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View Full Version : La verifica dell'età per i siti porno non funziona: Pornhub chiede aiuto alle Big Tech per trovare una soluzione migliore


Redazione di Hardware Upg
24-11-2025, 07:31
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/la-verifica-dell-eta-per-i-siti-porno-non-funziona-pornhub-chiede-aiuto-alle-big-tech-per-trovare-una-soluzione-migliore_146638.html

Il sistema di verifica dell'età a livello di sito web non funziona e i portali come Pornhub stanno registrando un netto calo del traffico web: per questo motivo l'azienda che gestisce il sito ha chiesto aiuto alle big tech per trovare una soluzione più efficace

Click sul link per visualizzare la notizia.

coschizza
24-11-2025, 08:16
" stanno registrando un netto calo del traffico web" lo scopo era quello se il traffico noc ambiava il controllo non avrebbe senso

Saturn
24-11-2025, 08:35
Anthony Penhale[...]

Al momento, i sistemi di verifica dell'età basati sui siti "non sono riusciti a raggiungere il loro obiettivo primario: proteggere i minori dall'accesso a materiale online non appropriato alla loro età", mentre una soluzione migliore sarebbe quella di implementare un sistema di autenticazione a livello di dispositivo e, quindi, integrato nel sistema operativo (Android, iOS, Windows etc.). In questo modo, tramite API, il dispositivo potrebbe condividere le informazioni sulla verifica con il sito che potrebbe, quindi, autorizzare l'utente all'accesso. Le Big Tech contattate da Aylo hanno rifiutato di commentare direttamente la questione.

Ecco un altro che da fiato alla bocca senza capire una sega, tanto per restare in tema. Ma si, passiamo dalla padella alla brace, mi sembra proprio la strada giusta. Le Big Tech si sono rifiutate di commentare, lo credo bene, un minimo di dignità e senso di imbarazzo è rimasto anche a loro. E certo adesso siccome dobbiamo tutelare il business del porno andiamo a mettere più paletti direttamente nei sistemi operativi. Ma questa gente è fuori con l'accuso, peggio di un davanzale. Tira veramente un'ariaccia ultimamente. Ormai con la scusa della sicurezza è evidente dove vadano a parare.

Per Anubi...ma che bel modo di partire di lunedì mattina, sempre e solo belle notizie...incoraggianti soprattutto !

obogsic
24-11-2025, 08:49
ovvio che il traffico cala se i minori arrapati non possono più accedere... Probabilmente questa verifica funziona più che bene mi sa :D
E poi non ho capito... se il mio pc lo usa mio figlio minore che succede, che entra con la mia verifica anagrafica? :muro: :muro: :muro:
veramente geni :muro: :muro: :muro: :muro:

demon77
24-11-2025, 09:09
ovvio che il traffico cala se i minori arrapati non possono più accedere... Probabilmente questa verifica funziona più che bene mi sa :D
E poi non ho capito... se il mio pc lo usa mio figlio minore che succede, che entra con la mia verifica anagrafica? :muro: :muro: :muro:
veramente geni :muro: :muro: :muro: :muro:

no guarda, come è oltremodo facile intuire, il traffico cala perchè 99 utenti su 100 se devono registrarsi chiudono e vanno altrove.
E questo i gestori lo sanno benissimo.

barzokk
24-11-2025, 09:24
Ecco un altro che da fiato alla bocca senza capire una sega, tanto per restare in tema. Ma si, passiamo dalla padella alla brace, mi sembra proprio la strada giusta. Le Big Tech si sono rifiutate di commentare, lo credo bene, un minimo di dignità e senso di imbarazzo è rimasto anche a loro. E certo adesso siccome dobbiamo tutelare il business del porno andiamo a mettere più paletti direttamente nei sistemi operativi. Ma questa gente è fuori con l'accuso, peggio di un davanzale. Tira veramente un'ariaccia ultimamente. Ormai con la scusa della sicurezza è evidente dove vadano a parare.

Per Anubi...ma che bel modo di partire di lunedì mattina, sempre e solo belle notizie...incoraggianti soprattutto !
dignità e imbarazzo le Big Tech ? davvero ? DAVVERO ??? :D
semmai le Big Tech lo sanno già se sei maggiorenne senza bisogno di implementare nient'altro, lo sanno da come usi e cosa fai con il PC :D

s12a
24-11-2025, 09:24
La soluzione (anche in Europa) sarebbe stata semplice: a livello di provider, tramite una VPN interna (personale e per utenza) attivabile su richiesta, previa presentazione di documenti che certifichino la maggiore età dell’utente. L’età verrebbe autenticata una sola volta, a monte, eventualmente assegnando anche un indirizzo IP pubblico (IPv6, dato che ce ne sono in abbondanza) con una porzione dedicata a identificare l’utente come “adulto verificato”. I non verificati senza VPN del provider in tal caso avrebbero accesso ad un internet filtrato con liste e regole varie.

Ma è ovvio che l'obiettivo non sia "proteggere i bambini", dunque non verrà fatto. Poi, nota a parte, attenzione che in Inglese chiamano "bambini" tutti i non-maggiorenni, benché un termine legale per "minore" in genere esista anche lì.

Styb
24-11-2025, 09:55
Se registrano un calo del traffico vuol dire che il sistema funziona!!!
Stanno a inventare scuse per togliere il divieto!
Spero che non cambino nulla!!!

s12a
24-11-2025, 10:13
Se registrano un calo del traffico vuol dire che il sistema funziona!!!
Stanno a inventare scuse per togliere il divieto!
Spero che non cambino nulla!!!

Scoraggiare l'uso di tali siti tramite minaccia implicita del potenziale rischio di fuga di dati e perdita di privacy (oltre che generale seccatura) con la scusa di "proteggere i bambini" è da meschini e mafiosi; non è semplicemente questione di non essere in grado di dimostrare di essere maggiorenni.

È inoltre più che ovvio oramai che l'obiettivo sia estendere ciò oltre i "siti porno". Per essere "a prova di bambino", Internet dovrebbe diventare per forza di cose tutto chiuso di default o senza possibilità agli utenti di inviare contenuti a meno di moderazione stringente.

Opteranium
24-11-2025, 10:24
mettete la verifica dell'identità sui social, quelli sono il vero problema..

ninja750
24-11-2025, 10:36
no guarda, come è oltremodo facile intuire, il traffico cala perchè 99 utenti su 100 se devono registrarsi chiudono e vanno altrove.
E questo i gestori lo sanno benissimo.

che poi voglio dire

basta aprire un qualunque motore di ricerca senza registrarsi e cercare immagini digitando TETTE :help:

OUTATIME
24-11-2025, 10:57
Se registrano un calo del traffico vuol dire che il sistema funziona!!!
Stanno a inventare scuse per togliere il divieto!
Spero che non cambino nulla!!!
La tua ingenuità sul mondo degli adolescenti fa sorridere.
Credi veramente che un sedicenne guardi le tette cadenti della prima zoccola su youporn?

mettete la verifica dell'identità sui social, quelli sono il vero problema..
This

Styb
24-11-2025, 11:51
La tua ingenuità sul mondo degli adolescenti fa sorridere.
Anche la tua mi fa sorridere, ci sono i bambini delle elementari che guardano i porno sul cellulare. Il problema si risolverebbe investendo sull'educazione, ma dato che non sarà possibile perché gli italiani sono caproni, allora ben venga una limitazione ai siti porno.

Ataru224
24-11-2025, 11:56
La soluzione è una sola: abolire questa follia.

Non esistono compromessi accettabili: doppio anonimato? enti certificatori? Non mi interessa, non attesterò mai un bel niente durante la navigazione.

Ma ci rendiamo conto della distopia verso cui ci stiamo dirigendo?
Anni fa una cosa del genere sarebbe stata semplicemente impensabile, sarebbe stata giudicata come un'incaccettabile ingerenza. Ed ora dove siamo? A discutere su quale sarebbe la soluzione "migliore". :muro:
Ma d'altronde è il principio della rana bollita: si limita la libertà piano piano, a piccoli passi.
Agli albori di Internet si diceva sempre di non usare il proprio nome sui siti, poi i siti iniziarono a chiedere nome e cognome, poi il numero di telefono, poi hanno iniziato a limitare sempre di più la fruizione da ospite (in modo da forzare gli utenti a creare un account) ed ora questo.

Un domani magari introdurranno la verifica dell'identità anche per cercare sui motori di ricer... OPS, in Australia vogliono già farlo:
https://www.theguardian.com/commentisfree/2025/jul/23/new-rules-will-radically-change-the-way-we-use-the-internet-in-australia-and-not-just-social-media

s12a
24-11-2025, 12:41
La soluzione è una sola: abolire questa follia.

Non esistono compromessi accettabili: doppio anonimato? enti certificatori? Non mi interessa, non attesterò mai un bel niente durante la navigazione.

Una possibile soluzione (o per dirla meglio, compromesso, perché ci sono potenziali seri problemi anche in quel modo) l'ho proposta qualche messaggio sopra. Non c'è motivo per il quale ogni sito web debba occuparsi separatamente di verificare l'identità dell'utente quando tale controllo può essere facilmente effettuato a monte, senza che i dati escano fuori dal provider (a cui presumibilmente avrai già dato, o chi per te, dati personali al momento della sottoscrizione).

Ma ci rendiamo conto della distopia verso cui ci stiamo dirigendo? [...]

Se dovessi fare il complottista, direi che siano misure pre-guerra o collasso economico. Il parental control, dato che a quanto pare occorre per forza dare l'accesso internet anche ai lattanti, si può fare con metodi più efficaci.

demon77
24-11-2025, 14:30
Se registrano un calo del traffico vuol dire che il sistema funziona!!!
Stanno a inventare scuse per togliere il divieto!
Spero che non cambino nulla!!!

La tua ingenuità è commovente. :flower:
Secondo te un ragazzino che vuol vedere porno è anche solo lontanamente ostacolato da sta cazzata?

grng
24-11-2025, 15:29
La tua ingenuità è commovente. :flower:
Secondo te un ragazzino che vuol vedere porno è anche solo lontanamente ostacolato da sta cazzata?
Probabilmente sono piú gli adulti che non fidandosi delle piattaforme di identificazione sono andati verso altri lidi, non che saltino fuori ricerche sconvenienti al primo furto di dati, anonimato o meno (e probabilmente certe questioni tecniche nemmeno le conoscono).
Agli adolescenti ingrifati bastano instagram e tiktok, c'é solo l'imbarazzo della scelta

Ataru224
24-11-2025, 16:44
Una possibile soluzione (o per dirla meglio, compromesso, perché ci sono potenziali seri problemi anche in quel modo) l'ho proposta qualche messaggio sopra. Non c'è motivo per il quale ogni sito web debba occuparsi separatamente di verificare l'identità dell'utente quando tale controllo può essere facilmente effettuato a monte, senza che i dati escano fuori dal provider (a cui presumibilmente avrai già dato, o chi per te, dati personali al momento della sottoscrizione).


È il concetto stesso di doversi autenticare o di dover chiedere il permesso per poter navigare liberamente su Internet che non deve passare.

Per il resto, chi vuole bloccare i siti porno può configurare un filtro nel router o sui dispositivi dei figli (figli che, se troppo piccoli, non dovrebbero neanche avere accesso ad Internet).

s12a
24-11-2025, 17:08
Secondo me semplici filtri nel router non bastano (saresti sempre ad aggiornarlo); blacklist sono completamente insufficienti a bloccare i "siti porno" (fra virgolette perché solo una frazione del porno o contenuti scabrosi in genere si trova in siti esclusivamente di quel tipo, e neanche necessariamente commerciali). L'unica cosa che funzionerebbe benino in tal senso sarebbe accesso filtrato a monte con whitelist nazionale (o europea) con siti certificati da ente apposito + indirizzo IP "marchiato" ad indicare che tale utenza non appartiene ad un adulto verificato, ed i vari server invitati a reindirizzare il traffico non adulto altrove.

Ma anche così, VPN gratuite (provenienza dubbia), piattaforme peer-to-peer o web alternative (Hyphanet, Tor, ecc), resterebbero probabilmente escluse. E se occorre arrivare a filtrare anche queste in maniera draconinana, allora abbiamo problemi serii.

Io concordo solamente con l'idea generale che l'accesso ad internet di base dovrebbe avere qualche forma di filtro, considerando che tutti oramai lo usano, dai bambini piccoli in su, e filtrare tutto a livello locale senza che questo diventi un secondo lavoro non è facile. Le modalità con le quali si sta improvvisamente spingendo DURO su questo a livello governativo in Europa e fuori però sono discutibili e sospette.

Ataru224
24-11-2025, 18:40
Ci sono dei DNS di Cloudflare che permettono di bloccare i siti per adulti:
https://developers.cloudflare.com/1.1.1.1/ip-addresses/
Basta impostarli sul router o sui singoli dispositivi.

s12a
24-11-2025, 19:06
Tanto per curiosità, ho appena provato il DNS di CloudFlare 1.1.1.3: oltre a non essere sufficiente (esistono diversi siti che pur non essendo strettamente pornografici hanno contenuti 18+, o molti altri meno conosciuti che non sono bloccati a livello DNS, oppure semplicemente i vari "image search" che offrono tanto a volte), è assai facilmente aggirabile.

Ataru224
24-11-2025, 20:27
Tanto per curiosità, ho appena provato il DNS di CloudFlare 1.1.1.3: oltre a non essere sufficiente (esistono diversi siti che pur non essendo strettamente pornografici hanno contenuti 18+, o molti altri meno conosciuti che non sono bloccati a livello DNS, oppure semplicemente i vari "image search" che offrono tanto a volte), è assai facilmente aggirabile.

Nemmeno le leggi distopiche che stanno venendo approvate bloccano realmente tutto se è per questo.

I genitori hanno tutti i mezzi per proteggere i loro figli: possono mettere un filtro sul dispositivo, sul router, possono non dare affatto un dispositivo ai figli, impostare fasce orarie, permettere l'uso di Internet solo sotto la loro supervisione, negare del tutto l'uso di Internet, impostare una lista bianca di siti sicuri etc.
Se non fanno nessuna di queste cose allora non è un mio problema, e non accetto di essere infastidito e/o limitato durante la navigazione.

belta
24-11-2025, 20:41
Qualche mese fa spinto dalla necessità di entrare in un gruppo di appassionati di un certo tipo di autovetture mi sono iscritto a facebook, ad un certo punto Meta mi ha chiesto la scansione del volto trami video...eccierto che vi scansiono il volto e ve lo regalo, sicuramente :rotfl:
Adesso salta fuori il pippa pass, cosa c'è? una pandemia di raspe?

s12a
24-11-2025, 20:58
Nemmeno le leggi distopiche che stanno venendo approvate bloccano realmente tutto se è per questo.

I genitori hanno tutti i mezzi per proteggere i loro figli: possono mettere un filtro sul dispositivo, sul router, possono non dare affatto un dispositivo ai figli, impostare fasce orarie, permettere l'uso di Internet solo sotto la loro supervisione, negare del tutto l'uso di Internet, impostare una lista bianca di siti sicuri etc.
Se non fanno nessuna di queste cose allora non è un mio problema, e non accetto di essere infastidito e/o limitato durante la navigazione.

A scanso di equivoci, neanche io voglio accettare di dover inviare dati personali a cani e porci, a prescindere dai contenuti; volevo solo evidenziare come similmente ai semplici filtri DNS, la richiesta di identificazione ad una manciata di siti pornografici commerciali della news (tipo PornHub) non serve quasi a nulla per "proteggere i minori", solo a cominciare a far passare l'idea che presto questo sarà la normalità.

Per fare seriamente ciò servirebbero misure ben più drastiche, che come ripeto non sono possibili senza instradare il traffico in maniera completamente diversa da quello dei maggiorenni. Ma creare una specie di Great Firewall (https://it.wikipedia.org/wiki/Great_Firewall) Europeo dedicato ai minorenni sarebbe quasi follia, oltre che probabile arma a doppio taglio per tutti a lungo termine.