ni.jo
16-10-2003, 12:28
corriere (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2003/10_Ottobre/16/ciampi.shtml)
POLITICA
A 60 anni dalla deportazione di ebrei nel ghetto di Roma
Ciampi sull'Olocausto: «Orrori da ricordare»
Il presidente della Repubblica al Portico d'Ottavia: «La storia che si dimentica si ripete». Applauditi i meriti degli antifascisti
Il presidente della Repubblica Ciampi durante la visita al Ghetto di Roma
(Tam Tam)
ROMA - «La memoria dell'Olocausto deve essere tenuta viva perché la storia che si dimentica si ripete. Questo il significato del Giorno della Memoria: ricordare gli orrori del passato affinché non possano ripetersi». Sono le parole del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al Portico d'Ottavia, alla cerimonia per il 60esimo anniversario il rastrellamento di ebrei nel Ghetto di Roma eseguito dai nazisti. Ricordare tutto, ha sottolineato Ciampi, significa «ricordare anche la parte che ebbero le disumane leggi razziali».
ANTIFASCISTI - Sessant'anni dopo il rastrellamento nel ghetto di Roma con la conseguente deportazione ad Auschwitz di più di mille ebrei tra donne, uomini e bambini (soltanto in sette tornarono in Patria), Carlo Azeglio Ciampi sottolinea che oltre alla persecuzione ci furono anche i "Giusti" che resistettero, si opposero e «ci fu anche un grandioso plebiscito per la libertà che salvò l'anima e la dignità del popolo italiano». Il capo dello Stato invita anche a ricordare, fra gli altri, «i militari che rifiutarono di presentarsi alla chiamata di Salò, gli antifascisti fuggiaschi, la Resistenza armata». «Ricordiamo anche - conclude - ed è importante, le migliaia e decine di migliaia di italiani, civili e religiosi, che aiutarono tanti ebrei a nascondersi e a salvarsi, come aiutarono a salvarsi i militari che rifiutarono la chiamata di Salò».
16 ottobre 2003 - Corriere.it
POLITICA
A 60 anni dalla deportazione di ebrei nel ghetto di Roma
Ciampi sull'Olocausto: «Orrori da ricordare»
Il presidente della Repubblica al Portico d'Ottavia: «La storia che si dimentica si ripete». Applauditi i meriti degli antifascisti
Il presidente della Repubblica Ciampi durante la visita al Ghetto di Roma
(Tam Tam)
ROMA - «La memoria dell'Olocausto deve essere tenuta viva perché la storia che si dimentica si ripete. Questo il significato del Giorno della Memoria: ricordare gli orrori del passato affinché non possano ripetersi». Sono le parole del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al Portico d'Ottavia, alla cerimonia per il 60esimo anniversario il rastrellamento di ebrei nel Ghetto di Roma eseguito dai nazisti. Ricordare tutto, ha sottolineato Ciampi, significa «ricordare anche la parte che ebbero le disumane leggi razziali».
ANTIFASCISTI - Sessant'anni dopo il rastrellamento nel ghetto di Roma con la conseguente deportazione ad Auschwitz di più di mille ebrei tra donne, uomini e bambini (soltanto in sette tornarono in Patria), Carlo Azeglio Ciampi sottolinea che oltre alla persecuzione ci furono anche i "Giusti" che resistettero, si opposero e «ci fu anche un grandioso plebiscito per la libertà che salvò l'anima e la dignità del popolo italiano». Il capo dello Stato invita anche a ricordare, fra gli altri, «i militari che rifiutarono di presentarsi alla chiamata di Salò, gli antifascisti fuggiaschi, la Resistenza armata». «Ricordiamo anche - conclude - ed è importante, le migliaia e decine di migliaia di italiani, civili e religiosi, che aiutarono tanti ebrei a nascondersi e a salvarsi, come aiutarono a salvarsi i militari che rifiutarono la chiamata di Salò».
16 ottobre 2003 - Corriere.it