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View Full Version : Amazzonia: ogni tanto si vince anche!


BadMirror
07-08-2003, 19:12
Roma, 6 agosto 2003 - Gli indios brasiliani Deni hanno festeggiato
oggi con canti e danze la vittoria di una battaglia durata 18 anni.
Si e' completata oggi la demarcazione delle terre indios della
regione (3.600.0000 ettari di Amazzonia), dove le compagnie del
legname non potranno piu' tagliare gli alberi. Gli indios sono stati
sostenuti da Greenpeace e da due organizzazioni che si battono per
gli indigeni, CIMI e OPAN. In queste terre, che ancora non sono state
studiate scientificamente, potranno vivere dei prodotti della foresta
2.400 persone, tra cui i Hi-mariman, un gruppo di meno di 200 indios
che non ha mai avuto contatti con persone al di fuori della comunita'
indigena.
Eââ,¬â"¢ dal 1999 che Greenpeace si batte per i Deni, dopo aver scoperto
che la compagnia malese del legname WTK aveva acquistato 313.000
ettari di foresta, di cui la meta' nel territorio degli Indios, per
sfruttare il legname. Nel 2001, l'associazione ambientalista ha
mandato volontari da tutto il mondo per aiutare i Deni nel processo
di autodemarcazione dei propri confini, fornendo loro assistenza e
insegnando l'uso del gps e di altri strumenti necessari al lavoro da
compiere.
Il governo brasiliano, dopo un mese di lavoro, ordino' alle Ong di
lasciare l'area e ai Deni di bloccare il lavoro. Gli indios decisero
di non mollare e un mese dopo l'allora ministro della giustizia, Jose
Gregori, riconobbe con un atto formale i confini delle terre Deni. A
maggio 2003 e' iniziata cosi' la delimitazione da parte del governo
dei confini dellââ,¬â"¢area ed oggi il processo e' stato finalmente
completato.
"La demarcazione delle terre indigene e' un modo efficace per
proteggere l'Amazzonia, minacciata dal taglio industriale del
legname, spesso condotto in maniera distruttiva e a volte illegale-
spiega Sergio Baffoni, responsabile foreste di Greenpeace le immagini
satellitari mostrano che la deforestazione avanza. Lo stesso governo
brasiliano stima che in un anno, tra agosto 2001 e agosto 2002, si e'
persa una superficie forestale pari a 5 milioni di campi di calcio".
I dati del governo segnalano quindi una crescita della deforestazione
del 40% in un solo anno:
Secondo l'INPE, National Institute of Space Research, nel 2002 sono
andati distrutti in Amazzonia 25.460 chilometri quadri di foresta,
il secondo tasso piu' alto di deforestazione della storia.
"La battaglia dei Deni per la loro terra e' una testimonianza del
fatto che sono le persone che ci vivono quelle che possono meglio
difendere la foresta-spiega Paulo Adario, dalla base permanente di
Greenpeace in Amazzonia il 9 agosto l'Onu ha proclamato la giornata
mondiale di difesa dei popoli indigeni riconoscendoli come
protagonisti indispensabili dello sviluppo sostenibile a livello
locale, grazie alle conoscenze che hanno accumulato nei secoli"


:):):)

gpc
07-08-2003, 19:27
Alcune azioni di greenpeace le disapprovo, ma in queste questioni hanno tutto la mia approvazione.
Spero che in fretta si impari a preservare gli ambienti che ancora sono incontaminati e a recuperare quelli danneggiati, ma questo è un lavoro che non può interessare solo chi fa il danno, ma anche chi lo commissiona (vedi quando hanno fermato il carico di legname vietato arrivato in Italia, se non ricordo male).

BadMirror
07-08-2003, 19:31
Meno male che ci sei tu :)

Anch'io a volte disapprovo alcuni metodi di greenpeace, però devo tuttavia ammettere che non sono molti gli organi che si muovono come loro. Il fatto è che sostenere battaglie legali contro grandi industrie non è cosa di tutti i giorni, specie in alcuni tribunali, specie se si combatte un avvocato contro 20 (per non parlare delle mazzette che gireranno alla grande in sudamerica imho). Quindi a volte si fa prima a piazzarsi con una barca davanti ad un isola o contro le baleniere etc....
Cmq quello dell'amazzonia è un problemone, uno di quei problemoni che però non sentiamo mai nei tg :(
:)

Ewigen
07-08-2003, 19:32
Originariamente inviato da BadMirror
Roma, 6 agosto 2003 - Gli indios brasiliani Deni hanno festeggiato
oggi con canti e danze la vittoria di una battaglia durata 18 anni.
Si e' completata oggi la demarcazione delle terre indios della
regione (3.600.0000 ettari di Amazzonia), dove le compagnie del
legname non potranno piu' tagliare gli alberi. Gli indios sono stati
sostenuti da Greenpeace e da due organizzazioni che si battono per
gli indigeni, CIMI e OPAN. In queste terre, che ancora non sono state
studiate scientificamente, potranno vivere dei prodotti della foresta
2.400 persone, tra cui i Hi-mariman, un gruppo di meno di 200 indios
che non ha mai avuto contatti con persone al di fuori della comunita'
indigena.
Eââ,¬â"¢ dal 1999 che Greenpeace si batte per i Deni, dopo aver scoperto
che la compagnia malese del legname WTK aveva acquistato 313.000
ettari di foresta, di cui la meta' nel territorio degli Indios, per
sfruttare il legname. Nel 2001, l'associazione ambientalista ha
mandato volontari da tutto il mondo per aiutare i Deni nel processo
di autodemarcazione dei propri confini, fornendo loro assistenza e
insegnando l'uso del gps e di altri strumenti necessari al lavoro da
compiere.
Il governo brasiliano, dopo un mese di lavoro, ordino' alle Ong di
lasciare l'area e ai Deni di bloccare il lavoro. Gli indios decisero
di non mollare e un mese dopo l'allora ministro della giustizia, Jose
Gregori, riconobbe con un atto formale i confini delle terre Deni. A
maggio 2003 e' iniziata cosi' la delimitazione da parte del governo
dei confini dellââ,¬â"¢area ed oggi il processo e' stato finalmente
completato.
"La demarcazione delle terre indigene e' un modo efficace per
proteggere l'Amazzonia, minacciata dal taglio industriale del
legname, spesso condotto in maniera distruttiva e a volte illegale-
spiega Sergio Baffoni, responsabile foreste di Greenpeace le immagini
satellitari mostrano che la deforestazione avanza. Lo stesso governo
brasiliano stima che in un anno, tra agosto 2001 e agosto 2002, si e'
persa una superficie forestale pari a 5 milioni di campi di calcio".
I dati del governo segnalano quindi una crescita della deforestazione
del 40% in un solo anno:
Secondo l'INPE, National Institute of Space Research, nel 2002 sono
andati distrutti in Amazzonia 25.460 chilometri quadri di foresta,
il secondo tasso piu' alto di deforestazione della storia.
"La battaglia dei Deni per la loro terra e' una testimonianza del
fatto che sono le persone che ci vivono quelle che possono meglio
difendere la foresta-spiega Paulo Adario, dalla base permanente di
Greenpeace in Amazzonia il 9 agosto l'Onu ha proclamato la giornata
mondiale di difesa dei popoli indigeni riconoscendoli come
protagonisti indispensabili dello sviluppo sostenibile a livello
locale, grazie alle conoscenze che hanno accumulato nei secoli"


:):):)

Ogni tanto anche greenpeace fa quacosa di buono.Quando ci vuole ci vuole.

gpc
07-08-2003, 19:36
Originariamente inviato da BadMirror
Meno male che ci sei tu :)

Anch'io a volte disapprovo alcuni metodi di greenpeace, però devo tuttavia ammettere che non sono molti gli organi che si muovono come loro. Il fatto è che sostenere battaglie legali contro grandi industrie non è cosa di tutti i giorni, specie in alcuni tribunali, specie se si combatte un avvocato contro 20 (per non parlare delle mazzette che gireranno alla grande in sudamerica imho). Quindi a volte si fa prima a piazzarsi con una barca davanti ad un isola o contro le baleniere etc....
Cmq quello dell'amazzonia è un problemone, uno di quei problemoni che però non sentiamo mai nei tg :(
:)

:p
Verissimo, mi ricordo che fino ad una decina di anni fa se ne parlava tantissimo dell'amazzonia, della foresta africana e si iniziava a parlare anche della foresta russa, sterminata ed incontaminata per ora, non meno importante di quelle tropicali anche se meno famosa, e invece adesso niente, puf... sarà perchè è tutto a posto? :rolleyes: Io ero rimasto ai dati che parlavano di disboscamenti di aree pari alla svizzera ogni anno, chissà se le cose vanno meglio...
Come per il buco nell'ozono, effetto serra, e via andare.
Ok, l'allarmismo è dannoso, ma mettere la testa sotto la sabbia lo è ancora di più.
Personalmente sono molto pessimista per quel che riguarda la situazione ambientale del pianeta e mi fa molto piacere che ci siano queste associazioni, anche se purtroppo a volte fanno la parte degli integralisti (e mi scadono parecchio).

BadMirror
07-08-2003, 19:43
I fissati purtroppo sono dappertutto, quelli che si credono di poter salvare il mondo da soli. Invece bisogna sensibilizzare la gente, ma senza i mass media è dura.
E dire che di argomenti ce ne sarebbero. In congo in 5 anni 2 milioni e mezzo di morti, c'è pure una missione italiana eppure non se ne sente parlare. Tutti ci ricordiamo del bambino nero che dice "basta poco che ce vò", ma sembra solo una pubblicità come le altre.
A volte mi sento in colpa, non poco.

gpc
07-08-2003, 19:46
Già già, ogni tanto leggo che succede in africa e c'è veramente da rabbrividire... :(
E noi stiamo a perdere tempo coi formaggi e coi prosciutti dell'unione europea invece di pensare a fare qualcosa di utile come inviare forze di pace e dare realmente una mano (come istituzioni europee, che di soldini ne hanno proprio tanti)... :rolleyes:

BadMirror
07-08-2003, 19:49
Originariamente inviato da gpc
Già già, ogni tanto leggo che succede in africa e c'è veramente da rabbrividire... :(
E noi stiamo a perdere tempo coi formaggi e coi prosciutti dell'unione europea invece di pensare a fare qualcosa di utile come inviare forze di pace e dare realmente una mano (come istituzioni europee, che di soldini ne hanno proprio tanti)... :rolleyes:

Oggi sentivo di quel russo che ha comprato il chelsea che ha un patrimonio di 5,7 miliardi di euro :eek:
Mi sono reso conto di quanta sproporzione ci sia nel mondo e che se basterebbe il patrimonio di una sola persona a risanare un popolo (anzi di più) allora se tutti ci mettessimo a..........vabbè utopie.
:)

gpc
07-08-2003, 19:56
Eh sì, queste sono utopie...
E proprio per questo io non parlo di azioni di una singola persona, ma delle istituzioni. Sai, bene o male, quando non sono soldi tuoi, li dai via più volentieri :D e per questo dico che in europa spendono soldi per cazzate come il marchio del grana o per decidere se ci vadano i grassi vegetali nel cioccolato o meno, quando invece potrebbero aiutare i paesi africani in guerra ad uscirne.
Anche perchè, è inutile che ci lamentiamo sempre che l'europa non ha importanza pratica nel mondo se poi è l'europa per prima a fare poco e niente...
La cosa più deprimente comunque resta il fatto che non si parli di 'ste cose...

BadMirror
07-08-2003, 20:00
Lo so, il fatto è che sul cioccolato si trova l'accordo, su "altro" ogni paese tira i remi in barca, altro che europa.
A proposito dell'amazzonia ho smesso ormai di controllare i dati della deforestazione, come quelli sull'ozone e altro. Mi evito perlomeno di fare incubi la notte (e il giorno).

MarColas
08-08-2003, 09:55
Speriamo sia solo l'inizio :)

Se neanche con l'attuale governo brasiliano le cose cambiano, sarà dura...

KarmaP
08-08-2003, 09:58
Finalmente una buona notizia :)

Bet
08-08-2003, 11:09
bene! :)

cerbert
08-08-2003, 11:24
Ottima notizia.

Qnick
08-08-2003, 12:05
Originariamente inviato da Ewigen
Ogni tanto anche greenpeace fa quacosa di buono.Quando ci vuole ci vuole.

Già, finalmente un bella notizia :) :fiufiu:

BadMirror
08-08-2003, 12:19
Sono contento che questo 3d non sia passato inosservato :)

Se vi interessa mi è arrivato oggi il national geographic e c'è guarda caso proprio un bellissimo articolo sugli indios e l'amazzonia ;)