Blue Spirit
07-10-2003, 12:25
Fonte: www.quattroruote.it
Villeneuve e la Bar - VOGLIONO FARLO FUORI! (06/10/2003)
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Povero Villeneuve: due anni dopo il titolo Mondiale vinto con la Williams nel 1997, ha impegnato risorse, tempo e, quel che più conta, la reputazione per fondare una squadra, la Bar, che non gli ha mai dato soddisfazione.
Un team che, anno dopo anno, non ha fatto altro che mettergli a disposizione solo monoposto poco competitive, nonostante il motore Honda, e scarsamente affidabili. Una scuderia che ora ha addirittura il coraggio di farlo fuori, di metterlo alla porta, come se fosse sua la responsabilità dei risibili piazzamenti ottenuti dalla Bar dalla nascita in avanti (in quattro anni, il canadese non è riuscito ad andare oltre due sudati terzi posti nel 2001).
Le ragioni di questo sfacciato comportamento di David Richards (responsabile della squadra)? Economiche, ovviamente. Villeneuve prende troppi soldi, soldi non giustificati dai risultati. Ma di chi è la colpa di questa cronica mancanza di successi? Del pilota o di una monoposto inadeguata? Di un pilota che ha dato tutto, senza tirarsi mai indietro, per tenere a galla la Bar, o di una Bar che faticava a non affogare? Parlando di soldi, quanto valgono gli anni sprecati da Villeneuve? Quanto vale la sua reputazione di campione del mondo, di pilota conosciuto e benvoluto da tutti, vigorosamente "picconata" dalle continue brutte figure cui è stato costretto dall'incapacità della squadra?
È qui che arriva la parte divertente di questa scandalosa vicenda: a chi starebbe pensando la Bar per sostituire Jacques? A un campione d'esperienza, a un uomo in grado di risollevare senza possibilità di errore le sorti della scuderia? A Michael o Ralf Schumacher, a Montoya, all'emergente Alonso? Figurarsi: a Takuma Sato. Uno che sinora non ha dimostrato particolari qualità, se non quella di essere ben visto dalla Honda. Di fronte a tutto questo, lui, Villeneuve, da vero signore, è rimasto senza parole e per ora, nonostante il "licenziamento" sembri già ufficializzato, pensa di scendere comunque in pista a Suzuka, nell'ultima gara della stagione, per onorare quel contratto che non ha mai tradito.
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Sono senza parole...
Villeneuve e la Bar - VOGLIONO FARLO FUORI! (06/10/2003)
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Povero Villeneuve: due anni dopo il titolo Mondiale vinto con la Williams nel 1997, ha impegnato risorse, tempo e, quel che più conta, la reputazione per fondare una squadra, la Bar, che non gli ha mai dato soddisfazione.
Un team che, anno dopo anno, non ha fatto altro che mettergli a disposizione solo monoposto poco competitive, nonostante il motore Honda, e scarsamente affidabili. Una scuderia che ora ha addirittura il coraggio di farlo fuori, di metterlo alla porta, come se fosse sua la responsabilità dei risibili piazzamenti ottenuti dalla Bar dalla nascita in avanti (in quattro anni, il canadese non è riuscito ad andare oltre due sudati terzi posti nel 2001).
Le ragioni di questo sfacciato comportamento di David Richards (responsabile della squadra)? Economiche, ovviamente. Villeneuve prende troppi soldi, soldi non giustificati dai risultati. Ma di chi è la colpa di questa cronica mancanza di successi? Del pilota o di una monoposto inadeguata? Di un pilota che ha dato tutto, senza tirarsi mai indietro, per tenere a galla la Bar, o di una Bar che faticava a non affogare? Parlando di soldi, quanto valgono gli anni sprecati da Villeneuve? Quanto vale la sua reputazione di campione del mondo, di pilota conosciuto e benvoluto da tutti, vigorosamente "picconata" dalle continue brutte figure cui è stato costretto dall'incapacità della squadra?
È qui che arriva la parte divertente di questa scandalosa vicenda: a chi starebbe pensando la Bar per sostituire Jacques? A un campione d'esperienza, a un uomo in grado di risollevare senza possibilità di errore le sorti della scuderia? A Michael o Ralf Schumacher, a Montoya, all'emergente Alonso? Figurarsi: a Takuma Sato. Uno che sinora non ha dimostrato particolari qualità, se non quella di essere ben visto dalla Honda. Di fronte a tutto questo, lui, Villeneuve, da vero signore, è rimasto senza parole e per ora, nonostante il "licenziamento" sembri già ufficializzato, pensa di scendere comunque in pista a Suzuka, nell'ultima gara della stagione, per onorare quel contratto che non ha mai tradito.
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Sono senza parole...