View Full Version : La Fame nel Mondo
Oggi è la giornata mondiale indetta dalla FAO per l'alimentazione.
Dico che sono disponibili una quantitativo di calorie giornaliere necessarie a sfamare quotidianamente 12 miliardi di persone. Dato che sulla Terra siamo 6,3 miliardi, è chiaro che c'è qualcuno che se la magna e spreca.
Dicono pure che la condizione precaria delle popolazioni che vivono in totale povertà sta crescendo di anno in anno, quando ci si aspetterebbe che diminuisse con la globalizzazione e l'innovazione.
Voi là che ne pensate?
Originariamente inviato da GioFX
Voi là che ne pensate?
che le sole donazioni non servono...servirebbe costruire posti di lavoro nei paesi del terzo mondo...
(cosa che non faranno mai date le scarse risorse di certi territori e le guerre continue).
Originariamente inviato da eriol
che le sole donazioni non servono...servirebbe costruire posti di lavoro nei paesi del terzo mondo...
più che altro le grandi potenze dovrebbero smetterla di fare affari sulla pelle degli altri, commerciando con stati in guerra ed aiutando la popolazione di questi paesi a costruire infrastrutture e soprattutto non ostacolando le loro esportazioni.
jumpermax
16-10-2003, 18:48
Originariamente inviato da GioFX
Oggi è la giornata mondiale indetta dalla FAO per l'alimentazione.
Dico che sono disponibili una quantitativo di calorie giornaliere necessarie a sfamare quotidianamente 12 miliardi di persone. Dato che sulla Terra siamo 6,3 miliardi, è chiaro che c'è qualcuno che se la magna e spreca.
Dicono pure che la condizione precaria delle popolazioni che vivono in totale povertà sta crescendo di anno in anno, quando ci si aspetterebbe che diminuisse con la globalizzazione e l'innovazione.
Voi là che ne pensate?
mi chiedo come vengano fatti questi conti più che altro, cioè cosa entri nel "paniere" la produzione attuale la produzione attuale convertita in "vegetali" o la produzione ipotetica massima... certo è assurdo che una parte del mondo muoia per denutrizione e la restante parte per ipernutrizione...
jumpermax
16-10-2003, 18:50
Originariamente inviato da GioFX
più che altro le grandi potenze dovrebbero smetterla di fare affari sulla pelle degli altri, commerciando con stati in guerra ed aiutando la popolazione di questi paesi a costruire infrastrutture e soprattutto non ostacolando le loro esportazioni.
sei MOLTO vago... intendi dire embargo? (divieto di commercio=embargo in sintesi) aiutando come poi? Aiutando i governi (che molte volte sono parte del problema) o scavalcandoli?
ErinShore
16-10-2003, 19:09
Originariamente inviato da GioFX
Dicono pure che la condizione precaria delle popolazioni che vivono in totale povertà sta crescendo di anno in anno, quando ci si aspetterebbe che diminuisse con la globalizzazione e l'innovazione.
Voi là che ne pensate?
Guarda non so se sia vero. Io ho appena dato una prova di Geopolitica e il libro dice:
"Da un punto di vista strettamente economico, la situazione di sottosviluppo mostra in generale una tendenza alla stagnazione o addirittura al peggioramento. Se le tendenze economiche osservate negli ultimi 15 anni proseguiranno, in alcune grandi aree del pianeta, prima fra tutte l'Africa tropicale, diminuirà ancora il reddito pro capite, soprattutto a causa di un fortissimo incremento demografico, il divario economico fra PMA (Paesi Meno Avanzati) ,Paesi industrializzati e Paesi a Sviluppo Intermedio, diventerà ancora più profondo"
La globalizzazione e l'innovazione possono giovare ai paesi a medio sviluppo (i così detti Nic, Cina e Brasile ad esempio) che piano piano si fanno strada nella tecnologia, insomma hanno almeno un po' di capitali da investire in nuove imprese a contenuto avanzato. Ma che capitali vuoi che abbia l'Africa, che ancora è sovraccarica di debiti e altri grossissimi problemi?
La globalizzazione va a favore di quei Paesi che possono sfruttarla, ma si sviluppa proprio a discapito di Paesi come quelli Africani (i PMA,appunto).
Il fatto è che lo scambio di merci tra Paesi Avanzati e PMA, sarà sempre ineguale, il commercio internazionale è legato a questa peculiarità.
I Paesi Avanzati acquistano dai Paesi arretrati materie prime (agricole e minerarie soprattutto per ciò che riguarda l'Africa) ovviamente a basso costo (e senza valore aggiunto in quanto materie prime). Gli stessi Paesi avanzati invece,vendono i prodotti lavorati,i manufatti insomma,che ovviamente comprendono costo della materia prima, la retribuzione del personale, il trasporto,la distribuzione,l'assicurazione ecc... Ovviamente i Paesi arretrati spenderanno molto di più di quanto vendono, e saranno costretti a vendere una quantità di materie prime sempre maggiore per acquistare i manufatti,purtroppo è un circolo vizioso inevitabile. I Paesi industrializzati non regalano mica niente a nessuno!
Nessuno dei Paesi avanzati ovviamente vuole perderci a livello di profitto, e tantomeno vuole cedere le innovazioni (e il know how necessario a produrle) ad altri Paesi, altrimenti il mercato sarebbe molto più ricco di concorrenza,figurarsi! Come dire banalmente... ognuno tira acqua al suo mulino...
Figurarsi, i Paesi avanzati fanno fatica persino a concedere l'autorizzazione (e soprattutto i brevetti) ai NIC per la produzione di medicinali a basso costo da poter vendere ai Paesi che hanno meno possibilità di acquistarle. Anche medicinali molto importanti! Tutto questo per il monopolio... Per dirti: non gliene frega niente a "nessuno" di questi Paesi... D'altra parte al WTO saltano fuori sempre le stesse cose, gli stessi problemi,nessuno vuole rivedere le sue posizioni e perderci
Il problema è l'aumento della popolazione mondiale.
100 anni fa si pensava che 1 miliardo di persone fossero un numero insostenibile da sfamare per il nostro pianeta, ora siamo in 6 miliardi e se anche fossimo solo 1 o 2 miliardi in meno (cioè comunque 5 o 4volte di più che un secolo fa) ci sarebbe da mangiare in abbondanza per tutti.
Oh che rompi che siete... ho solo riportato i dati della FAO... li sapranno fare i loro conti, no? Se non le sanno loro ste cose (e non credo abbiano interessi o secondi fini...).
:D :O :p
Linux&Xunil
16-10-2003, 19:14
Originariamente inviato da SaMu
Il problema è l'aumento della popolazione mondiale.
100 anni fa si pensava che 1 miliardo di persone fossero un numero insostenibile da sfamare per il nostro pianeta, ora siamo in 6 miliardi e se anche fossimo solo 1 o 2 miliardi in meno (cioè comunque 5 o 4volte di più che un secolo fa) ci sarebbe da mangiare in abbondanza per tutti.
Bisogna sterilizzarli:D
ErinShore
16-10-2003, 19:19
Originariamente inviato da GioFX
Oh che rompi che siete... ho solo riportato i dati della FAO... li sapranno fare i loro conti, no? Se non le sanno loro ste cose (e non credo abbiano interessi o secondi fini...).
:D :O :p
si indubbiamente i loro calcoli sanno farseli, ma che la globalizzazione e l'innovazione aiuti a progredire i Paesi sottosviluppati ,mi sembra una presa in giro, dato che entrambe sono proprio la rovina di questi Paesi e vanno a loro discapito ;)
Questo,almeno,sarà così finchè i Paesi più ricchi non rinunceranno ai loro monopoli e ai vantaggi che ne conseguono (la vedo dura però :rolleyes: )
jumpermax
16-10-2003, 22:36
Originariamente inviato da GioFX
Oh che rompi che siete... ho solo riportato i dati della FAO... li sapranno fare i loro conti, no? Se non le sanno loro ste cose (e non credo abbiano interessi o secondi fini...).
:D :O :p
ok... ma non mi hai ancora risposto sulla tua affermazione....
quote:
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Originariamente inviato da GioFX
più che altro le grandi potenze dovrebbero smetterla di fare affari sulla pelle degli altri, commerciando con stati in guerra ed aiutando la popolazione di questi paesi a costruire infrastrutture e soprattutto non ostacolando le loro esportazioni.
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sei MOLTO vago... intendi dire embargo? (divieto di commercio=embargo in sintesi) aiutando come poi? Aiutando i governi (che molte volte sono parte del problema) o scavalcandoli?
-kurgan-
16-10-2003, 22:43
tu cosa faresti, jumpermax?
Originariamente inviato da jumpermax
sei MOLTO vago... intendi dire embargo? (divieto di commercio=embargo in sintesi) aiutando come poi? Aiutando i governi (che molte volte sono parte del problema) o scavalcandoli?
I paesi che non sono in guerra e non sono dittature (come parte dei paesi africani, l'america latina e i molti asiatici) non vanno "colonizzati" con le industrie dei paesi ricchi, che sfruttano solo la manodopera locale in modo spessio schiavistico, e devono non ostacolare l'esportazione dei prodotti di questi paesi che non sono in grado di finanziare la proprioa economica, soprattutto l'agricoltura, e utilizzare pratiche protezionistiche come fanno i paesi avanzati.
I paesi in guerra, le dittature sanguinarie, ecc. vanno aiutati ad uscirne prestando un minimo di attenzione, e non cercando di lucrarci sopra economicamente, come solitamente avviene.
jumpermax
16-10-2003, 22:52
Originariamente inviato da -kurgan-
tu cosa faresti, jumpermax?
io che poi sono jumper :mad: :D ;) non farei affermazioni così a cuor leggero... ma visto che Giofx l'ha fatta immagino abbia la soluzione pronta.... :)
Originariamente inviato da jumpermax
io che poi sono jumper :mad: :D ;) non farei affermazioni così a cuor leggero... ma visto che Giofx l'ha fatta immagino abbia la soluzione pronta.... :)
affermazioni a cuor leggero? :rolleyes:
Nicky Grist
16-10-2003, 23:06
Originariamente inviato da GioFX
I paesi che non sono in guerra e non sono dittature (come parte dei paesi africani, l'america latina e i molti asiatici) non vanno "colonizzati" con le industrie dei paesi ricchi, che sfruttano solo la manodopera locale in modo spessio schiavistico, e devono non ostacolare l'esportazione dei prodotti di questi paesi che non sono in grado di finanziare la proprioa economica, soprattutto l'agricoltura, e utilizzare pratiche protezionistiche come fanno i paesi avanzati.
I paesi in guerra, le dittature sanguinarie, ecc. vanno aiutati ad uscirne prestando un minimo di attenzione, e non cercando di lucrarci sopra economicamente, come solitamente avviene.
Concordo con la buona volontà, ma mi sembra un'utopia.
Chiedi di non toccare i paesi potenzialmente oggetto di buoni "affari" e poi di aiutare i paesi disastrati e che comportano spese per i paesi ricchi.
Ti giuro sarei daccordo ma è impossibile.
Nessuno fa niente per niente.
Originariamente inviato da Nicky Grist
Concordo con la buona volontà, ma mi sembra un'utopia.
Chiedi di non toccare i paesi potenzialmente oggetto di buoni "affari" e poi di aiutare i paesi disastrati e che comportano spese per i paesi ricchi.
Ti giuro sarei daccordo ma è impossibile.
Si vabbe non era proprio così che ho detto... i paesi in guerra sono i primi che devono essera aiutati, magari non come è stato fatto con l'Iraq... ma qui si va troppo OT. Gli affare che io ritengo non debbano essere fatti sono quelli che distruggono totalmente la morale e l'umanità, andando ad aiutare chi sostiene le guerre civili perpetue, facendo affari con loro, fornendogli le armi, ecc.
Può essere utopica questa visione, d'altra parte tutto può sembrare irrealizzabile ed utopico finchè non ci si prova a fare qualcosa di concreto e non si cambia quella mentalità colonialista ed affarista che caratterizza il comportamento della società delle potenze economiche mondiali-
Nessuno fa niente per niente.
Questo, haimè, è vero.
jumpermax
16-10-2003, 23:15
Originariamente inviato da GioFX
I paesi che non sono in guerra e non sono dittature (come parte dei paesi africani, l'america latina e i molti asiatici) non vanno "colonizzati" con le industrie dei paesi ricchi, che sfruttano solo la manodopera locale in modo spessio schiavistico, e devono non ostacolare l'esportazione dei prodotti di questi paesi che non sono in grado di finanziare la proprioa economica, soprattutto l'agricoltura, e utilizzare pratiche protezionistiche come fanno i paesi avanzati.
I paesi in guerra, le dittature sanguinarie, ecc. vanno aiutati ad uscirne prestando un minimo di attenzione, e non cercando di lucrarci sopra economicamente, come solitamente avviene.
i paesi che non sono in guerra e non sono dittature sono haimè molto pochi... almeno sono pochi quelli che necessitano di aiuto. Comunque sia continua a sfuggirmi la questione... allora il libero mercato a quanto pare secondo te è da escludere quindi cosa si dovrebbe fare finanziare industrie nazionali? E' una cosa che in Italia abbiamo avuto per decenni con scarsi risultati... sono pozzi senza fondo di soldi e le risorse da destinare a questi paesi sono pressochè nulle. Perchè ti ricordo per dare i soldi a loro dobbiamo toglierne ancora di più a noi... in un paese dove si fanno scioperi ad ogni finanziaria lo vedo un tantinello utopico.
Originariamente inviato da jumpermax
i paesi che non sono in guerra e non sono dittature sono haimè molto pochi... almeno sono pochi quelli che necessitano di aiuto. Comunque sia continua a sfuggirmi la questione... allora il libero mercato a quanto pare secondo te è da escludere quindi cosa si dovrebbe fare finanziare industrie nazionali? E' una cosa che in Italia abbiamo avuto per decenni con scarsi risultati... sono pozzi senza fondo di soldi e le risorse da destinare a questi paesi sono pressochè nulle. Perchè ti ricordo per dare i soldi a loro dobbiamo toglierne ancora di più a noi... in un paese dove si fanno scioperi ad ogni finanziaria lo vedo un tantinello utopico.
il problema non è il libero mercato in se, neanche la globalizzazione, è come tutto viene gestito. Ripeto, il fatto è che c'è chi è in posizione avvantaggiata per competere (e che è in grado di tutelare e finanziare la propria economia, in particolare l'agricoltura - l'unico settore in cui i paesi in via di sviluppo possono essere competitivi con le grandi potenze) e chi no, vi è quindi un sostanziale grande squilibrio. Questo solo per il discorso economico, come ho detto non è l'unico aspetto, ovviamente.
jumpermax
16-10-2003, 23:28
Originariamente inviato da GioFX
il problema non è il libero mercato in se, neanche la globalizzazione in se, è come tutto viene gestito. Ripeto, il fatto è che c'è chi è in posizione avvantaggiata per competere (e che è in grado di tutelare e finanziare la propria economia, in particolare l'agricoltura - l'unico settore in cui i paesi in via di sviluppo possono essere competitivi con le grandi potenze) e chi no, vi è quindi un sostanziale grande squilibrio. Questo solo per il discorso economico, come ho detto non è l'unico aspetto, ovviamente.
il problema semmai è che non è gestito... l'economia ha assunto dimensioni mondiali la politica è su scala nazionale... ergo non c'è niente in grado di controllarla, i pochi organi che ci sono sono visti assai male....
Per la questione agricola... se l'europa toglie i sussidi scatta la rivoluzione. Sono d'accordo sul fatto che andrebbero tolti... ma questo vorrebbe dire recessione piena per noi...
LightIntoDarkness
17-10-2003, 08:24
Per quanto ne sapevo io le risorse a disposizione già ora dall'uomo possono bastare per più del doppio delle persone di questo mondo... cmq vi quoto un pezzo di Alex Zanotelli (anche se vi consiglio di leggere i suoi libri, soprattutto "I poveri non vi lasceranno dormire").
Altra-economia significa economia per una volta non
finalizzata a rendere il 20% degli uomini, quello
ricco, ancora più ricco, a danno dell'80% povero, ma
significa economia che tenta di agire su questo
sistema squilibrato e immorale, in cui il 20% degli
uomini si pappa l'82% delle risorse a spese del resto
dell'umanità, per modificarlo e per sconfiggere la
povertà globale.
E' ormai chiaro che la scelta di un altro sistema,
diverso da quello neo-liberista, è una priorità
assoluta, un'urgenza irrimandabile.
Non possiamo continuare a raccontarci la storia dello
sviluppo sostenibile, che porta pian piano tutti i
popoli della Terra al nostro livello di benessere.
Per fare questo sarebbero necessari, in termini di
risorse naturali, altri 6 pianeti come la Terra.
E' quindi evidente che o saremo capaci di pensare e
costruire un altro mondo o non ci sarà nessun mondo.
Per costruire un altro mondo sono necessari un'altra
politica, basata sul servizio e sulla partecipazione,
un'altra modalità di risoluzione dei conflitti, basata
sulla non-violenza, e un'altra economia, basata sulla
solidarietà.
:vicini:
Originariamente inviato da LightIntoDarkness
Per quanto ne sapevo io le risorse a disposizione già ora dall'uomo possono bastare per più del doppio delle persone di questo mondo... cmq vi quoto un pezzo di Alex Zanotelli (anche se vi consiglio di leggere i suoi libri, soprattutto "I poveri non vi lasceranno dormire").
:vicini:
Questo è "piuttosto" vago.
Le risorse bastano per cosa ?
Risorse alimentari ?
risorse economiche?
Perchè da quel che sò io sui dati attuali delle materie prime mondiali NON E' possibile esportare il nostro stile di vita in tutto il mondo.
Quindi direi che realizzare ciò che propone Zanotelli non solo è utopico ma anche dannoso per noi.
Ci sarebbe una drastica ed elevata riduzione del nostro tenore di vita.
Ognuno faccia le proprie considerazioni su quanto è accettabile questo scenario (per me no).
-kurgan-
18-10-2003, 18:52
sarà anche utopico, ma le "sane vie di mezzo" sono passate di moda?
poi non lamentiamoci se ci sono guerre e terrorismo a ripetizione che spesso ci toccano pure in prima persona...
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