Tyler Durden
08-10-2003, 19:10
La vita è come una manciata di sabbia , ti scivola via dalle mani. E più tu stringi il pugno più quella continua a cadere , finchè non ti resta che qualche granello eroso dal vento.
Una cazzuta poesia. Sono un fottuto poeta. Che male di vivere...
Pomeriggio autunnale all'imbrunire , le giornate si sono accorciate parecchio e la bastarda estate - la odio- scompare alle spalle, spazzata via da questa nebbiolina marcia che vien su dal Pò come la puzza dalla merda.
Mi piace questo paesaggio sbiadito , mi ricorda quel dipinto di Monet che ho anche il poster in camera , confuso come le idee che mi macinano la testa .
Adesso c'è Lei nella zucca. Bella come una sirena , esce dall' acqua con la chioma bagnata che le splende lungo la schiena. E sembra che vi sia nata tra i flutti , come Venere sulle sulle rive di Zacinto, come lei quintessenza della femminilità incarnata.
Un angelo annoiato che per un pò si è divertito con questo diavolo qua. Anche in paradiso ci si rompe le palle alla lunga , credo.
Ancora fottuta poesia. Ancora questo fottuto groppo alla bocca dello stomaco che non riesco a mandarlo giù. Chiudo quella porta , che mi monta sù una depressione da suicidio.
Dò fuoco ad uno di questi pagliai puzzolenti che ho preso a tirarmi dietro , mai piaciuto il tabacco a me. Ti lascia quel sapore amaro che impasta la bocca , ma lo scintillare della brace mi fà sentire meno solo e poi qualche vizio si deve avere e il sigaro è una roba da duri cazzo -che idee di merda-. MI viene questa battuta di Woody Allen " non fumate : camperete una settimana in più e in quella settimana pioverà a dirotto".
E me la sono chiamata: dalla capa di piombo sopra la testa , inizia a venire giù questa pisciazza sottile sottile ma pedante , che sembra volerti arrivare a inzuppare le ossa.
Tiro su il capuccio della felpa , normalmente mi piace camminare sotto la pioggia ma queste sono le prime ed è come stare sotto lo spurgo di un vecchio motore. Tempo un paio d'ore e la città sarà viscida e marcia come la passera di una vecchia baldracca dopo una nottata di lavoro
Continuo a camminare sul Lungo Pò solo come un cane. Che cazzo vorrà mai dire questo detto che io non ho mai visto un quattrozampe da solo ma sempre in compagnia, alle volte anche di certe donnine mica male. Questo cane qui , che viene dalla direzione opposta , si tira dietro un tipo sull' uno e settantacinque per sessanta chili più venti di ferraglia varia che gli pende dai vestiti logori che sembra che non li toglie da due anni almeno. Punkabestia ,cosi li chiamano.
E il caninide è uno di quelli bastardi ,con il muso cattivo , la testa triangolare , gli occhi piccoli stretti e schizzati. Mi vedo i miei coglioni maciullati nella morsa di quella doppia fila di denti bavosi che si coprono di sangue mentre me li straccia via.
Ficco la mano nei jeans e la stringo attorno a Mr V.M. che è l'unico amico che mi è rimasto da quando ho cambiato città. Una mossa falsa e gliela lamo la bestiaccia, altrochè. Garantito.
Il marcione arriva a tiro e mi fà " Fra' c'hai una siga?".
Già mi rode il culo dividere con te l'appartenenza alla specie umana , figurati la madre. Devo essere ridotto male se questo qui mi da del fra' , però. E in effetti mi sento i piedi in una valle di lacrime , sono finito in una pozzanghera e l'acqua si è infilata nelle scuciture delle vecchie Nike.
"Non fumo" dico a muso duro, stringendo il sigaro con i denti e lanciandogli un'occhiata spaccapietre.
Il tipo si volta e si allontana con il merdoso quattrozampe , chissà da dove piglia i quattrini per mantenerlo il mangiasbaffo.
Totale 'stà pioggia mi ha veramente rotto. Sicchè mi fico in un bar bello lindo con un grosso lampadario che occupa i tre quarti del soffitto , il bancone in legno con intarsi in ottone , le piastrelle di marmo dello stesso colore dei tavoli. Calo il capuccio infradiciato cosi come le spalle , sanno di acido da batteria , getto il mozzicone e ordino minerale frizzante e caffè lungo.
Intanto stò Giacca&Cravatta qui dall'altra parte del bancone si ingozza di antipasti e sembra che non ne abbia abbastanza di quella roba che gli pende flacida dall'addome strabordando dalla cinta. E ridacchia con questa ragazza carina che stà dietro il banco , che il tipo potrebbe essere suo padre , e si vede che fa buon viso a cattivo gioco e le tocca perchè , sicuro, le han detto che deve essere gentile con i clienti. Anche quando sono vecchi scoglionati come questo pervertito qua.
MI faccio la dose di caffeina e lavo la bocca con la minerale ,pago e sono di nuovo al macero per strada.
Sbuco in via Nizza che non mi è mai piacciuta. Quando arrivai a Torino ho avuto casa per un mese in stà viaccia qua. Lei in cambio mi ha spiegato cos'è la città: tossici che sanguinano per strada , travestiti , macchine e cassoetti che bruciano sotto casa. Regolare.
Mi infoio nel negozio , compro quello che devo e via in marcia indietro.
Sono alla fermata che aspetto il cazzuto 18 , ha smesso di piovere e c'è un pò più di movimento e non ho voglia di spedanare.
Butto l'occhio su questo slavo qua , credo, che aspetta , mi ricambia con un occhiataccia ,al chè inzio a guardare il punto di fuga dei binari.
Tempo una frazione di secondo: e la merda vola nel ventilatore. E si ,cazzo! Mi stà arrivando una bella craniata sul faccione! Porco d'un...
SOCK , SOCK , SOCK ,THUD,THUD,THUD.
GLi sparo tre cazzotti in fila al bastardo , una ginocchiata sulla pancia e mentre e a terra gli ficco una pedata sulla testa e una sui reni.
Schizzato del cazzo! Deve aver pensato "Adesso gliela metto nel culo a 'sto metro e un cazzo qui ".
Calcolo sbagliato ,eroe, 'sto metro e un cazzo qui ha una rabbia addosso che non te ne fai un'idea e ti sei veramente scelto il palo sbagliato dove pisciare. Adesso ti becchi pure la paga che devo ad altri , com'è vero il cazzo!
Ho l'adrenalina che mi pesta sulle tempie , il fiato grosso e i pochi passanti si svegliano dal letargo.
'Fanculo , me la parto in tromba con il fuoco al culo come se mi volesse fottere Satana in persona.
Mi faccio stà marcia forzata verso casa ansimando e cambiando vie a cazzo. Penso " 'fanculo brutto stronzo non potevi rompere a qualche fighetto del cazzo invece di menarmela su per il culo a me? Possibile che si si debba scannare tra cristi? 'fanculo fottiti stronzo, 'fanculo la lotta di classe".
Arrivo a casa mezzo scoppiato per l'adrenalina, la corsa e tutto. Inspiro quest'aria di frittura cinese che mi dà il voltastomaco. In bagno ci dò dentro col sapone a levarmi il sangue ,che si stà incrostando sulle mani e mi viene un tot di paranoia. Chissà che pesti poteva avere nelle vene quel marcione. Mi controllo bene . Niente tagli , le nocche sono rosse ma non spellate.
E mi sono sporcato pure i jeans di plasma.Veramente una roba da cojones...
DRIIIIIIIN DIIIIIIIIIIIIIIN DRIIIIIIIIIIIIIIIINNN
IL cellulare. L'ho mollato a casa: vuoi mai che l'affare mi cuoce i gioielli sotto le mutande.
"Pronto?"
"come và?"
Prendo fiato.
"tutto bene Mà , tutto bene. Come sempre".
Una cazzuta poesia. Sono un fottuto poeta. Che male di vivere...
Pomeriggio autunnale all'imbrunire , le giornate si sono accorciate parecchio e la bastarda estate - la odio- scompare alle spalle, spazzata via da questa nebbiolina marcia che vien su dal Pò come la puzza dalla merda.
Mi piace questo paesaggio sbiadito , mi ricorda quel dipinto di Monet che ho anche il poster in camera , confuso come le idee che mi macinano la testa .
Adesso c'è Lei nella zucca. Bella come una sirena , esce dall' acqua con la chioma bagnata che le splende lungo la schiena. E sembra che vi sia nata tra i flutti , come Venere sulle sulle rive di Zacinto, come lei quintessenza della femminilità incarnata.
Un angelo annoiato che per un pò si è divertito con questo diavolo qua. Anche in paradiso ci si rompe le palle alla lunga , credo.
Ancora fottuta poesia. Ancora questo fottuto groppo alla bocca dello stomaco che non riesco a mandarlo giù. Chiudo quella porta , che mi monta sù una depressione da suicidio.
Dò fuoco ad uno di questi pagliai puzzolenti che ho preso a tirarmi dietro , mai piaciuto il tabacco a me. Ti lascia quel sapore amaro che impasta la bocca , ma lo scintillare della brace mi fà sentire meno solo e poi qualche vizio si deve avere e il sigaro è una roba da duri cazzo -che idee di merda-. MI viene questa battuta di Woody Allen " non fumate : camperete una settimana in più e in quella settimana pioverà a dirotto".
E me la sono chiamata: dalla capa di piombo sopra la testa , inizia a venire giù questa pisciazza sottile sottile ma pedante , che sembra volerti arrivare a inzuppare le ossa.
Tiro su il capuccio della felpa , normalmente mi piace camminare sotto la pioggia ma queste sono le prime ed è come stare sotto lo spurgo di un vecchio motore. Tempo un paio d'ore e la città sarà viscida e marcia come la passera di una vecchia baldracca dopo una nottata di lavoro
Continuo a camminare sul Lungo Pò solo come un cane. Che cazzo vorrà mai dire questo detto che io non ho mai visto un quattrozampe da solo ma sempre in compagnia, alle volte anche di certe donnine mica male. Questo cane qui , che viene dalla direzione opposta , si tira dietro un tipo sull' uno e settantacinque per sessanta chili più venti di ferraglia varia che gli pende dai vestiti logori che sembra che non li toglie da due anni almeno. Punkabestia ,cosi li chiamano.
E il caninide è uno di quelli bastardi ,con il muso cattivo , la testa triangolare , gli occhi piccoli stretti e schizzati. Mi vedo i miei coglioni maciullati nella morsa di quella doppia fila di denti bavosi che si coprono di sangue mentre me li straccia via.
Ficco la mano nei jeans e la stringo attorno a Mr V.M. che è l'unico amico che mi è rimasto da quando ho cambiato città. Una mossa falsa e gliela lamo la bestiaccia, altrochè. Garantito.
Il marcione arriva a tiro e mi fà " Fra' c'hai una siga?".
Già mi rode il culo dividere con te l'appartenenza alla specie umana , figurati la madre. Devo essere ridotto male se questo qui mi da del fra' , però. E in effetti mi sento i piedi in una valle di lacrime , sono finito in una pozzanghera e l'acqua si è infilata nelle scuciture delle vecchie Nike.
"Non fumo" dico a muso duro, stringendo il sigaro con i denti e lanciandogli un'occhiata spaccapietre.
Il tipo si volta e si allontana con il merdoso quattrozampe , chissà da dove piglia i quattrini per mantenerlo il mangiasbaffo.
Totale 'stà pioggia mi ha veramente rotto. Sicchè mi fico in un bar bello lindo con un grosso lampadario che occupa i tre quarti del soffitto , il bancone in legno con intarsi in ottone , le piastrelle di marmo dello stesso colore dei tavoli. Calo il capuccio infradiciato cosi come le spalle , sanno di acido da batteria , getto il mozzicone e ordino minerale frizzante e caffè lungo.
Intanto stò Giacca&Cravatta qui dall'altra parte del bancone si ingozza di antipasti e sembra che non ne abbia abbastanza di quella roba che gli pende flacida dall'addome strabordando dalla cinta. E ridacchia con questa ragazza carina che stà dietro il banco , che il tipo potrebbe essere suo padre , e si vede che fa buon viso a cattivo gioco e le tocca perchè , sicuro, le han detto che deve essere gentile con i clienti. Anche quando sono vecchi scoglionati come questo pervertito qua.
MI faccio la dose di caffeina e lavo la bocca con la minerale ,pago e sono di nuovo al macero per strada.
Sbuco in via Nizza che non mi è mai piacciuta. Quando arrivai a Torino ho avuto casa per un mese in stà viaccia qua. Lei in cambio mi ha spiegato cos'è la città: tossici che sanguinano per strada , travestiti , macchine e cassoetti che bruciano sotto casa. Regolare.
Mi infoio nel negozio , compro quello che devo e via in marcia indietro.
Sono alla fermata che aspetto il cazzuto 18 , ha smesso di piovere e c'è un pò più di movimento e non ho voglia di spedanare.
Butto l'occhio su questo slavo qua , credo, che aspetta , mi ricambia con un occhiataccia ,al chè inzio a guardare il punto di fuga dei binari.
Tempo una frazione di secondo: e la merda vola nel ventilatore. E si ,cazzo! Mi stà arrivando una bella craniata sul faccione! Porco d'un...
SOCK , SOCK , SOCK ,THUD,THUD,THUD.
GLi sparo tre cazzotti in fila al bastardo , una ginocchiata sulla pancia e mentre e a terra gli ficco una pedata sulla testa e una sui reni.
Schizzato del cazzo! Deve aver pensato "Adesso gliela metto nel culo a 'sto metro e un cazzo qui ".
Calcolo sbagliato ,eroe, 'sto metro e un cazzo qui ha una rabbia addosso che non te ne fai un'idea e ti sei veramente scelto il palo sbagliato dove pisciare. Adesso ti becchi pure la paga che devo ad altri , com'è vero il cazzo!
Ho l'adrenalina che mi pesta sulle tempie , il fiato grosso e i pochi passanti si svegliano dal letargo.
'Fanculo , me la parto in tromba con il fuoco al culo come se mi volesse fottere Satana in persona.
Mi faccio stà marcia forzata verso casa ansimando e cambiando vie a cazzo. Penso " 'fanculo brutto stronzo non potevi rompere a qualche fighetto del cazzo invece di menarmela su per il culo a me? Possibile che si si debba scannare tra cristi? 'fanculo fottiti stronzo, 'fanculo la lotta di classe".
Arrivo a casa mezzo scoppiato per l'adrenalina, la corsa e tutto. Inspiro quest'aria di frittura cinese che mi dà il voltastomaco. In bagno ci dò dentro col sapone a levarmi il sangue ,che si stà incrostando sulle mani e mi viene un tot di paranoia. Chissà che pesti poteva avere nelle vene quel marcione. Mi controllo bene . Niente tagli , le nocche sono rosse ma non spellate.
E mi sono sporcato pure i jeans di plasma.Veramente una roba da cojones...
DRIIIIIIIN DIIIIIIIIIIIIIIN DRIIIIIIIIIIIIIIIINNN
IL cellulare. L'ho mollato a casa: vuoi mai che l'affare mi cuoce i gioielli sotto le mutande.
"Pronto?"
"come và?"
Prendo fiato.
"tutto bene Mà , tutto bene. Come sempre".