pippocalo
06-11-2002, 16:38
ma nei CD di musica moderna la compressione viene usata per squisiti motivi di Marketing e molto meno per quelli tecnici.
Un brano di musica moderna non ha la dinamica per mettere in crisi i 16 bit del CD e neanche i DAC di un riproduttore economico. Basta pensare che in una casa normale non c'è un ambiente che consente di ascoltare "tutta questa dinamica". In una stanza normale di una città con buone finestre c'è un rumore di base di circa 30 db.....a circa 100 db arrivano tutti i vicini a "picchiarvi" e a 120 db vi portano in ospedale con i timpani rotti. Quindi la reale fruibilità è intorno ai 60 db che lasciano il rumore del sistema digitale ben sotto di altri 30 db.
In realtà le case discografiche hanno notato nel tempo (ricordo che 15 anni fa i CD non erano affatto sparati sul livello 0 db come oggi) che i loro clienti "gradiscono" di più i CD che strillano di più e ...li accontentano.
La qualità ne soffre. Come ha detto qualcun'altro basta aprire con Wavelab o Cooledit un wav di questi CD per vedere che non solo è quasi sempre vicino alla saturazione ma spesso è PROPRIO TAGLIATO. Ovvero l'onda è squadrata dalla saturazione....la cosa peggiore che può avvenire in campo digitale.
Solo qualche "cantante" o "musicista" di particolare qualità costringe la propria casa discografica a pubblicare CD ancora fatti come da manuale ....ovvero ben lontani dallo 0 db.
Io ho la fortuna/sfortuna di avere un CDPlayer con indicatore del livello e vi posso assicurare che è una pena vedere come vengono incisi i CD oggi.......ma la colpa è nostra.
Se prendete qualche CD speciale, che si trova sempre più raramente, potete riconciliarVi con lo standard CD.
Ma qui divento polemico e sostengo che le case discografiche hanno tutto l'interesse a trasformare il CD in uno standard di basso livello qualitativo per spingere gli amanti dell'alta fedeltà verso il SACD o DVD-Audio. Così ricompriamo tutto ed alimentiamo il nostro insaziabile sistema consumistico dove è più importante "consumare" che godersi le cose.
Un brano di musica moderna non ha la dinamica per mettere in crisi i 16 bit del CD e neanche i DAC di un riproduttore economico. Basta pensare che in una casa normale non c'è un ambiente che consente di ascoltare "tutta questa dinamica". In una stanza normale di una città con buone finestre c'è un rumore di base di circa 30 db.....a circa 100 db arrivano tutti i vicini a "picchiarvi" e a 120 db vi portano in ospedale con i timpani rotti. Quindi la reale fruibilità è intorno ai 60 db che lasciano il rumore del sistema digitale ben sotto di altri 30 db.
In realtà le case discografiche hanno notato nel tempo (ricordo che 15 anni fa i CD non erano affatto sparati sul livello 0 db come oggi) che i loro clienti "gradiscono" di più i CD che strillano di più e ...li accontentano.
La qualità ne soffre. Come ha detto qualcun'altro basta aprire con Wavelab o Cooledit un wav di questi CD per vedere che non solo è quasi sempre vicino alla saturazione ma spesso è PROPRIO TAGLIATO. Ovvero l'onda è squadrata dalla saturazione....la cosa peggiore che può avvenire in campo digitale.
Solo qualche "cantante" o "musicista" di particolare qualità costringe la propria casa discografica a pubblicare CD ancora fatti come da manuale ....ovvero ben lontani dallo 0 db.
Io ho la fortuna/sfortuna di avere un CDPlayer con indicatore del livello e vi posso assicurare che è una pena vedere come vengono incisi i CD oggi.......ma la colpa è nostra.
Se prendete qualche CD speciale, che si trova sempre più raramente, potete riconciliarVi con lo standard CD.
Ma qui divento polemico e sostengo che le case discografiche hanno tutto l'interesse a trasformare il CD in uno standard di basso livello qualitativo per spingere gli amanti dell'alta fedeltà verso il SACD o DVD-Audio. Così ricompriamo tutto ed alimentiamo il nostro insaziabile sistema consumistico dove è più importante "consumare" che godersi le cose.