionata.
Non era possibile, per i poco zelanti
(o molto, a seconda dei punti di vista) responsabili
dell’Eumc mettere il loro imprimatur
su un rapporto che, senza tanti giri
di parole, attribuisce motivazioni antisemite
anche a gruppi della sinistra e del movimento
antiglobalizzazione. E visto che l’Osservatorio
non è un corpo estraneo rispetto
alle istituzioni europee, ma una loro diretta
emanazione, sarebbe interessante sapere
da Romano Prodi, e dai molti responsabili
di quelle istituzioni, se si sono dati pena
di capire come mai il rapporto sia stato
cancellato. La relazione dell’Eumc che annunciava
in due righe la non pubblicazione
è infatti disponibile in rete, sul sito dell’Eumc.
Mentre dallo stesso sito è scomparso,
da ieri pomeriggio, qualsiasi riferimento
al rapporto, che fino alla mattina poteva
essere richiesto per e-mail. Noi lo abbiamo
fatto, e per ora non abbiamo avuto risposta.
Difficile non concordare con il quotidiano
israeliano Maariv, che ha scritto: “Sarebbe
bello potersi sbarazzare dell’antisemitismo
così come di un rapporto imbarazzante.
Purtroppo, però, l’esistenza del rapporto è
trapelata e l’antisemitismo rimane ben vivo.
Decisamente, l’Europa fa di tutto per
provare a Israele e agli ebrei di essere affetta
dalle malattie che in molti l’accusano
di aver contratto”.
Originariamente inviato da jumpermax
eh già vedi i distinguo... se una commissione rimanda la PUBBLICAZIONE di un rapporto di qualche anno è perchè il rapporto è carente... se un direttore di rete sposta una trasmissione di qualche settimana è censura... va così il mondo :rolleyes:
Eh, già, vedi gli atteggiamenti.
Non solo a conoscere l'esistenza dell'EUMC eravamo, prima di ora, si e no i soliti quattro gatti, ma se si fosse letto uno qualsiasi dei rapporti dell'EUMC prima di questo sull'antisemitismo, molti ne avrebbero fatto carta straccia, irati, fossero bozze o fossero completi.
nel dicembre 2002, il Centro di Berlino ha presentato taluni aspetti del proprio lavoro ai rappresentanti delle comunità ebraiche in occasione di una Tavola rotonda dell'UE sull'antisemitismo e che la definizione utilizzata per il concetto di antisemitismo non ha goduto di un sostegno unanime.
Questo giusto per dare misura dei loro tempi e del loro modo di lavorare: un rapporto iniziato nel 2001, viene anticipato a persone competenti a fine 2002, ricalibrato, rivisto nel 2003. Nel frattempo sarà stato rivalutato e aggiornato almeno 6, forse 10 volte (come molti degli altri), ma basta un articolo di accusa ed ecco che chi mai aveva sentito parlare dell'EUMC, si improvvisa fine analista.
Così va il mondo :rolleyes:
jumpermax
03-12-2003, 16:07
Originariamente inviato da cerbert
Questo giusto per dare misura dei loro tempi e del loro modo di lavorare: un rapporto iniziato nel 2001, viene anticipato a persone competenti a fine 2002, ricalibrato, rivisto nel 2003. Nel frattempo sarà stato rivalutato e aggiornato almeno 6, forse 10 volte (come molti degli altri), ma basta un articolo di accusa ed ecco che chi mai aveva sentito parlare dell'EUMC, si improvvisa fine analista.
Così va il mondo :rolleyes:
già... suona sospetto però che il rapporto fosse presente sul loro sito fino a quando non è uscito l'articolo del Financial Times... e poi è misteriosamente scomparso.
Suona ancora più sospetto viste le dichiarazioni di chi ha condotto lo studio, riportate dal foglio qualche giorno dopo.
Ma certo, l'attento Cerbert che legge quotidianamente i rapporti dell'EUMC dirà che è normale... no?
Anch'io dico che è normale spostare una trasmissione ma chissà come nessuno è daccordo... boh...
Originariamente inviato da jumpermax
già... suona sospetto però che il rapporto fosse presente sul loro sito fino a quando non è uscito l'articolo del Financial Times... e poi è misteriosamente scomparso.
Suona ancora più sospetto viste le dichiarazioni di chi ha condotto lo studio, riportate dal foglio qualche giorno dopo.
Ma certo, l'attento Cerbert che legge quotidianamente i rapporti dell'EUMC dirà che è normale... no?
Anch'io dico che è normale spostare una trasmissione ma chissà come nessuno è daccordo... boh...
Scusa, ma c'è qualcosa che non mi quadra... cioè: il rapporto è stato censurato, ma fino all'articolo del "Times" era presente sul sito dell'EUMC?
Strano concetto di censura :confused:
(in realtà, come prassi, probabilmente sul sito NON ERA presente il rapporto, ma i comunicati stampa relativi al lavoro in corso e, forse, la bozza in costituzione... ma passi...)
E stranissimo concetto di censura, anche sottoporre il lavoro ad una tavola rotonda di "esterni" (direi anche abbastanza qualificati) a dicembre del 2002, quando i risultati, raccolti nella metà del 2002, erano stati sicuramente trascritti. Se non volevano che persone esperte venissero a conoscenza di tali scabrose conclusioni, lo avrebbero semplicemente nascosto. Fai sapere ai maggiori esponenti delle Comunità Ebraiche Europee dell'esistenza di un tale rapporto e poi lo fai sparire... verrebbe quasi da pensare che l'EUMC lo dirige l'Inspecteur Closeau.
Chi ignorava l'esistenza dell'EUMC, probabilmente non si riuscirà a spiegare molte cose che gli sarebbero più chiare se avesse letto, anche non quotidianamente, la formulazione e il percorso dei rapporti precedenti, alcuni dei quali hanno visto la luce mesi dopo la data prevista... ma dal momento che parlavano di gitani o rumeni, di scorrettezze della polizia o di atteggiamento falso dei media, non solo non hanno gridato alla censura, ma hanno finto di ignorarne l'esistenza.
http://www.ansa.it/europa/altredalleuropa/20031125201432767142.html
Secondo il Financial Times Deutschland (FTD), la riluttanza alla diffusione del rapporto sarebbe da ricollegare ai ''risultati imbarazzanti'' in esso contenuti. Nel documento si afferma infatti che responsabili del forte aumento dell'antisemitismo in Europa - accanto ai neonazisti - sarebbero sopratutto gli immigrati musulmani. ''Aggressioni fisiche contro ebrei cosi' come la profanazione e la distruzione di sinagoghe sono state spesso opera di giovani musulmani'', si legge tra l'altro nel rapporto di cui il Financial Times Deutschland cita alcuni stralci. In esso si afferma che anche nella sinistra tedesca sono diffusi i pregiudizi antisemiti. ''Negli ambienti dell'estremismo di sinistra le dichiarazioni di tenore antisemita sono state riscontrate nell'ambito di campagne filopalestinesi e antiglobalizzazione''
''L'Eumc non vuole pubblicare il rapporto poiche' esso non e' politicamente corretto'', ha detto al giornale Juliane Wetzel, che ha partecipato allo studio del Centro berlinese. ...
Di avviso diverso e' Beate Winkler, responsabile dell'Osservatorio europeo di Vienna, secondo cui il rapporto stilato dal Centro universitario di Berlino ''non e' completo'' abbastanza per una sua pubblicazione. ''Abbiamo cercato di ovviare a cio' con dati supplementari, ma nonostante la buona volonta' essi non sono risultati sufficienti'', ha detto Beate Winkler, secondo cui verra' ora redatto un nuovo studio sull'argomento che sara' pronto in aprile. La direttrice dell'Eumc ha comunque confermato che anche il suo Centro vede nei giovani immigrati musulmani gli autori di atti a sfondo antisemita.
Javier Solana, responsabile della politica estera e di sicurezza della Ue, ...
afferma che lo studio e i suoi dati ''non rispondono ai criteri qualitativi richiesti''. Il giornale tedesco riferisce al tempo stesso della protesta della Cdu all'Europarlamento per la mancata pubblicazione del rapporto. ''Noi chiediamo che lo studio venga diffuso al piu' presto'', ha detto al FTD l'europarlamentare cristiano- democratico Armin Laschet, secondo il quale ''la lotta all'antisemitismo va condotta senza alcuna riserva e non sulla base dello schema destra-sinistra''. (ANSA).
Originariamente inviato da jumpermax
Anch'io dico che è normale spostare una trasmissione ma chissà come nessuno è daccordo... boh...
Bhe magari si trattasse di una sola trasmissione, faremmo salti di gioia, il fatto è che è la somma che fa il totale, qui ci sono liste nere e divieti assoluti di far apparire personaggi scomodi in TV, anatemi fatti dal presidentissimo subito accolti ed eseguiti, non ultima la bocciatura fatta a Bonolis che incauto aveva proposto di invitare a Domenica IN il tremendissimo Enzo Biagi.
majin mixxi
03-12-2003, 16:34
Originariamente inviato da jumpermax
Anch'io dico che è normale spostare una trasmissione ma chissà come nessuno è daccordo... boh...
ah ma l'hanno solo spostata? e io che pensavo che l'avessero cancellata,mi sapresti dire dove e a che ora la fanno vedere?
grazie, resto in attesa
jumpermax
09-12-2003, 01:52
Originariamente inviato da cerbert
[...]
Chi ignorava l'esistenza dell'EUMC, probabilmente non si riuscirà a spiegare molte cose che gli sarebbero più chiare se avesse letto, anche non quotidianamente, la formulazione e il percorso dei rapporti precedenti, alcuni dei quali hanno visto la luce mesi dopo la data prevista... ma dal momento che parlavano di gitani o rumeni, di scorrettezze della polizia o di atteggiamento falso dei media, non solo non hanno gridato alla censura, ma hanno finto di ignorarne l'esistenza.
Già Cerbert. Dovresti spiegarlo agli autori del rapporto che parlano addirittura di diffamazione... evidentemente non sanno come lavora l'EUMC no? :rolleyes:
da http://www.israele.net/analisi/25113ats.html
"L'Unione Europea ha commissionato la ricerca e poi l'ha sepolta in un cassetto per un eccesso di 'correttezza politica' e per timore di scatenare una guerra civile". Lo afferma Werner Bergman, il sociologo tedesco che ha guidato la prima ricerca complessiva sulle cause della recente ondata di antisemitismo in Europa, voluta e poi insabbiata dall'European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia (EUMC).
(Si vedi: La UE ha nascosto in un cassetto il proprio rapporto sull'antisemitismo)
"Hanno avuto molti problemi ad accettare i risultati del nostro rapporto - aggiunge Bergman - Ci hanno chiesto più volte di riscrivere la bozza, alleggerendone le conclusioni".
Un altro dei ricercatori, Wolfgang Benz, ha definito "assolutamente ridicole" le motivazioni addotte dal Centro di monitoraggio europeo per respingere lo studio. "Dal nostro punto di vista - ha aggiunto Benz - rasentano la diffamazione".
Daniel Cohn-Bendit, parlamentare europeo dei Verdi tedeschi attualmente in visita in Israele, martedi' ha denunciato come "un grosso, grosso errore" la decisione di non pubblicare il documento. "La cosa completamente folle e' che non hanno voluto andare avanti perche' avevano paura di offendere una certa opinione islamica in Europa - ha dichiarato Cohn-Bendit a Israel Radio - Si tratta di un approccio pazzesco e totalmente sbagliato. In Europa c'e' sia il pericolo dell'antisemitismo, sia quello del razzismo, e dobbiamo affrontare entrambe queste realta' senza rimandare il dibattito su questi temi".
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