Shinji-eva01
10-03-2003, 20:29
da TGM:
Un paio di mesi fa, Sony ha brevettato un nuovo tipo di "microprocessore a cellule", sviluppato in collaborazione con IBM e Toshiba, una nuova tecnologia che dovrebbe rendere mandare in pensione i chip montati sui moderni computer, qualcosa che ha la potenza di un centinaio di Pentium 4 messi insieme, mille volte quella dell'attuale PS2. Si tratta, se non ho capito male, di una sorta di processore distribuito costituito da tanti piccoli processori "elementari", opportunamente collegati tra loro e in grado di svolgere, singolarmente, compiti relativamente semplici.
Inutile dire che una simile "bestia" finirà all'interno della PlayStation3, attesa da qui ad un paio d'anni, che con una simile potenza di calcolo a disposizione finirà per essere qualcosa di più di una semplice console da gioco: un vero e proprio centro "multimediale" nel quale giocare, vedere film, navigare in Internet (a banda larga, ovviamente), gustarsi il caffè e persino lucidare l'argenteria, tutte operazioni che potranno essere svolte contemporaneamente (ne dubitavate?).
Al di là della macchinetta da gioco di Sony, interessa e colpisce la sfida che si apre con questo genere di chip, che hanno una potenza di calcolo superiore, per un paio di ordini di grandezza, a quelli attualmente disponibili (che già non sono bruscolini). Il problema più grosso, come ha detto Tim Sweeney della Epic Games, sarà riuscire a programmarli, perchè sarà necessario tenere sotto controllo non più il lavoro di un singolo chip, ma quello di dozzine di processori: «devi eseguire un sacco di task in parallelo, aggiungendo il fatto che il risultato di un task può influenzare quello di un altro ancora in esecuzione».
Se volete leggervi un più esaustivo articolo sull'argomento, fatevi un giro su http://www.siliconvalley.com/mld/siliconvalley/5310853.htm
Impressionante :eek: :eek: :eek: :muro:
Un paio di mesi fa, Sony ha brevettato un nuovo tipo di "microprocessore a cellule", sviluppato in collaborazione con IBM e Toshiba, una nuova tecnologia che dovrebbe rendere mandare in pensione i chip montati sui moderni computer, qualcosa che ha la potenza di un centinaio di Pentium 4 messi insieme, mille volte quella dell'attuale PS2. Si tratta, se non ho capito male, di una sorta di processore distribuito costituito da tanti piccoli processori "elementari", opportunamente collegati tra loro e in grado di svolgere, singolarmente, compiti relativamente semplici.
Inutile dire che una simile "bestia" finirà all'interno della PlayStation3, attesa da qui ad un paio d'anni, che con una simile potenza di calcolo a disposizione finirà per essere qualcosa di più di una semplice console da gioco: un vero e proprio centro "multimediale" nel quale giocare, vedere film, navigare in Internet (a banda larga, ovviamente), gustarsi il caffè e persino lucidare l'argenteria, tutte operazioni che potranno essere svolte contemporaneamente (ne dubitavate?).
Al di là della macchinetta da gioco di Sony, interessa e colpisce la sfida che si apre con questo genere di chip, che hanno una potenza di calcolo superiore, per un paio di ordini di grandezza, a quelli attualmente disponibili (che già non sono bruscolini). Il problema più grosso, come ha detto Tim Sweeney della Epic Games, sarà riuscire a programmarli, perchè sarà necessario tenere sotto controllo non più il lavoro di un singolo chip, ma quello di dozzine di processori: «devi eseguire un sacco di task in parallelo, aggiungendo il fatto che il risultato di un task può influenzare quello di un altro ancora in esecuzione».
Se volete leggervi un più esaustivo articolo sull'argomento, fatevi un giro su http://www.siliconvalley.com/mld/siliconvalley/5310853.htm
Impressionante :eek: :eek: :eek: :muro: