SaMu
31-08-2003, 17:39
N.B.Prima che arrivi Cerbert con una filippica di 100 righe, preavviso che il contenuto di questo topic ha carattere scherzoso non serioso:D
L'altro giorno aiutavo mia cugina, studentessa di un liceo pubblico, a fare i compiti delle vacanze. Mi capita sotto mano il giornalino del liceo dell'anno scorso. Mi metto a leggere e rimango incuriosito da un articolo sul neoliberismo il cui autore e gli intervistati, studenti del liceo, credo si identifichino come no global. Leggo con interesse finchè la mia attenzione è calamitata dalla tesi di un giovane intervistato:
"[..] E lo sapete che i motori delle automobili, anche quelle verdi, rendono al massimo il 30%? Ogni 100 litri di carburante che ci mettete, solo 30 servono a far andare la macchina mentre gli altri 70 sono bruciati inutilmente. E sapete a chi conviene questo? Alle compagnie petrolifere multinazionali, alle 7 Sorelle che così invece di 30 litri ve ne vendono 100 incrementando i loro profitti. E a chi importa dell'inquinamento? Il mercato neoliberista si sa, per funzionare deve vendere![..]"
L'aspetto divertente di questa tesi così convinta, l'avran già capito fisici e ingegneri :D è che questa termodinamica neoliberista descritta dal giovane noglobal viola tutti i principi della termodinamica e delle macchine termiche. :D
[breve bigino di termodinamica]
Una macchina termica (vedi: motore) ha un rendimento massimo teorico che NON E' 100 ma è quello del ciclo di Carnot:
1-Ts/Ti
con Ts temperatura del pozzo termico di scarico e Ti temperatura della sorgente.
Anche in condizioni ideali teoriche quindi, cioè in assenza di attriti e irreversibilità, il rendimento di un motore ideale ha un limite superiore nell'ordine del 60-70% a seconda di temperature e carburanti. Messi in conto anche attriti e irreversibilità (che purtroppo non sono invenzioni neoliberiste :D) il rendimento massimo teorico di un motore reale scende ad un valore nell'ordine del 40%, e deve confrontarsi a questo punto con la resistenza dei materiali disponibili, la necessità di potenza e gli altri limiti costruttivi tecnico/ingegneristici.
[/fine breve bigino di termodinamica]
Insomma riassumendo del 70% di spreco che il giovane no global metteva in conto a bieche cospirazioni neoliberiste, più della metà è di responsabilità dell'ingegner Sadi Carnot ;) il rimanente se lo dividono gli attriti, i salti termici attraverso differenze finite di temperatura, la deformazione dei materiali a sollecitazioni o temperature elevate. :p
La cosa mi ha fatto sorridere, ho pensato di condividerla con voi. :oink: :D
L'altro giorno aiutavo mia cugina, studentessa di un liceo pubblico, a fare i compiti delle vacanze. Mi capita sotto mano il giornalino del liceo dell'anno scorso. Mi metto a leggere e rimango incuriosito da un articolo sul neoliberismo il cui autore e gli intervistati, studenti del liceo, credo si identifichino come no global. Leggo con interesse finchè la mia attenzione è calamitata dalla tesi di un giovane intervistato:
"[..] E lo sapete che i motori delle automobili, anche quelle verdi, rendono al massimo il 30%? Ogni 100 litri di carburante che ci mettete, solo 30 servono a far andare la macchina mentre gli altri 70 sono bruciati inutilmente. E sapete a chi conviene questo? Alle compagnie petrolifere multinazionali, alle 7 Sorelle che così invece di 30 litri ve ne vendono 100 incrementando i loro profitti. E a chi importa dell'inquinamento? Il mercato neoliberista si sa, per funzionare deve vendere![..]"
L'aspetto divertente di questa tesi così convinta, l'avran già capito fisici e ingegneri :D è che questa termodinamica neoliberista descritta dal giovane noglobal viola tutti i principi della termodinamica e delle macchine termiche. :D
[breve bigino di termodinamica]
Una macchina termica (vedi: motore) ha un rendimento massimo teorico che NON E' 100 ma è quello del ciclo di Carnot:
1-Ts/Ti
con Ts temperatura del pozzo termico di scarico e Ti temperatura della sorgente.
Anche in condizioni ideali teoriche quindi, cioè in assenza di attriti e irreversibilità, il rendimento di un motore ideale ha un limite superiore nell'ordine del 60-70% a seconda di temperature e carburanti. Messi in conto anche attriti e irreversibilità (che purtroppo non sono invenzioni neoliberiste :D) il rendimento massimo teorico di un motore reale scende ad un valore nell'ordine del 40%, e deve confrontarsi a questo punto con la resistenza dei materiali disponibili, la necessità di potenza e gli altri limiti costruttivi tecnico/ingegneristici.
[/fine breve bigino di termodinamica]
Insomma riassumendo del 70% di spreco che il giovane no global metteva in conto a bieche cospirazioni neoliberiste, più della metà è di responsabilità dell'ingegner Sadi Carnot ;) il rimanente se lo dividono gli attriti, i salti termici attraverso differenze finite di temperatura, la deformazione dei materiali a sollecitazioni o temperature elevate. :p
La cosa mi ha fatto sorridere, ho pensato di condividerla con voi. :oink: :D