brain
18-07-2003, 14:36
Oggi ho ricevuto una mail da gianluca (il nostro sysadmin)... che mi ha fatto pensare ad alcune cose...
Tutto parte del fatto che la RIAA, in altre parole l'associazione dei discografici degli USA, ha cominciato a chiedere l'elenco degli ip/utenti a vari isp americani che si suppone utilizzino software p2p in maniera illegale.
Sono inoltre già stati attivati dei sistemi di spying per sniffare ed analizzare il traffico di alcune importanti dorsali (il grande fratello è già qui)... leggete l'articolo: http://punto-informatico.it/p.asp?i=44847
Dove voglio arrivare?
Non mi urta il fatto che vogliano proteggere il copyright di qualche canzonetta, tutto normale, ma soprattutto che con attività simili stanno tentando di limitare la nostra libertà di comunicare in rete!
Questo dicembre sul tavolo delle nazioni unite verranno esaminate le linee guida per lo sviluppo dlla società dell'informazione, e alcune proposte fatte da Cuba e Iran contengono già argomenti del tipo:
- sì all'accesso ad internet universale per tutti gli individui "ma a seconda di quanto previsto dalle leggi nazionali";
- no ad un governo di internet multilaterale e trasparente, "sì a decisioni intergovernative e frutto di accordi tra singoli paesi";
- massima libertà di azione per i media online nell'ambito di un "efficace attività di controllo e monitoraggio da parte dei governi".
In Cina e Vietnam viene già filtrato il traffico di rete e viene eseguita censura sulle informazioni web.
In Iran, Sina Motallebi, l'autore di un web blog contenente pensieri personali contro al regime è stato arrestato.
In Thailandia è fatta una legge per limitare l'attività di gioco su internet.
Questo non è così lontano ...in Italia oltre un anno fa era stata fatta una legge controversa ed ambigua che obbligava a chi pubblica regolarmente informazioni su un web ad essere iscritto all'albo dei giornalisti.
...e questi sono solo pochissimi esempi rispetto a tanti altri articoli che si possono leggere in rete...
Al di là di tutti gli allarmismi elencati qui sopra... come dire, personalmente mi sento quasi.... "offeso".... quando leggo di tentativi di guidare lo sviluppo della rete a partire dall'alto, e quando leggo leggi che tentano di limitarla.
Internet è nata libera dall'unione di tanti utenti e spesso ha respinto le azioni che hanno tentato di "imbrigliarla", ora esitono tanti modi per difendere la propria libertà in rete e il diritto alla riservatezza delle nostre comunicazioni...
Uno di questi è FreeNet: non è un semplice programma di p2p, ma un software libero ed open-source che permette di pubblicare ed ottenere informazioni su internet senza la possibilità di essere censurati.
Per permettere questo la rete di FreeNet è totalmente decentralizzata, il traffico è cifrato per non permettere ad altri di spiare il contenuto delle comunicazioni tra due nodi, chi pubblica e legge le informazioni può restare anonimo per garantire la sua libertà di parola, ecc...
Vi invito a dare un'occhiata e se siete iteressati a leggere i papers che sono sul sito:
http://freenet.sourceforge.net/index.php?page=whatis
http://freenet.sourceforge.net/index.php?page=philosophy
...oggi il mio PC è diventato un nodo di FreeNet
"I worry about my child and the Internet all the time, even though she's too young to have logged on yet. Here's what I worry about. I worry that 10 or 15 years from now, she will come to me and say 'Daddy, where were you when they took freedom of the press away from the Internet?'"
Mike Godwin - Electronic Frontier Foundation
cosa ne pensate?
Tutto parte del fatto che la RIAA, in altre parole l'associazione dei discografici degli USA, ha cominciato a chiedere l'elenco degli ip/utenti a vari isp americani che si suppone utilizzino software p2p in maniera illegale.
Sono inoltre già stati attivati dei sistemi di spying per sniffare ed analizzare il traffico di alcune importanti dorsali (il grande fratello è già qui)... leggete l'articolo: http://punto-informatico.it/p.asp?i=44847
Dove voglio arrivare?
Non mi urta il fatto che vogliano proteggere il copyright di qualche canzonetta, tutto normale, ma soprattutto che con attività simili stanno tentando di limitare la nostra libertà di comunicare in rete!
Questo dicembre sul tavolo delle nazioni unite verranno esaminate le linee guida per lo sviluppo dlla società dell'informazione, e alcune proposte fatte da Cuba e Iran contengono già argomenti del tipo:
- sì all'accesso ad internet universale per tutti gli individui "ma a seconda di quanto previsto dalle leggi nazionali";
- no ad un governo di internet multilaterale e trasparente, "sì a decisioni intergovernative e frutto di accordi tra singoli paesi";
- massima libertà di azione per i media online nell'ambito di un "efficace attività di controllo e monitoraggio da parte dei governi".
In Cina e Vietnam viene già filtrato il traffico di rete e viene eseguita censura sulle informazioni web.
In Iran, Sina Motallebi, l'autore di un web blog contenente pensieri personali contro al regime è stato arrestato.
In Thailandia è fatta una legge per limitare l'attività di gioco su internet.
Questo non è così lontano ...in Italia oltre un anno fa era stata fatta una legge controversa ed ambigua che obbligava a chi pubblica regolarmente informazioni su un web ad essere iscritto all'albo dei giornalisti.
...e questi sono solo pochissimi esempi rispetto a tanti altri articoli che si possono leggere in rete...
Al di là di tutti gli allarmismi elencati qui sopra... come dire, personalmente mi sento quasi.... "offeso".... quando leggo di tentativi di guidare lo sviluppo della rete a partire dall'alto, e quando leggo leggi che tentano di limitarla.
Internet è nata libera dall'unione di tanti utenti e spesso ha respinto le azioni che hanno tentato di "imbrigliarla", ora esitono tanti modi per difendere la propria libertà in rete e il diritto alla riservatezza delle nostre comunicazioni...
Uno di questi è FreeNet: non è un semplice programma di p2p, ma un software libero ed open-source che permette di pubblicare ed ottenere informazioni su internet senza la possibilità di essere censurati.
Per permettere questo la rete di FreeNet è totalmente decentralizzata, il traffico è cifrato per non permettere ad altri di spiare il contenuto delle comunicazioni tra due nodi, chi pubblica e legge le informazioni può restare anonimo per garantire la sua libertà di parola, ecc...
Vi invito a dare un'occhiata e se siete iteressati a leggere i papers che sono sul sito:
http://freenet.sourceforge.net/index.php?page=whatis
http://freenet.sourceforge.net/index.php?page=philosophy
...oggi il mio PC è diventato un nodo di FreeNet
"I worry about my child and the Internet all the time, even though she's too young to have logged on yet. Here's what I worry about. I worry that 10 or 15 years from now, she will come to me and say 'Daddy, where were you when they took freedom of the press away from the Internet?'"
Mike Godwin - Electronic Frontier Foundation
cosa ne pensate?