Patavio77
10-11-2003, 13:05
FIRENZE – Un documento ideologico di una sola pagina. Il manifesto delle nuove Brigate Rosse. La rivendicazione di un’identità politica. Senza alcun riferimento esplicito ai delitti D'Antona e Biagi e comunque a fatti specifici.
Roberto Moranti, il tecnico di radiologia finito in manette nell’ambito delle inchieste sulle nuove brigate rosse, ha scelto l’aula del tribunale del Riesame fiorentino (in discussione c’era il ricorso contro l'ordinanza che lo ha portato in carcere ndr.) per spiegare la sua scelta politica.
"Si tratta di un documento - ha detto Attilio Baccioli, uno dei suoi avvocati - di rivendicazione di identità politica, di affermazione della realtà delle Brigate Rosse come antagoniste al sistema e di rivendicazione della strategia della lotta armata. C'é un richiamo a tutta la storia del rimodellamento sociale, delle relazioni economiche".
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Roberto Moranti, il tecnico di radiologia finito in manette nell’ambito delle inchieste sulle nuove brigate rosse, ha scelto l’aula del tribunale del Riesame fiorentino (in discussione c’era il ricorso contro l'ordinanza che lo ha portato in carcere ndr.) per spiegare la sua scelta politica.
"Si tratta di un documento - ha detto Attilio Baccioli, uno dei suoi avvocati - di rivendicazione di identità politica, di affermazione della realtà delle Brigate Rosse come antagoniste al sistema e di rivendicazione della strategia della lotta armata. C'é un richiamo a tutta la storia del rimodellamento sociale, delle relazioni economiche".
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