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View Full Version : a quasi due anni di distanza mi rendo conto dei miracoli dell'euro


porny
11-09-2003, 20:20
questa sera per la prima volta dall'entrata in vigore dell'euro mi rendo conto dell'aumento dei prezzi. Secondo voi è corretto pagare 49,20 (45 perchè amici del proprietario) per:

2 antipasti di pesce
2 pizze con mozzarella di bufala e pomodoro fresco
1 coca-cola alla spina media
1 birra media
2 dessert

io sono abbastanza sconcertato, sarà pechè sono tirchio. Mia mamma mi ha accusato di tirchieria assurda... ma secondo voi è un prezzo equo?

RenèBascè
11-09-2003, 20:22
Originariamente inviato da porny
questa sera per la prima volta dall'entrata in vigore dell'euro mi rendo conto dell'aumento dei prezzi. Secondo voi è corretto pagare 49,20 (45 perchè amici del proprietario) per:

2 antipasti di pesce
2 pizze con mozzarella di bufala e pomodoro fresco
1 coca-cola alla spina media
1 birra media
2 dessert

io sono abbastanza sconcertato, sarà pechè sono tirchio. Mia mamma mi ha accusato di tirchieria assurda... ma secondo voi è un prezzo equo?


dove?

dimmelo magari con il tuo "codice cifrato" tipo DB Borgomanero così capisco :D

Immagino sia dalle parti di OT vero ??

porny
11-09-2003, 20:24
Originariamente inviato da RenèBascè
dove?

dimmelo magari con il tuo "codice cifrato" tipo DB Borgomanero così capisco :D

Immagino sia dalle parti di OT vero ??

vicino a grande negozio :D, e quasi davanti all'ape più famosa del mondo.

RenèBascè
11-09-2003, 20:26
Originariamente inviato da porny
vicino a grande negozio :D, e quasi davanti all'ape più famosa del mondo.


uhm..troppo cifrato...oppure è un po' lontanuccio...

L'ape ok !!

Grande negozio pure....

il paese è GT ??

:confused:

porny
11-09-2003, 20:32
Originariamente inviato da RenèBascè
uhm..troppo cifrato...oppure è un po' lontanuccio...

L'ape ok !!

Grande negozio pure....

il paese è GT ??

:confused:

no no.... non lontano! intendo l'ape delle VHS :D e siamo a borgo... accanto al pronome personale di 2a persona plurale al datavo che vende computer

BadMirror
11-09-2003, 20:34
A me fanno ridere i gestori che si lamentano, ma per favore hanno levato £ dai menu e c'hanno messo euro.
Per non parlare dei locali, in disco 2 anni fa spendevo 16mila lire con riduzione, adesso 16euro.
:mad:

RenèBascè
11-09-2003, 20:36
Originariamente inviato da porny
no no.... non lontano! intendo l'ape delle VHS :D e siamo a borgo... accanto al pronome personale di 2a persona plurale al datavo che vende computer


Mi è venuta voglia di farmi un bagno...solo che mannaggia il Mare Mediterraneo è davvero troppo lontano....

:D :D :D

Pensa che l'aveo capito quasi subito poi l'ape mi aveva confuso...

:D

Comunque per restare in topic : se avete mangiato bene e vi hanno servito discretamente non è una cosa esageratamente cara...8 "consumazioni" a una media di 5/6 € ognuna...

Forse un tantinello sopra le righe , ma tutto sommato ci sta....

;)

porny
11-09-2003, 20:37
Originariamente inviato da BadMirror
A me fanno ridere i gestori che si lamentano, ma per favore hanno levato £ dai menu e c'hanno messo euro.
Per non parlare dei locali, in disco 2 anni fa spendevo 16mila lire con riduzione, adesso 16euro.
:mad:

beh diciamo che non ho visto casi così estremi...

porny
11-09-2003, 20:39
Originariamente inviato da RenèBascè
Mi è venuta voglia di farmi un bagno...solo che mannaggia il Mare Mediterraneo è davvero troppo lontano....

:D :D :D

Pensa che l'aveo capito quasi subito poi l'ape mi aveva confuso...

:D

Comunque per restare in topic : se avete mangiato bene e vi hanno servito discretamente non è una cosa esageratamente cara...8 "consumazioni" a una media di 5/6 € ognuna...

Forse un tantinello sopra le righe , ma tutto sommato ci sta....

;)

ammetto che l'antipasto quello loro della casa, ergo un megapiatto dove trovavi di tutto e costava 9€ di questo proprio non mi lamento ripensandoci bene... beh il servizio è ottimo... dal momento che mia mamma conosce tutti i camerieri (li conosce per via di mio padre non per altro ;) )

RenèBascè
11-09-2003, 20:40
Originariamente inviato da BadMirror
A me fanno ridere i gestori che si lamentano, ma per favore hanno levato £ dai menu e c'hanno messo euro.
Per non parlare dei locali, in disco 2 anni fa spendevo 16mila lire con riduzione, adesso 16euro.
:mad:


bè c'è da dire che pure i fornitori all'ingrosso hanno "ritoccato" --> i fornitori al dettaglio hanno "ritoccato" --> i gestori hanno dovuto "ritoccare" ...

Certo c'è chi ci ha marciato alla grande....ma come dice porny casi estremi io non ne ho visti....

BadMirror
11-09-2003, 20:44
Originariamente inviato da RenèBascè
bè c'è da dire che pure i fornitori all'ingrosso hanno "ritoccato" --> i fornitori al dettaglio hanno "ritoccato" --> i gestori hanno dovuto "ritoccare" ...

Certo c'è chi ci ha marciato alla grande....ma come dice porny casi estremi io non ne ho visti....


Beati voi, a firenze se vuoi andare a mangiare fuori a cena (una pizza!!!) e poi andare in discoteca ti partono 50euro regolari.
Poi ovviamente io conosco dei posti tattici e ho amicizie per i locali, ma chi viene da fuori lo spennano.

porny
11-09-2003, 20:47
Originariamente inviato da RenèBascè
bè c'è da dire che pure i fornitori all'ingrosso hanno "ritoccato" --> i fornitori al dettaglio hanno "ritoccato" --> i gestori hanno dovuto "ritoccare" ...

Certo c'è chi ci ha marciato alla grande....ma come dice porny casi estremi io non ne ho visti....

io in ogni caso sto notando una cosa: nella nostra zona (Borgomanero) non ci accorgiamo delle situazioni fuori area. Mi è capitato spesso e volentieri di avere delle discussioni abbastanza accese nelle quali venivo quasi accusato di fare il "Berlusconi" della situazione... sono arrivato ad una conclusione: viviamo nella bambagia. Sarà perchè la nostra zona è una delle più industrializzate d'italia, sarà a Borgomanero ne girano tanti ma tanti (viene calcolata come la città più ricca di tutta la provincia di Novara), noi in ogni caso vediamo sempre tutto a rose e fiori.

Purtroppo non ho mai avuto modo di abitare in altre zone italiane e assaporare com'è il clima da quelle parti.

RenèBascè
11-09-2003, 20:47
bè ma Firenze non era secondo l'ISTAT la città più cara d'Italia??

prima dell'Euro intendo...

BadMirror
11-09-2003, 20:49
Originariamente inviato da RenèBascè
bè ma Firenze non era secondo l'ISTAT la città più cara d'Italia??

prima dell'Euro intendo...


Non si sbagliava... :(

porny
11-09-2003, 20:51
Gianniiii! viva l'ottimismo.... paniettieri in mercedes SL500, operaie impellicciate, case fatte di ossa, mattoni e cemento....

RenèBascè
11-09-2003, 20:52
cazz....

mi ricordo solo che in Gita nel 1995 avevo preso un caffè in un locale in quella via proprio alla sinistra di Palazzo della Signoria (avendo il palazzo di fronte) .... mi avevano detto che era un locale di Gianna e Alessandro Nannini...

un caffè : 8.000£

:eek:

SaMu
11-09-2003, 20:54
ma secondo voi è un prezzo equo?

Il prezzo di un ristorante è equo per definizione.

BadMirror
11-09-2003, 20:57
Originariamente inviato da RenèBascè
cazz....

mi ricordo solo che in Gita nel 1995 avevo preso un caffè in un locale in quella via proprio alla sinistra di Palazzo della Signoria (avendo il palazzo di fronte) .... mi avevano detto che era un locale di Gianna e Alessandro Nannini...

un caffè : 8.000£

:eek:

E vabbè ma tu proprio nel punto più caro in assoluto :D

Cmq i caffè Nannini sono sparsi dovunque ;)

Io invece per fare lo sborone una volta ho portato una ragazza da Rivoire proprio in piazza della signoria.......un cappuccino e una cioccolata 25mila!!!
:nera:

RenèBascè
11-09-2003, 21:02
si ma almeno ha "fruttato" la cosa??

:D

muso
11-09-2003, 21:16
Originariamente inviato da porny
questa sera per la prima volta dall'entrata in vigore dell'euro mi rendo conto dell'aumento dei prezzi. Secondo voi è corretto pagare 49,20 (45 perchè amici del proprietario) per:

2 antipasti di pesce
2 pizze con mozzarella di bufala e pomodoro fresco
1 coca-cola alla spina media
1 birra media
2 dessert

io sono abbastanza sconcertato, sarà pechè sono tirchio. Mia mamma mi ha accusato di tirchieria assurda... ma secondo voi è un prezzo equo?

Io non l otrovo caro,ma nella media.
Se è un bel locale poi e il serviio è decente non lo trovo assurdo.

7,5 euro la pizza x2 =15 euro
3,5 la coca cola
3,5 la birra media
8 l'antipasto x2 =16
4 il dessert x2=8 euro
2 euro coperto

Totale
48 euro 1,50 in + del prezzo che io reputo normale.
Non lamentarti

Una pizzetta e una coca cola 11 euro

Lugano! Che ladri!!

BadMirror
11-09-2003, 21:17
Originariamente inviato da RenèBascè
si ma almeno ha "fruttato" la cosa??

:D

Si, per circa 6 mesi ;)

Puccio Bastianelli
11-09-2003, 21:56
qua non mi lamento.. calcolate che andiamo spesso in pizzeria e di solito prendiamo pizza + patatine o bruschetta e coca cola e non viene più di 7- 7,50 euro a persona..

esagerando e prendendo patatine, bruschetta e frittura abbiamo speso massimo 9 euro a persona, e più o meno questi sono i prezzi di qualsiasi pizzeria!:)
Poi ovviamente se vai nelle zone più rinomate i prezzi lievitano

RenèBascè
11-09-2003, 21:59
fortunelli !!

:D

BadMirror
11-09-2003, 21:59
Originariamente inviato da Puccio Bastianelli
qua non mi lamento.. calcolate che andiamo spesso in pizzeria e di solito prendiamo pizza + patatine o bruschetta e coca cola e non viene più di 7- 7,50 euro a persona..

esagerando e prendendo patatine, bruschetta e frittura abbiamo speso massimo 9 euro a persona, e più o meno questi sono i prezzi di qualsiasi pizzeria!:)
Poi ovviamente se vai nelle zone più rinomate i prezzi lievitano


:eek:

Qua con 9 euro ci pago coperto e birra :(

porny
11-09-2003, 22:00
Originariamente inviato da Puccio Bastianelli
qua non mi lamento.. calcolate che andiamo spesso in pizzeria e di solito prendiamo pizza + patatine o bruschetta e coca cola e non viene più di 7- 7,50 euro a persona..

esagerando e prendendo patatine, bruschetta e frittura abbiamo speso massimo 9 euro a persona, e più o meno questi sono i prezzi di qualsiasi pizzeria!:)
Poi ovviamente se vai nelle zone più rinomate i prezzi lievitano

da noi a Borgomanero (prov. Novara) una pizza la paghi già 7€, aggiungi il coperto (3€ circa), un qualche cosa da bere a 2,50 - 4€ un dessert a 4€

pokestudio
11-09-2003, 22:03
pure Roma è un pò un disastro...
cmq, secondo me basta cercare bene...

l'ultima volta mi trovavo nel quartiere Garbatella, lì c'è una pizzeria piuttosto gradevole, soprattutto durante la stagione estiva per via di come è fatto il locale.

l'ambiente è piuttosto semplice (ricorda le location di certi film con Alberto Sordi, coi classici tavoli di legno con piano in marmo) ma quel che si mangia è buono, i camerieri non sono simpatici per forza e ho pagato 16 euro per:

2 bruschette al pomodoro (o panzanella...)
2 supplì
2 pizze margherita
1 lt di minerale
1 lattina di cocacola
2 caffé

mi sembra onestissimo, purtroppo posti come questo a Roma sono quasi inesistenti, di solito si possono trovare vicino ai quartieri universitari o (molto più raro) in quelli che anticamente erano i borghi popolari (ora sono popolati da facoltosi giapponesi e americani).

di contro sono andato a mangiare la settimana scorsa in un ristorante giapponese (onestamente, il migliore che abbia trovato a Roma...) vicino piazza s.silvestro e per una cena abbiamo speso 180euro in 3.

duh!

Puccio Bastianelli
11-09-2003, 22:04
certo che anche qui i prezzi con l'euro sono lievitati tipo...

Lire:
Marinara 3.500£
Margherita 4.000 dai più cari anche 5 mila

mentre ora con euro:
marinara 2,50 euro
margherita 3,00 euro

Puccio Bastianelli
11-09-2003, 22:06
Originariamente inviato da porny
da noi a Borgomanero (prov. Novara) una pizza la paghi già 7€, aggiungi il coperto (3€ circa), un qualche cosa da bere a 2,50 - 4€ un dessert a 4€


già il coperto mi sembra un furto...:eek: e che ti danno le posate di Garibaldi:D
la media è di un euro...!

RenèBascè
11-09-2003, 22:09
Originariamente inviato da porny
da noi a Borgomanero (prov. Novara) una pizza la paghi già 7€, aggiungi il coperto (3€ circa), un qualche cosa da bere a 2,50 - 4€ un dessert a 4€


a Simò !!
ma dove li paghi tu a Burbanè 3 € per il coperto ??

:D

porny
11-09-2003, 22:12
Originariamente inviato da Puccio Bastianelli
già il coperto mi sembra un furto...:eek: e che ti danno le posate di Garibaldi:D
la media è di un euro...!


beh ma quì è normale pagare minimo 3€.... nei posti più in arrivi come niente anche a 5-10€

porny
11-09-2003, 22:12
Originariamente inviato da RenèBascè
a Simò !!
ma dove li paghi tu a Burbanè 3 € per il coperto ??

:D

sempre il solito posto :D

Jaguar64bit
11-09-2003, 22:13
Ma da quando c'e' l'€uro lo contate piu' il resto che vi danno........?:D

RenèBascè
11-09-2003, 22:16
Originariamente inviato da porny
sempre il solito posto :D


http://digilander.libero.it/the_writer/L/l35.gif

azz...me l'ero perso allora...

pensa che nel loro menu hanno una bottiglia di Champagne che vendono a 500 e passa €...

Ma chi è quel fesso che spende in una pizzeria una cifra del genere??

Una bottiglia di quel genere merita di essere bevuta in luoghi "migliori"

:D

RenèBascè
11-09-2003, 22:17
Originariamente inviato da Jaguar64bit
Ma da quando c'e' l'€uro lo contate piu' il resto che vi danno........?:D


si si e quando qualcuno fa il furbo allungando le 500 lire anzichè il 2 euro lo "redaeguisco" per bene...

monkey72
11-09-2003, 22:19
Originariamente inviato da porny
questa sera per la prima volta dall'entrata in vigore dell'euro mi rendo conto dell'aumento dei prezzi. Secondo voi è corretto pagare 49,20 (45 perchè amici del proprietario) per:

2 antipasti di pesce
2 pizze con mozzarella di bufala e pomodoro fresco
1 coca-cola alla spina media
1 birra media
2 dessert

io sono abbastanza sconcertato, sarà pechè sono tirchio. Mia mamma mi ha accusato di tirchieria assurda... ma secondo voi è un prezzo equo?
piazza della Signoria a FI

2 pizze
1 birra
acqua
2 caffè

38 EURO e soprattutto:

"Mi dispiace quì non si accetta pagamento con bancomat ma solo contanti o carta di credito!!!!!!" :eek:

porny
11-09-2003, 22:22
Originariamente inviato da monkey72
piazza della Signoria a FI

2 pizze
1 birra
acqua
2 caffè

38 EURO e soprattutto:

"Mi dispiace quì non si accetta pagamento con bancomat ma solo contanti o carta di credito!!!!!!" :eek:

leggere sulla porta gli appositi cartellini prima di entrare!

monkey72
11-09-2003, 22:25
Originariamente inviato da porny
leggere sulla porta gli appositi cartellini prima di entrare!
evidentemente non siamo tutti perfetti come te! :D
ciao

porny
11-09-2003, 22:29
Originariamente inviato da monkey72
evidentemente non siamo tutti perfetti come te! :D
ciao


oddio.... prendere le cose con un po' più di leggerezza e scherzando no è?:O

BadMirror
12-09-2003, 09:41
Originariamente inviato da RenèBascè
si si e quando qualcuno fa il furbo allungando le 500 lire anzichè il 2 euro lo "redaeguisco" per bene...

Mi è successo al casello, mi hanno dato i vecchi 10franchi invece di un euro. Ho accostato e gentilemente gli ho fatto notare di non avere maniglie dietro le spalle per essere preso per il culo.....


:)

Dona*
12-09-2003, 09:48
Originariamente inviato da porny
questa sera per la prima volta dall'entrata in vigore dell'euro mi rendo conto dell'aumento dei prezzi. Secondo voi è corretto pagare 49,20 (45 perchè amici del proprietario) per:

2 antipasti di pesce
2 pizze con mozzarella di bufala e pomodoro fresco
1 coca-cola alla spina media
1 birra media
2 dessert

io sono abbastanza sconcertato, sarà pechè sono tirchio. Mia mamma mi ha accusato di tirchieria assurda... ma secondo voi è un prezzo equo?


ben svegliato, meglio tardi che mai! ;)

ManyMusofaga
12-09-2003, 10:08
A me sembra un prezzo equo considerando quello ke hai mangiato;)

Bilancino
12-09-2003, 10:12
Dalle mie parti Frocinone:

Antipasto (abbondante), pizza e bevanda 11-12euro

Menu completo 14-15 euro

Ciao

Blankets
12-09-2003, 10:16
beh, qui a varese io me ne accorgo eccome.....

prima una pizza margherita la pagavo circa 6000£ adesso dai 5 ai 7 €

ma la cosa è ancora più evidente quando si va in un pub a bersi una birra che ormai non si paga meno di 3€.....(se mi avessero chiesto 6000£ per una birra gli avrei risop in faccia..) o per un drink minimo 5€ quando un tempo 7000£ era già tanto...

ciao;Andrea

GioFX
12-09-2003, 10:31
Piantiamola con questa storia dell'Euro... ringraziate i commercianti e le loro varie confederazioni che, nella più totale assenza di controlli, hanno fatto quello che volevano. In NESSUN altro paese aderente alla moneta unica ci sono stati aumenti indiscriminati come in Italia, tranne rari casi (nel 2002) in Grecia.

Se non fosse per l'euro l'Italia, con l'economia che si ritrova, sarebbe già fuori da tutti i parametri europei fissati a Maastricht nel 1992 e nel 1993.

RenèBascè
12-09-2003, 10:49
Originariamente inviato da GioFX
Piantiamola con questa storia dell'Euro... ringraziate i commercianti e le loro varie confederazioni che, nella più totale assenza di controlli, hanno fatto quello che volevano. In NESSUN altro paese aderente alla moneta unica ci sono stati aumenti indiscriminati come in Italia, tranne rari casi (nel 2002) in Grecia.

Se non fosse per l'euro l'Italia, con l'economia che si ritrova, sarebbe già fuori da tutti i parametri europei fissati a Maastricht nel 1992 e nel 1993.

bè ma non solo i commercianti hanno fatto ciò che hanno voluto :

a Milano l'ATM ----> Impresa-Organo dello Stato <---- ha aumentato da 1.500£ a 1€ (1936.27£) il costo di un biglietto Metro...

Se non è un furto questo....oltretutto perpetrato da un'Azienda di Stato

http://digilander.libero.it/the_writer/G/g54.gif http://digilander.libero.it/the_writer/G/g208.gif

GioFX
12-09-2003, 11:03
Semmai azienda municipalizzata, non penso proprio che l'ATM sia una azienda dello stato...

RenèBascè
12-09-2003, 11:06
Originariamente inviato da GioFX
Semmai azienda municipalizzata, non penso proprio che l'ATM sia una azienda dello stato...


le c.d. Imprese Organo sono imprese gestite direttamente dallo Stato o da altro Ente Pubblico...

per "estensione" l' ATM di Milano , azienda locale , è comunque un 'azienda "Statale"....

Doppio furto !!

Killian
12-09-2003, 11:36
Originariamente inviato da GioFX
Piantiamola con questa storia dell'Euro... ringraziate i commercianti e le loro varie confederazioni che, nella più totale assenza di controlli, hanno fatto quello che volevano. In NESSUN altro paese aderente alla moneta unica ci sono stati aumenti indiscriminati come in Italia, tranne rari casi (nel 2002) in Grecia.

Se non fosse per l'euro l'Italia, con l'economia che si ritrova, sarebbe già fuori da tutti i parametri europei fissati a Maastricht nel 1992 e nel 1993.

io invece ringrazio le persone che continuano a comprare e a spendere, se una pizzeria raddoppia i prezzi e si ritrova il pienone come al solito non ci pensa proprio ad abbassare i prezzi.
Lasciamo perdere i beni di prima necessità e concentriamoci sugli altri:

se tutti ci mettiamo d'accordo che in pizzeria non ci si va più perchè costa troppo, i proprietari piuttosto che finire in mezzo a una strada dopo due giorni hanno abbassato i prezzi, e così gli altri.
Se una birra al pub è aumentata troppo, non ci si va più in quel posto, piuttosto si fa una passeggiata (se il tempo permette).

Se io fossi un proprietario di pizzeria farei questo ragionamento: prima dell'euro una pizza costava 8.000 lire (numeri a caso) e ne facevo 100 ogni sabato, se ora la pizza la vendo a 8 euro e faccio 80 pizze ogni sabato, mi conviene, 4*100=400 ; 8*80=640, oltre al fatto che facendo meno pizze ho meno costi e posso ad esempio avere un aiutante in cucina in memo (quindi uno stipendio risparmiato).

I numeri sono a caso, ma il ragionamento fila.

Quindi secondo me per i beni non di prima necessità i prezzi sono aumentati perchè noi consumatori glielo abbiamo permesso.

SaMu
12-09-2003, 11:51
Originariamente inviato da GioFX
Piantiamola con questa storia dell'Euro... ringraziate i commercianti e le loro varie confederazioni che, nella più totale assenza di controlli..

Piantiamola anche con questa storia dei controlli, allora..

Non esistono controlli dei prezzi, viviamo in un LIBERO MERCATO.

Una pizzeria può vendere pizze margherita a 1.000.000€, nessuna legge glielo vieta.

Killian
12-09-2003, 11:55
Originariamente inviato da SaMu
Piantiamola anche con questa storia dei controlli, allora..

Non esistono controlli dei prezzi, viviamo in un LIBERO MERCATO.

Una pizzeria può vendere pizze margherita a 1.000.000€, nessuna legge glielo vieta.

è quello che penso anche io, se vendo la pizza a 1.000 euro e ho il locale sempre pieno, sarei stupido a non approfittarne, i commercianti cercano di fare più soldi possibile, non sono associazioni benefiche.

Il prezzo non lo fanno i commercianti, ma i consumatori che sono liberi di comprare o meno.

Questo discorso secondo me non vale sempre nel caso di beni di prima necessità, ma andare in pizzeria non è una necessità.

SaMu
12-09-2003, 11:57
Originariamente inviato da RenèBascè
bè ma non solo i commercianti hanno fatto ciò che hanno voluto :

a Milano l'ATM ----> Impresa-Organo dello Stato <---- ha aumentato da 1.500£ a 1€ (1936.27£) il costo di un biglietto Metro...

Se non è un furto questo....oltretutto perpetrato da un'Azienda di Stato

http://digilander.libero.it/the_writer/G/g54.gif http://digilander.libero.it/the_writer/G/g208.gif

ATM s.p.a. è una società per azioni le cui azioni oggi sono possedute al 100% dal Comune Di Milano.

L'aumento del biglietto è andato a compensare la diminuzione dei trasferimenti statali, che fino a 2 anni fa ripianavano ogni anno perdite di alcune decine di miliardi.

Il costo dei servizi offerti da ATM negli ultimi anni è calato costantemente, in seguito alla ristrutturazione dell'azienda.

In altre parole, oggi CREDI di pagare di più perchè il biglietto è aumentato, in realtà come cittadino paghi DI MENO perchè:

biglietto attuale < (biglietto passo + quota di trasferimenti statali)

dove (quota di trasferimenti statali) sono soldi che pagavi sotto forma di tassazione ordinaria.

GioFX
12-09-2003, 12:03
Originariamente inviato da SaMu
Piantiamola anche con questa storia dei controlli, allora..

Non esistono controlli dei prezzi, viviamo in un LIBERO MERCATO.

Una pizzeria può vendere pizze margherita a 1.000.000€, nessuna legge glielo vieta.

Non c'entra un ca@@o il libero mercato... la Commissione Eurpea invitò nel 1999 tutti i paesi aderenti ad istituire delle commissioni di controllo sugli arrotondamenti de prezzi a seguito dell'introduzione della moneta unica come valuta circolante, a partire dal 2002.

Anche il nostro paese l'adottò... beh, non ha fatto una sega.

E, ripeto, SOLO IN ITALIA CI SONO STATI AUMENTI DEL GENERE.

SaMu
12-09-2003, 12:13
Originariamente inviato da GioFX
Non c'entra un ca@@o il libero mercato... la Commissione Eurpea invitò nel 1999 tutti i paesi aderenti ad istituire delle commissioni di controllo sugli arrotondamenti de prezzi a seguito dell'introduzione della moneta unica come valuta circolante, a partire dal 2002.

Anche il nostro paese l'adottò... beh, non ha fatto una sega.

E, ripeto, SOLO IN ITALIA CI SONO STATI AUMENTI DEL GENERE.

Il controllo sugli arrotondamenti è una questione puramente formale.

Le autorità pubbliche possono controllare la correttezza FORMALE dei prezzi, cioè verificare ad esempio che il cartellino di un prodotto riporti:

2000 lire/1,05 euro

Questa è una violazione della legge, perchè l'arrotondamento in euro è scorretto. L'autorità pubblica in questo caso può e deve emettere una sanzione amministrativa.

La questione SOSTANZIALE è diversa. Se un negozio il 31/12/2000 vendeva un prodotto a:

1936 lire/1 euro

e il giorno dopo decide di sua libera iniziativa di vendere lo stesso prodotto a :

19360 lire/10 euro

non c'è nessuna legge e nessun controllo che glielo possa impedire, perchè in Italia esiste un libero mercato.

GioFX
12-09-2003, 12:19
anche negli altri 10 paesi esiste il libero mercato... eppure nessuno ha fatto il furbo come da noi...

SaMu
12-09-2003, 12:25
Se per te fare il commerciante o l'imprenditore è una questione di furbizia, ti suggerisco di metterti in proprio.

Con pochissimo capitale proprio si può aprire un'attività. Ci sono fondi e incentivi pubblici per molte attività, per i giovani, per le regioni disagiate.

Se gli aumenti sono stati "ingiustificati" e si possono fare quelle attività ad un livello di prezzi inferiore ottenendo comunque buoni utili, non dovresti avere problemi ad avere successo e portar via clienti alla concorrenza.

Se dovessi accettare il mio consiglio e aprirai un'attività, ti offro già fin d'ora la mia collaborazione. :)

Bet
12-09-2003, 12:29
toh! ogni tanto si parla di prezzi :D

Salzburg
12-09-2003, 12:31
C'è una sola cosa che con l'euro non è aumentata...la busta paga!!!!
Certo anche qui hanno sostituito il simbolo delle lire con
quello dell'euro, ma le vecchie lirette sono state rigorosamente
divise per 1.936,27!!!
Qui il miracolo l'euro non è proprio riuscito a farlo...
Un saluto a tutti

walternet
12-09-2003, 12:31
3 antipasti freddi di pesce
3 antipasti caldi di pesce
3 tris di antipasti di pesce
grigliata mista di pesce (3 pescioloni interi, abbondanti seppioline x3, 3 gamberi e qualcos'altro)
abbondante contorno di patate e spinaci x3
1 litro di vino
1 litro di acqua
...
Burp... (il ruttino ci vuole...)

75 Euro
W la Slovenja
W i Dinari
:D

GioFX
12-09-2003, 12:34
Originariamente inviato da SaMu
Se per te fare il commerciante o l'imprenditore è una questione di furbizia, ti suggerisco di metterti in proprio.

Con pochissimo capitale proprio si può aprire un'attività. Ci sono fondi e incentivi pubblici per molte attività, per i giovani, per le regioni disagiate.

Se gli aumenti sono stati "ingiustificati" e si possono fare quelle attività ad un livello di prezzi inferiore ottenendo comunque buoni utili, non dovresti avere problemi ad avere successo e portar via clienti alla concorrenza.

Se dovessi accettare il mio consiglio e aprirai un'attività, ti offro già fin d'ora la mia collaborazione. :)

Mi sa che non ci siamo capiti bene... io ho solo detto che l'Italia è l'unico paese che ha visto aumenti del genere... allora le cose sono due, o loro hanno dei meccanismi di controllo di qualche tipo, o in Italia sono mediamente tutti più avidi.

GioFX
12-09-2003, 12:35
Originariamente inviato da walternet
W i Dinari


Mi sa che sei rimasto a qualche hanno fa... vuoi dire i talleri? :D

BadMirror
12-09-2003, 12:39
Io tornerei al baratto...........ho 2 sorelle....... :D:D:D

GioFX
12-09-2003, 12:40
Originariamente inviato da BadMirror
Io tornerei al baratto...........ho 2 sorelle....... :D:D:D

:eek: :D

MACC
12-09-2003, 12:53
Originariamente inviato da porny
questa sera per la prima volta dall'entrata in vigore dell'euro mi rendo conto dell'aumento dei prezzi. Secondo voi è corretto pagare 49,20 (45 perchè amici del proprietario) per:

2 antipasti di pesce
2 pizze con mozzarella di bufala e pomodoro fresco
1 coca-cola alla spina media
1 birra media
2 dessert

io sono abbastanza sconcertato, sarà pechè sono tirchio. Mia mamma mi ha accusato di tirchieria assurda... ma secondo voi è un prezzo equo?

Io è da un pezzo che sono sconcertato! :eek:

Vado spesso a Venezia x lavoro e li con meno di 25 € non riesci a mangairti una pizza al tavolo!
Dovevo fare 10 minuti in taxi (acquatico ovviamente) e mi hanno chiesto dalle 50 alle 60 € = 116176 lire!!

Ma anche dove abito (provincia di Varese) stanno dando furi di matto: 3 pizze prosciutto e funghi = 22.50 € = 43566 lire. Ma stiamo scherzando?? Ma si rendono conto che ho solo comprato 3 pizze?? Ma quanto cavolo di margine c'è su!??

Per non parlare della spesa al supermercato.:rolleyes:

monkey72
12-09-2003, 12:56
Originariamente inviato da Bilancino
Dalle mie parti Frocinone:

Antipasto (abbondante), pizza e bevanda 11-12euro

Menu completo 14-15 euro

Ciao
se parlavi di Frosinone (FR) sottoscrivo :)

SaMu
12-09-2003, 12:57
Originariamente inviato da GioFX
Mi sa che non ci siamo capiti bene... io ho solo detto che l'Italia è l'unico paese che ha visto aumenti del genere... allora le cose sono due, o loro hanno dei meccanismi di controllo di qualche tipo, o in Italia sono mediamente tutti più avidi.

Nessuna delle due.

Non esistono meccanismi di controllo dei prezzi in nessun paese europeo (ad esclusione come detto di mercati regolamentati, tipo tariffe telefoniche, RCA auto, gas, luce, etc., che sono un discorso diverso da pizzerie ristoranti panetterie e supermercati).

Non so se in Italia siamo più avidi di altri paesi europei, del resto non c'è alcuna relazione tra l'avidità e il livello dei prezzi. Posso garantirti che se gli aumenti dipendessero dall'avidità delle persone, qualsiasi bene o prodotto a qualsiasi livello della sua produzione dalla materia prima al negozio aumenterebbe istantaneamente del 1000% e continuerebbe a farlo ogni giorno da qui all'eternità. :D

Scherzi a parte, ciò che impedisce ad un negoziante di alzare il prezzo di un prodotto non sono ne' le leggi o i controlli pubblici (che non esistono, per fortuna) ne' un "limite superiore" alla sua avidità, ne' considerazioni di "equità".

Ciò che impedisce al pizzaiolo di alzare i prezzi è la concorrenza. Concorrenza attuale, della pizzeria di fianco che già è aperta. Concorrenza potenziale, della pizzeria che chiunque potrebbe aprire di fianco vendendo pizza al prezzo a cui la vendeva prima lui, generando comunque utili sufficienti.

L'unica ragione per cui una pizzeria vende la margherita a 5€ invece che a 5,50€ o a 1000€, è perchè ritiene che sia 5€ il livello di prezzo che gli consente di ricavare il maggior utile. E che alzando il prezzo, il maggior profitto su ogni singola pizza sarebbe abbattuto da una corrispondente maggiore diminuzione dei profitti causata da un calo delle vendite.


[n.b.]Probabilmente adesso arriverà Claus Deus o qualche altro filosofo, a dire che questa è l'economia dei libri e che la realtà funziona diversamente. BALLE. Questo è esattamente il pensiero che muove la formazione del prezzo in qualsiasi attività libera. Se qualcuno vuole smentire questa cosa, spieghi razionalmente cosa spinge un pizzaiolo a vendere margherite a 5€ invece che a 5,50€[/n.b.]


Una ulteriore riprova di questo, è fornita dalle testimonianze dei vari utenti. Qualcuno dalla Campania ha scritto che paga ancora margherita 3€. Chi vive a Milano sa che non esistono pizzeria in cui si trovi a meno di 4,50€. La differenza da cosa è dettata? In Campania i prezzi sono controllati? No. I milanesi sono più avidi dei campani? Può essere, ma non è la ragione della differenza di prezzo.

La differenza nasce dal fatto che una pizzeria in Campania affronta spese minori. Affitti, costo del personale, costo di alcune materie prime in particolare. Questi minori costi consentono complessivamente ad una pizzeria di ricavare un utile sufficiente anche con un livello di prezzo inferiore. Se la pizzeria in Campania facesse pagare la margherita 5€, sarebbe abbandonata da tutti i suoi clienti che hanno alternative a costo inferiore. Se la pizzeria milanese facesse pagare la pizza 3,50€, avrebbe un modesto incremento delle vendite ma il maggior ricavo non coprirebbe la diminuzione complessiva dei ricavi dovuta al prezzo inferiore. Risultato: non potendo conseguire un utile sufficiente, a 3,50€ la pizzeria milanese chiuderebbe.



Si potrebbe provare a dire qualcosa del perchè, dall'oggi al domani, soprattutto in Italia (ma anche in altri paesi, vedi Spagna e Grecia) ci sia stato un innalzamento dei prezzi di alcune attività in % molto sensibile. Se qualcuno è curioso, se ne può discutere. Vi avverto però che sono questioni -complesse-, richiedono post -lunghi- anche solo per essere accennate. Purtroppo è così, la realtà è complessa e l'economia come parte della realtà lo è anch'essa.

Gli slogan o le parole d'ordine tipo "commercianti ladri", mi rendo conto, sono molto più comprensibili e facilmente spendibili. Chi li usa però si pregiudica la possibilità di capire le questioni, e soprattutto (cosa più importante) si pregiudica la possibilità di individuare soluzioni.



p.s.Bet non c'è niente da ridere :D è colpa tua se mi sono imbarcato in questo stretto periglioso;) :mad: :p

monkey72
12-09-2003, 12:59
Originariamente inviato da GioFX
Mi sa che non ci siamo capiti bene... io ho solo detto che l'Italia è l'unico paese che ha visto aumenti del genere... allora le cose sono due, o loro hanno dei meccanismi di controllo di qualche tipo, o in Italia sono mediamente tutti più avidi.
per me tutte e due le cose

RenèBascè
12-09-2003, 13:05
http://ebay1.ipixmedia.com/abc/M28/_EBAY_7ecd49f02625daa3905e1d806571f67f/i-1.JPG


Talleri e sesterzi !!!!!

:D :D :D

supermarchino
12-09-2003, 13:18
Originariamente inviato da porny
questa sera per la prima volta dall'entrata in vigore dell'euro mi rendo conto dell'aumento dei prezzi. Secondo voi è corretto pagare 49,20 (45 perchè amici del proprietario) per:

2 antipasti di pesce
2 pizze con mozzarella di bufala e pomodoro fresco
1 coca-cola alla spina media
1 birra media
2 dessert

io sono abbastanza sconcertato, sarà pechè sono tirchio. Mia mamma mi ha accusato di tirchieria assurda... ma secondo voi è un prezzo equo?

hai ragione :(
ringraziamo quei bottegai per i quali ogni occasione è buona per arraffare, e i loro degni compari ai piani più alti che non li hanno sorvegliati a dovere.

Killian
12-09-2003, 13:26
Originariamente inviato da supermarchino
hai ragione :(
ringraziamo quei bottegai per i quali ogni occasione è buona per arraffare, e i loro degni compari ai piani più alti che non li hanno sorvegliati a dovere.

alla pagina precedente ho espresso il mio pensiero, ma lo ripeto: per quanto riguarda i beni NON di prima necessità, come lo è appunto una pizza in pizzeria, il prezzo lo fanno i consumatori, se il pizzaiolo alza il prezzo e si ritrova comunque il locale pieno, vuol dire che i consumatori hanno approvato questo aumento di prezzo, se iniziassimo a pensare: io più di 4 euro per una pizza non li spendo, le pizzerie sarebbero semivuote, allora i prezzi verrebbero abbassati, visto che al pizzaiolo non fa certo comodo chiudere.

L'esempio della pizzeria si può applicare a tutto ciò che non è di prima necessità.

SaMu
12-09-2003, 13:31
Originariamente inviato da Killian
alla pagina precedente ho espresso il mio pensiero, ma lo ripeto: per quanto riguarda i beni NON di prima necessità, come lo è appunto una pizza in pizzeria, il prezzo lo fanno i consumatori, se il pizzaiolo alza il prezzo e si ritrova comunque il locale pieno, vuol dire che i consumatori hanno approvato questo aumento di prezzo, se iniziassimo a pensare: io più di 4 euro per una pizza non li spendo, le pizzerie sarebbero semivuote, allora i prezzi verrebbero abbassati, visto che al pizzaiolo non fa certo comodo chiudere.

L'esempio della pizzeria si può applicare a tutto ciò che non è di prima necessità.

Posso chiederti perchè ritieni che ci sia una differenza tra "prima necessità" "beni accessori", rispetto alla formazione del prezzo?

Una panetteria, o un fruttivendolo, usano criteri diversi nella scelta del prezzo rispetto ad una pizzeria o un pub?

Te lo chiedo perchè visto che sul resto siamo daccordo, è solo su questo che la pensiamo in modo diverso.. quindi vorrei capire perchè. :)

supermarchino
12-09-2003, 13:31
Originariamente inviato da Killian
alla pagina precedente ho espresso il mio pensiero, ma lo ripeto: per quanto riguarda i beni NON di prima necessità, come lo è appunto una pizza in pizzeria, il prezzo lo fanno i consumatori, se il pizzaiolo alza il prezzo e si ritrova comunque il locale pieno, vuol dire che i consumatori hanno approvato questo aumento di prezzo, se iniziassimo a pensare: io più di 4 euro per una pizza non li spendo, le pizzerie sarebbero semivuote, allora i prezzi verrebbero abbassati, visto che al pizzaiolo non fa certo comodo chiudere.

L'esempio della pizzeria si può applicare a tutto ciò che non è di prima necessità.


certi beni non di prima necessità sono ormai divenuti indispensabili

Xiaoma
12-09-2003, 13:40
Originariamente inviato da Blankets
beh, qui a varese io me ne accorgo eccome.....

prima una pizza margherita la pagavo circa 6000£ adesso dai 5 ai 7 €

ma la cosa è ancora più evidente quando si va in un pub a bersi una birra che ormai non si paga meno di 3€.....(se mi avessero chiesto 6000£ per una birra gli avrei risop in faccia..) o per un drink minimo 5€ quando un tempo 7000£ era già tanto...

ciao;Andrea

Beato te... dalle parti di Milano un cocktail non si trova a meno di 7/8 euro, e una birra almeno 5... :eek:

Xiaoma
12-09-2003, 13:44
Originariamente inviato da Killian
io invece ringrazio le persone che continuano a comprare e a spendere, se una pizzeria raddoppia i prezzi e si ritrova il pienone come al solito non ci pensa proprio ad abbassare i prezzi.
Lasciamo perdere i beni di prima necessità e concentriamoci sugli altri:

se tutti ci mettiamo d'accordo che in pizzeria non ci si va più perchè costa troppo, i proprietari piuttosto che finire in mezzo a una strada dopo due giorni hanno abbassato i prezzi, e così gli altri.
Se una birra al pub è aumentata troppo, non ci si va più in quel posto, piuttosto si fa una passeggiata (se il tempo permette).

Se io fossi un proprietario di pizzeria farei questo ragionamento: prima dell'euro una pizza costava 8.000 lire (numeri a caso) e ne facevo 100 ogni sabato, se ora la pizza la vendo a 8 euro e faccio 80 pizze ogni sabato, mi conviene, 4*100=400 ; 8*80=640, oltre al fatto che facendo meno pizze ho meno costi e posso ad esempio avere un aiutante in cucina in memo (quindi uno stipendio risparmiato).

I numeri sono a caso, ma il ragionamento fila.

Quindi secondo me per i beni non di prima necessità i prezzi sono aumentati perchè noi consumatori glielo abbiamo permesso.

He he... e' quello che faccio io.

Due anni fa mi capitava di spendere facilmente 40/50000 a settimana per uscite. Nell'ultimo anno non ho speso quello che prima spendevo in un solo mese. Non mi piace essere derubato cosi' mentre il mio stipendio non e' aumentato di un euro. Pero' se mi guardo intorno i locali sono strapieni esattamente come prima...

:rolleyes:

Xiaoma
12-09-2003, 13:48
Originariamente inviato da SaMu
Il controllo sugli arrotondamenti è una questione puramente formale.

Le autorità pubbliche possono controllare la correttezza FORMALE dei prezzi, cioè verificare ad esempio che il cartellino di un prodotto riporti:

2000 lire/1,05 euro

Questa è una violazione della legge, perchè l'arrotondamento in euro è scorretto. L'autorità pubblica in questo caso può e deve emettere una sanzione amministrativa.

La questione SOSTANZIALE è diversa. Se un negozio il 31/12/2000 vendeva un prodotto a:

1936 lire/1 euro

e il giorno dopo decide di sua libera iniziativa di vendere lo stesso prodotto a :

19360 lire/10 euro

non c'è nessuna legge e nessun controllo che glielo possa impedire, perchè in Italia esiste un libero mercato.

Mi spiace per te, ma una legge che lo impediva C'ERA!!

Sono d'accordo che nel 2002 i commercianti sono stati liberi di fare i prezzi, ma nel 2001 c'era una legge che PROIBIVA di alzare i prezzi anche di un solo centesimo nella conversione.

Ma si sa che in Italia le regole non esistono... :rolleyes:

parax
12-09-2003, 13:51
Originariamente inviato da SaMu
Ciò che impedisce al pizzaiolo di alzare i prezzi è la concorrenza. Concorrenza attuale, della pizzeria di fianco che già è aperta. Concorrenza potenziale, della pizzeria che chiunque potrebbe aprire di fianco vendendo pizza al prezzo a cui la vendeva prima lui, generando comunque utili sufficienti.


La concorrenza è bella e prosperosa, il brutto è quando si creano i cartelli ed è qui che lo stato sotto le vesti del garante alla concorrenza deve intervenire, l'ultimo dei cartelli che ho potuto toccare con mano sono le agenzie immobiliari, 2 anni fa la loro tariffa per trovarti una casa in affitto era di una mensilità, oggi come per incanto tutte e cazzarola dico tutte vogliono 1/10 dell'affitto annuale, un aumento del 20%, ed hanno fatto cartello non si spiega altrimenti.

SaMu
12-09-2003, 14:04
Originariamente inviato da Xiaoma
Mi spiace per te, ma una legge che lo impediva C'ERA!!

Sono d'accordo che nel 2002 i commercianti sono stati liberi di fare i prezzi, ma nel 2001 c'era una legge che PROIBIVA di alzare i prezzi anche di un solo centesimo nella conversione.

Ma si sa che in Italia le regole non esistono... :rolleyes:

Rileggi quello che ho scritto.

La legge vietava (e vieta) di fornire su un cartellino un'indicazione del tipo:

2000 lire/ 1,05 euro

perchè 2000 lire corrispondono ad 1,03 euro. QUESTO arrotondamento è ciò che proibisce la legge.

Ribadisco che in nessun momento dal dopoguerra ad oggi una legge abbia mai proibito di alzare i prezzi, da un giorno all'altro, anche del 1000%.

Originariamente inviato da parax
La concorrenza è bella e prosperosa, il brutto è quando si creano i cartelli ed è qui che lo stato sotto le vesti del garante alla concorrenza deve intervenire, l'ultimo dei cartelli che ho potuto toccare con mano sono le agenzie immobiliari, 2 anni fa la loro tariffa per trovarti una casa in affitto era di una mensilità, oggi come per incanto tutte e cazzarola dico tutte vogliono 1/10 dell'affitto annuale, un aumento del 20%, ed hanno fatto cartello non si spiega altrimenti.

Il fatto che tutte le attività di un certo tipo si allineino su un certo livello di prezzi, non è certo la prova della formazione di un cartello. Può esserci un prezzo diffuso perchè tutti i concorrenti si allineano al prezzo fissato dal più efficiente per non finire fuori da un mercato molto elastico. Viceversa può esserci un cartello senza che i prezzi di vari concorrenti siano uguali. Non c'è una relazione tra l'osservazione che fai sui prezzi e l'esistenza di un cartello.

C'è un autorità dello stato che vigila su queste cose composta da tecnici e studiosi di alto livello che si avvale della collaborazione delle migliori strutture scientifiche/economiche in Italia e di decenni di evoluzione mondiale della materia, non ti sembra un po' presuntuoso ritenere di aver trovato con un criterio empirico-spannometrico ciò che queste strutture non rilevano?

Killian
12-09-2003, 14:17
Originariamente inviato da SaMu
Posso chiederti perchè ritieni che ci sia una differenza tra "prima necessità" "beni accessori", rispetto alla formazione del prezzo?

Una panetteria, o un fruttivendolo, usano criteri diversi nella scelta del prezzo rispetto ad una pizzeria o un pub?

Te lo chiedo perchè visto che sul resto siamo daccordo, è solo su questo che la pensiamo in modo diverso.. quindi vorrei capire perchè. :)

ritengo che ci sia differenza perchè nel caso della pizzeria è possibile rinunciare a tempo indeterminato, nel caso ad esempio di frutta e verdura la vedo difficile, se non trovo commercianti con un prezzo che mi soddisfa, posso stare qualche giorno senza frutta, ma non posso continuare così per troppo tempo o il fisico ne risente (a meno di non prendere vitamine in pillole...).

Un altro esempio è quello dei vestiti, quelli "firmati" sono di lusso e posso rinunciare, ma se le scarpe che ho si consumano non posso certo andare in giro scalzo, una scarpa anche di marca "seserompepeggioperte" mi serve (anche se comunque per il vestiario esistono i saldi che attenuano il problema).

Ecco perchè per i beni di prima necessità, anche se la formazione del prezzo è la stessa (a meno di comportamenti illeciti come i cartelli), non ritengo si possa agire allo stesso modo, almeno non nel lungo periodo.

Killian
12-09-2003, 14:21
Originariamente inviato da Xiaoma

[cut]

Pero' se mi guardo intorno i locali sono strapieni esattamente come prima...

:rolleyes:

forse perchè il prezzo della pizza o del drink per te è un problema ma per altri con un reddito presumibilmente superiore non lo è.

Infatti se le "astensioni" dalle spese sono limitate, diventano come una goccia nel mare.

Dipende tutto dal reddito, se io guadagnassi 10.000 euro al mese non avrei nessun problema a spendere 50 euro in pizzeria.

Xiaoma
12-09-2003, 14:33
Originariamente inviato da Killian
forse perchè il prezzo della pizza o del drink per te è un problema ma per altri con un reddito presumibilmente superiore non lo è.


Questo e' lapalissiano... ;)

Quello che non capisco e' perche' i prezzi in Italia sono allineati alla media europea e gli stipendi sono la meta'.

Cioe'... non capisco perche' nessuno si preoccupa di questo...

Killian
12-09-2003, 14:55
Originariamente inviato da Xiaoma
Questo e' lapalissiano... ;)

Quello che non capisco e' perche' i prezzi in Italia sono allineati alla media europea e gli stipendi sono la meta'.

Cioe'... non capisco perche' nessuno si preoccupa di questo...

non sono assolutamente un esperto in materia, ma qualcosina capisco di economia essendo ragioniere: prima dell'euro i prezzi diciamo che andavano bene, con l'euro qualcuno ha capito di avere la gallina dalle uova d'oro e l'ha fatta fruttare, ma per gli stipendi non è così semplice, se io sono un'azienda non ci penso nemmeno ad aumentare lo stipendio di un operaio generico, tanto se se ne va ci sono mille disoccupati che verrebbero di corsa, in certe zone d'Italia più che in altre.

Non sarebbe proponibile raddoppiare all'improvviso tutti gli stipendi, visto che le aziende avrebbero molti più costi, escluse quelle ad elevata automazione, e quindi ci sarebbe un nuovo aumento dei prezzi. Anche perchè se i sindacati ottenessero l'aumento dei salari minimi, chi può va a produrre all'estero, ad esempio la Fiat, il motore 1.3 multijet viene prodotto in Polonia visto che probabilmente la manodopera costa meno (quindi immagino meno che sostituire gli operai con le macchine nella fase di assemblaggio o altro).

Non so quali possano essere le soluzioni, comunque una soluzione immediata non credo che esista.

EDIT

Secondo me bisognerebbe attirare investitori stranieri, ad esempio semplificando la burocrazia, in modo da creare nuovi posti di lavoro e rendere meno facilmente sostituibili i lavoratori, in modo che se un'azienda non vuole trovarsi senza personale deve alzare il salario, perchè se i disoccupati sono pochi è più difficile sostituire chi se ne va.

Puccio Bastianelli
12-09-2003, 15:04
Originariamente inviato da SaMu
Nessuna delle due.

Non esistono meccanismi di controllo dei prezzi in nessun paese europeo (ad esclusione come detto di mercati regolamentati, tipo tariffe telefoniche, RCA auto, gas, luce, etc., che sono un discorso diverso da pizzerie ristoranti panetterie e supermercati).

Non so se in Italia siamo più avidi di altri paesi europei, del resto non c'è alcuna relazione tra l'avidità e il livello dei prezzi. Posso garantirti che se gli aumenti dipendessero dall'avidità delle persone, qualsiasi bene o prodotto a qualsiasi livello della sua produzione dalla materia prima al negozio aumenterebbe istantaneamente del 1000% e continuerebbe a farlo ogni giorno da qui all'eternità. :D

Scherzi a parte, ciò che impedisce ad un negoziante di alzare il prezzo di un prodotto non sono ne' le leggi o i controlli pubblici (che non esistono, per fortuna) ne' un "limite superiore" alla sua avidità, ne' considerazioni di "equità".

Ciò che impedisce al pizzaiolo di alzare i prezzi è la concorrenza. Concorrenza attuale, della pizzeria di fianco che già è aperta. Concorrenza potenziale, della pizzeria che chiunque potrebbe aprire di fianco vendendo pizza al prezzo a cui la vendeva prima lui, generando comunque utili sufficienti.

L'unica ragione per cui una pizzeria vende la margherita a 5€ invece che a 5,50€ o a 1000€, è perchè ritiene che sia 5€ il livello di prezzo che gli consente di ricavare il maggior utile. E che alzando il prezzo, il maggior profitto su ogni singola pizza sarebbe abbattuto da una corrispondente maggiore diminuzione dei profitti causata da un calo delle vendite.


[n.b.]Probabilmente adesso arriverà Claus Deus o qualche altro filosofo, a dire che questa è l'economia dei libri e che la realtà funziona diversamente. BALLE. Questo è esattamente il pensiero che muove la formazione del prezzo in qualsiasi attività libera. Se qualcuno vuole smentire questa cosa, spieghi razionalmente cosa spinge un pizzaiolo a vendere margherite a 5€ invece che a 5,50€[/n.b.]


Una ulteriore riprova di questo, è fornita dalle testimonianze dei vari utenti. Qualcuno dalla Campania ha scritto che paga ancora margherita 3€. Chi vive a Milano sa che non esistono pizzeria in cui si trovi a meno di 4,50€. La differenza da cosa è dettata? In Campania i prezzi sono controllati? No. I milanesi sono più avidi dei campani? Può essere, ma non è la ragione della differenza di prezzo.

La differenza nasce dal fatto che una pizzeria in Campania affronta spese minori. Affitti, costo del personale, costo di alcune materie prime in particolare. Questi minori costi consentono complessivamente ad una pizzeria di ricavare un utile sufficiente anche con un livello di prezzo inferiore. Se la pizzeria in Campania facesse pagare la margherita 5€, sarebbe abbandonata da tutti i suoi clienti che hanno alternative a costo inferiore. Se la pizzeria milanese facesse pagare la pizza 3,50€, avrebbe un modesto incremento delle vendite ma il maggior ricavo non coprirebbe la diminuzione complessiva dei ricavi dovuta al prezzo inferiore. Risultato: non potendo conseguire un utile sufficiente, a 3,50€ la pizzeria milanese chiuderebbe.



Si potrebbe provare a dire qualcosa del perchè, dall'oggi al domani, soprattutto in Italia (ma anche in altri paesi, vedi Spagna e Grecia) ci sia stato un innalzamento dei prezzi di alcune attività in % molto sensibile. Se qualcuno è curioso, se ne può discutere. Vi avverto però che sono questioni -complesse-, richiedono post -lunghi- anche solo per essere accennate. Purtroppo è così, la realtà è complessa e l'economia come parte della realtà lo è anch'essa.

Gli slogan o le parole d'ordine tipo "commercianti ladri", mi rendo conto, sono molto più comprensibili e facilmente spendibili. Chi li usa però si pregiudica la possibilità di capire le questioni, e soprattutto (cosa più importante) si pregiudica la possibilità di individuare soluzioni.



p.s.Bet non c'è niente da ridere :D è colpa tua se mi sono imbarcato in questo stretto periglioso;) :mad: :p


concordo appieno quindi quoto!
su ho letto 3 pizz 22,50 di cui un buon 70% sono ricavi..
avete idea di quanto costi produrre una pizza??
na miseria rispetto al prezzo pagato!:rolleyes: :)

Xiaoma
12-09-2003, 15:09
Originariamente inviato da SaMu
Rileggi quello che ho scritto.

Ribadisco che in nessun momento dal dopoguerra ad oggi una legge abbia mai proibito di alzare i prezzi, da un giorno all'altro, anche del 1000%.



Calma... il problema non e' leggere quello che scrivi tu, so leggere abbastanza bene... semmai chiarire cosa dicono le leggi... Io ho scritto quello che ho scritto perche' ero convinto che ci fosse anche una legge che bloccava i prezzi nel periodo di transizione (ma non so per quanti mesi prima e dopo)

Potrei benissimo sbagliarmi... magari posso informarmi su internet...

Xiaoma
12-09-2003, 15:18
Originariamente inviato da Killian

Non sarebbe proponibile raddoppiare all'improvviso tutti gli stipendi, visto che le aziende avrebbero molti più costi, escluse quelle ad elevata automazione, e quindi ci sarebbe un nuovo aumento dei prezzi. Anche perchè se i sindacati ottenessero l'aumento dei salari minimi, chi può va a produrre all'estero, ad esempio la Fiat, il motore 1.3 multijet viene prodotto in Polonia visto che probabilmente la manodopera costa meno (quindi immagino meno che sostituire gli operai con le macchine nella fase di assemblaggio o altro).

Non so quali possano essere le soluzioni, comunque una soluzione immediata non credo che esista.


La soluzione io l'ho gia' trovata: emigro dove gli stipendi sono migliori. :cool:

Comunque... il costo per l'azienda e' abbastanza simile a quello negli altri paesi europei (secondo me anche in Polonia aumenteranno gli stipendi), ma quello che arriva all'operaio e' la meta'.
Indovina dove finisce l'altra meta'? :mad:

SaMu
12-09-2003, 15:28
Originariamente inviato da Killian
ritengo che ci sia differenza perchè nel caso della pizzeria è possibile rinunciare a tempo indeterminato, nel caso ad esempio di frutta e verdura la vedo difficile, se non trovo commercianti con un prezzo che mi soddisfa, posso stare qualche giorno senza frutta, ma non posso continuare così per troppo tempo o il fisico ne risente (a meno di non prendere vitamine in pillole...).

Un altro esempio è quello dei vestiti, quelli "firmati" sono di lusso e posso rinunciare, ma se le scarpe che ho si consumano non posso certo andare in giro scalzo, una scarpa anche di marca "seserompepeggioperte" mi serve (anche se comunque per il vestiario esistono i saldi che attenuano il problema).

Ecco perchè per i beni di prima necessità, anche se la formazione del prezzo è la stessa (a meno di comportamenti illeciti come i cartelli), non ritengo si possa agire allo stesso modo, almeno non nel lungo periodo.

Il tuo ragionamento si basa sull'ipotesi che la principale (o meglio, l'unica) leva che limita l'aumento del prezzo da parte di chi vende sia la possibilità per chi compra di astenersi dall'acquisto in tutto o in parte, eventualmente anche per un lungo periodo di tempo.

A mio avviso questo non è corretto, e ti spiego perchè.

Se questa è la principale (o l'unica) leva che limita l'aumento dei prezzi, non si spiega come mai i prezzi dei beni "di prima necessità" non aumentino continuamente e non aumentassero continuamente anche negli anni scorsi prima dell'euro.

Se un panettiere (se tutti i panettieri) sanno che comunque la gente continuerà a comprare pane, e non è possibile un'astensione totale o parziale dall'acquisto nel lungo periodo, allora ragionevolmente dovrebbero alzare i prezzi continuamente, a ritmi ben superiori a quelli attuali o passati, perchè nulla li può fermare e la gente è comunque costretta a comprare.

Questo invece non avviene. Perchè?

Perchè in realtà esiste un'altra forza, ben più potente, che agisce in direzione contraria ad un aumento dei prezzi. Questa forza è la possibilità di entrata di nuovi concorrenti dal lato dell'offerta, di nuovi panettieri.

Se un panettiere alza i prezzi oltre a quelli del suo vicino, la gente razionalmente si rivolge al vicino. Questo impedisce al singolo panettiere di alzare i prezzi. Se tutti i panettieri esistenti decidono o decidessero di alzare i prezzi, ad un livello che gli consenta di raggiungere utili superiori alla media delle altre attività, si verifica un fatto.

Ci sarebbero le condizioni perchè un nuovo panettiere possa nascere, vendere pane al livello di prezzo a cui gli esistenti lo vendevano prima, e conseguire comunque un utile sufficiente. In queste condizioni il nuovo panettiere può continuare ad operare, e grazie ai prezzi più bassi razionalmente attirerà clienti dai panettieri esistenti. I quali, avendo meno clienti, si ritrovano a constatare che alzare i prezzi ha costituito una diminuzione degli utili invece che un aumento.

QUESTA è la principale forza che limita la possibilità di alzare a piacere il prezzo di qualsiasi bene di mercato, sia esso di prima necessità di lusso accessorio. non fa differenza. Ciò che impedisce a panettieri e verdurai, ma anche a gioiellieri, di alzare i prezzi è la possibilità che nuovi concorrenti entrando ad un livello di prezzo inferiore rendano la loro scelta controproducente.

Questo meccanismo, che a prima vista magari sembra bizzarro o teorico, è l'unico motivo per cui il pane o l'acqua o lo zucchero costano 1 euro e non 10 o 100 o 1000.



Appena il rendimento atteso di un settore di attività, cioè il rapporto tra l'utile e il capitale proprio per portarla avanti (ROE), supera quello di altre attività simili, esiste un incentivo all'apertura di nuove attività di quel tipo e l'aumento dell'offerta (effettivo ma anche solo potenziale) costituisce il limite ad un aumento dei prezzi che faccia diventare l'attività più redditizia di altre simili.

Ripeto, questa potrà sembrare accademia ma non lo è. E' un accenno di una realtà più complicata, come la legge di Newton F=ma lo è rispetto alla meccanica statistica. Ma le conclusioni che fornisce sono valide e reali, così come la legge di Newton giustamente prevede che una mela cade a terra mentre la terra non si muove. :)



Con questo tra l'altro siamo arrivati ad un passo dal nodo centrale del problema, e cioè dal dire "perchè in Italia i prezzi sono aumentati?" e "cosa si può fare?".:p

Bilancino
12-09-2003, 16:09
Originariamente inviato da monkey72
se parlavi di Frosinone (FR) sottoscrivo :)

Si certo, perchè sei di queste parti?

Ciao

Deuced
12-09-2003, 16:31
ripeto che il guaio l'hanno fatto i consumatori ad accettare e a farsi sodomizzare dai venditori.Non si compra o si scende in piazza,prenderlo indietro e poi lamentarsi non ha senso...

Xiaoma
12-09-2003, 16:36
Originariamente inviato da SaMu

Se questa è la principale (o l'unica) leva che limita l'aumento dei prezzi, non si spiega come mai i prezzi dei beni "di prima necessità" non aumentino continuamente e non aumentassero continuamente anche negli anni scorsi prima dell'euro.

(...)

Appena il rendimento atteso di un settore di attività, cioè il rapporto tra l'utile e il capitale proprio per portarla avanti (ROE), supera quello di altre attività simili, esiste un incentivo all'apertura di nuove attività di quel tipo e l'aumento dell'offerta (effettivo ma anche solo potenziale) costituisce il limite ad un aumento dei prezzi che faccia diventare l'attività più redditizia di altre simili.



Scusami.. ma l'immagine di un panettiere che si calcola ROI, ROE, e compagnia bella... mi ha fatto proprio ridere... :D :D

Credevo comunque che ci fosse un calmiere per i beni primari... :confused:

shell32
12-09-2003, 17:01
Prima una pizza costava circa 8 mila lire (a Roma, 6 mila lire una margherita). Da quando c'è l'euro, quella stessa pizza che costava 8 mila lire ora costa 8 euro....ma perché?
Se a voi sembra normale pagare 16 mila lire (8 euro) per una pizza...bah...io li arresterei tutti quelli della ristorazione... :D
Vi racconto un piccolo aneddoto che mi è capitato l'altro giorno (qui a Roma).
Andando in giro per lavoro durante il giorno mi fermo a prendere un caffè nei vari bar di Roma....e, in genere, il caffè costa 0.70 centesimi (cmq, non meno di 0.65 centesimi). Insomma, l'altro giorno stavo a piazza Bologna, sono andato in un bar a prendermi un caffè....be', l'ho pagato 0.50 centesimi.....allora mi sono rivolto al proprietario (che era un ragazzo) e gli ho detto, con tono skerzoso: "ma te ne sei accorto che è arrivato l'euro?" :)
E lui si è messo a ridere... :p
Cmq, anche se guadagno bene, non glieli regalo i miei soldi ai ristoranti. NOn mi sembra giusto che facciano i furbi con le tasche degli altri...

SaMu
12-09-2003, 17:38
Originariamente inviato da Xiaoma
Scusami.. ma l'immagine di un panettiere che si calcola ROI, ROE, e compagnia bella... mi ha fatto proprio ridere... :D :D


Sono contento di averti allietato ;) ma è proprio così.. anche il panettiere sotto casa tua, calcola il ROE della sua attività.. probabilmente non in maniera formalizzata, e usando criteri di bilancio non del tutto corretti.. ma lo fa eccome. :)

Quando pensa a quanto gli rende la sua attività e a quanti soldi vi ha investito, questo "imprenditore di se stesso", cosa sta facendo? Sta calcolando il ROE.. :)


Credevo comunque che ci fosse un calmiere per i beni primari... :confused:

Dal 1945 ad oggi i prezzi dei beni sono liberamente stabiliti da chi vende o produce.

Caso a parte sono dei beni o servizi il cui prezzo è regolamentato da autorità dello stato a causa della struttura di mercato con cui sono offerti. Esempi di questo come già detto sono principalmente alcune tariffe di servizi pubblici o ex pubblici, l'assicurazione RCA, i valori bollati, alcune prestazioni di alcuni ordini professionali (avvocati, notai, tassisti etc.) e forse altre che al momento non mi vengono in mente.

Per intenderci però, nessun prodotto di tutti quelli che potete trovare nel più grande ipermercato italiano, è soggetto ad alcun controllo o vincolo di prezzo.

andreasperelli
12-09-2003, 18:08
Originariamente inviato da SaMu
Nessuna delle due.

[...]

Non esistono meccanismi di controllo dei prezzi in nessun paese europeo
Gli slogan o le parole d'ordine tipo "commercianti ladri", mi rendo conto, sono molto più comprensibili e facilmente spendibili. Chi li usa però si pregiudica la possibilità di capire le questioni, e soprattutto (cosa più importante) si pregiudica la possibilità di individuare soluzioni.


Questo sì che un post con le palle! Bravo!
Mi sono sinceramente stancato di sentire discorsi fatti da economisti improvvistati che criticano l'entrata dell'euro. Sono discorsi che accetto magari al bar ma che non sopporto sentiti in televisione: vero e proprio terrorismo psicologico.

L'unico elemento forse che non hai considerato e la non razionalità dei consumatori che rompono le palle col ritornello "un euro vale mille lire ormai, negozianti ladri" ma poi non rinuncerebbero mai alla loro bella pizza con antipasti etc. dal ristoratore ladro e neanche pensano a cambiare ristorante!

Inoltre è necessario considerare l'impatto totale dell'euro che è la nostra valuta non da 2 anni ma da 4 anni! vi rendete conto che inflazione da importazioni avremmo avuto senza l'euro? vi rendete conto quanto costerebbe ora la benzina se l'euro non stesse ad 1.10 sul dollaro?

Killian
12-09-2003, 19:21
Originariamente inviato da Xiaoma
La soluzione io l'ho gia' trovata: emigro dove gli stipendi sono migliori. :cool:

Comunque... il costo per l'azienda e' abbastanza simile a quello negli altri paesi europei (secondo me anche in Polonia aumenteranno gli stipendi), ma quello che arriva all'operaio e' la meta'.
Indovina dove finisce l'altra meta'? :mad:

circa metà dello stipendio lordo va in tasse, INPS, assicurazioni sul lavoro e simili.
Per me è giusto che ci siano queste cose, è giusto pagare le tasse, è giusto pagare l'INPS ed avere la pensione come è giusto avere un'assicurazione sul lavoro.

Forse il problema sono le quantità, in effetti più che gli stipendi netti mi piacerebbe confrontare gli stipendi lordi degli altri paesi europei, visto che il costo dei lavoratori per le aziende è lo stipendio lordo.

Comunque questo ragionamento mi sembra off topic.

ripeto che il guaio l'hanno fatto i consumatori ad accettare e a farsi sodomizzare dai venditori.Non si compra o si scende in piazza,prenderlo indietro e poi lamentarsi non ha senso...

L'unico elemento forse che non hai considerato e la non razionalità dei consumatori che rompono le palle col ritornello "un euro vale mille lire ormai, negozianti ladri" ma poi non rinuncerebbero mai alla loro bella pizza con antipasti etc. dal ristoratore ladro e neanche pensano a cambiare ristorante!


anche io sono d'accordo, sappiamo solo lamentarci ma non riusciamo a rinunciare a niente, piuttosto facciamo i debiti per andare al ristorante, per poi lamentarci che abbiamo le trattenute dalla banca sullo stipendio.

Mailandre
12-09-2003, 20:33
Originariamente inviato da andreasperelli
Questo sì che un post con le palle! Bravo!
Mi sono sinceramente stancato di sentire discorsi fatti da economisti improvvistati che criticano l'entrata dell'euro. Sono discorsi che accetto magari al bar ma che non sopporto sentiti in televisione: vero e proprio terrorismo psicologico.

L'unico elemento forse che non hai considerato e la non razionalità dei consumatori che rompono le palle col ritornello "un euro vale mille lire ormai, negozianti ladri" ma poi non rinuncerebbero mai alla loro bella pizza con antipasti etc. dal ristoratore ladro e neanche pensano a cambiare ristorante!

Inoltre è necessario considerare l'impatto totale dell'euro che è la nostra valuta non da 2 anni ma da 4 anni! vi rendete conto che inflazione da importazioni avremmo avuto senza l'euro? vi rendete conto quanto costerebbe ora la benzina se l'euro non stesse ad 1.10 sul dollaro?


E quindi ?...........

andreasperelli
12-09-2003, 20:49
Originariamente inviato da Mailandre
E quindi ?...........

Wow! non ho mai ricevuto un commento così argomentato ad un mio post! :D

Bet
13-09-2003, 01:06
Originariamente inviato da SaMu
p.s.Bet non c'è niente da ridere :D è colpa tua se mi sono imbarcato in questo stretto periglioso;) :mad: :p

eh, eh... ed io ti tengo d'occhio :Prrr:







Originariamente inviato da SaMu
Il tuo ragionamento si basa sull'ipotesi che la principale (o meglio, l'unica) leva che limita l'aumento del prezzo da parte di chi vende sia la possibilità per chi compra di astenersi dall'acquisto in tutto o in parte, eventualmente anche per un lungo periodo di tempo.

A mio avviso questo non è corretto, e ti spiego perchè.

Se questa è la principale (o l'unica) leva che limita l'aumento dei prezzi, non si spiega come mai i prezzi dei beni "di prima necessità" non aumentino continuamente e non aumentassero continuamente anche negli anni scorsi prima dell'euro.

Se un panettiere (se tutti i panettieri) sanno che comunque la gente continuerà a comprare pane, e non è possibile un'astensione totale o parziale dall'acquisto nel lungo periodo, allora ragionevolmente dovrebbero alzare i prezzi continuamente, a ritmi ben superiori a quelli attuali o passati, perchè nulla li può fermare e la gente è comunque costretta a comprare.

Questo invece non avviene. Perchè?

Perchè in realtà esiste un'altra forza, ben più potente, che agisce in direzione contraria ad un aumento dei prezzi. Questa forza è la possibilità di entrata di nuovi concorrenti dal lato dell'offerta, di nuovi panettieri.

Se un panettiere alza i prezzi oltre a quelli del suo vicino, la gente razionalmente si rivolge al vicino. Questo impedisce al singolo panettiere di alzare i prezzi. Se tutti i panettieri esistenti decidono o decidessero di alzare i prezzi, ad un livello che gli consenta di raggiungere utili superiori alla media delle altre attività, si verifica un fatto.

Ci sarebbero le condizioni perchè un nuovo panettiere possa nascere, vendere pane al livello di prezzo a cui gli esistenti lo vendevano prima, e conseguire comunque un utile sufficiente. In queste condizioni il nuovo panettiere può continuare ad operare, e grazie ai prezzi più bassi razionalmente attirerà clienti dai panettieri esistenti. I quali, avendo meno clienti, si ritrovano a constatare che alzare i prezzi ha costituito una diminuzione degli utili invece che un aumento.

QUESTA è la principale forza che limita la possibilità di alzare a piacere il prezzo di qualsiasi bene di mercato, sia esso di prima necessità di lusso accessorio. non fa differenza. Ciò che impedisce a panettieri e verdurai, ma anche a gioiellieri, di alzare i prezzi è la possibilità che nuovi concorrenti entrando ad un livello di prezzo inferiore rendano la loro scelta controproducente.

Questo meccanismo, che a prima vista magari sembra bizzarro o teorico, è l'unico motivo per cui il pane o l'acqua o lo zucchero costano 1 euro e non 10 o 100 o 1000.



Appena il rendimento atteso di un settore di attività, cioè il rapporto tra l'utile e il capitale proprio per portarla avanti (ROE), supera quello di altre attività simili, esiste un incentivo all'apertura di nuove attività di quel tipo e l'aumento dell'offerta (effettivo ma anche solo potenziale) costituisce il limite ad un aumento dei prezzi che faccia diventare l'attività più redditizia di altre simili.

Ripeto, questa potrà sembrare accademia ma non lo è. E' un accenno di una realtà più complicata, come la legge di Newton F=ma lo è rispetto alla meccanica statistica. Ma le conclusioni che fornisce sono valide e reali, così come la legge di Newton giustamente prevede che una mela cade a terra mentre la terra non si muove. :)



Con questo tra l'altro siamo arrivati ad un passo dal nodo centrale del problema, e cioè dal dire "perchè in Italia i prezzi sono aumentati?" e "cosa si può fare?".:p


In mancanza di ulteriori interventi più convincenti del tuo, mi hai convinto sul fatto che nel medio-lungo periodo la concorrenza è sufficiente a garantire il consumatore contro prezzi inaccessibili su beni di prima necessità.
Ed in effetti l'obiezione di Killian era quella che avevo fatto tempo fa... con una sola diversità: io l'avevo fatta in relazione all'aumento dei prezzi sui prodotti agricoli a causa della siccità.
Cos'è accaduto quest'estate? Siccità, minori raccolti, minor offerta, domanda uguale, prezzi più alti.
Pero' oltre alle lamentele dei cosumatori, ci fu l'intervento di organi tecnici di supporto all'esecutivo, della conferderazione degli agricoltori ecc. che denunciarono un aumento "ingiustificato" dei prezzi (brr... rabbrividiamo :D )
Molto probabilmente è accaduto che l'aumento del prezzo a causa della minore offerta sia stato ulteriormente ricaricato sapendo benissimo che nel breve periodo , nessuno smobilizza il proprio capitale per un return on equity vantaggioso per i soli prossimi quattro mesi... ammesso che in quattro mesi abbia il tempo di organizzare una nuova attività.

Un intervento "dall'alto" in questo caso, su generi di prima necessità, è sempre "eretico"? Se sì, in base a quale criterio?