PDA

View Full Version : Arrestata Serena Grandi


twinpigs
19-11-2003, 13:10
Per spaccio di Cocaina e coinvolta in un giro di festini a base di coca e prostituzione

Tra i nomi di spicco lei ed un dirigente del Ministero + naturalmente i soliti avvocati, liberi professionisti ed imprenditori


P.S.: e poi vogliono mettere in galera anche chi fuma uno spinello :rolleyes:

yossarian
19-11-2003, 13:12
ora finalmente vedremo un'applicazione concreta della nuova legge :rolleyes:


:sofico:



:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

twinpigs
19-11-2003, 13:13
1) E' un disegno di legge approvato al CdM
2) Per diventare legge deve ancora passare per Camera e Senato




Operazione antidroga a Roma, arrestata Serena Grandi


L'attrice e soubrette coinvolta in un vasto giro di stupefacenti e incontri a luci rosse. Blitz della polizia nei salotti bene della Capitale. Eseguite 19 ordinanze di custodia cautelare. In manette anche Ludmilla.
di Simone Navarra

ROMA - Cocaina e sesso a pagamento. Con esponenti politici, attori, noti professionisti a far la parte dei gaudenti che non badano troppo al sottile e un vasto giro di malaffare che ruota intorno e che fornisce tutti i possibili vizi non permessi. E' questo il quadro investigativo che emerge da un blitz della polizia, denominato "Operazione Cleopatra", che coinvolge direttamente, tra gli altri, la nota soubrette Serena Grandi. Oltre alla giovane modella e ballerina ucraina Ludmilla Derkach.

Alzato il coperchio su abitudini e frequentazioni della "Roma bene". Tra gli arrestati c'è infatti Alberto Quinzi, 51 anni, titolare di "Quinzi e Gabrielli", uno dei più famosi ristoranti di pesce della città, frequentato da attori, starlettes e giocatori di calcio. L'accusa, per Quinzi, sarebbe favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La procedura d'arresto è scattata anche per la bionda Ludmilla Derkach, che ha avuto un ruolo nell'ultima realizzazione di Tinto Brass "Fallo" e aveva preso parte alla trasmissione televisiva "Chiambretti c'è". Lei dovrà rispondere - si spiega dalla Procura - di associazione per delinquere, induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Alla Grandi - all'anagrafe di Bologna dove è nata nel 1958, Serena Faggioli - sono invece stati contestati i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. "Ma il suo ruolo non sarebbe centrale. E' più che altro stata coinvolta da persone a lei vicine". C'è comunque un po' di tutto, nelle 19 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal giudice per le indagini preliminari Luisanna Figliolia su richiesta del procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia Italo Ormanni e dei sostituti procuratori Carlo Lasperanza e Giancarlo Capaldo.

Alla stessa imputazione della Grandi (detenzione e spaccio di stupefacenti) saranno chiamati a rispondere sia il noto avvocato penalista Maurizio Tiberi, 35 anni che Francesco Bonetti, 60 anni, commercialista, oltre ad un altro volto importante: Armando de Bonis, 47 anni, originario di Cosenza, dirigente di Divisione presso il ministero delle Attività produttive. Tra i compratori di cocaina compaiono poi i nomi di due esponenti politici. Non sono indagati, ma alcuni di loro avrebbero acquistato per uso personale la "polvere da sniffare".

Nel vortice pure due militari della Guardia di Finanza, assegnati alla scorta del senatore a vita Emilio Colombo. L'appello è completato dai manager: Stefano Barbis, Maurizio Bigelli e Francesco Ippolito. Barbis, 37 anni, romano, imprenditore edile, sono contestati i reati di associazione per delinquere e spaccio di sostanze stupefacenti. Ippolito, palermitano, 57 anni, operante nel settore della moda, è accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Per Bigelli, 70 anni, di Roma, agli arresti domiciliari, gli inquirenti lo indagano per "spaccio di sostanze stupefacenti".

Le indagini, comunque, si spiega dalla Questura, sono partite da una "costola" dell'inchiesta dello scorso anno conosciuta come "cocaina al ministero delle Finanze", per la quale fu arrestato Alessandro Martello. Curiosità vuole che non ci sia alcuna parentela con un altro degli arrestati oggi, Giuseppe Martello, che sarebbe insieme con la madre e il fratello, il gestore di un laboratorio dove la cocaina veniva lavorata e confezionata per i clienti. Famosi o meno.

(19 NOVEMBRE 2003; ORE 09:35 - Ultimo aggiornamento ore 12:40)

twinpigs
19-11-2003, 13:16
sguuuub (scoop)
sguuuub direbbe Aldo Biscardi ma stavolta non si tratta di un calciatore dell'Inter (vedi scandalo prostitute) ma della bellissima in calce

http://www.ilnuovo.it/nuovo/images/444/serena-grandi-arresti_165x200.jpg

yossarian
19-11-2003, 13:16
Originariamente inviato da twinpigs
1) E' un disegno di legge approvato al CdM
2) Per diventare legge deve ancora passare per Camera e Senato







oh, che peccato; però può anche darsi che, gli eventuali esponenti del mondo politico apparentemente coinvolti, stiano in realtà collaborando segretamente con le forze dell'ordine per sgominare un traffico internazionale di droga e prostituzione :rolleyes: :sofico:


:D

Wagen
19-11-2003, 13:18
Visto che sono implicati anche politici si capisce perché con la nuova proposta di legge si puo' tenere più cocaina che marijuana!!! :D :D :D

FastFreddy
19-11-2003, 13:19
Evviva la Roma "Bene"! :rolleyes:

A sto punto vado fiero delle mie origini plebee! :cool:

yossarian
19-11-2003, 13:20
Originariamente inviato da Wagen
Visto che sono implicati anche politici si capisce perché con la nuova proposta di legge si puo' tenere più cocaina che marijuana!!! :D :D :D


ma cosa vai a pensare :rolleyes:


:D :D :D :D

FastFreddy
19-11-2003, 13:20
Originariamente inviato da Wagen
Visto che sono implicati anche politici si capisce perché con la nuova proposta di legge si puo' tenere più cocaina che marijuana!!! :D :D :D

[Topo Gigio mode - ON]

MA COSA MI DICI MAIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!

[Topo Gigio mode - OFF]



:D :D :D :D

twinpigs
19-11-2003, 13:25
Tra i compratori di cocaina compaiono poi i nomi di due esponenti politici. Non sono indagati, ma alcuni di loro avrebbero acquistato per uso personale la "polvere da sniffare".
poverini, sono vittime della "cultura dello sballo" che la abominevole legge non proibizionista precedente è stata in grado di creare :rolleyes:

naturalmente di questi non diranno nè nomi, nè dovranno subire sanzioni amministrative (ritiro patente, Sert, analisi del sangue, soggetti al pubblico lubridio da parte della massa ignorante grazie al classico trafiletto di giornale scritto da un imbecille, eccc ...) :rolleyes:

Wagen
19-11-2003, 13:27
Per me é tutta colpa della maglietta che aveva Vasco Rossi al concerto di San Siro

twinpigs
19-11-2003, 13:29
ma và? :eek: :D

Le indagini, si spiega dalla Questura, sono partite da una "costola" dell'inchiesta dello scorso anno conosciuta come "cocaina al ministero delle Finanze",

:rolleyes:

walternet
19-11-2003, 17:04
Nel 2000 in un'intervista ha dichiarato che le manca "la polvere del palcoscenico".

Adesso ho capito a quale polvere si riferiva...

http://www.repubblica.it/2003/k/sezioni/cronaca/romabene/serena/serena.html

Linux&Xunil
19-11-2003, 17:59
Intervista a Tinto Brass:
http://www.capital.it/capital/player_audio.jsp?idCategory=3580&idContent=537942

Linux&Xunil
19-11-2003, 21:09
Serena Grandi: "Conosco boss"
Lo ha detto l'attrice in una telefonata
"Mi rivolgo ad alcuni amici calabresi che hanno una bisca, poi ti faccio conoscere questi amici calabresi che sono dei boss, dei veri boss". Questo è il contenuto di una telefonata di Serena Grandi con un'amica. L'attrice, stando alla ricostruzione fatta dalla polizia, si riforniva spesso di cocaina contattando una serie di spacciatori che facevano capo a Giuseppe Martello. Altre volte acquistava la sostanza stupefacente anche da alcuni boss.
"Mi rivolgo ad alcuni amici calabresi che hanno una bisca in via Ceccarini, a Riccione. Senti, poi ti faccio conoscere questi amici calabresi che sono dei boss, dei veri boss, dei boss pazzeschi, ma roba forte, roba grossa, hai capito?". Questo il contenuto di un'intercettazione telefonica riportata nella corposa ordinanza di 143 pagine contro l’attrice.
Numerose altre conversazioni telefoniche sono state intercettate dalla polizia nel corso delle indagini e l'attrice viene ripetutamente ascoltata mentre chiede di essere approvvigionata utilizzando frasi ed espressioni convenzionali come per esempio "sto cercando le fiale come quelle di Valery".
L'uso di frasi convenzionali viene usato praticamente da tutti gli acquirenti di cocaina individuati dalla squadra mobile. I clienti chiedono "documenti", "le chiavi della macchina", "posti a tavola", "preventivi". La Grandi era in contatto con Marco Martello, fratello di Giuseppe, che, secondo l' accusa, aveva la funzione di intermediario.