Tyler Durden
27-10-2003, 20:13
Discorso è che fa un tot di freddo secco cazzo, che ti entra sotto la maglia corta e mi fa venire quella pelle ruvida tipo culo di gallina e certi brividi intensi come una scossa mortale che ti fa battere il cuore a gran cassa sfondata di quelle cazzo di bande militari che corrono eccetera, che vedevo da pischello. No ma forse non era militare che quelli non ce l'hanno la grancassa, salcazzo se mi ricordo.
E mi sto incasinando la zucca con delle merdate invincibili, come dire: la meno sul sesso degli angeli. E questo pagliaio puzzolente non mi riscalda per un cazzo che l'unica cosa è che mi asfalta la bocca. Bestiale.
Comunque mica le hanno accese 'ste luci sotto il portico cazzuto che sta venendo buio e le zone d'ombra si dilatano sulle mattonelle consunte e sberciate, che inciampo su di una rotta e bestemmio i santi del paradiso e dell'inferno assieme che non c'è tanta differenza che se la passano tutti meglio che qui, insomma credo. Non che mi sia fregato mai molto di rimenarmela con queste storie qua ma insomma credo che 'sti tizi un tot di danni li hanno fatti anche loro, per dire.
Merda di cane insidiosa come mai al buio, cazzo e te lo giuro, io non ho mai capito cosa mangeranno i bastardi palla di pelo che li odio per fare delle robe cosi radioattive che quelli vestiti di giallo con i gommoni e tutto di questi stronzi qui dovrebbero protestare, altroché, cazzo. Merda di cane: quello è il cazzuto problema, ascolta un cretino capo.
E' che c'ho un attimo la zucca imballata persa e mi viene una paranoia tipo macigno che mi pesa sulla coscienza, mi da fastidio camminare in mezzo a questi psico qua che non sai mai cosa aspettarti che, per dire, non è come quella feccia straniera che lo sai cosa fanno e portano lama e tutto ma mica ti rompono le parti basse, cioè se un qualsiasi stronzo non và a pisciargli sui piedi eccetera. E lo sai che è gente che ci prova a sfangarsela che è sempre dura, ma questi psico qua non lo sai mai, cazzo e dietro quei sorrisi durbans, dietro quei fagotti di giacche Armani e facce color biscotto, non lo sai mai le merdate che pensano quanto ti guardano che se la passeggiano tranquilli, impuniti come delle merde per tutto il male che hanno fatto, sicuro.
Sono doppi come la grana falsa, che ne hanno piene le tasche da schizzargli fuori dagli occhi e no che no lo sai come la pensano veramente questi qua, cioè che lo sai che ti vogliono sempre mettere a novanta ma la questione è il come, capo, che non te lo aspetti e le leve del cazzuto gioco le tengono loro e tutto.
Ma non al vostro affezionatissimo, com'è vero il cazzo! Te lo dico io, fidati!
Stà di fatto che questi imballati qua si tirano dietro certe passerine mica male e sto giusto sguinciando questa qui tutta in tiro accanto al suo palo. Un pelo abbronzata, con la giacca in pelle e il coniglio morto che le sta proprio bene. E c'ha queste gambe toniche e leggermente muscolose, la vaccona si paga la palestra delle migliori sicuro, fasciate da questi collant un filo a rete che devono essere autoreggenti. Nere come piacciono a me che immagino di spogliarla e scoprire tutto l'ambaradan di mercanzia e questa qui è una che si tiene ben altroché, te lo giuro, figa di classe, da scommetterci che sotto quel tanghino nero si tiene la passerotta tutta depilata, profumata e tutto. E anche le pere sono sode mica male che me li vedo quei capezzoli, come chiodi per il freddo, che ci puoi appendere la giacca. Incrocia lo sguardo e abbozza un sorriso con quei denti perla, che mi viene una pressione alla patta da paura e al tipo gli viene in fumo alle orecchie manco gli avessero messo il pepe al culo.
<<Che hai da guardare?>> mi fa tutto incazzoso.
Ma io lo vedo allo stronzo. E si capo lo vedo il tuo bluff, lo vedo che ti sei gia pentito e lo sai la stronzata che hai fatto, vedo quel tuo fumento rabbioso che ti diventa la puzza acre di bruciato della paura che ti sta imballando come ti pianto lo sguardo attraverso gli occhi dritto verso il cervello da fartelo esplodere dall'interno sulla faccia della tipa a spalmarsi sulle pareti coperte di scritte di bomboletta spray. Una cazzuta opera d'arte contemporanea, certo, la frittata di cervello gli dà quel tocco d’umanità che gli manca. Come dire la firma del cazzuto autore, merda d'artista eccetera.
Storia era che con il Lima, fulminato come un traliccio dell’alta tensione il socio lì, avevamo fottuto, sto due ruote qui che eravamo pischelli e non c'avevamo un cazzo da fare se non smarronare in giro a combinar delle cagate da farle tirare il calzino dal crepacuore alla povera vecchia.
Che quella del Lima lo pigliava a calci da buttarlo giù dalle scale mentre io me la ghignavo tutto goduto.
Fatto sta che ci infoiamo per la campagna a fare un po’ di safari tipo quei quattrinai lì che mi vedevo alla tele, la Parigi-Dakar.
Il Lima è lì che ci dà il gas sulla strada bianca e polverosa che mi si intasano i filtri nasali e mi sto massacrando i coglioni sulla sella quando derapiamo fuori da questa curva e ci troviamo sta merdosa macchina da mangiarane, versione turbo che allora tutti i tamarri palle mosce ce l'avevano, piantata in mezzo alla strada che c'ha le tendine abbassate e tutto.
<<Cazzo faccio?>> sbanfa Lima.
<<E passale di fianco, cazzo, no?>> gli sputo di risposta al coglione.
Rallentiamo e ci affianchiamo e vediamo all'interno un bel filmino a luci rosse che non avevamo mai visto una passerotta nuda prima, se non qualche tetta di sguincio o nei giornaletti zozzi e questa qui invece a gambe aperte sul sedile anteriore se lo piglia a tutta birra e via.
Lima mi và in paranoia totale e mi perde il controllo del mezzo sicché voliamo dalla scarpata tra i rovi e siamo lì che tentiamo di liberarci e recuperare il mezzo che li faccio allo stronzo minorato: <<ohi capo
Bella mossa del cazzo, preciso...super...al bacio...>> e mi arriva sta pedata sui reni che rotolo in mezzo alla polvere. E' che il tipo perdibraghe non ha gradito l'interruzione, neanche per il cazzo che ha gradito e ci rifila un tot di paga mica da ridere che ci lascia a terra con fiato rotto a tenerci le budella che sembrano voler venire fuori attraverso l'esofago su su fino alla bocca da strozzarci. Ma neanche per il cazzo che me la dimentico questa paga qui e inizio a contare interesse, com'è sicuro che la merda è merda, per lui e per la pulzella.
Eggià, la paga. E' passato un tot di tempo e ho restituito il mutuo con gli interessi, garantito, ma certe storie ti rimbalzano nella zucca alle volte.
Punto contro il bastardo a passo svelto che lo tengo inchiodato collo sguardo come dio sulla croce.
<<Cazzo vuoi ?>> strilla il bastardo.
Ma no che non è il tuo fottuto campo da gioco questo, qui il rigore te lo segno io socio, fidatevi di me.
E gli attacco una zuccata secca sul faccino che non ha il tempo neanche a dire ba e finisce all'indietro e inizia a schizzare sangue come una latta di birra che la agiti prima di aprirla. Gli ficco a pedate sui reni poi vado dalla tipa che è lì che non c'ha capito un cazzo ma lo so che le piaccio, alla vacca, si vede da quelli occhioni verdi che mi fissano tutti goduti.
<<To see...to bleed... cannot be haven't in turn... you are making us fucking hostile we stand alone>>
attacco a cantare, bestiale Phill.
Però questa qui mi trema un tot, sicché le sparo un sorrisone dal mio repertorio e le passo la mano sulla visino, cosi per tranquillizzarla un filo e porca puttana mi sono sporcato pure del sangue dello stronzone.
<<Dovresti mica andare in giro con certa gente qui>> le faccio tutto dolce, che dopo mi dovrò fare un tot di insulina, indicando il beota li a terra <<sai mica chi puoi incontrare, ci sono certi psico in giro mica da ridere eh e tu sei una vera bellezza, non per dire, hai bisogno di essere protetta e tutto>> e lei fa si si con la testa che lo so che ho fatto colpo e le incollo le labbra sulle sue mentre la sollevo e la spingo contro il pilastro e le ficco la lingua e lei ricambia, altroché, ve lo dico come si conquista una donna e tutto, fidatevi del quipresente.
C'è un cazzo da fare è la cazzuta personalità che le colpisce, quel crucco li c'aveva ragione, c'aveva, colla storia della belva bionda eccetera che però lui per dire non ha mai piantato il palo, credo, ma sarà che c'aveva anche delle paranoie che c'è uscito scemo mica da ridere e alle donne non ci piacciono le para, loro vogliono gli uomini decisi e tutto.
Epperò bisogna prima farle un pò cuocere che poi dopo ti fai certe acrobazie da letto che sono mica da ridere e qui contro il muro mi sembra un tot da perdente che mica sono quel genere di tipo li io, cioè voglio dire, ci vuole un pelo di stile e self-control del cazzo, sempre, ma sopratutto colle passere e il soggetto qui ne ha da vendere di entrambi, sicuro come la puzza della merda.
Qui mi stacco dalla tipa che mi sembra proprio un filo delusa, ma tranquilla, le dico, che ci incontreremmo ancora e finalmente te lo faccio vedere io un uomo come si deve, te la cucino la io serata e vado dal tipo li per terra che fa la lagna come un bambino che non gli hanno dato la caramella.
Checcazzo ci sono delle signore un minimo di contegno, non per dire, gli rifilo un bel ceffone a mano larga, cosi, per snebbiargli un attimino il cervello che mi sembra che ce l'ha un pò imballato.
<<Ohi capo>> gli faccio <<c'ho una brutta notizia per te: sei stato scaricato, cioè quell'angioletto li vuol mica rivederlo il tuo faccino e neanche io, tu mostrami ancora la ghigna e ti diventa materiale da raspa per pervertiti su vuvuvupuntorottenpuntocom >> che è una roba perversa che mi ha mostrato il Borga il giorno che gli ho rotto la grugna sulla cazzuta scrivania allo stronzo che si stava allargando troppo. Mica mi piacciono certe robe da maniaci a me. E si lamentava e la rimenava che era una roba che l'aveva fatto per ridere, il coglionazzo. Be c'ho una brutta notizia: a me sembra una roba da malati fuori di melone e non mi fa ridere, per un cazzo, gli ho detto mentre era li che frignava tenendosi la bocca rotta.
Tuttimodi, adesso c'avrei anche del lavoro da fare, sicché mi prendo la carta di credito della tipa che non c'ho carta e penna per scrivermi l'indirizzo e tanto gliela riporto che ci dobbiamo vedere, son mica un ladro io, non scherziamo bimba con me vai sul cazzuto velluto, no problem.
Me ne vado per i cazzi miei e penso << ah l'amore, arriva quando meno te lo aspetti>> epperò mi vanno anche un pelo in giostra che mica mi piacciono 'ste stronzate da fottuti filosofi a me.
Epperò un pò frigidina la mia nuova lei che devo scioglierla un tot.
E mi sto incasinando la zucca con delle merdate invincibili, come dire: la meno sul sesso degli angeli. E questo pagliaio puzzolente non mi riscalda per un cazzo che l'unica cosa è che mi asfalta la bocca. Bestiale.
Comunque mica le hanno accese 'ste luci sotto il portico cazzuto che sta venendo buio e le zone d'ombra si dilatano sulle mattonelle consunte e sberciate, che inciampo su di una rotta e bestemmio i santi del paradiso e dell'inferno assieme che non c'è tanta differenza che se la passano tutti meglio che qui, insomma credo. Non che mi sia fregato mai molto di rimenarmela con queste storie qua ma insomma credo che 'sti tizi un tot di danni li hanno fatti anche loro, per dire.
Merda di cane insidiosa come mai al buio, cazzo e te lo giuro, io non ho mai capito cosa mangeranno i bastardi palla di pelo che li odio per fare delle robe cosi radioattive che quelli vestiti di giallo con i gommoni e tutto di questi stronzi qui dovrebbero protestare, altroché, cazzo. Merda di cane: quello è il cazzuto problema, ascolta un cretino capo.
E' che c'ho un attimo la zucca imballata persa e mi viene una paranoia tipo macigno che mi pesa sulla coscienza, mi da fastidio camminare in mezzo a questi psico qua che non sai mai cosa aspettarti che, per dire, non è come quella feccia straniera che lo sai cosa fanno e portano lama e tutto ma mica ti rompono le parti basse, cioè se un qualsiasi stronzo non và a pisciargli sui piedi eccetera. E lo sai che è gente che ci prova a sfangarsela che è sempre dura, ma questi psico qua non lo sai mai, cazzo e dietro quei sorrisi durbans, dietro quei fagotti di giacche Armani e facce color biscotto, non lo sai mai le merdate che pensano quanto ti guardano che se la passeggiano tranquilli, impuniti come delle merde per tutto il male che hanno fatto, sicuro.
Sono doppi come la grana falsa, che ne hanno piene le tasche da schizzargli fuori dagli occhi e no che no lo sai come la pensano veramente questi qua, cioè che lo sai che ti vogliono sempre mettere a novanta ma la questione è il come, capo, che non te lo aspetti e le leve del cazzuto gioco le tengono loro e tutto.
Ma non al vostro affezionatissimo, com'è vero il cazzo! Te lo dico io, fidati!
Stà di fatto che questi imballati qua si tirano dietro certe passerine mica male e sto giusto sguinciando questa qui tutta in tiro accanto al suo palo. Un pelo abbronzata, con la giacca in pelle e il coniglio morto che le sta proprio bene. E c'ha queste gambe toniche e leggermente muscolose, la vaccona si paga la palestra delle migliori sicuro, fasciate da questi collant un filo a rete che devono essere autoreggenti. Nere come piacciono a me che immagino di spogliarla e scoprire tutto l'ambaradan di mercanzia e questa qui è una che si tiene ben altroché, te lo giuro, figa di classe, da scommetterci che sotto quel tanghino nero si tiene la passerotta tutta depilata, profumata e tutto. E anche le pere sono sode mica male che me li vedo quei capezzoli, come chiodi per il freddo, che ci puoi appendere la giacca. Incrocia lo sguardo e abbozza un sorriso con quei denti perla, che mi viene una pressione alla patta da paura e al tipo gli viene in fumo alle orecchie manco gli avessero messo il pepe al culo.
<<Che hai da guardare?>> mi fa tutto incazzoso.
Ma io lo vedo allo stronzo. E si capo lo vedo il tuo bluff, lo vedo che ti sei gia pentito e lo sai la stronzata che hai fatto, vedo quel tuo fumento rabbioso che ti diventa la puzza acre di bruciato della paura che ti sta imballando come ti pianto lo sguardo attraverso gli occhi dritto verso il cervello da fartelo esplodere dall'interno sulla faccia della tipa a spalmarsi sulle pareti coperte di scritte di bomboletta spray. Una cazzuta opera d'arte contemporanea, certo, la frittata di cervello gli dà quel tocco d’umanità che gli manca. Come dire la firma del cazzuto autore, merda d'artista eccetera.
Storia era che con il Lima, fulminato come un traliccio dell’alta tensione il socio lì, avevamo fottuto, sto due ruote qui che eravamo pischelli e non c'avevamo un cazzo da fare se non smarronare in giro a combinar delle cagate da farle tirare il calzino dal crepacuore alla povera vecchia.
Che quella del Lima lo pigliava a calci da buttarlo giù dalle scale mentre io me la ghignavo tutto goduto.
Fatto sta che ci infoiamo per la campagna a fare un po’ di safari tipo quei quattrinai lì che mi vedevo alla tele, la Parigi-Dakar.
Il Lima è lì che ci dà il gas sulla strada bianca e polverosa che mi si intasano i filtri nasali e mi sto massacrando i coglioni sulla sella quando derapiamo fuori da questa curva e ci troviamo sta merdosa macchina da mangiarane, versione turbo che allora tutti i tamarri palle mosce ce l'avevano, piantata in mezzo alla strada che c'ha le tendine abbassate e tutto.
<<Cazzo faccio?>> sbanfa Lima.
<<E passale di fianco, cazzo, no?>> gli sputo di risposta al coglione.
Rallentiamo e ci affianchiamo e vediamo all'interno un bel filmino a luci rosse che non avevamo mai visto una passerotta nuda prima, se non qualche tetta di sguincio o nei giornaletti zozzi e questa qui invece a gambe aperte sul sedile anteriore se lo piglia a tutta birra e via.
Lima mi và in paranoia totale e mi perde il controllo del mezzo sicché voliamo dalla scarpata tra i rovi e siamo lì che tentiamo di liberarci e recuperare il mezzo che li faccio allo stronzo minorato: <<ohi capo
Bella mossa del cazzo, preciso...super...al bacio...>> e mi arriva sta pedata sui reni che rotolo in mezzo alla polvere. E' che il tipo perdibraghe non ha gradito l'interruzione, neanche per il cazzo che ha gradito e ci rifila un tot di paga mica da ridere che ci lascia a terra con fiato rotto a tenerci le budella che sembrano voler venire fuori attraverso l'esofago su su fino alla bocca da strozzarci. Ma neanche per il cazzo che me la dimentico questa paga qui e inizio a contare interesse, com'è sicuro che la merda è merda, per lui e per la pulzella.
Eggià, la paga. E' passato un tot di tempo e ho restituito il mutuo con gli interessi, garantito, ma certe storie ti rimbalzano nella zucca alle volte.
Punto contro il bastardo a passo svelto che lo tengo inchiodato collo sguardo come dio sulla croce.
<<Cazzo vuoi ?>> strilla il bastardo.
Ma no che non è il tuo fottuto campo da gioco questo, qui il rigore te lo segno io socio, fidatevi di me.
E gli attacco una zuccata secca sul faccino che non ha il tempo neanche a dire ba e finisce all'indietro e inizia a schizzare sangue come una latta di birra che la agiti prima di aprirla. Gli ficco a pedate sui reni poi vado dalla tipa che è lì che non c'ha capito un cazzo ma lo so che le piaccio, alla vacca, si vede da quelli occhioni verdi che mi fissano tutti goduti.
<<To see...to bleed... cannot be haven't in turn... you are making us fucking hostile we stand alone>>
attacco a cantare, bestiale Phill.
Però questa qui mi trema un tot, sicché le sparo un sorrisone dal mio repertorio e le passo la mano sulla visino, cosi per tranquillizzarla un filo e porca puttana mi sono sporcato pure del sangue dello stronzone.
<<Dovresti mica andare in giro con certa gente qui>> le faccio tutto dolce, che dopo mi dovrò fare un tot di insulina, indicando il beota li a terra <<sai mica chi puoi incontrare, ci sono certi psico in giro mica da ridere eh e tu sei una vera bellezza, non per dire, hai bisogno di essere protetta e tutto>> e lei fa si si con la testa che lo so che ho fatto colpo e le incollo le labbra sulle sue mentre la sollevo e la spingo contro il pilastro e le ficco la lingua e lei ricambia, altroché, ve lo dico come si conquista una donna e tutto, fidatevi del quipresente.
C'è un cazzo da fare è la cazzuta personalità che le colpisce, quel crucco li c'aveva ragione, c'aveva, colla storia della belva bionda eccetera che però lui per dire non ha mai piantato il palo, credo, ma sarà che c'aveva anche delle paranoie che c'è uscito scemo mica da ridere e alle donne non ci piacciono le para, loro vogliono gli uomini decisi e tutto.
Epperò bisogna prima farle un pò cuocere che poi dopo ti fai certe acrobazie da letto che sono mica da ridere e qui contro il muro mi sembra un tot da perdente che mica sono quel genere di tipo li io, cioè voglio dire, ci vuole un pelo di stile e self-control del cazzo, sempre, ma sopratutto colle passere e il soggetto qui ne ha da vendere di entrambi, sicuro come la puzza della merda.
Qui mi stacco dalla tipa che mi sembra proprio un filo delusa, ma tranquilla, le dico, che ci incontreremmo ancora e finalmente te lo faccio vedere io un uomo come si deve, te la cucino la io serata e vado dal tipo li per terra che fa la lagna come un bambino che non gli hanno dato la caramella.
Checcazzo ci sono delle signore un minimo di contegno, non per dire, gli rifilo un bel ceffone a mano larga, cosi, per snebbiargli un attimino il cervello che mi sembra che ce l'ha un pò imballato.
<<Ohi capo>> gli faccio <<c'ho una brutta notizia per te: sei stato scaricato, cioè quell'angioletto li vuol mica rivederlo il tuo faccino e neanche io, tu mostrami ancora la ghigna e ti diventa materiale da raspa per pervertiti su vuvuvupuntorottenpuntocom >> che è una roba perversa che mi ha mostrato il Borga il giorno che gli ho rotto la grugna sulla cazzuta scrivania allo stronzo che si stava allargando troppo. Mica mi piacciono certe robe da maniaci a me. E si lamentava e la rimenava che era una roba che l'aveva fatto per ridere, il coglionazzo. Be c'ho una brutta notizia: a me sembra una roba da malati fuori di melone e non mi fa ridere, per un cazzo, gli ho detto mentre era li che frignava tenendosi la bocca rotta.
Tuttimodi, adesso c'avrei anche del lavoro da fare, sicché mi prendo la carta di credito della tipa che non c'ho carta e penna per scrivermi l'indirizzo e tanto gliela riporto che ci dobbiamo vedere, son mica un ladro io, non scherziamo bimba con me vai sul cazzuto velluto, no problem.
Me ne vado per i cazzi miei e penso << ah l'amore, arriva quando meno te lo aspetti>> epperò mi vanno anche un pelo in giostra che mica mi piacciono 'ste stronzate da fottuti filosofi a me.
Epperò un pò frigidina la mia nuova lei che devo scioglierla un tot.