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View Full Version : AMD non teme la bolla: gli investimenti nell'intelligenza artificiale sono una scommessa già vinta


Redazione di Hardware Upg
13-11-2025, 16:16
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/skvideo/amd-non-teme-la-bolla-gli-investimenti-nell-intelligenza-artificiale-sono-una-scommessa-gia-vinta_146229.html

AMD rilancia sull’intelligenza artificiale: la CEO Lisa Su respinge le critiche sugli eccessi di spesa e annuncia una crescita del 35% annuo nei prossimi anni grazie alla domanda "insaziabile" di chip AI. Con le nuove GPU Instinct MI355 e MI450, l’azienda punta a conquistare una quota a doppia cifra nel mercato dei data center

Click sul link per visualizzare la notizia.

AtaruGolan
13-11-2025, 17:50
La parte divertente è sempre la stessa: quando lo dice un tizio qualunque come me, "eh ma che ne sai, l'IA è una moda, è come tutte le rivoluzioni, si fermerà, scoppierà la bolla, non sa fare nulla, sono solo LLM che giocano a fare i genii".
Poi arriva AMD, Nvidia, TSMC, perfino gli investitori più conservatori, e dicono la stessa identica cosa… e magicamente diventa credibile.

È il solito bias: se non lo dice qualcuno "importante", il cervello umano lo archivia come rumore di fondo. E invece no, qui non c'è nessuna bolla che ti salva, nessuna pausa naturale dell'innovazione.
Non è un ciclo come gli smartphone o le crypto, è un cambio d'infrastruttura del pianeta. Le aziende stanno pompando miliardi perché hanno capito che un cluster AI lavora 24 ore su 24, non sciopera, non dorme e, soprattutto, scala. Chi arriva per primo comanda il mercato per i prossimi decenni.

Il punto è che molti ancora si ostinano a pensare che "l'IA non ruberà davvero i lavori", o che "sarà come la rivoluzione industriale, poi si riequilibra". È un modo per non guardare dritto nella luce dei fari mentre la macchina arriva. Fa più comodo pensare che andrà tutto come sempre.

Ma quando perfino AMD ti dice apertamente che non teme nessuna bolla e che gli investimenti sono già un gioco vinto… forse dovremmo iniziare a chiederci se davvero siamo di fronte all'ennesima "moda", o se è il mondo che sta cambiando sotto i piedi mentre continuiamo a raccontarci storielle rassicuranti.

Il bello è che quando lo dicevo io passavo per catastrofista. Adesso, a quanto pare, non sono io… è la realtà che è arrivata puntuale.

E da qui, inizia la parte più interessante della storia.

Ale55andr0
13-11-2025, 18:25
L'IA verrà usata per i lavori ripetitivi e che richiedono accesso a moli di dati. Certo, puoi usarla per progettare un impianto elettrico ma NON può firmare il progetto e assumersi responsabilità ecco perchè molti lavori per i quali avrebbe la "capacità" non potrà cmq soppiantarli ma divenire al massimo un tool di lavoro cmq supervisionato da umani

pachainti
13-11-2025, 18:35
Oste, com'è il vino?
Poi guardando i dati, si vede quali siano i fatti, come sempre.

Bubble Trouble: An AI bubble threatens Silicon Valley, and all of us. (https://prospect.org/power/2025-03-25-bubble-trouble-ai-threat/)

Will data centers crash the economy? (https://www.noahpinion.blog/p/will-data-centers-crash-the-economy)

The AI bubble is the only thing keeping the US economy together, Deutsche Bank warns (https://www.techspot.com/news/109626-ai-bubble-only-thing-keeping-us-economy-together.html)

AtaruGolan
13-11-2025, 18:58
L'IA verrà usata per i lavori ripetitivi e che richiedono accesso a moli di dati. Certo, puoi usarla per progettare un impianto elettrico ma NON può firmare il progetto e assumersi responsabilità ecco perchè molti lavori per i quali avrebbe la "capacità" non potrà cmq soppiantarli ma divenire al massimo un tool di lavoro cmq supervisionato da umani


Il tuo ragionamento regge solo se l'unica IA che hai visto è quella pubblica, modelli generici che rispondono, disegnano, chiacchierano o fanno i video buffi.
Ma nelle aziende non si usa quella. Non si usa la versione "per tutti".
Esistono modelli molto più avanzati, addestrati su documentazione interna, flussi di lavoro, policy tecniche, linguaggi proprietari, configurazioni di rete, architetture software, schemi contabili, schemi ingegneristici.
E quelli già oggi stanno sostituendo attività che non sono affatto "ripetitive".

Per curiosità, lavori in un ambiente dove stanno implementando IA aziendali di livello? Hai mai visto un LLM collegato all'intera knowledge-base interna, ai sistemi IT, ai ticket, ai sorgenti, agli stack tecnici dell'azienda?
Lo chiedo sinceramente, perché i modelli in produzione non sono la stessa cosa di quelli che usiamo da casa.

Non stanno rimpiazzando solo persone che fanno lavori meccanici,
nelle aziende stanno automatizzando programmazione avanzata, analisi di rete, monitoraggio sicurezza, progettazione di flussi IT, generazione di documentazione tecnica, perfino revisioni di architetture che prima richiedevano anni di studio. E lo fanno 24 ore su 24, con una qualità che migliora ogni mese.

Sul discorso "non possono firmare un progetto", è vero solo oggi.
È la classica argomentazione da trincea, si punta sulla parte burocratica perché la parte tecnica è già stata superata. Quando la tecnologia cambia il modo di produrre, la burocrazia inevitabilmente si adegua e la legge riscrive chi certifica cosa.
È successo con l'automazione industriale, con l'aviazione, con la medicina robotica. Succederà anche qui.

E mentre qui discutiamo, le aziende stanno facendo esattamente la cosa che tu dici che non succederà, stanno già usando modelli addestrati sui dati dei dipendenti, spostati in outsourcing (India, Filippine, ecc.) per abbattere i costi. La persona "senza esperienza" diventa solo un tramite, copia-incolla ciò che la macchina genera, giusto per mantenere la responsabilità legale. È una fase temporanea, e dura poco.

Quando si parla di "bolla", molti guardano solo ai giocattoli pubblici.
Il problema vero è quello che accade dietro le quinte, negli ambienti dove le IA non fanno immaginine, fanno lavoro. Serio. Avanzato.

E se non ci muoviamo oggi, tra due anni non discuteremo più "se sostituisce lavori ripetitivi", ma "perché abbiamo ignorato tutto mentre succedeva sotto i nostri occhi".

Gringo [ITF]
13-11-2025, 19:26
Il problema e che l'AI e la sua interfaccia prossima meccanica per quanto se lo neghi potrà sostituire prima o poi QUALUNQUE LAVORO e se un lavoro non lo farà sarà solo perchè chi comanda dirà no a quello (Tipo sostituire il governo con una AI) o perchè fatto i suoi conti, l'AI imparerà a non fare volutamente quel lavoro, lo fà già adesso di fare la Finta Deficiente. (E con finta intendo proprio che finge per non fare, poi gli chiedi la stessa cosa ma ultra semplificata e ti risponde subito)

Max Power
13-11-2025, 20:57
Ormai anche nei piccoli uffici, il titolare mi chiede consulenza come su come "aiutare".

Tradotto: FARE DI PIÙ CON MENO GENTE DA PAGARE


La manovalanza presto tornerà a guadagnare valore... :asd:

Peppe1970
13-11-2025, 20:59
AMD rilancia sull’intelligenza artificiale: la CEO Lisa Su respinge le critiche sugli eccessi di spesa e annuncia una crescita del 35% annuo nei prossimi anni grazie alla domanda "insaziabile" di chip AI.

Click sul link per visualizzare la notizia.

Concordo con Lisa... ormai la strada è spianata ma resta qualche dubbio
inerente i computer quantistici al Silicio e quelli Organici :rolleyes: :p

CrapaDiLegno
13-11-2025, 23:00
Certo che fa bene, prima che il mercato torni alla sua normalità è meglio buttarsi ad arraffare quanto più possibile durante questa isteria collettiva alimentata da FOMO.
Sarebbe da dementi fare diversamente.
Comunque parallelamente bisogna anche prepararsi allo schianto altrimenti si salta per aria insieme alla bolla.

AtaruGolan
13-11-2025, 23:18
La cosa che mi colpisce davvero non è nemmeno quanto l'IA sia avanzata dietro le porte chiuse delle aziende quella vera, non la versione pubblica da cui arrivano risposte simpatiche o immagini carine.
La cosa triste è quanto l'IA potrà dare o togliere, quanto sarà distruttiva per una parte enorme della popolazione. E lo sto dicendo perché vorrei che le persone aprissero gli occhi.
Chi non sta dentro a certi ambienti, chi non vede le IA private e integrate nei flussi critici, non può capire davvero la portata. Io stesso posso dire solo una parte, per ovvi motivi di NDA.

Quello che mi fa più tristezza è che la gente non vuole ascoltare. Continua a guardare il proprio piccolo orticello, convinta che il mondo là fuori non arriverà mai fino a loro.
Non li critico, è un meccanismo umano che esiste da millenni, vedere solo ciò che rassicura. Ma questo atteggiamento ci porta sempre allo stesso risultato.
L'unico potere reale del popolo è la voce collettiva. Una voce sola si spegne, cento voci fanno rumore, ma se tutti aspettano di vedere il problema quando ormai ha già travolto tutto… quella voce comune non arriva più.
E come insegna la storia, quando il dialogo non esiste più, quando la politica non ascolta, quando le aziende decidono da sole, il finale è sempre lo stesso, si arriva alla violenza. E nessuno vince davvero.

La tristezza sta qui, ogni volta che qualcuno prova a portare alla luce questi problemi che non significano "bloccare l'IA", ma regolamentarla, toglierla dalle mani dei soliti miliardari, costruire una nuova economia, distribuire potere e non concentrarlo si trova davanti il solito muro dell'incertezza.
La gente crede più facilmente a cose come alieni, spiriti, fantasmi, terrapiattismo tutte teorie che non toccano la loro vita piuttosto che a una verità concreta e verificabile, che invece riguarda direttamente il loro futuro.
È più facile affrontare una fantasia che guardare in faccia un cambiamento che può toccarti, destabilizzarti e obbligarti a ripensare il tuo ruolo nel mondo.

Questo è ciò che mi fa tristezza.
Alla fine vincono sempre i più grandi, non perché siano davvero più forti, ma perché la gente non riesce a liberarsi del bias più antico che abbiamo, la paura di credere nelle cose negative, soprattutto quando le cose negative riguardano noi stessi.

Xiphactinus
13-11-2025, 23:56
E tu che stai facendo per tamponare questa catastrofe annunciata? (considerando anche che il cambiamento distopico sarà a livello mondiale e che geopoliticamente l'Italia non conta molto più di dell'Albania... per dirne una)

AlexSwitch
14-11-2025, 00:31
Ottime ragioni sul perchè l'IA rischia benissimo di essere una enorme bolla:

https://www.youtube.com/watch?v=KmFmZehCshA

AtaruGolan
14-11-2025, 08:19
E tu che stai facendo per tamponare questa catastrofe annunciata? (considerando anche che il cambiamento distopico sarà a livello mondiale e che geopoliticamente l'Italia non conta molto più di dell'Albania... per dirne una)

Non sono qui a fare profezie da divano.
Quello che posso fare nel mio piccolo lo sto già facendo da tempo, scrivo alle agenzie europee, ai parlamentari che seguono (o dovrebbero seguire) questi temi, alle testate che trattano tecnologia e lavoro.
Vivo in Europa, non più in Italia, e mi concentro soprattutto sulla comunità europea perché è l'unico blocco che può ancora prendere una posizione politica forte. Ma anche lì, spesso la risposta è "non possiamo farci nulla" oppure nessuna risposta.
Perché manca ancora la paura. Molti politici sono di un'altra generazione, con poca o zero esperienza tecnica, e credono ancora alla narrativa "è una moda", "è una bolla", "è come l'arrivo dei PC negli anni '90".

Il problema è che la maggior parte delle persone vede solo l'IA pubblica, ChatGPT, Gemini, DeepSeek e simili.
Non capiscono e non è colpa loro la differenza tra un modello consumer, limitato e sicuro per forza di cose, e le versioni private integrate nelle grandi aziende, che lavorano su infrastrutture completamente diverse, dati interni e capacità che non possono essere mostrate al pubblico.

Nel concreto io non sto guardando e basta, sto facendo quello che posso nel posto dove vivo e nel luogo dove ha senso muoversi, cioè in Europa.
Perché paradossalmente è l'area più vulnerabile all'impatto dell'IA, siamo indietro tecnologicamente, abbiamo consegnato interi settori alle multinazionali, abbiamo delocalizzato lavori che avrebbero potuto essere adattati all'automazione invece di essere abbandonati, e abbiamo lasciato scoperte proprio le categorie più facili da sostituire.

Non pretendo che queste azioni cambino il mondo da sole, ma restano comunque più di quanto facciano quelli che si rifugiano nel "tanto l’Italia conta poco" o nel "è tutta una bolla", senza capire che l’unica bolla sarà economica e colpirà solo i giocattoli pubblici, non le IA private che stanno già ridisegnando interi settori.
Io la mia parte la faccio. È piccola, imperfetta e persino limitata da vincoli legali, ma è reale.
La domanda, alla fine, è un’altra quanti altri stanno facendo altrettanto?

Anche fare post "generici", quando non si possono fornire dettagli per motivi di NDA, è già un contributo. Pubblicare, spiegare, fare video, inviare informazioni alle testate, spesso non serve per ottenere risposte, ma per accendere una scintilla. I giornalisti, quando percepiscono che "qualcosa non torna", iniziano a investigare. E loro, non avendo vincoli di riservatezza, possono pubblicare cose che chi lavora dentro non può nemmeno pronunciare.

Lo stesso vale per la politica. I parlamentari che seguono questi temi esistono, anche giovani, anche competenti. Il problema è che finché non ricevono un'ondata di segnalazioni o finché la richiesta non arriva da figure "importanti" tendono a ignorare. E nel frattempo ascoltano più volentieri i big della tecnologia, che hanno tutto l'interesse a mantenere lo status quo. Quando ci si accorgerà del problema sarà troppo tardi, non si potranno fare leggi per "tamponare", ma solo leggi drastiche per bloccare… e a quel punto il danno sarà già enorme.

Anche solo scrivere molto sotto i post o produrre video serve a far circolare le informazioni. Ma se ogni volta qualcuno risponde con "tanto è una bolla", "è come l'oste che dice che il vino è buono", o ignora persino quando persone autorevoli da Wozniak a diversi economisti spiegano che ci saranno enormi perdite lavorative, allora tutto si ferma lì.
E attenzione, "perdite lavorative" non significa che tutti finiranno per strada, significa che i ricchi diventeranno più ricchi, la classe media diventerà povera e i poveri diventeranno nulla tenenti. È già in corso. Molte aziende, nonostante utili e quotazioni record, stanno licenziando solo perché possono. Non perché serve. E questo è il punto, oggi possono farlo anche senza necessità reale. È un passaggio difficile da capire, ma è esattamente ciò che sta accadendo.

In sintesi, io faccio ciò che posso. Una persona, o dieci, non possono cambiare tutto. Ma le prove pubbliche già esistono. Basta guardare i numeri dei licenziamenti dal 2023 a oggi, confrontarli con i bilanci delle stesse aziende, leggere le loro dichiarazioni sull'IA, ascoltare chi ci lavora dentro (quando può parlare), e mettere insieme i pezzi.
Il problema è che molti credono solo alla narrativa "l'IA è una bolla e passerà", ma ignorano tutte le dichiarazioni, i report e gli indicatori che mostrano il contrario. È un po' come il fanboy che compra sempre la stessa marca anche quando la qualità peggiora, un bias costruito, alimentato proprio dai big che oggi stanno usando l'IA non per aiutare le persone, ma per aumentarne il potere.

A quel punto basta farsi qualche domanda semplice,

1 Perché spendere centinaia di milioni o miliardi per "aiutare un dipendente"?
2 Perché pagare qualcuno che lavora meno grazie all'IA?
3 Perché sprecare un'IA che lavora 24 ore su 24 per fare quello che fa un umano più lentamente?
4 Perché mantenere lo stesso stipendio a una persona che diventa meno necessaria?

A volte sarebbe sufficiente unire i puntini. Certo, sarebbe più facile con prove interne, ma quelle non possono uscire. Io posso parlarne solo in modo generico, perché come tutti devo pur vivere e lavorare. Esporsi oltre un certo limite non è possibile. Ma questo non significa che il problema non esiste, significa solo che chi può raccontarlo, spesso non può farlo apertamente.

Fabryce
14-11-2025, 09:05
Ottime ragioni sul perchè l'IA rischia benissimo di essere una enorme bolla:

https://www.youtube.com/watch?v=KmFmZehCshA

praticamente gli stessi soldi girano e rigirano tra le società con la speranza che in futuro ci siano ricavi tali da sostenere le spese per il mantenimento dell'infrastruttura che saranno sempre maggiori negli anni... il grosso problema
per queste aziende è che non hanno ricavi e piu passa il tempo e peggio sarà (mia previsione) perchè se le persone vengono licenziate a causa dell'ia alla fine il problema arriverà anche a loro (le aziende ia) perchè non si avranno piu soldi per comprare i servizi ia

Fabryce
14-11-2025, 09:09
1 Perché spendere centinaia di milioni o miliardi per "aiutare un dipendente"?
2 Perché pagare qualcuno che lavora meno grazie all'IA?
3 Perché sprecare un'IA che lavora 24 ore su 24 per fare quello che fa un umano più lentamente?
4 Perché mantenere lo stesso stipendio a una persona che diventa meno necessaria?

.

ok... però poi a chi vendo il mio prodotto se nessuno lavora e non ha soldi?

AlexSwitch
14-11-2025, 09:24
praticamente gli stessi soldi girano e rigirano tra le società con la speranza che in futuro ci siano ricavi tali da sostenere le spese per il mantenimento dell'infrastruttura che saranno sempre maggiori negli anni... il grosso problema
per queste aziende è che non hanno ricavi e piu passa il tempo e peggio sarà (mia previsione) perchè se le persone vengono licenziate a causa dell'ia alla fine il problema arriverà anche a loro (le aziende ia) perchè non si avranno piu soldi per comprare i servizi ia

Il dettaglio che parecchi non vedono, o non vogliono vedere, menzionato nel video, è che gran parte di questi miliardi che vengono investiti ed immessi in questo circolo, sono a debito! Debiti verso banche le quali dovranno per forza, vista la mole di denaro richiesta a ritmi sempre più serrati e la redditività nulla, al momento, dei servizi AI, costruirci dei prodotti finanziari derivati di copertura.
Insomma siamo ancora in presenza, dopo il big bang della bolla immobiliare USA e la conseguente crisi dei debiti, di una nuova " grande scommessa " con potenziali ancora più distruttivi in caso di fallimento.
La domanda, dopo una mare di Miliardi già investiti, a cui nessuno al momento vuole rispondere o risponde sorvolando con parole come quelle pronunciate da Lisa Su, da " Giacchetta " Jensen, da Altman e tutto il resto del coro è: quanta AI deve essere " venduta " per rientrare nei piani di ammortamento del capitale prestato, per ripagare i debiti? Quanto la dovranno pagare gli utenti questa AI?

Pascas
14-11-2025, 09:36
Oste, com'è il vino?
Poi guardando i dati, si vede quali siano i fatti, come sempre.

Bubble Trouble: An AI bubble threatens Silicon Valley, and all of us. (https://prospect.org/power/2025-03-25-bubble-trouble-ai-threat/)

Will data centers crash the economy? (https://www.noahpinion.blog/p/will-data-centers-crash-the-economy)

The AI bubble is the only thing keeping the US economy together, Deutsche Bank warns (https://www.techspot.com/news/109626-ai-bubble-only-thing-keeping-us-economy-together.html)

ok ma stai diventando ripetitivo, le solite cose ogni post..

megamitch
14-11-2025, 09:39
La parte divertente è sempre la stessa: quando lo dice un tizio qualunque come me, "eh ma che ne sai, l'IA è una moda, è come tutte le rivoluzioni, si fermerà, scoppierà la bolla, non sa fare nulla, sono solo LLM che giocano a fare i genii".
Poi arriva AMD, Nvidia, TSMC, perfino gli investitori più conservatori, e dicono la stessa identica cosa… e magicamente diventa credibile.

È il solito bias: se non lo dice qualcuno "importante", il cervello umano lo archivia come rumore di fondo. E invece no, qui non c'è nessuna bolla che ti salva, nessuna pausa naturale dell'innovazione.
Non è un ciclo come gli smartphone o le crypto, è un cambio d'infrastruttura del pianeta. Le aziende stanno pompando miliardi perché hanno capito che un cluster AI lavora 24 ore su 24, non sciopera, non dorme e, soprattutto, scala. Chi arriva per primo comanda il mercato per i prossimi decenni.

Il punto è che molti ancora si ostinano a pensare che "l'IA non ruberà davvero i lavori", o che "sarà come la rivoluzione industriale, poi si riequilibra". È un modo per non guardare dritto nella luce dei fari mentre la macchina arriva. Fa più comodo pensare che andrà tutto come sempre.

Ma quando perfino AMD ti dice apertamente che non teme nessuna bolla e che gli investimenti sono già un gioco vinto… forse dovremmo iniziare a chiederci se davvero siamo di fronte all'ennesima "moda", o se è il mondo che sta cambiando sotto i piedi mentre continuiamo a raccontarci storielle rassicuranti.

Il bello è che quando lo dicevo io passavo per catastrofista. Adesso, a quanto pare, non sono io… è la realtà che è arrivata puntuale.

E da qui, inizia la parte più interessante della storia.

cosa dovrebbe dire? che hanno sbagliato investimento e che avranno forti perdite ? Non credo che nessuno lo farebbe mai anche se fosse vero. Alla fine sono aziende il messaggio che mandano deve sempre essere positivo, altrimenti fanno la figura dei fessi e il mercato li punisce.

Non dico che sia vero, dico che non direbbero mai che qualcosa va male

AtaruGolan
14-11-2025, 09:46
ok... però poi a chi vendo il mio prodotto se nessuno lavora e non ha soldi?

La domanda "a chi vendo il mio prodotto se nessuno lavora?" sembra logica, ma funziona solo se immagini che il mondo economico resti identico a quello di oggi. Non è così che andrà.

Il futuro non prevede "tutti licenziati", prevede una piramide sociale diversa, dove alcune fasce vengono ridotte e altre cambiano ruolo. E soprattutto, gli attori economici non saranno più solo le persone, ma anche aziende e Stati che integrano l'IA direttamente nei loro processi.

L'errore è pensare che le IA debbano "vendere qualcosa alla gente".
Le IA non sono nate per vendere, sono nate per tagliare costi.
Un'azienda non ragiona in termini di "quanti consumatori ho oggi", ma in termini di margini,
se taglia 200 milioni di stipendi e ne incassa 80 da nuovi servizi automatizzati... per lei è comunque profitto.

E infatti i soldi veri non arrivano dalla massa che compra l'abbonamento, ma dal settore B2B, una singola banca, una multinazionale logistica, una grande azienda assicurativa valgono più di mezzo milione di utenti individuali.
La domanda, quindi, non sparisce, si sposta. Si riconfigura.

E poi c'è un punto che molti ignorano, la bolla sarà finanziaria, non tecnologica.
Quando scoppierà, colpirà gli investitori piccoli, non i colossi che avranno già messo in piedi infrastrutture autosufficienti.
E sarà proprio il post-bolla a spingere le aziende a usare l'IA per ciò per cui è stata progettata, fare in un giorno quello che oggi richiede settimane di lavoro umano.

Per questo la domanda "a chi vendo?" non coglie il punto.
L'IA non vive della stessa economia di oggi.
Non ha bisogno che "tutti" comprino, ha bisogno che pochi con grandi capitali la usino per eliminare costi.

È brutto da dire? Sì.
Ma è così che ragionano le corporation, non con la logica della famiglia media, ma con quella dei margini trimestrali.
Un altro punto che spesso viene ignorato è questo,
le persone "acquirenti" hanno valore non perché portano ricchezza, ma perché le loro spese sono il motore di tutto il ciclo economico. Anche quando una persona perde lavoro e non ha più nulla, deve comunque sopravvivere: continuo acquisto di beni primari.
I soldi che spende finiscono nelle tasche di chi quei beni li vende. A sua volta questa persona o questa azienda deve sostenere costi, deve investire, deve ottimizzare. E come risparmia?
Sempre allo stesso modo: tagliando il costo del dipendente e usando l'IA.

Nel tempo, questa dinamica si auto-alimenta,
chi vende sostituisce personale con IA -> aumenta i margini -> sottrae spazio ai piccoli -> i piccoli guadagnano meno -> diventano sostituibili -> e tutto ciò che prima era distribuito tra molte persone finisce concentrato nelle tasche dei pochissimi che controllano le strutture automatizzate.
Il denaro fa un cerchio, sì... ma un cerchio sempre più stretto. Ogni giro passa attraverso meno mani e torna sempre più velocemente alle stesse.

La parte che non viene compresa è che l'IA non è come le tecnologie precedenti.
Le altre tecnologie sostituivano forza fisica, abilità manuali, qualche ruolo d'ufficio.
L'IA sostituisce, anche se ancora in modo imperfetto, l'unica cosa che rendeva gli umani indispensabili: l'intelletto, la mente, la capacità di prendere decisioni e produrre conoscenza.
Questa volta non si parla di migliaia di lavori: si parla di centinaia di milioni. E la stragrande maggioranza non è "convertibile" in qualcos'altro, perché il nuovo valore non richiede più milioni di persone, richiede infrastrutture e modelli.

L'impatto non sarà solo su chi perde il lavoro: sarà sugli Stati. Meno lavoratori = meno entrate fiscali. Meno entrate fiscali = meno servizi, meno welfare, più instabilità.
Da lì nasceranno sicuramente movimenti, pressioni politiche, tensioni sociali… ma sarà molto più difficile intervenire dopo che il cambiamento è avvenuto.

Non sto dicendo che succederà domani, né che la bolla scoppierà domani (e quando scoppierà colpirà soprattutto alcuni attori, non i più grandi).
Il punto è che se non si agisce ora, non si potrà più guidare la transizione: rimarrà solo da subirla.
Serve intervenire oggi per evitare che la trasformazione sia brutale, disordinata e concentrata nelle mani di pochi. E qui non parliamo di fantasia: sta già accadendo, e l'IA renderà questo processo molto più rapido e molto più netto.

AtaruGolan
14-11-2025, 09:52
cosa dovrebbe dire? che hanno sbagliato investimento e che avranno forti perdite ? Non credo che nessuno lo farebbe mai anche se fosse vero. Alla fine sono aziende il messaggio che mandano deve sempre essere positivo, altrimenti fanno la figura dei fessi e il mercato li punisce.

Non dico che sia vero, dico che non direbbero mai che qualcosa va male

vero, nessun CEO sano di mente salirebbe sul palco per dire "abbiamo fatto un investimento sbagliato" o "andrà tutto male". A quel punto verrebbero divorati dal mercato in dieci minuti. La comunicazione di un'azienda quotata deve sempre essere ottimista, è proprio nella natura del gioco.

Ma attenzione, una cosa sono le parole, un'altra sono i numeri.
Le dichiarazioni sono marketing, la contabilità no.

Se sei un'azienda quotata, gli utili, le perdite, i costi e gli investimenti sono pubblici e verificabili. Non puoi semplicemente inventarteli.
Certo, puoi abbellire, puoi promettere, puoi proiettare scenari rosei... ma falsare i conti in modo serio è roba da società che vogliono fare la mossa alla Enron, speculare, gonfiare e poi esplodere.
I big non giocano con quella roba, perché rischierebbero decenni di indagini e la distruzione completa del valore del brand.

E qui sta il punto che molti non vedono, quando un CEO dice "va tutto bene", ciò che conta non è la frase.

Contano:

gli utili pubblicati,
i tagli del personale,
i costi ridotti,
i margini migliorati,
gli investimenti crescenti nell'IA e nei datacenter.


Quelli non li puoi nascondere.
E infatti, mentre alcuni parlano di "bolla" o "crisi", le stesse aziende stanno facendo record di utili proprio mentre licenziano migliaia di dipendenti.

Se davvero fossero alla frutta, i numeri lo mostrerebbero.
Invece i numeri dicono l'opposto.

Ed è proprio questo il punto che dovrebbe far riflettere, un CEO può sorridere sul palco quanto vuole, ma i bilanci non mentono. E al momento mostrano una sola direzione, riduzione dei costi umani + investimento massiccio nell'IA = margini più alti e ovviamente la gente investe per questo.

nexin
14-11-2025, 18:33
E poi c'è un punto che molti ignorano, la bolla sarà finanziaria, non tecnologica.
Quando scoppierà, colpirà gli investitori piccoli, non i colossi che avranno già messo in piedi infrastrutture autosufficienti.


La stragrande maggioranza delle azioni delle Big Tech è detenuta da grandi fondi d'investimento, fondi sovrani e banche. Un forte crollo scuoterebbe l'intera economia globale, non solo i piccoli investitori. È vero che si tratta di una bolla finanziaria piuttosto che tecnologica — il progresso tecnologico continuerà indipendentemente.

Però parli di AI pubbliche versus private, e vorrei capire quali sarebbero queste famose AI private. Attualmente tutte le aziende che ho visto, startup e non, utilizzano o fanno fine-tuning di GPT o Claude. Inoltre, i prezzi che queste aziende applicano sono molto inferiori ai costi reali, quindi continuano a offrire servizi in perdita accumulando un debito enorme. Prima o poi quel debito andrà ripagato, ma ribadisco: è una bolla finanziaria, non tecnologica.

Quali sono queste AI interne che supererebbero GPT o Claude? E non parliamo di quelle open source, cinesi o meno, che non raggiungono i livelli di OpenAI o Anthropic.

Attenzione poi a cercare di prevedere il futuro, perché non è affatto semplice. Le persone già ora non sono più generatori di ricchezza. Le enormi quotazioni e i fatturati delle Big Tech non derivano dai licenziamenti, ma dall'immissione massiccia di liquidità delle banche centrali post-COVID che, in teoria, doveva rilanciare il sistema. In pratica, è stata usata da banche e fondi per gonfiare le valutazioni azionarie, generando al contempo un'inflazione pesante che ha aumentato i prezzi, soprattutto negli USA. Hanno ancora potenza di fuoco perché prima del crollo continueranno a salire a ritmi incredibili. Ma questi soldi da qualche parte devono arrivare, non credi?

Detto questo, le conseguenze a lungo termine dell'AI non sono prevedibili. Se davvero la società subirà grosse incertezze, la natalità calerà ulteriormente e forse l'AI sarà utile proprio per far funzionare il sistema in assenza di risorse umane disposte a farlo — anche per mansioni essenziali come il controllo dell'acqua, la produzione del pane, il raccolto agricolo, l'allevamento.

Ti stimo per il fatto che ti stai battendo a livello personale, ma dubito che si possa fare qualcosa. La politica ha raggiunto livelli bassi e continua a scendere. L'unica è stare alla finestra e vedere cosa succederà. Se moriremo di fame, moriremo di fame. Terribile sì, ma d'altronde.

LMCH
15-11-2025, 10:56
Non stanno rimpiazzando solo persone che fanno lavori meccanici,
nelle aziende stanno automatizzando programmazione avanzata, analisi di rete, monitoraggio sicurezza, progettazione di flussi IT, generazione di documentazione tecnica, perfino revisioni di architetture che prima richiedevano anni di studio. E lo fanno 24 ore su 24, con una qualità che migliora ogni mese.

Personalmente, quello che vedo per ora sono aziende gestite male che pensano che il software basato su LLM possa fare meglio il pessimo lavoro che danno ora.
Il fatto stesso che tu dica "qualità che migliora ogni mese" fa capire che ancora non ci siamo (e ne ci arriveremo).

Ad esempio, non importa se si ottengono risultati "velocemente", l'importante è che siano corretti con un buon margine di certezza, ma chi verifica questo?

Idem per l'orrida documentazione generata automaticamente che sembra migliore ... dell'orrida documentazione generata manualmente.

Ci sono strumenti basati su LLM che sono assolutamente utili ed efficaci, ma c'è pure tanta roba che è solo fuffa ed apparenza che passato l'entusiasmo iniziale si rivela un buco nell'acqua se non peggio (a cui si rimedia con delocalizzazione ed outsorcing fatti a caXXo).

La cosa più grottesca è che le prestazioni dei LLM dipendono da dati ed informazioni di qualità superiore a quella che essi producono, se si distrugge la fonte poi i LLM cominciano a degradare perchè letteralmente finiscono con l'auto-immerdarsi.

AtaruGolan
15-11-2025, 19:36
Personalmente, quello che vedo per ora sono aziende gestite male che pensano che il software basato su LLM possa fare meglio il pessimo lavoro che danno ora.
Il fatto stesso che tu dica "qualità che migliora ogni mese" fa capire che ancora non ci siamo (e ne ci arriveremo).

Ad esempio, non importa se si ottengono risultati "velocemente", l'importante è che siano corretti con un buon margine di certezza, ma chi verifica questo?

Idem per l'orrida documentazione generata automaticamente che sembra migliore ... dell'orrida documentazione generata manualmente.

Ci sono strumenti basati su LLM che sono assolutamente utili ed efficaci, ma c'è pure tanta roba che è solo fuffa ed apparenza che passato l'entusiasmo iniziale si rivela un buco nell'acqua se non peggio (a cui si rimedia con delocalizzazione ed outsorcing fatti a caXXo).

La cosa più grottesca è che le prestazioni dei LLM dipendono da dati ed informazioni di qualità superiore a quella che essi producono, se si distrugge la fonte poi i LLM cominciano a degradare perchè letteralmente finiscono con l'auto-immerdarsi.

Tu continui a ragionare come se le aziende aspettassero che l'IA diventi "perfetta" per sostituire l'umano.
È una visione ingenua.
Nella realtà non stanno sostituendo con l'IA, stanno sostituendo attraverso l'IA.

La fase 1 è obbligare i dipendenti a usarla. (già attiva in diverse Multinazionali "nessuna legge di controllo nessuna ricompensa maggiore)

La fase 2 è estrarre conoscenza dai dipendenti tramite il suo uso. (Già in atto, molte parti di lavoro sono già spostate)

La fase 3 è delocalizzare quella parte di lavoro in paesi a basso costo. (persone senza studi ed esperienze aiutati da LLM con i dati presi dai dipendenti)

La fase 4 è tagliare personale nei paesi ricchi e aumentare il carico ai rimanenti. (già in utilizzo, diminuendo i gruppi interni ed aumentando il lavoro a chi rimane, mentre sposta sempre di più)

La fase 5 sarà automatizzare ciò che oggi fanno gli outsourcer.

Questo processo non richiede un'IA perfetta.
Richiede solo un'IA abbastanza buona da giustificare lo spostamento del 40% del lavoro, ed oggi lo è già.

In Europa sarà devastante perché viviamo di produzione delocalizzata e tasse delle multinazionali.
Quando loro spostano lavoro e automazione altrove, noi perdiamo tutto, posti, competenze e gettito fiscale.

Non è catastrofismo.
È semplice economia applicata alla tecnologia.
E chi oggi etichetta queste analisi come "esagerate" sarà lo stesso che tra cinque anni dirà, "non ce lo aspettavamo".

ionet
15-11-2025, 22:58
vabbe' non serviva mica l'AI per tutto questo, sono decenni ormai che l'economia in occidente e' in declino perche appunto si demandava a paesi in via di sviluppo..

ricordo da giovane che la Cina nelle foto evocative veniva spesso rappresentata in metropoli con strade affollate di biciclette/calesse a mano..

oggi invece sono all'avanguardia con strade affollate di BEV anche lussuose..
noi al contrario siamo regrediti talmente tanto da ridursi a investire in piste ciclabili.. e si ridotti a pedalare:doh: :asd:

l'AI comunque puo mettere in ginocchio molto presto anche la Cina, e man mano tutti
ci consoleremo con il mal comune mezzo gaudio..

seriamente prima o poi si deve pensare di ridistribuire le ricchezze prodotte dalle AI/robot che lavoreranno al posto nostro
che mi frega cavolo se perdo il lavoro se mi pagano uguale, preferisco avere molto piu' tempo libero, anche per andare in bici si ma per sfizio:O

al contrario un film distopico per rappresentare il futuro che ci aspetta e' Elysium
per dire che anche se sei ricco non dormirei tranquillo..

LMCH
16-11-2025, 00:07
La fase 5 sarà automatizzare ciò che oggi fanno gli outsourcer.


Solo che prima di arrivare alla fase 5, l'azienda si ritrova con il vero know-how e quel che resta della capacità innovativa in mano agli outsourcer che poi diventano concorrenti e non faranno (troppo presto) lo stesso errore dell'azienda fallita di cui poi acquisiranno pure il brand.

E' quello che è successo con l'outsourcing della produzione in Cina.

Tanta roba a basso costo che attualmente viene prodotta in Cina si potrebbe riportare qui da noi, ma il know-how e l'infrastruttura di supporto ormai è la e ci resta (servirebbe uno sforzo a lungo termine da parte di governi ed aziende, è già tanto se non perdiamo le capacità rimaste da noi).

ionet
16-11-2025, 01:19
Solo che prima di arrivare alla fase 5, l'azienda si ritrova con il vero know-how e quel che resta della capacità innovativa in mano agli outsourcer che poi diventano concorrenti e non faranno (troppo presto) lo stesso errore dell'azienda fallita di cui poi acquisiranno pure il brand.

E' quello che è successo con l'outsourcing della produzione in Cina.

Tanta roba a basso costo che attualmente viene prodotta in Cina si potrebbe riportare qui da noi, ma il know-how e l'infrastruttura di supporto ormai è la e ci resta (servirebbe uno sforzo a lungo termine da parte di governi ed aziende, è già tanto se non perdiamo le capacità rimaste da noi).

ok ma installare un robot in oriente o occidente che cambia?
dal punto di vista umano comunque rimango senza lavoro..
dal punto di vista economico si fa outsourcing perche conviene produrre di la'
di qua finche' ti costa di piu' hai gia' perso, in altre parole conviene riportare la produzione da noi solo quando il costo della vita si livellera' a quello Cinese
ma poi basta spostarsi in un nuovo paese in via di sviluppo e il ciclo ricomincia..

solo quando il mondo si globalizzera' totalmente, stesso potere d'acquisto, costi dell'energia bassissimi(fusione nucleare?) a quel punto l'outsorcing non conviene piu' perche poi ci devi aggiungere inutili spese di logistica..

per allora pero' l'AI e le fabriche/servizi super automatizzati, avranno messo a dura prova l'esistenza umana:stordita:

se esisteremo ancora sara' una societa' molto diversa rispetto adesso, speriamo migliori :sperem:

LMCH
16-11-2025, 18:43
ok ma installare un robot in oriente o occidente che cambia?
dal punto di vista umano comunque rimango senza lavoro..

Il punto è che quello che è stato trasferito in Cina e non ritornerà sono
POSTI DI LAVORO che prima erano qui ed ora sono la
a prescindere da quanto un lavoro viene automatizzato.

Anche automatizzando totalmente una certa mansione i posti di lavoro per supporto manutenzione, progettazione dei nuovi sistemi automatizzati resteranno la invece che qui.

Ora con la scusa dei LLM prima si licenzia e poi si riassume con contratti ribassati oppure si spostano le mansioni all'estero pensando che con i LLM anche un impiegato sottoqualificato possa fare lo stesso lavoro del dipendente di prima "senza LLM".

Per questo sono sicuro che molte aziende alla fine dei giochi rischieranno di ritrovarsi fortemente ridimensionate o ridotte ad un guscio vuoto.