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View Full Version : Schiaffo al copyright: utilizzare materiale protetto per l'addestramento si può. La sentenza che fa discutere


Redazione di Hardware Upg
06-11-2025, 11:27
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/schiaffo-al-copyright-utilizzare-materiale-protetto-per-l-addestramento-si-puo-la-sentenza-che-fa-discutere_145883.html

L'Alta Corte di Giustizia britannica si è espressa in favore di Stability AI nel caso denunciato da Getty Images per violazione di copyright. La corte ha stabilito che l'utilizzo di materiale protetto per l'addestramento dell'IA non rappresenta una violazione del diritto d'autore

Click sul link per visualizzare la notizia.

Ansem_93
06-11-2025, 11:34
il modello non conserva né riproduce materiale protetto, limitandosi a elaborare informazioni statistiche durante la fase di addestramento.
Quindi se guardo o leggo qualcosa ma poi lo cancello posso farlo senza problema, tanto è solo addestramento giusto?

coschizza
06-11-2025, 11:41
Quindi se guardo o leggo qualcosa ma poi lo cancello posso farlo senza problema, tanto è solo addestramento giusto?

Tu in quel caso hai fruito dell opera L ai no è una questione borderline

Wrib
06-11-2025, 12:00
Quindi se guardo o leggo qualcosa ma poi lo cancello posso farlo senza problema, tanto è solo addestramento giusto?

La questione è veramente borderline. L'analogia può essere con il cervello umano.

Ognuno di noi legge contenuti aperti e gratuiti e legge anche contenuti a pagamento coperti da copyright.

Il sapere di ognuno di noi si è allenato con varie fonti, quello che ognuno di noi sa è in parte basato su cose con copyright (come quando leggi un libro di un certo autore o guardi un documentario).

Un "cervello artificiale" può basare parte del suo sapere su contenuti coperti da copyright così come è composto il sapere di ognundo di noi?

Ovviamente dando per scontanto che io quel libro che ho letto non l'abbia scaricato illegalmente da torrent e che allo stesso modo chi addestra l'ia abbia per lo meno pagato per i contenuti usati.

Folgore 101
06-11-2025, 12:01
Tu in quel caso hai fruito dell opera L ai no è una questione borderline

Come no, se si è addestrata ne ha fruito eccome.

Cfranco
06-11-2025, 12:06
Come sempre, se lo faccio io mi mettono dentro e buttano la chiave, se lo fa una ricca società invece ...
Chissà se quelli del pezzotto possono dire che stavano addestrandosi

gnpb
06-11-2025, 12:28
Tu in quel caso hai fruito dell opera L ai no è una questione borderline
Non è così borderline: io fruisco dell'opera nel senso che dopo averla letta/vista la mia esperienza è cresciuta, ho immagazzinato nuovi concetti e emozioni.

L'ia ne ha fruito tanto quanto, gli è stata data apposta perché possa immagazzinare modelli statistici da riprodurre successivamente su richiesta, mischiandoli opportunamente tra loro per generare un contenuto nuovo o rispondere a domande in base al contenuto che ha immagazzinato. E produce pure reddito, che non va nelle tasche del detentore dei diritti del materiale originario, che si è sbattuto a creare, raccogliere,modificare e rielaborare.
Del resto se non serviva era fatica inutile dargliela.

A me è tutto molto chiaro.

Wrib
06-11-2025, 12:50
Non è così borderline: io fruisco dell'opera nel senso che dopo averla letta/vista la mia esperienza è cresciuta, ho immagazzinato nuovi concetti e emozioni.

L'ia ne ha fruito tanto quanto, gli è stata data apposta perché possa immagazzinare modelli statistici da riprodurre successivamente su richiesta, mischiandoli opportunamente tra loro per generare un contenuto nuovo o rispondere a domande in base al contenuto che ha immagazzinato. E produce pure reddito, che non va nelle tasche del detentore dei diritti del materiale originario, che si è sbattuto a creare, raccogliere,modificare e rielaborare.
Del resto se non serviva era fatica inutile dargliela.

A me è tutto molto chiaro.

Ok, ma volendo fare l'avvocato del diavolo, cosa cambia tra un umano che legge libri e opere altrui e la sua conoscenza su un argomento è la somma anche di queste letture "coperte da copyright"? Se tale umano poi ci guadagna dal suo sapere, ha usato illecitamente qui libri che a letto nella sua vita?

gnpb
06-11-2025, 12:56
Doppio

gnpb
06-11-2025, 13:01
L'umano i libri li paga, quindi paga il copyright a chiunque per qualsiasi cosa, quindi problemi non ce ne sono.
Se non li paga infatti lo accusano di pirateria.

Nessuno si lamenterebbe che hanno usato del suo materiale se lo usassero dopo avergli chiesto il permesso e averlo pagato.

Wrib
06-11-2025, 13:09
L'umano i libri li paga, quindi paga il copyright a chiunque per qualsiasi cosa, quindi problemi non ce ne sono.
Se non li paga infatti lo accusano di pirateria.

Nessuno si lamenterebbe che hanno usato del suo materiale se lo usassero dopo avergli chiesto il permesso e averlo pagato.

Che lo si debba pagare per non avere rogne lo davo per scontato come nel mio primo post in questo topic.

Ma in ogni caso credo resterebbe comunque una situazione borderline che, in assenza di leggi specifiche che chiudano la questione, si presta a varie anologie tutte con una loro logica sia in un verso che nell'altro.

Tu dici "dopo avergli chiesto il permesso e averlo pagato". Torniamo all'analogia con l'umano che costruisce il suo sapere professionale anche con libri (o altre forme di contenuti) che ha comprato. Non ha dovuto chiedere il permesso per comprare dei libri, dei documentari o altro, li ha soltanto pagati (si spera non piratati ovviamente). Perchè chi addestra l'ia dovrebbe chiedere dei permessi, oltre ovviamente ad assicurarsi di pagare per i contenuti coperti da copyright?

gnpb
06-11-2025, 13:33
Per evitare che qualcuno poi abbia da ridire innescando inutili contenziosi, utilizzando un'opera per un fine diverso di quello che era stato pensato dal creatore (mi riferisco ad esempio alle immagini prodotte in stile studio ghibli) che potrebbe anche portargli danno.
Ma questa è una mia aggiunta, basta che paghi e probabilmente è a posto così, almeno in questo caso.

Tra l'altro Getty images ha immagini royalty free e a pagamento oltre che, guarda caso, un servizio di ai generativa di immagini...

antroscepolo
06-11-2025, 13:46
Tu in quel caso hai fruito dell opera L ai no è una questione borderline

è una questione son tutti buchi con culo degli altri.

gnpb
06-11-2025, 13:52
son tutti buchi con culo degli altri.
Che poi è la causa della maggior parte dei problemi che genera e affronta l'umanità.

Wrib
06-11-2025, 13:56
Per evitare che qualcuno poi abbia da ridire innescando inutili contenziosi, utilizzando un'opera per un fine diverso di quello che era stato pensato dal creatore (mi riferisco ad esempio alle immagini prodotte in stile studio ghibli) che potrebbe anche portargli danno.
Ma questa è una mia aggiunta, basta che paghi e probabilmente è a posto così, almeno in questo caso.

Tra l'altro Getty images ha immagini royalty free e a pagamento oltre che, guarda caso, un servizio di ai generativa di immagini...

Anche la questione studio ghibli è interpretabile in vari modi.

Se io sono un disegnatore e ho visto i film dello studio ghibli e tu, privamente, mi chiedi una tua caricatura in stile studio ghibli non credo che nessuno possa impedirmi di realizzarla per te. Ovviamente dato che usa uno stile caratteristico di un certo autore non dovrai diffonderla in pubblico.

Allo stesso modo, se l'ia è stata addestrata anche con film dello studio ghibli (non piratati), quando un utente richiede la sua caricatura in stile studio ghibli all'ia, non dovrebbe esserci nulla di illecito se l'utente se la tiene per se in casa. Infatti lo scandalo era dovuto al fatto che gli utenti la sbandieravano usandola come immagine profilo sui social.

La fase di addestramento è l'analogo della fase in cui un umano legge, guarda, insomma riceve input. Se io so come è "lo stile studio ghibli" perchè ho visto i film, mica c'è nulla di male, e se tu mi chiedi una caricatura in tale stile so farla.

Ginopilot
06-11-2025, 14:17
Borderline è il meccanismo concepito per la tutela del diritto d’autore. In qualità di fruitore non dovrei essere coinvolto nella questione, se non nel caso in cui detenga direttamente l’opera. L’onere di riconoscere un compenso per lo sfruttamento dell’opera dovrebbe spettare esclusivamente a chi mi fornisce ne fornisce la visione. Ma si è scelto di estendere tale obbligo anche al fruitore, onde scoraggiare certi comportamenti. Ma io fruitore non rubo niente a nessuno.

aqua84
06-11-2025, 14:17
Tu in quel caso hai fruito dell opera L ai no è una questione borderline

La IA te la può ripetere pari pari.
Un umano legge/ascolta e apprende i concetti (o almeno dovrebbe)

Se questa è da definire “borderline”….

Nicodemo Timoteo Taddeo
06-11-2025, 14:27
Come sempre, se lo faccio io mi mettono dentro e buttano la chiave, se lo fa una ricca società invece ...
Chissà se quelli del pezzotto possono dire che stavano addestrandosi

In due righe hai sintetizzato molto validamente la questione. :)

randorama
06-11-2025, 14:39
scusate, fatemi capire.
le immagini erano di libero accesso, per quanto watermarkate (bleurgh, che neologismo).
CHIUNQUE aprebbe potuto scaricarsele (o meglio guardarsele) e trarne ispirazione per i propri lavori, corretto?

gnpb
06-11-2025, 14:45
Se hanno il watermark solitamente c'è un motivo.
Se sono free, di libero accesso e uso, dubito abbiano il watermark, almeno io non ne ho mai viste.

Vedo però siti che hanno immagini e video a pagamento con anteprima a bassa risoluzione senza watermark, ma se le uso (le anteprime) per scopi non personali sto violando le regole anche se sono a bassa risoluzione.

randorama
06-11-2025, 14:48
Se hanno il watermark solitamente c'è un motivo.
Se sono free, di libero accesso e uso, dubito abbiano il watermark.

mi ripeto: se io, essere umano, me le guardo in bassa risoluzione e con il loro watermark e poi traggo ispirazione per farci dei lavori miei, commetto un reato?

Wrib
06-11-2025, 14:54
mi ripeto: se io, essere umano, me le guardo in bassa risoluzione e con il loro watermark e poi traggo ispirazione per farci dei lavori miei, commetto un reato?

Questo è uno dei punti che rende borderline la questione.

Usare un'immagine per allenare un'ia è considerato "usarla" o è considerato "fargliela vedere" come per analogia io umano vedendola ho aumentato la mia consocenza?

MikTaeTrioR
06-11-2025, 14:55
quando uscirono i mitici digimon erano una palese imitazione dei pokemon...con un recente videogioco è idem, non mi ricordo poi se la legge ha dato ragione a nintendo o ai creatori dei videogiochi, penso a questi ultimi...


ma è anche vero che, a differenza dell'umano, un AI non inventa nulla, riproduce e mescola...quindi la questione è un tantino delicata...

gnpb
06-11-2025, 14:59
mi ripeto: se io, essere umano, me le guardo in bassa risoluzione e con il loro watermark e poi traggo ispirazione per farci dei lavori miei, commetto un reato?
Per fare lavori tuoi? Non credo.
Per venderli ad altri? E magari ci lasci dentro un pezzo di scritta?

randorama
06-11-2025, 15:03
Per fare lavori tuoi? Non credo.
Per venderli ad altri? E magari ci lasci dentro un pezzo di scritta?

confesso di non aver mai perso molto tempo con qui maledetti generatori di immagine.
tuttavia, a fronte della richiesta di riprodurre un'immagine che somigli (somigli, non che sia uguale) a un personaggio famoso, ricevo un due di picche.

gnpb
06-11-2025, 15:04
È quello che voleva ottenere Getty image... Oppure il giusto compenso immagino.

aqua84
06-11-2025, 15:34
Per fare lavori tuoi? Non credo.
Per venderli ad altri? E magari ci lasci dentro un pezzo di scritta?

Non credo che l utente in questione volesse dire di usare direttamente l immagine con il watermark dentro una sua idea, quando creare una cosa simile però partendo da quella come idea.

Cioè se vedo una immagine, con watermark, di una anguria lavorata per prendere la forma di un bicchiere e io prendo spunto da quella e realizzo una anguria a forma di bottiglia, oppure sempre un bicchiere ma di forma diversa, ho solamente preso spunto e la devo poter vendere anche.

gnpb
06-11-2025, 15:48
Non credo che l utente in questione volesse dire di usare direttamente l immagine con il watermark dentro una sua idea,
Eh ma nell'articolo dice che sia successo anche questo.
Poi dipende da quanto è famosa l'immagine che vuoi riprodurre, se molto famosa e riprodotta troppo simile mi pare si chiami plagio (attività di riproduzione totale o parziale degli elementi creativi di un'opera altrui, con usurpazione della paternità) per gli umani.

CrapaDiLegno
07-11-2025, 12:07
Tu in quel caso hai fruito dell opera L ai no è una questione borderline

Non mi sarei aspettato una risposta diversa da un addestrato al parassitismo.

Per la questione è un po' diversa dal dare in pasto un'opera al cervello umano (che comunque paga il copyright oppure è considerato un criminale).
Per l'AI la questione dovrebbe essere più stringente, perché non solo si addestra come un umano quando analizza un'opera coperta da copyright, ma ha la possibilità rispetto ad esso, di replicarla per filo e per segno, salvo che poi gli algoritmi invece la modificano un po' mixandola con dati di altre (sempre coperte da copyright).
Quindi l'AI non dovrebbe avere il bonus "di essere solo addestrata", perché come è stato detto, questo vale anche per il cervello umano, ma la sua capacità di ricordare, estrarre e usare anche il più piccolo dettaglio va preso in considerazione.

E' la stessa identica cosa per cui in alcuni posti puoi entrare ad osservare le opere con i tuoi occhi da umano ma ti è vietato fare video/fotografie anche se hai pagato il biglietto.
Non è che perché l'opera è liberamente visibile per il cervello umano per il tempo che si permane a osservarla si possa anche farne una copia digitale perfetta da portarsi via.
L'AI funziona come una macchina fotografica che si porta via i dati dell'opera e poi ne può riprodurre fedelmente i dettagli. Se il copyright vale per l'uomo per una AI non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto di renderla per lo meno sullo stesso piano di usufruibilità di ciò che ha imparato. Ma anche di più, volendo, non meno come in questo caso.

Ci si chiede se certi giudici abbiano la competenza di valutare certi temi tecnici più che legali.

Wrib
07-11-2025, 14:31
Non mi sarei aspettato una risposta diversa da un addestrato al parassitismo.

Per la questione è un po' diversa dal dare in pasto un'opera al cervello umano (che comunque paga il copyright oppure è considerato un criminale).
Per l'AI la questione dovrebbe essere più stringente, perché non solo si addestra come un umano quando analizza un'opera coperta da copyright, ma ha la possibilità rispetto ad esso, di replicarla per filo e per segno, salvo che poi gli algoritmi invece la modificano un po' mixandola con dati di altre (sempre coperte da copyright).
Quindi l'AI non dovrebbe avere il bonus "di essere solo addestrata", perché come è stato detto, questo vale anche per il cervello umano, ma la sua capacità di ricordare, estrarre e usare anche il più piccolo dettaglio va preso in considerazione.

E' la stessa identica cosa per cui in alcuni posti puoi entrare ad osservare le opere con i tuoi occhi da umano ma ti è vietato fare video/fotografie anche se hai pagato il biglietto.
Non è che perché l'opera è liberamente visibile per il cervello umano per il tempo che si permane a osservarla si possa anche farne una copia digitale perfetta da portarsi via.
L'AI funziona come una macchina fotografica che si porta via i dati dell'opera e poi ne può riprodurre fedelmente i dettagli. Se il copyright vale per l'uomo per una AI non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto di renderla per lo meno sullo stesso piano di usufruibilità di ciò che ha imparato. Ma anche di più, volendo, non meno come in questo caso.

Ci si chiede se certi giudici abbiano la competenza di valutare certi temi tecnici più che legali.

Ottime considerazioni, ma l'IA non è un vero database*. Non credo abbia veramente la "fotocopia" di ogni libro che ha letto, per qualche motivo potrebbe "ricordarne" frammenti interi così come noi ricordiamo certi frammenti a memoria. *Altrimenti il modello dati risultato dell'addestramento occuperebbe molto molto più spazio.

randorama
07-11-2025, 14:42
Ottime considerazioni, ma l'IA non è un vero database*. Non credo abbia veramente la "fotocopia" di ogni libro che ha letto, per qualche motivo potrebbe "ricordarne" frammenti interi così come noi ricordiamo certi frammenti a memoria. *Altrimenti il modello dati risultato dell'addestramento occuperebbe molto molto più spazio.

ma anche se l'avesse... il libro è stato comprato? no -> è reato si -> non lo è
posto che sia stato comprato, dopo che è stato dato in pasto alla AI, questa ha sparato fuori una copia di, chessò, il codice da vinci -> è reato. ha sparato fuori una storia dove una studioso viene coinvolto nella ricerca di una ufo, decodificando gli enigmi contenuti sul retro delle copertine degli appunti di nostradamus, -> no, quello non è reato.

con buona pace di chi sostiene il contrario.

Piedone1113
07-11-2025, 15:23
Non mi sarei aspettato una risposta diversa da un addestrato al parassitismo.

Per la questione è un po' diversa dal dare in pasto un'opera al cervello umano (che comunque paga il copyright oppure è considerato un criminale).
Per l'AI la questione dovrebbe essere più stringente, perché non solo si addestra come un umano quando analizza un'opera coperta da copyright, ma ha la possibilità rispetto ad esso, di replicarla per filo e per segno, salvo che poi gli algoritmi invece la modificano un po' mixandola con dati di altre (sempre coperte da copyright).
Quindi l'AI non dovrebbe avere il bonus "di essere solo addestrata", perché come è stato detto, questo vale anche per il cervello umano, ma la sua capacità di ricordare, estrarre e usare anche il più piccolo dettaglio va preso in considerazione.

E' la stessa identica cosa per cui in alcuni posti puoi entrare ad osservare le opere con i tuoi occhi da umano ma ti è vietato fare video/fotografie anche se hai pagato il biglietto.
Non è che perché l'opera è liberamente visibile per il cervello umano per il tempo che si permane a osservarla si possa anche farne una copia digitale perfetta da portarsi via.
L'AI funziona come una macchina fotografica che si porta via i dati dell'opera e poi ne può riprodurre fedelmente i dettagli. Se il copyright vale per l'uomo per una AI non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto di renderla per lo meno sullo stesso piano di usufruibilità di ciò che ha imparato. Ma anche di più, volendo, non meno come in questo caso.

Ci si chiede se certi giudici abbiano la competenza di valutare certi temi tecnici più che legali.

I temi tecnici non sono esenti dda essere giudicati da giudici.
Ma per la legislazione anglosassone ogni minimo uso o fruizione è specificato nei termini previsti dal contratto.
Per tutto quello che riguardano le arti classica ( letteratura, musica, fotografia, dipinto) il contratto di utilizzo e sfruttamento era impklicitamente riferito ai soli uomini.
Con l'avvento dell'IA quest'implicito contratto non credo possa essere esteso ad un'entità non presente precedentemente.
Facilmente la questione è semplice: senza il consenso esplicito nessun IA dovrebbe essere addestrata con opere dell'uomo.

CrapaDiLegno
07-11-2025, 15:28
Ottime considerazioni, ma l'IA non è un vero database*. Non credo abbia veramente la "fotocopia" di ogni libro che ha letto, per qualche motivo potrebbe "ricordarne" frammenti interi così come noi ricordiamo certi frammenti a memoria. *Altrimenti il modello dati risultato dell'addestramento occuperebbe molto molto più spazio.

Non è un database ma quello che ricorda e sa riproporre più o meno fedelmente dipende dal modello usato, non da una legge universale come lo è per il cervello degli uomini.
Che comunque possono essere giudicati per plagio anche quando non copiano al 100% un'opera (con la sola memoria forse solo qualche tipo di autismo te lo permetterebbe) che hanno visto/letto anche se hanno pagato per vederla.
Però, pensa al codice, un motore espressamente addestrato per generare codice è in grado, anzi quasi obbligato visto che non "capisce un cazzo di quello che sta facendo", di copiare pezzi scritti da altri paro paro.
Quindi, come dicevo, una AI va considerata al pari di un cervello umano per quanto riguarda la capacità di riprodurre un'opera. Ed essendo un servizio pubblico che può replicare più volte la cosa, dovrebbe essere come per la TV nel bar che non è guardata da una sola persona ma da più persone per cui non vale pagare solo un abbonamento. Cioè, non è che te la cavi pagando una volta il libro e poi ti permetti di creare milioni i lavori derivati da esso.

I temi tecnici non sono esenti dda essere giudicati da giudici.
Ma per la legislazione anglosassone ogni minimo uso o fruizione è specificato nei termini previsti dal contratto.
Per tutto quello che riguardano le arti classica ( letteratura, musica, fotografia, dipinto) il contratto di utilizzo e sfruttamento era impklicitamente riferito ai soli uomini.
Con l'avvento dell'IA quest'implicito contratto non credo possa essere esteso ad un'entità non presente precedentemente.
Facilmente la questione è semplice: senza il consenso esplicito nessun IA dovrebbe essere addestrata con opere dell'uomo.
Non è che una AI recupera l'opera da sola, qualcuno deve averla presa, digitalizzata (se non era già in quella forma), descritta, pre-digerita e tutto quello che serve ad una AI per "capire" con cosa ha a che fare.
Ora, di base senza svincolare troppo dall'applicazione della legge così come è, non è che sia importante a chi e per cosa è stata usata l'opera, ma il fatto che qualcuno l'ha usata per l'addestramento. Questo qualcuno ha pagato o no i diritti per averla o l'ha recuperata in maniera illegale?

OUTATIME
07-11-2025, 16:40
Quindi se guardo o leggo qualcosa ma poi lo cancello posso farlo senza problema, tanto è solo addestramento giusto?
Se non si potesse fare, non potresti neppure farti prestare un libro da un tuo amico

euscar
07-11-2025, 16:47
La corte ha stabilito che l'utilizzo di materiale protetto per l'addestramento dell'IA non rappresenta una violazione del diritto d'autore

Ma quante mazzette hanno preso questi qui? :doh:

Come al solito, chi ha molti soldi decide su tutto (sempre e soltanto per il proprio tornaconto), mentre un povero diavolo paga per ogni infrazione, anche la più misera e insignificante :muro: