bluelake
15-05-2003, 16:11
E' l'eclisse totale di Luna degli insonni, quella che si verifica alle prime ore del mattino di venerdì 16 maggio. Chi vuole ammirare la Luna Piena inghiottita, a poco a poco, dall'ombra della Terra, deve puntare la sveglia alle 3 del mattino (ora legale italiana) e guardare in cielo fino all'alba; oppure deve piazzarsi davanti a Corriere.it che, anche in occasione di questo evento astronomico, attiva un collegamento con l'Osservatorio di Vivaro (Roma), per offrire in esclusiva ai suoi lettori le immagini in diretta dell'avvincente fenomeno che potete seguire nella finestra qui sopra.
Una galleria delle immagini riprese durante la notte dell'eclisse resterà disponibile sul nostro sito per alcuni giorni.
Sarà un'eclisse brillante o scura? Di quale colore si tingerà la Luna? Impossibile prevederlo: le eclissi totali di Luna riservano sempre qualche sorpresa.
Anche nella fase di totalità, quando è completamente immersa nell'ombra, la Luna resta appena visibile, talvolta con un colore rosso cupo. (A. Tonelli)
DUE ECLISSI LUNARI NEL 2003 - Le eclissi totali di Luna sono fenomeni ricorrenti e niente affatto rari. Nel 2003 se ne verificano ben due visibili dall'Italia (16 maggio e 9 novembre). Nel 2002 non ce n'è stata nemmeno una. L'ultima dal nostro Paese si è vista il 9 gennaio 2001. Ma sarebbe sbagliato affermare che, osservata un'eclisse, tutte le altre sono eguali. A parte lo stupore che si rinnova al vedere la Luna dissolversi nel cielo, ogni eclisse presenta caratteristiche particolari. Mano a mano che l'ombra avanza sul disco lunare, la parte oscurata del nostro satellite presenta colorazioni diverse, che possono essere grigio scuro, rosso cupo, verde rame. Tutto dipende dalle condizioni dell'atmosfera terrestre e da come questa rifrange e diffonde i raggi solari che l'attraversano.
Insomma, ogni eclisse rappresenta un'imprevedibile varietà di fenomeni. Al di là dell'osservazione puramente estetica, c'è spazio per annotazioni e ricerche interessanti, sia da parte dei professionisti che degli appassionati, i quali possono aderire a programmi di osservazione coordinati su scala internazionale.
ORE 3,05: CONTATTO CON LA PENOMBRA - L'eclisse del 16 maggio 2003 inizia alle 3,05 con l'ingresso della Luna nel cono di Penombra, la parte meno densa dell'ombra proiettata dalla Terra nello spazio. (Vedere qui accanto l'articolo «Perché e come si verifica un'eclisse di Luna», in cui sono spiegate anche le definizioni di cono di penombra e di ombra). Attorno alle 3 del mattino la Luna si trova a Sud-Ovest, già abbastanza bassa sull'orizzonte, poiché si avvia al tramonto. A seconda delle località da cui si osserva, la Luna, è tra 20 e 25 gradi di altezza sull'orizzonte: più bassa al Nord e più alta al Sud.
Il primo contatto della Luna col cono di penombra avviene sul versante Est del bordo Lunare, cioè sul bordo sinistro del disco lunare per chi guarda a occhio nudo (osservando con un telescopio astronomico l'immagine potrebbe essere capovolta). Nei minuti immediatamente successivi al contatto con la penombra, il calo di luminosità è impercettibile all'occhio. Solo verso le 3,30 - 3,40 è possibile notare un'attenuazione della luce riflessa sul bordo Est lunare, dove si trovano i crateri Riccioli e Grimaldi e le grandi distese dell'Oceanus Procellarum (vedere qui accanto la «Mappa della Luna»).
ORE 4,03: CONTATTO CON L'OMBRA - Poco dopo le 4 del mattino, con la Luna tra 15° e 20° di altezza sull'orizzonte, c'è il contatto con il cono d'ombra, la parte più scura. A questo punto il calo di luminosità è evidente e, mano a mano che l'ombra avanza sul disco lunare, estendendosi dal versante Est verso il centro del disco lunare, si possono fare alcune interessanti osservazioni. Innanzitutto apprezzare il fatto che il confine fra l'ombra e la parte ancora illuminata ha la forma di un arco di circonferenza (per Aristotele, già nel IV secolo a. C., questa fu una prova della sfericità della Terra). Poi ci si può rendere conto che la parte in ombra non scompare del tutto, ma resta visibile grazie a una piccola parte di luce diffusa dall'atmosfera terrestre. A questo punto si possono anche cominciare ad apprezzare le eventuali colorazioni assunte dalle porzioni di disco lunare oscurate. In linea di massima, se l'atmosfera terrestre è trasparente e pulita, la Luna eclissata risulta brillante e con colorazioni tendenti al rossastro. Viceversa, se l'atmosfera terrestre è sporca, carica polveri inquinanti (si pensi, per esempio, alle nubi grigie dell'Asia) o di particelle emesse da eruzioni vulcaniche, la parte eclissata risulta grigio scura o addirittura invisibile. Una sequenza di fotografie con un teleobiettivo, oppure una ripresa con telecamera e zoom ottico, documenterà tutti questi possibili fenomeni.
ORE 5,14: INIZIO DELLA TOTALITA' -Un quarto d'ora dopo le 5, quando la Luna lambisce ormai l'orizzonte e l'oscurità del cielo è progressivamente diluita dalle luci dell'alba, la Luna entra completamente nel cono d'ombra terrestre e ha inizio al fase di totalità che raggiunge il suo massimo alle 5,40. Prima che faccia pieno giorno c'è giusto il tempo di stimare la densità dell'eclisse nelle varie parti del disco lunare, magari con l'aiuto di un binocolo o di un telescopio, e di scattare le ultime fotografie.
Con la Luna che sfiora alberi e case (ammesso che si riesca a vederne bene il disco eclissato) è possibile notare il fenomeno della dilatazione apparente del suo diametro, una specie di trompe-l'oeil causato dal confronto tra i vicini oggetti terrestri e il nostro lontano satellite naturale.
COLLEGAMENTO CON L'OSSERVATORIO - Anche questa volta i lettori del Corriere On Line potranno seguire il fenomeno astronomico grazie a un collegamento realizzato con l'Osservatorio "Franco Fuligni" dell'Associazione Tuscolana di Astronomia a Vivaro (comune di Rocca di Papa, Roma). Questa struttura fa parte di una fitta rete di decine di piccoli Osservatori Astronomici sparsi in tutta Italia che aderiscono all'Uai, l'Unione degli astrofili italiani. Il telescopio di Vivaro è lo stesso strumento con cui, in occasione della settimana nazionale dell'astronomia, il 7 e l'8 aprile 2003, è stato realizzato il primo collegamento astronomico in diretta per i lettori di un quotidiano, con la ripresa di immagini della Luna, di Giove e di Saturno. Un mese dopo, il 7 maggio 2003 è stato attivato un collegamento per osservare il transito di Mercurio sul Sole.
L'Uai è nota per l'organizzazione di manifestazioni pubbliche dedicate alla divulgazione delle scienze del cielo: conferenze e serate osservative nelle piazze o nelle sedi dei propri osservatori, in occasione di eventi spettacolari come eclissi, piogge di stelle cadenti, passaggi di comete molto luminose.
Franco Foresta Martin
http://www.corriere.it/Rubriche/Astronomia/eclissi/index.shtml
Una galleria delle immagini riprese durante la notte dell'eclisse resterà disponibile sul nostro sito per alcuni giorni.
Sarà un'eclisse brillante o scura? Di quale colore si tingerà la Luna? Impossibile prevederlo: le eclissi totali di Luna riservano sempre qualche sorpresa.
Anche nella fase di totalità, quando è completamente immersa nell'ombra, la Luna resta appena visibile, talvolta con un colore rosso cupo. (A. Tonelli)
DUE ECLISSI LUNARI NEL 2003 - Le eclissi totali di Luna sono fenomeni ricorrenti e niente affatto rari. Nel 2003 se ne verificano ben due visibili dall'Italia (16 maggio e 9 novembre). Nel 2002 non ce n'è stata nemmeno una. L'ultima dal nostro Paese si è vista il 9 gennaio 2001. Ma sarebbe sbagliato affermare che, osservata un'eclisse, tutte le altre sono eguali. A parte lo stupore che si rinnova al vedere la Luna dissolversi nel cielo, ogni eclisse presenta caratteristiche particolari. Mano a mano che l'ombra avanza sul disco lunare, la parte oscurata del nostro satellite presenta colorazioni diverse, che possono essere grigio scuro, rosso cupo, verde rame. Tutto dipende dalle condizioni dell'atmosfera terrestre e da come questa rifrange e diffonde i raggi solari che l'attraversano.
Insomma, ogni eclisse rappresenta un'imprevedibile varietà di fenomeni. Al di là dell'osservazione puramente estetica, c'è spazio per annotazioni e ricerche interessanti, sia da parte dei professionisti che degli appassionati, i quali possono aderire a programmi di osservazione coordinati su scala internazionale.
ORE 3,05: CONTATTO CON LA PENOMBRA - L'eclisse del 16 maggio 2003 inizia alle 3,05 con l'ingresso della Luna nel cono di Penombra, la parte meno densa dell'ombra proiettata dalla Terra nello spazio. (Vedere qui accanto l'articolo «Perché e come si verifica un'eclisse di Luna», in cui sono spiegate anche le definizioni di cono di penombra e di ombra). Attorno alle 3 del mattino la Luna si trova a Sud-Ovest, già abbastanza bassa sull'orizzonte, poiché si avvia al tramonto. A seconda delle località da cui si osserva, la Luna, è tra 20 e 25 gradi di altezza sull'orizzonte: più bassa al Nord e più alta al Sud.
Il primo contatto della Luna col cono di penombra avviene sul versante Est del bordo Lunare, cioè sul bordo sinistro del disco lunare per chi guarda a occhio nudo (osservando con un telescopio astronomico l'immagine potrebbe essere capovolta). Nei minuti immediatamente successivi al contatto con la penombra, il calo di luminosità è impercettibile all'occhio. Solo verso le 3,30 - 3,40 è possibile notare un'attenuazione della luce riflessa sul bordo Est lunare, dove si trovano i crateri Riccioli e Grimaldi e le grandi distese dell'Oceanus Procellarum (vedere qui accanto la «Mappa della Luna»).
ORE 4,03: CONTATTO CON L'OMBRA - Poco dopo le 4 del mattino, con la Luna tra 15° e 20° di altezza sull'orizzonte, c'è il contatto con il cono d'ombra, la parte più scura. A questo punto il calo di luminosità è evidente e, mano a mano che l'ombra avanza sul disco lunare, estendendosi dal versante Est verso il centro del disco lunare, si possono fare alcune interessanti osservazioni. Innanzitutto apprezzare il fatto che il confine fra l'ombra e la parte ancora illuminata ha la forma di un arco di circonferenza (per Aristotele, già nel IV secolo a. C., questa fu una prova della sfericità della Terra). Poi ci si può rendere conto che la parte in ombra non scompare del tutto, ma resta visibile grazie a una piccola parte di luce diffusa dall'atmosfera terrestre. A questo punto si possono anche cominciare ad apprezzare le eventuali colorazioni assunte dalle porzioni di disco lunare oscurate. In linea di massima, se l'atmosfera terrestre è trasparente e pulita, la Luna eclissata risulta brillante e con colorazioni tendenti al rossastro. Viceversa, se l'atmosfera terrestre è sporca, carica polveri inquinanti (si pensi, per esempio, alle nubi grigie dell'Asia) o di particelle emesse da eruzioni vulcaniche, la parte eclissata risulta grigio scura o addirittura invisibile. Una sequenza di fotografie con un teleobiettivo, oppure una ripresa con telecamera e zoom ottico, documenterà tutti questi possibili fenomeni.
ORE 5,14: INIZIO DELLA TOTALITA' -Un quarto d'ora dopo le 5, quando la Luna lambisce ormai l'orizzonte e l'oscurità del cielo è progressivamente diluita dalle luci dell'alba, la Luna entra completamente nel cono d'ombra terrestre e ha inizio al fase di totalità che raggiunge il suo massimo alle 5,40. Prima che faccia pieno giorno c'è giusto il tempo di stimare la densità dell'eclisse nelle varie parti del disco lunare, magari con l'aiuto di un binocolo o di un telescopio, e di scattare le ultime fotografie.
Con la Luna che sfiora alberi e case (ammesso che si riesca a vederne bene il disco eclissato) è possibile notare il fenomeno della dilatazione apparente del suo diametro, una specie di trompe-l'oeil causato dal confronto tra i vicini oggetti terrestri e il nostro lontano satellite naturale.
COLLEGAMENTO CON L'OSSERVATORIO - Anche questa volta i lettori del Corriere On Line potranno seguire il fenomeno astronomico grazie a un collegamento realizzato con l'Osservatorio "Franco Fuligni" dell'Associazione Tuscolana di Astronomia a Vivaro (comune di Rocca di Papa, Roma). Questa struttura fa parte di una fitta rete di decine di piccoli Osservatori Astronomici sparsi in tutta Italia che aderiscono all'Uai, l'Unione degli astrofili italiani. Il telescopio di Vivaro è lo stesso strumento con cui, in occasione della settimana nazionale dell'astronomia, il 7 e l'8 aprile 2003, è stato realizzato il primo collegamento astronomico in diretta per i lettori di un quotidiano, con la ripresa di immagini della Luna, di Giove e di Saturno. Un mese dopo, il 7 maggio 2003 è stato attivato un collegamento per osservare il transito di Mercurio sul Sole.
L'Uai è nota per l'organizzazione di manifestazioni pubbliche dedicate alla divulgazione delle scienze del cielo: conferenze e serate osservative nelle piazze o nelle sedi dei propri osservatori, in occasione di eventi spettacolari come eclissi, piogge di stelle cadenti, passaggi di comete molto luminose.
Franco Foresta Martin
http://www.corriere.it/Rubriche/Astronomia/eclissi/index.shtml