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View Full Version : Gradisce anche una fetta di c..., Mr. Bush?


cerbert
03-09-2003, 08:41
Bush guarda all'Onu per contribuire alla stabilità dell'Iraq

WASHINGTON (Reuters) - Il presidente Usa George W. Bush, sotto pressione in patria e all'estero per non essere riuscito a imporre la sicurezza in Iraq, ha intrapreso ieri i primi passi per convincere le Nazioni Unite ad assumere un ruolo militare nel paese occupato.


Secondo un funzionario del governo, Bush ha dato mandato al segretario di Stato Colin Powell di avviare negoziati al Consiglio di sicurezza per una risoluzione su una più ampia forza multinazionale e che preveda aiuti da parte dell'Onu nel costruire la stabilità politica dell'Iraq.


"Abbiamo ricevuto indicazioni (di una bozza di risoluzione Onu). Parla di come i paesi possono contribuire", ha detto un esponente di punta del dipartimento di Stato a Washington.


"Si tratta di definire un ulteriore ruolo vitale per l'Onu nel campo politico, militare ed economico e di prevedere come i paesi membri possano sostenere gli sforzi del popolo iracheno".


Diplomatici all'Onu hanno detto che la bozza potrebbe comprendere alcune competenze delle Nazioni Unite nel preparare le elezioni in Iraq.


In un incontro di ieri pomeriggio Bush e Powell hanno discusso sul modo per convincere il Consiglio a dare il sostegno ad una forza multinazionale sotto un unico comando, come auspicato lo scorso mese dal Segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, ha detto la fonte governativa.


Gli Stati Uniti, le cui forze militari hanno occupato l'Iraq in marzo e rovesciato il presidente Saddam Hussein, hanno insistito nel mantenere il controllo delle operazioni in Iraq.


Il vicesegretario di Stato Richard Armitage, in un'intervista della scorsa settimana, ha detto che l'amministrazione sta valutando l'ipotesi di una forza multinazionale sotto lo scudo dell'Onu, ma "l'America ne avrebbe il comando".


Gli attacchi quotidiani della guerriglia e le crescenti preoccupazioni negli Stati Uniti per la caotica situazione in Iraq hanno spinto Bush a ricucire gli strappi con i paesi dell'Onu che si erano opposti all'invasione.


Gli Usa hanno circa 150.000 soldati in Iraq, altri paesi ne hanno 21.000, tra cui la Gran Bretagna con 11.000.


Ora, se non ne andasse della vita di milioni di irakeni, l'unica risposta possibile a chi "si è fatto beffe dell'ONU per troppo tempo" sarebbero variazioni del "Lo sai dove appendeva l'ombrello mio nonno?".

Purtroppo non posso augurarmelo e posso solo INFURIARMI di fronte a tale e tanta arroganza mostrata da un politichetto da strapazzo: dopo aver combinato il casino pretende che siano altri a cavargli le castagne dal fuoco pur pretendendo di restare al comando. Dopo averlo detto ai suoi soldati, ora ripete a tutto il mondo "Armiamoci e partite!".
Spero che gliela facciano trovare lunga...

prio
03-09-2003, 09:00
E perche' dovrebbe accontentarsi di una fetta quando se lo puo' prendere tutto e pure con la massima soddisfazione da parte degli offerenti? :(

SeMi
03-09-2003, 09:03
Originariamente inviato da prio
E perche' dovrebbe accontentarsi di una fetta quando se lo puo' prendere tutto e pure con la massima soddisfazione da parte degli offerenti? :(



$$$$ Già :rolleyes:

Nevermind
03-09-2003, 09:38
Che stile sarebbe una risposta del genere:
"Hai voluto far la guerra a tuti i costi?, hai voluto giocare a far il giustiziere?, hai voluto mostrare a tutto il mondo la lunghezza del tuo organo genitale definendo "vigliacchi" chi non ti appoggiava?
Te ne sei sempre fregato degli altri paese e dei tuoi stessi cittadini?

Quindi SONO CAZZI TUOI! E tanti saluti.
---------
Purtroppo invece "l'avrà" vinta anche sta volta.

Ciao!

P.s. comunque è in un certo modo appagante prendersela con quel "poveraccio" di Bush anche se alla fine sarà solo un pupazzetto mosso da qualcun' altro.

buster
03-09-2003, 09:47
Black Hawk Down: dopo aver fatto irruzione nel centro di Mogadiscio per degli arresti, senza coinvolgere l'onu, i Rangers americani rimangono bloccati dalla guerriglia. Quando appare chiaro che non ne possono uscire senza l'aiuto onu, gli americani chiedono l'intervento dei caschi blu pakistani. 14/15 morti tra i soldati americani, quasi mille tra i somali (se ricordo bene).
E' un film, ma è anche storia. E la storia si ripete....:(

GreG
03-09-2003, 10:20
Se così sarà, sarà l'ennesima dimostrazione di debolezza dell'ONU....o meglio di incapacità dei suoi dirigenti.

Io vedo più colpe nell'Onu stessa che in Bush, o meglio, mi sarei aspettato atteggiamenti ben diversi più dall'Onu che da Bush non vi pare?

A me sembra che l'ONU si sia fatta prendere in giro prima da Saddam poi da Bush....ed ora di nuovo da Bush....insomma i problemi ce li ha l'Onu che non sa farsi valere, quello che vorrebbe Bush lo sappiamo un po' tutti no? non credo sia una novità!

saluti,

GreG

cerbert
03-09-2003, 10:27
Originariamente inviato da GreG
Se così sarà, sarà l'ennesima dimostrazione di debolezza dell'ONU....o meglio di incapacità dei suoi dirigenti.

Io vedo più colpe nell'Onu stessa che in Bush, o meglio, mi sarei aspettato atteggiamenti ben diversi più dall'Onu che da Bush non vi pare?

A me sembra che l'ONU si sia fatta prendere in giro prima da Saddam poi da Bush....ed ora di nuovo da Bush....insomma i problemi ce li ha l'Onu che non sa farsi valere, quello che vorrebbe Bush lo sappiamo un po' tutti no? non credo sia una novità!

saluti,

GreG

Scusa, ma l'ONU cos'è? Una ditta di sicurezza gestita da privati?
Gli USA non fanno parte dell'ONU?
Non hanno partecipato alla sua costruzione?
Non ne sono finanziatori?
Non sono abbarbicati al loro seggio permanente al Consiglio di Sicurezza come il peggior politico poltronaio?

A me fa molto ridere questo paradosso per cui i paesi con più potere all'interno dell'ONU si lamentino della sua inefficienza e definiscano "farraginosi, antidemocratici e favorevoli ad ogni presa in giro" gli stessi meccanismi (Consiglio di Sicurezza + Membri permanenti + diritto di veto) che poi usano abbondantemente quando gli conviene.
E nessuno che gli suggerisca mai di andare a casa!

twinpigs
03-09-2003, 10:30
praticamente un'ammissione di colpa dell'ennesimo casino combinato da bush e compagnia bella
non so le altre nazioni ma se l'Italia spedisce soldati in iraq è come entrare in guerra, perchè la guerra ancora non è finita e questa volta voglio vedere come andrà a finire e se un altro milione di italiani sfilerà contro bush

GreG
03-09-2003, 10:30
è proprio x questo!....possibile che il primo che si seglia e dice che vuol far casino non trovi nessuno in grado di dirgli un sacrosanto no?!?! (lasciamo perdere Germania e Francia....dopo quello che s'è letto sul corriere...)

saluti,

GreG

Korn
03-09-2003, 10:31
a volte a leggere certi interventi mi sembra che l'onu non sia l'organizzazione delle nazioni unite ma un superpotenza ebete, cmq saddam mi è sembrato + coerente di bush, ha detto che di armi nucleari chimiche battereologiche non ne aveva, e per ora non se ne trova

ALBIZZIE
03-09-2003, 10:31
Originariamente inviato da cerbert
Il vicesegretario di Stato Richard Armitage, in un'intervista della scorsa settimana, ha detto che l'amministrazione sta valutando l'ipotesi di una forza multinazionale sotto lo scudo dell'Onu, ma "l'America ne avrebbe il comando".


ma questo non è quello che putin e il suo portiere d'albergo hanno chiesto la scorsa settimana?

Er Paulus
03-09-2003, 10:31
Originariamente inviato da twinpigs
praticamente un'ammissione di colpa dell'ennesimo casino combinato da bush e compagnia bella
non so le altre nazioni ma se l'Italia spedisce soldati in iraq è come entrare in guerra, perchè la guerra ancora non è finita e questa volta voglio vedere come andrà a finire e se un altro milione di italiani sfilerà contro bush

già fatto!

zuper
03-09-2003, 10:33
Originariamente inviato da GreG

A me sembra che l'ONU si sia fatta prendere in giro prima da Saddam .....

quoto questo...

basta e avanza per definire il mio pensiero ;)

Korn
03-09-2003, 10:34
daje le hanno trovate ste armi?

buster
03-09-2003, 10:34
Originariamente inviato da cerbert
Scusa, ma l'ONU cos'è? Una ditta di sicurezza gestita da privati?
Gli USA non fanno parte dell'ONU?
Non hanno partecipato alla sua costruzione?
Non ne sono finanziatori?
.....

Gli USA sono il Paese con il + alto debito nei confronti dell'ONU....:(
No, non ne sono finanziatori....

cerbert
03-09-2003, 10:34
Originariamente inviato da ALBIZZIE
ma questo non è quello che putin e il suo portiere d'albergo hanno chiesto la scorsa settimana?

Stai parlando di Mister "Cecenia", o sbaglio.
Putin ha già fatto sapere con bei giri di parole che ormai i soldati in Afghanistan li ha messi e non ha nè i soldi, nè la voglia di mandarli altrove senza altri finanziamenti.
Per lui la missione ONU la potrebbe comandare anche l'Impero della Cometa, per quel che gliene frega...

Er Paulus
03-09-2003, 10:36
Originariamente inviato da ALBIZZIE
ma questo non è quello che putin e il suo portiere d'albergo hanno chiesto la scorsa settimana?

e il portiere che ha detto?:D :sofico:

cerbert
03-09-2003, 10:37
Originariamente inviato da zuper
quoto questo...

basta e avanza per definire il mio pensiero ;)

Ebbè, un buon motivo per continuare, no?

Oppure, visto che un "pigliaculo" lo abbiamo bombardato, stai suggerendo di bombardare anche tutti gli altri.
:eek:

Non è molto chiaro il tuo "pensiero".

zuper
03-09-2003, 10:37
Originariamente inviato da Korn
daje le hanno trovate ste armi?
aridaje.....

io me ne frego delle armi....

secondo me saddam andava eliminato e basta....

se poi volete usare le armi come scusa non mi interessa...

per me era un dittatore sanguinario che andava eliminato e basta!!!

zuper
03-09-2003, 10:39
Originariamente inviato da cerbert
Ebbè, un buon motivo per continuare, no?

Oppure, visto che un "pigliaculo" lo abbiamo bombardato, stai suggerendo di bombardare anche tutti gli altri.
:eek:

Non è molto chiaro il tuo "pensiero".

ho risposto sotto...

sicuramente era da eliminare...

e avrebbe dovuto pensarci il predecessore di bush...clinton...

ma aveva altre cose a cui pensare
:oink: :oink:

se poi devo dirti che secondo me ci sarebbe qualcun altro da eliminare...beh ti dico di si ;)

Er Paulus
03-09-2003, 10:40
Originariamente inviato da zuper
ho risposto sotto...

sicuramente era da eliminare...

e avrebbe dovuto pensarci il predecessore di bush...clinton...

ma aveva altre cose a cui pensare
:oink: :oink:

se poi devo dirti che secondo me ci sarebbe qualcun altro da eliminare...beh ti dico di si ;)

semmai avrebbe potuto benissimo farlo Bush padre.....solo che .....non lo fece.....e chissà perchè.

mrmic
03-09-2003, 10:40
Originariamente inviato da buster
Gli USA sono il Paese con il + alto debito nei confronti dell'ONU....:(
No, non ne sono finanziatori....

Sei sicuro? A me risulta ne che siano i maggiori finanziatori.

cerbert
03-09-2003, 10:40
Originariamente inviato da zuper
aridaje.....

io me ne frego delle armi....

secondo me saddam andava eliminato e basta....

se poi volete usare le armi come scusa non mi interessa...

per me era un dittatore sanguinario che andava eliminato e basta!!!

Aaaaah! Ora è più chiaro...

Saddam era un dittatore sanguinario e andava eliminato (l'unico al mondo, intendiamoci...).

Poi in Iraq muoiono di morte violenta in media 10 persone al giorno, ma almeno abbiamo fatto fuori il cattivo...

Meno male che guardo poca televisione.

ALBIZZIE
03-09-2003, 10:42
Originariamente inviato da zuper
aridaje.....

io me ne frego delle armi....

secondo me saddam andava eliminato e basta....

se poi volete usare le armi come scusa non mi interessa...

per me era un dittatore sanguinario che andava eliminato e basta!!!
giusto :O

ma prima della S in ordine alfabetico ci sono una ventina di lettere prima. perchè iniziare proprio da lui? vogliamo rispettare la fila almeno in queste cose!!!
o hanno estratto a sorte la lettera ed è uscito primo lui? che jella!!!
:rolleyes:

Er Paulus
03-09-2003, 10:42
Originariamente inviato da cerbert
ma almeno abbiamo fatto fuori il cattivo...



neanche questo.

ALBIZZIE
03-09-2003, 10:44
Originariamente inviato da Er Paulus
e il portiere che ha detto?:D :sofico:

mi dispiace tutto occupato per la prossima settimana, ma con una telefonatina il posto si trova sempre. :O


;)

buster
03-09-2003, 10:47
Originariamente inviato da mrmic
Sei sicuro? A me risulta ne che siano i maggiori finanziatori.

Hanno la quota + alta.. ma non la pagano da un pezzo...:(

prio
03-09-2003, 10:51
Originariamente inviato da buster
Hanno la quota + alta.. ma non la pagano da un pezzo...:(

E riescono pure ad accusare l'Onu di inefficienza :( :muro:

ALBIZZIE
03-09-2003, 10:57
Originariamente inviato da buster
Hanno la quota + alta.. ma non la pagano da un pezzo...:(

anche a me risulta così
:cool:

Nevermind
03-09-2003, 11:08
Originariamente inviato da zuper
aridaje.....

io me ne frego delle armi....

secondo me saddam andava eliminato e basta....

se poi volete usare le armi come scusa non mi interessa...

per me era un dittatore sanguinario che andava eliminato e basta!!!

Questa tua rispota è la prova che oramai se vogliono sono in grado di convincere la gente che la merda è oro.
Questo mi rende + triste della guerra in se.

Saluti.

zuper
03-09-2003, 12:06
Originariamente inviato da Nevermind
Questa tua rispota è la prova che oramai se vogliono sono in grado di convincere la gente che la merda è oro.
Questo mi rende + triste della guerra in se.

Saluti.

guarda che non mi ha convinto nessuno....

lo penso io e basta!!

se tu come altri pensate che saddam faceva del bene al suo popolo, io rispetto la vostra opinione....

e non vedo perchè dobbiate criticare la mia

SaMu
03-09-2003, 12:16
Originariamente inviato da cerbert
Ora, se non ne andasse della vita di milioni di irakeni, l'unica risposta possibile a chi "si è fatto beffe dell'ONU per troppo tempo" sarebbero variazioni del "Lo sai dove appendeva l'ombrello mio nonno?".

Purtroppo non posso augurarmelo e posso solo INFURIARMI di fronte a tale e tanta arroganza mostrata da un politichetto da strapazzo: dopo aver combinato il casino pretende che siano altri a cavargli le castagne dal fuoco pur pretendendo di restare al comando. Dopo averlo detto ai suoi soldati, ora ripete a tutto il mondo "Armiamoci e partite!".
Spero che gliela facciano trovare lunga...

Secondo te cosa bisogna fare in Iraq?

lnessuno
03-09-2003, 12:16
Originariamente inviato da zuper
se poi devo dirti che secondo me ci sarebbe qualcun altro da eliminare...beh ti dico di si ;)



massì dai! in culo alla democrazia, se uno non piace ammazziamolo!

lnessuno
03-09-2003, 12:17
Originariamente inviato da cerbert ma almeno abbiamo fatto fuori il cattivo...




questa mi giunge nuova :D

Nevermind
03-09-2003, 12:31
Originariamente inviato da zuper
.................

se tu come altri pensate che saddam faceva del bene al suo popolo, io rispetto la vostra opinione....

........

Vedi è qui che sta l'errore il fatto è che nessuno dice che saddam sia un santo, e se vogliamo ci sono molti altri dittatori al mondo...
La domanda è perchè accanirsi contro di lui?
Era la persona + cattiva del mondo?
Per il popolo è cambiato tanto?
Il fatto è che con le stesse motivazioni con cui ha attaccato l'Iraq, l'america potrebbe farlo con qualsiasi altra nazione Italia compresa.
Saddam prendeva in giro l'ONU? Non mi sovviene il motivo(lacuna mia forse)...
L'America in compenso di sicuro ha preso in giro il mondo intero io e te compresi.

Saluti.

cerbert
03-09-2003, 13:27
Allora, lasciamo da parte le astratte considerazioni sul diritto e la giustizia che vorrebbero che le decisioni e i valori della Comunità Internazionale fossero rispettate DA TUTTI IN EGUAL MODO, e consideriamo le cose da un punto di vista eminentemente pratico.

Constatiamo, come prevedibile, che i danni fatti dal governo Bush per perseguire, con commovente incapacità, gli interessi strategici di alcune lobby (perchè sicuramente "liberare" l'Iraq non faceva parte della sua campagna elettorale e la maggioranza dei suoi elettori NON AVEVA quello come priorità) sono nella prospettiva di divenire SUPERIORI a quelli che avrebbe fatto Saddam Hussein.

1) politica internazionale:
DANNO D'IMMAGINE: gli USA passeranno, per i prossimi decenni, come i bugiardi d'occidente. Nessuno dimenticherà la commovente scenetta di Colin Powell che sventola un supposto composto biochimico letale sotto il naso dei delegati di tutto il mondo per "far capire" il terrore in cui vivevano gli americani. Terrore ingiustificato e costruito a tavolino, di cui la recita suddetta fu l'ultimo, grottesco, capitolo per piegare l'opinione pubblica mondiale. Dopodichè, vedendo che nessuno gli firmava una "cambiale in bianco", hanno deciso di schiaffeggiare tutti gli oppositori iniziando una guerra di conquista unilateralmente.
Il mondo, a cose fatte, è saltato sul carro del vincitore, ma il credito che gli USA avevano ottenuto con la tragedia delle Due Torri, Bush l'ha scialaquato per i suoi scopi.
DANNO DI FORZA: per di più, con l'imbecille conduzione di questa campagna, gli USA si sono impantanati in un fronte che non riescono a gestire. Così ORA chiedono aiuto per avere soldati morti di altra nazionalità, pur tenendo salde le redini del comando. Altro credito aperto di cui prima o poi qualcuno chiederà conto.
DANNO DI STABILITA': per ottenere questa "cambiale", gli USA hanno forzato la realtà trasformando l'Arabia Saudita in un "alleato affidabile" e facendo carte false purchè Israele e Palestina accettassero una "Road Map" costruita in pochi giorni e con vincoli diseguali. Il risultato si vede. E per pietà tralascio il peggioramento indotto nella situazione iraniana.
DANNO DI SICUREZZA: chiaramente, chi vive sulla guerra e sul terrore, ha gioito di tanta approssimazione. Oltre a ribadire che il terrorismo mondiale è bene in forma nonostante la scomparsa di Saddam suo alleato ( :confused: ) con qualche centinaio di morti in attentati in giro per il mondo, le reti di terrorismo mondiale hanno cominciato a mettere tutti e due i piedi in Iraq, come dimostrano i due ultimi "superattentati" che difficilmente riesco ad attribuire alla "resistenza" saddamita.

2) politica interna: devo proprio ragguagliare su tutte le menzogne dette da Bush ai suoi elettori, falsificando una delle basi stesse della rappresentanza democratica... no... non penso sia necessario. Mi limito a dare una notizia a parte: la "corte dei conti" americana ha aperto un'inchiesta nei confronti della "Commissione Cheney" per le strategie energetiche di cui non si conoscono i componenti, le modalità di delibera e le conclusioni. Tutto "Top Secret" persino per chi deve controllare la regolarità delle retribuzioni.

3) in Iraq:
VITTIME: in Iraq dalla "fine della guerra" :muro: muoiono in media 10 persone al giorno di morte violenta, tutte le infrastrutture sono distrutte, tutta la popolazione, senza distinzione, vive di aiuti ed espedienti.
POLITICA: attualmente NESSUNO dei "politici" irakeni che hanno un seguito è "laico". Sono tutti, con diversa sfumatura, fondamentalisti, si prevede un bel passo in avanti rispetto a risultati come, ad esempio, il 90% della scolarizzazione femminile raggiunta prima della IGW.
CONFLITTI INTERNI: l'ultimo attentato è stato appositamente concepito per fare precipitare l'intero stato in un conflitto interetnico permanente. I commentatori internazionali parlano sempre più di pericolo di "libanizzazione".

4) ed infine NOI:
COSTI: dopo esserci chiamati fuori, rischiando di giocarci l'apertura democratica dell'Iran (e i relativi contratti privilegiati), siamo risaltati con sicumera sul carro del vincitore... così abbiamo inviato una missione dal costo preventivato di 300.000.000(TRECENTOMILIONI) di Euro a proteggere aiuti umanitari calcolati su 30.000.000 (trentamilioni) di Euro... ovviamente, non potendo far fronte a questa spesa con il solo budget della difesa, sono stati stornati fondi per la Cooperazione Internazionale con la simpatica conseguenza che progetti già approvati per il finanziamento si trovano ora senza soldi in prossimità della loro scadenza... vallo a dire a dei coltivatori del Burkina che il loro impianto di irrigazione resterà bloccato per un anno perchè abbiamo mandato 300.000.000 di potenza militare a proteggere 30.000.000 di aiuto :muro: .
Ma superato il paradosso, io mi chiedo cosa pensano di queste cifre (SOLDI NOSTRI!) quelli che, ai tempi della campagna "Giubileo 2000" si stracciavano le vesti contando i centesimi di euro al giorno che ci avrebbero rimesso se davvero si fosse ottenuto un risultato concreto. Tutto a posto? Se i soldi glieli diamo in pallottole, va tutto bene?

Insomma, io vorrei che i sostenitori di questo intervento fossero altrettanto PRECISI a spiegarmi quali vantaggi NOI CITTADINI abbiamo avuto a fronte di questi costi eliminando uno dei tanti dittatori di cui ci preoccupiamo quando ci avvertono che dovremmo preoccuparci.

P.S.: io mi auguro che l'intervento ONU ci sia, ma se davvero, come sembra, resterà in mano agli USA, l'unico cambiamento che avremo sarà nei titoli dei giornali.
Invece che "Uccisi due militari USA" ogni giorno avremo "Uccisi due Caschi Blu".

zuper
03-09-2003, 13:48
Originariamente inviato da lnessuno
massì dai! in culo alla democrazia, se uno non piace ammazziamolo!
se riesci a spiegare a saddam cos'è la democrazia....

cerbert
03-09-2003, 13:50
Originariamente inviato da zuper
se riesci a spiegare a saddam cos'è la democrazia....

Cominciamo a capirlo noi, che in casa siamo democraticissimi (per inteso, finchè crediamo alle frottole, quando i "ma" cominciano ad essere un po' troppo insistenti ecco che parte una manganellata), e in casa d'altri facciamo quello che ci gira.

mrmic
03-09-2003, 13:56
All'Arabia Saudita gli hanno detto grazie tante e arrivederci, dovendo disinstallare le basi che avevano li sopra. Mi ricordo di un comunicato laconico senza sorrisi.

Hagelnuss.GMBH
03-09-2003, 14:01
Io il mio culo, ai vari Mr. B non glielo do.
Era meglio morire da piccoli, con i peli del culo a batuffoli, che morire da grandi soldati, con i peli del culo bruciati.

cerbert
03-09-2003, 14:01
Originariamente inviato da mrmic
All'Arabia Saudita gli hanno detto grazie tante e arrivederci, dovendo disinstallare le basi che avevano li sopra. Mi ricordo di un comunicato laconico senza sorrisi.

Infatti, per i soldati statunitensi, stare in AS era pericoloso come stare a Saigon, per la situazione tutt'altro che allegra di tale paese, in cui la metà dei governanti finanzia formazioni terroriste, l'altra metà ha introiti illegali e TUTTI hanno responsabilità in gravi violazioni dei Diritti Umani (al pare dei governanti del Kuwait... ma nessuno ne parlava prima e nessuno ne parla ora... non è bello parlare degli amici alle loro spalle :muro: ).
Pero, Comunicato Ufficiale del Dipartimento di Stato USA alle Polizie Aereoportuali, i cittadini sauditi sono da considerarsi provenienti da un paese "Amico ed Alleato"... come gli attentatori dell'11. :muro:

cerbert
03-09-2003, 15:07
Iraq, pronta risoluzione Usa su maggiore ruolo dell'Onu
Di Di (Adnkronos)

Washington, 3 set. - (Adnkronos) - Dopo aver resistito per mesi alla richiesta di concedere un maggiore ruolo militare e politico alle Nazioni Unite, l'amministrazione americana ha ''capitolato'' :confused: . Il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha dato mandato al segretario di Stato Colin Powell di avviare negoziati diplomatici al Consiglio di Sicurezza dell'Onu per arrivare a una risoluzione che autorizzi una forza multinazione in Iraq, ma sotto comando americano, e che dia all'Onu anche un ruolo maggiore nel processo di ricostruzione politica ed economica del Paese. Gli Stati Uniti, che quotidianamente devono rifare i conti delle vittime americane in Iraq, sperano cosi' di convincere un maggior numero di Paesi, in particolare musulmani, a inviare truppe, dalla Francia alla Germania passando per la Russia, all'India al Pakistan e alla Turchia. La settimana scorsa, le ''aperture'' americane erano state annunciate dal vice segretario di Stato Richard Armitage che, anche sulla scia dell'attentato al quartier generale dell'Onu a Baghdad, aveva parlato della disponibilita' ad accettare l'impiego di una forza multinazionale, ma sotto comando americano. Secondo il ''Los Angeles Times'', quattro sono i punti della bozza di risoluzione messa a punto nell'incontro di ieri tra Bush, Powell e il consigliere per la Sicurezza nazionale, Condoleezza Rice, che dovrebbe cominciare a circolare oggi al Palazzo di Vetro: la riaffermazione di un ''ruolo vitale'' dell'Onu, gli sforzi congiunti dell'Onu con la coalizione guidata dagli americani per sostenere il processo politico in Iraq e la transizione a un governo democraticamente eletto, la richiesta di truppe ad altri Paesi nel quadro del mandato dell'Onu con un unico comando unificato affidato agli Stati Uniti, l'accelerazione degli sforzi per la ricostruzione alla Conferenza dei donatori che dovrebbe tenersi a Madrid alla fine di ottobre. La decisione di presentare la risoluzione, a lungo sostenuta dal dipartimento di Stato, pare sia stata alla fine accolta favorevolmente anche dal Pentagono, fino a poco tempo fa inflessibile nel prevedere un maggiore coinvolgimento dell'Onu in Iraq. Secondo quanto scrive il ''Washington Post'', il vice capo degli Stati maggiori riuniti, generale Peter Pace, nei giorni scorsi aveva condotto una campagna di ''lobby'' tra i membri dell'amministrazione a favore della risoluzione.


Ma proprio senza vergogna!
Io non so chi sia l'estensore di questa velina della AdnKronos, ma sembra quasi che Bush abbia ceduto di fronte all'insistenza dell'ONU come un padre tormentato dai figli che gli chiedono lo zainetto "Beyblade".
Sta a vedere che fra tre mesi avremo (anche su questo forum) commentatori che obietteranno che gli USA non si sarebbero impegolati in questa guerra se non fosse stato per l'ONU.
:muro: :muro: :muro:

lnessuno
03-09-2003, 17:50
Originariamente inviato da zuper
se riesci a spiegare a saddam cos'è la democrazia....



sarebbe già un bel passo avanti spiegarlo a bush...

majin mixxi
03-09-2003, 17:53
http://www.wcn.it/public/ImageDeport-Log/rambo14.jpg

SaMu
05-09-2003, 12:39
Scusami Cerbert, non sei daccordo con la richiesta di nuove truppe ad altri paesi ONU ma del resto se non le chiedessero e il paese non si stabilizzasse, ti incazzeresti lo stesso..

..e se invece stabilizzassero il paese da soli, senza richiedere altre truppe ONU, saresti incazzato lo stesso perchè confermerebbe l'idea che gli americani vogliono fare dell'Iraq un feudo..

..e se invece tutto rimanesse come è ora, denunceresti da un lato l'incapacità del governo USA, dall'altro la sua colpevolezza nel mettere in grave pericolo i soldati, e infinel'immoralità di spartire l'Iraq in provincie tra i paesi che hanno inviato truppe, senza coinvolgere l'ONU..

..o sbaglio?

Insomma un altro caso in cui gli americani, dovunque e comunque si girano, sbagliano.

lnessuno
05-09-2003, 12:41
Originariamente inviato da SaMu
Insomma un altro caso in cui gli americani, dovunque e comunque si girano, sbagliano.


lo sbaglio l'hanno fatto bombardando l'iraq senza prove e senza l'appoggio dell'onu...

parax
05-09-2003, 12:54
Originariamente inviato da SaMu
Scusami Cerbert, non sei daccordo con la richiesta di nuove truppe ad altri paesi ONU ma del resto se non le chiedessero e il paese non si stabilizzasse, ti incazzeresti lo stesso..

..e se invece stabilizzassero il paese da soli, senza richiedere altre truppe ONU, saresti incazzato lo stesso perchè confermerebbe l'idea che gli americani vogliono fare dell'Iraq un feudo..

..e se invece tutto rimanesse come è ora, denunceresti da un lato l'incapacità del governo USA, dall'altro la sua colpevolezza nel mettere in grave pericolo i soldati, e infinel'immoralità di spartire l'Iraq in provincie tra i paesi che hanno inviato truppe, senza coinvolgere l'ONU..

..o sbaglio?

Insomma un altro caso in cui gli americani, dovunque e comunque si girano, sbagliano.


A questo punto direi proprio di si, hanno fatto una cazzata a bombardare l'Iraq senza alcun motivo reale e senza prove sulle armi di distruzione di massa (che oramai sono una barzelletta), ed ora la stanno pagando politicamente.

ni.jo
05-09-2003, 13:00
"quello che dovevamo fare in iraq l'abbiamo fatto. Adesso speriamo che qualcuno lo raccolga" altan

>|HaRRyFocKer|
05-09-2003, 13:07
I 99 Posse nel 92 dicevano in una canzone... "10000 tonnellate sull'Irak e o' terz munn l'ha acchiappato n'ata vota miez 'e pacc..." Per chi la volesse sentire intera si chiama "tutt'a post". E' davvero l'emblema di ciò che stiamo dicendo...

cerbert
05-09-2003, 13:14
Originariamente inviato da SaMu
Scusami Cerbert, non sei daccordo con la richiesta di nuove truppe ad altri paesi ONU ma del resto se non le chiedessero e il paese non si stabilizzasse, ti incazzeresti lo stesso..

..e se invece stabilizzassero il paese da soli, senza richiedere altre truppe ONU, saresti incazzato lo stesso perchè confermerebbe l'idea che gli americani vogliono fare dell'Iraq un feudo..

..e se invece tutto rimanesse come è ora, denunceresti da un lato l'incapacità del governo USA, dall'altro la sua colpevolezza nel mettere in grave pericolo i soldati, e infinel'immoralità di spartire l'Iraq in provincie tra i paesi che hanno inviato truppe, senza coinvolgere l'ONU..

..o sbaglio?

Insomma un altro caso in cui gli americani, dovunque e comunque si girano, sbagliano.

Visto che siamo arrivati all'interpretazione libera dell'altrui pensiero io potrei risponderti:


Scusa SaMu, ma se fossero riusciti a combinarne una giusta che sia una dall'11/9 me lo avresti rinfacciato con molta verve.

Dal momento che non ne hanno combinata una giusta, aspetti in silenzio che io faccia il resoconto del fallimento ampiamente preventivato per dire che tanto avrei criticato in qualsiasi caso.

Insomma, un altro caso in cui è più importante farmi passare per quello che da sempre e solo contro invece che prendere atto del fatto che il mondo è un po' più complicato di un western pessimamente sceneggiato.


Ma poi dovrei chiederti comunque di tornare un attimino indietro e leggere il mio topic di inizio:


Ora, se non ne andasse della vita di milioni di irakeni, l'unica risposta possibile a chi "si è fatto beffe dell'ONU per troppo tempo" sarebbero variazioni del "Lo sai dove appendeva l'ombrello mio nonno?".

Purtroppo non posso augurarmelo e posso solo INFURIARMI di fronte a tale e tanta arroganza mostrata da un politichetto da strapazzo: dopo aver combinato il casino pretende che siano altri a cavargli le castagne dal fuoco pur pretendendo di restare al comando. Dopo averlo detto ai suoi soldati, ora ripete a tutto il mondo "Armiamoci e partite!".
Spero che gliela facciano trovare lunga...


Con l'ulteriore precisazione, giunta dopo il tuo primo, lapidario intervento:


P.S.: io mi auguro che l'intervento ONU ci sia, ma se davvero, come sembra, resterà in mano agli USA (sottointeso: Il comando), l'unico cambiamento che avremo sarà nei titoli dei giornali.
Invece che "Uccisi due militari USA" ogni giorno avremo "Uccisi due Caschi Blu".


Mi faresti il favore, una volta ogni tanto, di discutere sulla base di quello che HO DETTO e non che AVREI DETTO SE...

Grazie.

Xiaoma
05-09-2003, 15:12
Beccatevi questa:

Gulf Wars (http://www2.warnerbros.com/madmagazine/files/onthestands/ots_424/images/gulf warsposter.jpg)

:cool:

cerbert
05-09-2003, 15:21
Sei stato assente troppo a lungo

:old: :D

bismarck78
05-09-2003, 15:46
Originariamente inviato da cerbert
Sei stato assente troppo a lungo

http://prometheus.ngi.it/smile/anti-old.gif

buster
05-09-2003, 15:59
Originariamente inviato da >|HaRRyFocKer|
I 99 Posse nel 92 dicevano in una canzone... "10000 tonnellate sull'Irak e o' terz munn l'ha acchiappato n'ata vota miez 'e pacc..." Per chi la volesse sentire intera si chiama "tutt'a post". E' davvero l'emblema di ciò che stiamo dicendo...

Dello stesso anno è "Carmela, la bomba intelligente" cantata con i Bisca... splendida!

majin mixxi
05-09-2003, 16:59
Originariamente inviato da cerbert


Mi faresti il favore, una volta ogni tanto, di discutere sulla base di quello che HO DETTO e non che AVREI DETTO SE...

Grazie.


http://www.wcn.it/public/ImageDeport-Log/topo.jpg

fabio69
07-09-2003, 22:15
Originariamente inviato da cerbert
Ora, se non ne andasse della vita di milioni di irakeni, l'unica risposta possibile a chi "si è fatto beffe dell'ONU per troppo tempo" sarebbero variazioni del "Lo sai dove appendeva l'ombrello mio nonno?".

Purtroppo non posso augurarmelo e posso solo INFURIARMI di fronte a tale e tanta arroganza mostrata da un politichetto da strapazzo: dopo aver combinato il casino pretende che siano altri a cavargli le castagne dal fuoco pur pretendendo di restare al comando. Dopo averlo detto ai suoi soldati, ora ripete a tutto il mondo "Armiamoci e partite!".
Spero che gliela facciano trovare lunga...


Forse cerbert è opportuno rinfrescarti la memoria ogni tanto su cosa è stato l’ONU in passato in varie crisi più o meno recenti (posterò solo la parte che riguarda l’ONU)

Incominciamo dal Ruanda:

Da http://www.sgrtv.it/link/numeroiraq/FortunaDaniele/ruanda.htm

Ruanda: un genocidio annunciato

di Daniele Fortuna
22/05/03

In una riunione del Consiglio di sicurezza dell’aprile 1994 si discusse della crisi ruandese. Nessuno Parlò Di Genocidio: Considerare La Carneficina In Atto In Ruanda Come Un Genocidio Avrebbe Comportato Per Le Nazioni Unite L’obbligo A Intervenire. Responsabile Del Dipartimento Per Le Missioni Di Peace-Keeping Era L’attuale Segretario Generale Kofi Annan, Che Solo Anni Dopo Avrebbe Ammesso Le Responsabilità Delle Nazioni Unite.


Da http://www.cestim.org/rassegna%20stampa/00.04/00.04.16/00.04.16_3onu.htm

Mea culpa dell'Onu sul Ruanda

da "Il Manifesto" del 16 Aprile 2000

NEW YORK

Dopo sei anni, il Consiglio di sicurezza riconosce le responsabilità sul Genocidio Sei Anni Fa, Tra Aprile E Maggio, Si Consumava Il Genocidio In Ruanda: 800 Mila Persone, In Maggioranza Tutsi Ma Anche Hutu Moderati, Venivano Massacrate Nel Modo Più Atroce, Soprattutto A Colpi Di Machete, Sotto Gli Occhi Disattenti Della Comunità Internazionale E Dell'onu. Ci sono voluti ben sei anni ma ieri, finalmente, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha assunto esplicitamente le proprie responsabilità rispetto a quanto accaduto nel 1994. In Un Dibattito Organizzato Dal Canada, I Membri Del Consiglio Di Sicurezza Hanno Risposto A Un Rapporto Sul Ruolo Delle Nazioni Unite In Ruanda Che Accusava L'organizzazione Di Essere Stata Troppo Timida, Disorganizzata E Maldiretta Prima Del Genocidio E Responsabile Per Il Mancato Intervento Dopo Che Il Massacro Era Iniziato. Lo Stesso Segretario Generale Delle Nazioni Unite, Kofi Annan, Che Ha Commissionato L'inchiesta, È Finito Sotto Accusa In Quanto Allora Capo Della Missione Peacekeeping Dell'onu Per Non Aver Preso Sul Serio Gli Avvertimenti Del Generale Canadese Romeo Dallaire, Che Guidava Le Forze Onu. Nel 1994 Le Nazioni Unite Avevano In Ruanda 2.500 Peacekeepers Ma Furono Ritirati Subito Dopo L'uccisione Di Dieci Soldati Belgi. Il ministro degli esteri canadese, Lloyd Axworthy, ha detto che nessuno può ora guardarsi indietro senza provare rimorso e tristezza per non aver aiutato il popolo ruandese quando ne aveva bisogno. "L'inaudita brutalità degli autori del genocidio si sono burlati, ancora una volta, della promessa che non sarebbe successo "mai più", impegno preso dopo l'Olocausto. L'ambasciatore Olandese Peter Van Walsum, Sostenendo Che L'onu Era Aggrappata A Un Processo Di Pace Irrilevante, Ha Allargato Il Discorso Alle Responsabilità Della Francia Nell'"Operazione Turquoise". Alla fine comunque i quindici del Consiglio di sicurezza hanno sottolineato che importante è la lezione da trarre da quanto successo per evitare che si ripeta, soprattutto in Africa, dove il pericolo è ancora presente. Per l'ambasciatore Usa, Richard Holbrooke, il miglior modo di dimostrare di aver appreso la lezione è quello di riportare la pace in Congo. L'ambasciatore ruandese all'Onu, Joseph Mutaboba, ha apprezzato il rapporto e le raccomandazioni espresse ma ha detto che il Consiglio di sicurezza deve fare di più: "non è mai troppo tardi per fare le cose giuste". Il riferimento era alla richiesta di un "mini piano Marshall" per la ricostruzione del suo paese. Peraltroin gennaio le famiglie di due vittime ruandesi avevano avviato un'azione legale contro le Nazioni unite per complicità negli omicidi. Ad avviare la denuncia erano stati due avvocati australiani sulla base delle accuse di due donne sopravvissute alle stragi: la hutu Anonciata Kavaruganda e la tutsi Louise Mushikiwabo. la Kavaruganda è vedova di un giudice hutu della Corte suprema ruandese, assassinato perché considerato "simpatizzante dei tutsi". Secondo le accuse i soldati Onu, del Ghana, avrebbero fatto amicizia con gli attentatori e invece di proteggere la famiglia del giudice avrebbero assistito, senza intervenire, alla tortura della moglie e dei figli. Louise Mushikiwabo, sorella di Lando Ndaswinga, l'unico ministro tutsi del governo ruandese all'epoca, avrebbe visto fuggire la scorta del fratello poco prima che questo fosse trucidato insieme con la madre

da http://www.ecn.org/bandierarossa/dossier/africa/testi_africa/4_africa.html

Zaire
CRONACA DI UN DISASTRO TANTO ANNUNCIATO
di Sabine Legrand (Bruxelles, novembre 1996)

Lo si dimentica troppo presto: in soli quattro mesi, nel 1994 in Ruanda sono state assassinate quasi un milione di persone: per intensità, uno dei più rilevanti genocidi che mai l'umanità abbia conosciuto. La popolazione tutsi è stata sterminata per oltre la metà perché la cricca intorno al dittatore Habyarimana si rifiutava di dividere il potere con l'opposizione e con i ribelli dell'FPR . Per salvare il regime, questa cricca ha predisposto il massacro fin nei minimi particolari ed è probabile che sa anche responsabile dell'assassinio dello stessi Habyarimana. Il genocidio si è fermato solo perché l'FPR era riuscito a conquistare militarmente il paese. I 2.700 caschi blu presenti nel paese non hanno fatto niente per impedire la carneficina. I loro effettivi sono addirittura stati ridotti a 450.
In compenso, un mese dopo, l'ONU decideva di nuovo di mandare sul posto 5.000 caschi blu, decretando inoltre l'embargo alla vendita d'armi al Ruanda. Il Consiglio d'iniziativa ha espresso il proprio accordo all'invio di truppe francesi per «proteggere e portare cibo» alle popolazioni. Non una parola sul genocidio in queste risoluzioni dell'organizzazione internazionale. L'intervento francese (l'operazione "turchese") viene lanciata proprio nel momento in cui l'FPR sta chiaramente per avere la meglio. I militari francesi (e senegalesi) creano una «zona umanitaria» grazie a cui gli artefici criminali del genocidio possono «umanamente» sfuggire a qualsiasi condanna. La zona umanitaria però accoglie anche masse di hutu in fuga. I miliziani estremisti hutu e i residui dell'esercito ruandese in rotta costringono infatti gruppi di popolazione a lanciarsi con loro sulle vie dell'esodo.
E' così che migliaia di rifugiati ruandesi si sono arenati in campi nel Kivu.
Quanto ai caschi blu, sono arrivati con quattro mesi di ritardo sulla decisione di inviarli e sono sbarcati... in Ruanda... dove l'FPR ha preso il potere e il genocidio è terminato.

Notizia curiosa su uno “strano” investigatore ONU
da http://ilgiorno.quotidiano.net/art/2001/05/20/2177540

RUANDA, ARRESTATO PER GENOCIDIO INVESTIGATORE ONU

KIGALI, 20 MAGGIO 2001 - Il tribunale delle Nazioni Unite per i crimini di guerra in Ruanda ha arrestato uno dei suoi investigatori, accusato di genocidio. Simeon Nshamihigo è stato identificato da un testimone, che lo ha riconosciuto come uno dei miliziani agli ordini dell'ex comandante hutu Samuel Imanishimwe, che uccisero migliaia di tutsi durante la guerra civile del 1994. Insieme a lui sono stati arrestati con l'accusa di genocidio e crimini contro l'umanità anche due ex funzionari del governo ruandese. Il tribunale dell'Onu ha sede ad Arusha, in Tanzania.

Non so qualcosa sulla Bosnia (ne abbiamo già parlato, ma repetita iuvent)?

Da http://www.sfairos.it/etnie.htm

L’Onu ha ammesso ufficialmente le sue colpe: Kofi Annan, che nel 1995 ha sostituito Butrus Gali, ha ordinato un’inchiesta sul comportamento dell’Onu durante la guerra di Bosnia. Ecco alcuni stralci esemplificativi del lungo rapporto pubblicato nel novembre del 1999:
“Abbiamo rifiutato più volte l’invio di forze aeree (che poi dsono state risolutive del conflitto- n.d.r.)… Abbiamo dichiarato che la base Onu era stata aggredita dai musulmani invece erano stati i serbi…Abbiamo dichiarato Srebrenica ed altre quattro aree “paradisi protetti”, e quando i serbi iniziarono il massacro nel luglio 1995, le forze Onu di 110 soldati a Srebrenica non fecero alcuna opposizione. Secondo i calcoli dell’Onu non meno di 20.000 musulmani furono uccisi in questa e altre aree protette…”.

Da http://lanazione.it/art/1999/11/16/330963

BOSNIA, MEA CULPA DELL'ONU SU SREBRENICA

NEW YORK, 16 NOVEMBRE - L'Onu fa «mea culpa» per una delle pagine più nere della storia europea postbellica. Il segretario generale Kofi Annan ha addebitato all'organizzazione mondiale, senza risparmiare se stesso, buona parte della responsabilità degli eccidi perpetrati a Srebrenica, dove furono massacrati migliaia di musulmani durante il conflitto bosniaco. Nell'attesa relazione sui terribili fatti accaduti nel luglio del 1995 in questo centro della Bosnia orientale, Annan addebita la colpa «primaria e più diretta» ai due leader, l'uno politico, l'altro militare, della comunità serbo-bosniaca, ovvero Radovan Karadzic e il generale Ratko Mladic. I due, forti del sostegno
ottenuto durante il conflitto dal presidente jugoslavo Slobodan Milosevic scatenarono una spietata campagna di pulizia etnica.

Secondo Annan, le nefandezze commesse da Karadzic e Mladic non assolvono, tuttavia, l'Onu. A partire dall'11 luglio del 1995 i musulmani di Srebrenica vissero un interminabile periodo di terrore durante i quale i serbi massacrarono 8.000 maschi giovani e adulti e deportarono donne,
vecchi e bambini. Tutto ciò, nonostante la cittadina fosse stata posta ufficialmente sotto la protezione dell'Onu.
L'organizzazione mondiale, rileva il segretario generale nella relazione di 155 pagine presentata all'Assblea Generale, sbagliò tutto. L'errore più grave, precisa, fu l'aver messo serbi e musulmani sullo stesso piano, mentre l'Onu avrebbe dovuto condannare la pulizia etnica serba.

Muovamento da questo errore di valutazione il Consiglio di sicurezza, ricorda Annan, impose l'embargo militare a entrambe le parti, favorendo i serbi, che erano meglio armati dei musulmani. «La lezione fondamentale di Srebrenica -
secondo Annan - è che il tentativo deliberato e sistematico di terrorizzare, espellere o assassinare un intero popolo deve essere fronteggiato con tutti i mezzi necessari, e con la volontà politica di portare la linea di azione alla sua logica conclusione.» Per la immane tragedia avvenuta a Srebrenica, Annan biasima il personale dell'Onu a New York, sè compreso; i caschi blu che
dovevano difendere la popolazione musulmana (150 militari olandesi); le nazioni del Gruppo di contatto, e cioè Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia. «Attraverso gli sbagli, gli errori di valutazione, l'incapacità di valutare le dimensioni del male che avevamo di fronte - nota il segretario generale - non siamo stati in grado di fare la nostra parte per salvare la gente di Srebrenica dalla campagna di sterminio.»

Da http://www.cnnitalia.it/1999/MONDO/europa/12/01/srebrenica/

I sopravvissuti di Srebrenica citano in giudizio l'Onu
1 dicembre 1999
Articolo messo in Rete alle 21:33 ora italiana (20:33 GMT)
SARAJEVO (CNN) -- "Non abbiamo bisogno di scuse. Abbiamo bisogno della verità". Con queste parole il capo dell'associazione dei sopravvissuti al massacro di Srebrenica ha annunciato l'intenzione di portare davanti al Tribunale penale per l'ex Jugoslavia i funzionari dell'Onu ritenuti colpevoli di non aver impedito l'uccisione di decine di migliaia di musulmani, massacrati nella città bosniaca dai serbi durante la guerra nel 1995.
La strage di Srebrenica è considerata la maggiore atrocità avvenuta in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale: la decisione dei sopravvissuti di citare in giudizio all'Aja, dove ha sede il Tribunale speciale per la ex-Jugoslavia, l'Onu arriva dopo l'ammissione di responsabilità fatta nei giorni scorsi dai responsabili delle Nazioni Unite.
In un documento di 155 pagine l'Onu si era assunta la responsabilità morale del massacro, per non aver usato la forza per bloccare i serbi bosniaci. Un'ammissione di colpa che non basta a chi a Srebrenica ha perso la famiglia. "Non ci interessa la responsabilità morale di nessuno. Ci interessa l'oggettiva responsabilità penale - ha detto Ibran Mustafic, politico bosniaco ed esponente di spicco dell'associazione - tutte le persone che hanno avuto una responsabilità in quello che è accaduto a Srebrenica devono andare di fronte al Tribunale".
In base a questo principio l'associazione porterà all'Aja l'attuale segretario dell'Onu Kofi Annan, comandante della forza di pace Onu all'epoca della guerra in Bosnia, l'ex segretario dell'Onu, Boutros Boutros-Ghali, l'ex inviato speciale per l'ex Jugoslavia Yasushi Akashi, gli ex comandanti Onu Bernard Janvier e Rupert Smith, e Tom Kerremans, comandante della forza di pace olandese a Srebrenica nel 1995. Oltre a funzionari locali che appoggiavano il governo musulmano durante il conflitto.
Per il massacro il Tribunale ha incriminato il leader politico dei serbo bosniaci, Radovan Karadic, e il loro comandante militare, Ratko Mladic: entrambi sono latitanti.
Mladic e Karadic guidarono l'attacco e la presa di Srebrenica nel luglio del 1995. La città era stata dichiarata zona protetta dall'Onu due anni prima. In quanto tale era difesa da un contingente militare olandese: ma i soldati dell'Onu non usarono la forza per opporsi alla conquista da parte dei serbo bosniaci. La presunta immunità di Sebrenica aveva spinto migliaia di persone a rifugiarvisi per sfuggire agli orrori della guerra di Bosnia. La maggior parte di loro furono uccisi dopo la presa della città. La Croce rossa sta ancora scavando per individuare le fosse comuni dove furono gettati i morti: secondo l'organizzazione 7300 corpi non sono stati ancora ritrovati.
Il rapporto delle Nazioni Unite pubblicato nelle settimane scorse ammette che in Bosnia l'organizzazione sbagliò. Avrebbe dovuto, come scritto nelle 155 pagine della relazione, usare la forza e gli attacchi aerei contro i serbi molto prima di quanto fece. La strategia invece fu quella di mettere tutte le parti sullo stesso piano e di condurre trattative che, recita il rapporto, "equivalevano al consenso".
Ma le scuse dell'Onu ai sopravvissuti di Sebrenica non sono bastate. "Li condanno tutti: sono tutti colpevoli. Condanno il mondo intero" ha detto Gabeljic Munevera. A Srebrenica la donna ha perso il marito, i due figli e altri trenta parenti.

Da http://www.radicali.it/organi/usr_news.asp?n=79

I TRADIMENTI E LE IPOCRISIE DELL'ONU
(Editoriale scritto per Il Giornale di Sicilia)

In visita a Lisbona, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha auspicato un intervento congiunto di Stati Uniti, Europa e Russia, perché intervengano, e con decisione operino per decongestionare la incandescente situazione in Medio Oriente. Apprezzabile invito, che non può che trovare d’accordo ogni persona ragionevole.
Colpisce, tuttavia, un passaggio del discorso del presidente, che conviene mettere a fuoco.
L’intervento che si invoca è quello di Stati Uniti, Europa e Russia; non l’ONU, come pure sarebbe stato lecito attendersi. Come mai le Nazioni Unite, che in Italia, e soprattutto a sinistra, sono una sorta di feticcio buono per essere utilizzato in ogni occasione, vengono messe così vistosamente in disparte? Fateci caso: sono anni che se ne invoca l’intervento, e, al tempo stesso, si condanna chi opera e agisce al di fuori della sua sfera, e a prescindere dalle ragioni, anche quando la causa è in sé giusta: si invocava l’intervento dell’ONU al tempo della guerra del Golfo; poi in occasione dell’intervento nella ex Jugoslavia; perfino ora, che gli Stati Uniti combattono in Afghanistan contro i Taleban, si auspica e si chiede l’intervento dell’ONU.
Ora il presidente Ciampi, e per il Medio Oriente, non parla di intervento delle Nazioni Unite, ma di Stati Uniti, Europa e Russia. Non essendo possibile credere che il presidente, pur nei suoi interventi “a braccio”, non mediti e soppesi quel che dice, è da credere che non solo abbia detto quel che pensa, ma abbia ponderatamente pensato a quel che ha detto.
Potrebbe, dovrebbe essere l’occasione per una riflessione sull’ONU, e tracciarne un bilancio. Non è dei più brillanti. Alla fine del 1999, per esempio, il segretario generale dell’ONU Kofi Annan presenta al Consiglio di sicurezza un rapporto sulla politica delle Nazioni Unite in Bosnia, e specificatamente sull’eccidio di Srebrenica nel 1995. Rapporto particolarmente spietato, centocinquanta pagine che ammettono di fatto una complicità con i dirigenti servi; per la prima volta si dice, nero su bianco, che si è affermato un nuovo comunismo razzista, incarnato da Slobodan Milosevic, Radovan Karadzic e il generale Ratko Mladic. “Abbiamo commesso gravi errori di giudizio e siamo stati incapaci di comprendere l’ampiezza del male con il quale eravamo confrontati”, si legge nel rapporto dell’ONU. “Le Nazioni Unite e la comunità internazionale hanno capito troppo tardi che in Bosnia-Erzegovina non era in gioco solo un conflitto militare, ma anche una causa morale”.
Si potrebbero citare altri casi di “miopia” o “cecità”: nell’aprile del 1994 venne ordinato il ritiro del contingente ONU proprio mentre gli hutu stavano per iniziare il loro metodico piano di sterminio nei confronti dei tutsi. Nel 1999 gli abitanti di Timor Est andarono a votare per l’indipendenza dall’Indonesia, sicuri della promessa che era stata loro solennemente fatta dai vertici ONU: i caschi blu avrebbero presidiato i seggi elettorali e sarebbero rimasti nell’isola per proteggere la popolazione da un assalto delle milizie indonesiane. Assalti prevedibili e previsti, i rapporti inviati all’ONU lo documentano; nonostante ciò venne dato l’ordine ai caschi blu di abbandonare Dili. In quell’occasione ci fu chi, in un sussulto di dignità, si rifiutò di partire; ma ricorda una delle nostre più apprezzate osservatrici di questioni internazionali, Barbara Spinelli, “l’infamia colpì ugualmente l’ONU, disvelando la sua volontaria impotenza. Srebrenica credeva di essere protetta dai caschi blu nel ’95. Così Kigali nel ’94 e Timor Est nel ‘99”.
Sarebbe perfino umoristico, non fosse tragico: i rapporti ONU esprimono rammarico per quanto accade in Ruanda, ma contemporaneamente si abbandona Tinor Est ai massacratori. Si scrivono rapporti infuocati su Srebrenica, mentre si negano le catastrofi umanitarie in Cecenia e Inguscezia (quelle, per inciso, documentate magistralmente dall’inviato di “Radio Radicale” Antonio Russo, che finirà per rimetterci la vita).
Che lezione ricavarne? Lasciamo la parola alla Spinelli. “Per agire efficacemente le democrazie liberali sono obbligate a operare fuori dalle Nazioni Unite, promuovendo alleanze provvisorie, malsicure e sempre sospettate di illegalità”.
Non è un pensiero che siamo autorizzati ad attribuire al presidente Ciampi, ovviamente. E tuttavia significherà ben qualcosa che non abbia parlato di ONU e auspicato invece un ruolo attivo di Stati Uniti, Europa e Russi

Lo stesso Kofi Annan qui http://www.privacy.it/annan20000111.html parla dell’impotenza delle Nazioni Unite, dei suoi fallimenti e della sua incapacità a definire concetti come quello dell’”interesse generale”

Se il genocidio in Rwanda e il massacro di Srebrenica definiranno per la nostra generazione le conseguenze del non-intervento di fronte agli stermini di massa, il più recente conflitto in Kosovo ci ha posto delle domande importanti sulle conseguenze dell'intervento in assenza di una totale unità da parte della comunità internazionale. Esso ha reso evidente in maniera cruda il dilemma di quello che è stato definito un intervento umanitario: da una parte, il problema della legittimità di un' azione intrapresa da un'organizzazione regionale senza un mandato delle Nazioni Unite; dall'altra, l'imperativo universalmente riconosciuto di fermare in maniera efficace gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani con pesanti conseguenze umanitarie. L'incapacità della comunità internazionale, nel caso del Kosovo, di mettere insieme questi due interessi ugualmente impellenti della comunità internazionale - la legittimità universale e l'efficacia nella difesa dei diritti umani - non può essere vista che come una tragedia.
Esso ha rivelato il nocciolo della sfida alle Nazioni Unite e all'insieme della comunità internazionale nel prossimo secolo: forgiare l'unità sul principio che non si deve permettere che proseguano violazioni massicce e sistematiche dei diritti umani, ovunque esse abbiano luogo.
La Carta delle Nazioni Unite dichiara che non si dovrà fare ricorso alla forza armata se non nel comune interesse: ma che cos'è questo comune interesse? Chi dovrebbe definirlo? Chi dovrebbe difenderlo? Sotto quale autorità? E con quali mezzi di intervento? Sono queste le monumentali domande che ci dobbiamo porre mentre entriamo in un nuovo secolo. Quel che è chiaro è che i diritti dell'individuo sono ora centrali nell'interesse comune.

Da http://213.215.144.81/public_html/6000-6999/articolo_6923.html qualche considerazione interessante sul funzionamento pletorico e generatore di sperperi dell’ONU

ONU DE' NOANTRI - SPRECHI, INEFFICIENZE, BILANCI IMBARAZZANTI: ECCO PERCHE' L'ULTIMA COSA DI CUI HANNO BISOGNO GLI IRACHENI E' UN PALAZZO DI VETRO…

Dopo Oriana Fallaci sul Wall Street Journal e Beppe Severgnini sull'Economist, un altro giornalista italiano scrive le proprie opinioni direttamente in inglese sui giornali anglosassoni: Mauro Suttora, corrispondente da New York del settimanale "Oggi". Su Newsweek di questa settimana - e oggi su Il Foglio - appare un suo commento sull'Onu in Iraq, dal titolo esplicito: "The last thing Iraqis need" ("L'ultima cosa di cui gli iracheni hanno bisogno").
Suttora si scaglia contro le Nazioni Unite, accusandole di essere un "mostro gogoliano" con 65mila dipendenti e un bilancio di 2,6 miliardi di dollari, "pieno di burocrati pigri e incompetenti che perpetuano i problemi invece di risolverli". Esamina alcuni casi di amministrazione Onu (Palestina, Bosnia, Kosovo) e si stupisce che l'Onu, nonostante abbia gia' dato prova di inefficienza anche in Iraq, sia diventata "l'ultimo ridotto" dei pacifisti che la invocano "come se fosse una parola magica".
Mauro Suttora per Il Foglio

New York. L'ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, vuole l'Onu in Iraq: lo detto domenica sera davanti a tredici milioni di telespettatori americani durante il programma "60 Minutes" della Cbs. Anche il furbo Joe Biden, capo dei Democratici alla commissione Esteri del Senato, favorevole all'Onu: "Perché dobbiamo rischiare le vite dei nostri ragazzi agli incroci di Baghdad? E perché i contribuenti statunitensi dovrebbero continuare a pagare tutto intero il conto del mantenimento dell'ordine in Iraq? Che ci vadano anche i peace-keepers dell'Onu, o almeno quelli della Nato".

Argomenti concreti, che fanno breccia nell'americano medio ormai saziato dalla vittoria su Saddam Hussein. Quindi Onu sarà, lo ha deciso anche l'Amministrazione Bush. Ma la supervisione delle operazioni resterà saldamente in mano agli angloamericani. Questa volta gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di farsi scippare controllo della situazione. Anche perché bilancio delle altre operazioni Onu in giro per il mondo oscilla fra l'inutile e il disastroso. Altro che "nation rebuilding": ovunque vadano, i funzionari delle Nazioni Unite sembrano posseduti dall'irresistibile tendenza a perpetuare i problemi invece di risolverli.

L'atto d'accusa di Terzani sulla Cambogia
"Dopo il fallimento degli interventi in Somalia e nell'ex Jugoslavia, la missione Onu in Cambogia viene citata come straordinario successo', indicata come modello da seguire e usata per riscattare reputazione di un organismo le cui strutture andrebbero rimesse in discussione. In realtà, l'operazione si è rivelata carissima (due miliardi e mezzo di dollari, ventiduemila uomini) ed è stata segnata sprechi, inefficienze ed episodi di corruzione senza precedenti: quattrocento milioni di dollari sarebbero finiti nelle tasche di alcuni funzionari - alcuni di altissimo livello - i quali avrebbero messo in piedi un efficiente sistema di ordinazione materiali che non venivano mai consegnati o venivano pagati a loro complici a prezzi fuori mercato (…). Ancora poche settimane fa gli alberghi di Phnom Penh erano pieni, le ville affittate alla gente dell'Onu per cifre tipo quelle di Tokyo o New York e quasi non c'era famiglia in cui un membro non lavorasse direttamente o indirettamente per l'Onu.

Ora tutto questo è drammaticamente cambiato. Gli alberghi sono vuoti, le ville sfitte, la gente disoccupata, i ristoranti deserti e al calar del sole strade si svuotano perché diventano dominio di ombre senza scrupoli - spesso soldati o poliziotti in borghese - che, pistole alla mano, portano via automobili, motociclette, soldi e a volte la vita a chi osa uscire. Dopo il grande amore per tutto ciò che è Onu, visto come Dio venuto da fuori a salvare la Cambogia, la delusione per quel che l'Onu ha fatto e per il suo stesso partire - visto come un tradimento - si esprime ora in una crescente ostilità verso tutto ciò che è occidentale".
Questo è il bilancio imbarazzante che Tiziano Terzani tracciava qualche anno fa dell'intervento in Cambogia, uno dei primi esperimenti di amministrazione Onu. Ciononostante, oggi "Nazioni Unite" sembra essere diventata una parola magica, l'ultima trincea per i pacifisti sconfitti anch'essi, assieme a Saddam, dalle tre settimane di guerra di Donald Rumsfeld.

Ma che cosa
sono in realtà, oggi, le Nazioni Unite? Un mostro burocratico con 65 mila dipendenti fissi con decine di migliaia di collaboratori e consulenti superpagati, che costano 2,6 miliardi di dollari l'anno. Vanno calcolati a parte i costosissimi programmi di "peacekeeping" (mantenimento della pace), pagati direttamente dai paesi che inviano i contingenti, e i sei miliardi annui di dollari in aiuti al Terzo mondo.
Sbaglia chi identifica l'Onu esclusivamente con la sua sede centrale di New York, il grattacielo costruito nel 1952 da Le Corbusier su un terreno regalato dai Rockefeller. Lì hanno sede il segretariato, guidato attualmente da Kofi Annan, l'Assemblea generale, il Consiglio di sicurezza e l'Ecosoc, il pletorico organismo di consulenza economica e sociale. Ma la maggioranza del personale Onu lavora nelle numerose sedi in giro per il mondo: Ginevra (con i palazzi in stile anni Venti della sfortunata Società delle Nazioni), Vienna (Aiea, Ufficio antidroga), Roma (Fao), Parigi (Unesco), l'Aia (Corte internazionale di giustizia), Nairobi (Unep, United Nations Environmental program), Gaza (Agenzia profughi palestinesi). Ogni problema ha la sua bella agenzia Onu, cosicché a Santo Domingo c'è l'Instraw (Institute for training and advancement of women), a Berna l'Upu (Unione postale universale), a Londra l'Imo (International Maritime Organization) e a Montreal l'Icao (International Civil Aviation Organization).

Chi si occupa dei Diritti umani?
Gli Stati membri sono 191. Gli ultimi due arrivati sono Timor Est e la Svizzera, che hanno aderito nel settembre del 2002. Dopo il crollo del comunismo la maggioranza degli Stati non appartiene più alle dittature, le quali tuttavia riescono tuttora a impedire il funzionamento di organismi delicati, come la commissione per i Diritti umani. Proprio in questi giorni si sta svolgendo a Ginevra, in avenue de la Paix, l'annuale sessione dell'inutile Commissione, alla cui presidenza quest'anno è stata eletta la Libia.
Fino al 2002, Alto commissario per i Diritti umani era la combattiva ex presidente irlandese Mary Robinson, che per cinque anni ha denunciato l'opera ostruzionistica portata avanti da Cina, Siria, Sudan, Cuba e Vietnam. Quando se n'è andata, consumata dalla frustrazione, Kofi Annan l'ha sostituita con l'assai più malleabile Sergio Vieira de Mello, placido burocrate 55enne, brasiliano con carriera tutta interna all'Onu, reduce da Timor Est. Geoffrey Robertson, avvocato londinese, uno dei massimi esperti mondiali di Diritti umani, è drastico: "Per decenza, l'Onu farebbe meglio ad abolire l'Alto commissariato".

Il fallimento del piano Arlacchi
Un altro organismo dalla dubbia utilità è l'Unodccp (acronimo di stile sovietico che sta per United Nations Office for Drug Control and Crime Prevention), anch'esso attualmente riunito a Vienna in una di quelle conferenze Onu ormai leggendarie per spreco di risorse (si è sviluppata una vera e propria microeconomia dei congressi Onu, occasioni di svago e turismo per funzionari governativi di mezzo mondo). Questo Ufficio antidroga, presieduto da un anno da quella brava persona che è Antonio Maria Costa (fratello dell'eurodeputato Raffaele di Forza Italia), è reduce dal disastroso mandato di Pino Arlacchi, il quale cinque anni fa aveva avventatamente promesso di sradicare le coltivazioni di droga nel mondo entro il 2008. Siamo a metà del programma, ma la produzione di sostanze stupefacenti invece di diminuire è aumentata. E invece di chiudere per missione fallita, l'Agenzia Onu chiede nuovi fondi.

E' normale che i funzionari pubblici, anche quelli internazionali, pensino soprattutto alla conservazione del proprio posto di lavoro. All'Unesco, dove i costi fissi di struttura per alcuni programmi raggiungono anche l'80 per cento del bilancio totale, tre anni fa i dipendenti si sono messi in sciopero della fame quando il nuovo segretario voleva tagliare certi sprechi. Ma i più abili sono i dirigenti dell'Unrwa (United Nations Relief and Work Agency), l'Agenzia che da ben 55 anni assiste i profughi palestinesi. Erano poche centinaia di migliaia nel 1948, oggi sono quasi quattro milioni. Quasi contemporaneamente al loro esodo, nel 1947 anche 350 mila profughi istriani e dalmati dovettero abbandonare le proprie terre alla Jugoslavia. Gli esuli italiani affollarono i campi dei rifugiati per qualche mese e poi trovarono casa e lavoro, oppure emigrarono. Senza alcuna assistenza da parte dell'Onu. Tre generazioni dopo, invece, i palestinesi sono sempre lì, moltiplicati e coccolati con l'assegno giornaliero delle Nazioni Unite. Tutta l'economia della striscia di Gaza è mantenuta in piedi dall'Agenzia per i profughi, che è diventata il maggior datore di lavoro per i palestinesi.

Ma anche in Bosnia, dopo otto anni, e in Kosovo, dopo quattro, le Nazioni Unite non danno alcun segno di volersene o potersene andare. La criminale omissione di intervento nel 1995 da parte dei soldati Onu provocò - fra le altre - la strage di Srebrenica: settemila morti. I pacifisti vogliono che in Iraq si ripetano altri vergognosi episodi come questo? Un governo è caduto, in Olanda, per le responsabilità di un comandante olandese a Srebrenica. Ma nessun dirigente Onu ha avuto problemi con la propria carriera. Anzi, quello di mettere tutto a tacere sembra un bel vizietto, nel sistema delle Nazioni Unite. Sempre in Bosnia, quattro anni fa accuse inequivocabili avevano scoperchiato uno scandalo di notevoli proporzioni: funzionari dell'Alto Commissariato Onu per i Diritti umani a Sarajevo erano stati coinvolti nel traffico di donne (anche minorenni) fatte prostituire contro la loro volontà. L'imbarazzante episodio venne salomonicamente risolto rispedendo a casa sia gli accusati, sia gli accusatori.

Un personale sovrabbondante
Alla Commissione Onu dei Rifugiati, che spende ogni anno 740 milioni di dollari, escluse le emergenze, si era andati più in là: quattro suoi funzionari arrestati a Nairobi avevano inventato una specie di programma "Sex for food". Nei campi africani dove sono raccolti gli sventurati scampati alle stragi del Ruanda (anche lì: Onu, dov'eri?) donne e bambine venivano violentate, sfruttate e ricattate in permanenza: vuoi mangiare? Vieni a letto. Casi estremi, certo. Ma in tutte le Agenzie Onu l'inefficienza e la pigrizia regnano sovrane. Nel Palazzo di Vetro a New York l'attività principale della maggior parte del sovrabbondante personale diplomatico (in città vivono alla grande ben 35 mila diplomatici) è quella di partecipare a banchetti e gala. Si distinguono in questa attività frenetica i funzionari dei regimi del Terzo mondo, quasi sempre parenti, figli, amici o clienti del dittatorello locale. Non è un mistero: in molti paesi sottosviluppati il posto di ambasciatore all'Onu, che permette di vivere permanentemente negli Stati Uniti con gli agi dell'indennità diplomatica, vale più della carica di ministro degli Esteri.

Ecco (adesso riprendo io il discorso) qui una disanima dei fallimenti, dei disastri e delle tragedie che hanno visto anche l’ONU fra i suoi protagonisti
Non poteva essere altrimenti dato che l’ONU non è altro che un organizzazione internazionale, la cui attività dipende quasi esclusivamente dall’impulso che ne danno gli stati membri che la compongono (e segnatamente dei membri del Consiglio di Sicurezza, da cui dipendono le azioni di un certo rilievo che vanno oltre le decisioni meramente amministrative su cui decide il consiglio in assemblea plenaria)
Dei suoi stati membri l’ONU rispecchierà fedelmente, magari accentuandole, le contraddizioni, gli interessi contrastanti (spesso meschini), le logiche di comportamento (quasi sempre ambigue), ciò è inevitabile, essendo scritto nella struttura stessa dell’ONU così come si è formata nel 1945
Attendendo qualche tua riflessione in merito, mi vuoi gentilmente spiegare, alla luce di quanto ti ho postato, perché mai l’ONU sarebbe in grado di gestire meglio di chiunque altro (e nello specifico degli angloamericani e delle loro coalizione) gli “interessi generali” (e nello specifico del popolo irakeno)?
Intendiamoci può darsi che l’ONU tuteli il popolo iraqeno al meglio, che la coalizione angloamericana invece lo tuteli male o non lo tuteli affatto, è una possibilità, ma è possibile anche il suo contrario
Quello che vorrei, è sapere in base a quali considerazioni di ordine politico, storico (già, come dimenticare cosa erano le nazioni sconfitte nel 1945, Italia, Germania e Giappone e cosa sono adesso) e morale tu escludi che gli angloamericani lo possano fare
forse pregiudizi?

GhePeU
07-09-2003, 22:19
Originariamente inviato da cerbert
anche l'Impero della Cometa


ot... mi ricorda qualcosa, ma non riesco a ricordare cosa

hannibalthecannibal
07-09-2003, 22:42
CloSed
penso almeno!

fabio69
07-09-2003, 22:53
ma come io faccio un post impegnato e voi lo fate seguire da queste amenità? :cry:
vabbe allora vado ot anch'io, il materiale non manca :D

Tadde
07-09-2003, 22:59
Originariamente inviato da SaMu

Insomma un altro caso in cui gli americani, dovunque e comunque si girano, sbagliano.

Esatto, e non per partito preso.

N.B.
Non "gli americani" ma l'attuale governo americano.

fabio69
07-09-2003, 23:01
Originariamente inviato da Hagelnuss.GMBH
Io il mio culo, ai vari Mr. B non glielo do.


ma come, bush ha chiesto il tuo culo?
quindi bush oltre ad essere quello che è, è anche un volgare culattone :eek: :D
se ne imparano di cose in questo forum :sofico:

PaTLaBoR
07-09-2003, 23:02
Ieri ho notato in tv la faccia di bush..e ho notato che ha proprio una faccia da ca**o.....

cerbert
08-09-2003, 09:47
Bentornato, fabio.

Ma sai che è curioso, dici che ho bisogno di rinfrescarmi la memoria, purtuttavia mi sembra che quello più smemorato di noi due sei proprio tu.

Perchè se no ricorderesti le mie invettive sul fatto che i Membri Permanenti del Consiglio di Sicurezza ONU di fatto ne bloccano praticamente tutte le prerogative d'azione presi a farsi dispetti gli uni con gli altri. E gli USA, NON MI PARE siano fuori dal CdS.
Nè mi pare lo sia la GB.

Ricordi, vero, le circa DIECI volte che dovendo rispondere al tuo tentativo prolisso di attribuire all'ONU TUTTA LA COLPA del massacro di Srebrenica io ho postato una cronologia piuttosto dettagliata. Ma la riposto, sperando che questa volta sarà L'ULTIMA:

22 maggio 1993: L'Onu crea sei "zone di sicurezza" a maggioranza musulmana, (Sarajevo, Tuzla, Zepa, Goradze, Srebrenica, Bihac), che saranno controllate dai Caschi Blu. Il Segretario Generale chiede 32000 uomini agli stati membri per garantire le aree di sicurezza, ne potrà schierare 7200 (ovvero neanche bastanti per proteggere due aree).
11 luglio 1995: Srebrenica cade. Le milizie serbe conquistano dunque una delle enclaves musulmane "protette" dall'Onu, che i Caschi Blu olandesi avrebbero dovuto difendere. Circa ventimila persone scappano dalla città. Poco meno di un migliaio di Caschi Blu, senza mezzi pesanti e copertura aerea, si trovano di fronte a 5000 miliziani. Inoltre il CdS non ha approvato nessun tipo di regola d'ingaggio... sono lì senza potersi difendere.


Questo significa, caro fabio e cari tutti, che USA, GB, Francia, Germania, Spagna, Italia, Russia, in DUE ANNI non sono riusciti a dare all'ONU 32000 uomini armati ed equipaggiati per fermare i miliziani di ogni parte. Colpa dell'ONU?

Poi, il 30 agosto si sveglia la NATO e colpisce... quali paesi fanno parte della NATO?... esclusa Russia direi che li ho già elencati.
Ma, per giustizia, sarebbe improvvido chiudere qui... mi fa piacere ricordare che il negoziatore americano a Dayton definì Milosevich "Il più affidabile tra le parti"... Cosa che, per altri eventi che non cito, è stata ricordata in questi giorni, assieme al suggerimento di "incentivare" il buon Slobo a comportarsi bene. Non proseguo per pietà. Del resto il "Time" aveva dedicato la prima di copertina al suo faccione da culo con il titolo "L'uomo della pace" :muro: :muro: . Colpa dell'ONU anche questo riproporsi delle "negoziazioni di forma" che erano state portate avanti allo stesso modo da Francia, Germania e Gran Bretagna verso i loro pupilli per tutto il periodo precedente?
Chissà come mai, del processo a Slobo non si parla più... dopo l'entusiasmo iniziale? Tanto che l'autore del libro sul processo, giornalista de "La Stampa" (noto quotidiano stalinista), nella postfazione lamenta la reticenza dimostrata negli ultimi mesi della sua inchiesta dai portavoce della corte. Sarà perchè siamo arrivati al momento in cui si parla dei suoi incontri con la diplomazia internazionale? Del dopo-Dayton?

Ma sarebbe opportuno fermare i ricordi, se no dovrei recuperare articoli a caso come fai tu e fare un bel collage che parli, che so, dell'efficacissimo intervento in Somalia, VOLUTO e comandato quasi unilateralmente dagli USA, oppure della situazione attuale nei Balcani, sotto la KFOR. Non è neanche questione di ricordi, siamo all'attualità: il rapporto 2003 di Amnesty denuncia 1200 sparizioni di Serbi in Kosovo dalla fine della guerra, ad opera dei miliziani Kosovari, a cui si aggiunge un numero imprecisato (perchè non censiti) di Rom e altre etnie minoritarie, case date alle fiamme e testimonianze di coinvolgimento della polizia locale... niente male, per una zona "pacificata". Poi di cosa vogliamo parlare per dimostrare l'efficacia dell'azione unilaterale dell'occidente se confrontata a quella dell'ONU.
Israele e Palestina?
Turchia?
Iraq (che peraltro sarebbe l'argomento del thread)?
Cecenia?
Oppure uno dei centinaia di "conflitti dimenticati" che Misna (www.misna.org), Peacelink (www.peacelink.it) o Warnews (www.warnews.it) ricordano quotidianamente a chi si vuole informare, che la Commissione per I Diritti Umani relaziona per il Consiglio di Sicurezza il quale, da decenni, se ne strafotte.
Colpa dell'ONU se il massimo organismo IMPOSTOGLI dai vincitori della seconda guerra mondiale e mai revisionato nonostante il mondo sia cambiato (ma cazzo, al tempo c'erano ancora LE COLONIE!!!) è regolato da una manica di egoisti imbecilli?
Colpa dell'ONU se invece di essere una democrazia di stati è un'oligarchia?

E cosa gli sostituiamo? Un'altra oligarchia (la NATO, che funziona proprio a puntino :muro: come visto)? O una monarchia totalitaria?

A questo punto scegliete voi.

ALBIZZIE
08-09-2003, 11:15
fettina di culo? questo vuole soldi, altoche:

«Spenderemo ciò che è necessario ma vinceremo»
Bush: «Più soldi contro il terrorismo»
Il presidente degli Stati Uniti nel discorso alla nazione chiede altri 87 miliardi di dollari per fermare i terroristi in Iraq
WASHINGTON - A quattro giorni dal secondo anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001, George W. Bush ha fatto la notte scorsa il punto sulla guerra contro il terrorismo. Il presidente americano ha anche annunciato che chiederà 87 miliardi di dollari (poco più di 78 miliardi di euro) al Congresso per lottare contro il terrorismo in Iraq e in Afghanistan. Nel discorso di quindici

Bush parla alla nazione (Epaphoto)
minuti pronunciato dalla Casa Bianca e diffuso dalla televisione in tutto il Paese - ma anche, come di consueto, su Internet - , Bush ha descritto l’Iraq come «il fronte centrale della guerra contro il terrorismo» e ha chiesto ad altri Paesi, compresi quelli che si erano opposti all’intervento militare, di fornire truppe e fondi.

LE CIFRE - Il discorso di stanotte alla nazione è stato il più importante da quando il presidente americano ha dichiarato la fine dei combattimenti in Iraq, il 1 maggio scorso. Da quella data, 149 soldati americani sono morti, vittime di attacchi, per un totale di 287 in tutta la guerra. Bush ha detto «faremo tutto ciò che è necessario, spenderemo ciò che è necessario, per pervenire a questa essenziale vittoria nella guerra contro il terrorismo, per promuovere la libertà e per rendere il nostro Paese più sicuro» ha assicurato Bush. Il presidente Usa ha poi giudicato che il numero dei soldati americani attualmente schierati in Iraq (130mila) è sufficiente, ma che le autorità militari americane hanno chiesto la creazione di una terza divisione multinazionale, oltre a quelle comandate dalla Gran Bretagna e dalla Polonia.

LA STRATEGIA IN IRAQ - Il presidente Usa ha specificato: «La nostra strategia in Iraq ha tre obiettivi: distruggere i terroristi, ottenere il sostegno di altri Paesi per un Iraq libero (...) e aiutare gli iracheni ad assumere la responsabilità della loro difesa e del loro avvenire». Facendo poi riferimento a Francia, Germania e Russia, Bush ha riconosciuto che «non tutti i nostri amici sono stati d’accordo con la nostra decisione di rovesciare Saddam Hussein. Ma

Bush parla alla nazione in diretta tivù (Epaphoto)
non possiamo lasciare che le nostre divergenze passate interferiscano con i nostri doveri presenti».

IL RUOLO DELL'ONU - Nel suo discorso Bush ha poi detto che «i membri dell’Onu hanno l’occasione e la responsabilità di assumere un ruolo più ampio e di assicurarsi che questo Paese divenga un Paese libero e democratico». Bush ha poi detto che gli Stati Uniti domanderanno la partecipazione di altri Paesi alla ricostruzione dell’Iraq. Ha poi annunciato che il segretario di Stato Colin Powell incontrerà prossimamente i rappresentanti di diversi Paesi per ottenere il loro contributo agli impegni in Afghanistan, prima di fare la stessa cosa il prossimo mese per l’Iraq. «L’Europa, il Giappone e gli Stati del Medio Oriente avranno tutti vantaggio dal successo della libertà in questi due Paesi e dovranno contribuire a questo successo» ha ancora aggiunto. Il presidente americano ha affermato che la violenza non costringerà gli Stati Uniti a battere in ritirata.

BATTERE I TERRORISTI - Ancora sul terrorismo: «Il mezzo più sicuro di evitare attacchi contro la nostra popolazione è di attaccare il nemico là dove si trova e si prepara. Noi combattiamo questo nemico in Iraq e in Afghanistan oggi, al fine di non incontrarlo nelle nostre strade, nei nostri villaggi» ha aggiunto il presidente americano nel suo discorso in tv dalla Casa Bianca.


da corriere.it

mrmic
08-09-2003, 11:17
..sono stati sempre gli Usa, prima della guerra in Kosovo, a definire Milosevic "persona affidabile", togliergli l'embargo, e permettere alle compagnie di tutto il mondo di riprendere i contratti commerciali con le aziende locali. Ottima scelta, chissà che belle antenne e impianti di telecomunicazioni avevano...:rolleyes:

scusa l'OT Cerbert

parax
08-09-2003, 12:23
Fino a quando i soldi sono dei suoi concittadini faccia pure.

cerbert
08-09-2003, 13:05
Originariamente inviato da mrmic
..sono stati sempre gli Usa, prima della guerra in Kosovo, a definire Milosevic "persona affidabile", togliergli l'embargo, e permettere alle compagnie di tutto il mondo di riprendere i contratti commerciali con le aziende locali. Ottima scelta, chissà che belle antenne e impianti di telecomunicazioni avevano...:rolleyes:

scusa l'OT Cerbert

Diciamo che non volevo scendere tanto in profondità, ma d'altra parte, visto che in Italia andiamo fieri di una capacità mnemonica che arriva sì e no alla colazione mattutina, la tua precisazione è benvenuta... tanto sarà dimenticata entro un'ora dalla scomparsa di questo thread nel dimenticatoio. :muro:

Non mi faccio molte illusioni... i feroci censori dei fallimenti ONU, entro sei mesi si saranno dimenticati delle dichiarazioni e delle promesse fatte prima dell'intervento, entro un anno della situazione irakena nel dopoguerra e entro un anno e mezzo saranno convinti che quanto successo in Iraq è un'ennesima dimostrazione dell'incapacità dell'ONU (continuando a parlarne come gli italiani parlano dei "politici", figure astratte con cui non hanno nessuna relazione, nè loro nè la persona che hanno eletto).
Del resto, su questo stesso forum, qualcuno riuscì a dire che, se non altro, questo intervento avrebbe posto fine alle immani sofferenze causate alla popolazione irakena "dall'embargo voluto dall'ONU" (sic) :muro: .

Di fronte a questo atteggiamento, ancora mi stupisco che non abbiano contattato la "Fortezza delle Scienze" affinchè mandi Mazinga a sconfiggere i perfidi alieni dell'ONU.