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View Full Version : Quis custodiet ipsos custodes?” Chi sorveglierà i sorveglianti?


gik25
13-10-2003, 00:40
Siamo tutti spiati dalla tecnologia


Sofisticati software e hardware mettono in serio pericolo la nostra riservatezza. Gli Stati Uniti sono all'avanguardia in questo campo. Ma anche in Italia...
di Maurizio Gatto

Entro nel “cilindro” di vetro per accedere nella agenzia della mia banca ed una voce femminile, artificiale, mi avverte: “prego posare il dito per il riconoscimento delle impronte digitali sull’apposito lettore”. Aspetto che la voce ripeta monotonamente le istruzioni ed esco, da dove sono entrato, senza eseguirle. Cerco qualche “avviso”, in effetti c’è, piccolo, due metri sulla sinistra del cilindro: per accedere ai locali della banca bisogna farsi fotografare e lasciare l’impronta digitale, che saranno messe a disposizione dell’autorità giudiziaria; si può opporre un rifiuto ma bisogna farsi identificare con un documento d’identità. Scelgo la seconda strada, 5 minuti per entrare, ed intanto ascolto il brontolio delle persone, infastidite, in attesa: Ma che le costa dare le impronte digitali? Ha fatto qualcosa? Non ha niente da temere, è per la sicurezza di tutti.


Ma può la conoscenza degli spostamenti, delle “inclinazioni”, delle frequentazioni, di tutti gli individui essere analizzata e messa in relazione con quelle degli altri in maniera preventiva per attuare una qualche forma di prevenzione del crimine?

E, ammettendone la liceità, è giustificate una raccolta indiscriminata di dati relativi agli “stili di vita” dei cittadini sottoponendoli, di fatto, alla sottomissione, per adesione passiva, al “modello comportamentale” (ai “desiderata”) imposti da un governo, qualunque esso sia e di qualsivoglia orientamento politico?


Queste domande si pongono anche per molti altri aspetti della vita privata del cittadino (telecamere-spia, carte di credito, telefoni, telepass, ecc.) e le preoccupazioni trovano conferma nelle nuove politiche di controllo adottate, o in corso di adozione, da molti governi, in primis gli Stati Uniti.


Di seguito sono elencati i principali progetti, attualmente conosciuti, di controllo e di tracciatura degli utenti di internet, telefoni, aerei, carte di credito, autostrade, noleggio auto e quant’altro.


TIA, Terrorism Information Awareness (inizialmente conosciuto con il nome poco rassicurante, e per questo modificato, di Total Information Awareness), è un progetto gestito dall’IAO (Information Awareness Office), istituito dal DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), dopo l’11 settembre. L’idea di fondo è quella di interconettere tutti i “dati sensibili” provenienti da diverse fonti, passaporti, carte di credito, permessi di lavoro, patenti, noleggi auto, acquisto di biglietti aerei, prodotti chimici, ecc., con gli “eventi”, arresti effettuati o attività sospette. Il Senato americano, il 12 agosto, ha negato la concessione di nuovi finanziamenti a questo progetto.




Carnivore, oggi conosciuto come DCS/1000, è un dispositivo hardware e software che viene installato presso gli ISP (Internet Provider Service) e gestito direttamente dall’FBI (Federal Boureau Investigation), che provvede ad intercettare e a registrare qualsiasi tipo di informazione relativa ad un utente: e-mail, chat, navigazione, trasferimento di file, VoIP (Voice Over IP, tecnologie per la trasmissione della voce in tempo reale), ecc.



CAPPS II (Computer Assisted Passenger Prescreening System II) si occupa specificamente del controllo dei passeggeri di aeromobili ed basato sullo stesso concetto del TIA: la raccolta pressoché totale dei dati.

Tutti i viaggiatori vengono schedati e successivamente contraddistinti con un “semaforo”:verde, inoffensivo; giallo: sospetto; rosso: a rischio.


Certo possiamo, o meno, fidarci dei governi che abbiamo, ma chi ci proteggerà da quelli a venire se, ad esempio, le elezioni avvenissero senza più il controllo degli scrutatori (scelti tra gli elettori) ed attraverso un supporto “materiale” (la scheda elettorale), ma tramite un software centralizzato di cui, vedi le ultime polemiche sul voto elettronico negli Stati Uniti, ci si potrà fidare sempre meno e la cui gestione sarà nelle mani di pochissime persone?


Oggi alcune “provenienze” o “frequentazioni” possono, o sono, essere considerate pericolose. Ma come saranno aggiornate nel tempo le “blacklist” (lista nera, elenco di “indesiderati”)? A seconda della politica estera e/o interna del momento? Contro gli “oppositori”, a qualunque titolo, dei governi che detengono le chiavi dei sistemi di controllo? I “buoni” di ieri saranno i “cattivi” di domani?


“Quis custodiet ipsos custodes?” Chi sorveglierà i sorveglianti? era l’interrogativo già posto nelle “Satire”da Giovenale, poeta latino, in tempi non “sospetti”.




Articolo da "Ilnuovo.it"

SaMu
13-10-2003, 10:44
Negli anni '60 con la diffusione dei calcolatori elettronici e i romanzi/film di fantascienza, già nascevano scenari terribili, alla Grande Fratello.. in genere erano ambientati alla fine del secolo scorso, fine anni '90, primi anni del 2000.

Oggi sappiamo che non abbiamo mai avuto così tanta privacy, possiamo denunciare e far condannare qualcuno perchè dalla sua finestra ci vede quando andiamo al cesso.. è illegale leggere una rivista che qualcuno ha buttato tra la sua spazzatura perchè la spazzatura è coperta dalla privacy.. se una ragazza ti chiede come ti chiami, formalmente potresti chiederle l'autorizzazione all'uso della raccolta di dati personali 695/96, e chi è il responsabile autorizzato dei dati che le comunichi.

Un tempo la Polizia se voleva intercettare qualcosa, tagliava i fili e si metteva in ascolto.. oggi per intercettare qualcuno servono così tante autorizzazioni che se non stava recitando la Divina Commedia al telefono, l'intercettato ha già riattaccato da un mese.

mrmic
13-10-2003, 11:51
Originariamente inviato da SaMu

Un tempo la Polizia se voleva intercettare qualcosa, tagliava i fili e si metteva in ascolto.. oggi per intercettare qualcuno servono così tante autorizzazioni che se non stava recitando la Divina Commedia al telefono, l'intercettato ha già riattaccato da un mese.

Mi spiace ma non è così, sentono tutto, è pieno di stazioni d'ascolto, almeno per Roma...

Per non parlare delle telecamere in centro, nelle stazioni, agli autogrill etc.

Siceramente non ho sindromi da accerchiamento, ma di sicuro non sento di muovermi in completa libertà e anonimato quando esco.

gik25
13-10-2003, 14:00
Originariamente inviato da SaMu
Negli anni '60 con la diffusione dei calcolatori elettronici e i romanzi/film di fantascienza, già nascevano scenari terribili, alla Grande Fratello.. in genere erano ambientati alla fine del secolo scorso, fine anni '90, primi anni del 2000.

Oggi sappiamo che non abbiamo mai avuto così tanta privacy, possiamo denunciare e far condannare qualcuno perchè dalla sua finestra ci vede quando andiamo al cesso.. è illegale leggere una rivista che qualcuno ha buttato tra la sua spazzatura perchè la spazzatura è coperta dalla privacy.. se una ragazza ti chiede come ti chiami, formalmente potresti chiederle l'autorizzazione all'uso della raccolta di dati personali 695/96, e chi è il responsabile autorizzato dei dati che le comunichi.

Un tempo la Polizia se voleva intercettare qualcosa, tagliava i fili e si metteva in ascolto.. oggi per intercettare qualcuno servono così tante autorizzazioni che se non stava recitando la Divina Commedia al telefono, l'intercettato ha già riattaccato da un mese.

SaMu sei un mito :) (in senso positivo)

Però sono in parte daccordo con te!!!

1) Quello che dici va a completare l'articolo de "Ilnuovo"
2) Se ci spiassero tutti e poi facessero qualcosa per me andrebbe benissimo.

Es. spiare per favorire un'azienda i cui diritti sono stati violati oggi è una cosa lecita, hai letto che la RIAA ha ottenuto di avere gli indirizzi di tutti gli utenti usa!!!

Ma col cazz* che vengono a prendere le impronte o intercettano la posizione dei cellulari (e le conversazioni) se dei ladri (schifosi) colpiscono ripetutamente una piccola cittadina di provincia...


Grazie a dio intervengono nei casi di omicidio.


La polizia ha due facce completamente opposte: incapace, inetta, inerme e oziosa per i furti. Potente oltre ogni limite, terrificante, vendicativa, feroce e fulminea se si tratta di omicidio.

Ok per l'omicidio, ma per "terrorizzare" i ladri basterebbero due mesi.
Capisco il costo della questione, ma la ritengo una misura necessaria.