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View Full Version : Colbertismo.. ?


Linux&Xunil
05-10-2003, 16:01
Da qualche giorno a destra rispolverano Colbert , protezionismo e statalismo per rispondere alla minaccia dei mercati emergenti.
Che ne dite?

StErMiNeiToR
05-10-2003, 16:34
bo e chi se ne intende d politica :D :D :D


cmq hai la sign irregolare max tre righe :D :D (era solo un avvertimente perche poi te lo dira Freeman e nn è bello :D :D )

Freeride
05-10-2003, 17:06
Finisco il corso di economia politica e te lo dico, intanto io c'ero!

StErMiNeiToR
05-10-2003, 18:03
pure io CERO :D :D .... spetta finisco di leggermi sto romanzo porno e poi ti do la soluzione... quante lettere ??? :D :D :D

SaMu
05-10-2003, 18:05
Originariamente inviato da Linux&Xunil
Da qualche giorno a destra rispolverano Colbert , protezionismo e statalismo per rispondere alla minaccia dei mercati emergenti.
Che ne dite?

Che dovresti essere contento, non sono queste le brutture che ti piacciono, protezionismo e statalismo?:p

homerr
05-10-2003, 18:10
Se si mantiene il discorso senza parlare di politica il thread rimane aperto.

StErMiNeiToR
05-10-2003, 18:12
quale discorso??? a perche era politica :D :D :D

Jaguar64bit
05-10-2003, 18:12
Originariamente inviato da homerr
Se si mantiene il discorso senza parlare di politica il thread rimane aperto.


Gli hai puntato un fucile a pompa ...stile DoomIII alla tempia.......?
:p :p :p

homerr
05-10-2003, 18:14
Onestamente non capisco quale sia la vostra missione nel forum.
Non mi sembrate degli opinion leader il cui parere viene richiesto in ogno thread, sbaglio?
Se non avete niente da dire, perchè intervenite?
Ci sono tanti topic leggeri, perchè bisogna mandare ot i topic più seri?

Grazie.

Linux&Xunil
05-10-2003, 18:17
Originariamente inviato da SaMu
Che dovresti essere contento, non sono queste le brutture che ti piacciono, protezionismo e statalismo?:p
Eieri sera ho visto "L ' Infedele" .. i LUMBARD sono diventati no-global..HIHIHIHIHIHIHIHI
Ho proprio voglia di vedere i cacciatori di Bergamo alta che muovo guerra alla Cina :D

AroneseD.O.C.
05-10-2003, 18:18
bravo Homerr!

E' mai possibile che sempre i soliti non abbiano nulla da fare se non scrivere io cero e queste "cose" ?

Scusate se ho detto la mia andando OT, ma poi uno si arrabbia pure se cerca aiuto e chi glielo vuole dare dice :"ma che frega?tanto va a putt..e sto topic"...

che tristezza

:rolleyes:

StErMiNeiToR
05-10-2003, 18:18
io personalmente vorrei capirci qualcosa ma nn mi capacito come possa esistere il mondo dei politici... ok scusate le cazzate che ho scritto... cmq sn spesso e volentieri serio homerr nn ti preoccupare nn sono quel tipo ;)

SaMu
05-10-2003, 18:19
Originariamente inviato da homerr
Onestamente non capisco quale sia la vostra missione nel forum.
Non mi sembrate degli opinion leader il cui parere viene richiesto in ogno thread, sbaglio?
Se non avete niente da dire, perchè intervenite?
Ci sono tanti topic leggeri, perchè bisogna mandare ot i topic più seri?


L'economia non è una cosa seria.. è una fisica di cui non serve conoscer le leggi per dire la propria, una chimica in cui le reazioni avvengono nel verso in cui uno le spinge con le sue idee, una matematica dove il risultato non viene dall'equazione ma dalla penna di chi scrive. :D

StErMiNeiToR
05-10-2003, 18:22
Originariamente inviato da AroneseD.O.C.
bravo Homerr!

E' mai possibile che sempre i soliti non abbiano nulla da fare se non scrivere io cero e queste "cose" ?

Scusate se ho detto la mia andando OT, ma poi uno si arrabbia pure se cerca aiuto e chi glielo vuole dare dice :"ma che frega?tanto va a putt..e sto topic"...

che tristezza

:rolleyes:

apparte che nn scrivo solo cazzate scusate ma tengo a dirlo... cmq se mi date na dritta sull argomento posso fare pure io dei post utili perche il poster deve pensare anche all utente ingorante sul determinato fatto perche nn tutti sanno tutto d politica prendi per esempio me e molti altri 16enni fino a arrivare ai 17e anche i 18.... magari se mi aiutate

AroneseD.O.C.
05-10-2003, 18:25
Originariamente inviato da StErMiNeiToR
apparte che nn scrivo solo cazzate scusate ma tengo a dirlo... cmq se mi date na dritta sull argomento posso fare pure io dei post utili perche il poster deve pensare anche all utente ingorante sul determinato fatto perche nn tutti sanno tutto d politica prendi per esempio me e molti altri 16enni fino a arrivare ai 17e anche i 18.... magari se mi aiutate


non dico che scrivi cazzate ma se a 16 anni non hai conoscenza di certi argomenti è meglio che tu non dica niente che COMUNQUE dire la tua segnalando che ha la signature fuori regolamento..

ma non ci vuole molto per la miseria!

Come dice quel detto ? Accertarsi che il cervello sia collegato prima di parlare...

Se non si ha nulla da dire che si stia zitti.... no?

;)

StErMiNeiToR
05-10-2003, 18:26
nn voglio rimanere ignorante... potete spiegarmi il fatto perfavore? grazie a tutti :)

Jaguar64bit
05-10-2003, 18:28
Originariamente inviato da AroneseD.O.C.
non dico che scrivi cazzate ma se a 16 anni non hai conoscenza di certi argomenti è meglio che tu non dica niente che COMUNQUE dire la tua segnalando che ha la signature fuori regolamento..

ma non ci vuole molto per la miseria!

Come dice quel detto ? Accertarsi che il cervello sia collegato prima di parlare...

Se non si ha nulla da dire che si stia zitti.... no?

;)


Ora pero'......non abbiamo bisogno di te'........per capire certe cose.......non andare Ot....pure tu , e certe battute risparmiatele.


Ps : datti una rilassata alla svelta.

AroneseD.O.C.
05-10-2003, 18:35
Originariamente inviato da Jaguar64bit
Ora pero'......non abbiamo bisogno di te'........per capire certe cose.......non andare Ot....pure tu , e certe battute risparmiatele.


Ps : datti una rilassata alla svelta.


:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Comunque per dare un aiuto all'amico che ha richiesto informazioni su Colbert copio e incollo un articolo apparso sul Sole24Ore :

poi chi vuole accenda una discussione in merito.....a dopo !





Il Sole 24Ore 22 Ott.

ALLA LARGA DA COLBERT

Negli ultimi anni, in tutta Europa, il colbertismo appare finalmente in
ritirata. Alla base di questa sconfitta stanno la crisi fiscale dello Stato, le
tecnologie e, soprattutto, la globalizzazione, che impone a tutti maggiore
competitività. E in effetti, negli ultimi 20 anni, tutti i Paesi privatizzano,
aprono i monopoli pubblici, tentano con fatica di liberalizzare i mercati. Ma la
ritirata del colbertismo, senz'altro desiderabile, pone problemi di non facile
soluzione.
Un primo problema riguarda le privatizzazioni. In questo campo gli ingenti
introiti realizzati dai governi non devono trarre in inganno. Le privatizzazioni
sono vere soltanto se complete, e non sempre gli Stati rinunciano al controllo
delle aziende. I mercati dei capitali possono crescere soltanto se si tutelano i
diritti di tutti gli azionisti e non sempre questo accade. I monopoli, infine,
si trasformano in industrie efficienti soltanto se i consumatori sono tutelati
da un'effettiva concorrenza, anziché da regolatori più o meno indipendenti.
Senza questi ingredienti, le privatizzazioni sono monche, o addirittura
impossibili.
Un secondo problema riguarda la ritirata progressiva dello Stato da alcuni
servizi fondamentali, come la sanità, o l'educazione scolastica. In questo
campo, come mostra l'esperienza delle nostre politiche di risanamento
finanziario, i tagli alla spesa pubblica non bastano. Occorre rendere possibile,
abolendo le distorsioni, la nascita di nuovi mercati affidati al settore
privato. Altrimenti continueremo a osservare il paradosso di servizi essenziali,
come la sanità, offerti dallo Stato in quantità e qualità insufficiente rispetto
alla domanda dei cittadini. Quando si taglia la spesa con una legge finanziaria,
occorre dunque chiedersi che cosa blocca l'entrata dei privati in un settore
così dinamico. L'impressione è che la regolamentazione del settore, insieme alla
struttura della spesa, impediscano di fatto l'entrata di nuovi soggetti (lo
stesso si potrebbe dire della previdenza integrativa, ma qui il colbertismo non
c'entra, perché i problemi della sicurezza sociale sono di molto successivi).
Il terzo problema riguarda le imprese e le banche. In questo campo, la ritirata
dei governi dalla proprietà e dal controllo appare un fatto ormai acquisito. Ma
forme nuove di dirigismo spuntano ogni giorno in tutti i Paesi europei, con la
politica dei "campioni nazionali" e con forme più o meno sottili di ingerenza
pubblica, a limitare l'iniziativa privata e le decisioni del mercato. Nessuno
nega, in questo campo, che lo Stato debba comportarsi da arbitro. Ma fare
l'arbitro non contempla la selezione dei giocatori o l'assemblaggio delle
squadre.
In sintesi, la ritirata del colbertismo e dello statalismo nelle forme
tradizionali pare un fatto acquisito e positivo. Ma questa ritirata, di per sé,
non è sufficiente per allargare la sfera del mercato e garantire sviluppo. Da un
lato, occorre che nuovi mercati possano crescere, grazie a una maggior
protezione di consumatori e investitori nonché a una effettiva caduta delle
barriere d'entrata in molti settori. D'altro lato occorre che lo statalismo non
si riproponga in forme più sottili, ma egualmente dannose.
Quanto detto sin qui può sembrare astratto. Ma i problemi che derivano dalla
ritirata del colbertismo e dalla sua riproposizione in nuove forme ci sono di
fronte tutti i giorni. Per affrontare questi problemi non esistono scorciatoie.
E serve, soprattutto, una forte passione per la libertà.

StErMiNeiToR
05-10-2003, 18:37
ragazzi una spiegazione un po + facile?? perche per capire questo articolo ci vorrebbero delle basi politiche e economiche che io sfortunatamente nn ho ancora :)

Linux&Xunil
05-10-2003, 18:45
Ragazzi , la situazione è questa....:
La Cina , l' India e altri paesi emergenti del terzo mondo non rispettano le regole di "fair trade" , il commercio "giusto" , copiano i nostri prodotti e producono in condizioni disumane ad un decimo del nostro costo del lavoro.
Il risultato è che le fabbrichette del nord-est vanno a bagno perche gli rubano gli stampi delle molle e dei lavandini :D .
Molti credevano che avere tanta manodopera a buon mercato fosse una giottoneria per il capitalismo occidentale anche perchè la ripresa di questi paesi avrebbe aperto nuove aree commerciali..
Ma non è andata prorio cosi...
Come diceva Samu in un altra discussione questa è gente che si da da fare , impara e , purtroppo aggiungo io, bara.
Ho letto un articolo su l Espresso in cui si diceva che un italiano era andato ad aprire una fabbrica di rubinetti in cina perche la manodopera gli costava meno... , molto meno.
Cosa è successo?Che questo tipo si vede comparire una fabbrica vicino alla sua .. che fabbrica rubinetti .. come i suoi.... vi dico che alla fine gli hanno scippato pure i caporeparto:eek:
Il bello è che questi poi immettono i prodotti sul mercato come se fossero prodotti dai reali titolari del marchio!
Questo forse è un caso limite ma che rientra comunque nella realtà.
Come fa un industrialotto brianzolo a competere con realtà emergenti come questa?
Da quello che ho letto ci sono due teorie.
1)Proteggere il nostro mercato dall invasione dei prodotti di questo tipo imponendo barriere doganali verso i paesi che non rispettano le regole del commercio come facciamo noi e fare intervenire lo stato a sostegno dei grossi apparati industriali che annaspano a causa della concorrenza sleale.
2)Il problema non sono i Cinesi ed il mercato non ha fallito , è colpa del nanismo della nostra piccola media industria che crede di fare soldi stampando barattoli di gomma e filando maglioni.Gli imprenditori devono investire nuovi capitali ed aumentare il contenuto tecnologico dei nostri prodotti , investire in ricerca e sviluppo per registrare piu brevetti e diversificare la produzione industriale.


Voi che ne dite?

Freeride
05-10-2003, 18:47
Se in un paese A produrre scarpe costa 10 e produrre patate costa 1 e in una altro paese B costano 1 le scarpe e 10 le patate allora conviene che i 2 paesi abbiano scambi commerciali.
Ma se in A patate e scarpe costano 10 e in B patate e scarpe costano 1 allora conviene solo che A compra da B; al sistema
produttivo di A girano un po' le scatole!
Ecco allora che spuntano decisioni a livello politico da mettere poi in pratica.

StErMiNeiToR
05-10-2003, 18:58
Originariamente inviato da Linux&Xunil
Ragazzi , la situazione è questa....:
La Cina , l' India e altri paesi emergenti del terzo mondo non rispettano le regole di "fair trade" , il commercio "giusto" , copiano i nostri prodotti e producono in condizioni disumane ad un decimo del nostro costo del lavoro.
Il risultato è che le fabbrichette del nord-est vanno a bagno perche gli rabuno gli stampi delle molle e dei lavandini :D .
Molti credevano che avere tanta manodopera a buon mercato fosse una giottoneria per il capitalismo occidentale anche perchè la ripresa di questi paesi avrebbe aperto nuove aree commerciali..
Ma non è andata prorio cosi...
Come diceva Samu in un altra discussione questa è gente che si da da fare , impara e , purtroppo aggiungo io, bara.
Ho letto un articolo su l Espresso in cui si diceva che un italiano era andato ad aprire una fabbrica di rubinetti in cina perche la manodopera gli costava meno... , molto meno.
Cosa è successo?Che questo tipo si vede comparire una fabbrica vicino alla sua .. che fabbrica rubinetti .. come i suoi.... vi dico che alla fine gli hanno scippato pure i caporeparto:eek:
Il bello è che questi poi immettono i prodotti sul mercato come se fossero prodotti dai reali titolari del marchio!
Questo forse è un caso limite ma che rientra comunque nella realtà.
Come fa un industrialotto brianzolo a competere con realtà emergenti come questa?
Da quello che ho letto ci sono due teorie.
1)Proteggere il nostro mercato dall invasione dei prodotti di questo tipo imponendo barriere doganali verso i paesi che non rispettano le regole del commercio come facciamo noi e fare intervenire lo stato a sostegno dei grossi apparati industriali che annaspano a causa della concorrenza sleale.
2)Il problema non sono i Cinesi ed il mercato non ha fallito , è colpa del nanismo della nostra piccola media industria che crede di fare soldi stampando barattoli di gomma e filando maglioni.Gli imprenditori devono investire nuovi capitali ed aumentare il contenuto tecnologico dei nostri prodotti , investire in ricerca e sviluppo per registrare piu brevetti e diversificare la produzione industriale.


Voi che ne dite?

io farei un mix delle tue due proposte ovvero si metterei una dogana una barriera insomma verso questi paesi... pero allo stesso tempo "evolverei" tecnologicamente le nostre industrie e manifutture per poi in un futuro vicino eliminare ste dogane e rimetterci in piazza senza problemi e dubbi.

GioFX
05-10-2003, 19:12
Avete visto Lerner sabato sera? :p

Linux&Xunil
05-10-2003, 19:16
Originariamente inviato da GioFX
Avete visto Lerner sabato sera? :p
IO si , bello ( non lui , la trasmissione :D )

SaMu
05-10-2003, 22:45
Originariamente inviato da Linux&Xunil
Come diceva Samu in un altra discussione questa è gente che si
da da fare , impara e , purtroppo aggiungo io, bara.


Leggi meglio ciò che scrivo Linux please.. ;) in quel topic si parlava di coreani, lo so che per le masse coreani e cinesi sono sempre giallognoli con gli occhi a mandorla, ma la concorrenza che ci fanno è COMPLETAMENTE diversa..

Samsung Hyunday Daewoo LG etc. si danno da fare, imparano e non barano per niente, registrano più brevetti di noi.

Discorso COMPLETAMENTE diverso la Cina.


Ho letto un articolo su l Espresso in cui si diceva che un italiano era andato ad aprire una fabbrica di rubinetti in cina perche la manodopera gli costava meno... , molto meno.
Cosa è successo?Che questo tipo si vede comparire una fabbrica vicino alla sua .. che fabbrica rubinetti .. come i suoi.... vi dico che alla fine gli hanno scippato pure i caporeparto:eek:
Il bello è che questi poi immettono i prodotti sul mercato come se fossero prodotti dai reali titolari del marchio!
Questo forse è un caso limite ma che rientra comunque nella realtà.


Le fiere tecniche di vari settori iniziano ad esser piene di prodotti cinesi che replicano brevetti senza autorizzazione e senza pagare.

Questo non è un fallimento del mercato.. è un fallimento delle autorità cinesi che non controllano e non sanzionano.

Equivale ad un FURTO.

Danneggia proprio le imprese che investono ricercano e brevettano. Contro questi prodotti non servono dazi, servono SEQUESTRI alle frontiere dei prodotti che violano i copyright, segnalazioni alle autorità cinesi e se non intervengono minacce di embargo.. dovrebbe essere una battaglia dell'Unione Europea, e la Commissione già si sta dando da fare.


Come fa un industrialotto brianzolo a competere con realtà emergenti come questa?
Da quello che ho letto ci sono due teorie.
1)Proteggere il nostro mercato dall invasione dei prodotti di questo tipo imponendo barriere doganali verso i paesi che non rispettano le regole del commercio come facciamo noi e fare intervenire lo stato a sostegno dei grossi apparati industriali che annaspano a causa della concorrenza sleale.


Le barriere doganali non hanno senso, equivalgono a tasse sui cittadini italiani (imporre dazi sulle merci a basso costo importate significa aumentarne il costo finale cioè quanto i consumatori italiani le pagano => tassa sui consumi).

Il problema non è italiano, è CINESE. Sono loro che devono risolvere un problema, non noi. Al massimo noi possiamo fare qualcosa per invitarli a farlo.


2)Il problema non sono i Cinesi ed il mercato non ha fallito , è colpa del nanismo della nostra piccola media industria che crede di fare soldi stampando barattoli di gomma e filando maglioni.Gli imprenditori devono investire nuovi capitali ed aumentare il contenuto tecnologico dei nostri prodotti , investire in ricerca e sviluppo per registrare piu brevetti e diversificare la produzione industriale.

La violazione dei brevetti colpisce proprio chi investe ricerca e brevetta.

Il nanismo della nostra industria (almeno in questo caso) non centra nulla.