Nukles
09-09-2003, 15:00
Vorrei sottoporvi a una questione che secondo me (e secondo molti) sta avendo una rilevanza forse immeritata su giornali e telegiornali, giustificata solo da sospetti e incertezze ancora tutti da chiarire, su cui si stanno concentrando pienamente le forze di chi pensa che la politica sia solo annientare l'avversario a forza di ingiurie e richieste di dimissioni che servono solo a infuocare gli animi senza raggiungere il loro scopo che rasenta l'assurdità più totale.
Parlo del caso Telekom Serbia. Per chi non se ne intende molto (come me; a tal proposito pregherei a qualcuno più esperto di fare le doverose precisazioni a ciò che scrivo), mi permetto di semplificare ciò che è accaduto.
Nel 1997 Telecom Italia, in via di privatizzazione, gestita per il 61% dallo stato, comprò una quota di azioni dalla Telekom Serbia, per un totale di circa 900 miliardi di vecchie lire. Dopo 5 anni, tuttavia, quando allo Stato era rimasto solo circa il 3%, ha rivenduto la stessa quota al prezzo di 400 miliardi circa.
Recentemente è venuto fuori questo Igor Marini, arrestato in Svizzera. Sostiene in pratica di aver dato tangenti a Fassino, Prodi e altri esponenti dell'allora governo di centro-sinistra. Immediatamente ci sono state le querele da parte degli accusati da Marini e scambi di accuse tra i due poli, trasformando così un caso giudiziario in un'arma politica per distruggere l'avversario. A sinistra, c'è chi si difende con ironia come Mastella, o chi accusando a mio avviso troppo impropriamente, come Fassino. A destra, c'è chi vuole far luce sull'accaduto, come chi si arma di pessime qualità oratorie e chiede dimissioni di massa.
Vorrei analizzare in particolare solo 1 punto; per chi volesse approfondire, riporto l'esauriente articolo di Eugenio Scalfari su "Repubblica" di domenica 7 settembre 2003.
http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/telekomserbia2/scalf/scalf.html
Bondi, portavoce di Forza Italia, chiede le dimissioni di tutti coloro che al periodo dell'operazione rivestivano cariche pubbliche, per non aver vigilato su una operazione considerata pessima. Ricordo Prodi che allora era Presidente del Consiglio, e oggi Presidente della Commissione Europera; Fassino sottosegretario agli esteri; Ciampi ministro del Tesoro e oggi Presidente della Repubblica.
Come letto nell'articolo "il consigliere delegato della società poteva concluderla senza neppure bisogno di informarne il presidente e di ottenerne la firma. Doveva solo informarne il consiglio, cosa che Tomasi di Vignano fece in quattro minuti ". Avrebbe dovuto dunque informare il Ministro del Tesoro? Oppure anche il Presidente del Consiglio, già che c'era? Pertanto chiedere le dimissioni di massa ha secondo me finalità (forse involontariamente) eversive.
L'ingente perdita dell'erario è quantificata da Spaventa in 10 milioni di €. Vale la pena di agitare tutte queste polemiche? Si accusa la sinistra di aver così finanziato i massacri di Milosevic. ADDIRITTURA! Come riportato nell'articolo, era quello un periodo in cui molte società investivano in Serbia; naturalmente nessuno sapeva della realtà e di come sarebbe andato a finire.
In più, Igor Marini, la cui credibilità è estremamente fragile dati i suoi precedenti penali di truffatore e riciclatore di denaro sporco, è sotto inchiesta per tali reati sia da parte della magistratura italiana sia da parte di quella svizzera.
Ora, lancio una ipotesi fors un po' azzardata. Ma che riveste una sua possibile credibilità. Non è percaso che il centro-destra, assediato dalle critiche per i processi a carico di Berlusconi, dopo essersi difeso accusando magistrati e pubblici ministeri, dopo aver attuato nuove leggi, parliamoci chiaro, per tenere lontano il premier dai tribunali (vedi legge Cirami e lodo Maccanico), si attacchi ora a una indagine ancora all'inizio, per far sì che nell'opinione pubblica si generino sospetti verso l'altro polo, e per distogliere la sua attenzione dal caso IMI-SIR???
Non so, voi che ne pensate? Perdonate il topic lunghissimo... ma penso fosse necessario per fare 1 po' di chiarezza.
Parlo del caso Telekom Serbia. Per chi non se ne intende molto (come me; a tal proposito pregherei a qualcuno più esperto di fare le doverose precisazioni a ciò che scrivo), mi permetto di semplificare ciò che è accaduto.
Nel 1997 Telecom Italia, in via di privatizzazione, gestita per il 61% dallo stato, comprò una quota di azioni dalla Telekom Serbia, per un totale di circa 900 miliardi di vecchie lire. Dopo 5 anni, tuttavia, quando allo Stato era rimasto solo circa il 3%, ha rivenduto la stessa quota al prezzo di 400 miliardi circa.
Recentemente è venuto fuori questo Igor Marini, arrestato in Svizzera. Sostiene in pratica di aver dato tangenti a Fassino, Prodi e altri esponenti dell'allora governo di centro-sinistra. Immediatamente ci sono state le querele da parte degli accusati da Marini e scambi di accuse tra i due poli, trasformando così un caso giudiziario in un'arma politica per distruggere l'avversario. A sinistra, c'è chi si difende con ironia come Mastella, o chi accusando a mio avviso troppo impropriamente, come Fassino. A destra, c'è chi vuole far luce sull'accaduto, come chi si arma di pessime qualità oratorie e chiede dimissioni di massa.
Vorrei analizzare in particolare solo 1 punto; per chi volesse approfondire, riporto l'esauriente articolo di Eugenio Scalfari su "Repubblica" di domenica 7 settembre 2003.
http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/politica/telekomserbia2/scalf/scalf.html
Bondi, portavoce di Forza Italia, chiede le dimissioni di tutti coloro che al periodo dell'operazione rivestivano cariche pubbliche, per non aver vigilato su una operazione considerata pessima. Ricordo Prodi che allora era Presidente del Consiglio, e oggi Presidente della Commissione Europera; Fassino sottosegretario agli esteri; Ciampi ministro del Tesoro e oggi Presidente della Repubblica.
Come letto nell'articolo "il consigliere delegato della società poteva concluderla senza neppure bisogno di informarne il presidente e di ottenerne la firma. Doveva solo informarne il consiglio, cosa che Tomasi di Vignano fece in quattro minuti ". Avrebbe dovuto dunque informare il Ministro del Tesoro? Oppure anche il Presidente del Consiglio, già che c'era? Pertanto chiedere le dimissioni di massa ha secondo me finalità (forse involontariamente) eversive.
L'ingente perdita dell'erario è quantificata da Spaventa in 10 milioni di €. Vale la pena di agitare tutte queste polemiche? Si accusa la sinistra di aver così finanziato i massacri di Milosevic. ADDIRITTURA! Come riportato nell'articolo, era quello un periodo in cui molte società investivano in Serbia; naturalmente nessuno sapeva della realtà e di come sarebbe andato a finire.
In più, Igor Marini, la cui credibilità è estremamente fragile dati i suoi precedenti penali di truffatore e riciclatore di denaro sporco, è sotto inchiesta per tali reati sia da parte della magistratura italiana sia da parte di quella svizzera.
Ora, lancio una ipotesi fors un po' azzardata. Ma che riveste una sua possibile credibilità. Non è percaso che il centro-destra, assediato dalle critiche per i processi a carico di Berlusconi, dopo essersi difeso accusando magistrati e pubblici ministeri, dopo aver attuato nuove leggi, parliamoci chiaro, per tenere lontano il premier dai tribunali (vedi legge Cirami e lodo Maccanico), si attacchi ora a una indagine ancora all'inizio, per far sì che nell'opinione pubblica si generino sospetti verso l'altro polo, e per distogliere la sua attenzione dal caso IMI-SIR???
Non so, voi che ne pensate? Perdonate il topic lunghissimo... ma penso fosse necessario per fare 1 po' di chiarezza.