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View Full Version : Attentato contro gli irakeni


cerbert
29-08-2003, 14:28
Iraq: autobomba uccide 20, leader sciita fra vittime

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BAGHDAD/TEHERAN (Reuters) - Sono una ventina le vittime dell'esplosione di un'auto-bomba davanti alla principale moschea di Najaf, città santa degli sciiti in Iraq, avvenuta oggi subito dopo la tradizionale preghiera del venerdì. Tra di loro, c'è anche il leader degli sciiti iracheni Mohammed al-Hakim. Lo ha reso noto uno dei più importanti gruppi sciiti.


"E' successo subito dopo le preghiere. Era un'auto-bomba e fino a venti persone sono rimaste uccise", ha detto a Baghdad a Reuters Adel Abdul Mahdi, un funzionario del Consiglio Supremo per la Rivoluzione islamica in Iraq (SCIRI), dopo aver ricevuto notizia di quanto accaduto a Najaf.


Successivamente, Mohsen Hakim, nipote del leader nonché alto dirigente dello SCIRI, parlanda da Theheran ha detto a Reuters che "Mohammed Baqer al-Hakim è divenuto un martire.


Secondo una fonte vicina al Consiglio, Hakim sarebbe morto nell'esplosione della sua stessa auto.


L'impressione che ricavo, collegando questa notizia con il camion-bomba lanciato contro la sede ONU, è che in Iraq si sia insediato un terzo "contendente" tra gli occupanti e i loro avversari.
Infatti già il primo attentato mi era sembrato "strano". Per la maggioranza degli irakeni l'ONU rappresentava il "poliziotto buono", contrapposto ai due "poliziotti cattivi" (Saddam e blocco USA/GB). Non c'era "familiarità" ma si trattava comunque della bandiera che dispensava aiuti e a cui si poteva protestare quando gli ispettori UNSCOM di Richard Butler detto "Il Texano" eccedevano in arroganza.
Anche dopo la "liberazione" la sede ONU è comunque rimasta il palazzo in cui operavano le organizzazioni umanitarie apprezzate dagli irakeni.
Per cui mi sembrava improvvido, da parte di formazioni armate contro l'occupazione, aggredire coloro i quali la popolazione vede come "buoni" rischiando di giocarsi il supporto finora ottenuto.
A maggior ragione mi pare assurdo questo ultimo attentato rivolto non verso gli odiati occupanti ma verso la popolazione.

Nella mia opinione, chi si muove dietro questi massacri vuole trasformare l'Iraq in un terreno di guerra permanente senza motivi altri rispetto ai vantaggi che la guerra porta. Al-Quaeda, etichetta applicata ad una "cupola" che guadagna sul traffico di armi, droga e persone, mi sembra un candidato più che papabile.

smeg47
29-08-2003, 14:37
Originariamente inviato da cerbert
L'impressione che ricavo, collegando questa notizia con il camion-bomba lanciato contro la sede ONU, è che in Iraq si sia insediato un terzo "contendente" tra gli occupanti e i loro avversari.
Infatti già il primo attentato mi era sembrato "strano". Per la maggioranza degli irakeni l'ONU rappresentava il "poliziotto buono", contrapposto ai due "poliziotti cattivi" (Saddam e blocco USA/GB). Non c'era "familiarità" ma si trattava comunque della bandiera che dispensava aiuti e a cui si poteva protestare quando gli ispettori UNSCOM di Richard Butler detto "Il Texano" eccedevano in arroganza.
Anche dopo la "liberazione" la sede ONU è comunque rimasta il palazzo in cui operavano le organizzazioni umanitarie apprezzate dagli irakeni.
Per cui mi sembrava improvvido, da parte di formazioni armate contro l'occupazione, aggredire coloro i quali la popolazione vede come "buoni" rischiando di giocarsi il supporto finora ottenuto.
A maggior ragione mi pare assurdo questo ultimo attentato rivolto non verso gli odiati occupanti ma verso la popolazione.

Nella mia opinione, chi si muove dietro questi massacri vuole trasformare l'Iraq in un terreno di guerra permanente senza motivi altri rispetto ai vantaggi che la guerra porta. Al-Quaeda, etichetta applicata ad una "cupola" che guadagna sul traffico di armi, droga e persone, mi sembra un candidato più che papabile.


MI pare un'analisi condivisibile...

Tra l'altro laggiù le cose si stanno facendo sempre più intricate...

Quincy_it
29-08-2003, 14:39
Originariamente inviato da cerbert
L'impressione che ricavo, collegando questa notizia con il camion-bomba lanciato contro la sede ONU, è che in Iraq si sia insediato un terzo "contendente" tra gli occupanti e i loro avversari.
[cut]


Quoto e sottoscrivo.
Sicuramente c'è qualche fazione o organizzazione che ha tutti gli interessi affinchè caos, disordini e attentati siano all'ordine del giorno e durino il più possibile.

MButi
29-08-2003, 17:03
Iraq il nuovo Libano ? Se è questo l'obiettivo la strada è quella giusta :(

cerbert
29-08-2003, 17:08
C'è grossa confusione nelle notizie riportate.
Dai venti morti iniziali si è arrivati fino a ottanta e poi a cento :eek: :cry:.
Alcune veline riportano accuse degli sciiti alla guerriglia fedele a Saddam, ma non si capisce secondo quali fonti.
Se si voleva creare un gran casino... chiunque sia stato c'è riuscito.
:muro:

GhePeU
29-08-2003, 17:14
mmmh... quel mohammed al-hakim era il capo dello sciri, quello rimasto in esilio in iran e che aveva detto di recente che non intendeva cominciare una rivoluzione che trasformasse l'iraq in una repubblica islamica modello iraniano? :what:

jumpermax
29-08-2003, 18:31
Originariamente inviato da cerbert
L'impressione che ricavo, collegando questa notizia con il camion-bomba lanciato contro la sede ONU, è che in Iraq si sia insediato un terzo "contendente" tra gli occupanti e i loro avversari.
Infatti già il primo attentato mi era sembrato "strano". Per la maggioranza degli irakeni l'ONU rappresentava il "poliziotto buono", contrapposto ai due "poliziotti cattivi" (Saddam e blocco USA/GB). Non c'era "familiarità" ma si trattava comunque della bandiera che dispensava aiuti e a cui si poteva protestare quando gli ispettori UNSCOM di Richard Butler detto "Il Texano" eccedevano in arroganza.
Anche dopo la "liberazione" la sede ONU è comunque rimasta il palazzo in cui operavano le organizzazioni umanitarie apprezzate dagli irakeni.
Per cui mi sembrava improvvido, da parte di formazioni armate contro l'occupazione, aggredire coloro i quali la popolazione vede come "buoni" rischiando di giocarsi il supporto finora ottenuto.
A maggior ragione mi pare assurdo questo ultimo attentato rivolto non verso gli odiati occupanti ma verso la popolazione.

Nella mia opinione, chi si muove dietro questi massacri vuole trasformare l'Iraq in un terreno di guerra permanente senza motivi altri rispetto ai vantaggi che la guerra porta. Al-Quaeda, etichetta applicata ad una "cupola" che guadagna sul traffico di armi, droga e persone, mi sembra un candidato più che papabile.
Non credo proprio che le truppe vengano viste come truppe di occupazione, non più di quanto non lo fossero le truppe alleate nell'Italia del 45. Niente di strano poi che Al-Queida sia tentando con tutti i mezzi di far saltare la missione AngloAmericana: un Iraq libero così come una Palestina libera toglierebbe il terreno sotto i piedi al terrorismo internazionale. Tra l'altro aveva già forti contatti col regime irakeno, con il quale certo condivideva una serie di obbiettivi in comune.

GhePeU
29-08-2003, 18:36
Originariamente inviato da jumpermax
Non credo proprio che le truppe vengano viste come truppe di occupazione, non più di quanto non lo fossero le truppe alleate nell'Italia del 45. Niente di strano poi che Al-Queida sia tentando con tutti i mezzi di far saltare la missione AngloAmericana: un Iraq libero così come una Palestina libera toglierebbe il terreno sotto i piedi al terrorismo internazionale. Tra l'altro aveva già forti contatti col regime irakeno, con il quale certo condivideva una serie di obbiettivi in comune.


i contatti tra al qaeda e l'iraq per ora sono noti solo dalle "informazioni" dei servizi segreti inglesi e americani, o meglio, da quello che i governi inglese e americano hanno diffuso dei rapporti dei servizi segreti, e non si tratta certo di materiale molto attendibile :rolleyes:

quanto al resto, qualsiasi reportage o intervista dall'iraq, e anche le stesse fonti ufficiali, sottolineano che in alcune zone del paese, soprattutto nel triangolo formato da baghdad, tikrit e fallujah, abitato per lo più da arabi sunniti, le truppe americane SONO viste come occupanti

jumpermax
29-08-2003, 18:47
Originariamente inviato da GhePeU
i contatti tra al qaeda e l'iraq per ora sono noti solo dalle "informazioni" dei servizi segreti inglesi e americani, o meglio, da quello che i governi inglese e americano hanno diffuso dei rapporti dei servizi segreti, e non si tratta certo di materiale molto attendibile :rolleyes:

quanto al resto, qualsiasi reportage o intervista dall'iraq, e anche le stesse fonti ufficiali, sottolineano che in alcune zone del paese, soprattutto nel triangolo formato da baghdad, tikrit e fallujah, abitato per lo più da arabi sunniti, le truppe americane SONO viste come occupanti
Certamente e come spieghi la presenza massiccia di Al-Queida adesso? Come possono compiere dopo solo pochi mesi attentati a ripetizione in un paese dai confini blindati come l'Iraq? Qua non stiamo facendo un processo all'intervento ma un'analisi della situazione. Pensare che i servizi segreti irakeni non fossero in contatto con al Queida visto e considerato gli interessi di Saddam e la sua abilità nel saper usare ogni mezzo possbile a suo vantaggio credo sia abbastanza ingenuo Non si tratta di raccogliere prove visto che questo non è un processo. Legami tra terrorismo e servizi segreti non sono certo un caso isolato, ci sono stati per anni anche da noi, senza che ci fossero prove concrete per poterlo dimostrare.

Max2
29-08-2003, 19:13
Originariamente inviato da cerbert
C'è grossa confusione nelle notizie riportate.
Dai venti morti iniziali si è arrivati fino a ottanta e poi a cento :eek: :cry:.
Alcune veline riportano accuse degli sciiti alla guerriglia fedele a Saddam, ma non si capisce secondo quali fonti.
Se si voleva creare un gran casino... chiunque sia stato c'è riuscito.
:muro:



Ho visto! ... in effetti la situazione è sempre più intricata ...