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View Full Version : Gli USA inondano l'Asia di rifiuti elettronici: indagine svela traffici da oltre un miliardo di dollari


Redazione di Hardware Upg
24-10-2025, 05:31
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/gli-usa-inondano-l-asia-di-rifiuti-elettronici-indagine-svela-traffici-da-oltre-un-miliardo-di-dollari_145272.html

Un'indagine del Basel Action Network denuncia l'esportazione mensile di migliaia di tonnellate di rifiuti elettronici dagli Stati Uniti verso il Sud-est asiatico e il Medio Oriente. Il report parla di uno "tsunami nascosto" di e-waste che aggira le regole internazionali e mette in crisi i fragili sistemi di gestione dei rifiuti locali.

Click sul link per visualizzare la notizia.

Ginopilot
24-10-2025, 06:51
La vera sfida è ridurre i rifiuti elettronici. Il recupero dei materiali è una bazelletta, ha costi esorbitanti se fatto bene, economicamente sostenibile solo se affidato a paesi poveri con i risultati che tutti conosciamo.

Doraneko
24-10-2025, 07:32
il trasferimento dell'inquinamento verso nazioni meno sviluppate.

Questo non avviene solo con i rifiuti, bensì anche quando si acquista moltissima roba made in China o in altri di questi paesi con regole poco stringenti sull'inquinamento, visto che ad inquinare sono anche i processi produttivi.

Ataru224
24-10-2025, 09:00
La vera sfida è ridurre i rifiuti elettronici. Il recupero dei materiali è una bazelletta, ha costi esorbitanti se fatto bene, economicamente sostenibile solo se affidato a paesi poveri con i risultati che tutti conosciamo.

Spesso si usa la favoletta del riciclo per autoconvincersi che va tutto bene, in modo da poter mantenere lo status quo e continuare con il ciclo consumistico "compra-usa-butta".
Della serie: "Massì, tanto quello che butto viene riciclato, non sto inquinando! :sofico: ".
Il problema è che spesso il riciclo non avviene, e anche quando avviene ci si dimentica sempre dei costi di raccolta, trasporto (con annesso inquinamento), energia impiegata per il processo di riciclo (con annesso inquinamento) etc, da sommare ai costi e all'energia impiegata per la fabbricazione e distribuzione continua di nuovi prodotti.

Prima di pensare al riciclo bisognerebbe progettare prodotti pensati per durare, che usino il più possibile componenti standard (non schede elettroniche con microprocessori proprietari e componenti microsaldati), e nel caso di componenti non standard, si devono fornire pezzi di ricambio a prezzi giusti per molti anni

Poi sì, è sicuramente meglio riciclare che accumulare i rifiuti nelle discariche, ma dovrebbe essere l'ultima spiaggia, perchè non è questa la soluzione a tutti i mali.
Bisognerebbe tornare a riparare gli oggetti, invece di correre subito a comprare un nuovo prodotto quando qualcosa si rompe.

CrapaDiLegno
24-10-2025, 09:36
Ma dai? Ma davvero?
Non lo credevo possibile... e l'Europa che a sua volta non ha centri di recupero e riciclo dove li porta i suoi rifiuti?
Quando si parlava di ipocrisia riguardo alla questione ambientale solo qualche settimana fa... se la merda sta a casa degli altri , sia per produzione che soprattutto smaltimento, cui nessuno fa mai riferimento quando si parla di ciclo di vita e consumi di un prodotto, allora è tutto green e sostenibile!

E tra un po' arrivano anche le batterie delle auto elettriche a valanga... che spasso vedere i gretini fare spallucce su qual è il loro reale impatto sull'ecosistema.

tony359
24-10-2025, 09:42
Ho letto commenti di Americani che sostengono che questo allarmismo per le discariche che crescono di dimensione sia infondato: certo, quando mandi tutto il tuo ciarpame in altri paesi e' facile dirlo.

Sul discorso riparare/riciclo, ovviamente il problema e' che - anche quando e' possibile - non conviene riparare perche' "la scheda nuova" costa meno o il prodotto nuovo costa meno o non ha senso spendere dei soldi sul vecchio.

Io avrei un'idea che potrebbe aiutare.
Qualsiasi prodotto in vendita deve essere riciclato dal produttore. Cioe', quando io sostituisco il mio laptop incollato e irriparabile, lo avvio al riciclo (magari con qualche incentivo tipo le bottiglie di vetro di tanti anni fa) e viene preso in consegna da un ente governativo.

In funzione del tipo di prodotto e come e' fatto, il riciclo COMPLETO viene fatto pagare al produttore.

Quindi sarebbe interesse del produttore far si' che i loro prodotti siano facilmente riparabili/riciclabili.

(Alternativamente il prodotto viene restituito al produttore PER LEGGE e il produttore deve assicurare il riciclo COMPLETO).

In parole povere: serve imporre dei paletti MONETARI, COSTI VIVI che finiscono sulle tasche del produttore. Altrimenti loro ovviamente se ne sbattono, il loro obiettivo e' generare profitto e basta.

gparlav
24-10-2025, 10:03
Ho letto commenti di Americani che sostengono che questo allarmismo per le discariche che crescono di dimensione sia infondato: certo, quando mandi tutto il tuo ciarpame in altri paesi e' facile dirlo.

Sul discorso riparare/riciclo, ovviamente il problema e' che - anche quando e' possibile - non conviene riparare perche' "la scheda nuova" costa meno o il prodotto nuovo costa meno o non ha senso spendere dei soldi sul vecchio.

Io avrei un'idea che potrebbe aiutare.
Qualsiasi prodotto in vendita deve essere riciclato dal produttore. Cioe', quando io sostituisco il mio laptop incollato e irriparabile, lo avvio al riciclo (magari con qualche incentivo tipo le bottiglie di vetro di tanti anni fa) e viene preso in consegna da un ente governativo.

In funzione del tipo di prodotto e come e' fatto, il riciclo COMPLETO viene fatto pagare al produttore.

Quindi sarebbe interesse del produttore far si' che i loro prodotti siano facilmente riparabili/riciclabili.

(Alternativamente il prodotto viene restituito al produttore PER LEGGE e il produttore deve assicurare il riciclo COMPLETO).

In parole povere: serve imporre dei paletti MONETARI, COSTI VIVI che finiscono sulle tasche del produttore. Altrimenti loro ovviamente se ne sbattono, il loro obiettivo e' generare profitto e basta.

Non offenderti, ma la tua è utopia.

Ritengo più probabile e fattibile fare dei cargo spaziali pieni di questo ciarpame e mandarli verso il sole a fondersi. Scenario di 30-50 anni da oggi, per avere una sostenibilità economica di tale forma di "riciclo" cosmico. Scenario assurdo, ma molto più realistico del tuo. Purtroppo

Cromwell
24-10-2025, 10:14
Ho letto commenti di Americani che sostengono che questo allarmismo per le discariche che crescono di dimensione sia infondato: certo, quando mandi tutto il tuo ciarpame in altri paesi e' facile dirlo.

Sul discorso riparare/riciclo, ovviamente il problema e' che - anche quando e' possibile - non conviene riparare perche' "la scheda nuova" costa meno o il prodotto nuovo costa meno o non ha senso spendere dei soldi sul vecchio.

Io avrei un'idea che potrebbe aiutare.
Qualsiasi prodotto in vendita deve essere riciclato dal produttore. Cioe', quando io sostituisco il mio laptop incollato e irriparabile, lo avvio al riciclo (magari con qualche incentivo tipo le bottiglie di vetro di tanti anni fa) e viene preso in consegna da un ente governativo.

In funzione del tipo di prodotto e come e' fatto, il riciclo COMPLETO viene fatto pagare al produttore.

Quindi sarebbe interesse del produttore far si' che i loro prodotti siano facilmente riparabili/riciclabili.

(Alternativamente il prodotto viene restituito al produttore PER LEGGE e il produttore deve assicurare il riciclo COMPLETO).

In parole povere: serve imporre dei paletti MONETARI, COSTI VIVI che finiscono sulle tasche del produttore. Altrimenti loro ovviamente se ne sbattono, il loro obiettivo e' generare profitto e basta.

Puoi mettere tutti i costi che vuoi sul produttore. Tanto verranno sempre girati e ricaricati sul cliente finale.

29Leonardo
24-10-2025, 10:27
https://youtu.be/OPWaDrzeLOc?si=2gCSow7ztsSd3ZUM

euscar
24-10-2025, 10:28
Ho sempre pensato che gli americani siano il popolo più ipocrita che ci sia mai stato, al pari della maggior parte degli europei ... che poi a ben guardare, l'ipocrisia ormai ha raggiunto la maggior parte della popolazione mondiale (per lo meno quella che sta meglio).

Strato1541
24-10-2025, 10:46
Si è voluto un mondo pieno di produttori di paccottiglia...ora pure le auto sono paccottiglia, da qualche parte deve andare....
Da noi mettono il sigillo "riciclato" poi te lo ritrovi sepolto in qualche Paese Asiatico o Africano in via di sviluppo.....
E vedrete con le batterie.....

CrapaDiLegno
24-10-2025, 10:55
Ho letto commenti di Americani che sostengono che questo allarmismo per le discariche che crescono di dimensione sia infondato: certo, quando mandi tutto il tuo ciarpame in altri paesi e' facile dirlo.

Sul discorso riparare/riciclo, ovviamente il problema e' che - anche quando e' possibile - non conviene riparare perche' "la scheda nuova" costa meno o il prodotto nuovo costa meno o non ha senso spendere dei soldi sul vecchio.

Io avrei un'idea che potrebbe aiutare.
Qualsiasi prodotto in vendita deve essere riciclato dal produttore. Cioe', quando io sostituisco il mio laptop incollato e irriparabile, lo avvio al riciclo (magari con qualche incentivo tipo le bottiglie di vetro di tanti anni fa) e viene preso in consegna da un ente governativo.

In funzione del tipo di prodotto e come e' fatto, il riciclo COMPLETO viene fatto pagare al produttore.

Quindi sarebbe interesse del produttore far si' che i loro prodotti siano facilmente riparabili/riciclabili.

(Alternativamente il prodotto viene restituito al produttore PER LEGGE e il produttore deve assicurare il riciclo COMPLETO).

In parole povere: serve imporre dei paletti MONETARI, COSTI VIVI che finiscono sulle tasche del produttore. Altrimenti loro ovviamente se ne sbattono, il loro obiettivo e' generare profitto e basta.
E cosa cambierebbe rispetto ad oggi dove paghi una tassa per il riciclo del prodotto (ipocritamente dal valore insulso che coprirebbe i costi di un riciclo anche costoso) che dovrebbe già garantire A LIVELLO DI ISTITUZIONE NAZIONALE (soggetto alle leggi europee) un riciclo corretto?
Spostarle l'onere e il controllo della cosa ad una società privata non migliora la cosa.
Quello che si può fare è avere un ente che certifica la riparabilità/costi di una eventuale riparazione e secondo il punteggio ottenuto far pagare la società produttrice una tassa.
Tassa che come già detto sarà scaricata sul costo all'acquirente, ma che permette a società che fanno prodotti "migliori" di vendere con un vantaggio economico rispetto a chi invece se ne frega e continua a fare roba irreparabile/difficilmente smontabile.

Celerifero
24-10-2025, 11:05
La vera sfida è ridurre i rifiuti elettronici.

Proprio in questo periodo finiranno in discarica tonnellate di PC ancora perfettamente funzionanti, grazie agli ottimi requisiti minimi di Windows 11... :nono: