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View Full Version : 'Troppi videogiochi': ecco perché anche i capolavori rischiano di sparire


Redazione di Hardware Upg
29-09-2025, 10:01
Link alla notizia: https://gaming.hwupgrade.it/news/videogames/troppi-videogiochi-ecco-perche-anche-i-capolavori-rischiano-di-sparire_144119.html

Settembre 2025 ha visto l’uscita di capolavori attesi da anni, ma la ricchezza dell’offerta mette in luce un problema crescente: troppi videogiochi in circolazione negano la giusta visibilità anche a titoli estremamente validi

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Amigomerlo
29-09-2025, 11:38
E ne vogliono sempre di più: motivo per il quale vogliono velocizzare con l'ia, oltre che per abbattere i costi (chiaramente non per il consumatore, anzi). Non so voi ma io mi sto preparando per un bel botto in stile primi '80 quando c'erano troppi giochi e spesso cloni gli uni degli altri. Bisogna tornare a progetti più agili (come si vede dai risultati di alcune perle a relativamente basso costo). Purtroppo però non lo vogliono capire e persistono con gaas e progetti insostenibili.

TorettoMilano
29-09-2025, 11:44
La competizione è resa ancora più dura dalla presenza dei cosiddetti "GaaS" (Game as a Service): titoli periodicamente aggiornati come Counter-Strike, Dota 2 e PUBG

e non sono nemmeno i principali, direi vengano prima/molto prima fortnite, gta online, roblox, minecraft

aqua84
29-09-2025, 11:47
Link alla notizia: https://gaming.hwupgrade.it/news/videogames/troppi-videogiochi-ecco-perche-anche-i-capolavori-rischiano-di-sparire_144119.html

Settembre 2025 ha visto l’uscita di capolavori attesi da anni, ma la ricchezza dell’offerta mette in luce un problema crescente: troppi videogiochi in circolazione negano la giusta visibilità anche a titoli estremamente validi


giusto, bisogna dare un bel taglio alla concorrenza

pengfei
29-09-2025, 11:52
"I capolavori rischiano di sparire" mi sembra un titolo fuorviante rispetto a quanto si dice nell'articolo secondo cui ci sono molti giochi con ottime valutazioni, casomai ci saranno ottimi titoli che passano in secondo piano perché la concorrenza di giochi di altissimo livello é spietata, il che non mi sembra un brutto problema da avere, e poi mi pare che giochi come Expedition 33 dimostrano che farsi strada é ancora possibile

Ripper89
29-09-2025, 11:56
Più giochi = Più capolavori.
Semmai ce ne saranno meno in proporzione al numero totale, quello sì ma è solo un ipotesi.

Dopodichè bisogna vedere in base a cosa un gioco oggi lo si vuole classificare come capolavoro.

Perchè se giochi come MK11, FF7 Reberth, Wukong ed i Remake di RE non sono stati considerati capolavori allora è ovvio che ne possano essere sempre meno, nel senso che ci sono ma non li classifichiamo come tali.

cronos1990
29-09-2025, 12:03
Non si tratta di una crisi paragonabile a quella degli anni '80, quando a decretare il crollo furono i prodotti mediocri: oggi, anzi, la qualità media è elevata. Nel 2025 oltre 120 titoli hanno superato il punteggio di 80 su Metacritic, con più di 20 che hanno superato quota 90. Tuttavia, solo i migliori riescono a emergere, mentre moltissimi giochi – anche validi – finiscono rapidamente dimenticati.Seriamente? Il concetto da cui parte l'articolo si basa su questa affermazione? Solo da questa si capisce che l'articolo non ha nè capo nè coda (o meglio, quanto dice Jason Schreier... sempre che quanto riportato nell'articolo sia tutta farina del suo sacco).

Sono oramai anni che i publisher (in origine quelli più grandi, poi via via quelli più piccoli) "sfruttano" Metacritic a loro vantaggio per aumentare l'hype sul titolo in uscita. Questo perchè Metacritic è diventato per gran parte del pubblico un elemento di riferimento per decidere sulla qualità del videogioco, senza peraltro informarsi sullo stesso e limitandosi a guardare il numerino. Non a caso è diventata prassi da parte di chiunque condividere in occasione dell'uscita di un qualunque videogioco una bella immagine con i voti (sempre altissimi) delle varie testate e con allegata la media Metacritic.

Peccato che da un lato la qualità del videogioco NON è correlata in quache modo a quel singolo numerino, che spesso e volentieri viene pilotato a pretesto per fare passare messaggi di vario tipo (in questo caso dare quel punto in più del dovuto alle recensioni per alzare poi la media).
Dall'altro la pratica dei publisher di pilotare quanto più possibile tali voti ha raggiunto proporzioni oramai inaccettabili: tra i numerosi benefit rilasciati a chi scrive recensioni per ingraziarsi redattori/influencer/recensori, minacce di rimuovere tali benefit in caso di recensioni negative e scelta certosina a chi rilasciare le chiavi del prodotto evitando che le abbiano entità "scomode", ci vuole poco a capire che usare la media Metacritic come parametro per valutare la qualità di un videogioco è pura illazione.

E questo senza entrare nel merito del discorso di come il voto è da sempre del tutto INUTILE e non può riassumere neanche lontanamente quello che può offrire il prodotto in questione. Se viene dato da chiunque è solo perchè si vende bene tra il pubblico; pubblico che non vuole stare a leggere una recensione (o a vedere una videorecensione) e che prende quel numerino come oro colato.


Poi parliamoci chiaro: è vero che i titoli che escono sono molti di più, anche per via del particolare tipo di mercato che è quello videoludico dove potenzialmente chiunque ha a disposizione tutti gli strumenti possibili e immaginabili per produrre un videogioco. Non a caso la produzione indie e sempre più ampia e variegata, entità di distribuzione come Steam e non solo mettono in mano tutti gli strumenti necessari per far conoscere e commercializzare le loro creazioni, e diversi engine sono a loro disposizione in alcuni casi senza necessità di esborsi monetari.

Ed è normale che in un mercato così affollato da un lato aumenti la concorrenza (comunque relativa rispetto ad altri mercati) e dall'altro il numero di prodotti "mediocri" aumenti sia in termini assoluti che percentuali. Peccato che questo non sia correlato all'ipotetico calo di qualità di altre produzioni.
Semmai è il mercato dei Tripla A in se e per se che rappresenta la cartina tornasole del mercato, non certo quello indie al netto di alcuni successi estemporanei. Anzi, il fatto che proprio nel 2025 di Tripla A decenti non se ne veda neanche l'ombra, mentre che dal mondo delle produzioni "minori" siano usciti giochi considerati capolavori nel loro ambito (Kingdom Come Deliverance 2, Expedition 33, Sinksong, Hades 2) evidenzia ancor di più quanto il problema non risiede nel numero di giochi che escono, quanto nelle politiche adottate dalle grandi produzioni.

E senza entrare in un discorso che presenta numerose sfaccettature e non si può certo ridurre a qualche riga scritta su un forum, non serve a nulla dire che:
Perché è vero che avere un grande publisher alle spalle offre accesso a budget elevati, il che – almeno in teoria – dovrebbe garantire una maggiore qualità del prodotto finale e un marketing mirato. Tuttavia, vuol dire anche dover vendere milioni di copie solo per raggiungere il punto di pareggio, eventualità che spesso non si è verificata.Primo, perchè tra il 30% e il 50% del budget viene speso proprio per quel "marketing mirato", non certo quindi una piccola parte dell'enorme investimento, e il marketing serve ad invogliare all'acquisto, non a rendere migliore il prodotto.

Secondo, perchè spesso e volentieri il publisher impone paletti e scelte che non hanno come logica quella di ottenere il prodotto migliore possibile, ma il prodotto più "vendibile".
Da qui il perpetrarsi di giochi sempre uguali basati sul successo del precedente (o della saga), l'inserimento di meccaniche banali alla portata anche di un paralitico, gameplay ridotti a meri orpelli perchè la storia è più importante, sfruttamento dei propri engine anche quando inadatti al titolo in questione (vero, Capcom?), scelte ideologiche di stampo woke e/o political correct che vanno a minare la produzione artistica, giochi che vengono venduti in beta e in alcuni casi con parti mancanti vendute poi ad hoc come DLC, situazioni di mercato particolari che portano a produzioni di un certo tipo (vedasi il periodo dei GaaS che sembravano il Santo Graal della monetizzazione), remake e remastered continui che non portano nulla di nuovo.

Questo, ovviamente, oltre al pilotaggio di voti e recensioni come scritto cui sopra, il crunch, la predisposizione a nascondere sotto il tappeto tutta la polvere che accumulano e chissà cos'altro. La qualità media delle grosse produzioni non è migliorata, è anzi in maniera palese peggiorata e non basta una bella grafica (oddio, ora manco quella in alcune occasioni nonostante gli investimenti e quanto viene chiesto di pagare all'utente) o l'uso di un marchio di successo per risollevare questa situazione. E di sicuro Metacritic e l'ultimo dei parametri da prendere in considerazione per un'analisi in merito.

Se quest'anno, ma anche nel passato recente e più in generale da almeno 10 anni a questa paete, si sono visti titoli di un certo spessore e qualità, lo dobbiamo proprio all'aumento del loro numero. Perchè pur con risorse ben inferiori rispetto ad una Ubisoft, una Square Enix o una Electronic Arts, hanno cercato di trarre SI profitto, e ci mancherebbe altro, ma cercando di realizzare un prodotto valido.
Questo 2025 passerà alla storia come una buonissima annata proprio grazie a chi non insegue il voto su Metacritic.

bobby10
29-09-2025, 12:36
Che poi sta parola capolavori è così abusata

pengfei
29-09-2025, 12:41
Più giochi = Più capolavori.
Semmai ce ne saranno meno in proporzione al numero totale, quello sì ma è solo un ipotesi.

Dopodichè bisogna vedere in base a cosa un gioco oggi lo si vuole classificare come capolavoro.

Perchè se giochi come MK11, FF7 Reberth, Wukong ed i Remake di RE non sono stati considerati capolavori allora è ovvio che ne possano essere sempre meno, nel senso che ci sono ma non li classifichiamo come tali.

Non citarmi FF7 Rebirth come capolavoro che sto per finire il Remake che mi é piaciuto decisamente piú del previsto, ora c'é Rebirth in promo su steam che scade tra poche ore e sto cercando un pretesto per non spendere 41 euro e 99 centesimi che sono piú di quanto punto a spendere per un singolo gioco :cry:

R@nda
29-09-2025, 14:57
Ma se un capolavoro è tale emerge, magari non subito se sconosciuto ma appena viene scovato il passaparola viaggia in fretta.
Certo se vogliono guadagnare milioni di dollari al day one può essere un problema ma così va.

Zappz
29-09-2025, 15:10
Non citarmi FF7 Rebirth come capolavoro che sto per finire il Remake che mi é piaciuto decisamente piú del previsto, ora c'é Rebirth in promo su steam che scade tra poche ore e sto cercando un pretesto per non spendere 41 euro e 99 centesimi che sono piú di quanto punto a spendere per un singolo gioco :cry:

Se ti è piaciuto remake devi prendere anche rebirth che è pure più bello.

BulletHe@d
29-09-2025, 15:34
io capisco ceh num,ericamente i titoli sono aumentati esponenzialmente e che anche gli indie sono saliti moltissimo di qualità, ma di contro altare abbiamo dei tripla a che mediamente hanno dei bug e in generale poca cura che fino agli anni 00-10 non esisteva, guardate ad esempio borderlands4 e rapportatelo al primo di tripla a belli e fatti bene ce ne sono pochi dobbiamo ammetterlo la maggior parte sono buoni giochi ma con enormi lacune tecniche e di mancata ottimizzazione, secondo me l'unica ocsa con cui concordo è che le big dovrebbero diminuire drasticamente le produzioni numeriche meno titoli ma con un ritorno alla qualità di una volta ma purtroppo lato aziendale significherebbe meno guadaggni e titoli in borsa in calo, maledetta alta finanza

Ripper89
29-09-2025, 15:45
Non citarmi FF7 Rebirth come capolavoro che sto per finire il Remake che mi é piaciuto decisamente piú del previsto, ora c'é Rebirth in promo su steam che scade tra poche ore e sto cercando un pretesto per non spendere 41 euro e 99 centesimi che sono piú di quanto punto a spendere per un singolo gioco :cry:
Il Rebirth a mio parere è un capolavoro straordinario di proporzioni colossali, cui ancora oggi fatico a capire perchè fu un GOTY.
Se ti è piaciuto il 7 Remake, il Rebirth è proprio un esperienza elevata per 10 ( il remake in confronto è solo una piccola opera di "introduzione" ), l'opera definitiva in cui il maestro Sakaguchi ha potuto esprimersi al MASSIMO senza limiti di tecnologia.

Personalmente trovo Rebirth il gioco story driven più bello, profondo ed emozionante mai giocato in 25 anni di videogiochi.

42€ ? Spiccioli rispetto alle ore di divertimento e coinvolgimento che è in grado di fornire.

rattopazzo
29-09-2025, 16:30
Dall'altro la pratica dei publisher di pilotare quanto più possibile tali voti ha raggiunto proporzioni oramai inaccettabili: tra i numerosi benefit rilasciati a chi scrive recensioni per ingraziarsi redattori/influencer/recensori, minacce di rimuovere tali benefit in caso di recensioni negative e scelta certosina a chi rilasciare le chiavi del prodotto evitando che le abbiano entità "scomode", ci vuole poco a capire che usare la media Metacritic come parametro per valutare la qualità di un videogioco è pura illazione.



Le famigerate "marchette" sono purtroppo una piaga che non riguarda solo il mondo dei videogiochi, ma permea un po’ tutti i settori della nostra società, la manipolazione delle recensioni e la pressione sulle opinioni sono diventate un fenomeno sempre più diffuso, che si riflette in una distorsione della realtà.
Oggi, non solo i videogiochi, ma anche film, prodotti tecnologici e persino l'informazione, sono vittime di questo meccanismo... la triste verità è che, troppo spesso, ci ritroviamo a essere influenzati più dal marketing che dalla qualità effettiva di un prodotto.

I giochi indie, fortunatamente, sono riusciti a ritagliarsi uno spazio paradossalmente proprio grazie al fatto che non hanno dietro i grandi publisher, con tutti i vantaggi (e le manipolazioni) che questi comportano. Gli sviluppatori indie, pur non potendo competere con i colossi sul piano tecnico, sono riusciti a farsi notare grazie alla loro creatività, proponendo soluzioni originali che ormai scarseggiano nei grandi titoli tripla A, e qui sta il vero punto: qualità non vuol dire solo grafica, ma innovazione, passione e gameplay genuino.

Le grandi produzioni ormai puntano troppo sull'apparenza e troppo poco sulla sostanza, ciò che manca in molti giochi tripla A è proprio l’anima.... la grafica iper-realistica e le meccaniche esplosive non possono sostituire la profondità, l'emozione e l'originalità che i giochi indie riescono a trasmettere, la qualità va ben oltre l'aspetto visivo, è nell’esperienza che il gioco sa offrire, nelle emozioni che suscita e nelle storie che riesce a raccontare.

Se solo la gente capisse che la qualità non si misura solo da quanto un gioco è visivamente accattivante, ma anche da quanto riesce a coinvolgere, emozionare e far riflettere, forse potremmo sperare di tornare a vedere giochi davvero divertenti, anche da parte dalle grandi aziende, la speranza è l'ultima a morire...

...comunque condivido ogni parola ottima analisi.

pengfei
29-09-2025, 18:12
Se ti è piaciuto remake devi prendere anche rebirth che è pure più bello.

Il Rebirth a mio parere è un capolavoro straordinario di proporzioni colossali, cui ancora oggi fatico a capire perchè fu un GOTY.
Se ti è piaciuto il 7 Remake, il Rebirth è proprio un esperienza elevata per 10 ( il remake in confronto è solo una piccola opera di "introduzione" ), l'opera definitiva in cui il maestro Sakaguchi ha potuto esprimersi al MASSIMO senza limiti di tecnologia.

Personalmente trovo Rebirth il gioco story driven più bello, profondo ed emozionante mai giocato in 25 anni di videogiochi.

42€ ? Spiccioli rispetto alle ore di divertimento e coinvolgimento che è in grado di fornire.

Ok grazie, preso in extremis a pochi minuti dalla fine della promo.
Non ero neanche un grande fan del VII originale, sono uno dei pochi che aveva giocato prima all'VIII e mi era piaciuto di piú quello :stordita:
Ma poi al primo avvio del Remake mi sono ritrovato piantato davanti al menú iniziale ad ascoltare 3 giri del preludio guardando lo spadone di Cloud, poi l'introduzione che riprende il tech demo per ps3 su cui avevo sbavato un mucchio di anni fa, poi la colonna sonora con accenni di One Winged Angel e Anxious Heart, la direzione artistica e i personaggi che mi per quello che mi ricordo mi sono sembrati meglio caratterizzati rispetto all'originale (ammetto che all'epoca ero quasi contento quando Aerith é "uscita di scena" in quel modo perché non mi era piaciuta, la trovo molto meglio nel Remake) e mi é scattato un effetto nostalgia che non pensavo di avere, volevo solo avviarlo per vedere se gira su Linux per poi andare avanti con Expedition 33 ma ho finito per giocarci fino alle 3 di notte.
Remake pagato 23 euro ma per come la vedo io ho pagato 23 euro per ascoltare la colonna sonora che li valeva tutti, e con il gioco in omaggio :D

Ripper89
29-09-2025, 22:19
Ok grazie, preso in extremis a pochi minuti dalla fine della promo.
Non ero neanche un grande fan del VII originale, sono uno dei pochi che aveva giocato prima all'VIII e mi era piaciuto di piú quello :stordita:
Ma poi al primo avvio del Remake mi sono ritrovato piantato davanti al menú iniziale ad ascoltare 3 giri del preludio guardando lo spadone di Cloud, poi l'introduzione che riprende il tech demo per ps3 su cui avevo sbavato un mucchio di anni fa, poi la colonna sonora con accenni di One Winged Angel e Anxious Heart, la direzione artistica e i personaggi che mi per quello che mi ricordo mi sono sembrati meglio caratterizzati rispetto all'originale (ammetto che all'epoca ero quasi contento quando Aerith é "uscita di scena" in quel modo perché non mi era piaciuta, la trovo molto meglio nel Remake) e mi é scattato un effetto nostalgia che non pensavo di avere, volevo solo avviarlo per vedere se gira su Linux per poi andare avanti con Expedition 33 ma ho finito per giocarci fino alle 3 di notte.
Remake pagato 23 euro ma per come la vedo io ho pagato 23 euro per ascoltare la colonna sonora che li valeva tutti, e con il gioco in omaggio :DIl parere da me espresso tieni conto che è un parere di un giocatore che detesta il genere JRPG e non ha mai amato per niente alcun FF, non i primi con gameplay stile pokemon e di certo non gli ultimi 15 e 16 che personalmente penso rasentino la mediocrità.

Ti lascio quindi immaginare quanto mi abbiano colpito invece il Remake e il Rebirth del 7.
Ogni volta che ci giocavo speravo non finissero mai.