View Full Version : 'Genocidio di Gaza' e il difficile equilibrio della neutralità su Wikipedia: interviene il cofondatore Jimmy Wales
Redazione di Hardware Upg
05-11-2025, 09:41
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/genocidio-di-gaza-e-il-difficile-equilibrio-della-neutralita-su-wikipedia-interviene-il-cofondatore-jimmy-wales_145809.html
Il cofondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, ha criticato la voce "Gaza genocide" presente nell'enciclopedia libera, definendola parziale e contraria agli standard di neutralità del portale.
Click sul link per visualizzare la notizia.
coschizza
05-11-2025, 09:47
secondo me la questione è molto semplice, sta avvendendo un genocidio rispettando cioè il significato vero del termine? no, non sta avvenendo quindi bene che un encilopedia pubblica dica la verita e non solo la visione di una parte politicizzata
O le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Mi viene da sorridere al solo fatto che si parli di "neutralità" di wikipedia quando già in molte altre occasioni hanno dimostrato di tendere a una certa lettura.
Magari non sono esageratamente di parte questo gli va riconosciuto sia chiaro ma che tendano sempre dalla stessa parte mi sembra palese.
Poi sia chiaro ritengo che l'assoluta neutralità sia una chimera che nessuno è in grado di mantenere ma apprezzerei che si dicesse apertamente che pur cercando la neutralità questa è loro lettura dei fatti e non spacciarsi per assolutamente neutrali.
secondo me la questione è molto semplice, sta avvendendo un genocidio rispettando cioè il significato vero del termine? no, non sta avvenendo quindi bene che un encilopedia pubblica dica la verita e non solo la visione di una parte politicizzata
O le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Concordo
secondo me la questione è molto semplice, sta avvendendo un genocidio rispettando cioè il significato vero del termine? no, non sta avvenendo quindi bene che un encilopedia pubblica dica la verita e non solo la visione di una parte politicizzata
O le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Se si prende per buona la definizione che ho trovato con google come primo risultato:
"Metodica distruzione di un gruppo etnico o religioso, compiuta attraverso lo sterminio degli individui e l’annullamento dei valori e dei documenti culturali."
Secondo me ci rientra al 100% nella definizione di genocidio e senza volerci mettere alcuna visione politica ma guardando semplicemente ai fatti.
Non a caso sono in atto anche operazioni non militari con il preciso scopo di sminuire la cultura, valori, storia ecc... di tutti i popoli confinanti con una precisa propaganda.
A mio parere è innegabile che vi sia una precisa volontà di annullamento sia fisico che culturale di quei popoli.
Poi sia chiaro non entro nel merito del fanno bene o fanno male che sono questioni politiche ma ribadisco che vi sia la volontà di cancellazione totale non capisco come possa non essere palese.
Ripper89
05-11-2025, 10:25
secondo me la questione è molto semplice, sta avvendendo un genocidio rispettando cioè il significato vero del termine? no, non sta avvenendo quindi bene che un encilopedia pubblica dica la verita e non solo la visione di una parte politicizzata
O le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Il "secondo me" NON esiste, per genocidio esiste una definizione chiara dal vocabolario e bisogna vedere se corrisponde oppure no.
Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi con dei confini ben delineati e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.
Detto ciò questa storia del "genocidio" è solo una terminologia, di fatto c'è uno sterminio in atto.
Dopodichè è palese che la propaganda occidentale lo nasconda.
Idem Wikipedia che costituisce un punto per veicolare le informazioni a livello mondiale è indirettamente controllato da noi occidentali.
Beh, SE TENIAMO PRESENTE che Jimmy Wales è ebreo (questo affermano alcune fonti internet) direi che tutto torna. Gli ebrei (o almeno la stragrande parte di loro) NEGANO che quello palestinese sia un genocidio. Memoria davvero corta, mentre continuano a lamentarsi di quello nazista ....
CrapaDiLegno
05-11-2025, 10:25
secondo me la questione è molto semplice, sta avvendendo un genocidio rispettando cioè il significato vero del termine? no, non sta avvenendo quindi bene che un encilopedia pubblica dica la verita e non solo la visione di una parte politicizzata
O le parole e i termini contano o buttiamo tutto nel cesso insomma
Ma che non sia un genocidio lo dici tu che sei coschizza il parassita, ma leggendo la definizione della parola e soprattutto guardando il giudizio emesso da una istituzione come l'ONU, parlare di genocidio in atto non è sbagliato.
Se dovessi scrivere io la pagina relativa alla questione, scriverei che l'ONU (mica pincopalla) ha definito l'operazione militare come un genocidio, a torto o ragione.
Non esprimerei una opinione personale, ma metterei nero su bianco quando deciso da una istituzione che comprende 193 Stati.
Dire qualcosa di diverso o non prendere in considerazione quanto è stato definito dall'ONU è esprimere una opinione personale o ripotare quella di qualcuno "che ha peso" ma che rappresenta anche una parte in diretto conflitto e a questo punto si riporta un pensiero politicizzato o quanto meno che cerca di edulcorare la pillola rispetto al giudizio espresso da una istituzione ben più rappresentativa.
CrapaDiLegno
05-11-2025, 10:29
Il "secondo me" NON esiste, per genocidio esiste una definizione chiara dal vocabolario e bisogna vedere se corrisponde oppure no.
Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi con dei confini ben delineati e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.
Detto ciò questa storia del "genocidio" è solo una terminologia, di fatto c'è uno sterminio in atto.
Dopodichè è palese che la propaganda occidentale lo nasconda.
Idem Wikipedia che costituisce un punto per veicolare le informazioni a livello mondiale è indirettamente controllato da noi occidentali.
No, la questione territoriale non conta assolutamente. Non è che puoi eliminare tutti quelli che non sono parte uno Stato definito (o occupano più Stati) e dire che non è genocidio. Infatti si parla anche di gruppo etnico o in questo caso, religioso.
Stai facendo lo stesso ragionamento che ha fatto la Turchia quando è andata a sterminare i Curdi: i Curdi non sono una nazione, per cui non c'è stato genocidio.
Il fatto di aver raso al suolo qualsiasi cosa, senza criterio, lasciando la popolazione senza aiuti per mesi, con chiaro intento punitivo collettivo, è già condizione che fa suonare il campanello e fa pensare che l'intenzione sia quella di ridurre la popolazione alla fame e cacciarla completamente per occuparne illegalmente il territorio.
Già infatti hanno allargato il confine.
Il "secondo me" NON esiste, per genocidio esiste una definizione chiara dal vocabolario e bisogna vedere se corrisponde oppure no.
Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi con dei confini ben delineati e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.
Detto ciò questa storia del "genocidio" è solo una terminologia, di fatto c'è uno sterminio in atto.
Dopodichè è palese che la propaganda occidentale lo nasconda.
Idem Wikipedia che costituisce un punto per veicolare le informazioni a livello mondiale è indirettamente controllato da noi occidentali.
Al di là che ti ha già risposto CrapaDiLegno ma soprattutto quella definizione non è che prevede che debbano esserci tutte quelle caratteristiche contemporaneamente ma anche solo UNA di esse.
Il fatto che ci sia o meno uno stato non cambia assolutamente niente.
Il "secondo me" NON esiste, per genocidio esiste una definizione chiara dal vocabolario e bisogna vedere se corrisponde oppure no.
Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi con dei confini ben delineati e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.
Detto ciò questa storia del "genocidio" è solo una terminologia, di fatto c'è uno sterminio in atto.
Dopodichè è palese che la propaganda occidentale lo nasconda.
Idem Wikipedia che costituisce un punto per veicolare le informazioni a livello mondiale è indirettamente controllato da noi occidentali.
Sbagliato, il "nazionale" è solo uno dei parametri la "O" è alternativa, non lega solo razziale e religioso, ma tutte le definizioni, in teoria basterebbe che uno solo tra nazionale, etnico, razziale, religioso sia rispettato.
Ma seriamente state dibattendo se sia o no genocidio?
Solo se sei dell'IDF e ti han fatto il lavaggio del cervello puoi pensare che non lo sia. C'è poco altro da dire.
E lo dicono gli ebrei stessi che questo è un genocidio e che gli israeliani hanno dimenticato il significato del "B'Tselem Elohim" :rolleyes:
A tutti coloro che ragliano dicendo che non si tratta di genocidio, gli pagherei un bel biglietto di sola andata per Gaza. Poi vediamo come (e se) ritornano.
Notturnia
05-11-2025, 10:39
stando alle linee guida dell'ONU NON sussiste il concetto di genocidio visto che non era una pulizia etnica nei confronti dei palestinesi ma nei confronti di un gruppo terroristico che usava i palestinesi come scudo..
anche l'ONU non si è espressa perchè non sono rispettate le regole scritte dall'ONU stessa per il termine Genocidio
se poi vogliamo dire che è una cosa brutta e che non doveva succedere allora ok.. come non dovevano fare lo schifo che hanno fatto quelli di Hamas.. ma se parliamo del termine, no.. non è genocidio..
anche io pensavo che diffamazione volesse dire parlar male di qualcuno inventando balle ma poi ho scoperto che diffamazione è anche solo parlare male di qualcuno raccontando la verità.. e quindi si deve fare attenzione al peso dei termini perchè a volte si vuole dare loro un significato che non hanno
Notturnia
05-11-2025, 10:40
Ma seriamente state dibattendo se sia o no genocidio?
Solo se sei dell'IDF e ti han fatto il lavaggio del cervello puoi pensare che non lo sia. C'è poco altro da dire.
E lo dicono gli ebrei stessi che questo è un genocidio e che gli israeliani hanno dimenticato il significato del "B'Tselem Elohim" :rolleyes:
A tutti coloro che ragliano dicendo che non si tratta di genocidio, gli pagherei un bel biglietto di sola andata per Gaza. Poi vediamo come (e se) ritornano.
a te va pagato il biglietto per altri lidi.. in modo che capisci la differenza fra genocidio e quello che è accaduto in palestina dove i palestinesi sono stati usati come scudi umani dai terroristi
quando mai in un genocidio l'aggressore ti avvisa il giorno prima di allontanarti ?.. suvvia.. capisco il lavaggio del cervello che stai subendo dai pro-hamas però..
Ma seriamente state dibattendo se sia o no genocidio?
Solo se sei dell'IDF e ti han fatto il lavaggio del cervello puoi pensare che non lo sia. C'è poco altro da dire.
E lo dicono gli ebrei stessi che questo è un genocidio e che gli israeliani hanno dimenticato il significato del "B'Tselem Elohim" :rolleyes:
A tutti coloro che ragliano dicendo che non si tratta di genocidio, gli pagherei un bel biglietto di sola andata per Gaza. Poi vediamo come (e se) ritornano.
In realtà cosa pensiamo io o te, o chiunque altro sul forum, ha valore solo per noi stessi, ci sono delle definizioni legali, con tutta una serie di conseguenze, che devono essere affrontate e dibattute perchè vanno a costituire la base giuridica da cui poi prendere provvedimenti. Non è una roba semplice.
CrapaDiLegno
05-11-2025, 10:47
stando alle linee guida dell'ONU NON sussiste il concetto di genocidio visto che non era una pulizia etnica nei confronti dei palestinesi ma nei confronti di un gruppo terroristico che usava i palestinesi come scudo..
anche l'ONU non si è espressa perchè non sono rispettate le regole scritte dall'ONU stessa per il termine Genocidio
No:
https://www.questionegiustizia.it/articolo/la-commissione-onu-e-il-genocidio-un-momento-di-chiarezza
a te va pagato il biglietto per altri lidi.. in modo che capisci la differenza fra genocidio e quello che è accaduto in palestina dove i palestinesi sono stati usati come scudi umani dai terroristi
quando mai in un genocidio l'aggressore ti avvisa il giorno prima di allontanarti ?.. suvvia.. capisco il lavaggio del cervello che stai subendo dai pro-hamas però..
Quanta fallacia in questo ragionamento, vedendo a posteriori il risultato: distruzione TOTALE di un intero territorio (non è rimasto in piedi neanche una baracca di lamiera) e popolazione tenuta alla fame per mesi.
Certo, la popolazione era lo scudo e invece che entrare con i mezzi e fare piazza pulita hanno raso al suolo tutto quello che si muoveva.
Certo li hanno avvisati, perché è facile spostare centinaia di migliaia di persone in un giorno, anziani e malati compresi. Va be', sì, li hanno aiutati bombardando gli ospedali, così avevano meno peso da portare via :rolleyes:
Un po' come dire che il vulcano ti avvisa che sta eruttando, il fatto che non sei riuscito a scappare in tempo è colpa tua.
Il vulcano almeno prima di eruttare non distrugge le vie di comunicazione e ti lascia senza benzina o viveri per settimane.
Non capisco in che modo si dovrebbe essere "Neutrali".
Voglio dire, le notizie vanno (andrebbero) riportate per quello che sono.
Se cade un aereo e muoiono tutti i 200 passeggeri la notizia sarà: "Caduto un aereo, morti tutti i 200 passeggeri."
Se la Russia invade l'Ucarina la notizia sarà che "La Russia invade l'Ucraina"
Non so se questo deve essere catalogato come "Neutralità"
Lo ZiO NightFall
05-11-2025, 10:55
Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi con dei confini ben delineati e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.
Esiste una differenza fra stato (territorio) e nazione (popolazione): i confini sono relativi allo stato, non alla nazione.
Notturnia
05-11-2025, 10:59
No:
https://www.questionegiustizia.it/articolo/la-commissione-onu-e-il-genocidio-un-momento-di-chiarezza
Quanta fallacia in questo ragionamento, vedendo a posteriori il risultato: distruzione TOTALE di un intero territorio (non è rimasto in piedi neanche una baracca di lamiera) e popolazione tenuta alla fame per mesi.
Certo, la popolazione era lo scudo e invece che entrare con i mezzi e fare piazza pulita hanno raso al suolo tutto quello che si muoveva.
Certo li hanno avvisati, perché è facile spostare centinaia di migliaia di persone in un giorno, anziani e malati compresi. Va be', sì, li hanno aiutati bombardando gli ospedali, così avevano meno peso da portare via :rolleyes:
Un po' come dire che il vulcano ti avvisa che sta eruttando, il fatto che non sei riuscito a scappare in tempo è colpa tua.
Il vulcano almeno prima di eruttare non distrugge le vie di comunicazione e ti lascia senza benzina o viveri per settimane.
e allora siamo a posto, se l'ONU ha decretato che è Genocidio allora va bene scrivere genocidio.
siamo tutti più contenti che adesso sappiamo che si può usare la parola genocidio per parlare di gaza
mi era sfuggita questa sentenza dell'ONU approvata in consiglio in cui definiscono genocidio quello che è accaduto a gaza, ben venga che finalmente siamo d'accordo sulla parola da usare.
ora risolviamo il problema ed eliminiamo hamas così non ci troviamo di nuovo al punto di partenza fra 3-4 anni ? :D
pensare che i terroristi potevano restituire 50 persone per evitare la morte di decine di migliaia di innocenti e non hanno voluto farlo per riuscire ad attirare l'attenzione del mondo.. fa pensare che si sia arrivati a questo dando così poco peso alla vita delle persone che dicono di proteggere dai cattivi..
genocidio.. brutta cosa.. hamas ha fatto in modo che si arrivasse al genocidio della popolazione palestinese pur di non restituire cadaveri e ostaggi presi a posta per causare questa devastazione.. nell'articolo di wikipedia si riportano anche i motivi che hanno scatenato questo genocidio ? non l'ho letto non avendo troppo tempo per le cose politiche ma sarei curioso, prima o poi, di capire se è stata affrontata anche la motivazione e le cause che hanno portato al genocidio
p.s. in Ucraina invece è scaramuccia ? perchè a vedere come sono ridotte certe città ucraine vien da pensare che anche li dovrebbero scrivere la parola genocidio fra deportazioni di massa, stupri, eliminazione di civili etc..
forse l'ONU adesso si sveglia e inizia a guardare ai 100 conflitti nel mondo e ai vari genocidi che vengono perpetrati sotto il loro naso ? :mc:
Notturnia
05-11-2025, 11:02
Non capisco in che modo si dovrebbe essere "Neutrali".
Voglio dire, le notizie vanno (andrebbero) riportate per quello che sono.
Se cade un aereo e muoiono tutti i 200 passeggeri la notizia sarà: "Caduto un aereo, morti tutti i 200 passeggeri."
Se la Russia invade l'Ucarina la notizia sarà che "La Russia invade l'Ucraina"
Non so se questo deve essere catalogato come "Neutralità"
ti ricordo che in Ucraina noi la chiamiamo Guerra e qualcuno la chiama "operazione speciale" ... le parole spesso non dicono la verità.
anche a gaza, chiamarlo genocidio o altro, cambia poco.. sono 70 anni di conflitto e guerre che vedono la popolazione israeliana e palestinese in mezzo ad un conflitto di religione che non è destinato a fermarsi perchè la convivenza è impossibile.. e la soluzione dei due stati è un palliativo che non fermerà i terroristi dal continuare a fare i terroristi e causare di nuovo conflitti come questo..
dovrebbero eliminare le religioni per spegnere il problema.. e molti dei problemi nel mondo..
Ripper89
05-11-2025, 11:09
Sbagliato, il "nazionale" è solo uno dei parametri la "O" è alternativa, non lega solo razziale e religioso, ma tutte le definizioni, in teoria basterebbe che uno solo tra nazionale, etnico, razziale, religioso sia rispettato.Nazionale non c'è visto che non esiste la cultura palestinese, essendo un popolo oramai frammentato.
Non esiste la religione visto che non c'è la volontà di uccidere tutti gli islamici ( aimè ).
Non esiste il motivo etnico visto che non intendono uccidere tutti gli arabi.
Quindi non è un genocidio, anche se dovessero sterminarne a miliardi.
No, la questione territoriale non conta assolutamente. Non è che puoi eliminare tutti quelli che non sono parte uno Stato definito
A non contare è il numero di vittime semmai, deve esserci l'appartenenza comune per poter parlare di genocidio.
E siccome i palestinesi di fatto non esistono visto che sono oramai un popolo frammentato.
stando alle linee guida dell'ONU NON sussiste il concetto di genocidio visto che non era una pulizia etnica nei confronti dei palestinesi ma nei confronti di un gruppo terroristico che usava i palestinesi come scudo..
anche l'ONU non si è espressa perchè non sono rispettate le regole scritte dall'ONU stessa per il termine Genocidio
se poi vogliamo dire che è una cosa brutta e che non doveva succedere allora ok.. come non dovevano fare lo schifo che hanno fatto quelli di Hamas.. ma se parliamo del termine, no.. non è genocidio..
anche io pensavo che diffamazione volesse dire parlar male di qualcuno inventando balle ma poi ho scoperto che diffamazione è anche solo parlare male di qualcuno raccontando la verità.. e quindi si deve fare attenzione al peso dei termini perchè a volte si vuole dare loro un significato che non hanno
Il problema è che l'ONU è, purtroppo, in mano politicamente a pochi che quindi ne influenzano pesantemente le decisioni.
Prendiamo il blocco navale ad esempio fatto in acque internazionali. Se una cosa del genere fosse stata fatta dalla Russia o da qualsiasi altra nazione non filo-occidentale si sarebbe scatenato l'inferno con sanzioni pesantissime se non un vero e proprio intervento militare.
Siccome viene fatto da Israele allora si fa finta di non vedere. Lì che fine hanno fatto le regole scritte?
Oppure quando vengono usate armi vietata come il fosforo? Anche lì niente?
Oppure quando si attuano, come per altro fatto anche dagli USA a più riprese, vere e proprie torture su prigionieri nemmeno volte a ottenere qualcosa ma per il puro gusto di farlo anche lì le regole dove sono?
Poi che in una guerra da ambo le parti ci siano colpe non lo metto in dubbio e sicuramente non voglio difendere un'organizzazione che a sua volta andrebbe messa al bando senza se e senza ma; ciò però non significa che siccome si deve combattere una tale organizzazione allora va bene attuare qualsiasi cosa fino anche alla cancellazione culturale e fisica di un popolo.
Giusto i nazisti attuavano regolamenti di conti della serie per ogni caduto mio voglio 10 fucilati dei tuoi.
L'ONU purtroppo ormai è talmente svuotato di qualsiasi potere, autorità o ruolo che di fatto è come se non esistesse. Non c'è un solo teatro di guerra dove riesce anche solo vagamente a contare qualcosa anche solo a livello di condanna politica se non limitatamente a quando è perfettamente allineata agli interessi USA e di pochi altri.
Esiste una differenza fra stato (territorio) e nazione (popolazione): i confini sono relativi allo stato, non alla nazione.
Lo stato sono le istituzioni che governano una nazione.
Al massimo uno stato amministra un territorio.
rattopazzo
05-11-2025, 11:19
Secondo me non dovremmo soffermarci troppo a disquisire sul termine usato, né tanto meno sul fatto che la Palestina, non essendo di fatto uno Stato, allora quello che avviene non può essere definito 'genocidio'.
Possiamo chiamarlo genocidio, occupazione illegale, crimini di guerra o contro l’umanità… ma la sostanza non cambia, si tratta della distruzione sistematica di vite e comunità civili, della sottrazione indebita di territori e della negazione di diritti fondamentali, una serie di ingiustizie che non sono certo iniziate dal 13 ottobre, ma che vanno avanti da decenni, e come sempre la narrazione si concentra solo sugli ultimi eventi spesso dimenticandosi di tutto quello che è avvenuto prima.
E non è che Israele sia l’unico Paese a commettere o ad aver commesso questo tipo di atrocità, la storia è piena di potenze che in nome della sicurezza, della difesa dei propri interessi o in modo quasi Orwelliano della "difesa della democrazia", hanno fatto esattamente lo stesso, la differenza sostanziale però è che in questo caso la sproporzione è disarmante, così come la sicurezza dell'impunità...Israele sa benissimo di poter agire senza temere conseguenze, nessuna sanzione, nessuna condanna o nessuna corte internazionale che riesca davvero a fermarlo, e questo la dice lunga su come funziona il mondo, due pesi e due misure, a seconda di chi sei e da che parte stai.
Ecco cosa dovrebbe far riflettere, non tanto il fatto che Israele fa valere la legge del più forte, come è sempre avvenuto nel mondo del resto.
Nazionale non c'è visto che non esiste la cultura palestinese, essendo un popolo oramai frammentato.
Opinabile visto che nazioni come la Francia hanno riconosciuto la nazione palestinese. In compagnia di Regno Unito, Canada ed altri.
Non esiste la religione visto che non c'è la volontà di uccidere tutti gli islamici ( aimè ).
Veramente lo farebbero eccome. Semplicemente non possono permettersi di schierarsi apertamente contro la lega araba sia per motivi economici che come logistica ma a più riprese anche attuali ministri del governo hanno fatto capire che spazzerebbero via volentieri tutti gli islamici.
Non esiste il motivo etnico visto che non intendono uccidere tutti gli arabi.
Anche qua non è vero. Vorrebbero eccome uccidere tutti gli arabi semplicemente non è fattibile. Tra l'altro non serve nemmeno voler uccidere tutti gli arabi perché la definizione di genocidio parla chiaramente anche si gruppi etnici quindi non per forza una intera etnia ma anche solo uno specifico gruppo all'interno di una etnia.
A non contare è il numero di vittime semmai, deve esserci l'appartenenza comune per poter parlare di genocidio.
E siccome i palestinesi di fatto non esistono visto che sono oramai un popolo frammentato.
Ribadisco che molte nazione, anche europee, hanno già riconosciuto il popolo palestinesi e lo stato di palestina. Se cerchi online trovi un bell'elenco dove non ci sono solo piccole e insulse nazioni ma anche realtà europee e internazionali come Francia, Regno Unito, Svezia, Canada ecc...
Che poi tutto questo non serva a niente perché molti organismi internazionali sono di fatto sotto il controllo degli USA e quindi se anche tutto il mondo riconoscesse la palestina tranne Israele e gli USA non cambierebbe una cippa è una tristissima realtà politica che viviamo attualmente ma di certo trovo ridicolo andare ad addentrarsi in roba che definirei pura retorica per dire che non c'è una precisa volontà di spazzare via un intero popolo e non solo Hamas.
Poi non vuoi chiamarlo genocidio? Chiamalo come ti pare ma rimane il fatto che Israele come la Russia e come tutte quelle nazioni che fanno queste guerre atroci è una nazione da condannare senza se e senza ma.
p.s. in Ucraina invece è scaramuccia ? perchè a vedere come sono ridotte certe città ucraine vien da pensare che anche li dovrebbero scrivere la parola genocidio fra deportazioni di massa, stupri, eliminazione di civili etc..L'Ucraina se l'è cercata (cit.), "sono nazisti" (aricit.), "è colpa della nato" (ariaricit.)
La Palestina è il cavallo di battaglia di certa politica,tutto il resto non conta
CrapaDiLegno
05-11-2025, 11:30
genocidio.. brutta cosa.. hamas ha fatto in modo che si arrivasse al genocidio della popolazione palestinese pur di non restituire cadaveri e ostaggi presi a posta per causare questa devastazione.. nell'articolo di wikipedia si riportano anche i motivi che hanno scatenato questo genocidio ? non l'ho letto non avendo troppo tempo per le cose politiche ma sarei curioso, prima o poi, di capire se è stata affrontata anche la motivazione e le cause che hanno portato al genocidio
Sei ancora in fallo con questa affermazione.
La restituzione degli ostaggi è ovviamente un pretesto per fare quello che hanno fatto. Domani, quando avranno ottemperato alle stupide richieste (avere indietro i corpi dei morti per non uccidere altri civili, ma te pensa che buoni che sono gli israeliani che danno importanza alla vita degli altri) diranno che manca la falange del dito mignolo di un ostaggio trucidato e riprenderanno a bombardare tutto quello che si muove.
E comunque è sbagliato fermarsi all'incursione dei palestinesi e dire che tutto nasce da lì... quei kibbutz sono tutti creati in territorio palestinese violando le direttive dell'ONU che limitano l'espansione di Israele. Il conflitto nasce tutto da questa cosa, cioè che Israele vuole più territorio per espandersi a scapito dei palestinesi e ha usato quest'ultima brutale incursione come scusa per radere al suolo tutto e prendere quanto più territorio possibile. Infatti ha già allargato il confine e l'intenzione era quella di annettere i territori della Cisgiordania.
Dei diritti delle persone se ne frega altamente, è tutto una questione di avere Km quadri di territorio in più e Hamas le ha dato la scusa per farlo (e rimane il dubbio sul fatto che con una intelligence tanto sviluppata e ramificata che conosce spostamenti e posizione di tutti i leader, tanto da andarli a bombardare in maniera chirurgica a Doha, non sapessero davvero niente).
Comunque chiudo qui che non devo profetizzare nulla ma certo mi girano le balle vedere una etnia che è stata sterminata durante la seconda guerra mondiale piangere continuamente per la cosa, usandola come scusa per etichettare chiunque la critichi come "anti-semiti", usare le stesse tecniche subite contro gli altri. Però continuare a piangere di essere le vittime. E guai a chi dice che non è vero.. anti-semita, razzista, nazista, fascista... E' ora di smetterla di farsi scudo degli antenati trucidati e di prendersi la responsabilità e di affrontare le conseguenze di quello che stanno facendo ORA loro agli altri.
Lo ZiO NightFall
05-11-2025, 11:42
La butto lì:
che differenza sussiste fra terrorismo e resistenza armata?
Esiste una differenza che non sia il risultato dell'azione stessa, del tipo se perdi sei terrorista mentre se vinci sei un patriota?
La butto lì:
che differenza sussiste fra terrorismo e resistenza armata?
Esiste una differenza che non sia il risultato dell'azione stessa, del tipo se perdi sei terrorista mentre se vinci sei un patriota?
Sempre stato così... in qualsiasi guerra chi vince è il giusto, buono, grande eroe e chi perde il perfido terrorista che voleva il male di tutti.
Uno dei motivi per cui aborro le definizioni di bene/male è proprio che sono strumentalizzazioni fatte a uso e consumo del potere di turno che scrive la storia da vincitore.
Per fare un esempio ovvio che tutti siamo grati agli USA per l'intervento nella seconda guerra mondiale ma nessuno parla come anche in quell'occasione ci furono stupri di massa, uccisioni gratuite di gente a caso, furti e così via.
A oggi la narrazione della storia è quella da "film" in cui l'esercito USA è fatto tutto di eroi e santi.
Personalmente ritengo che non esiste MAI e in NESSUN caso una giustificazione per andare oltre i propri confini. Se muovo guerra per difendermi lo faccio fino al confine mio o del mio alleato ma se metto piede oltre significa che ho interesse a invadere e vale per quando gli USA e noi al seguito andiamo a esportare democrazia, vale per la Russia quando fa l'operazione speciale e vale per Israele quando con la scusa di Hamas non si limita a difendersi ma fa una strage.
Opinabile visto che nazioni come la Francia hanno riconosciuto la nazione palestinese. In compagnia di Regno Unito, Canada ed altri.
Quello che dicono i paesi europei ormai conta poco o niente
dato che la classe politica europea è schiacciata sotto la posizione della loro controparte americana.
In altre parole, se Israele in futuro decidesse di annettersi altri pezzi della Cisgiordania - cosa molto probabile - cosa farebbero i vari governi europei,visto che si tratterebbe di una violazione territoriale di una nazione da loro stessi riconosciuta (appunto quella palestinese formata da west bank e striscia) ?
Sanzionerebbero Israele, quindi facendo infuriare i loro capi americani? (ahah...forse se succederà un terremoto politico in USA...ci crederò solo quando lo vedrò).
Ma poi un disaccoppiamento USA stati europei non si è visto nemmeno durante il conflitto russo-ucraino, dove venivano colpiti pesantemente gli interessi dei secondi (esclusa la GB) ,figuriamoci se i leader europei andranno contro le scelte americane, per giunta in una zona del mondo che, dopotutto è marginale per gli interessi europei.
Forse si...se vogliono subire ancora qualche dazio o altre ritorsioni americane.
Quella del riconoscimento dello stato palestinese sembra politica di retro bottega cioè dell'eterna contrapposizione fra dx e sx, infatti Starmer è un fabiano ,Sanchez un socialista , mentre la Meloni che sta a loro "opposto" (almeno cosi il teatrino la fa sembrare) ha scelto di non riconoscere la Palestina. Quindi non è certo una politica figlia di una visione di lungo respiro. Fumo negli occhi e direi coscienza sporca nel caso degli inglesi, che questa situazione la hanno creata in principio.
Notturnia
05-11-2025, 11:58
Sei ancora in fallo con questa affermazione.
La restituzione degli ostaggi è ovviamente un pretesto per fare quello che hanno fatto. Domani, quando avranno ottemperato alle stupide richieste (avere indietro i corpi dei morti per non uccidere altri civili, ma te pensa che buoni che sono gli israeliani che danno importanza alla vita degli altri) diranno che manca la falange del dito mignolo di un ostaggio trucidato e riprenderanno a bombardare tutto quello che si muove.
E comunque è sbagliato fermarsi all'incursione dei palestinesi e dire che tutto nasce da lì... quei kibbutz sono tutti creati in territorio palestinese violando le direttive dell'ONU che limitano l'espansione di Israele. Il conflitto nasce tutto da questa cosa, cioè che Israele vuole più territorio per espandersi a scapito dei palestinesi e ha usato quest'ultima brutale incursione come scusa per radere al suolo tutto e prendere quanto più territorio possibile. Infatti ha già allargato il confine e l'intenzione era quella di annettere i territori della Cisgiordania.
Dei diritti delle persone se ne frega altamente, è tutto una questione di avere Km quadri di territorio in più e Hamas le ha dato la scusa per farlo (e rimane il dubbio sul fatto che con una intelligence tanto sviluppata e ramificata che conosce spostamenti e posizione di tutti i leader, tanto da andarli a bombardare in maniera chirurgica a Doha, non sapessero davvero niente).
Comunque chiudo qui che non devo profetizzare nulla ma certo mi girano le balle vedere una etnia che è stata sterminata durante la seconda guerra mondiale piangere continuamente per la cosa, usandola come scusa per etichettare chiunque la critichi come "anti-semiti", usare le stesse tecniche subite contro gli altri. Però continuare a piangere di essere le vittime. E guai a chi dice che non è vero.. anti-semita, razzista, nazista, fascista... E' ora di smetterla di farsi scudo degli antenati trucidati e di prendersi la responsabilità e di affrontare le conseguenze di quello che stanno facendo ORA loro agli altri.
quindi secondo te se avessero ottemperato alle richieste fatte oltre un anno fa Israele avrebbe comunque mosso guerra ?
interessante la tua visione pro-Hamas del conflitto in cui Hamas è la vittima e che anche se avesse restituito gli ostaggi il cattivo Israele avrebbe comunque fatto l'invasione di gaza etc..
io ho i miei dubbi sulla tua visione di Hamas-innocente e fragile ma rispetto la tua opinione per quanto molto diversa dalla mia che vede Hamas come un gruppo di spietati terroristi che ha causato un disastro in cui alla fine Israele è passato dalla parte del torto per eccesso di risposta ma il sasso, ritengo io, lo ha tirato Hamas e le onde che ne conseguono sono colpa di chi ha tirato il sasso..
a mio parere Israele non avrebbe condotto una guerra di due anni se Hamas avesse restituito subito gli ostaggi al posto di torturarli, violentarli, seviziarli e poi nasconderli .. ma questa è la mia opinione e vale come la tua in questa guerra religiosa
p.s. che io sia in fallo ovviamente resta la tua opinione ;) che poi la questione abbia radici molto lontane si.. ma senza la religione di mezzo il problema non si sarebbe mai posto..
Lo ZiO NightFall
05-11-2025, 12:00
Sempre stato così... in qualsiasi guerra chi vince è il giusto, buono, grande eroe e chi perde il perfido terrorista che voleva il male di tutti.
Uno dei motivi per cui aborro le definizioni di bene/male è proprio che sono strumentalizzazioni fatte a uso e consumo del potere di turno che scrive la storia da vincitore.
Per fare un esempio ovvio che tutti siamo grati agli USA per l'intervento nella seconda guerra mondiale ma nessuno parla come anche in quell'occasione ci furono stupri di massa, uccisioni gratuite di gente a caso, furti e così via.
A oggi la narrazione della storia è quella da "film" in cui l'esercito USA è fatto tutto di eroi e santi.
Personalmente ritengo che non esiste MAI e in NESSUN caso una giustificazione per andare oltre i propri confini. Se muovo guerra per difendermi lo faccio fino al confine mio o del mio alleato ma se metto piede oltre significa che ho interesse a invadere e vale per quando gli USA e noi al seguito andiamo a esportare democrazia, vale per la Russia quando fa l'operazione speciale e vale per Israele quando con la scusa di Hamas non si limita a difendersi ma fa una strage.
La mia considerazione nasce proprio da constatazioni simili. :)
Notturnia
05-11-2025, 12:02
Quello che dicono i paesi europei ormai conta poco o niente
dato che la classe politica europea è schiacciata sotto la posizione della loro controparte americana.
In altre parole, se Israele in futuro decidesse di annettersi altri pezzi della Cisgiordania - cosa molto probabile - cosa farebbero i vari governi europei,visto che si tratterebbe di una violazione territoriale di una nazione da loro stessi riconosciuta (appunto quella palestinese formata da west bank e striscia) ?
Sanzionerebbero Israele, quindi facendo infuriare i loro capi americani? (ahah...forse se succederà un terremoto politico in USA...ci crederò solo quando lo vedrò).
Ma poi un disaccoppiamento USA stati europei non si è visto nemmeno durante il conflitto russo-ucraino, dove venivano colpiti pesantemente gli interessi dei secondi (esclusa la GB) ,figuriamoci se i leader europei andranno contro le scelte americane, per giunta in una zona del mondo che, dopotutto è marginale per gli interessi europei.
Forse si...se vogliono subire ancora qualche dazio o altre ritorsioni americane.
Quella del riconoscimento dello stato palestinese sembra politica di retro bottega cioè dell'eterna contrapposizione fra dx e sx, infatti Starmer è un fabiano ,Sanchez un socialista , mentre la Meloni che sta a loro "opposto" (almeno cosi il teatrino la fa sembrare) ha scelto di non riconoscere la Palestina. Quindi non è certo una politica figlia di una visione di lungo respiro. Fumo negli occhi e direi coscienza sporca nel caso degli inglesi, che questa situazione la hanno creata in principio.
se guardi bene, nelle 100 guerre che ci sono attive nel mondo, l'Europa e l'ONU fanno o finta di non vederle o si arrabbiano abbaiando chi a favore di uno chi dell'altro ma non si interviene a disturbare nessuno dei giocatori.. non stiamo facendo molto contro l'aggressione della russia all'ucraina, figuriamoci se faremo qualcosa contro arabi o israeliani visto che entrambi ci "servono" :D
se guardi bene, nelle 100 guerre che ci sono attive nel mondo, l'Europa e l'ONU fanno o finta di non vederle o si arrabbiano abbaiando chi a favore di uno chi dell'altro ma non si interviene a disturbare nessuno dei giocatori.. non stiamo facendo molto contro l'aggressione della russia all'ucraina, figuriamoci se faremo qualcosa contro arabi o israeliani visto che entrambi ci "servono" :D
speriamo di non essere cosi stolti da "fare davvero qualcosa" di azzardato nel conflitto russo-ucraino, perché significherebbe davvero entrare in un campo sconosciuto,dove può succedere di tutto. Ma da questa classe di fanatici che governa l'europa ,mi aspetto solo il peggio. Fatta eccezione per Orban e Fico,ovviamente.
Ma poi già aver "raggiunto" l'obiettivo di ri-armare la Germania mi pare già di per se un incubo.
Notturnia
05-11-2025, 12:10
speriamo di non essere cosi stolti da "fare davvero qualcosa" di azzardato nel conflitto russo-ucraino, perché significherebbe davvero entrare in un campo sconosciuto,dove può succedere di tutto. Ma da questa classe di fanatici che governa l'europa ,mi aspetto solo il peggio. Fatta eccezione per Orban e Fico,ovviamente.
Ma poi già aver "raggiunto" l'obiettivo di ri-armare la Germania mi pare già di per se un incubo.
abbiamo dormito troppo dopo la seconda guerra mondiale.. abbiamo creduto che la Nato e l'Onu bastassero per evitare problemi e abbiamo fatto quello che fecero i Romani una volta raggiunto il benessere.. ronf ronf.. e così il resto del mondo, che non è stato a dormire, ha iniziato ad avere fame e adesso eccoci qua.. alle porte di un bel conflitto mondiale.. se poi ben pensiamo.. quante nazioni ci sono nel mondo ? 100 conflitti attivi.. bene o male è quasi una guerra mondiale
fabius21
05-11-2025, 12:13
Tralasciando la definizione, noi insieme alla germania e agli usa siamo complici di quello che sta accadendo in quel pezzo di terra, perchè forniamo armi agli aggressori. Sempre a seguire la germania noi, ma nelle cose brutte....
Questo solo per chiarire e mettere un pò di pepe alla discussione.
abbiamo dormito troppo dopo la seconda guerra mondiale.. abbiamo creduto che la Nato e l'Onu bastassero per evitare problemi e abbiamo fatto quello che fecero i Romani una volta raggiunto il benessere.. ronf ronf.. e così il resto del mondo, che non è stato a dormire, ha iniziato ad avere fame e adesso eccoci qua.. alle porte di un bel conflitto mondiale.. se poi ben pensiamo.. quante nazioni ci sono nel mondo ? 100 conflitti attivi.. bene o male è quasi una guerra mondiale
Capisco che vorresti arruolarmi nei tuoi, almeno in questa discussione dove sei in netta minoranza,
ma per quanto io non sia filo palestinese,
dovresti fare lo sforzo di accettare il fatto che la Cina l'abbiamo in pratica creata noi e proprio dopo aver sconfitto l'unione sovietica, da lì in poi infatti, abbiamo dato carta bianca ai nostri prenditori per andare nel celeste impero per produrre a basso costo.
Con la Russia abbiamo fatto anche peggio se possibile
La Russia era uscita umiliata dalla caduta dell'impero sovietico
si era ripresa si,ma era ormai una potenza regionale.
Cosa poteva fare oltre a difendere il suo porto in acque calde ,cioè in Siria? NIENTE.
Assolutamente più niente.
Cosa abbiamo fatto "noi" (è un modo di dire visto che siamo al traino di USA e GB) ?
siamo entrati nel loro spazio culturale e gli abbiamo tolto quella zona cuscinetto che era l'Ucraina. Risultato; se faremo davvero qualche passo falso ci ritroviamo davvero nella WWIII
e non abbiamo altri da biasimare se non noi stessi.
La guerra israelo palestine invece,va avanti dalla notte dei tempi,solo con nomi diversi per gli antagonisti del regno di giuda. E difficilmente quel conflitto ha il potere di distruggere il mondo.Sempre che non vogliamo davvero sfidare Israele. Ma è uno scenario improbabile. Dunque è un conflitto secondario. E dovremmo crescere e imparare a trattarlo da tale.
quindi secondo te se avessero ottemperato alle richieste fatte oltre un anno fa Israele avrebbe comunque mosso guerra ?
Sì, Israele stava preparando una guerra da tempo. Le richieste, e lungi da me essere pro-Hamas che ti scrivo CHIARAMENTE che sarebbe da condannare in tutto e per tutto, erano un puro pretesto. Anche fossero state accolte ci sarebbe stato qualcosa che non andava.
interessante la tua visione pro-Hamas del conflitto in cui Hamas è la vittima e che anche se avesse restituito gli ostaggi il cattivo Israele avrebbe comunque fatto l'invasione di gaza etc..
Hamas chiaramente non è una vittima e altrettanto chiaramente andrebbe sconfitto una volta per tutte. Però per fare una metafora è come se uno mi ruba il portafoglio e si nasconde in un condominio e io dicendo che il condominio non collabora a catturarlo decido di far brillare tutto il condominio. Hamas ha fatto cose criminali ma ciò non può essere una giustificazione a far cose criminali se non addirittura peggio di quelle fatte da Hamas.
io ho i miei dubbi sulla tua visione di Hamas-innocente e fragile ma rispetto la tua opinione per quanto molto diversa dalla mia che vede Hamas come un gruppo di spietati terroristi che ha causato un disastro in cui alla fine Israele è passato dalla parte del torto per eccesso di risposta ma il sasso, ritengo io, lo ha tirato Hamas e le onde che ne conseguono sono colpa di chi ha tirato il sasso..
Il nocciolo della questione, secondo me, non è tanto chi ha iniziato che lo sappiamo tutti. Ma che uno stato occidentale, con dei valori, che vuole far parte di una comunità che è quella dell'occidente non sia stato capace di controllarsi nella reazione fino al punto di giustificare non solo comportamenti dei soldati ma anche dichiarazioni di ministri e politici che se fossero stati fatti da altri avremmo tutti gridato allo scandalo con condanne sia da un punto di vista pratico che morale. Israele ha tutto il diritto di difendersi e ci mancherebbe, soprattutto quando dall'altra parte c'è un'organizzazione come Hamas ma difendersi non deve sfociare in comportamenti simili a quelli di terroristi e giustificazioni se una parte dei militari inizia ad avere atteggiamenti disumani e di tortura.
a mio parere Israele non avrebbe condotto una guerra di due anni se Hamas avesse restituito subito gli ostaggi al posto di torturarli, violentarli, seviziarli e poi nasconderli .. ma questa è la mia opinione e vale come la tua in questa guerra religiosa
Io qua non ti capisco... come fai a mettere sullo stesso piano una organizzazione terroristica come Hamas e dire sostanzialmente che "oh loro hanno fatto tutto questo quindi alla fine la risposta è giustificata".
Israele è giusto ribadisco è giusto che si difenda ma NON applicando metodi da gruppi terroristici, facendo torture gratuite, facendo umiliazioni pubbliche o con ministri che si lanciano in dichiarazioni che mi aspetto da Hamas e non da uno stato democratico.
Nazionale non c'è visto che non esiste la cultura palestinese, essendo un popolo oramai frammentato.
Non esiste la religione visto che non c'è la volontà di uccidere tutti gli islamici ( aimè ).
Non esiste il motivo etnico visto che non intendono uccidere tutti gli arabi.
Quindi non è un genocidio, anche se dovessero sterminarne a miliardi.
A non contare è il numero di vittime semmai, deve esserci l'appartenenza comune per poter parlare di genocidio.
E siccome i palestinesi di fatto non esistono visto che sono oramai un popolo frammentato.
Il Genocidio Curdo non è genocidio perchè non volevano uccidere tutti gli islamici? Perchè non esisteva uno Stato Curdo? E poi non esiste una cultura palestinese? Ma ste cagate chi cacchio te le ha insegnate, manco nelle scuole rabbiniche più ortodosse sparano boiate simili.
Il Genocidio Curdo non è genocidio perchè non volevano uccidere tutti gli islamici? Perchè non esisteva uno Stato Curdo? E poi non esiste una cultura palestinese? Ma ste cagate chi cacchio te le ha insegnate, manco nelle scuole rabbiniche più ortodosse sparano boiate simili.
Non ha senso continuare ad interloquire sulla questione. A lavare la testa all'asino si perde acqua, tempo e sapone. :rolleyes:
Ripeto, gli stessi ebrei parlano di genocidio del popolo palestinese.
Lo stato di israele è stato creato ad hoc a tavolino, non esisteva neanche millenni fa dato che erano tribù nomadi (per quanto abbiano scavato gli archeologi israeliani, non hanno trovato una beneamata ceppa). Per riparare ad un torto, hanno fatto torto ad un altro popolo :rolleyes:
Però sono i palestinesi quelli brutti e cattivi, che avrebbero dovuto lasciare le loro case perché un burocrate a migliaia di km aveva deciso così. Ma speriamo che finisca come in guida galattica per autostoppisti, con la terra rasa al suolo perché qualcuno ha deciso di farci passare un'autostrada :rolleyes:
Ripper89
05-11-2025, 12:51
Opinabile visto che nazioni come la Francia hanno riconosciuto la nazione palestinese. In compagnia di Regno Unito, Canada ed altri.
Hanno riconosciuto cosa esattamente ?
Chi sarebbe palestinese oltre a quelli che vivono a Gaza ?
Veramente lo farebbero eccome.
"Farebbero" ( col condizionale ) non è "Fare".
Quindi questo fattore non c'è.
Anche qua non è vero. Vorrebbero eccome uccidere tutti gli arabi
E chi non vorrebbe ?
Sempre col condizionale, vorrebbero ma non intendono farlo.
Quindi un altro fattore inesistente.
Poi non vuoi chiamarlo genocidio? Chiamalo come ti pare ma rimane il fatto che Israele come la Russia e come tutte quelle nazioni che fanno queste guerre atroci è una nazione da condannare senza se e senza ma.Da condannare semmai è l'ipocrisia occidentale e la dispartà di trattamenti, governata per altro da chi di guerre è inteditore più di chiunque altro.
A questo aggiungerei anche che da condannare ci sia pure il servilismo dell'europa, che con riconoscimenti fitizzi giocano a fare gli "indipendenti".
La butto lì:
che differenza sussiste fra terrorismo e resistenza armata?
Esiste una differenza che non sia il risultato dell'azione stessa, del tipo se perdi sei terrorista mentre se vinci sei un patriota?
come venivano considerati gli "americani" quando si ribellarono alla corona inglese? :D
Hanno riconosciuto cosa esattamente ?
Chi sarebbe palestinese oltre a quelli che vivono a Gaza ?
Basta che ti scarichi il documento che credo sia pubblicamente disponibile (eventualmente quando torno a casa provo a cercarlo anche io).
Hanno riconosciuto proprio lo stato di palestina e non solo Gaza ma proprio l'interezza dello stato.
Ad esempio nel caso della Francia il riconoscimento identifica la Palestina come uno Stato sovrano e indipendente e i cui confini sono quelli stabiliti prima della Guerra dei Sei Giorni del 1967.
E chi non vorrebbe ?
Sempre col condizionale, vorrebbero ma non intendono farlo.
Quindi un altro fattore inesistente.
Da condannare semmai è l'ipocrisia occidentale, governata per altro da chi di guerre è inteditore più di chiunque altro.
Io non lo vorrei e spero nemmeno l'Italia in generale. Per quale diavolo di motivo dovrei volere lo sterminio di tutti gli arabi? Sarebbe come se uno dovesse volere lo sterminio di tutti i Russi perché Putin ha preso delle decisioni di un certo tipo.
Quanto al resto non è che non intendono farlo, semplicemente ad oggi non hanno le risorse per farlo che può sembrare una differenza da poco ma non lo è affatto. Per me avere anche solo la mentalità concreta di prendere in considerazione lo sterminio di un altro popolo è qualcosa di gravissimo. Il semplice fatto che non venga fatto per limiti militari o logistici non alleggerisce per niente la cosa anzi... ti da la misura che non vi è alcun rispetto per la vita e che non vi sono dei valori a tutela della stessa ma che semplicemente non ci sono le risorse per poterlo fare.
cronos1990
05-11-2025, 12:57
Il "secondo me" NON esiste, per genocidio esiste una definizione chiara dal vocabolario e bisogna vedere se corrisponde oppure no.
Il genocidio è un crimine internazionale che consiste in atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.
Il punto è se la Palestina è riconosciuta come stato a tutti gli effetti, quindi con dei confini ben delineati e con una popolazione con cittadinanza palestinese. La risposta è no, la Palestina non esiste sotto questi aspetti quindi non è un genocidio.Manco le definizioni quotate sappiamo leggere, molto bene avanti così :asd: E in questo caso per avvalorare la nostra tesi basata sul nulla neanche si estrapola una frase dall'intero concetto, ma un solo termine.
La colpa è mia che ogni volta spero di trovare qualche commento intriso di una qualsivoglia di briciolo di intelligenza. Magari sono un sognatore, d'altro canto l'oroscopo afferma che i nati nel Sagittario sono degli ottimisti :asd:
Non ha senso continuare ad interloquire sulla questione. A lavare la testa all'asino si perde acqua, tempo e sapone. :rolleyes:
Ripeto, gli stessi ebrei parlano di genocidio del popolo palestinese.
Lo stato di israele è stato creato ad hoc a tavolino, non esisteva neanche millenni fa dato che erano tribù nomadi (per quanto abbiano scavato gli archeologi israeliani, non hanno trovato una beneamata ceppa). Per riparare ad un torto, hanno fatto torto ad un altro popolo :rolleyes:
Però sono i palestinesi quelli brutti e cattivi, che avrebbero dovuto lasciare le loro case perché un burocrate a migliaia di km aveva deciso così. Ma speriamo che finisca come in guida galattica per autostoppisti, con la terra rasa al suolo perché qualcuno ha deciso di farci passare un'autostrada :rolleyes:
La questione è talmente complicata che sono stato attento a non emettere giudizi, però riconoscere la liceità della discussione sul genocidio penso (o almeno pensavo) sia evidente ed accettabile per chiunque, ebreo, musulmano o pastafariano che sia.
Ripper89
05-11-2025, 13:11
Io non lo vorrei e spero nemmeno l'Italia in generale. Per quale diavolo di motivo dovrei volere lo sterminio di tutti gli arabi? Sarebbe come se uno dovesse volere lo sterminio di tutti i Russi perché Putin ha preso delle decisioni di un certo tipo.
Non mi pare di aver fatto riferimento ad alcun governo, il perchè è che sono un popolo la cui cultura è incompatibile con la nostra.
Dall'inferiorità della donna, al mettere il loro credo religioso sopra ogni cosa.
Non si integrano, parlano l'arabo anche a costo di non imparare mai le lingue dei paesi che li ospitano, ci ritengono infedeli e pretendono che siamo noi a convertirci alla loro usanze. Senza contare che molte di queste famiglie ritengono di dover procreare a prescindere per via della religione stessa ( quanti islamici figli unici hai mai visto ? ).
La verità è che intendono sostituirci ovunque, sparano figli come se non ci fosse un domani per contrastarci da un punto di vista demografico così che possano mettere al bando le nostre altre culture.
Dubito si possa dire lo stesso di Russi e Cinesi.
Anzi anche quest'ultime hanno dovuto fare i conti con l'islamismo nei loro stati.
cronos1990
05-11-2025, 13:25
stando alle linee guida dell'ONU NON sussiste il concetto di genocidio visto che non era una pulizia etnica nei confronti dei palestinesi ma nei confronti di un gruppo terroristico che usava i palestinesi come scudo..
anche l'ONU non si è espressa perchè non sono rispettate le regole scritte dall'ONU stessa per il termine GenocidioPremesso che nella questione israeliana-palestinese sto molto attento ad esprimere giudizi, la situazione è estremamente complicata e ci sono colpe sia da ambo i lati che dai diversi attori internazionali che hanno interessi in merito dalla fine della seconda guerra mondiale in poi (in primis gli USA, ma non solo).
Premesso ciò: vorrei far notare che da quando esiste israele, i palestinesi negli "stati occupati" sono da SEMPRE considerati cittadini di serie B. E basta una banale ricerca su Google "diritti dei palestinesi in Israele" per avere una sfilza infinita di link che parlano di quanti e quali diritti vengono NEGATI ai palestinesi a differenza degli istraeliani, e di come queste negazioni si sono evolute nel tempo. E questo, lo ripeto, da quando esiste lo stato israeliano (definito "furbescamente" come una democrazia, quando il realtà non lo è affatto).
Due link presi da ilpost, ma se ne possono trovare una marea ovunque, come detto basta una banale ricerca su internet:
https://www.wittgenstein.it/2024/10/21/non-e-una-democrazia/?utm_source=ilpost&utm_medium=leggi_anche&utm_campaign=leggi_anche
https://www.ilpost.it/2025/05/26/israele-democrazia/
Possiamo fare sofismi su tutti i particolari che si vogliono e stare a discutere sul concetto specifico di genocidio o meno. Ma non si può certo liquidare la questione tanto alla leggera, perchè l'idea di fondo sembra proprio quella: annullare sotto tutti i punti di vista un popolo, effettuare (usando le tue parole) una "pulizia etnica".
E bada bene, non dico che sia effettivamente così, non solo la situazione è complessa ma presenta diverse sfumature ed eventi di vario tipo. Ma ripetendo che ci sono colpe nel corso dei vari decenni da ambo le parti, è palese come da sempre uno stato (uno stato, non un popolo) abbia sempre cercato di prevaricare su un popolo (un popolo, non uno stato) per annullarne tutti i diritti e limitandone quanto più possibile la libertà; e non da 2 anni a questa parte.
Diritti e libertà che secondo taluni sono inalienabili per l'essere umano, salvo poi girare lo sguardo quando questo fa comodo. La discriminazione sembra che faccia rumore come quello di un albero che viene abbattuto all'altro capo del mondo.
Magari sono un sognatore, d'altro canto l'oroscopo afferma che i nati nel Sagittario sono degli ottimisti :asd:
Beato te. Io sono del segno del TOPO.
E dillo, dillo che è uno dei post più pregni di contenuto che hai letto fin'ora ! :D
Chiuso il siparietto comico, non partecipo a questa discussione perchè "troppo a rischio". Soprattutto resto profondamente perplesso e deluso, scritto più volte, nel constatare che nel 2025, il genere umano faccia ancora ricorso alla guerra per la risoluzione delle proprie controversie.
Forse così evoluti non siamo. Ecco la chiudo subito. Senza entrare nel merito del dibattito.
Non mi pare di aver fatto riferimento ad alcun governo, il perchè è che sono un popolo la cui cultura è incompatibile con la nostra.
Ma sarà incompatibile con la tua. Io ho amici arabi in Italia e ho conosciuto una marea di persone arabe in altre nazioni per lavoro e non ho mai avuto il benché minimo problema.
Ho avuto molti più problemi con gente italianissima se proprio vogliamo dirla tutta.
Dall'inferiorità della donna, al mettere il loro credo religioso sopra ogni cosa.
Roba che riguarda una piccola parte degli arabi e non la totalità.
Non si integrano, parlano l'arabo anche a costo di non imparare mai le lingue dei paesi che li ospitano, ci ritengono infedeli e pretendono che siamo noi a convertirci alla loro usanze. Senza contare che molte di queste famiglie ritengono di dover procreare a prescindere per via della religione stessa ( quanti islamici figli unici hai mai visto ? ).
Assolutamente falso. Ci sono arabi che parlano l'italiano perfettamente e spessissimo parlano anche francese. Oggi poi quando li incontri per meeting di lavoro parlano tutti inglese e semmai siamo noi italiani che ci facciamo riconoscere per un inglese stentato.
Non commento poi la roba sugli "infedeli" che manco nei film. Guarda che la stragrande maggioranza degli arabi ormai vive in modo paragonabile agli occidentali e salvo andare a pescare in paesi problematici per X motivi o in condizioni di povertà assoluta nessun arabo si metterebbe a dire che sei un infedele. Molti di quelli che conosco se gli leggessi il tuo post si metterebbero a ridere e direbbero che vivi fuori dalla realtà.
Quanto alle usanze semplicemente pretendono il rispetto: se sei nel loro paese e c'è la regola che non puoi bere in pubblico ad esempio non ti obbligano a non bere semplicemente ti dicono che devi farlo in locali che mettono a disposizione per gli occidentali e di non farlo in pubblico. Francamente se anche noi fossimo più orgogliosi delle nostre regole e le facessimo rispettare sarebbe meglio quindi siamo noi che abbiamo da imparare più che loro a doversi adeguare a noi.
Infine sulla procreazione non capisco quale sia il problema... uno sarà libero di far quanti figli vuole?! Quale sarebbe il problema?!
La verità è che intendono sostituirci ovunque, sparano figli come se non ci fosse un domani per contrastarci da un punto di vista demografico così che possano mettere al bando le nostre altre culture.
Ma quando mai... ma finiamola con questi complottismi che manco i leghisti credono più a queste cazzate. Ti rendi conto che al ritmo attuale nemmeno in secoli e sottolineo SECOLI sarebbero anche solo vicini al 50% della popolazione. Guarda una qualsiasi statistica demografica dell'Italia o di un altro paese europeo e vedrai che dopo 50 anni di immigrazione gli immigrati quasi mai sono anche solo al 10% della popolazione.
Sinceramente mi sembrano argomentazioni campate in aria in puro stile Lega dei tempi d'oro in cui dopo il meridionale che veniva al Nord e si moltiplicava come uno sciame di locuste si è passati all'immigrato che adesso vuole addirittura fare la sostituzione etnica e come la fa?! Si son messi tutti d'accordo di far figli come se non ci fosse un domani. Ma dai... fa ridere.
E poi anche fosse se tanto noi i figli non gli vogliamo più fare ben venga che ci sia chi viene e bilancia la demografia altrimenti saremmo destinati al collasso e a quel punto peggio mi sento. Ripeto che stai vedendo problemi dove i problemi non esistono e dove anzi sono creati solo da una certa propaganda che fa credere che gli immigrati siano chissà quanti.
azi_muth
05-11-2025, 13:57
Per una volta sto zitto e mi rilasso visto che siete a buon punto...
:D :D :D
coschizza
05-11-2025, 14:12
Roba che riguarda una piccola parte degli arabi e non la totalità.
mai visto arabi che rispettano le donne ne di persona ne da nessuna parte
CrapaDiLegno
05-11-2025, 14:15
Ma sarà incompatibile con la tua. Io ho amici arabi in Italia e ho conosciuto una marea di persone arabe in altre nazioni per lavoro e non ho mai avuto il benché minimo problema.
Ho avuto molti più problemi con gente italianissima se proprio vogliamo dirla tutta.
Concordo in pieno con quanto hai scritto, tranne questa cosa che mi piacerebbe non fosse sempre presa come un dogma in uno società che si definisce civile:
Infine sulla procreazione non capisco quale sia il problema... uno sarà libero di far quanti figli vuole?!
Ma proprio no. Metti al mondo il numero di figli che riesci a mantenere e a cui dare uno stile di vita decente. Se fai come i conigli e poi ti lamenti che non riesci a dare ai tuoi figli da mangiare o di sostenere le spese dell'istruzione, allora NO, NON METTI AL MONDO QUANTI FIGLI VUOI scaricando sugli altri il loro costo. Perché di costo si parla.
E poi anche fosse se tanto noi i figli non gli vogliamo più fare ben venga che ci sia chi viene e bilancia la demografia altrimenti saremmo destinati al collasso e a quel punto peggio mi sento.
E anche qui dissento, non si va al collasso perché c'è una diminuzione demografica. Questa cosa non è scritta da nessuna parte e dovrebbe essere considerata una eresia (in tema con i conflitti religiosi) in uno società che parla e si riempie la bocca di "sostenibilità". Non esiste sostenibilità con una popolazione che cresce all'infinito.
Le politiche si vera sostenibilità economica devono necessariamente essere quelle che promuovono l'economia nonostante la riduzione della popolazione. Altrimenti è tutto un parlare per finti scopi, irrealizzabili.
Se non si trova il modo di realizzare questa cosa, non c'è modo di penare che si possa diminuire l'inquinamento, diminuire lo sfruttamento delle risorse e quindi di lasciare un mondo migliore a chi verrà dopo.
Ripeto che stai vedendo problemi dove i problemi non esistono e dove anzi sono creati solo da una certa propaganda che fa credere che gli immigrati siano chissà quanti.
Be', anche qui no, non so dove vivi tu, ma qui la quantità di immigrati, quelli palesemente immigrati viste le diverse sembianze e costumi, sono molti, quindi immagino siano ancora di più se consideriamo quelli che "ci assomigliano" e non sono individuabili al semplice sguardo.
E la cosa è testimoniata dal fatto che le attività da loro gestite aumentano velocemente, per cui non è vero che sono pochi.
Questo non significa che siano il male o il bene, non ho espresso alcun giudizio a scanso di equivoci. Ma sminuire il fenomeno dell'immigrazione non è giusto.
mai visto arabi che rispettano le donne ne di persona ne da nessuna parte
Scusa la domanda ma quanti arabi e in quanti paesi arabi sei stato?
Perché se l'esperienza si limita a telegiornale e la famiglia immigrata che vive nella casa accanto perdonami ma lascia un po' il tempo che trova.
Ma proprio no. Metti al mondo il numero di figli che riesci a mantenere e a cui dare uno stile di vita decente. Se fai come i conigli e poi ti lamenti che non riesci a dare ai tuoi figli da mangiare o di sostenere le spese dell'istruzione, allora NO, NON METTI AL MONDO QUANTI FIGLI VUOI scaricando sugli altri il loro costo. Perché di costo si parla.
Devi comunque considerare che spesso questo avviene in contesti di povertà dove l'avere tanti figli è anche un meccanismo di sopravvivenza e che quando si arricchiscono anche da immigrati vedi quelli di seconda o terza generazione hanno comportamenti non dissimili ai nostri infatti nonostante le ondate migratorie che ha subito l'Italia di fatto non c'è stata nessuna esplosione demografica e se è pur vero che la prima generazione trovando un maggior benessere fa molti figli, già la seconda generazione si allinea alle abitudini italiane il più delle volte. Paradossalmente poi quando si arricchiscono nel loro paese anche avendo mezzi per sostenere un esercito di figli non è che ne fanno chissà quanti specialmente per una cultura che appena 100 anni fa era in larga parte una cultura nomade e tribale dove fare figli era necessario per sopravvivere.
E anche qui dissento, non si va al collasso perché c'è una diminuzione demografica. Questa cosa non è scritta da nessuna parte e dovrebbe essere considerata una eresia (in tema con i conflitti religiosi) in uno società che parla e si riempie la bocca di "sostenibilità". Non esiste sostenibilità con una popolazione che cresce all'infinito.
Guarda che noi non solo non cresciamo includendo nel conteggio pure tutti gli immigrati ma anche agli ultimi conteggi siamo diminuiti e invecchiati ripeto inclusi gli immigrati. Per questo parlo di collasso perché a oggi anche con tutti i flussi migratori che abbiamo avuto l'Italia è un paese che invecchia e decresce demograficamente.
Le politiche si vera sostenibilità economica devono necessariamente essere quelle che promuovono l'economia nonostante la riduzione della popolazione. Altrimenti è tutto un parlare per finti scopi, irrealizzabili.
Se non si trova il modo di realizzare questa cosa, non c'è modo di penare che si possa diminuire l'inquinamento, diminuire lo sfruttamento delle risorse e quindi di lasciare un mondo migliore a chi verrà dopo.
Se fosse solo riduzione di popolazione ti darei anche ragione ma il problema è che siamo una popolazione che oltre a essere meno numerosa che di per se riconosco non sarebbe nemmeno un gran problema ma invecchia. Se siamo 100.000 di cui 60.000 con meno di 40 anni è un conto; se siamo 100.000 di cui 60.000 hanno più di 70 anni è tutt'altro paio di maniche. Il problema dell'Italia ma in generale dell'occidente è che nonostante l'immigrazione siamo sempre più vecchi.
Be', anche qui no, non so dove vivi tu, ma qui la quantità di immigrati, quelli palesemente immigrati viste le diverse sembianze e costumi, sono molti, quindi immagino siano ancora di più se consideriamo quelli che "ci assomigliano" e non sono individuabili al semplice sguardo.
Guarda che io non parlo per la mia zona ma secondo i dati ISTAT. Linkai tempo fa l'ultima rilevazione e se vuoi la riposto dove c'erano le stime precise per tutta Italia ed era evidente che le % sono risibili.
CLICCA (https://www.anolf.it/2025/04/15/istat-oltre-54-milioni-di-stranieri-residenti-in-italia-crescono-anche-le-acquisizioni-di-cittadinanza/#:~:text=ISTAT%2C%20oltre%205%2C4%20milioni,%E2%80%93%20ANOLF)
La butto lì:
che differenza sussiste fra terrorismo e resistenza armata?
Esiste una differenza che non sia il risultato dell'azione stessa, del tipo se perdi sei terrorista mentre se vinci sei un patriota?
La resistenza armata di solito ha come obiettivo principale l'esercito avversario, il terrorista anche la popolazione civile.
Notturnia
05-11-2025, 16:55
Premesso che nella questione israeliana-palestinese sto molto attento ad esprimere giudizi, la situazione è estremamente complicata e ci sono colpe sia da ambo i lati che dai diversi attori internazionali che hanno interessi in merito dalla fine della seconda guerra mondiale in poi (in primis gli USA, ma non solo).
Premesso ciò: vorrei far notare che da quando esiste israele, i palestinesi negli "stati occupati" sono da SEMPRE considerati cittadini di serie B. E basta una banale ricerca su Google "diritti dei palestinesi in Israele" per avere una sfilza infinita di link che parlano di quanti e quali diritti vengono NEGATI ai palestinesi a differenza degli istraeliani, e di come queste negazioni si sono evolute nel tempo. E questo, lo ripeto, da quando esiste lo stato israeliano (definito "furbescamente" come una democrazia, quando il realtà non lo è affatto).
Due link presi da ilpost, ma se ne possono trovare una marea ovunque, come detto basta una banale ricerca su internet:
https://www.wittgenstein.it/2024/10/21/non-e-una-democrazia/?utm_source=ilpost&utm_medium=leggi_anche&utm_campaign=leggi_anche
https://www.ilpost.it/2025/05/26/israele-democrazia/
Possiamo fare sofismi su tutti i particolari che si vogliono e stare a discutere sul concetto specifico di genocidio o meno. Ma non si può certo liquidare la questione tanto alla leggera, perchè l'idea di fondo sembra proprio quella: annullare sotto tutti i punti di vista un popolo, effettuare (usando le tue parole) una "pulizia etnica".
E bada bene, non dico che sia effettivamente così, non solo la situazione è complessa ma presenta diverse sfumature ed eventi di vario tipo. Ma ripetendo che ci sono colpe nel corso dei vari decenni da ambo le parti, è palese come da sempre uno stato (uno stato, non un popolo) abbia sempre cercato di prevaricare su un popolo (un popolo, non uno stato) per annullarne tutti i diritti e limitandone quanto più possibile la libertà; e non da 2 anni a questa parte.
Diritti e libertà che secondo taluni sono inalienabili per l'essere umano, salvo poi girare lo sguardo quando questo fa comodo. La discriminazione sembra che faccia rumore come quello di un albero che viene abbattuto all'altro capo del mondo.
concordo con te.. è ardua come situazione e la soluzione io non la vedo.. avessi pieni poteri di fare quello che voglio non saprei proprio come gestirla.. entrambi vogliono stare li, entrambi vogliono gli stessi luoghi "sacri" ed entrambi dicono che è casa loro ma nessuno dei due vuole stare assieme all'altro e appena possono si saltano alla gola per differenze religiose.
se potessero andare d'accordo sarebbe bello ma non è possibile.. forse radendo al suolo i simboli della religione perderebbero parte dei motivi di attrito ma sarebbe sbagliato visto che, bene o male sono edifici storici.
l'errore è iniziato con la seconda guerra mondiale e la soluzione è stata fra le peggiori.. è stato come espropriare la casa a qualcuno per ridarla a chi l'aveva costruita 50 anni prima.. si è fatto torto a chi ci abitava adesso senza dare una casa a chi l'aveva costruita
buffo è che c'era una marea di sabbia da dividersi e fino all'arrivo degli israeliani non si voleva fare niente mentre adesso tutti si contendono lo spazio vitale..
detto questo.. è un bel casino.. come far convivere due che hanno divorziato male.. finisce sempre così.. la guerra dei roses ?
spostare uno dei due sposterebbe solo il problema, la convivenza forzata causa i problemi che vediamo da 80 anni..
Notturnia
05-11-2025, 16:56
La resistenza armata di solito ha come obiettivo principale l'esercito avversario, il terrorista anche la popolazione civile.
oserei dire che il terrorista privilegia la popolazione civile visto che il suo scopo è solo creare paura
randorama
05-11-2025, 17:26
ma, nel fare i conti per stabilire sopra quale asticella si parla di genocidio, contano solo i civili o anche i militari?
azi_muth
05-11-2025, 21:43
La butto lì:
che differenza sussiste fra terrorismo e resistenza armata?
Esiste una differenza che non sia il risultato dell'azione stessa, del tipo se perdi sei terrorista mentre se vinci sei un patriota?
Concetto molto controverso.
In teoria la lotta armata può essere considerata legittima in ottica di autodeterminazione oppure in risposta a un regime oppressivo che lede diritti fontamentali, a condizione che i suoi attori rispettino le leggi di guerra ( detto anche diritto internazioanle umanitario) ovvero limitando gli attacchi a obiettivi militari, rispettando il principio di proporzionalità, cautela etc.
Se invece vengono colpiti obiettivi civili per infondere paura anche se lo scopo è "nobile" andrebbe considerato terrorismo.
In pratica dipende da quale parte ha il controllo della narrazione in quel momento, visto che non ci sono definizioni univoche nemmeno in sede ONU.
randorama
05-11-2025, 22:13
il terrorismo è una lotta armata che ha perso la guerra.
Massacrare centinaia di giovani in un rave nel deserto è lotta armata o terrorismo? Mettere autobombe sugli autobus e nei mercati è lotta armata o terrorismo? Stuprare, torturare ed uccidere donne e bambine nelle loro case (quelle donne e bambine dimenticate da chi si scandalizza solo per le donne e le bambine morte sotto le bombe israeliane a Gaza, incluse le "femministe" de noantri....), è lotta armata o terrorismo?
Lotta armata è colpire obiettivi militari, non massacrare indistintamente obiettivi civili...
Ripper89
06-11-2025, 16:44
Roba che riguarda una piccola parte degli arabi e non la totalità.
Non commento poi la roba sugli "infedeli" che manco nei film. Guarda che la stragrande maggioranza degli arabi ormai vive in modo paragonabile agli occidentali
Beato te, quì in Italia sono i nord africani e arabi islamici a detenere la leadership delle percentuali di reati per numero.
Senza contare che i reati catalogati come "commessi da italiani" spesso fan riferimento a italiani di seconda generazione, ossia immigrati a cui è stata data la cittadinanza ma che italiani NON sono.
Visto che per italiano si dovrebbe intendere non solo avere la carta d'identità, ma avere modi di pensare/ragionare, usi e costumi tipici italiani, cose fra che fra una cosa e l'altra .... non hanno. La cui quindi presenza stessa nel territorio equivale alla distruzione della nostra identità culturale.
Assolutamente falso. Ci sono arabi che parlano l'italiano perfettamente e spessissimo parlano anche francese. Oggi poi quando li incontri per meeting di lavoro parlano tutti inglese e semmai siamo noi italiani che ci facciamo riconoscere per un inglese stentato.Non basta saper parlare l'italiano o il francese o l'inglese per integrarsi, visto che poi aldilà di quanto bene possano parlare la loro madre lingua spesso è comunque l'arabo.
Non commento poi la roba sugli "infedeli" che manco nei film. Guarda che la stragrande maggioranza degli arabi ormai vive in modo paragonabile agli occidentali e salvo andare a pescare in paesi problematici per X motivi o in condizioni di povertà assoluta nessun arabo si metterebbe a dire che sei un infedele. Molti di quelli che conosco se gli leggessi il tuo post si metterebbero a ridere e direbbero che vivi fuori dalla realtà.
Quanto alle usanze semplicemente pretendono il rispetto: se sei nel loro paese e c'è la regola che non puoi bere in pubblico ad esempio non ti obbligano a non bere semplicemente ti dicono che devi farlo in locali che mettono a disposizione per gli occidentali e di non farlo in pubblico. Francamente se anche noi fossimo più orgogliosi delle nostre regole e le facessimo rispettare sarebbe meglio quindi siamo noi che abbiamo da imparare più che loro a doversi adeguare a noi.E certo, di fatto è risaputo che i diritti umani nei loro paesi sono rispettatissimi.
Soprattutto la tolleranza del cristianesimo nelle nazioni a maggioranza islamica.
Arabia Saudita e Emirati Arabi compresi.
CrapaDiLegno
07-11-2025, 12:54
Devi comunque considerare che spesso questo avviene in contesti di povertà dove l'avere tanti figli è anche un meccanismo di sopravvivenza e che quando si arricchiscono anche da immigrati vedi quelli di seconda o terza generazione hanno comportamenti non dissimili ai nostri infatti nonostante le ondate migratorie che ha subito l'Italia di fatto non c'è stata nessuna esplosione demografica e se è pur vero che la prima generazione trovando un maggior benessere fa molti figli, già la seconda generazione si allinea alle abitudini italiane il più delle volte. Paradossalmente poi quando si arricchiscono nel loro paese anche avendo mezzi per sostenere un esercito di figli non è che ne fanno chissà quanti specialmente per una cultura che appena 100 anni fa era in larga parte una cultura nomade e tribale dove fare figli era necessario per sopravvivere.
Io non ho detto che sia un male che a fare tanti figli siano gli immigrati, ho detto che è un male farli se non li puoi mantenere, immigrato, italiano o in generale in qualsiasi Stato che si definisce civile.
Perché in nessuno Stato se non il può becero è vietato uccidere persone e bambini, per cui se li hai messi la mondo e non li puoi mantenere l'unica soluzione è che vivano a spese di altri, impoverendo tutti.
Guarda che noi non solo non cresciamo includendo nel conteggio pure tutti gli immigrati ma anche agli ultimi conteggi siamo diminuiti e invecchiati ripeto inclusi gli immigrati. Per questo parlo di collasso perché a oggi anche con tutti i flussi migratori che abbiamo avuto l'Italia è un paese che invecchia e decresce demograficamente.
Se fosse solo riduzione di popolazione ti darei anche ragione ma il problema è che siamo una popolazione che oltre a essere meno numerosa che di per se riconosco non sarebbe nemmeno un gran problema ma invecchia. Se siamo 100.000 di cui 60.000 con meno di 40 anni è un conto; se siamo 100.000 di cui 60.000 hanno più di 70 anni è tutt'altro paio di maniche. Il problema dell'Italia ma in generale dell'occidente è che nonostante l'immigrazione siamo sempre più vecchi.
Il problema sta proprio nel metodo di accantonamento delle ricchezze per affrontare la vecchiaia. Qui abbiamo per anni regalato le pensioni a persone ancora giovani, diamo pensioni d'oro a chi non ha pagato una ceppa, abbiamo vitalizi per chi ha fatto mezza legislazione (diritto un paio di palle, si chiamano privilegi e non sarebbero neanche dovuti nascere perché nessun altro può godere delle stesse condizioni, quindi non è giustizia), quando ci sono problemi si pesca sempre dal grande calderone della previdenza, che tanto qualcuno poi rimpingua negli anni successivi.
Quei qualcuno sono i nuovi lavoratori che si trovano costretti a pagare per quelli "vecchi" in pensione che si ritrovano che il loro contributo di tutta la vita tra tasse e pagamenti vari, non bastano per mantenerli.
Un giro praticamente di scarico del debiti alle generazioni future che non possono permettersi di diminuire in numero altrimenti poi il flusso non basta.
Come dicevo, l'economia deve partire dalla base che la diminuzione delle persone non è e non deve essere causa del collasso. Può esserci una perdita di valore, una diminuzione di PIL, ma contemporaneamente deve esserci una minore spesa per i servizi (siamo di meno) e una diminuzione del deficit.
Nessuna economi a che parla di "sostenibilità" prevede questa cosa, e ancora oggi di parla di aumenti del PIL necessari per diminuire gli indebitamenti. Manco che il PIL si creasse da solo e non con il consumo di risorse e aumento dell'inquinamento.
Quindi alla fine parliamo di nulla, di far finta che stiamo trovando una soluzione al problema quando invece il problema lo alimentiamo dicendo che servono immigrati per fare andare avanti il paese.
Guarda che io non parlo per la mia zona ma secondo i dati ISTAT. Linkai tempo fa l'ultima rilevazione e se vuoi la riposto dove c'erano le stime precise per tutta Italia ed era evidente che le % sono risibili.
CLICCA (https://www.anolf.it/2025/04/15/istat-oltre-54-milioni-di-stranieri-residenti-in-italia-crescono-anche-le-acquisizioni-di-cittadinanza/#:~:text=ISTAT%2C%20oltre%205%2C4%20milioni,%E2%80%93%20ANOLF)
La maggior parte risiede al Nord, dove vivono 3 milioni e 159mila persone (58,3% del totale), con un’incidenza dell’11,5% sulla popolazione locale. Al Centro risiedono 1 milione e 322mila stranieri (24,4% del totale), con un’incidenza dell’11,3%. Più bassa invece la presenza nel Mezzogiorno, con 941mila residenti stranieri (17,3%), pari solo al 4,8% della popolazione del Sud.
Quindi a meno che tu non vivi al Sud, il 10 % della popolazione media non è definire proprio "risibile". Che dobbiamo essere in minoranza con il 49% della popolazione locare per dire, "Hey, abbiamo un problema di immigrazione"?
randorama
07-11-2025, 13:25
il punto a mio parere è un altro.
le percentuali istat sono giusti ma fallaci; sono dati MEDI.
il che vuol dire che l'X% anche a livello non di macro area, non di regione, ma di singola provincia sono assai variabili.
non solo: anche all'interno della stessa città si varia da quartiere a quartiere.
e, per piacere, non venitemi a raccontare la storia dell'integrazione che, SIA BEN CHIARO, è senz'altro vera, ma non per tutti.
giusto ieri sono passato davanti a una scuola all'ora di uscita, in quartiere, come dicono? multietico e mi sono visto passare davanti bambini di ogni genere tipo e colore; tutti caciaroni come è normale che siano alla loro età.
poi... poi c'erano 3 bambine di 10-11 anni; IN CHADOR.
CAZZO, in chador a 10 anni.
Poi andate a rompere il cazzo con i pari diritti.
Ogni volta che li incrocio in uscita dalla scuola elementare/media che ho vicino casa, fra me e me penso a quanto sono fortunati qualli che sono nati maschi, e mi dispiace sinceramente per le bambine, perchéno sanno a cosa vanno incontro. E quando incrocio qualcuna con il velo, anche integrale, mi ribolle il sangue, e quasi le grido "guarda che non siamo mica in Afghanistan": non mi capaciterò mai di come possano accettare di farsi annullare in questo modo, anche qui in Italia
CrapaDiLegno
07-11-2025, 15:23
Ogni volta che li incrocio in uscita dalla scuola elementare/media che ho vicino casa, fra me e me penso a quanto sono fortunati qualli che sono nati maschi, e mi dispiace sinceramente per le bambine, perchéno sanno a cosa vanno incontro. E quando incrocio qualcuna con il velo, anche integrale, mi ribolle il sangue, e quasi le grido "guarda che non siamo mica in Afghanistan": non mi capaciterò mai di come possano accettare di farsi annullare in questo modo, anche qui in Italia
Perché è permesso dalla legge che "garantisce pari diritti a tutti".
Anche alle idee religiose integraliste praticate dai mariti di schiavizzare moglie e figlie. Si chiama libertà, non lo sapevi?
Ora sallo.
rattopazzo
07-11-2025, 15:45
Ogni volta che li incrocio in uscita dalla scuola elementare/media che ho vicino casa, fra me e me penso a quanto sono fortunati qualli che sono nati maschi, e mi dispiace sinceramente per le bambine, perchéno sanno a cosa vanno incontro. E quando incrocio qualcuna con il velo, anche integrale, mi ribolle il sangue, e quasi le grido "guarda che non siamo mica in Afghanistan": non mi capaciterò mai di come possano accettare di farsi annullare in questo modo, anche qui in Italia
Non ci giurerei sul fatto che le donne islamiche non amino indossare il velo, la loro oltre ad un imposizione è anche una tradizione, una scelta di fede e un identità culturale, magari ci sono anche donne che lo odiono e vorrebbero occidentalizzarsi ma non bisognerebbe fare di tutta l'erba un fascio.
azi_muth
07-11-2025, 15:49
Perché è permesso dalla legge che "garantisce pari diritti a tutti".
Anche alle idee religiose integraliste praticate dai mariti di schiavizzare moglie e figlie. Si chiama libertà, non lo sapevi?
Ora sallo.
La libertà religiosa è tutelata dalla costituzione, ma come ho detto di altri diritti NON E' ASSOLUTA.
I suoi confini sono dettati dalla legge e dai diritti umani.
La schiavitù di moglie e figlie in Italia non è ammessa nemmeno se la tua religione lo permette.
Affermare il contrario si chiama ignoranza del diritto, lo sapevi?
Ora sappilo.
randorama
07-11-2025, 16:28
Non ci giurerei sul fatto che le donne islamiche non amino indossare il velo, la loro oltre ad un imposizione è anche una tradizione, una scelta di fede e un identità culturale, magari ci sono anche donne che lo odiono e vorrebbero occidentalizzarsi ma non bisognerebbe fare di tutta l'erba un fascio.
embeh, se glielo ficchi addosso da quando ha 10 anni di credo che lo ritiene normale e poi se lo mette da solo.
penso che altre, altrove, ritengano normale anche sposare chi decidono papà (e forse mamma) ed essere infibulate.
azi_muth
07-11-2025, 16:37
Assolutamente falso. Ci sono arabi che parlano l'italiano perfettamente e spessissimo parlano anche francese. Oggi poi quando li incontri per meeting di lavoro parlano tutti inglese e semmai siamo noi italiani che ci facciamo riconoscere per un inglese stentato.
Non commento poi la roba sugli "infedeli" che manco nei film. Guarda che la stragrande maggioranza degli arabi ormai vive in modo paragonabile agli occidentali e salvo andare a pescare in paesi problematici per X motivi o in condizioni di povertà assoluta nessun arabo si metterebbe a dire che sei un infedele. Molti di quelli che conosco se gli leggessi il tuo post si metterebbero a ridere e direbbero che vivi fuori dalla realtà.
Quanto alle usanze semplicemente pretendono il rispetto: se sei nel loro paese e c'è la regola che non puoi bere in pubblico ad esempio non ti obbligano a non bere semplicemente ti dicono che devi farlo in locali che mettono a disposizione per gli occidentali e di non farlo in pubblico. Francamente se anche noi fossimo più orgogliosi delle nostre regole e le facessimo rispettare sarebbe meglio quindi siamo noi che abbiamo da imparare più che loro a doversi adeguare a noi.
Riguardo all'Islam il discorso è molto più complicato di quello che fai apparire.
Di fatto un Islam moderato come ci piace intenderlo noi NON esiste.
Esistono islamici di buona volontà che si vogliono confrontarsi con il mondo moderno e cercano di interpretazioni delle fonti che non siano letterali.
Ma non è una posizione condivisa anche perchè a differenza della Chiesa cattolica mancanza di un’autorità unica che dia una lettura omogenea alla fede e che limiti le letture più estreme.
C'è un enorme dibattito sul fatto che le fonti su cui si basa (Corano, Hadith, Sunna) debbano essere seguite in modo letterale oppure no. Questa situazione favorisce l'emergere di diverse scuole di pensiero e correnti, incluse quelle più radicali e fondamentaliste che pretendono di rappresentare la "vera" fede.
L'Islam come sistema di fede e pratica è sempre stato integrato con la dimensione politica e non si è mai sviluppata una secolarizzazione paragonabile a quella europea, chiaramente questo puo' portare al uno scontro con il sistema politico e sociale presente in Europa.
Aggiungi che il Corano ammette la dottrina della taqiyya che consente al musulmano di mentire agli infedeli quando è in pericolo o quando la propria religione rischia di essere messa in cattiva luce.
Come fai a distinguere il fondamentalista dal musulmano di buona volontà che fai entrare in Italia?
Insomma la lettura che si da a sinistra semplicistica e superficiale, ancora piena di sensi di colpi per il passato colonialista, e rischia di fare dei disastri.
Benchè io sia favorevole a un paese aperto e accogliente nei confronti dell'immigrazione, anche per i motivi che nominato, non si puo' nascondere che sotto il profilo dell'integrazione la religione islamica pone delle problematiche maggiori di altre culture o religioni nel mondo.
Anche popolazioni piccole se radicalizzate diventerebbero un problema colossale, bisogna rendersene conto.
CHe ci siano donne che accettano per tradizione di essere annullate ci credo poco: semmai ci sono donne soggiogate che hanno solo paura e non hano mai consociuto altro....Perché è permesso dalla legge che "garantisce pari diritti a tutti".
Anche alle idee religiose integraliste praticate dai mariti di schiavizzare moglie e figlie. Si chiama libertà, non lo sapevi?
Ora sallo.La libertà di religione, SACROSANTA, non significa affatto la libertà di ridurre in schiavitù, perché altrimenti accettiamo anche, che ne so, la lapidazione per le adultere, perché lo dice la sharia e tizio la segue alla lettera...
Vai a fare la lezioncina di libertà a qualcun altro, capadicoccio...
rattopazzo
07-11-2025, 17:58
embeh, se glielo ficchi addosso da quando ha 10 anni di credo che lo ritiene normale e poi se lo mette da solo.
penso che altre, altrove, ritengano normale anche sposare chi decidono papà (e forse mamma) ed essere infibulate.
Questo è vero, ma anche la nostra cultura si basa sul "prenderli da piccoli"
tutti noi cresciamo con dei valori, un credo religioso e delle tradizioni, ed è quello che poi ci forma come individui una volta diventati adulti.
Anche noi abbiamo le nostre usanze che potrebbero scandalizzare o inorridire in altri paesi come ad esempio cibarsi di maiali o bovini, bere alcool, il diritto all'aborto, il materialismo eccessivo o banalmente il turismo sessuale, tutte pratiche che a noi sembrano assolutamente normali ma per altre culture potrebbero non esserlo.
Dico solo che non bisognerebbe giudicare quando si parla di tradizioni,
poi è chiaro che rendere in schiavitù una persona, o ledere l'intergrita fisica dei bambini (con qualsiasi pratica) andrebbe sempre condannato.
Comunque nulla vieta che si possa cambiare per il meglio, ad esempio anche in Occidente, abbiamo avuto pratiche come la schiavitù o la discriminazione di genere che sono state considerate "normali" fino ad un passato relativamente recente, evidentemente queste culture non sono ancora pronte ...
E certo, di fatto è risaputo che i diritti umani nei loro paesi sono rispettatissimi.
Soprattutto la tolleranza del cristianesimo nelle nazioni a maggioranza islamica.
Arabia Saudita e Emirati Arabi compresi.
Ma allora è vero che sei uno dei più grandi cazzari del forum: mai stato negli Emirati Arabi? Oltre alle chiese cattoliche, ci sono pure parrocchie e scuole, oltre al non trascurabile fatto che qualche anno fa c'è stato pure il Papa :asd:
randorama
07-11-2025, 20:58
Questo è vero, ma anche la nostra cultura si basa sul "prenderli da piccoli"
tutti noi cresciamo con dei valori, un credo religioso e delle tradizioni, ed è quello che poi ci forma come individui una volta diventati adulti.
Anche noi abbiamo le nostre usanze che potrebbero scandalizzare o inorridire in altri paesi come ad esempio cibarsi di maiali o bovini, bere alcool, il diritto all'aborto, il materialismo eccessivo o banalmente il turismo sessuale, tutte pratiche che a noi sembrano assolutamente normali ma per altre culture potrebbero non esserlo.
...
la piccola differenza è che tutto quello che hai elencato se non vuoi non lo fai e nessuno di dice niente.
oddio, magari se sei un pasdaran vegano magari un po' di perculano.
azi_muth
07-11-2025, 22:04
Anche noi abbiamo le nostre usanze che potrebbero scandalizzare o inorridire in altri paesi come ad esempio cibarsi di maiali o bovini, bere alcool, il diritto all'aborto, il materialismo eccessivo o banalmente il turismo sessuale, tutte pratiche che a noi sembrano assolutamente normali ma per altre culture potrebbero non esserlo.
Dico solo che non bisognerebbe giudicare quando si parla di tradizioni,
poi è chiaro che rendere in schiavitù una persona, o ledere l'intergrita fisica dei bambini (con qualsiasi pratica) andrebbe sempre condannato.
Comunque nulla vieta che si possa cambiare per il meglio, ad esempio anche in Occidente, abbiamo avuto pratiche come la schiavitù o la discriminazione di genere che sono state considerate "normali" fino ad un passato relativamente recente, evidentemente queste culture non sono ancora pronte ...
Le pratiche diventano usanze solo quano sono comportamenti diffusi e socialemente e culturalmente accettati.
Il turismo sessuale è una pratica di alcuni soggetti spesso in condizioni controverse e censurate a livello sociale e quindi è ben lungi dall'essere normalizzato.
Il turismo sessuale non è una "usanze"
Il diritto all'aborto è un diritto riconosciuto legalmente e non è quindi una pratica o una "tradizione".
CrapaDiLegno
07-11-2025, 23:25
La libertà religiosa è tutelata dalla costituzione, ma come ho detto di altri diritti NON E' ASSOLUTA.
I suoi confini sono dettati dalla legge e dai diritti umani.
La schiavitù di moglie e figlie in Italia non è ammessa nemmeno se la tua religione lo permette.
Affermare il contrario si chiama ignoranza del diritto, lo sapevi?
Ora sappilo.
CHe ci siano donne che accettano per tradizione di essere annullate ci credo poco: semmai ci sono donne soggiogate che hanno solo paura e non hano mai consociuto altro....La libertà di religione, SACROSANTA, non significa affatto la libertà di ridurre in schiavitù, perché altrimenti accettiamo anche, che ne so, la lapidazione per le adultere, perché lo dice la sharia e tizio la segue alla lettera...
Vai a fare la lezioncina di libertà a qualcun altro, capadicoccio...
Cazzo ragazzi, mi sembrava palese che fosse ironico il commento.
Siete delle volpi, non c'è che dire :rolleyes:
rattopazzo
08-11-2025, 07:01
Le pratiche diventano usanze solo quano sono comportamenti diffusi e socialemente e culturalmente accettati.
Il turismo sessuale è una pratica di alcuni soggetti spesso in condizioni controverse e censurate a livello sociale e quindi è ben lungi dall'essere normalizzato.
Il turismo sessuale non è una "usanze"
Il diritto all'aborto è un diritto riconosciuto legalmente e non è quindi una pratica o una "tradizione".
Non era quello che intendevo...
I diritti, per esempio non esistono in modo universale, non c’è un elenco di cose giuste per tutti, ci sono diritti che da noi sono riconosciuti, ma che in altri Paesi non lo sono, come ci sono diritti universali riconosciuti da quasi tutti i paesi come il diritto alla vita, alla dignità, alla libertà personale, all’istruzione, a un giusto processo, ecc.ecc.. anche se nella realtà ogni Stato decide come e fino a che punto applicarli, in base alle proprie leggi, tradizioni e valori culturali.
Il diritto all’aborto è un esempio di diritto NON universale, in Italia e in molti stati occidentali è tutelato dalla legge, ma altrove è vietato o considerato moralmente inaccettabile.
Chiaramente, se vivi o ti trovi in un Paese dove l’aborto non è legale, devi rispettare le leggi di quel Paese,
questo non vuol dire essere d’accordo, ma semplicemente riconoscere che ogni Stato ha le sue regole, i suoi valori e i suoi diritti.
Lo stesso discorso vale per il turismo sessuale o, più in generale, per la prostituzione.
Se chiamarla usanza può essere un termine effettivamente sbagliato, chiamiamola chiamiamola allora pratica, o come altro preferiamo, ma il succo del discorso cambia poco.
Non parlo solo di vendere il proprio corpo, ma anche di metterlo in mostra o di svolgere attività legate al sesso.
Ci sono Paesi, come l’Olanda o la Germania, dove tutto questo è regolamentato e considerato un lavoro vero e proprio, e altri dove invece è vietato e socialmente condannato.
Per questo non possiamo dire in assoluto che sia una pratica accettata o riprovevole, dipende dal contesto culturale e giuridico del Paese in cui ti trovi.
DelusoDaTiscali
08-11-2025, 07:31
E' solo un ennesimo caso di spostamento di significato
Giusto o sbagliato che sia la sinistra sta ristrutturando la lingua e questo è solo uno dei casi. In ambito morale abbiamo già avuto:
pedofilia:
da "abuso sessuale su bambini sessualmente non sviluppati" a "sesso di un adulto con un minorenne (magari di 16-17 anni...)
stupro:
da "atto sessuale completo con persona non consenziente" ad "atti sessuali di qualsiasi genere su persona non consenziente"
ecc ecc
La cosa rileva perché il sistema legislativo è un insieme di regole semantiche, cambiando quindi il significato (semantica) di una parola si cambia la legge.
Leggo qui (https://www.facebook.com/demagistrisluigi/posts/a-gaza-dal-7-ottobre-2023-ad-oggi-sono-nate-e-nati-68000-bambine-e-bambini-la-re/1164585065034482/) un post a firma De Magistris che riferisce (la fonte primaria mi ignota ma è riferita da persona credibile) che fino a gennaio a Gaza erano nati 68.000 bambini, cioè che n buona sostanza la popolazione di gaza sta aumentando nonostante i troppi morti.
Un genocidio ben strano.
E' solo un ennesimo caso di spostamento di significato
Giusto o sbagliato che sia la sinistra sta ristrutturando la lingua e questo è solo uno dei casi. In ambito morale abbiamo già avuto:
La sinistra???? ma che vuol dire. Di certo non è che le cose che elenchi sotto sono cose di sinistra o destra ma convenzioni più o meno universalmente riconosciute. Non vedo proprio cosa c'entri mettere in mezzo la sinistra in questo discorso.
pedofilia:
da "abuso sessuale su bambini sessualmente non sviluppati" a "sesso di un adulto con un minorenne (magari di 16-17 anni...)
Ma che c'entra 16-17 anni con pedofilia?! Poche idee e poco chiare mi sembra. A 16 anni puoi addirittura essere un minore emancipato e ottenere la capacità di agire come se ne avessi 18 e comunque sei abbondantemente oltre l'età del consenso. Un esempio che letteralmente non c'entra niente.
stupro:
da "atto sessuale completo con persona non consenziente" ad "atti sessuali di qualsiasi genere su persona non consenziente"
E vorrei ben vedere. Perché quindi nella tua scala di valori se non è un atto sessuale completo allora non è uno stupro? Ma stai scherzando o cosa? Se non c'è il consenso non si fa niente, punto. Non è che se non c'è il consenso posso far violenza a una persona fino a un certo punto e poi dire "ok mi fermo qua così non è stupro".
La cosa rileva perché il sistema legislativo è un insieme di regole semantiche, cambiando quindi il significato (semantica) di una parola si cambia la legge.
Non è proprio così semplice. Ovviamente la legge cambia nel tempo e anche la sensibilità e l'interpretazione della stessa ma non è che si stravolge il significato di una legge perché una mattina si decide che una parola significa altro. Esiste la giurisprudenza e determinati termini giuridici a tutt'oggi non hanno il significato della lingua parlata ma vanno saputi interpretare.
Leggo qui (https://www.facebook.com/demagistrisluigi/posts/a-gaza-dal-7-ottobre-2023-ad-oggi-sono-nate-e-nati-68000-bambine-e-bambini-la-re/1164585065034482/) un post a firma De Magistris che riferisce (la fonte primaria mi ignota ma è riferita da persona credibile) che fino a gennaio a Gaza erano nati 68.000 bambini, cioè che n buona sostanza la popolazione di gaza sta aumentando nonostante i troppi morti.
Guarda che la popolazione di Gaza è oltre 2 milioni di persone eh. 68.000 bambini non è un dato particolarmente significativo o strano per un cluster di 2 milioni di persone. Risulta elevato solo se lo paragoni alla situazione italiana dove ormai si fanno pochissimi figli ma se fai un paragone con situazioni sociali paragonabili a Gaza risulta in linea o sotto media.
Un genocidio ben strano.
Guarda che con genocidio non è che hanno sparato un'atomica e spazzato via tutta la popolazione eh. I morti stimati sono circa 67.000 che per una invasione di terra e non con armi tattiche sono una enormità pari a circa quasi il 6/7% della popolazione totale. Sono numeri enormi soprattutto considerato che il rapporto è che i morti israeliani compresi soldati e civili non arrivano nemmeno a 1.500. Tanto per dare un'idea nemmeno i nazisti quando facevano le rappresaglie erano arrivati a un rapporto di squilibrio di 1 a 40.
rattopazzo
08-11-2025, 09:21
La sinistra???? ma che vuol dire. Di certo non è che le cose che elenchi sotto sono cose di sinistra o destra ma convenzioni più o meno universalmente riconosciute. Non vedo proprio cosa c'entri mettere in mezzo la sinistra in questo discorso.
Sono d'accordo, in fin dei conti la sinistra fa il suo lavoro e cavalca l'onda...come fa qualsiasi opposizione, non centra nulla con i termini usati.
Ma che c'entra 16-17 anni con pedofilia?! Poche idee e poco chiare mi sembra. A 16 anni puoi addirittura essere un minore emancipato e ottenere la capacità di agire come se ne avessi 18 e comunque sei abbondantemente oltre l'età del consenso. Un esempio che letteralmente non c'entra niente.
Tecnicamente la il termine pedofilia riguarda tutti gli atti sessuali con persone in età di pre-pubertà. In molti paesi l'età del consenso va dai 14 anni in su, e penso che siamo daccordo che se un diciottenne fa sesso con la sua ragazza diciassettenne e consenziente sarebbe assurdo parlare di pedofilia in quel caso...allo stesso modo se un adulto abusa sessualmente di una persona minorenne non consenziente si potrebbe parlare di abuso su minori non certo di pedofilia, ma anche qui in generale il termine è un pò sfumato visto che gli abusi sessuali su persone non consenzienti sono pur sempre abusi indipendentemente dall'età della vittima, magari il fatto che si tratti di una persona minorenne potrebbe essere un aggravante e poco più.
E vorrei ben vedere. Perché quindi nella tua scala di valori se non è un atto sessuale completo allora non è uno stupro? Ma stai scherzando o cosa? Se non c'è il consenso non si fa niente, punto. Non è che se non c'è il consenso posso far violenza a una persona fino a un certo punto e poi dire "ok mi fermo qua così non è stupro".
Credo che hai interpretato male le sue parole, i termini usati sono importanti, stupro per definizio è l'atto sessuale completo non consenziente che spesso prevede almeno la penetrazione, in tutti gli altri casi si parla di violenza sessuale.
Chiaramente sono tutti e due dei reati ma ci sono differenze all'atto pratico e anche in eventuali pene che si subiscono.
Guarda che con genocidio non è che hanno sparato un'atomica e spazzato via tutta la popolazione eh. I morti stimati sono circa 67.000 che per una invasione di terra e non con armi tattiche sono una enormità pari a circa quasi il 6/7% della popolazione totale. Sono numeri enormi soprattutto considerato che il rapporto è che i morti israeliani compresi soldati e civili non arrivano nemmeno a 1.500. Tanto per dare un'idea nemmeno i nazisti quando facevano le rappresaglie erano arrivati a un rapporto di squilibrio di 1 a 40.
Io quella palestinese lo chiamerei più oppressione di un popolo, occupazione illegale di territorio e massacro di civili, perchè quelli sono dati di fatto.
ma anche il termine "genocidio" non è sbagliato, certo 67.000 su 2 milioni di abitanti non è il 6/7% ma anche fosse il 2/3% è un enormità, è come se in una città una persona su 30 venisse uccisa, poi ci sono da considerare le morti indirette dovute a fame, o conseguentemente alle ferite riportate dai crolli degli edifici e queste sono molte più di quei 67.000 stimati, sono le così dette morti silenziose di cui forse non sapremo mai i numeri esatti, perchè i Palestinesi tendono ad ingigantirli mentre gli Israeliani a sminuirli.
da wikipedia: Con genocidio, secondo la definizione adottata dall'ONU, si intendono «gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso».... certo è, che se i palestinesi si riproducono più rapidamente di quanto vengono uccisi non vuol dire che quello che stanno subendo sia moralmente accettabile e va condannato senza se e senza ma.
megamitch
08-11-2025, 09:34
Davvero siete convinti che il motivo per cui Israele sta facendo quello che sta facendo sono gli ostaggi?
Restiamo cinici, chissenefrega delle decine di migliaia di morti ammazzati. Ma i costi della guerra li hanno affrontati solo per riavere gli ostaggi e i corpi degli ostaggi morti ?
Io non credo.
rattopazzo
08-11-2025, 10:02
Davvero siete convinti che il motivo per cui Israele sta facendo quello che sta facendo sono gli ostaggi?
Restiamo cinici, chissenefrega delle decine di migliaia di morti ammazzati. Ma i costi della guerra li hanno affrontati solo per riavere gli ostaggi e i corpi degli ostaggi morti ?
Io non credo.
Su quello siamo daccordo, anche perchè non bombardi un intero territorio radendo al suolo oltre il 50% degli edifici per uccidere dei terroristi o recuperare degli ostaggi, sarebbe come bombardare una città come Palermo nel tentativo di distruggere la mafia, assurdità...ma è evidente che qualcuno si sta già fregiando le mani per la ricostruzione, e certamente i palestinesi non potranno permettersi di comprare quelle case visto che la maggior parte della popolazione non ha neanche di che mangiare...indovinate chi invece potrà farlo? già il fatto che il 65% del materiale edile proviene da aziende Israeliane la dice lunga.... non è solo una questione religiosa ma come spesso avviene per farsi un idea di quello che avviene basta seguire la traccia del denaro e degli interessi.
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