Vecchia Spugna
06-11-2003, 15:43
Magari mi direte che è 1 thread inutile, ma dopo il lavoro gigantesco di cui mi sono preso carico posso dire che mi sono ritrovato con 1 pò di confusione in testa. :confused:
Naturalmente, scontato dirlo, l'emozione della prima accensione è stata enorme, e x poco nn svengo alla scritta "overclock fail" !!!
(<<ma se non lo toccavo da 2 settimane!?>>), ma dopo entro nel cmos e va tutto a posto. :yeah:
X prima cosa volevo riflettere sulla trance da lavoro: fantastico l'essere riuscito a fare pochissimo alla volta nelle prime battute, ma appena vista l'opera in via di completamento la dedizione con cui mi sono messo a lavorare nell'ultima settimana, dedicandogli praticamente tutti i pomeriggi e ultimamente pure la sera :coffee: (ma chi se ne frega del posticipo).
Il punto è: mentre prima del mod ero pieno di roba da fare col mio computer, trovando sempre il modo di divertirmi, ora mi trovo spaesato, nn so cosa fare, come se l'unico fine della mia vita si fosse tramutato in questa costruzione, mi sento senza ulteriori scopi, mi manca quello spirito romantico dello streben, di qualcosa di irrealizzabile a cui aspirare (no, nn è cultura, è roba che ho appena finito di studiare);
Io ho realizzato quel qualcosa, ed ora mi sento insoddisfatto (pur avendo fatto un lavoro decente). :mbe:
Altro pensieraccio brutto su cui vorrei riflettere è che ora ho paura di toccare la mia opera in qualunque modo, sono terrorizzato dal pensiero di rimetterci le mani, come se potessi in qualche modo rovinarlo o dover lavorare troppo (come se il lavoro che ho fatto fosse talmente titanico da doversi riposare in eterno (nn esageriamo, nn è stato poi 1 lavoro di anni...))
Concludo il mio noiosissimo intervento dando 1 monito a tutti coloro che nn sanno nemmeno dove si compri 1 vite: se le cose non le si sa fare i tempi di realizzazione raddoppiano, le difficoltà vengono fuori nel bel mezzo del lavoro quando nn te le aspetti, il risultato potrebbe contenere qualche errore o cosa brutta, ma impegnandosi e soprattutto credendo nel proprio lavoro si arriverà alla fine sempre.
Ringrazio chi è arrivato a leggere questa frase
Naturalmente, scontato dirlo, l'emozione della prima accensione è stata enorme, e x poco nn svengo alla scritta "overclock fail" !!!
(<<ma se non lo toccavo da 2 settimane!?>>), ma dopo entro nel cmos e va tutto a posto. :yeah:
X prima cosa volevo riflettere sulla trance da lavoro: fantastico l'essere riuscito a fare pochissimo alla volta nelle prime battute, ma appena vista l'opera in via di completamento la dedizione con cui mi sono messo a lavorare nell'ultima settimana, dedicandogli praticamente tutti i pomeriggi e ultimamente pure la sera :coffee: (ma chi se ne frega del posticipo).
Il punto è: mentre prima del mod ero pieno di roba da fare col mio computer, trovando sempre il modo di divertirmi, ora mi trovo spaesato, nn so cosa fare, come se l'unico fine della mia vita si fosse tramutato in questa costruzione, mi sento senza ulteriori scopi, mi manca quello spirito romantico dello streben, di qualcosa di irrealizzabile a cui aspirare (no, nn è cultura, è roba che ho appena finito di studiare);
Io ho realizzato quel qualcosa, ed ora mi sento insoddisfatto (pur avendo fatto un lavoro decente). :mbe:
Altro pensieraccio brutto su cui vorrei riflettere è che ora ho paura di toccare la mia opera in qualunque modo, sono terrorizzato dal pensiero di rimetterci le mani, come se potessi in qualche modo rovinarlo o dover lavorare troppo (come se il lavoro che ho fatto fosse talmente titanico da doversi riposare in eterno (nn esageriamo, nn è stato poi 1 lavoro di anni...))
Concludo il mio noiosissimo intervento dando 1 monito a tutti coloro che nn sanno nemmeno dove si compri 1 vite: se le cose non le si sa fare i tempi di realizzazione raddoppiano, le difficoltà vengono fuori nel bel mezzo del lavoro quando nn te le aspetti, il risultato potrebbe contenere qualche errore o cosa brutta, ma impegnandosi e soprattutto credendo nel proprio lavoro si arriverà alla fine sempre.
Ringrazio chi è arrivato a leggere questa frase