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View Full Version : [Fiat Auto] Intesa con Cbe - FIAT RILANCIA IN RUSSIA


GioFX
07-11-2003, 14:26
Da Quattroruote.it (http://www.quattroruote.it/auto/MondoAuto/Attualita/visualizza_articolo.cfm?codice=24010&interstitial=1):


In occasione della visita in Italia del presidente Vladimir Putin in Italia, l'amministratore delegato di Fiat Giuseppe Morchio ha firmato un importante protocollo d'intenti con Oleg Deripaska, presidente della russa Cbe (Company basic Element), società che controlla Rusprom e Gaz.

L'accordo riguarda la possibilità d'esportare in Russia i modelli di Fiat Auto (probabilmente la "Punto", la "Stilo" e le Alfa Romeo) e il motore diesel Iveco 8140 per equipaggiare i veicoli commerciali leggeri della Gaz.

GioFX
07-11-2003, 15:01
Da Kwmotori.it (http://www.kwmotori.kataweb.it/kwmotori/kwmnews.jsp?idContent=522684&idCategory=741):


Fiat: il Lingotto torna in Russia

Importare e distribuire auto nella Federazione Russa, nella prospettiva di iniziare una produzione locale sia di vetture che di motori per veicoli industriali.
Sono questi i pilastri dell'accordo firmato oggi da Fiat e la russa Cbe. Obiettivo: incrementare la presenza del Lingotto in un mercato che si sta sempre di più aprendo ai modelli di consumo occidentali. Il documento, sottoscritto dall'amministratore delegato della Fiat Giuseppe Morchio e dal presidente della Cbe Oleg V. Deripaska nel corso dell'incontro fra il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e gli industriali italiani, punta ad "esplorare la possibilità di una collaborazione nell'ambito delle attività svolte dai due partner in campo autoveicolistico" ed è stato preceduto da una serie di contatti fra i vertici dei 2 gruppi, iniziati nello scorso mese di giugno.

"Oggi poniamo le basi per lo studio di un accordo che ci permette di essere di nuovo presenti in Russia con le automobili e da un punto di vista commerciale. E di un accordo industriale nell'ambito di veicoli industriali", ha commentato il presidente di Fiat Umberto Agnelli, che ha definito Cbe "un socio valido".
Presentando l'intesa Agnelli ha ripercorso alcune delle tappe fondamentali della lunga storia che lega la casa automobilistica torinese alla Russia. "La collaborazione fra Fiat e la Russia risale fino agli anni '20 - ha ricordato Agnelli, corretto da un membro della delegazione russa che ha precisato che era addirittura il 1917, cioe' prima della Rivoluzione - quando abbiamo realizzato lo stabilimento di cuscinetti a sfera della Riv. Negli anni '60 abbiamo corso un grosso rischio realizzando lo stabilimento della Uaz, che poi pero' si è rivelato un grosso successo". Successo che Fiat crede si possa ripetere poichè, come ha affermato lo stesso Agnelli, la nuova operazione verrà intrapresa "con lo stesso spirito delle iniziative passate".

L'accordo non si limita però all'auto. E' previsto infatti anche che si esamini "la possibilità di importare il motore diesel Iveco 8140 (Sofim), per equipaggiare i veicoli commerciali leggeri prodotti dalla Gaz, anche in vista della produzione di questi motori in Russia. Saranno inoltre valutate ulteriori opportunità di business nel settore dei veicoli commerciali".

Dal canto suo il premier Putin nel corso dell'incontro - cui hanno partecipato fra gli altri il presidente di Confindustria Antonio D'Amato, il presidente dell'Enel Piero Gnudi, l'ad dell'Eni Vittorio Mincato e quello di Banca Intesa Giovanni Bazoli, l'ad di Merloni, Andrea Guerra - ha sottolineato come le autorità russe "lavorano per creare condizioni favorevoli agli investimenti in questo settore" e, più in generale, come 'in Russia stiamo facendo un grande lavoro per migliorare la base giuridico-normativa per garantire i diritti degli investitori.

Soddisfatto per i dati riguardanti le immatricolazioni in Italia, Agnelli ha fissato gli obiettivi sul mercato interno. "Abbiamo come obiettivo di detenere il 30% in Italia. Poi spingeremo di nuovo in Europa", ha detto. Un traguardo che 'vede' anche l'ad Giuseppe Morchio. "I risultati di ottobre - ha detto Morchio - sono stati buoni, in linea con i nostri programmi. Credo che le scelte che abbiamo fatto di anticipare il lancio dei nuovi modelli ci stiano premiando. Sarà molto importante questo quarto trimestre per mostrare i segni di una inversione di tendenza". Secondo Morchio, infatti, "c'è tutta una serie di passaggi che si sta concretizzando come abbiamo indicato. Come ho sempre detto questo è un anno di transizione. Certamente da ottobre si è iniziata una nuova fase per noi, molto interessante, perchè è quella finalmente che ci fa competere con una gamma di progetti adeguati". "Credo che il nostro piano sia un piano di sviluppo - ha poi sostenuto Morchio - e premierà senz'altro il gruppo e le persone che ci lavorano".

A proposito del rinvio del put con Gm, Morchio ha spiegato che servirà per "avere il tempo per pensare a qualcosa di nuovo nella nostra alleanza che consenta di preservare i risultati di sinergia" e che "le intenzioni di Gm e di Fiat siano molto chiare: abbiamo intenzione di ottimizzare questa alleanza industriale, di preservare questi vantaggi industriali che abbiamo ottenuto, mettendo insieme le nostre attività". E che quindi, "anche gli ultimi accordi che abbiamo fatto sono in questa direzione".