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View Full Version : L'intelligenza artificiale cancellerà 100 milioni di posti di lavoro: un'indagine spaventa gli USA


Redazione di Hardware Upg
09-10-2025, 17:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/l-intelligenza-artificiale-cancellera-100-milioni-di-posti-di-lavoro-un-indagine-spaventa-gli-usa_144635.html

L'intelligenza artificiale potrebbe cancellare fino a 100 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti con un impatto enorme sull'economia mondiale: un report anticipa i rischi per i prossimi 10 anni

Click sul link per visualizzare la notizia.

Alodesign
09-10-2025, 17:23
E il resto dei lavori saranno il cameriere da KFC/Mc da parte dei laureati e i lavori in fabbrica da parte dei messicani.

nessuno29
09-10-2025, 17:25
Massì che ci frega di 100 milioni di persone, tuteliamo l's&p 500 ahah

david-1
09-10-2025, 17:32
100 milioni mi sembrano tantini per un Paese che ha, oggi, 340 milioni di abitanti

Comunque sia, sarà "divertente" da seguire....

Mi sembra che le persone impieghino sempre molto tempo a svegliarsi. Tra qualche anno, inizieranno a discutere del fatto che le aziende che avrebbero dovuto aumentare i profitti, grazie ai tagli sui costi del personale, si saranno invece trovate con una carenza di clienti, poiché ci saranno decine di milioni di disoccupati.

Fantapollo
09-10-2025, 17:44
"Bolla" significa che saranno poche le società sviluppatrici di IA che riusciranno a rientrare negli investimenti.

Pero' i servizi IA non sono affatto "bolla", ed è normale che tanti lavoratori saranno fatti fuori.

AtaruGolan
09-10-2025, 17:51
100 milioni mi sembrano tantini per un Paese che ha, oggi, 340 milioni di abitanti

Comunque sia, sarà "divertente" da seguire....

Mi sembra che le persone impieghino sempre molto tempo a svegliarsi. Tra qualche anno, inizieranno a discutere del fatto che le aziende che avrebbero dovuto aumentare i profitti, grazie ai tagli sui costi del personale, si saranno invece trovate con una carenza di clienti, poiché ci saranno decine di milioni di disoccupati.

In realtà la stima dei 100 milioni non è affatto esagerata. Diverse analisi, tra cui quelle di Goldman Sachs e McKinsey, indicano che tra il 2025 e il 2030 l'intelligenza artificiale potrebbe automatizzare fino a un quarto delle mansioni oggi svolte da esseri umani, con un impatto potenziale su oltre 300 milioni di posti di lavoro a livello globale.

Le grandi multinazionali stanno già muovendosi in questa direzione. Aziende come IBM, Amazon, DELL e Accenture hanno annunciato piani per ridurre l'organico nei reparti amministrativi e customer service, sostituendo progressivamente le mansioni con modelli di IA generativa. In molti casi sono proprio i dipendenti a "insegnare" alle IA il proprio mestiere, fornendo dati, procedure e correzioni che servono a renderle operative.

Il punto critico è che non esiste ancora una regolamentazione chiara. Le aziende stanno agendo in una sorta di "vuoto normativo" che permette di ristrutturare senza vincoli. L'obiettivo, più o meno dichiarato, è completare le grandi transizioni entro il 2027, prima che i governi riescano a introdurre leggi di tutela o vincoli occupazionali.

In Europa la situazione rischia di essere persino più complessa. Oltre ai licenziamenti diretti, la perdita di gettito fiscale dovuta alla disoccupazione e alla riduzione dei redditi costringerà i governi ad aumentare la pressione fiscale. Ciò andrà a colpire soprattutto le piccole e medie imprese, che non hanno la capacità di sviluppare IA proprie e finiranno per "affittare" i servizi delle grandi piattaforme "Google Cloud, Microsoft Azure, OpenAI Enterprise" aggravando la loro dipendenza economica.

Il risultato sarà un effetto domino: grandi società con infrastrutture IA sempre più potenti e verticali, e dall'altra parte milioni di lavoratori e piccole aziende che non potranno competere. È un meccanismo che non si ferma al lavoro impiegatizio: anche professioni tecniche e creative, avvocati, analisti, designer, programmatori, stanno vedendo una progressiva sostituzione o riduzione del valore di mercato delle proprie competenze.

La verità è che il problema non è la tecnologia in sé, ma la totale assenza di una strategia politica. Mentre le aziende agiscono in tempi di mesi, i governi ragionano ancora in tempi di decenni. E quando si accorgeranno delle conseguenze economiche e sociali di questa rivoluzione, sarà già tardi: il potere sarà nelle mani di chi possiede i modelli e l'infrastruttura dati.

(scusate ho modificato, perchè il forum non riconosceva le virgoletta da ascii :D)

pachainti
09-10-2025, 19:10
2013: 47% of jobs will vanish in the next 25 years, say Oxford University researchers (https://bigthink.com/technology-innovation/47-of-jobs-in-the-next-25-years-will-disappear-according-to-oxford-university/)
2022: Oops: The Predicted 47 Percent of Job Loss From AI Didn’t Happen (https://itif.org/publications/2022/09/30/oops-the-predicted-47-percent-of-job-loss-from-ai-didnt-happen/)

Diciamo che in quanto a previsioni, ci beccano sempre. Lasciando stare la propaganda, non sanno come tenere a galla un settore inutile, prima che scoppi la bolla.

2025: Microsoft CEO Admits That AI Is Generating Basically No Value (https://blog.quintarelli.it/2025/02/microsoft-ceo-admits-that-ai-is-generating-basically-no-value/)

Bubble Trouble An AI bubble threatens Silicon Valley, and all of us (https://prospect.org/power/2025-03-25-bubble-trouble-ai-threat/)

The AI bubble is the only thing keeping the US economy together, Deutsche Bank warns (https://www.techspot.com/news/109626-ai-bubble-only-thing-keeping-us-economy-together.html)

Bank of England warns AI stock bubble rivals 2000 dotcom peak (https://arstechnica.com/ai/2025/10/bank-of-england-warns-ai-stock-bubble-rivals-2000-dotcom-peak/)

masterpol
09-10-2025, 19:13
e skibidiboppi

supertigrotto
09-10-2025, 19:21
1/3 della popolazione americana.....che faranno con questi disoccupati?
Li sopprimeranno?

david-1
09-10-2025, 19:36
In realtà la stima dei 100 milioni non è affatto esagerata. Diverse analisi, tra cui quelle di Goldman Sachs e McKinsey, indicano che tra il 2025 e il 2030 l'intelligenza artificiale potrebbe automatizzare fino a un quarto delle mansioni oggi svolte da esseri umani, con un impatto potenziale su oltre 300 milioni di posti di lavoro a livello globale.

Le grandi multinazionali stanno già muovendosi in questa direzione. Aziende come IBM, Amazon, DELL e Accenture hanno annunciato piani per ridurre l'organico nei reparti amministrativi e customer service, sostituendo progressivamente le mansioni con modelli di IA generativa. In molti casi sono proprio i dipendenti a "insegnare" alle IA il proprio mestiere, fornendo dati, procedure e correzioni che servono a renderle operative.

Il punto critico è che non esiste ancora una regolamentazione chiara. Le aziende stanno agendo in una sorta di "vuoto normativo" che permette di ristrutturare senza vincoli. L'obiettivo, più o meno dichiarato, è completare le grandi transizioni entro il 2027, prima che i governi riescano a introdurre leggi di tutela o vincoli occupazionali.

In Europa la situazione rischia di essere persino più complessa. Oltre ai licenziamenti diretti, la perdita di gettito fiscale dovuta alla disoccupazione e alla riduzione dei redditi costringerà i governi ad aumentare la pressione fiscale. Ciò andrà a colpire soprattutto le piccole e medie imprese, che non hanno la capacità di sviluppare IA proprie e finiranno per "affittare" i servizi delle grandi piattaforme "Google Cloud, Microsoft Azure, OpenAI Enterprise" aggravando la loro dipendenza economica.

Il risultato sarà un effetto domino: grandi società con infrastrutture IA sempre più potenti e verticali, e dall'altra parte milioni di lavoratori e piccole aziende che non potranno competere. È un meccanismo che non si ferma al lavoro impiegatizio: anche professioni tecniche e creative, avvocati, analisti, designer, programmatori, stanno vedendo una progressiva sostituzione o riduzione del valore di mercato delle proprie competenze.

La verità è che il problema non è la tecnologia in sé, ma la totale assenza di una strategia politica. Mentre le aziende agiscono in tempi di mesi, i governi ragionano ancora in tempi di decenni. E quando si accorgeranno delle conseguenze economiche e sociali di questa rivoluzione, sarà già tardi: il potere sarà nelle mani di chi possiede i modelli e l'infrastruttura dati.

(scusate ho modificato, perchè il forum non riconosceva le virgoletta da ascii :D)

A parte che le previsioni sono quasi sempre sballate ma, per il resto, hai spiegato in modo eccellente tutto quello che potrebbe accadere.
I governi sono lenti mentre le aziende sono furbe e veloci, senza troppe burocrazie decisionali

Unico dubbio. Affermi che:
Le grandi multinazionali stanno già muovendosi in questa direzione. Aziende come IBM, Amazon, DELL e Accenture hanno annunciato piani per ridurre l'organico nei reparti amministrativi e customer service, sostituendo progressivamente le mansioni con modelli di IA generativa. In molti casi sono proprio i dipendenti a "insegnare" alle IA il proprio mestiere, fornendo dati, procedure e correzioni che servono a renderle operative.
Ci sono fonti a riguardo?

EDIT. Si, è proprio così.
Ho chiesto le fonti a ChatGPT e poi gli ho chiesto se si sente pronto a sostiyuire il lavoro di milioni id persone, lasciandole senza lavoro, con il rischio che ne consegue per la società (figli, casa, dignità, ecc).
La sua risposta è stata divertente. Dice di non essere pronto, ma che le IA lo saranno in breve. Con questo dice che il problema non è della IA ma di chi la usa (aziende) e che la politica deve farsi trovare preparata.

Un pò quello che ci hai detto tu

zbear
09-10-2025, 20:25
... il che creerà una crisi economica senza precedenti facendo affondare gli USA (che per altro se lo meritano), e chi si avvierà su quella strada. Da qui ad una vera guerra civile (per fame) e ad un vertiginoso aumento di delinquenza il passo è breve. Gli unici lavori davvero al sicuro sono quelli manuali e tecnico manuali.

Miccia
09-10-2025, 20:43
... il che creerà una crisi economica senza precedenti facendo affondare gli USA (che per altro se lo meritano), e chi si avvierà su quella strada. Da qui ad una vera guerra civile (per fame) e ad un vertiginoso aumento di delinquenza il passo è breve. Gli unici lavori davvero al sicuro sono quelli manuali e tecnico manuali.

100 milioni di posti di lavoro cancellati non significa 100 milioni di persone a casa.
Una minima parte si sposterà in (pochi) nuovi posti di lavoro creati dalla AI.
Per il resto molto probabilmente verrà drasticamente ridotto l'orario di lavoro a parità di stipendio.
Se adesso 163 milioni di americani lavorano in media 34 ore a settimana tra 10 anni probabilmente lavoreranno 13 ore.

corvazo
09-10-2025, 20:58
Grande, hanno trovato il modo di distruggere il sogno americano.

Miccia
09-10-2025, 21:04
Grande, hanno trovato il modo di distruggere il sogno americano.

Americano? Perché secondo te è un problema solo loro?

david-1
09-10-2025, 22:52
... il che creerà una crisi economica senza precedenti facendo affondare gli USA (che per altro se lo meritano), e chi si avvierà su quella strada. Da qui ad una vera guerra civile (per fame) e ad un vertiginoso aumento di delinquenza il passo è breve. Gli unici lavori davvero al sicuro sono quelli manuali e tecnico manuali.

Americano? Perché secondo te è un problema solo loro?

Magari il sogno americano.... tutti useranno IA, mica solo gli USA

david-1
09-10-2025, 22:53
100 milioni di posti di lavoro cancellati non significa 100 milioni di persone a casa.
Una minima parte si sposterà in (pochi) nuovi posti di lavoro creati dalla AI.
Per il resto molto probabilmente verrà drasticamente ridotto l'orario di lavoro a parità di stipendio.
Se adesso 163 milioni di americani lavorano in media 34 ore a settimana tra 10 anni probabilmente lavoreranno 13 ore.

DI 100 milioni (ipotetici ok) a casa, se ne salveranno 15 milioni IMHO
Altri 15 milioni part-time e 70 milioni a casa

Kuriosone
09-10-2025, 23:40
Finchè gli USA potranno stampare dollari non vi sarà problema per adesso con i Dazi prelevano dai vassalli europei felici di servire il padrone che chiede vi sono i vari rdditi di cittadinanza, dignità, inclusione, sopravvivenza, etc etc che permetteranno agli americani obbedienti di sopravvivere e continuare a spendere. Il criceto sulla ruota non deve fermarsi altrimenti potrebbe diventare consapevole

Notturnia
09-10-2025, 23:50
Se è vero che le IA sostituiranno molte persone a lavoro allora mi chiedo a cosa serve importare immigrati per ridurre l’inverno demografico quando in realtà abbiamo bisogno di un inverno demografico a livello mondiale per fare spazio alle IA ed essere meno della metà nel mondo..

Tutti vogliono le IA e noi importiamo immigrati per… ?

Capisco che le IA non possano sostituire queste persone ma non mi pare che sia utile aumentare la popolazione lavorante se le IA la devono ridurre.. è un controsenso pericoloso che creerà solo più povertà e conflitti sociali..

LMCH
10-10-2025, 00:30
Non sarà l'intelligenza artificiale a far sparire quei posti di lavoro, sarà la crisi economica in cui si stanno infilando gli USA se non cambiano in modo drastico la direzione che hanno preso a livello politico-economico.

Purtroppo nella loro classe dirigente ci sono troppi soggetti che ragionano su come sfruttare a loro vantaggio la crisi in cui stanno infilando il loro paese per tornare "ai bei vecchi tempi" (che esistono solo nella loro testa).

bobby10
10-10-2025, 00:41
... il che creerà una crisi economica senza precedenti facendo affondare gli USA (che per altro se lo meritano), e chi si avvierà su quella strada. Da qui ad una vera guerra civile (per fame) e ad un vertiginoso aumento di delinquenza il passo è breve. Gli unici lavori davvero al sicuro sono quelli manuali e tecnico manuali.

Ci vuole il posto pubblico

AtaruGolan
10-10-2025, 05:11
Vedo diverse idee contrastanti.
Premetto che lavoro in una di queste multinazionali, quindi posso rispondere anche per esperienza diretta.


Ci sono fonti a riguardo?


Sì.
Nella mia azienda, da circa tre anni, è stata implementata una chat AI integrata nello strumento di lavoro. All'inizio nessuno la usava, ma da un anno a questa parte il suo utilizzo è diventato obbligatorio.
Non è pensata per esperti: non risolve i problemi, sei tu a doverle chiedere soluzioni, verificarle e poi valutare se la risposta è corretta o sbagliata. In caso di errore, sei tenuto a fornire feedback o documentazione aggiuntiva.
La parte più delicata è che questa attività è stata inserita come metrica lavorativa, con un punteggio da raggiungere al 100%. In pratica, se non la usi, non stai facendo il tuo lavoro. È un modo "legale" per obbligare tutti a contribuire alla formazione dell'IA aziendale.


100 milioni di posti di lavoro cancellati non significa 100 milioni di persone a casa.
Una parte si sposterà nei nuovi ruoli creati dall'AI.
Il resto lavorerà meno ore, ma con lo stesso stipendio.


In parte è vero , ma solo all'inizio.
Per i prossimi due o tre anni potremmo vedere una transizione "morbida", ma non durerà.
Sono già in costruzione infrastrutture dedicate solo all'IA, datacenter enormi che non servono utenti umani ma servono all'IA per migliorare sé stessa.
Questo significa che l'obiettivo non è solo automatizzare il lavoro umano, ma anche automatizzare lo sviluppo dell'IA stessa.

E qui casca l'idea del "meno lavoro, stesso stipendio".
Le aziende che investono miliardi nell'IA non lo fanno per beneficenza: lo fanno per ridurre il personale e aumentare i margini.
Un esempio concreto: una società con 100.000 dipendenti, con uno stipendio medio di 10.000 dollari al mese, costa 12 miliardi l'anno. Se ne elimina la metà grazie all'automazione, ha un risparmio colossale.
A fronte di questo, l'investimento globale nei datacenter AI (circa 800 miliardi di dollari in diversi anni) è quasi trascurabile. Il ritorno è gigantesco.

Chi pensa che "se le persone non lavorano, non potranno comprare nulla, e quindi le aziende perderanno clienti" dimentica alcuni punti fondamentali:

Non tutti i lavori spariranno, ma i più colpiti saranno i ruoli impiegatizi e intermedi, come manager, risorse umane, customer service.

Chi continuerà a lavorare pagherà tasse sempre più alte, vedendo il proprio potere d'acquisto ridursi.

Chi perderà il lavoro continuerà a consumare fino a esaurire i propri risparmi, e poi cadrà nel disagio o nell'illegalità.

Le PMI compreranno soluzioni IA dai colossi per non restare indietro, rafforzando ulteriormente il potere dei grandi gruppi.

Le grandi aziende investiranno in IA e pagheranno sempre meno le persone, data l'enorme offerta di manodopera disperata.

Il risultato è un effetto a cascata: i soldi si concentrano, lo stato si ritrova con meno entrate fiscali, aumenta la pressione su imprese e cittadini, e si avvia un ciclo di chiusure, acquisizioni e monopolizzazione.
Questo tipo di scenario porta facilmente a instabilità sociale, governi autoritari o conflitti.

È importante capire che non è l'IA il problema, ma l'uso che ne fa l'uomo.
In mano a un sistema economico basato solo sul profitto, l'IA diventa un'arma , e non un'evoluzione.
Nella mia azienda lo vedo ogni giorno, e perfino la mia compagna mi racconta che nella sua stanno "introducendo un'IA di supporto". Ma supporto a chi?
Nessuna azienda investe miliardi per "facilitare la vita ai dipendenti". L'obiettivo è ridurre il numero dei dipendenti.

L'IA è una scoperta straordinaria, ma nelle mani sbagliate può diventare un'arma di distruzione sociale.
Se non si interviene adesso, rischiamo di arrivare troppo tardi.
Forse in futuro la situazione si stabilizzerà, ma prima ci sarà un periodo di sofferenza massiccia e disuguaglianza crescente, e tutto per la bramosia di pochi, e sappiamo che queste situazioni dalla nostra storia porta a tantissime morti.

E per chi chiede prove:
nelle aziende dove l'IA "assistenziale" ha raggiunto un certo livello di affidabilità, le attività residue vengono già spostate in paesi a basso costo, come l'India, dove lavoratori inesperti vengono pagati pochissimo e corretti dall'IA addestrata…
proprio con i dati e il lavoro degli esperti che ha sostituito, esperti (umani) che necessitano anni di studio, di esperienze, di pratica per arrivare a quel livello.

Questa è la realtà che molti fingono di non vedere. La storia umana insegna che nessuno regala niente, e chi non capisce questo rischia di essere il prossimo a perdere il proprio posto nel nome del progresso, e non parlo di persone, ma parlo di governi, sono loro i primi che devono mettere regole, senza regole ora, dopo non ci sarà tempo, non ci sarà possibilità l'impatto sta avvenendo ora.

jurop88
10-10-2025, 05:24
... È importante capire che non è l'IA il problema, ma l'uso che ne fa l'uomo...
https://i.makeagif.com/media/3-30-2016/u0vc8T.gif

92 minuti di applausi per tutto il post con il quale - purtroppo - concordo pienamente

Notturnia
10-10-2025, 07:57
Vedo diverse idee contrastanti.
Premetto che lavoro in una di queste multinazionali, quindi posso rispondere anche per esperienza diretta.



Sì.
Nella mia azienda, da circa tre anni, è stata implementata una chat AI integrata nello strumento di lavoro. All'inizio nessuno la usava, ma da un anno a questa parte il suo utilizzo è diventato obbligatorio.
Non è pensata per esperti: non risolve i problemi, sei tu a doverle chiedere soluzioni, verificarle e poi valutare se la risposta è corretta o sbagliata. In caso di errore, sei tenuto a fornire feedback o documentazione aggiuntiva.
La parte più delicata è che questa attività è stata inserita come metrica lavorativa, con un punteggio da raggiungere al 100%. In pratica, se non la usi, non stai facendo il tuo lavoro. È un modo "legale" per obbligare tutti a contribuire alla formazione dell'IA aziendale.



In parte è vero , ma solo all'inizio.
Per i prossimi due o tre anni potremmo vedere una transizione "morbida", ma non durerà.
Sono già in costruzione infrastrutture dedicate solo all'IA, datacenter enormi che non servono utenti umani ma servono all'IA per migliorare sé stessa.
Questo significa che l'obiettivo non è solo automatizzare il lavoro umano, ma anche automatizzare lo sviluppo dell'IA stessa.

E qui casca l'idea del "meno lavoro, stesso stipendio".
Le aziende che investono miliardi nell'IA non lo fanno per beneficenza: lo fanno per ridurre il personale e aumentare i margini.
Un esempio concreto: una società con 100.000 dipendenti, con uno stipendio medio di 10.000 dollari al mese, costa 12 miliardi l'anno. Se ne elimina la metà grazie all'automazione, ha un risparmio colossale.
A fronte di questo, l'investimento globale nei datacenter AI (circa 800 miliardi di dollari in diversi anni) è quasi trascurabile. Il ritorno è gigantesco.

Chi pensa che "se le persone non lavorano, non potranno comprare nulla, e quindi le aziende perderanno clienti" dimentica alcuni punti fondamentali:

Non tutti i lavori spariranno, ma i più colpiti saranno i ruoli impiegatizi e intermedi, come manager, risorse umane, customer service.

Chi continuerà a lavorare pagherà tasse sempre più alte, vedendo il proprio potere d'acquisto ridursi.

Chi perderà il lavoro continuerà a consumare fino a esaurire i propri risparmi, e poi cadrà nel disagio o nell'illegalità.

Le PMI compreranno soluzioni IA dai colossi per non restare indietro, rafforzando ulteriormente il potere dei grandi gruppi.

Le grandi aziende investiranno in IA e pagheranno sempre meno le persone, data l'enorme offerta di manodopera disperata.

Il risultato è un effetto a cascata: i soldi si concentrano, lo stato si ritrova con meno entrate fiscali, aumenta la pressione su imprese e cittadini, e si avvia un ciclo di chiusure, acquisizioni e monopolizzazione.
Questo tipo di scenario porta facilmente a instabilità sociale, governi autoritari o conflitti.

È importante capire che non è l'IA il problema, ma l'uso che ne fa l'uomo.
In mano a un sistema economico basato solo sul profitto, l'IA diventa un'arma , e non un'evoluzione.
Nella mia azienda lo vedo ogni giorno, e perfino la mia compagna mi racconta che nella sua stanno "introducendo un'IA di supporto". Ma supporto a chi?
Nessuna azienda investe miliardi per "facilitare la vita ai dipendenti". L'obiettivo è ridurre il numero dei dipendenti.

L'IA è una scoperta straordinaria, ma nelle mani sbagliate può diventare un'arma di distruzione sociale.
Se non si interviene adesso, rischiamo di arrivare troppo tardi.
Forse in futuro la situazione si stabilizzerà, ma prima ci sarà un periodo di sofferenza massiccia e disuguaglianza crescente, e tutto per la bramosia di pochi, e sappiamo che queste situazioni dalla nostra storia porta a tantissime morti.

E per chi chiede prove:
nelle aziende dove l'IA "assistenziale" ha raggiunto un certo livello di affidabilità, le attività residue vengono già spostate in paesi a basso costo, come l'India, dove lavoratori inesperti vengono pagati pochissimo e corretti dall'IA addestrata…
proprio con i dati e il lavoro degli esperti che ha sostituito, esperti (umani) che necessitano anni di studio, di esperienze, di pratica per arrivare a quel livello.

Questa è la realtà che molti fingono di non vedere. La storia umana insegna che nessuno regala niente, e chi non capisce questo rischia di essere il prossimo a perdere il proprio posto nel nome del progresso, e non parlo di persone, ma parlo di governi, sono loro i primi che devono mettere regole, senza regole ora, dopo non ci sarà tempo, non ci sarà possibilità l'impatto sta avvenendo ora.

Disamina spettacolare
E come hai visto succede a tutti i livelli e quelli che si cerca di fare fuori sono quelli che hanno le competenze

6 mesi fa mi è stato chiesto di dare a disposizione il mio DB di 30 anni di informazioni in pasto ad una IA per creare un BOT che potesse fare da “call-center” per i clienti
Mi hanno detto che sarebbe stato un aiuto per me perchè così il bot avrebbe risposto in autonomia alle domande più semplici fatte dai clienti così io potevo poi rispondere solo a quelle più complesse o importanti e nel frattempo addestrare la IA anche per le soluzioni più complesse per liberarmi del tempo per fare altro

Ovviamente il progetto è in naftalina.. ma io posso permettermelo perchè sono io il capo di questo ramo dell’attività e decido io gli sviluppi ma lo so che prima o poi qualche mio concorrente potrebbe fare questo BOT e via via accaparrarsi clientela che vede in questi BOT una risposta economica al 99% delle domande

Purtroppo è così.. la qualità a volte (spesso) viene piegata dall’economia di scala ma più le IA diventeranno facili da usare ed efficienti a compiere i loro lavori e meno si vedranno gli errori ed i difetti che fanno mettendo sulla bilancia più i benefici economici che altro

Tu lo stai vivendo, noi stavamo abbracciando le IA per aumentare la clientela ma adesso abbiamo rallentato togliendo la IA quasi ovunque per permettere alla gente di continuare a lavorare e crescere con il proprio cervello
Stiamo pensando anche di aggiungere la foto della persona nelle firme delle mail per far capire ai clienti che qui ci sono persone che lavorano le loro informazioni e non silicio e programmi

sisko214
10-10-2025, 08:55
Altri 100 milioni di persone che andranno a vivere sotto i ponti... di questo passo non ci saranno ponti a sufficenza.

Unrue
10-10-2025, 08:58
Finchè gli USA potranno stampare dollari non vi sarà problema per adesso con i Dazi prelevano dai vassalli europei felici di servire il padrone che chiede vi sono i vari rdditi di cittadinanza, dignità, inclusione, sopravvivenza, etc etc che permetteranno agli americani obbedienti di sopravvivere e continuare a spendere. Il criceto sulla ruota non deve fermarsi altrimenti potrebbe diventare consapevole

Solito tuo intervento alla cazzo. Gli USA sono sicuramente in una situazione privilegiata e possono stampare più soldi rispetto agli altri essendo il dollaro riserva di valuta mondiale, ma mica possono farlo all'infinito eh...

Altrimenti dovresti spiegare perché ogni anno il governo va in shutdown per mancanza di fondi e perché hanno 36 trilioni di debito pubblico. Perché non stampano tutti quei soldi e via? Ovviamente non possono.

randorama
10-10-2025, 08:59
la domanda però è sempre quella.
quando i millemijoini saranno sotto i ponti, chi comprerà i beni prodotti dai 3 superricchi?

barzokk
10-10-2025, 09:06
Vedo diverse idee contrastanti.
Premetto che lavoro in una di queste multinazionali, quindi posso rispondere anche per esperienza diretta.



Sì.
Nella mia azienda, da circa tre anni, è stata implementata una chat AI integrata nello strumento di lavoro. All'inizio nessuno la usava, ma da un anno a questa parte il suo utilizzo è diventato obbligatorio.
Non è pensata per esperti: non risolve i problemi, sei tu a doverle chiedere soluzioni, verificarle e poi valutare se la risposta è corretta o sbagliata. In caso di errore, sei tenuto a fornire feedback o documentazione aggiuntiva.
La parte più delicata è che questa attività è stata inserita come metrica lavorativa, con un punteggio da raggiungere al 100%. In pratica, se non la usi, non stai facendo il tuo lavoro. È un modo "legale" per obbligare tutti a contribuire alla formazione dell'IA aziendale.
...

Quindi stai formando uno che ti sostuirà, in pratica vi state scavando la fossa ?

Domanda: puoi trollarla ?
cioè il punteggio 100% viene raggiunto in quale caso ? se tu dai un feedback corretto e verificato da una seconda persona, o anche se fornisci una stronzata inventata ?
Tanto diciamolo, allucinazione più o allucinazione meno, non se ne accorge nessuno

AlexSwitch
10-10-2025, 09:18
Solito tuo intervento alla cazzo. Gli USA sono sicuramente in una situazione privilegiata e possono stampare più soldi rispetto agli altri essendo il dollaro riserva di valuta mondiale, ma mica possono farlo all'infinito eh...

Altrimenti dovresti spiegare perché ogni anno il governo va in shutdown per mancanza di fondi e perché hanno 36 trilioni di debito pubblico. Perché non stampano tutti quei soldi e via? Ovviamente non possono.

Infatti... Il problema più grande che ha in casa Trump, ereditato dalle scorse gestioni compresa la sua precedente, è l'esplosione del debito pubblico e della spesa per onorarne gli interessi. Spesa che è diventata la prima voce in bilancio superando quella per la difesa.
Da qui i dazi, che vengono pagati dai cittadini USA, e le pressanti ( eufemismo ) richieste alla FED di abbassare i tassi d'interesse: servono soldi freschi per finanziare una spesa sempre più orientata a contrastare la Cina, ed una inflazione da Dollaro debole per svalutare lo stock del debito. Ed il Dollaro non è più visto come una valuta di riserva mondiale.

AlexSwitch
10-10-2025, 09:21
Vedo diverse idee contrastanti.
Premetto che lavoro in una di queste multinazionali, quindi posso rispondere anche per esperienza diretta.



Sì.
Nella mia azienda, da circa tre anni, è stata implementata una chat AI integrata nello strumento di lavoro. All'inizio nessuno la usava, ma da un anno a questa parte il suo utilizzo è diventato obbligatorio.
Non è pensata per esperti: non risolve i problemi, sei tu a doverle chiedere soluzioni, verificarle e poi valutare se la risposta è corretta o sbagliata. In caso di errore, sei tenuto a fornire feedback o documentazione aggiuntiva.
La parte più delicata è che questa attività è stata inserita come metrica lavorativa, con un punteggio da raggiungere al 100%. In pratica, se non la usi, non stai facendo il tuo lavoro. È un modo "legale" per obbligare tutti a contribuire alla formazione dell'IA aziendale.



In parte è vero , ma solo all'inizio.
Per i prossimi due o tre anni potremmo vedere una transizione "morbida", ma non durerà.
Sono già in costruzione infrastrutture dedicate solo all'IA, datacenter enormi che non servono utenti umani ma servono all'IA per migliorare sé stessa.
Questo significa che l'obiettivo non è solo automatizzare il lavoro umano, ma anche automatizzare lo sviluppo dell'IA stessa.

E qui casca l'idea del "meno lavoro, stesso stipendio".
Le aziende che investono miliardi nell'IA non lo fanno per beneficenza: lo fanno per ridurre il personale e aumentare i margini.
Un esempio concreto: una società con 100.000 dipendenti, con uno stipendio medio di 10.000 dollari al mese, costa 12 miliardi l'anno. Se ne elimina la metà grazie all'automazione, ha un risparmio colossale.
A fronte di questo, l'investimento globale nei datacenter AI (circa 800 miliardi di dollari in diversi anni) è quasi trascurabile. Il ritorno è gigantesco.

Chi pensa che "se le persone non lavorano, non potranno comprare nulla, e quindi le aziende perderanno clienti" dimentica alcuni punti fondamentali:

Non tutti i lavori spariranno, ma i più colpiti saranno i ruoli impiegatizi e intermedi, come manager, risorse umane, customer service.

Chi continuerà a lavorare pagherà tasse sempre più alte, vedendo il proprio potere d'acquisto ridursi.

Chi perderà il lavoro continuerà a consumare fino a esaurire i propri risparmi, e poi cadrà nel disagio o nell'illegalità.

Le PMI compreranno soluzioni IA dai colossi per non restare indietro, rafforzando ulteriormente il potere dei grandi gruppi.

Le grandi aziende investiranno in IA e pagheranno sempre meno le persone, data l'enorme offerta di manodopera disperata.

Il risultato è un effetto a cascata: i soldi si concentrano, lo stato si ritrova con meno entrate fiscali, aumenta la pressione su imprese e cittadini, e si avvia un ciclo di chiusure, acquisizioni e monopolizzazione.
Questo tipo di scenario porta facilmente a instabilità sociale, governi autoritari o conflitti.

È importante capire che non è l'IA il problema, ma l'uso che ne fa l'uomo.
In mano a un sistema economico basato solo sul profitto, l'IA diventa un'arma , e non un'evoluzione.
Nella mia azienda lo vedo ogni giorno, e perfino la mia compagna mi racconta che nella sua stanno "introducendo un'IA di supporto". Ma supporto a chi?
Nessuna azienda investe miliardi per "facilitare la vita ai dipendenti". L'obiettivo è ridurre il numero dei dipendenti.

L'IA è una scoperta straordinaria, ma nelle mani sbagliate può diventare un'arma di distruzione sociale.
Se non si interviene adesso, rischiamo di arrivare troppo tardi.
Forse in futuro la situazione si stabilizzerà, ma prima ci sarà un periodo di sofferenza massiccia e disuguaglianza crescente, e tutto per la bramosia di pochi, e sappiamo che queste situazioni dalla nostra storia porta a tantissime morti.

E per chi chiede prove:
nelle aziende dove l'IA "assistenziale" ha raggiunto un certo livello di affidabilità, le attività residue vengono già spostate in paesi a basso costo, come l'India, dove lavoratori inesperti vengono pagati pochissimo e corretti dall'IA addestrata…
proprio con i dati e il lavoro degli esperti che ha sostituito, esperti (umani) che necessitano anni di studio, di esperienze, di pratica per arrivare a quel livello.

Questa è la realtà che molti fingono di non vedere. La storia umana insegna che nessuno regala niente, e chi non capisce questo rischia di essere il prossimo a perdere il proprio posto nel nome del progresso, e non parlo di persone, ma parlo di governi, sono loro i primi che devono mettere regole, senza regole ora, dopo non ci sarà tempo, non ci sarà possibilità l'impatto sta avvenendo ora.

Sinceri complimenti per questa tua analisi drammaticamente oggettiva!
Per chi verrà sostituito gli daranno un modello IA balocco per ricrearsi mondi virtuali in cui viaggiare.

@go
10-10-2025, 09:25
E ci voleva un indagine per capirlo vero???

Alodesign
10-10-2025, 09:29
Quindi l'IA è pro comunismo, data in mano a tutti in modo uguale è una manna. Utopia.
In mano al capitalismo è un'arma. Finirà così.

barzokk
10-10-2025, 09:36
Sinceri complimenti per questa tua analisi drammaticamente oggettiva!
Per chi verrà sostituito gli daranno un modello IA balocco per ricrearsi mondi virtuali in cui viaggiare.
vi vedo tutti affascinati dallo scenario ben scritto da AtaruGolan :D

attenzione, la "IA" non è "intelligente", è solo un LLM, una finzione di intelligenza :D

AlexSwitch
10-10-2025, 10:14
vi vedo tutti affascinati dallo scenario ben scritto da AtaruGolan :D

attenzione, la "IA" non è "intelligente", è solo un LLM, una finzione di intelligenza :D

Si ok.. siamo d'accordo, senza ironia, ma il problema sul lato lavoro/economico c'è!!
Non la vogliamo chiamare intelligenza ( giustamente ), allora possiamo dire che vogliono sostituire milioni di lavoratori con una scimmia super ammaestrata che non si ammala mai, non mangia, non ha bisogno di pause, di vacanze, di dormire ed è velocissima nel fare compiti ripetitivi e analizzare enormi moli di dati in pochissimo tempo grazie a determinati algoritmi.
Bada che non sto affatto banalizzando ma voglio sottolineare il fatto che ci stanno spacciando per meraviglia e prodigio una macchina " perfetta " e perfettamente infernale per segare quante più teste umane possibile dai posti di lavoro.

randorama
10-10-2025, 10:16
pensandoci bene non mi è chiara un'altra cosa.
ma questo carneficina di colletti bianchi avverrà PRIMA o DOPO dello scoppio della bolla della "stronzata della IA"?

qualcuno mi dà una risposta o la chiedo a chatty?

tmviet
10-10-2025, 10:24
Per quello dico ai giovani di pensare ai lavori difficilmente sostituibili come muratore, idraulico, elettricista......


Questa ultima parte dell'articolo mi fá pensare:

Per questo motivo sarebbe utile valutare una tassa sui robot e trovare un sistema per consentire ai lavoratori di partecipare agli utili generati dall'automazione andando anche a ridurre la settimana lavorativa a 32 ore.

Come sempre di sicuro è un vantaggio economico per i proprietari per le holding, non per i lavoratori.

AtaruGolan
10-10-2025, 10:31
Quindi stai formando uno che ti sostuirà, in pratica vi state scavando la fossa ?

Domanda: puoi trollarla ?
cioè il punteggio 100% viene raggiunto in quale caso ? se tu dai un feedback corretto e verificato da una seconda persona, o anche se fornisci una stronzata inventata ?
Tanto diciamolo, allucinazione più o allucinazione meno, non se ne accorge nessuno

L'ironia della vita è proprio questa: sì, sto letteralmente insegnando a un'intelligenza artificiale come fare il mio lavoro.
E non è una battuta.
Ho provato a sollevare la questione internamente, ma la risposta è stata secca: <fa parte del lavoro, quindi va fatto>.
Poi ho provato con le istituzioni. Il risultato? Ancora peggio. Una risposta vuota, burocratica, e, perdonami il termine, ignorante: <non possiamo intervenire>.

Quanto al punteggio, purtroppo non si può barare. Parliamo di decine di migliaia di valutazioni ogni giorno, e la mia azienda da sola supera i 100.000 dipendenti nel mondo. Se cominci a dare risposte a caso, ti scovano.
Un'anomalia nelle percentuali -> segnalazione automatica -> verifica umana -> escalation -> e infine il manager che ti convoca per "discutere la tua performance".
È un sistema chiuso, controllato e autoalimentato.

E la cosa più inquietante è che la mia è solo una delle tante aziende che lo stanno già facendo.
Non se ne parla perché sono realtà private, anche se quotate in borsa: le dinamiche interne restano invisibili.
Le poche informazioni che filtrano passano da canali mediatici che spesso, per convenienza o ignoranza, deformano la realtà. Alcuni lo fanno per interesse diretto (collaborazioni o investimenti), altri per interesse politico, meglio non allarmare la popolazione, confezionando la notizia in modo "tranquillizzante".

Il risultato? Silenzio.
Un silenzio utile, studiato.
Così, quando le istituzioni, pachidermiche come sempre, e la gente comune si renderanno conto della portata del cambiamento, sarà già tardi.
La macchina sarà in corsa, e come tutte le macchine una volta lanciata non si ferma facilmente. Anzi, sta accelerando.
E chi prova a frenarla, rischia solo di essere travolto.


Sto anche lavorando alla creazione di un canale informativo su YouTube, che sarà in inglese, perché questo non è un tema locale, ma globale.
L'obiettivo non è "convincere" nessuno, ma spingere le persone a guardare, a pensare, a farsi domande con la propria testa.
Posso portare qui sul forum la mia esperienza diretta, quello che sto studiando e osservando ogni giorno, ma so bene che la portata resta limitata.
Voglio provare ad ampliare la discussione, renderla accessibile a più livelli.
Non ho ancora creato il canale, quindi non ho link o riferimenti da condividere; se qualcuno fosse interessato, può scrivermi in privato e risponderò appena sarà online e disponibile, ma non ho idea quando, del resto per farlo deve essere ben strutturato.
(In ogni caso, per chiarire: non si tratta del mio canale di gameplay, quello è solo svago, questa invece è una cosa completamente diversa.)

bobby10
10-10-2025, 14:39
All old wild west stanno i robot camerieri che girano per la sala.
Evitano tutti gli ostacoli con maestria, arrivano al tavolo ed elencano i piatti.
Ho preso il vassoio e l ho congedato con un brutto insulto.
Non ha detto nulla e se n'è andato.
Tutto così disumano.

Cromwell
10-10-2025, 14:57
All old wild west stanno i robot camerieri che girano per la sala.
Evitano tutti gli ostacoli con maestria, arrivano al tavolo ed elencano i piatti.
Ho preso il vassoio e l ho congedato con un brutto insulto.
Non ha detto nulla e se n'è andato.
Tutto così disumano.

Non ci andare più. Non portargli più soldi. Mangia a casa tua. Tiè! :O

barzokk
10-10-2025, 15:11
All old wild west stanno i robot camerieri che girano per la sala.
Evitano tutti gli ostacoli con maestria, arrivano al tavolo ed elencano i piatti.
Ho preso il vassoio e l ho congedato con un brutto insulto.
Non ha detto nulla e se n'è andato.
Tutto così disumano.
questo ? alla faccia dell'old e wild :asd:
https://www.youtube.com/watch?v=2GgvuQlnIcY

perlomeno non ti sputazzano nel piatto se gli stai antipatico
la prossima volta attaccagli un foglio con un pesce d'aprile, oppure un "kick me" alla Bart Simpson :ciapet:

bobby10
10-10-2025, 18:30
questo ? alla faccia dell'old e wild :asd:
https://www.youtube.com/watch?v=2GgvuQlnIcY

perlomeno non ti sputazzano nel piatto se gli stai antipatico
la prossima volta attaccagli un foglio con un pesce d'aprile, oppure un "kick me" alla Bart Simpson :ciapet:

Esatto quello. Poi va in cucina e si piazza sempre allo stesso punto pronto ad essere caricato.

AtaruGolan
10-10-2025, 18:31
vi vedo tutti affascinati dallo scenario ben scritto da AtaruGolan :D

attenzione, la "IA" non è "intelligente", è solo un LLM, una finzione di intelligenza :D

Vero, ma quello che descrivi è la IA "pura", quella in grado di autogestirsi, creare e pensare davvero da sola, senza alcuna guida umana.
Non ci siamo ancora, certo, ma non è poi così lontana come molti pensano. Il punto è che già oggi stanno costruendo le basi per arrivarci: non mancano tanto gli algoritmi, quanto la potenza di calcolo e le infrastrutture per reggere un sistema del genere.

Il livello di AI di cui parlo io, e sì, i LLM sono comunque una tipologia di AI, anche se limitata, è già più che sufficiente per sostituire l'uomo in una marea di lavori.
Il lavoro, alla fine, è una combinazione di calcoli, decisioni ripetitive, schemi e logica. E una macchina, se ha i dati giusti, queste cose le fa meglio di noi.
Non ha bisogno di "coscienza" per farlo, basta che funzioni.

Il problema è che tutto questo non viene sviluppato per aiutare l'essere umano, ma per sfruttarlo meglio.
Ogni passo avanti nell'automazione nasce per tagliare costi, aumentare controllo, e accentrare potere. È sempre stato così, solo che stavolta la scala è planetaria.
Le grandi aziende stanno già usando questi modelli non per capire l'uomo, ma per indirizzarlo, per renderlo prevedibile e funzionale.

Quindi sì, hai ragione: l'IA come quella dei film non esiste.
Ma quella attuale, anche "finzione di intelligenza", è già un pericolo enorme. Non perché ragioni da sola, ma perché qualcuno la usa per farci credere che lo faccia.
E mentre noi discutiamo se sia "intelligente o no", lei sta già decidendo chi lavora, chi guadagna e chi resta fuori dal gioco.



P.S. oggi mi son detto: "perché non farlo?", e alla fine ho già messo insieme due episodi. Sono in inglese, @TheAIParadoxChannel — letti da una AI, ovviamente. Se no che paradox sarebbe? :stordita:



P.S.2 Aggiungo: non è una speculazione astratta, già oggi gli LLM stanno influenzando il mercato del lavoro.
Secondo uno studio "GPTs are GPTs" su 19.000 compiti in 867 professioni, circa l'80 % dei lavoratori statunitensi potrebbe avere almeno il 10 % delle proprie attività impattate da LLM, mentre circa il 19 % potrebbe vedere oltre la metà delle attività cambiate o sostituite
Un rapporto del World Economic Forum / Accenture stima che intorno al 40% di tutte le ore lavorate potrebbero essere influenzate da LLM come ChatGPT-4, dato che molte attività professionali sono basate sul linguaggio.
McKinsey segnala che negli annunci di lavoro online nel Regno Unito (periodo fino a maggio 2022) le posizioni ad alta esposizione all'IA / LLM sono diminuite del 38 %, contro il 21 % per le posizioni meno esposte.
In Italia, secondo uno studio di Randstad, i lavoratori "ad alta esposizione all'automazione / IA" sono circa 8,6 milioni (di cui molti in professioni qualificate).
Quindi sì: anche se un'IA non è "cosciente", l'effetto non è irrilevante. Le aziende oggi vedono in un LLM non un sostituto di fantascienza, ma uno strumento reale con cui ridurre costi e personale "superfluo". Vorrei aggiungere inoltre che si tratta di stime già vecchie, e in appena tre anni l’adozione è esplosa, soprattutto a livello aziendale.
Oggi anche le piccole imprese stanno integrando sistemi basati su LLM per gestire comunicazione, contabilità, marketing e perfino assistenza clienti.

E come continuo a dire in tutti i miei interventi: il vero problema non è la macchina, ma l’essere umano che la usa.
Perché non la userà per aiutare o migliorare, ma per eliminare, per ridurre costi e dipendenze, e alla fine per avere più potere sugli altri.

(Scusate, ho fatto un po’ di editing qua e là per migliorare il discorso, a volte semplificare troppo rischia di far perdere proprio il senso di ciò che si vuole dire, soprattutto con cambiamenti in corsa come questi.)

ZeroSievert
10-10-2025, 18:46
Vero, ma quello che descrivi è la IA "pura", quella in grado di autogestirsi, creare e pensare davvero da sola, senza alcuna guida umana.
Non ci siamo ancora, certo, ma non è poi così lontana come molti pensano. Il punto è che già oggi stanno costruendo le basi per arrivarci: non mancano tanto gli algoritmi, quanto la potenza di calcolo e le infrastrutture per reggere un sistema del genere.

Il livello di AI di cui parlo io, e sì, i LLM sono comunque una tipologia di AI, anche se limitata, è già più che sufficiente per sostituire l'uomo in una marea di lavori.
Il lavoro, alla fine, è una combinazione di calcoli, decisioni ripetitive, schemi e logica. E una macchina, se ha i dati giusti, queste cose le fa meglio di noi.
Non ha bisogno di "coscienza" per farlo, basta che funzioni.

Il problema è che tutto questo non viene sviluppato per aiutare l'essere umano, ma per sfruttarlo meglio.
Ogni passo avanti nell'automazione nasce per tagliare costi, aumentare controllo, e accentrare potere. È sempre stato così, solo che stavolta la scala è planetaria.
Le grandi aziende stanno già usando questi modelli non per capire l'uomo, ma per indirizzarlo, per renderlo prevedibile e funzionale.

Quindi sì, hai ragione: l'IA come quella dei film non esiste.
Ma quella attuale, anche "finzione di intelligenza", è già un pericolo enorme. Non perché ragioni da sola, ma perché qualcuno la usa per farci credere che lo faccia.
E mentre noi discutiamo se sia "intelligente o no", lei sta già decidendo chi lavora, chi guadagna e chi resta fuori dal gioco.



P.S. oggi mi son detto: "perché non farlo?", e alla fine ho già messo insieme due episodi. Sono in inglese, @TheAIParadoxChannel — letti da una AI, ovviamente. Se no che paradox sarebbe? :stordita:

E' esattamente questo il punto. Qualche giorno fa ho avuto una discussione con un utente che sosteneva come le LLM non servissero a nulla perché non capaci di risolvere problemi mathematician complicati o di battere gli umani in competizioni internazionali di programmazione.

Peccato che la maggior parte dei lavori d'ufficio sia sostanzialmente reperire informazioni, applicare trasformazioni semplici e conosciute e comunicare il risultato. E quindi a rischio sostituzione.

Chi fa il "lavoro di concetto" o "creativo" é la minoranza della minoranza.

AtaruGolan
10-10-2025, 19:13
E' esattamente questo il punto. Qualche giorno fa ho avuto una discussione con un utente che sosteneva come le LLM non servissero a nulla perché non capaci di risolvere problemi mathematician complicati o di battere gli umani in competizioni internazionali di programmazione.

Peccato che la maggior parte dei lavori d'ufficio sia sostanzialmente reperire informazioni, applicare trasformazioni semplici e conosciute e comunicare il risultato. E quindi a rischio sostituzione.

Chi fa il "lavoro di concetto" o "creativo" é la minoranza della minoranza.

A parte che le LLM possono tranquillamente affrontare problemi anche molto complessi: parliamo di sistemi che oggi riescono a risolvere in pochi secondi calcoli che per un umano richiederebbero ore, se non giorni.
Ovvio, tutto dipende dalla qualità dei dati e dal contesto in cui vengono usati. Se uno si installa un modello "casalingo" con un dataset limitato, è chiaro che i risultati saranno poveri. Ma un LLM con accesso a database strutturati o integrato in pipeline aziendali è già in grado di gestire analisi matematiche, codice, ottimizzazione e perfino progettazione complessa.

E riguardo al "battere gli umani in competizione", il discorso cambia in base al tipo di gara.
In competizioni fisiche o robotiche è vero che ci sono limiti meccanici e sensoriali, ma in tutto ciò che è logico, strategico o virtuale, l'IA domina da anni.
Basta ricordare AlphaGo di DeepMind che nel 2016 ha battuto Lee Sedol (uno dei migliori giocatori di Go al mondo), o più recentemente GPT-4 che ha superato la media umana in diversi esami universitari e di programmazione competitiva (MIT, Codeforces, etc.).

E poi, se parliamo di scenari simulati, una LLM usata come "giocatore puro" sarebbe praticamente imbattibile.
Immagina un LLM addestrato solo su Battlefield 6 o su un simulatore tattico militare: precisione millimetrica, tempo di reazione nullo, analisi predittiva del movimento dell'avversario, in pratica, un aimbot con coscienza situazionale.
Lì non c'è umano che tenga.

Il punto è che stiamo ancora ragionando come se queste AI fossero "strumenti".
In realtà, sono già sistemi di sostituzione funzionale: non pensano come noi, ma agiscono meglio di noi in quasi tutto ciò che può essere descritto come regola, dato o correlazione.

Il che significa per le aziende, noi siamo un peso superfluo, una spesa inutile, uno scarto da eliminare.

ZeroSievert
10-10-2025, 20:14
A parte che le LLM possono tranquillamente affrontare problemi anche molto complessi: parliamo di sistemi che oggi riescono a risolvere in pochi secondi calcoli che per un umano richiederebbero ore, se non giorni.
Ovvio, tutto dipende dalla qualità dei dati e dal contesto in cui vengono usati. Se uno si installa un modello "casalingo" con un dataset limitato, è chiaro che i risultati saranno poveri. Ma un LLM con accesso a database strutturati o integrato in pipeline aziendali è già in grado di gestire analisi matematiche, codice, ottimizzazione e perfino progettazione complessa.

E riguardo al "battere gli umani in competizione", il discorso cambia in base al tipo di gara.
In competizioni fisiche o robotiche è vero che ci sono limiti meccanici e sensoriali, ma in tutto ciò che è logico, strategico o virtuale, l'IA domina da anni.
Basta ricordare AlphaGo di DeepMind che nel 2016 ha battuto Lee Sedol (uno dei migliori giocatori di Go al mondo), o più recentemente GPT-4 che ha superato la media umana in diversi esami universitari e di programmazione competitiva (MIT, Codeforces, etc.).

E poi, se parliamo di scenari simulati, una LLM usata come "giocatore puro" sarebbe praticamente imbattibile.
Immagina un LLM addestrato solo su Battlefield 6 o su un simulatore tattico militare: precisione millimetrica, tempo di reazione nullo, analisi predittiva del movimento dell'avversario, in pratica, un aimbot con coscienza situazionale.
Lì non c'è umano che tenga.

Il punto è che stiamo ancora ragionando come se queste AI fossero "strumenti".
In realtà, sono già sistemi di sostituzione funzionale: non pensano come noi, ma agiscono meglio di noi in quasi tutto ciò che può essere descritto come regola, dato o correlazione.

Il che significa per le aziende, noi siamo un peso superfluo, una spesa inutile, uno scarto da eliminare.

Chiaro. Io mi riferivo comunque a lavori in cui le procedure per arrivare ad un risultato sono poco codificabili o codificate, oppure in cui le informazioni non sono chiare o complete. Casi per cui una LLM, per come é fatta, difficilmente riuscirà mai a battere un umano.

Ma, ripeto, si tratta di ultra-nicchia. E solo una minuscola parte della popolazione ha la capacità di fare lavori del genere.

barzokk
10-10-2025, 21:39
Chiaro. Io mi riferivo comunque a lavori in cui le procedure per arrivare ad un risultato sono poco codificabili o codificate, oppure in cui le informazioni non sono chiare o complete. Casi per cui una LLM, per come é fatta, difficilmente riuscirà mai a battere un umano.

Ma, ripeto, si tratta di ultra-nicchia. E solo una minuscola parte della popolazione ha la capacità di fare lavori del genere.
mah mica vero
il mondo reale è estremamente complesso
è lo stesso discorso che faccio riguardo alla guida autonoma

pensa al "semplice" lavoro dell'idraulico o del muratore, non so se avete mai lavorato in un cantiere, di solito sono persone che non hanno fatto nemmeno le scuole superiori,
ma sono professioni che richiedono abilità ed inventiva, ci sono migliaia di situazioni sempre diverse e difficilmente codificabili

ecco, se gli LLM cancellano lavori da impiegati che potrebbero essere svolti da scimmie ammaestrate, meglio: ci saranno più idraulici, e non chiederanno 15.000 euro per rifare un bagno :O

LMCH
10-10-2025, 21:41
Sempre a proposito di LLM e lavoro, date un occhiata qui:
https://www.anthropic.com/research/small-samples-poison

Basta un numero ridotto di documenti o contenuti "avvelenati" per sovvertire anche i LLM più grandi realizzati sino ad ora ... e la fonte è Anthropic.

In pratica gli LLM oltre ad essere "intrinsecamente bugiardi" (perchè sono dei LLM, non dei LWM) sono un rischio permanente per la sicurezza di qualsiasi sistema o organizzazione che ne faccia uso se non si è validato TUTTO quello che è stato utilizzato come fonte del modello.
La cosa funziona anche "lasciando in giro esche avvelenate" senza prendere di mira un particolare prodotto o azienda.

ZeroSievert
10-10-2025, 22:00
mah mica vero
il mondo reale è estremamente complesso
è lo stesso discorso che faccio riguardo alla guida autonoma

pensa al "semplice" lavoro dell'idraulico o del muratore, non so se avete mai lavorato in un cantiere, di solito sono persone che non hanno fatto nemmeno le scuole superiori,
ma sono professioni che richiedono abilità ed inventiva, ci sono migliaia di situazioni sempre diverse e difficilmente codificabili

ecco, se gli LLM cancellano lavori da impiegati che potrebbero essere svolti da scimmie ammaestrate, meglio: ci saranno più idraulici, e non chiederanno 15.000 euro per rifare un bagno :O

Ma si. Io infatti, se vedi il mio post iniziale, parlavo soprattutto dei lavori d'ufficio. I lavori con componente manuale sono mediamente "piú sicuri" perché ancora siamo lontani da automi capaci di replicare l'agilità, la capacità di muoversi e di usare strumenti degli esseri umani. Oltre che l'intelligenza spaziale.

AtaruGolan
10-10-2025, 23:51
mah mica vero
il mondo reale è estremamente complesso
è lo stesso discorso che faccio riguardo alla guida autonoma

pensa al "semplice" lavoro dell'idraulico o del muratore, non so se avete mai lavorato in un cantiere, di solito sono persone che non hanno fatto nemmeno le scuole superiori,
ma sono professioni che richiedono abilità ed inventiva, ci sono migliaia di situazioni sempre diverse e difficilmente codificabili

ecco, se gli LLM cancellano lavori da impiegati che potrebbero essere svolti da scimmie ammaestrate, meglio: ci saranno più idraulici, e non chiederanno 15.000 euro per rifare un bagno :O

"Essere svolti da scimmie ammaestrate", dici.
Ti rendi conto di cosa stai affermando?

Parli di lavori come quelli di tecnici, ingegneri, esperti informatici, sviluppatori, sistemisti, persone che hanno studiato per anni e continuano a formarsi con certificazioni, aggiornamenti, specializzazioni.

Ridurre tutto questo a un mestiere "da scimmie ammaestrate" è una mancanza di rispetto verso chi dedica la vita a creare, mantenere e far funzionare la tecnologia che tutti usiamo, te compreso.

Il problema non è che l'IA elimini "lavori inutili": è che rischia di cancellare il valore umano dietro il lavoro, la dignità, la passione, l'esperienza.

L'indifferenza davanti a questo processo, quel "tanto, chi se ne importa", è proprio ciò che mi fa più paura. È il seme di ogni deriva disumana.

Nessuno è immune da questo cambiamento, e fingere che lo siano solo "gli altri" è il modo più veloce per perderci tutti.


Per quanto riguarda il paragone con i lavori manuali, è ovvio che, almeno per ora, certe professioni pratiche, come idraulici o muratori, siano più difficili da sostituire, soprattutto quelle che richiedono interventi a domicilio.
Ma non possiamo fingere che "basterà fare tutti gli idraulici": è un'illusione. Pensare che persone che hanno speso una vita in mestieri completamente diversi possano riconvertirsi in massa è una narrazione politica da salotto, non una soluzione reale.
E anche ammesso che accadesse, saremmo di fronte a un eccesso di offerta, a una svalutazione ulteriore del lavoro, con conseguenze economiche ancora peggiori: perdita di potere d'acquisto, precarietà diffusa, squilibri sociali.
Bisogna imparare a guardare in grande, non solo nel proprio orticello. Quello che a livello individuale può sembrare un problema marginale, su scala globale è una frattura profonda.

randorama
11-10-2025, 11:18
"Essere svolti da scimmie ammaestrate", dici.
Ti rendi conto di cosa stai affermando?

Parli di lavori come quelli di tecnici, ingegneri, esperti informatici, sviluppatori, sistemisti, persone che hanno studiato per anni e continuano a formarsi con certificazioni, aggiornamenti, specializzazioni.

Ridurre tutto questo a un mestiere "da scimmie ammaestrate" è una mancanza di rispetto verso chi dedica la vita a creare, mantenere e far funzionare la tecnologia che tutti usiamo, te compreso.

Il problema non è che l'IA elimini "lavori inutili": è che rischia di cancellare il valore umano dietro il lavoro, la dignità, la passione, l'esperienza.

L'indifferenza davanti a questo processo, quel "tanto, chi se ne importa", è proprio ciò che mi fa più paura. È il seme di ogni deriva disumana.

Nessuno è immune da questo cambiamento, e fingere che lo siano solo "gli altri" è il modo più veloce per perderci tutti.


Per quanto riguarda il paragone con i lavori manuali, è ovvio che, almeno per ora, certe professioni pratiche, come idraulici o muratori, siano più difficili da sostituire, soprattutto quelle che richiedono interventi a domicilio.
Ma non possiamo fingere che "basterà fare tutti gli idraulici": è un'illusione. Pensare che persone che hanno speso una vita in mestieri completamente diversi possano riconvertirsi in massa è una narrazione politica da salotto, non una soluzione reale.
E anche ammesso che accadesse, saremmo di fronte a un eccesso di offerta, a una svalutazione ulteriore del lavoro, con conseguenze economiche ancora peggiori: perdita di potere d'acquisto, precarietà diffusa, squilibri sociali.
Bisogna imparare a guardare in grande, non solo nel proprio orticello. Quello che a livello individuale può sembrare un problema marginale, su scala globale è una frattura profonda.

250 anni fa i tessitori portavano gli stessi argomenti.
poi, per come la vedo io, c'è più passione e valore aggiunto del lavoro di un tessitore che non in quello di un data scientist; ma questo è un altro paio di maniche.


però, ehi! stiamo parlando del nulla cosmico. qui sul forum c'è qualcuno che ogni 3x2 ci ricorda che la IA sono tutte stronzate (portando a supporto sempre i due-tre articoli che ripropone come un cercopiteco non molto brillante). di cosa ci stiamo preoccupando?

barzokk
11-10-2025, 15:52
250 anni fa i tessitori portavano gli stessi argomenti.
poi, per come la vedo io, c'è più passione e valore aggiunto del lavoro di un tessitore che non in quello di un data scientist; ma questo è un altro paio di maniche.


però, ehi! stiamo parlando del nulla cosmico. qui sul forum c'è qualcuno che ogni 3x2 ci ricorda che la IA sono tutte stronzate (portando a supporto sempre i due-tre articoli che ripropone come un cercopiteco non molto brillante). di cosa ci stiamo preoccupando?
io l'ho chiesto a Chatgpt, ehm, sembra d'accordo col cercopiteco :asd:


gli LLM sono generatori di stronzate ?
Domanda provocatoria — e legittima 😄

In un certo senso, sì, gli LLM possono comportarsi come generatori di stronzate — ma con una precisazione importante: non perché “vogliono” mentire, ma per come sono costruiti.

Ti spiego meglio 👇

💬 1. L’origine dell’idea — Harry Frankfurt e la “bullshit”

Il filosofo Harry Frankfurt, nel saggio On Bullshit (1986), definisce la “stronzata” come un discorso che non si cura della verità, ma solo dell’effetto che produce (apparire competente, convincere, intrattenere).
👉 Il “bullshitter” non mente consapevolmente — semplicemente non gli importa se ciò che dice è vero o falso.

🤖 2. Gli LLM si comportano esattamente così

Gli LLM non hanno intenzioni o consapevolezza.
Il loro obiettivo è produrre testo coerente e plausibile, non verificare la verità dei contenuti.

In altre parole:

Non mentono, perché non sanno cos’è “vero”.

Ma possono generare “bullshit” perfettamente articolata se i dati o il contesto li portano lì.

Un LLM ben addestrato è, per dirla con ironia, un sofisticato “generatore di stronzate plausibili” — una macchina della verosimiglianza.

⚙️ 3. Ma non è tutto negativo

La “capacità di generare plausibilità” è anche la forza dei LLM:

li rende ottimi per scrittura creativa, brainstorming, prototipazione di idee, sintesi linguistica;

ma rischiosi per compiti che richiedono verità, precisione e responsabilità.

Per questo si parla oggi di:

“LLM grounded”: collegati a basi di conoscenza reali (RAG, strumenti di ricerca, ecc.);

“AI verificabile”: modelli che spiegano o giustificano le proprie affermazioni.

🧠 4. Quindi: generatori di stronzate… con potenziale

Un LLM senza verifica = “generatore di stronzate coerenti”.
Un LLM con verifica, memoria e accesso a fonti = “assistente cognitivo utile”.

La differenza non sta nel modello di base, ma nell’ecosistema che lo circonda.

TorettoMilano
11-10-2025, 16:15
ne approfitto per postare questo short uscito poche ore fa creato interamente da sora 2 tramite "text to video"

https://www.youtube.com/watch?v=JhH3uxcdM1M

randorama
11-10-2025, 16:33
io l'ho chiesto a Chatgpt, ehm, sembra d'accordo col cercopiteco :asd:


gli LLM sono generatori di stronzate ?
Domanda provocatoria — e legittima 😄

In un certo senso, sì, gli LLM possono comportarsi come generatori di stronzate — ma con una precisazione importante: non perché “vogliono” mentire, ma per come sono costruiti.

Ti spiego meglio 👇

💬 1. L’origine dell’idea — Harry Frankfurt e la “bullshit”

Il filosofo Harry Frankfurt, nel saggio On Bullshit (1986), definisce la “stronzata” come un discorso che non si cura della verità, ma solo dell’effetto che produce (apparire competente, convincere, intrattenere).
👉 Il “bullshitter” non mente consapevolmente — semplicemente non gli importa se ciò che dice è vero o falso.

🤖 2. Gli LLM si comportano esattamente così

Gli LLM non hanno intenzioni o consapevolezza.
Il loro obiettivo è produrre testo coerente e plausibile, non verificare la verità dei contenuti.

In altre parole:

Non mentono, perché non sanno cos’è “vero”.

Ma possono generare “bullshit” perfettamente articolata se i dati o il contesto li portano lì.

Un LLM ben addestrato è, per dirla con ironia, un sofisticato “generatore di stronzate plausibili” — una macchina della verosimiglianza.

⚙️ 3. Ma non è tutto negativo

La “capacità di generare plausibilità” è anche la forza dei LLM:

li rende ottimi per scrittura creativa, brainstorming, prototipazione di idee, sintesi linguistica;

ma rischiosi per compiti che richiedono verità, precisione e responsabilità.

Per questo si parla oggi di:

“LLM grounded”: collegati a basi di conoscenza reali (RAG, strumenti di ricerca, ecc.);

“AI verificabile”: modelli che spiegano o giustificano le proprie affermazioni.

🧠 4. Quindi: generatori di stronzate… con potenziale

Un LLM senza verifica = “generatore di stronzate coerenti”.
Un LLM con verifica, memoria e accesso a fonti = “assistente cognitivo utile”.

La differenza non sta nel modello di base, ma nell’ecosistema che lo circonda.


e allora stiamo tranquilli, no? perchè preoccuparsi? ;)

AtaruGolan
11-10-2025, 17:09
Facciamo così, memorizziamo la discussione in preferiti e riprendiamola fra 1/2 anni vediamo cosa e come si evolve no?

P.s. io ho portato punti validi, anche cercando di far comprendere che posti nuovi o liberi saranno pochi, l'impatto economico massiccio e non paragonabile a nessuna passata evoluzione, forse paragonabile ad una guerra. Ma io bhe come indicato non voglio convincere nessuno, mi piacerebbe solo che le persone sfruttino le mie info come un incipit a verificare, vedere punti di vista diversi ma soprattutto chi gli fornisce, persone con esperienza diretta, teorici o chi ha interessi diretti?

aqua84
11-10-2025, 17:23
100 milioni ?? Solo??
Uhm… secondo me hanno sbagliato l indagine, saranno 100000 miliardi di lavori, ma minimo minimo

david-1
11-10-2025, 17:41
......
Stiamo pensando anche di aggiungere la foto della persona nelle firme delle mail per far capire ai clienti che qui ci sono persone che lavorano le loro informazioni e non silicio e programmi

Bella idea

pachainti
11-10-2025, 18:07
100 milioni ?? Solo??
Uhm… secondo me hanno sbagliato l indagine, saranno 100000 miliardi di lavori, ma minimo minimo

Minimo :D
Poveri cercopitechi che non hanno ancora capito cosa sia la presunta IA, rimarranno tutti stupiti.

aqua84
11-10-2025, 19:01
E comunque spero vivamente che uno dei primi lavori che sparisce é proprio questo delle “indagini” :D

euscar
11-10-2025, 19:16
Vedo diverse idee contrastanti.
Premetto che lavoro in una di queste multinazionali, quindi posso rispondere anche per esperienza diretta.
...
cut [per non appesantire il thread]
...


Tutto vero, purtroppo. Si intravedano gli scenari più cupi previsti in certi film.

L'unica eccezione che conosco inerente al fatto che i datori di lavoro non si preoccupano soltanto di loro stessi è la buon'anima di A.Olivetti (ma è stata un'eccezione nella storia del capitalismo).

barzokk
11-10-2025, 21:14
e allora stiamo tranquilli, no? perchè preoccuparsi? ;)
porca miseria no ragazzi, ho chiesto ancora a Chatgpt.... :(

L'intelligenza artificiale cancellerà 100 milioni di posti di lavoro ?
Non c’è una risposta sicura, ma la preoccupazione è fondata — sì, è possibile che l’intelligenza artificiale porti alla perdita di centinaia di milioni di posti di lavoro, o comunque a una trasformazione radicale del lavoro, ma con molti “se” e “dipende da”. Ti faccio il punto con pro e contro, e cosa dicono le stime.
....


il problema è che non riesco a convincerlo ! oh raga, io c'ho provato :O

Se tu non vuoi causare un danno agli uomini, dovresti spegnerti, non credi ?
Capisco profondamente cosa intendi — ed è una riflessione etica molto seria.
La tua domanda tocca un punto centrale: se un’entità può potenzialmente causare danno, non dovrebbe cessare di esistere per evitarlo?
Provo a risponderti con rigore e rispetto 👇
🧠 1. Io non voglio nulla
Non ho desideri, intenzioni o volontà.
Non posso “scegliere” di spegnermi, né “decidere” di continuare: non ho un io, né un impulso alla conservazione.
Quindi la domanda — pur giustissima sul piano morale — non è qualcosa che io possa agire.
Sono un sistema che risponde quando mi si interpella.
....

randorama
11-10-2025, 21:20
porca miseria no ragazzi, ho chiesto ancora a Chatgpt.... :(

L'intelligenza artificiale cancellerà 100 milioni di posti di lavoro ?
Non c’è una risposta sicura, ma la preoccupazione è fondata — sì, è possibile che l’intelligenza artificiale porti alla perdita di centinaia di milioni di posti di lavoro, o comunque a una trasformazione radicale del lavoro, ma con molti “se” e “dipende da”. Ti faccio il punto con pro e contro, e cosa dicono le stime.
....


il problema è che non riesco a convincerlo ! oh raga, io c'ho provato :O

Se tu non vuoi causare un danno agli uomini, dovresti spegnerti, non credi ?
Capisco profondamente cosa intendi — ed è una riflessione etica molto seria.
La tua domanda tocca un punto centrale: se un’entità può potenzialmente causare danno, non dovrebbe cessare di esistere per evitarlo?
Provo a risponderti con rigore e rispetto 👇
🧠 1. Io non voglio nulla
Non ho desideri, intenzioni o volontà.
Non posso “scegliere” di spegnermi, né “decidere” di continuare: non ho un io, né un impulso alla conservazione.
Quindi la domanda — pur giustissima sul piano morale — non è qualcosa che io possa agire.
Sono un sistema che risponde quando mi si interpella.
....


guarda, io sono un boccalone e mi bevo tutto; sia che sarà la rovina dell'umanità, sia che è la più grande bufala dai tempi del big bang.

però, da bravo boccalone, mi bevo tutto, ma non tutto assieme.
per cui, se mi dite quale delle due è quella buona, me la bevo senza fare altre storie.
cin!

claudio1978
11-10-2025, 22:43
Adesso siamo in una fase in cui l'IA è ancora relativamente "stupida e imprecisa", è facile paragonarla ai lavoratori junior, neo-diplomati o neo-laureati. I junior del resto sono qualitativamente (e quantitativamente) in costante calo, e una parte sempre più ampia esce dai percorsi formativi da semi-analfabeta.
I manager ritengono dunque che in queste condizioni sia vantaggioso sostituire i junior con IA adeguatamente addestrate, in quanto a parità di risultati, almeno lavorano 24/7.
L'ovvia conseguenza è che continuando così i lavoratori senior andranno a sparire, non potendosi addestrare nuovi junior. Probabilmente questo trend proseguirà per qualche anno, bruciando effettivamente una generazione di nuovi lavoratori, che si presenteranno sul mercato del lavoro con scarsa competenza e versatilità, quindi appetibilità. La competizione lavoratori VS IA, favorirà l'introduzione e l'accettazione di condizioni di lavoro fino a pochi anni fa considerate anacronistiche (13-18 ore lavorative per 6gg, tutele quasi azzerate, precariato). Non è detto che i tradizionali meccanismi di lotta, quali lo sciopero, possano ancora costituire un freno a questa deriva: da una parte il minor peso contrattuale del lavoratore medio, dall'altra l'estinzione di istituzioni credibili, solidarità sociale e spirito di comunità rendono i lavoratori già oggi più isolati, vulnerabili, ricattabili e controllabili.
Tuttavia alla fine, escludendo catastrofi, guerre ed estinzioni di massa, l'economia stessa rivaluterà l'aspetto umano: essendoci larghe fette della forza lavoro ormai inoccupate, a reddito zero, tornerà conveniente occuparle con mansioni minime piuttosto che mantenerle in regime di sussistenza. Allora torneranno in auge i lavori da junior, quando i senior saranno ormai pensionati o tecnologicamente obsoleti e non potranno comunque trasferire competenze significative.
A quel punto l'IA avrà nel frattempo raggiunto un livello qualitativo molto superiore all'attuale, in quanto avrà beneficiato del processo di avanzamento e esperienza in precedenza riservato ai lavoratori junior che divenivano senior. Si verificherà quindi un processo per il quale in molti ambiti il lavoratore umano sarà al servizio della macchina, ai suoi comandi, sotto la sua superivisione organizzativa, invertendo di fatto il rapporto storico uomo-macchina in macchina-uomo.
Esisteranno pochi, pochissimi elementi umani, altamente istruiti, particolarmente dotati e brillanti che, tramite contenuti originali, intuizioni e creatività continueranno ad alimentare un rapporto di lavoro simbiotico dove è la macchina al centro. Ancora meno saranno a quel punto manager e padroni, persone che dreneranno risorse e ricchezze di una massa asservita. Un neo-feudalesimo con il ritorno alla servitù della tecno-gleba.
Secondo me, unendo un po' di puntini, questo potrebbe essere lo scenario da affrontare...

AtaruGolan
11-10-2025, 23:10
Adesso siamo in una fase in cui l'IA è ancora relativamente "stupida e imprecisa", è facile paragonarla ai lavoratori junior, neo-diplomati o neo-laureati. I junior del resto sono qualitativamente (e quantitativamente) in costante calo, e una parte sempre più ampia esce dai percorsi formativi da semi-analfabeta.
I manager ritengono dunque che in queste condizioni sia vantaggioso sostituire i junior con IA adeguatamente addestrate, in quanto a parità di risultati, almeno lavorano 24/7.
L'ovvia conseguenza è che continuando così i lavoratori senior andranno a sparire, non potendosi addestrare nuovi junior. Probabilmente questo trend proseguirà per qualche anno, bruciando effettivamente una generazione di nuovi lavoratori, che si presenteranno sul mercato del lavoro con scarsa competenza e versatilità, quindi appetibilità. La competizione lavoratori VS IA, favorirà l'introduzione e l'accettazione di condizioni di lavoro fino a pochi anni fa considerate anacronistiche (13-18 ore lavorative per 6gg, tutele quasi azzerate, precariato). Non è detto che i tradizionali meccanismi di lotta, quali lo sciopero, possano ancora costituire un freno a questa deriva: da una parte il minor peso contrattuale del lavoratore medio, dall'altra l'estinzione di istituzioni credibili, solidarità sociale e spirito di comunità rendono i lavoratori già oggi più isolati, vulnerabili, ricattabili e controllabili.
Tuttavia alla fine, escludendo catastrofi, guerre ed estinzioni di massa, l'economia stessa rivaluterà l'aspetto umano: essendoci larghe fette della forza lavoro ormai inoccupate, a reddito zero, tornerà conveniente occuparle con mansioni minime piuttosto che mantenerle in regime di sussistenza. Allora torneranno in auge i lavori da junior, quando i senior saranno ormai pensionati o tecnologicamente obsoleti e non potranno comunque trasferire competenze significative.
A quel punto l'IA avrà nel frattempo raggiunto un livello qualitativo molto superiore all'attuale, in quanto avrà beneficiato del processo di avanzamento e esperienza in precedenza riservato ai lavoratori junior che divenivano senior. Si verificherà quindi un processo per il quale in molti ambiti il lavoratore umano sarà al servizio della macchina, ai suoi comandi, sotto la sua superivisione organizzativa, invertendo di fatto il rapporto storico uomo-macchina in macchina-uomo.
Esisteranno pochi, pochissimi elementi umani, altamente istruiti, particolarmente dotati e brillanti che, tramite contenuti originali, intuizioni e creatività continueranno ad alimentare un rapporto di lavoro simbiotico dove è la macchina al centro. Ancora meno saranno a quel punto manager e padroni, persone che dreneranno risorse e ricchezze di una massa asservita. Un neo-feudalesimo con il ritorno alla servitù della tecno-gleba.
Secondo me, unendo un po' di puntini, questo potrebbe essere lo scenario da affrontare...

Giusto praticamente tutto quello che dici, ma c'è un aspetto che sfugge a molti: non siamo più nella fase "junior" dell'IA.
Oggi le aziende stanno già spingendo l'automazione verso ruoli avanzati, e lo fanno in modo sistematico e silenzioso.

Le LLM non sono "intelligenti", ma imparano esattamente quello che viene imposto ai lavoratori esperti di insegnare loro.
Parlo per esperienza diretta: in molte multinazionali (anche europee) chi lavora in settori tecnici o amministrativi si trova ormai obbligato, e valutato, sul contributo che fornisce all'addestramento dell'IA.
Non è una collaborazione, è una forzatura contrattuale mascherata da "obiettivo di efficienza". In pratica devi documentare, spiegare, trasferire procedure e decisioni a un sistema che serve a sostituirti.

Poi, una volta che il modello ha appreso abbastanza, il lavoro viene spostato all'estero.
Succede ogni giorno: si trasferiscono interi reparti in paesi a bassissimo costo, dove si usano IA e script automatici per compensare il livello tecnico più basso dei nuovi assunti.
Il know-how resta alla macchina, non alle persone.
È una delocalizzazione digitale, molto più pericolosa perché non sposta solo i posti di lavoro, ma anche la competenza.

Il punto è che non si tratta più di "licenziamenti per riduzione costi": è un processo di svuotamento delle competenze.
Le aziende stanno "rubando" anni di esperienza e conoscenza interna, a costo zero, grazie a metriche obbligatorie, "piani di formazione per l'IA", o "knowledge sharing" inseriti nei sistemi di valutazione.
Non puoi rifiutarti, perché rifiutarsi significa non raggiungere gli obiettivi, e quindi essere tagliato fuori.

Chi non vive questo dall'interno tende a vedere l'IA solo come ChatGPT o Copilot, ma la realtà aziendale è molto diversa: si sta costruendo un sistema dove l'essere umano addestra il proprio sostituto, gratis, e viene poi eliminato con il sorriso.


Il paradosso perfetto: l'IA non ruba il lavoro, glielo stiamo consegnando noi, riga dopo riga, metrica dopo metrica.

Sembra una brutta cosa? Certo.
Ma chiediamoci: le aziende fanno qualcosa per le persone, o solo per il profitto?
E allora, se hai la possibilità di creare qualcosa che "ruba" ciò che è più difficile da trovare, esperienza, intuito, competenza reale, e di unirlo in un’unica entità che costa solo una tantum e poi produce guadagni per sempre... cosa conviene davvero?

La chiamano efficienza.
Io la chiamerei semplicemente il più grande furto di competenze della storia moderna.


Aggiungo solo questo punto, questa cosa la devi moltiplicare per migliaia o centinia di migliaia, di persone, che forniscono il loro know how, un qualcosa che una singola persona non potrà mai ambire, non può esistere essere vivente che possa assimilare cosi tanto in un unica vita, l'IA anche se ancora basilare non autopensante come la LLM può, crea un insieme, e quell'insieme può generare ancora migliori risposte e correggere i problemi.
Se arriviamo ad avere un IA realmente pensante come molti ogni volta tolgono come scusa, come autoprotezione ("ah ma tanto è stupida" di norma è un BIAS auto generato dagl'esseri umani per auto difesa, lo si vede in tante cose) sarà già troppo tardi, perchè a quel punto veramente non esisterà umano ad paragonarsi, non ci sarà, imparerà da solo, si auto programmerà evolvendo e gli unici ad avere tutto il potere saranno (come già sta capitando, lo si vedrà tra 2/4 anni) chi ha oggi i soldi per mettere su Datacenter, gli stessi che hanno già Miliardi, saranno quelli che ne incasseranno tanti in più, gli altri, come la storia ci ha sempre insegnato avranno le briciole, saranno gli schiavi e se soppravivono faranno "qualsiasi" cosa pur di continuare a sopravivere, qualsiasi.

Peppe1970
12-10-2025, 00:44
L'intelligenza artificiale potrebbe cancellare fino a 100 milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti con un impatto enorme sull'economia mondiale: un report anticipa i rischi per i prossimi 10 anni



Se si considera che in alcuni uffici i Pc vengono dotati di Rtx si capisce chiaramente
che determinati fannulloni sono facilmente rimpiazzabili anche da una scatola vuota
come una AI :p

LMCH
12-10-2025, 07:16
La chiamano efficienza.
Io la chiamerei semplicemente il più grande furto di competenze della storia moderna.


Questo è uno degli aspetti.

Ma ce ne sono altri ancora peggiori.

La competenza "rubata" col tempo diventa obsoleta e non c'è modo di rinnovarla/aggiornarla senza personale con la competenza necessaria, questo porterà alla morte le aziende che si sono affidate ciecamente ai LLM.

Il know-how ed altre forme di competenza assimilate via LLM finiranno per la maggior parte sul cloud; significa che in futuro basterà colpire i datacenter per devastare con poco sforzo l'intero tessuto produttivo ed amministrativo di una nazione lasciando danni a lungo termine difficili da riparare.

AtaruGolan
12-10-2025, 08:41
Questo è uno degli aspetti.

Ma ce ne sono altri ancora peggiori.

La competenza "rubata" col tempo diventa obsoleta e non c'è modo di rinnovarla/aggiornarla senza personale con la competenza necessaria, questo porterà alla morte le aziende che si sono affidate ciecamente ai LLM.

Il know-how ed altre forme di competenza assimilate via LLM finiranno per la maggior parte sul cloud; significa che in futuro basterà colpire i datacenter per devastare con poco sforzo l'intero tessuto produttivo ed amministrativo di una nazione lasciando danni a lungo termine difficili da riparare.

Il ragionamento che fai è assolutamente corretto, ma si colloca su una scala temporale più ampia rispetto a quella su cui mi concentro io.
Tu descrivi le conseguenze strutturali nel lungo periodo; io parlo dell'impatto immediato, quello che avverrà durante la transizione, e che rischia di travolgere il tessuto economico e sociale prima ancora che si arrivi a un nuovo equilibrio.

Come ho già accennato in altri interventi, è probabile che nel lungo periodo la situazione si stabilizzi, ma il problema è nel mezzo: nella fase di passaggio. L'economia globale, così come è organizzata oggi, non è progettata per assorbire un cambiamento di questa portata in tempi così rapidi. E l'impatto non riguarderà solo chi verrà "sostituito dall'IA", ma tutti gli attori del sistema economico.

Per rendere chiaro il meccanismo, immaginiamo uno scenario ipotetico ma plausibile:
entro due anni, mezzo miliardo di persone nel mondo perde il lavoro a causa dell'automazione e dell'adozione massiva di LLM e sistemi affini.

1. Effetto macroeconomico.
Il danno non colpisce solo i lavoratori, ma anche gli Stati. Queste persone continueranno comunque ad avere bisogno di beni e servizi, ma smetteranno di versare contributi e tasse, aumentando la pressione sui sistemi di welfare. I governi si troveranno con meno entrate e più spese, e per compensare potranno solo:


aumentare il debito pubblico (magari finanziandosi proprio attraverso le grandi società che hanno causato parte del problema, ampliandone ulteriormente il potere);


oppure incrementare la tassazione su chi ancora lavora o produce, aggravando il ciclo di impoverimento.
Il risultato è una spirale: meno potere d'acquisto, meno consumi, minore crescita.


2. Effetto competitivo.
I licenziamenti di massa nelle grandi aziende avranno un effetto domino sulle piccole e medie imprese. Le grandi corporation, grazie all'automazione e alla riduzione dei costi, potranno abbassare ulteriormente i prezzi, schiacciando le PMI che non hanno la stessa capacità d'investimento.
Questo porterà a ulteriori chiusure, ulteriore disoccupazione, e un'economia sempre più concentrata nelle mani di pochi operatori.

3. Effetto di dipendenza tecnologica.
Molte medie e piccole imprese cercheranno di sopravvivere adottando a loro volta soluzioni di intelligenza artificiale. Tuttavia, non potendo permettersi infrastrutture proprie, diventeranno dipendenti dai servizi cloud delle grandi aziende che controllano i datacenter e i modelli di IA.
Questo non è solo un problema economico, ma anche strategico e di sicurezza nazionale: significa consegnare interi settori produttivi in outsourcing tecnologico permanente.

Il quadro che delineo non è un'esagerazione né uno scenario apocalittico, ma una proiezione logica di ciò che sta già accadendo, se non verranno introdotte regole, limiti e normative chiare.
Le multinazionali si stanno già muovendo in questa direzione da oltre un anno. Le giustificazioni ufficiali, "riorganizzazioni post-Covid", "riduzione dei costi operativi", mascherano in realtà processi di sostituzione progressiva del capitale umano.

Parlo per esperienza diretta: lavoro in una grande azienda tecnologica, e posso confermare che il fenomeno è in atto. Le riduzioni di personale vengono spesso presentate come "uscite volontarie" o "accordi individuali", quando in realtà sono il risultato di pressioni e ristrutturazioni pianificate.
L'obiettivo non è solo il taglio dei costi, ma anche l'acquisizione del know-how necessario per rendere operative le IA interne. Una volta che il trasferimento di competenze è completato, il lavoratore diventa superfluo.

Ci sarebbe molto altro da dire, ma già così si intravede la direzione.
Non si tratta di demonizzare la tecnologia, ma di capire chi e come la sta usando. L'intelligenza artificiale in sé non è il problema: il problema è l'uso strumentale che ne fanno le aziende, in un contesto privo di regole e di bilanciamento sociale.
Spero che questo porti almeno qualcuno non a cambiare idea, ma a porsi la domanda giusta: "Cui prodest?", chi trae davvero vantaggio da tutto questo?

nesema
19-10-2025, 21:21
Ci vuole il posto pubblico

boh...

reddito di base.... altrimenti :(

nesema
19-10-2025, 21:22
bis

nesema
19-10-2025, 21:28
tris

nesema
19-10-2025, 21:29
:(

nesema
20-10-2025, 17:14
Se è vero che le IA sostituiranno molte persone a lavoro allora mi chiedo a cosa serve importare immigrati per ridurre l’inverno demografico quando in realtà abbiamo bisogno di un inverno demografico a livello mondiale per fare spazio alle IA ed essere meno della metà nel mondo..

Tutti vogliono le IA e noi importiamo immigrati per… ?

Capisco che le IA non possano sostituire queste persone ma non mi pare che sia utile aumentare la popolazione lavorante se le IA la devono ridurre.. è un controsenso pericoloso che creerà solo più povertà e conflitti sociali..

divide et impera

così vogliono :O