MM
18-06-2003, 10:49
Girando su Internet si trovano due definizioni di RAID
- Redundant Array of Indipendant Disks = Sistema ridondante di dischi indipendenti
- Redundant Array of Inexpensive Disks = Sistema ridondante di dischi economici
La seconda definizione fà evidentemente riferimento al fatto che il sistema può essere approntato con dischi EIDE, notoriamente più economici dei più professionali e più costosi SCSI.
Al di là della definizione, il RAID è un sistema di “connessione logica” tra più dischi per ottenere determinati vantaggi, quali:
- la visione unica di tutto lo spazio disponibile
- l’aumento delle prestazioni in lettura/scrittura
- l’aumento della sicurezza dei propri dati
Esistono diverse configurazioni RAID che implementano una o più caratteristiche sopra specificate; per quanto riguarda questa discussione, tratteremo solo delle configurazioni normalmente applicabili ai PC su cui operiamo, vale a dire:
- RAID 0
- RAID 1
- RAID 0+1
Tralascio di riportare tutta la definizione delle tre configurazioni citate, rimandando alle FAQ di HWUpgrade
http://faq.hwupgrade.it/29.html
Per informazioni più approfondite sul RAID e sulle configurazioni possibili vi rimando qui:
http://www.elma.it/scsi/Raidtyp.htm
Voglio solo riassumere le caratteristiche delle tre configurazioni, con considerazioni e suggerimenti di carattere pratico:
- RAID 0 (striping): consente di “unire” due o più dischi (sui controller normalmente presenti sui PC solo due) in modo da vederli come un unico spazio, come un unico disco.
Non è necessario che i dischi in RAID siano “gemelli”, non è necessario che siano dello stesso modello e costruttore, ma è consigliato configurare dischi della stessa generazione/tecnologia e con la stessa capacità.
Infatti in configurazione RAID la velocità del sistema è condizionata dal disco più lento, poiché il sistema vede i dischi come se fossero un unico dispositivo.
Per quanto riguarda lo spazio totale disponibile questo sarà uguale a (disco più piccolo) x (numero dei dischi), vale a dire 60GB+80GB=60GBx2=120GB, con perdita di parte dello spazio di uno dei dischi (o ancora 40GB+60GB+80GB=40GBx3=120GB)
Il RAID 0 lo si sceglie per l’aumento delle prestazioni in lettura/scrittura, incremento che raggiunge il limite teorico del 100% (all’atto pratico, mediamente, 40 – 50%)
Per contro questa configurazione comporta un grosso handicap: il guasto di uno dei dischi comporta la perdita totale dei dati contenuti in tutti i dischi, poiché i dati vengono ripartiti su tutti i dischi disponibili e quindi perdere un disco significa rompere la “catena” di indirizzamenti dei dati stessi.
In termini di sicurezza, poiché ogni disco ha statisticamente una certa percentuale di probabilità di guastarsi, visti i presupposti, la probabilità statistica di perdita dei dati è proporzionale al numero dei dischi impiegati.
E’ quindi evidente che un salvataggio dei propri dati, se è sempre consigliato, in questo caso lo è ancora di più.
ATTENZIONE: l’attivazione del RAID 0 è una procedura “distruttiva”, vale a dire che eventuali dati presenti sui dischi che verranno configurati, saranno perduti, visto che cambia completamente l’indirizzamento delle tracce dei dischi.
E’ comunque caldamente consigliato configurare il RAID 0 su dischi “puliti”, vale a dire su dischi dai quali eventuali precedenti partizioni sono state rimosse, poiché ci sono casi in cui l’indirizzamento dell’array e le partizioni precedenti vanno a confondersi creando notevoli problemi nel riconoscimento della configurazione da parte del sistema
- RAID 1 (mirroring): è una configurazione che permette di collegare due dischi in modo tali che uno dei due sia “lo specchio” (mirror) dell’altro.
I dati vengono scritti su entrambi i dischi e vengono tenuti aggiornati in parallelo.
E’ un sistema che implementa la sicurezza dei dati, poiché il guasto di un disco non implica la perdita dei dati, visto che ne esiste una copia sull’altro disco.
In caso di guasto, la procedura di ricostruzione dell’array permetterà di ripristinare la situazione copiando i dati su un nuovo disco (in sostituzione di quello guasto)
In termini di prestazioni queste sono praticamente equivalenti a quelle del disco singolo, con un leggero incremento per le operazioni di lettura (e magari un lievissimo peggioramento in fase di scrittura).
In termini di spazio disponibile, questo è uguale a quello del disco più piccolo, con perdita dell’eventuale spazio eccedente sul disco più grande.
Per quanto riguarda la questione dei dischi uguali, valgono le stesse considerazioni fatte per il RAID 0
L’attivazione del RAID 1 non è una procedura distruttiva ed i dati dovrebbero essere perfettamente leggibili attivando un RAID 1 su disco con dati già presenti (per poi procedere alla “ricostruzione” aggiungendo un nuovo disco)
E’ comunque altamente consigliato un salvataggio dei propri dati poiché il risultato, procedendo in questo modo, non è garantito
- RAID 0+1: non è altro che la configurazione in mirroring (RAID 1) di dischi precedentemente configurati in striping (RAID 0).
Unisce il miglioramento delle prestazioni ottenute con lo striping alla sicurezza dei dati offerta dal mirroring.
Necessita di almeno 4 dischi: due coppie di dischi in striping, ciascuna essendo la copia speculare dell’altra.
N.B.: alcune schede madri con controller integrato non consentono questa configurazione
COME SI ATTIVA
Impossibile scrivere dettagliatamente la procedura di attivazione e configurazione del RAID, poiché i particolari cambiano da un controller all’altro, da controller integrati o aggiuntivi su scheda PCI, da versioni del bios diverse.
Possiamo solo tracciare una linea da seguire per l’operazione di attivazione, rimandando i particolari al manuale del controller o della scheda madre (se controller integrato)
"Quando tutto il resto non funziona, provate a leggere il manuale di istruzioni" (da: "La legge di Murphy") :D
I controller integrati generalmente funzionano sia come controller per il RAID, sia come normali controller EIDE aggiuntivi, vale a dire che supporteranno sia dischi in configurazione RAID che dischi indipendenti (anche contemporaneamente)
I controller integrati vanno attivati dal bios della scheda madre (qualora non lo siano già); sulla configurazione del bios, a seconda della versione di questo, potremmo trovare varie possibilità di scelta:
- Disabled / Enabled
- Disabled / ATA / RAID
- un item Disabled / Enabled + un item ATA / RAID
Per tutte le scelte, come già detto, sarà possibile comunque utilizzare dischi indipendenti (nei controller Promise provati questo era possibile), è comunque sconsigliato attivare il controller in modo RAID quando non si ha configurazione RAID poiché aumentano i tempi di boot (il sistema cerca un RAID che non c’è e poi manda un messaggio che non lo ha trovato)
Per i controller aggiuntivi, l’unico che ho provato (American Megatrend) non consentiva l’uso di dischi indipendenti, ma esigeva dischi configurati in RAID; sinceramente non so se altre marche di controller si comportino nella stessa maniera
N.B.: non tutti i controller integrati sulle schede madri consentono il RAD 0+1, alcune consentono solo le prime due configurazioni; i controller aggiuntivi invece generalmente consentono tutte e tre le configurazioni (verificare comunque prima di decidere)
- Redundant Array of Indipendant Disks = Sistema ridondante di dischi indipendenti
- Redundant Array of Inexpensive Disks = Sistema ridondante di dischi economici
La seconda definizione fà evidentemente riferimento al fatto che il sistema può essere approntato con dischi EIDE, notoriamente più economici dei più professionali e più costosi SCSI.
Al di là della definizione, il RAID è un sistema di “connessione logica” tra più dischi per ottenere determinati vantaggi, quali:
- la visione unica di tutto lo spazio disponibile
- l’aumento delle prestazioni in lettura/scrittura
- l’aumento della sicurezza dei propri dati
Esistono diverse configurazioni RAID che implementano una o più caratteristiche sopra specificate; per quanto riguarda questa discussione, tratteremo solo delle configurazioni normalmente applicabili ai PC su cui operiamo, vale a dire:
- RAID 0
- RAID 1
- RAID 0+1
Tralascio di riportare tutta la definizione delle tre configurazioni citate, rimandando alle FAQ di HWUpgrade
http://faq.hwupgrade.it/29.html
Per informazioni più approfondite sul RAID e sulle configurazioni possibili vi rimando qui:
http://www.elma.it/scsi/Raidtyp.htm
Voglio solo riassumere le caratteristiche delle tre configurazioni, con considerazioni e suggerimenti di carattere pratico:
- RAID 0 (striping): consente di “unire” due o più dischi (sui controller normalmente presenti sui PC solo due) in modo da vederli come un unico spazio, come un unico disco.
Non è necessario che i dischi in RAID siano “gemelli”, non è necessario che siano dello stesso modello e costruttore, ma è consigliato configurare dischi della stessa generazione/tecnologia e con la stessa capacità.
Infatti in configurazione RAID la velocità del sistema è condizionata dal disco più lento, poiché il sistema vede i dischi come se fossero un unico dispositivo.
Per quanto riguarda lo spazio totale disponibile questo sarà uguale a (disco più piccolo) x (numero dei dischi), vale a dire 60GB+80GB=60GBx2=120GB, con perdita di parte dello spazio di uno dei dischi (o ancora 40GB+60GB+80GB=40GBx3=120GB)
Il RAID 0 lo si sceglie per l’aumento delle prestazioni in lettura/scrittura, incremento che raggiunge il limite teorico del 100% (all’atto pratico, mediamente, 40 – 50%)
Per contro questa configurazione comporta un grosso handicap: il guasto di uno dei dischi comporta la perdita totale dei dati contenuti in tutti i dischi, poiché i dati vengono ripartiti su tutti i dischi disponibili e quindi perdere un disco significa rompere la “catena” di indirizzamenti dei dati stessi.
In termini di sicurezza, poiché ogni disco ha statisticamente una certa percentuale di probabilità di guastarsi, visti i presupposti, la probabilità statistica di perdita dei dati è proporzionale al numero dei dischi impiegati.
E’ quindi evidente che un salvataggio dei propri dati, se è sempre consigliato, in questo caso lo è ancora di più.
ATTENZIONE: l’attivazione del RAID 0 è una procedura “distruttiva”, vale a dire che eventuali dati presenti sui dischi che verranno configurati, saranno perduti, visto che cambia completamente l’indirizzamento delle tracce dei dischi.
E’ comunque caldamente consigliato configurare il RAID 0 su dischi “puliti”, vale a dire su dischi dai quali eventuali precedenti partizioni sono state rimosse, poiché ci sono casi in cui l’indirizzamento dell’array e le partizioni precedenti vanno a confondersi creando notevoli problemi nel riconoscimento della configurazione da parte del sistema
- RAID 1 (mirroring): è una configurazione che permette di collegare due dischi in modo tali che uno dei due sia “lo specchio” (mirror) dell’altro.
I dati vengono scritti su entrambi i dischi e vengono tenuti aggiornati in parallelo.
E’ un sistema che implementa la sicurezza dei dati, poiché il guasto di un disco non implica la perdita dei dati, visto che ne esiste una copia sull’altro disco.
In caso di guasto, la procedura di ricostruzione dell’array permetterà di ripristinare la situazione copiando i dati su un nuovo disco (in sostituzione di quello guasto)
In termini di prestazioni queste sono praticamente equivalenti a quelle del disco singolo, con un leggero incremento per le operazioni di lettura (e magari un lievissimo peggioramento in fase di scrittura).
In termini di spazio disponibile, questo è uguale a quello del disco più piccolo, con perdita dell’eventuale spazio eccedente sul disco più grande.
Per quanto riguarda la questione dei dischi uguali, valgono le stesse considerazioni fatte per il RAID 0
L’attivazione del RAID 1 non è una procedura distruttiva ed i dati dovrebbero essere perfettamente leggibili attivando un RAID 1 su disco con dati già presenti (per poi procedere alla “ricostruzione” aggiungendo un nuovo disco)
E’ comunque altamente consigliato un salvataggio dei propri dati poiché il risultato, procedendo in questo modo, non è garantito
- RAID 0+1: non è altro che la configurazione in mirroring (RAID 1) di dischi precedentemente configurati in striping (RAID 0).
Unisce il miglioramento delle prestazioni ottenute con lo striping alla sicurezza dei dati offerta dal mirroring.
Necessita di almeno 4 dischi: due coppie di dischi in striping, ciascuna essendo la copia speculare dell’altra.
N.B.: alcune schede madri con controller integrato non consentono questa configurazione
COME SI ATTIVA
Impossibile scrivere dettagliatamente la procedura di attivazione e configurazione del RAID, poiché i particolari cambiano da un controller all’altro, da controller integrati o aggiuntivi su scheda PCI, da versioni del bios diverse.
Possiamo solo tracciare una linea da seguire per l’operazione di attivazione, rimandando i particolari al manuale del controller o della scheda madre (se controller integrato)
"Quando tutto il resto non funziona, provate a leggere il manuale di istruzioni" (da: "La legge di Murphy") :D
I controller integrati generalmente funzionano sia come controller per il RAID, sia come normali controller EIDE aggiuntivi, vale a dire che supporteranno sia dischi in configurazione RAID che dischi indipendenti (anche contemporaneamente)
I controller integrati vanno attivati dal bios della scheda madre (qualora non lo siano già); sulla configurazione del bios, a seconda della versione di questo, potremmo trovare varie possibilità di scelta:
- Disabled / Enabled
- Disabled / ATA / RAID
- un item Disabled / Enabled + un item ATA / RAID
Per tutte le scelte, come già detto, sarà possibile comunque utilizzare dischi indipendenti (nei controller Promise provati questo era possibile), è comunque sconsigliato attivare il controller in modo RAID quando non si ha configurazione RAID poiché aumentano i tempi di boot (il sistema cerca un RAID che non c’è e poi manda un messaggio che non lo ha trovato)
Per i controller aggiuntivi, l’unico che ho provato (American Megatrend) non consentiva l’uso di dischi indipendenti, ma esigeva dischi configurati in RAID; sinceramente non so se altre marche di controller si comportino nella stessa maniera
N.B.: non tutti i controller integrati sulle schede madri consentono il RAD 0+1, alcune consentono solo le prime due configurazioni; i controller aggiuntivi invece generalmente consentono tutte e tre le configurazioni (verificare comunque prima di decidere)