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View Full Version : Radiometro Lunare Italiano


Red River Valley
30-12-2002, 16:52
http://www.airsd.org/images/LogoIARAsm.jpg [url=http://radioastronomia.astrofili.org/][/siz]

Cari amici e colleghi,

il Dr. Claudio MACCONE, Ph. D.,
http://forum.airsd.org/viewtopic.php?t=372
l' Ing. Flavio Falcinelli,
http://www.radioastrolab.it
io ed altri, stiamo studiando la concreta
possibilità offertaci della realizzazione di un radiometro italiano
da mettere in orbita intorno alla Luna a scopi radioastronomici.

Per realizzare questo sogno con pochi mezzi economici,
occorre unire tutte le forze e le conoscenze tecniche
di professionisti e non, in una unica equipe,
coordinata via Web da Flavio.

Abbiamo bisogno della collaborazione di ingegneri,
tecnici elettronici, radiotecnici e radioamatori,
disposti a mettere a disposizione competenza tecnica,
esperienza e buona volontà.

Chiunque fosse interessato a partecipare a questa
esaltante avventura, è pregato di contattarmi
inviando curriculum tecnico a
brmoret@tin.it

A voi e ai vostri cari uno splendido 2003!

Clear skies!


Bruno Moretti IK2WQA
IARA - Italian Amateur Radio Astronomy
http://radioastronomia.astrofili.org

PacManZ
01-01-2003, 16:36
bel progetto! ti aiuto con un up! ;)

Red River Valley
04-01-2003, 21:24
http://sprott.physics.wisc.edu/images/a_burst.gif[/mg]


Fino all' Infinito,http://sprott.physics.wisc.edu/images/a_burst.gif http://www.cosgrove-taylor.freeserve.co.uk/science/earthmoonsun/PHASES_ANIMATION.GIF

ed oltre![/b][/size] http://www.team-allegiance.com/images/smiles/icon_vhappy.gif http://koti.mbnet.fi/aquarius/links/Pics_link/space_jump_wht.gif http://www.team-allegiance.com/images/smiles/x-circle.gif


http://i.dslr.net/pics/faqs/image2322.gif
----- Original Message -----
From: Flavio Falcinelli <flaviofalci@libero.it>
To:
Cc: Bruno Moretti <brmoret@tin.it>; Salvatore Pluchino <s.pluchino@inwind.it>; Luigi Guarasci <luigiguarasci@tiscalinet.it>
Sent: Saturday, January 03, 1970 9:54 AM
Subject: Informazioni su RADIOMETRO LUNARE ITALIANO


Carissimo amico,

ringraziando per la tua disponibilità a collaborare, riassumo brevemente le
informazioni di base relative al progetto "Radiometro Lunare Italiano", con
l'impegno di approfondire la questione appena il progetto diventerà (se lo
diventerà) operativo. Nel frattempo sto procedendo alla raccolta di un
archivio di collaboratori che si rivelerà indispensabile per questo ed altri
sviluppi avanzati.

Mi chiamo Flavio Falcinelli, sono ingegnere elettronico e, nel poco tempo
lasciato libero dall'attività professionale, mi occupo di radioastronomia
http://www.radioastrolab.it
Qualche mese fa Bruno Moretti ed io ci siamo fatti carico (lui per le
comunicazioni ed i contatti esterni, il sottoscritto per le questioni
tecniche) di esaminare la fattibilità di una proposta avanzata dal dr.
Claudio Maccone (http://forum.airsd.org/viewtopic.php?t=372) che, nell'ampio panorama dei suoi studi e delle sue
conoscenze relative alle missioni spaziali, prevede la costruzione e la
messa a punto di un radiometro (sensibile radioricevitore che misura la
potenza associata alla radiazione elettromagnetica) che dovrebbe far parte
dell'equipaggiamento scientifico del modulo spaziale Trailblazer, prima
missione privata diretta verso la Luna http://www.transorbital.net

Il radiometro misurerà il livello medio di attenuazione del rumore radio (in
corrispondenza di opportune frequenze) generato dalla Terra nel momento in
cui il satellite Trailblazer sarà "oscurato" dalla Luna. L'esperimento è di
fondamentale importanza scientifica per verificare le effettive condizioni
di "radio-silenzio" sulla faccia nascosta della Luna nella futuribile
ipotesi, studiata da J. Heidmann e perfezionata in dettaglio da Claudio
Maccone, di installarvi radiotelescopi da utilizzare per ricerche SETI e di
astrofisica. In questo sito "ideale" gli strumenti non sarebbero limitati
dagli effetti disturbanti dell'atmosfera e sarebbero protetti dal "cono
d'ombra" prodotto dal disco lunare che fungerebbe da schermo per tutte le
radiazioni elettromagnetiche artificiali di provenienza terrestre.

http://www.newscientist.com/ns_images/9999/99991735F1.JPGFoto cortesia NewScientist (http://www.newscientist.com/news/news.jsp?id=ns99991735)

Vedi anche PERSONAGGIO TRA SOGNO E FANTASCIENZA (http://forum.airsd.org/viewtopic.php?p=1897#1897)

L'utilizzo di un radiometro nella missione Trailblazer è stato proposto da
Claudio Maccone (che ha svolto studi approfonditi sull'argomento) al
referente scientifico della società privata TransOrbital, con lo scopo di
verificare l'abbattimento delle radiointerferenze di origine terrestre (si
prevede un'attenuazione superiore a 100 dB) nelle regioni lunari situate sul
lato nascosto. La proposta è stata giudicata molto interessante: fra il
"carico utile" all'interno del satellite ci potrebbe essere spazio per il
radiometro, ma la società non può sopportare ulteriori spese per la
progettazione e per la costruzione dello strumento. Questo, d'altra parte,
potrebbe essere realizzato da una società esterna ed entrerebbe a far parte
della strumentazione scientifica del satellite purchè sia completato in
tempo utile per il lancio, previsto in ottobre 2003.
Noi vorremmo costruire il radiometro: il ritorno per chi parteciperà
all'esperimento sarà tecnologico, di immagine e...di grande soddisfazione!
Effettivamente tale missione privata sembra scavalcare tutte le pastoie
burocratiche delle maggiori agenzie spaziali del mondo.

Su tali basi ho personalmente fornito la disponibilità nel coordinare il
lavoro di progettazione e di costruzione, compresa l'opera dei miei
collaboratori e la disponibilità economica della mia azienda (entro
ragionevoli limiti di badget) nel realizzare fisicamente lo strumento.
Non è esclusa la possibilità di reperire finanziamenti privati.

Verso la fine di Gennaio 2003 Claudio Maccone dovrebbe discutere a
Washington i particolari del radiometro con il referente scientifico della
missione: farà le sue osservazioni, ci comunicherà particolari e
tempistiche, poi vedremo. Analizzeremo la questione e faremo due conti,
verificando soprattutto la disponibilità di collaboratori con le conoscenze
e l'esperienza necessaria per concretizzare il progetto. A tale proposito
formeremo un team di ricerca e sviluppo composto da alcuni fra i
collaboratori che si renderanno disponibili (siamo sparsi ovunque, sarà
necessario muoversi per qualche riunione, ma principalmente sfruttare le
risorse di comunicazione del web per lavorare in maniera il più possibile
autonoma verso un progetto comune..).
Un risvolto affascinante di questa storia riguarda la possibilità di
attivare un team di persone, eventualmente supportate da aziende private, in
grado di sviluppare interessanti esperimenti scientifici anche in ambito
spaziale, dato che nel prossimo futuro si prevede un incremento delle
missioni spaziali private per i più disparati scopi commerciali (a volte
sembrano assurdi, ma servono a reperire fondi). Appare interessante
sfruttare tali missioni (che comunque si faranno) per ospitare semplici ma
importanti esperimenti scientifici.
Abbiamo i referenti che sono in contatto con le persone giuste.

Relativamente al nostro progetto ho segnalato a Claudio Maccone alcuni punti
tecnici che, a mio parere, devono essere chiariti prima di svilupparlo: essi
riguardano essenzialmente i limiti di tempo massimi consentiti per la
fornitura e le modalità di interfacciamento fra lo strumento ed il modulo
spaziale che lo ospita.

A questo punto, la mia personale opinione è la seguente:

- il progetto è interessante ed affascinante poichè dimostrerebbe che anche
privati, dotati di competenza e buona volontà, sarebbero in grado di fornire
un contributo utile alla ricerca scientifica;

- è necessario creare un team per lo sviluppo del progetto, opportunamente
coordinato, che arrivi fino alla realizzazione definitiva dello strumento e
garantisca il necessario supporto tecnico.

Bruno Moretti, con le sue conoscenze e capacità organizzative, è il
referente per i contatti e le comunicazioni esterne. Ai collaboratori non è
richiesto supporto economico, ma competenza tecnica, esperienza e buona
volontà. Il lavoro è aperto a tutti coloro che ritengono di poter dare un
contributo competente nella progettazione, messa a punto e costruzione dello
strumento ed il sottoscritto, insieme ai collaboratori con I quali lavoro
tutti I giorni, ci faremmo carico dell'ingegnerizzazione e della costruzione
purchè il badget ed il tempo richiesti siano accettabili.

Grazie ancora per la collaborazione e...a presto!

P.S.: fino al ritorno di Claudio Maccone esamineremo tutte le proposte di
collaborazione in arrivo. Successivamente sarà creato un gruppo di lavoro
(piuttosto ristretto, per motivi logistico-organizzativi) con il quale
procedere all'esame circa la fattibilità del progetto e al suo eventuale
sviluppo.

Flavio Falcinelli
flaviofalci@libero.it
http://www.radioastrolab.it

http://www.radioastrolab.it/images/logoRadioAstroLab.gif

hacker
05-01-2003, 13:49
:rolleyes:

http://forum.ngi.it/showthread.php?s=&threadid=203005

Red River Valley
08-01-2003, 03:18
Buone news http://www.harken.com/acup/italy.gif TrailBlazer Italian Radiometer (http://forum.airsd.org/viewtopic.php?t=513)


http://www.team-allegiance.com/images/smiles/icon_vhappy.gif


Bruno IK2WQA
project manager
TIR - TrailBlazer Italian Radiometer