PDA

View Full Version : Diritti personali e famiglia.


sgsdfsdfsdfsdfsdfsdsdf
10-10-2003, 11:05
A volte capita di dover fare delle scelte personali che vanno ad influire sugli equilibri famigliari. C'è chi sempre e comunque coinvolge nalla decisione i componenti della famiglia, chi non lo fa mai e chi lo fa a seconda dei casi. Ci sono tuttavia dei casi in cui e veramente arduo pensare di poter mettere il becco in decisioni estremamente personali, e allora mi chiedo se da un lato c'è il sacrosanto diritto di decidere autonomante, dall'altro può esistere (da un punto di vista morale) un altrettanto sacrosanto diritto di abbandonare la famiglia qualora non disposti a sopportare le conseguenze delle altrui decisioni.
Mi piacerebbe sentire qualche opinione. Grazie.

parax
10-10-2003, 11:17
Cosa intendi per famiglia i tuoi genitori o la tua famiglia con i tuoi figli? O meglio tu chi sei un padre o un figlio?

Andytrendy
10-10-2003, 11:20
Penso che l'importante sia cercare di mediare tra le due posizioni : quelle dei familiari (quando si suppone essi siano in buona fede) e quella dell'individuo inserito nel contesto famiglia.
La decisione presa da soli senza il supporto della famiglia è una scelta coraggiosa che però qualora dovesse rivelarsi sbagliata renderebbe più difficile ricucire gli eventuali strappi che questa scelta ha generato.

sgsdfsdfsdfsdfsdfsdsdf
10-10-2003, 11:24
Beh, la cosa non riguarda la MIA famiglia, ma delle persone a me molto care. La questione ad ogni modo riguarda i genitori, che comunque hanno anche figli.

Andytrendy
10-10-2003, 11:24
Originariamente inviato da Aqualung
Beh, la cosa non riguarda la MIA famiglia, ma delle persone a me molto care. La questione ad ogni modo riguarda i genitori, che comunque anno anche figli.
una separazione alle porte ?

sgsdfsdfsdfsdfsdfsdsdf
10-10-2003, 11:26
Originariamente inviato da Andytrendy
una separazione alle porte ?

Può darsi. Sarebbe la soluzione estrema.

Andytrendy
10-10-2003, 11:35
Originariamente inviato da Aqualung
Può darsi. Sarebbe la soluzione estrema.
difficile dare un parere avendo così pochi elementi da considerare.
Da quel che mi sembra di capire si tratta di una decisione che devono prendere delle persone adulte e che quindi dovrebbero essere mature abbastanza da poter prendere una decisione indipendenemente dai pareri delle proprie famiglie.

dataman
10-10-2003, 11:47
Originariamente inviato da Aqualung
Beh, la cosa non riguarda la MIA famiglia, ma delle persone a me molto care. La questione ad ogni modo riguarda i genitori, che comunque hanno anche figli.

Quando ci sono dei figli, specie se bambini, bisogna andarci cauti. Il trauma di una separazione dei genitori è fortissimo per un bambino, lo dico per esperienza quasi diretta (non è successo a me ma a due miei cugini primi, quando si sono separati i miei zii).

E' altresì vero che è comunque un'esperienza deleteria per un bambino vivere in una casa in cui i genitori si detestano.

...non so... è difficile trovare un punto di equilibrio. Sono situazioni delicati.

Se mi trovassi io in una situazione del genere, per come sono fatto di carattere, cercherei di ingoiare palate di merda per minimizzare l'impatto sui miei figli. Però ognuno ha il suo carattere e le situazioni possono essere davvero molto gravi, in qualche caso.

sgsdfsdfsdfsdfsdfsdsdf
10-10-2003, 11:48
Originariamente inviato da Andytrendy
difficile dare un parere avendo così pochi elementi da considerare.
Da quel che mi sembra di capire si tratta di una decisione che devono prendere delle persone adulte e che quindi dovrebbero essere mature abbastanza da poter prendere una decisione indipendenemente dai pareri delle proprie famiglie.


E' chiaro che esprimere un parere su una vicenda senza avere gli elementi è una cosa impossibile. Ma la questione posta è un'altra: in linea di principio, da un punto di vista morale, il diritto (giusto) a tutelale la propria persona può essere equiparato al diritto del coniuge di decidere di non accettare le conseguenze delle decisioni dell'altro e quindi mollare tutto?

VICK
10-10-2003, 12:00
quando si vanno a toccare situazioni personali, sentimentali e familiari secondo me le linee di principio vanno a farsi benedire

ogni caso è un caso a se, non si può formulare una regola, ci sono troppi elementi variabili in gioco

VICK
10-10-2003, 12:00
edit doppio post

Andytrendy
10-10-2003, 12:19
Originariamente inviato da Aqualung
in linea di principio, da un punto di vista morale, il diritto (giusto) a tutelale la propria persona può essere equiparato al diritto del coniuge di decidere di non accettare le conseguenze delle decisioni dell'altro e quindi mollare tutto? può essere equiparato, anzi il diritto e l'esigenza di tutelare la propria persona potrebbe venir considerato addirittura inferiore rispetto all'esigenza di tutelare quella dell'altro o della propria famiglia.
Penso tutto dipenda da ciò che queste persone "sentano" o "non sentano" nei confronti dell'altro.

sgsdfsdfsdfsdfsdfsdsdf
10-10-2003, 12:51
Originariamente inviato da Andytrendy
può essere equiparato, anzi il diritto e l'esigenza di tutelare la propria persona potrebbe venir considerato addirittura inferiore rispetto all'esigenza di tutelare quella dell'altro o della propria famiglia.
Penso tutto dipenda da ciò che queste persone "sentano" o "non sentano" nei confronti dell'altro.

Già, questo è un punto fondamentale. Resta però il fatto che se qualcuno non se la sente di affrontare e scappa... la responsabilità delle conseguenze ( figli per primi) è da ripartirsi secondo me al 50%.

Andytrendy
10-10-2003, 14:16
Originariamente inviato da Aqualung
Già, questo è un punto fondamentale. Resta però il fatto che se qualcuno non se la sente di affrontare e scappa... la responsabilità delle conseguenze ( figli per primi) è da ripartirsi secondo me al 50%.
questo credo dipenda dalla causa che ha portato uno dei due partner a mollare tutto e scappare. E' troppo facile pensare che qualsiasi cosa uno dei due abbia fatto, se l'altro decide di piantarlo la responsabilità è cmq di entrambi.