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View Full Version : quanto cambiano le idee crescendo e maturando...


gik25
07-10-2003, 19:44
Eh già è da tanto che non vi scrivo e inizio a sentire la vostra mancanza...

Ebbene riflettevo sul come siano cambiati i miei pensieri col tempo attraverso una progressiva maturazione. Per esprimenrmi meglio mi servirebbero ore, ma non ho l'adsl... Quindi vi metto solo una pulce nell'orecchio...

Quando avevo 18 anni mi sentivo già un grande filosofo e credevo di aver raggiunto la maturità (visto che ero più maturo di molti miei amici)... col tempo le mie idee sono cambiate e a 22 anni ho maturato la stessa convinzione... Eppure le idee continuano a cambiare e sono ormai convinto che nella vita non si finisca mai di imparare.

Una cosa è certa le cose oggi mi appaiono sempre meno assolute e la cosa giusta (o migliore) intesa in senso lato non è mai un estremo ma sempre una posizione di mezzo.

Nonostante mi esprima ancora categoricamente (e temo continuerò a afrlo in eterno) i miei pensieri sono tutt'altro che categorici...

Beh sono contento di essere un po' più maturo oggi che due anni fa e devo ringraziare voi per questo... E ricordate siate pronti all'autocritica e accettate (dopo averle valutate) le critiche degli altri.

Vabbè il pensiero che volevo esprimere era molto più complesso, e profondo, ma mi tocca lasciarvi.... alla prossima

crespo80
07-10-2003, 20:18
hai colto nel segno (nel senso di aver fatto un'ottima autocritica)

infatti da quel poco che ti conosco (per quanto si possa dire di conoscere una persona solo discutendone attraverso un forum e pure poche volte) mi sembri troppo convinto di quello che dici, e più di una volta sembri essere il depositario della verità.
Ma il fatto che tu te ne renda conto, e anzi assuma questa posizione volontoriamente, denota una maturità intellettuale che, onestamente, non ti attribuivo (scusa la franchezza)

:)


ho seguito un po il tuo stesso cammino (nel senso di crescita intellettuale), e credo che sia il cammino che tutti affrontino (naturalmente con disparità di mezzi e finalità); la differenza sta nel fatto che io ho sempre creduto che non esistessero certezze assolute e che nemmeno sui principi morali avrei potuto crearne.
Così come non ho mai creduto veramente in nessun movimento (sia politico che di pensiero) che pretendesse di essere nel giusto.
Se rifletto un attimo, in effetti anche io ero convinto di una cosa: ero convinto che il mio relativismo totale fosse la strada giusta per la ricerca della verità, perchè mi avrebbe portato sempre a vagliare con occhio distaccato le diverse voci del coro.
La mia maturità, ora che ci penso, negli anni sta più che altro diventando la consapevolezza che un relativismo spinto come questo non sia affatto la miglior cosa per affrontare in maniera intelligente la vita, perchè porta a crearsi davvero troppi interrogativi a cui è umanamente impossibile dare una risposta certa.
Allora con chi schierarsi? Pescare una carta dal mazzo e stare con un seme a caso? Oppure vagliare il male minore? E con quali strumenti non relativistici poter vagliare questo male minore? E con che coscienza non relativistica poter interpretare correttamente il male?

Le scelte di un uomo dipendono da molti fattori, certo è che quelle che facciamo da giovani segneranno il resto della nostra vita.

Quale soluzione allora? Aspettare una verità dal cielo? Creare un cielo da cui proferire verità fasulle ad altri adepti? Credere che non esista alcuna verità e vivere nell'ozio?

A chi credere? Alla scienza? O alla religione?
E se invece crediamo solo a noi stessi? Mi viene da pensare che 6 miliardi di persone la penserebbero in maniera diversa e ci sarebbero altrettante verità... e non esisterebbe una società perchè ognuno vorrebbe delle regole proprie.
Bah, credo che la società ci dia delle direttive, sia stata fatta dagli uomini e non debba rappresentare un impedimento al nostro istinto di vivere; ma così si rischia l'anarchia. Allora questo impedimento deve venire meno solo per i pochi eletti che possono comprendere questo che ho scritto (cerchio di eletti che, in base alle mie teorie, dovrebbe comprendere solo me).




Forse, in fin dei conti, non hai tutti i torti a pensare di avere ragione; forse, in fin dei conti, basta solo credere veramente in se stessi e sbattersene di tutte le menate qua sopra. Credi di avere ragione, convinciti di averla, perchè la verità assoluta non esiste, è un'invenione dell'uomo così come lo è l'infinito in matematica. E' solo un'astrazione, un trucco per imbrigliare in un pensiero finito un concetto infinito.


Credi solo in te stesso, la verità l'hai creata e distorta con la tua stessa esistenza

:cool:

Jaguar64bit
07-10-2003, 20:25
I miei no.......sono ugnale a quando avevo 15 anni.....piu' o meno.....:D :D :D

FX9500
07-10-2003, 20:31
Originariamente inviato da gik25
Vabbè il pensiero che volevo esprimere era molto più complesso, e profondo, ma mi tocca lasciarvi.... alla prossima

L'approfondimento è sul tuo sito?!?! :sofico:
Scusa, non ho resistito!!! :D:D

badedas
07-10-2003, 22:29
Originariamente inviato da Jaguar64bit
sono ugnale a quando avevo 15 anni
Adesso è tutto chiaro.

Jaguar64bit
07-10-2003, 22:31
Originariamente inviato da badedas
Adesso è tutto chiaro.


Prima di cliccare su questo topi c.....guardo..



badedas ?.....


gia' sapevo che sfruttavi la mia battuta........sei scontato....e prevedibile....
:D

PinHead
07-10-2003, 22:45
Originariamente inviato da gik25
...Nonostante mi esprima ancora categoricamente (e temo continuerò a afrlo in eterno) i miei pensieri sono tutt'altro che categorici...

E questa è già riconoscere una grande cosa, anzi più che grande direi giusta. Mi è capitato più volte di intavolare discussioni in cui la preoccupazione principale era quella di voler far intendere che mai nella vita si sarebbe arrivato a fare o non fare questo o quello. Gli anni, la vita, ci cambieranno (vi cambieranno) senza farvene accorgere. Pensateci prima di giudicare o prima di esprimere opinioni o pareri assoluti.

PinHead
07-10-2003, 22:46
Opps, doppio post...

gik25
08-10-2003, 00:13
Originariamente inviato da FX9500
L'approfondimento è sul tuo sito?!?! :sofico:
Scusa, non ho resistito!!! :D:D

No, ma dagli un'occhiata lo stesso che non fa mai male :sofico:
:D eh eh (scherzo, carina la battutina)

gik25
08-10-2003, 00:27
Visto che ho altri due secondi mi chiarisco meglio...

Mi piace esprimermi categoricamente. Perchè?
Perchè nel mondo in cui viviamo la gente non ascolta, non ti lascia finire il discorso, pensa di sapere tutto (lo stesso discorso vale per me). [PS: dovrei puntualizzare dicendo che non è vero per tutti, che è un discorso relativo, ecc. e se non lo facessi già questa affermazione diverrebbe categorica, erronea e esagerata. Ma lo dò per sottinteso, è scontato, vi prego quindi di non riprendermi per questo genere di affermazioni: come ho detto non si può puntualizzare su tutto!]

Comunque, dicevamo che per dimostrare di avere ragione (anche solo in parte) spesso è più facile e conveniente procedere per assurdo e portare esempi estremi....


Perchè vi dico questo? Per giustificarmi...
Come per dire: parlo e parlerò con un tono "scortese" che non rispecchia la mia mentalità. Ma è grave? Io spero di no, e come ho detto credo sia quasi una scelta obbligata a meno di non voler puntualizzare su ogni cosa o di non voler essere tacitati dai prepotenti.

Qui sul forum siamo tutti un po' filosofi (altrimenti perchè bazzicheremmo questo luogo?) ma là fuori bisogna essere decisi, netti e convincenti. Anche a costo di essere imprecisi.
Se la verità non è mai bianca o nera, è giusto affermare che è bianca al fine di convincere qualcuno che non è nera!