View Full Version : Ma qual'è il vero valore dei componenti informatici??
Da quando ho assemblato il mio PC ho dovuto raffrontarmi con i prezzi dei componenti e mi sono posto una domanda.
Circa 9 mesi fa una ram da 512 mb di trovava a circa 180€ quando andava bene (leggi non marcate) ora per la medesima ram ti chiedono meno di 70€.
Più volte su diversi articoli ho visto fluttuazioni di prezzi settimanali dal rivenditore dove spesso mi fornivo.
A questo punto mi dico. Sicuramente il processo produttivo da 1 settimana con l'altra non può cambiare, quindi in termini di costi effettivi di produzione nulla credo sia cambiato.
Qualcosina avrà inciso anche il cambio della moneta, ma qui si parla del 60% di variazione. I produttori allora che extraprofitto ricaricano su un componente?
Badate bene che come la Ram anche gli altri componenti hanno seguito il medesimo corso.
Giusto ieri un Lite on 52x24x52 a meno di 60€ iva inclusa. :confused:
Gig4hertz
05-06-2003, 22:08
ci rubano una cifra sopra soprattutto su pezzi + performanti ovviamente
Si, ma la cosa che più mi impressiona è il margine di guadagno sul prezzo complessivo.
Questo è un gioco che prima o poi finirà, guarda i frigoriferi, le lavatrici e le lavastoviglie, quando il mercato sarà saturo come per i prodotti elencati e le migliorie apportate ai componenti hardware le cui prestazioni miglioreranno meno di quanto giustifichi l'aumento del prezzo, (passare da un Processore 500 mhz a un 1000 è una cosa ma da un 2000 a un 2500 e un'altra, nel primo caso la variazione di mhz fa la differenza sul sistema nel complesso, nel secondo non saprei fino a che punto se non si risolvono altri problemi, e non si inventano nuove cose) a quel punto i prezzi si stabilizzeranno.
Non credo che tutto ciò avverrà. Una lavatrice assolve ad un compito che è sempre quello (lavare i panni :eek: :D ) e la tecnologia del settore è ormai quasi standardizzata. Tutte girano a 600/800 giri, la maggior parte è di classe energetica A, tutte hanno i mezzo carico, tutte hanno programmi diversificati per ogni tipo di capo, ecc. ecc. Tuttavia qualche differenza c'è, per esempio alcune hanno i comandi digitali con disply LCD, mentre altre sono ferme ai vecchi pulsanti e rotelle. Tuttavia (devo cambiare lavatrice non s'è capito? ;) ) mi sono visto proporre un top di gamma della Whirpool per la bellezza di 1200€ ( :eek: ) o una di fascia media della Indesit a 499€. La differenza c'è anche in questo settore per esempio.
Nel campo dei Pc è sempre il solito discorso:
1) La novità la paghi sempre molto cara. É una regola di marketing che c'è in tutti i settori. Non sentirai mai la Corsair, per esempio, dichiarare di lanciare un nuovo modello di Ram più veloce del precedente, ma che costa meno....
2) se fossimo tutti fermi al S.O. W98Se per esempio, non ci sarebbero grosse pretese di hardware e idem dicasi per i giochi. Ma siccome il mondo del software, sia esso Office o Games, è in continuo miglioramento, e siccome questo miglioramento richiede sempre una maggiore potenza dell'hardware, si continuerà a sfornare prodotti nuovi e più potenti. E ogni volta che si lancia un hardware nuovo, beh vedi al punto sopra...
3) Ogni tecnologia richiede un periodo per un ammoratamento del costo per l'azienda che la produce. Una volta che questo si esaurisce è possibile diminuire i prezzi (insieme al fatto che il prodotto passa in una fascia di prezzo inferiore, vedi punto 2...).
Ecco perchè la Ram da 512 poco più di un anno fa costava pearecchio. La tecnologia era nuova e i costi da ammortizzare.
Io giustifico benissimo la novità ma ciò che veramente mi allibisce è la perecentuale sul prezzo finito giustificata solo dal marketing!!
Originally posted by "fello24"
Non credo che tutto ciò avverrà.......
Non sono completamente d'accordo su quello che dici, io quando paragono il pc ad una lavatrice mi riferisco a quello domestico che a breve termine non avrà grandi innovazioni se non ....palladium!! E' logico inoltre che la funzione della lavatrice è quella di lavare i panni al di là dei tasti digitali o a manovella, quindi non si vedono diverse applicazioni future di tale elettrodomestico. Cosa diversa, invece, accade per tutto ciò che riguarda l'informatica, ma il problema originario era....è giusto pagare un singolo processore 3000 mhz quanto una lavatrice digitale solo per avere qualche mhz in più quando con un athlon 1400 a pochi euro, fai tutto quello che desideri???
Sul fatto che un processore top di gamma (ma diciamo anche una scheda video ecc.) costi come una lavatrice, sono perfettamente d'accordo con te.
sul fatto che con Tb1400 ci fai tutto un po' meno.
Io con il Pc in sign vado benone, ma solo perchè uso ancora W98Se e giochi poco potenti. Tuttavia se decidessi (per esigenze o puro sfizio) di installre WinXP e giocare a Ut2003 con una buona grafica, dovrei cambiare quasi tutto. Purtroppo sono le software-house che impongono questi cambiamenti. Escono S.O. più completi di funzioni ma che richiedo parecchie risorse hardware, giochi belli (quasi reali) ma che necessitano di schede grafiche potentissime. Capisci perchè c'è necessita o voglia di cambiare hardware. Poi ognuno deve vedere le proprie necessità, perchè se mi serve un computer tranquillo per l'ufficio e mi vado a comprare un Xp3200+, vado proprio a cercarmela...
Sul discorso del marketing io trovo insulso avere gamme di processori così ampie. Se l'AMD, per esempio, decidesse di mettere in commercio solo tre processori (ipotizziamo un Duron 1000 per l'uso small-office, un Xp2000+ per i desktop entry-level e un Xp3200+ per un uso high-end) la differenza di prezzo tra questi sarebbe molto più ridotta di quello che c'è adesso. Ma purtroppo il marketing impone di essere sempre il più performante possibile, cosicchè vengono lanciati processori nuovi ogni 2 mesi circa. La gamma si ingigantisce e bisogna creare una differenza di prezzo tra le verie versioni per giustificarne le diverse prestazioni. E la forbice si allarga....
Originally posted by "fello24"
....e bisogna creare una differenza di prezzo tra le verie versioni per giustificarne le diverse prestazioni.......
E proprio questo il problema le differenze di prestazioni non giustificano quelle di prezzo.
Inoltre non è detto che un S.O. recente sia migliore di uno precedente guarda Win2k e winxp, il primo è considerato da tutti migliore sotto qualsiasi punto di vista!!
Intendevo con maggiori funzionalità, il discorso stabilità operativa vallo a fare alla M$.... ;) :D
trappola
07-06-2003, 08:03
Da perfetto carognone mi è venuto in mente una cosa che ho studiato all'università parecchia nni fa (economia) fra le varie tecniche di marketing, e in particolare fra le strategie di definizione del prezzo c'è quella che viene chiamata di "scrematura".
Si applica atutti i prodotti in cui esiste il fattore moda o innovazione; in pratica un prodotto (o una sua evoluzione) quando esce è presentato come qualcosa di elitario, con un prezzo estremamente elevato, in questo periodo le persone a cui è destinato sono careterizzate da una forte passione per l'innovazione e sono disposte a fare un grosso sforzo finanziario per soddisfre la propria passione.
In una fase successiva il prezzo è portatao al livello che coprirà le spese di preogettoe produzione, ma coloro che erano disposti a spendere un prezzo più alto hanno già acquistato, e ora si sodisfa chi non ha questa forte propensione all'acquisto di questi prodotti.
In sostanza non è un comportamento perfido o misterioso ma una strategia di vendita canonizzata (basta leggere un qualunque libro di marketing) :(
piero
ps se non fosse per la moneta ridotta io sarei nella la prima categoria :muro:
x trappola
Ma secondo il discorso che tu fai non c'è il rischio che quando un cliente ha speso un capitale per un bene e successivamente vede quello stesso bene (identica marca, modello) ad una quota dell'ordine del 30, 40% del prezzo originario si senti truffato.
Conseguenza perde la propria disaffezione alla ditta produttrice.
Sai sto pensando ad un cellulare Ericson T28 appena uscito sul mercato viaggiava a prezzi dell'ordine del £1700000 per poi dopo un anno lo stesso si trovava a 200000£. le ram identico discorso e via.
Nella fascia professionale i prezzi conservano stabilità nel tempo : forse tutto si gioca sulla consapevolezza da parte dell'acquirente del valore tecnologico del bene che sta acquistando?
trappola
07-06-2003, 10:27
Si e no perchè nel momento in cui il prodotto esce dalla fase elitaria e passa in una classe di prezzo adeguata per i comuni mortali, nella elite entra qualcosa di altro più nuovo e all'avanguardia :(
In ogni caso magari fossi io ad avere avuto questa "illuminazione" questa ed altre ideee del genere le trovi su qualunque libro universitario di marketink (Stanton Varaldo nel mio caso).
Mi sembra che buona parte del processo di vendita sia basato sull'abilità di vendere il fumo di contorno.
Scuta i termini poco professionali ma da quanto stai dicendo posso pensare solo a questo:
Ho un bene che mi costa produttivamente una quota 1.
Ha delle doti e caratteristiche tecniche che devo far apprezzare al cliente.
All'inizio sparo alto il trucco sta nel capire quanto il cliente percepisce o si illude delle qualità del prodotto.
A questo punto c efo u n ricavo strabiliante.
Comunque la cosa che allora mi allibisce sempre più è quando grosse case di informatica affermano di dover licenziare dipendenti perchè hanno troppe spese.
In questo caso si tratta nel 99, 9..% dei casi di una bufala. Ovvero di non essere disposti a ritoccare momentaneamente i propri extra profitti.
Buono a sapersi.
trappola
07-06-2003, 15:20
L'idea è corretta, fra l'altro concorrono a spingere la voglia di macchine sempre più potenti anche i s.o. come xp che divora una quantità di risorse immensa per essere soltanto molto più "fumettoso" di 2000.
Il discorso dei licenziamenti, invece è diverso, il mercato fa fatica a sostenere immissione di prodotti come quella attuale, la tecnica della scrematura permette di ottenre una "extra profitto", ma alla fine del ciclo di vita del prodotto la quantità totale venduta è la stessa, e quindi anche la quantità di lavoratori necessari.
Intendiamoci brutto discorso :mad: ma questo è il capitalismo :cry:
Ci sono un po' di inesattezze nel ragionamento, che portano a conclusioni errate.
In primo luogo, quando parli di "costo di produzione" implicitamente ti riferisci al semplice costo (materiali diretti+lavoro diretto), cioè non consideri i costi indiretti di produzione e i costi indiretti aziendali che per la maggior parte dei prodotti tecnologici innovativi costituiscono la percentuale dominante del costo pieno aziendale di un prodotto.
Inoltre, ipotizzi che un produttore faccia il prezzo di ogni singolo prodotto come "costo+margine". In realtà non è così: un intermediario commerciale (rivenditore, distributore, negozio) si comporta generalmente così, magari con margini differenziati a seconda del prodotto. Un produttore invece ragiona in maniera completamente diversa, e deve tenere in considerazione molti altri fattori nel fare prezzo:
-prodotti concorrenti
-ciclo di vita del prodotto e della tecnologia
-situazione del mercato in cui opera
-investimenti e relativi ammortamenti
Devi considerare poi in maniera particolare le "famiglie di prodotti", come ad esempio i processori Athlon. In questo caso le differenze di prezzo sono date da una politica di marketing (discriminazione di prezzo) mentre il "costo di produzione" di tutti i modelli è praticamente identico.
Per valutare dunque l'aumento o la riduzione dei prezzi di queste famiglie di prodotti, non devi considerarne uno in particolare, devi considerare il cosidetto ASP Average Selling Price cioè la media pesata sulla quantità venduta dei prezzi dei singoli modelli. In pratica questa media ti dice se complessivamente il prodotto "Athlon" è aumentato o diminuito di prezzo, mentre vedere semplicemente come varia il prezzo del modello "3000+" non ti dice nulla: il "3000+" naturalmente diminuisce nel tempo, ma complessivamente la "famiglia Athlon" può anche aumentare, o diminuire più velocemente.
Tornando al caso più semplice di un "monoprodotto" possiamo prendere ad esempio un masterizzatore DVD Pioneer. Quando vedi un prodotto che in un anno dimezza di prezzo, tu dici: "il costo di produzione può essere variato di poco, dunque un anno fa il margine era elevatissimo". In realtà le cose non stanno così. 1 anno fa il costo di produzione di ogni singolo pezzo non era molto superiore a quello attuale, ma:
-il volume venduto era molto minore, dunque gli investimenti in impianti produttivi e soprattutto quelli in ricerca e sviluppo andavano ammortizzati su un volume venduto minore
-i masterizzatori DVD erano ancora nella fase iniziale del ciclo di vita, gli investimenti erano rischiosi (chi sapeva quale standard si sarebbe affermato? e se fosse nata una nuova tecnologia in grado di soppiantare la masterizzazione DVD prima di rientrare dagli investimenti?) dunque la quota degli investimenti che si voleva recuperare su ogni singola unità venduta era maggiore di quella che si vuole recuperare ora, in cui il prodotto si è affermato:
-il mercato era appena nato e la competizione era basata sulla capacità innovativa (il primo ad arrivare, Pioneer, aveva un forte vantaggio competitivo sugli altri)
-i clienti erano i cosidetti power users, o early adopters, con un budget elevato
Ora invece il mercato si sta standardizzando, ci sono più concorrenti e la competizione si sta spostando maggiormente sull'efficienza produttiva (riduzione dei costi) rispetto all'innovazione e la dimensione fondamentale sta diventando il prezzo di acquisto.
Il margine su un singolo masterizzatore DVD venduto era più alto un anno fa, ma complessivamente la redditività dell'attività "produrre masterizzatori DVD" non è cambiata di molto. Probabilmente si è leggermente ridotto, ma del resto si è ridotto anche il rischio di tale attività e degli investimenti necessari.
Riassumendo dunque, la redditività di un settore non è data "dal margine sul costo".
Ci sono settori con "margini sul costo" altissimi (qualcuno ha detto i bar? :D) altri con margini ridottissimi (i distributori nazionali di informatica, tipo Esprinet o Techdata, vendono molti prodotti con un margine sul prezzo d'acquisto inferiore al 5%). Ma questo non significa che la redditività di un bar sia centinaia di volte superiore a quella di un distributore di informatica. Sono molti altri i costi che determinano la redditività di un business, così come abbiam detto sono molti altri i fattori che influenzano la politica di prezzo, rispetto al semplice "costo di produzione".
Spero di essere stato sufficientemente comprensibile con questo discorso, e di non aver detto caxxate. :D :p :muro:
Ritengo che se ciò che hai detto è vero, il ragionamento per me fila proprio bene, quindi ti ringrazio delle informazioni che mi hai fornito perchhè mi hai permesso di vedere tutto sotto un'altra luce.
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