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View Full Version : Baghdad, attacco alla CIA!


FX9500
12-10-2003, 19:21
Kamikaze guida un'autobomba contro l'albergo del centro
L'edificio in fiamme, il numero delle vittime potrebbe crescere
Bagdad, esplode hotel della Cia
almeno sette morti e 11 feriti
Ordigno scoppia anche a Tikrit, feriti tre americani


BAGDAD - Una forte esplosione ha colpito un albergo vicino a diverse sedi delle forze di sicurezza americane, nel centro di Bagdad, provocando almeno sette morti e 11 feriti. L'hotel è il "Bagdad" ed è usato come quartier generale da uomini della Cia e da altri rappresentanti della coalizione a guida Usa. Vi risiedono anche alcuni membri del governo provvisorio iracheno. Fra le vittime, tutti iracheni, vi sarebbe un esponente del Consiglio di governo. Ferito anche un corrispondente del Washington Post.

Poche ore dopo tre soldati americani sono rimasti feriti da un'altra esplosione nella città natale dell'ex presidente iracheno Saddam Hussein, Tikrit. L'ordigno è stato fatto esplodere davanti al cancello del quartier generale della Task Force Ironhorse, al passaggio di due veicoli Humvee, ha detto il tenente Don Calderwood.

Tornando a Bagdad, secondo alcuni testimoni due auto si sono avvicinate sulla via Saadun, vicino al Bagdad Hotel tentando di forzare il posto di blocco. Quando un agente della sicurezza ha aperto il fuoco, uno dei conducenti si è scagliato contro l'hotel facendo saltare in aria l'auto imbottita di esplosivo.

Il bilancio di sette morti, uno è il kamikaze, è stato comunicato dal colonnello Peter Mansour della prima divisione blinadata americana. Degli undici feriti, uno è un militare americano, ma altre fonti dicono che i feriti sarebbero una quarantina fra cui molti poliziotti della stazione che si trova nei pressi dell'edificio.

"Sono caduti almeno sette martiri" ha detto Mouaffak Roubai, membro del Consiglio iracheno, affermando che si tratta di "un atto terrorista" e che lui si trovava all'interno dell'edifico nel momento dell'esplosione, ed è stato ferito a un braccio.

Dopo l'esplosione l'auto ha preso fuoco e si è levata una spessa coltre di fumo. Si temono ora nuovi attentati, militari statunitensi hanno circondato l'area dove si trova l'hotel.

L'esplosione, di "enorme potenza", è stata udita in tutto il centro della capitale irachena, e ha frantumato i vetri delle finestre a distanza di vari isolati. I giornalisti che si trovano all'Hotel Palestine, a quattro isolati di distanza, hanno pensato a un terremoto. Si tratta dell'ennesimo attentato che negli ultimi giorni ha colpito obiettivi occidentali nella capitale. Alcuni gruppi di iracheni si sono riversati nella zona inneggiando all'esplosione.


(12 ottobre 2003)

Ma finirà mai questa guerra? :(:(
E' possibile "imporre" l'occupazione? La democraticizzazione di un altro paese? E' giusto farlo con la violenza?

TheDarkAngel
12-10-2003, 19:23
per aver democrazia laggiù bisognerebbe fare tabula rasa...

Korn
12-10-2003, 19:24
commento geniale :D cmq ci hanno già provato...

TheDarkAngel
12-10-2003, 19:30
si ma tabula rasa nel senso stretto...
loro nn vogliono la democrazia... e fanno di tutto x nn volerla...

SaMu
12-10-2003, 19:47
Mitico l'avatar di Lucio da piccolo :D

bluelake
12-10-2003, 19:49
Quando ancora non era iniziata la guerra in Iraq, a tavola con mio padre gli dissi (ovviamente in toscano): "se l'amerìani fanno la guerra laggiù, finisce come 'r Vietnam, ce ne mòrirà tanti e 'un ci leveranno le gambe" ("levarci le gambe" vuol dire "uscire bene da una situazione rischiosa". E continuo a pensarlo anche adesso.

-kurgan-
12-10-2003, 20:16
tutto questo era prevedibile.

FX9500
13-10-2003, 08:16
Originariamente inviato da SaMu
Mitico l'avatar di Lucio da piccolo :D

OT: 1984, mitica IIID :D:D

FX9500
13-10-2003, 08:19
Originariamente inviato da bluelake
Quando ancora non era iniziata la guerra in Iraq, a tavola con mio padre gli dissi (ovviamente in toscano): "se l'amerìani fanno la guerra laggiù, finisce come 'r Vietnam, ce ne mòrirà tanti e 'un ci leveranno le gambe" ("levarci le gambe" vuol dire "uscire bene da una situazione rischiosa". E continuo a pensarlo anche adesso.

Tristemente plausibile, anche se lo direi in romanaccio.

ni.jo
13-10-2003, 08:25
stamani alla radio ho sentito che le autobombe erano due.

cnn
Sei morti e 32 feriti all'Hotel Baghdad
Soldato americano ucciso da una mina nel nord
Ultimo aggiornamento 13 ottobre 2003, 08:36 ora italiana (06:36 GMT)


Il luogo dell'attentato di domenica



BAGHDAD (CNN) -- Sei iracheni sono morti e almeno 32 persone, tra cui tre soldati americani, sono rimasti feriti nell'attentato di domenica mattina all'Hotel Baghdad, che ospita membri dell'amministrazione americana e del governo provvisorio iracheno.

Un'autobomba ha scatenato l'esplosione che ha scosso il centro della capitale irachena e il cui boato è stato udito a diversi isolati di distanza. Le forze di sicurezza irachene hanno aperto il fuoco contro l'auto che ha forzato il posto di blocco in corrispondenza dell'hotel, il veicolo è poi improvvisamente esploso.

Le indagini stanno tentando di appurare se anche un altro veicolo esploso fosse imbottito di bombe o se è stato semplicemente coinvolto nell'esplosione del primo.

Un altro episodio, nel nord dell'Iraq, ha visto coinvolti due militari Usa, uno dei quali è morto mentre l'altro è rimasto ferito. I due sono rimasti vittime dell'esplosione di una mina presso Bayji.

L'albergo finito nel mirino è quello che, a Baghdad, in molti ritengono essere anche il quartier generale della Cia nel Paese.

Il colonnello Peter Mansoor sottolinea che il bilancio delle vittime riflette le notizie in possesso delle forze armate statunitensi. "Posso confermare - aggiunge Mansoor - che non ci sono vittime all'interno dell'hotel, la cui struttura non ha riportato danni significativi". Gravemente danneggiati, invece, alcuni edifici circostanti.

I primi resoconti, in effetti, riferivano di significativi danneggiamenti alla struttura dell'edificio in conseguenza dell'esplosione di una vettura carica di esplosivo che ha forzato un posto di blocco. Mansoor ha tuttavia precisato che la polizia irachena ha fatto fuoco contro l'uomo alla guida dell'autobomba, evitando che l'esplosione avvenisse nelle immediate vicinanze dell'hotel, ma a 100 metri di distanza dall'edificio.

Un punto, tuttavia, è certo, spiega Mansoor. "Hanno condotto a termine il loro lavoro: avevano messo in conto ingenti perdite, ma la sicurezza ha risposto nella maniera ottimale".

Paul Bremer, governatore civile dell'Iraq, ha diffuso una nota ufficiale nella quale esprime, a nome del Governo iracheno a interim che presiede, il massimo rincrescimento per la tragedia odierna, rivolgendo allo stesso tempo le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime. "Non ci faremo intimidire da simili atti - ha detto - e troveremo e assicureremo alla giustizia i responsabili di questo sanguinario attentato".

Con quello odierno salgono a quattro gli attentati maggiori avvenuti in Iraq dall'inizio di agosto, per un bilancio complessivo di morti che supera le 120 vittime. Ecco un breve elenco delle passate tragedie:

• Il 7 agosto un'autobomba scoppiata davanti all'ambasciata giordana a Baghdad ha ucciso almeno 10 persone.

• Il 19 agosto un attentato esplosivo contro la sede della rappresentanza Onu a Baghdad ha causato la morte di 23 persone, tra cui il diplomatico di lungo corso Sergio Vieira de Mello, inviato specialedel segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan.

• Il 29 agosto, una potente esplosione a Najaf - realizzata sempre attraverso un'auto imbottita di tritolo - ha spezzato la vita di una delle maggiori autorità religiose sciite e di altre 83 persone che si trovavano nella moschea cittadina per la preghiera del venerdì.

• il 9 ottobre, infine, otto funzionari della polizia irachena sono stati uccisi in seguito a un sospetto attentato suicida: un'auto è esplosa davanti a una stazione della locale polizia.

]Rik`[
13-10-2003, 08:29
le cose sono due:

o continuano a perdere uomini inutilmente
o fanno una strage
o li lasciano nell'anarchia

non vedo una soluzione decente pero' :(

rob-roy
13-10-2003, 09:20
Originariamente inviato da ]Rik`[
le cose sono due:

o continuano a perdere uomini inutilmente
o fanno una strage
o li lasciano nell'anarchia

non vedo una soluzione decente pero' :(

O si tolgono dalle p@@@e e li lasciano vivere come vogliono....

cerbert
13-10-2003, 09:39
Originariamente inviato da TheDarkAngel
si ma tabula rasa nel senso stretto...
loro nn vogliono la democrazia... e fanno di tutto x nn volerla...

:rotfl: :rotfl: :rotfl:

TI PREGO NON CE LA FACCIO PIU'!!!!
Ora siamo arrivati alla "democrazia" come valore assoluto da imporre anche se il 99% della popolazione non la volesse!!!
Se la situazione non fosse tragica, il solo paradosso mi farebbe ridere fino a domani.

parax
13-10-2003, 10:22
Originariamente inviato da TheDarkAngel
per aver democrazia laggiù bisognerebbe fare tabula rasa...


bhe mi pare logico, con la tua teoria gli yankee dovrebebro fare tabula rasa di mezzo mondo, poi però la democrazia la rinominassero direttamente USAcrazia. :rolleyes:

twinpigs
13-10-2003, 10:23
Originariamente inviato da TheDarkAngel
per aver democrazia laggiù bisognerebbe fare tabula rasa...
incominciamo bene la discussione :D

twinpigs
13-10-2003, 10:29
Originariamente inviato da ]Rik`[
le cose sono due:

o continuano a perdere uomini inutilmente
o fanno una strage
o li lasciano nell'anarchia

non vedo una soluzione decente pero' :(
allora sono 3 non due :O

cmq gli americanos mica pensavano che la democrazia sarebbe nata dal basso come italia
naturalmente ricorreranno alla classica soluzione di stile che li contraddistingue
governo (regime?) amico in quell'area e poi tra altri vent'anni ne riparliamo magari con qualche altra guerra come è avvenuto con saddam :muro:

mareloddo
13-10-2003, 10:48
Quella Brasiliana con Lula da silava è DEMOCRAZIA
Quella USA è imperialismo e presa per il culo degli elettori

. punto!

jumpermax
14-10-2003, 00:00
Francamente mi preoccupa questa distorsione che fate degli avvenimenti. C'è un popolo che è stato per 30 anni schiavo di un regime che finalmente ha una possibilità di uscirne fuori. Buona parte del paese, dove il partito baath era meno presente sta piano piano uscendo dall'incubo, la zona di Baghdad e Tikrit invece è ancora a forte presenza di guerriglieri e terroristi. Che questa gente non abbia per niente a cuore la sorte degli irakeni lo dimostrano gli attentati che finiscono quasi sempre per fare più vittime tra la popolazione civile. O esclusivamente tra i civili come quando fecero fuori quel capo religioso sciita qualche mese fa.
Tutta la zona medio orientale è costellata di episodi del genere anche in aree dove gli americani non sono presenti... e le vittime non sono solo cristiani o occidentali ma assai spesso anche musulmani moderati. Che ci siano grossi interessi in queste stragi ormai sembra chiaro. Tanti in quell'area temono una democratizzazione dell'Irak... perché cambierebbe radicalmente la fisionomia del medioriente, mettendo diversi regimi storici in crisi.

Er Paulus
14-10-2003, 01:07
Originariamente inviato da jumpermax
. Tanti in quell'area temono una democratizzazione dell'Irak... perché cambierebbe radicalmente la fisionomia del medioriente, mettendo diversi regimi storici in crisi.

ma in 3000 anni non c'è mai stata una democrazia...e ora bastano 2 mesi di guerra per crearla....sono dubbioso su ciò...

fabio69
14-10-2003, 01:18
Originariamente inviato da Er Paulus
ma in 3000 anni non c'è mai stata una democrazia...e ora bastano 2 mesi di guerra per crearla....sono dubbioso su ciò...

e infatti un mese di guerra è stato necessario per scalzare un regime tribale
per costruire una democrazia stabile e con gli standard suoi proipri ci vorrà qualche annetto
nessuno ha mai neanche pensato che ci volessero un paio di mesi

jumpermax
14-10-2003, 01:20
Originariamente inviato da Er Paulus
ma in 3000 anni non c'è mai stata una democrazia...e ora bastano 2 mesi di guerra per crearla....sono dubbioso su ciò...
è ovvio che non bastano 2 mesi di guerra... ci vorranno anni di fatica. Nemmeno per noi fu facile uscire dal 20ennio fascista, ma avevamo dalla nostra un sistema politico bene o male radicato nella mentalità popolare. In Irak invece bisogna partire da zero o quasi...

Er Paulus
14-10-2003, 01:27
Originariamente inviato da jumpermax
è ovvio che non bastano 2 mesi di guerra... ci vorranno anni di fatica. Nemmeno per noi fu facile uscire dal 20ennio fascista, ma avevamo dalla nostra un sistema politico bene o male radicato nella mentalità popolare. In Irak invece bisogna partire da zero o quasi...


la democrazia non può essere mai imposta da qualcun'altro.....parte sempre dal popolo, dalla massa; è la storia che ce lo dice.!!

tu parli del ventennio fascista in Italia; durante quel periodo si era innescata la miccia che ha portato allo scoppio di una ribellione, di un rifiuto; basti pensare a cosa è successo alla caduta del regime. Tutto ciò invece non è accaduto in Iraq

jumpermax
14-10-2003, 01:36
Originariamente inviato da Er Paulus
la democrazia non può essere mai imposta da qualcun'altro.....parte sempre dal popolo, dalla massa; è la storia che ce lo dice.!!

tu parli del ventennio fascista in Italia; durante quel periodo si era innescata la miccia che ha portato allo scoppio di una ribellione, di un rifiuto; basti pensare a cosa è successo alla caduta del regime. Tutto ciò invece non è accaduto in Iraq
non mi sembra proprio che ci fosse qualche "miccia" durante il ventennio... la miccia semmai si è innescata durante la guerra...
E poi qua non si tratta di imporre la democrazia a qualcuno ma di riformare lo stato dandogli una costituzione ed un governo stabile. Ma certo non si può pensare di lasciare l'Irak al suo destino...

SaMu
14-10-2003, 01:42
Originariamente inviato da Er Paulus
la democrazia non può essere mai imposta da qualcun'altro.....parte sempre dal popolo, dalla massa; è la storia che ce lo dice.!!


Sei sicuro che la storia dica proprio questo?

Dove non è arrivato nessuno ad imporre, vedi a Cuba, non solo il popolo non ce la fa a conquistare la democrazia, ma il dittatore pianifica la sua successione e il trono rimane in famiglia, da Casto Fidel a Castro Ramon, suo fratello.

Ed in Iraq il successore designato c'era già, da Hussein Saddam a Hussein Uday.

Al contrario ci sono decine e decine di esempi, dalla Seconda Guerra ad oggi, di democrazie che nate dopo guerre e sforzi successivi degli occupanti.. a partire dal Giappone, che dopo la seconda guerra mondiale era una potenza sconfitta, occupata dagli americani (generale Mac Arthur), oggi democrazia consolidata, membro del G7, principale concorrente economico degli americani stessi.

shambler1
14-10-2003, 05:51
Dove non è arrivato nessuno ad imporre, vedi a Cuba, non solo il popolo non ce la fa a conquistare la democrazia, ma il dittatore pianifica la sua successione e il trono rimane in famiglia, da Casto Fidel a Castro Ramon, suo fratello. tutto il contrario in america, dove c'è bush jr dopo bush sr e un altro bush a governare la florida.
cmq la storia della democrazia non fà + neanche ridere.

SaMu
14-10-2003, 09:58
Originariamente inviato da shambler1
tutto il contrario in america, dove c'è bush jr dopo bush sr e un altro bush a governare la florida.
cmq la storia della democrazia non fà + neanche ridere.

In America i Kennedy e i Bush sono eletti col voto. E ogni 4 anni si ripresentano al giudizio del popolo.

Mentre i Castro e gli Hussein sono eletti con i mitra. Gli avversari politici li mettono al muro e li fucilano. E quando indicono elezioni ottengono il 99,94%, perchè sulla scheda c'è un solo nome, il loro.

fabio69
14-10-2003, 13:42
Originariamente inviato da Er Paulus
la democrazia non può essere mai imposta da qualcun'altro.....parte sempre dal popolo, dalla massa; è la storia che ce lo dice.!!

tu parli del ventennio fascista in Italia; durante quel periodo si era innescata la miccia che ha portato allo scoppio di una ribellione, di un rifiuto; basti pensare a cosa è successo alla caduta del regime. Tutto ciò invece non è accaduto in Iraq


ma per cortesia, di quale miccia stai parlando?
tranne una ristretta elite d'intellettuali di varia estrazione, l'Italia era quella delle adunate oceaniche, del W il duce, del vincere e vinceremo ecc.
solo quando il regime dette prova della sua vergognosa inettitudine politica-militare trascinandosi di sconfitta in sconfitta (in particolare nella sciagurata campagna di grecia) fra gli italiani cominciò a serpeggiare il dubbio, cominciarono a separare l'abisso che esisteva fra realtà e propaganda
ma finchè le armate tedesche continuavano a vincere, il regime era scosso ma ancora saldo al potere
per farlo cadere occorrerà che la sconfitta militare sia resa irreversibile con l'invvasione dell'Italia, ma soprattutto ci sarà bisogno di una congiura nata in ambienti monarchici e in quelli più moderati del regime
cosa altro è il 25 luglio se non un caso più unico che raro di suicidio politico di un regime?
solo allora gli italiani si decisero a disfarsi della tessera ormai inutile del pnf, che gli spazzini di roma e di altre città italiane raccolsero a migliaia all'alba del 26 luglio

Er Paulus
14-10-2003, 13:43
Originariamente inviato da fabio69
cosa altro è il 25 luglio se non un caso più unico che raro di suicidio politico di un regime?
solo allora gli italiani si decisero a disfarsi della tessera ormai inutile del pnf, che gli spazzini di roma e di altre città italiane raccolsero a migliaia all'alba del 26 luglio

è accaduto ciò in Iraq?:rolleyes:

Nevermind
14-10-2003, 13:59
Originariamente inviato da TheDarkAngel
si ma tabula rasa nel senso stretto...
loro nn vogliono la democrazia... e fanno di tutto x nn volerla...



E' vecchio come consiglio ma sempre di moda: "Accendere il cervello prima di parlare (o scrivere in questo caso)".

Saluti.

fabio69
14-10-2003, 13:59
Originariamente inviato da cerbert
:rotfl: :rotfl: :rotfl:

TI PREGO NON CE LA FACCIO PIU'!!!!
Ora siamo arrivati alla "democrazia" come valore assoluto da imporre anche se il 99% della popolazione non la volesse!!!
Se la situazione non fosse tragica, il solo paradosso mi farebbe ridere fino a domani.

la democrazia non è un valore assoluto
ma uno strumento che serve all'uomo per poter esprimere liberamente il proprio pensiero e opinione, per costruire liberamente il proprio futuro, per elevarlo insomma a un più alto grado di dignità
il non considerare alcune popolazioni idonee a ciò, per ragioni culturali, politiche o più semplicemete antropologiche, questo si mi suona un pò razzista
non sto dicendo che tu lo sia, ma c'è chi lo pensa
in proposito mi viene in mente un affermazione di un illustre uomo politico italiano della sinistra già presidente del consiglio di qualche mese fa, in cui diceva che l'europa doveva battersi per promuovere la democrazia nel mondo
già l'europa dello status quo, l'europa del "dialogo", l'europa che per un malinteso senso di realpolitik ha sempre lisciato il pelo, quando non espressamente appoggiato i regimi peggiori di questo pianeta nel corso degli ultimi 50 anni
questa europa, che non si batte e non si è mai battuta ma che in realtà non fa altro che dibattere al suo interno per i più frivoli argomenti, si che è una barzelletta
è una barzelletta soprattutto per molti europei
questo ti dovrebbe far ridere

Nevermind
14-10-2003, 14:03
Originariamente inviato da fabio69
la democrazia non è un valore assoluto
ma uno strumento che serve all'uomo per poter esprimere liberamente il proprio pensiero e opinione, per costruire liberamente il proprio futuro, per elevarlo insomma a un più alto grado di dignità
..............

La democrazia è un'utopia o meglio come diceva il mio prof di sistemi "La dittatura della maggioranza sulla minoranza"

Saluti.

fabio69
14-10-2003, 14:03
Originariamente inviato da Korn
commento geniale :D cmq ci hanno già provato...

però anche questi tuoi commenti hanno un non so che di geniale
sono delle autentiche perle di saggezza
ma questo forse te l'ho già detto :D
e se vuoi vedere cosa significa "tabula rasa", vai vedere cosa hanno combinato i tuoi ex compagnucci a grozny
appena ti capita fai un giro turistico ad ammirare i resti e le macerie di una città :rolleyes:

fabio69
14-10-2003, 14:05
Originariamente inviato da bluelake
Quando ancora non era iniziata la guerra in Iraq, a tavola con mio padre gli dissi (ovviamente in toscano): "se l'amerìani fanno la guerra laggiù, finisce come 'r Vietnam, ce ne mòrirà tanti e 'un ci leveranno le gambe" ("levarci le gambe" vuol dire "uscire bene da una situazione rischiosa". E continuo a pensarlo anche adesso.

forse sono due situazioni neanche comparabili
per fare il vietnam ci vogliono i vietcong
e in iraq non ne vedo

Nevermind
14-10-2003, 14:07
Originariamente inviato da fabio69
forse sono due situazioni neanche comparabili
per fare il vietnam ci vogliono i vietcong
e in iraq non ne vedo

So io dove li tengono assieme alle armi di distruzione di massa.

Saluti.

fabio69
14-10-2003, 14:07
Originariamente inviato da parax
bhe mi pare logico, con la tua teoria gli yankee dovrebebro fare tabula rasa di mezzo mondo, poi però la democrazia la rinominassero direttamente USAcrazia. :rolleyes:

nel denominativo "yankee" che usi riscontro un modo di dire tipicamente antiamericano

fabio69
14-10-2003, 14:09
Originariamente inviato da mareloddo
Quella Brasiliana con Lula da silava è DEMOCRAZIA
Quella USA è imperialismo e presa per il culo degli elettori

. punto!

e accapo :D
adesso ci mancava solo il compagno lula
grazie del tuo contributo, alla prossima :D

twinpigs
14-10-2003, 14:16
bisogna considerare che in quella zona c'è una fortissima influenza della "filosofia" teocratica musulmana
democrazia significa laicità e parlare di laicità per un popolazione fortemente condizionata dai "versetti del corano" mi pare assurdo

prima di tutto si deve agire nella "alfabetizzazione" culturale e cioè mettere le basi per creare uno Stato di diritto ..
innanzitutto garantendo i diritti di 1° generazione (diritti civili) e poi si può cominciare a parlare di democrazia ...
ma devono passare molti anni e di certo "L'America" è la meno indicata per avviare questo percorso tortuoso vista la sua filosofia di dominatori incontrastati del globo ed anzi agire in 2 direzioni:
contrastare la politica new imperialista dell'america di oggi
UE deve agire PRIMA col dialogo concertato con le parti sociali "interne" e POI "conquistare" il cuore di quelle popolazioni aiutandole a liberarsi dal fardello del fondamentalismo islamico

fabio69
14-10-2003, 14:17
Originariamente inviato da Nevermind
La democrazia è un'utopia o meglio come diceva il mio prof di sistemi "La dittatura della maggioranza sulla minoranza"

Saluti.

non so cosa intendeva dire il tuo professore
la democrazia utopica non esiste, esiste solo quella che si è affermata nella storia come sistema politico
churchill diceva che la democrazia è un sistema imperfetto, come tutti i sistemi umani, ma che tra quelli esistenti era il migliore a nostra disposizione
tu che alternative hai?
la monarchia assoluta?
la dittatura del proletariato?
un regime stile nazionalsocialista?
quello immaginato da orwell, dove uno stato supertotaliario controllava anche le idee e i sentimenti dei sudditi?
dai sentiamo cosa proponi.....

fabio69
14-10-2003, 14:19
Originariamente inviato da Nevermind
So io dove li tengono assieme alle armi di distruzione di massa.

Saluti.

cosa c'entrano le armi di distruszione di massa con quello che ho scritto io e anche nel contesto della discussione?

fabio69
14-10-2003, 14:21
Originariamente inviato da Er Paulus
è accaduto ciò in Iraq?:rolleyes:

facendo un raffronto, per quanto siano due situazioni non raffrontabili, esistevano sicuramente più italiani repubblichini di salò allora che partigiani di saddam nell'iraq attuale

Nevermind
14-10-2003, 14:22
Originariamente inviato da fabio69
cosa c'entrano le armi di distruszione di massa con quello che ho scritto io e anche nel contesto della discussione?

NULLA, proprio come i vetcong e comunque era una battuta!

Saluti.

Nevermind
14-10-2003, 14:24
Originariamente inviato da fabio69
.............
dai sentiamo cosa proponi.....

Io potrei proporre un mondo dove tutti viviamo veramente allo stesso livello ecc.. ecc.. ma essendo inrealizzabile per natura umana mi limito a non ritenere la democrazia la soluzione a tutto e per tutti.

Saluti.

-kurgan-
14-10-2003, 14:27
io resto sulle posizioni francesi, che apprezzo sempre piu' (nonostante i test atomici).
la politica estera americana devo dire che la apprezzavo di piu' con clinton, spero ci sia un cambiamento di rotta col prossimo presidente.
per quanto riguarda l'iraq in sè, non so se diventerà mai "democratico", ma mi chiedo se in seguito a questa democratizzazione potrà scegliere con quali partner commerciare, escludendo magari gli usa stessi (mi sa di no).
Il problema terrorismo poi non lo vedo minimamente risolto..
mah, vedremo. Beato chi ha tutte queste certezze che leggo.. io non ne ho.

Nevermind
14-10-2003, 14:29
Originariamente inviato da -kurgan-
............
la politica estera americana devo dire che la apprezzavo di piu' con clinton, ........

Diciamo pure che avrebbe fatto meno danni terminator come presidente :D

Saluti.