View Full Version : La Cina sorprende tutti: annunciato il primo taglio concreto alle emissioni
Redazione di Hardware Upg
25-09-2025, 07:21
Link alla notizia: https://greenmove.hwupgrade.it/news/energie-rinnovabili/la-cina-sorprende-tutti-annunciato-il-primo-taglio-concreto-alle-emissioni_143945.html
La Cina ha annunciato il primo obiettivo concreto di riduzione delle emissioni: -7/10% entro il 2035, più del 30% di energia da fonti rinnovabili e auto elettriche come standard. Una mossa cruciale per la lotta al cambiamento climatico, anche se insufficiente a mantenere il limite di 1,5 °C.
Click sul link per visualizzare la notizia.
Ginopilot
25-09-2025, 07:59
Sarebbe anche ora. L'unione europea riduce le proprie emissioni procapite dagli anni 90. La cina invece le ha sempre aumentate, fino a superarci 10 anni fa. Magari riusciranno ad arrivare ai nostri livelli, chi puo' dirlo.
Sarebbe anche ora. L'unione europea riduce le proprie emissioni procapite dagli anni 90. La cina invece le ha sempre aumentate, fino a superarci 10 anni fa. Magari riusciranno ad arrivare ai nostri livelli, chi puo' dirlo.
È facile abbassare le emissioni spostando le produzioni inquinanti per poi continuare ad usare i prodotti proprio di quelle stesse industrie, tipica ipocrisia nostra.
TorettoMilano
25-09-2025, 08:34
mi piacerebbe vedere l'europa guidare la transizione... cina chapeau
Sarebbe anche ora. L'unione europea riduce le proprie emissioni procapite dagli anni 90. La cina invece le ha sempre aumentate, fino a superarci 10 anni fa. Magari riusciranno ad arrivare ai nostri livelli, chi puo' dirlo.
La lotta all'inquinamento (più ancora che al cambiamento climatico) è un obbligo per la Cina, le città sono invivibili, stimano più di 1 mln di decessi e soprattutto una perdita da 50 mld di € all'anno.
Aggiungiamo che la Cina è il maggiore importatore di petrolio e carbone, mentre hanno in casa tutto il necessario per le rinnovabili, stimolandole riducono la dipendenza dall'estero.
È facile abbassare le emissioni spostando le produzioni inquinanti per poi continuare ad usare i prodotti proprio di quelle stesse industrie, tipica ipocrisia nostra.
Quoto, basta dare un'occhiata a quanti oggetti di vario tipo possediamo che vengono prodotti in Cina
AlexSwitch
25-09-2025, 09:20
È facile abbassare le emissioni spostando le produzioni inquinanti per poi continuare ad usare i prodotti proprio di quelle stesse industrie, tipica ipocrisia nostra.
Si potrebbe benissimo decidere di ridurre l'uso di certi prodotti ma alla fine come si vivrebbe? Quanto ci costerebbe in più?
Non parlo solamente di beni tutto sommato accessori o voluttuari ma anche di prodotti strategici e fondamentali come i fertilizzanti e la chimica per l'agricoltura; l'elettronica integrata; componenti elettrici come i motori per le BEV.
Si potrebbe benissimo decidere di ridurre l'uso di certi prodotti ma alla fine come si vivrebbe? Quanto ci costerebbe in più?
Non parlo solamente di beni tutto sommato accessori o voluttuari ma anche di prodotti strategici e fondamentali come i fertilizzanti e la chimica per l'agricoltura; l'elettronica integrata; componenti elettrici come i motori per le BEV.
Io sono molto pragmatico, non stigmatizzo l'uso di prodotti provenienti da paesi esteri, ma sono anche contro l'ipocrisia occidentale che nasconde la polvere sotto al tappeto, abbiamo abbassato il livello di inquinanti, in molti casi, semplicemente delocalizzando le produzioni problematiche, e in altri casi come nella mia zona, ci sorbiamo ogni genere di schifezza perchè "devono lavorare".
Non siamo migliori, siamo semplicemente più ipocriti, se potessimo inquineremmo anche l'acqua che beviamo pur di fare profitto, per fortuna in qualche caso le leggi impediscono che ciò accada, ma non è che se non si può fare qua, si può andare in un posto dove ancora lo consentono e farlo là diventa lecito.
Poi se dal negozio togliessi tutta merce che viene fatta in cina, forse potrei vendere aria e polvere.
AlexSwitch
25-09-2025, 09:49
Io sono molto pragmatico, non stigmatizzo l'uso di prodotti provenienti da paesi esteri, ma sono anche contro l'ipocrisia occidentale che nasconde la polvere sotto al tappeto, abbiamo abbassato il livello di inquinanti, in molti casi, semplicemente delocalizzando le produzioni problematiche, e in altri casi come nella mia zona, ci sorbiamo ogni genere di schifezza perchè "devono lavorare".
Non siamo migliori, siamo semplicemente più ipocriti, se potessimo inquineremmo anche l'acqua che beviamo pur di fare profitto, per fortuna in qualche caso le leggi impediscono che ciò accada, ma non è che se non si può fare qua, si può andare in un posto dove ancora lo consentono e farlo là diventa lecito.
Poi se dal negozio togliessi tutta merce che viene fatta in cina, forse potrei vendere aria e polvere.
Concettualmente sono pienamente d'accordo con te ma, proprio per essere pragmatici, dovremmo cominciare a chiederci a cosa potremmo sacrificare nel nostro paniere di beni e cosa chiedere di rinunciare a chi sta cominciando ad avere un paniere di beni e servizi simile al nostro.
In altre parole: è vero che noi occidentali, soprattutto europei, abbiamo trasferito in Cina quasi tutto ciò che si poteva, ma è anche vero che la Cina ne ha beneficiato con l'aumento della ricchezza pro capite che ha stimolato la domanda interna. Non solo, visto che la manifattura cinese può godere di economie di scala molto più grandi delle nostre, mantenendo quindi i prezzi bassi, è stata capace di offrire beni e servizi a basso prezzo in Paesi del mondo poveri e sottosviluppati.
Se noi, occidentali opulenti con aspettativa di vita relativamente lunga e di " qualità ", stiamo ragionando in termini di " decrescita felice ", gli altri vogliono il nostro stesso benessere, se non di più.
Concettualmente sono pienamente d'accordo con te ma, proprio per essere pragmatici, dovremmo cominciare a chiederci a cosa potremmo sacrificare nel nostro paniere di beni e cosa chiedere di rinunciare a chi sta cominciando ad avere un paniere di beni e servizi simile al nostro.
In altre parole: è vero che noi occidentali, soprattutto europei, abbiamo trasferito in Cina quasi tutto ciò che si poteva, ma è anche vero che la Cina ne ha beneficiato con l'aumento della ricchezza pro capite che ha stimolato la domanda interna. Non solo, visto che la manifattura cinese può godere di economie di scala molto più grandi delle nostre, mantenendo quindi i prezzi bassi, è stata capace di offrire beni e servizi a basso prezzo in Paesi del mondo poveri e sottosviluppati.
Se noi, occidentali opulenti con aspettativa di vita relativamente lunga e di " qualità ", stiamo ragionando in termini di " decrescita felice ", gli altri vogliono il nostro stesso benessere, se non di più.
E come biasimarli?
Per decenni abbiamo goduto sfruttando materie prime e manodopera altrui per il nostro benessere con i grandi pensatori che predicavano la crescita infinita in un mondo dalle risorse limitate, oggi siamo ad un punto in cui il pianeta è fortemente stressato dalle nostre richieste ed è molto probabile, se non certo, che tutta la popolazione mondiale non potrà mai avere lo stesso tenore di vita che abbiamo oggi noi occidentali con gli stessi livelli di consumi, per cui dovremo giocoforza trovare un punto d'incontro fra la loro crescita e la nostra "decrescita".
A meno di non fare una bella guerra mondiale e ridurre drasticamente la popolazione.
Strato1541
25-09-2025, 10:40
Avanti con il "greenwashing" all'ennesima potenza..
Va bene come notizia spot per i boccaloni che ci credono e poi pontificano "guardate come è brava la cina.." ..
Bisogna fare come loro , bla bla..
Me c'è anche un duplice obiettivo, mentre noi ci affanniamo per rispettare norme impossibili indirettamente ti dicono : " comprate pannelli, batterie e auto elettriche".. che vengono dalla........ cina!
Prodotti con ? Ovviamente fonti fossili, ma ci facciata ti dicono ci stiampo ripulendo..E la vonderpippen & Co ci cascano, o forse sono pagati per cascarci.:help:
Ginopilot
25-09-2025, 10:54
È facile abbassare le emissioni spostando le produzioni inquinanti per poi continuare ad usare i prodotti proprio di quelle stesse industrie, tipica ipocrisia nostra.
No, non e' facile, significa distruggere la propria industria manifatturiera.
No, non e' facile, significa distruggere la propria industria manifatturiera.
Sono stati gli stessi che hanno creato l'industria manifatturiera i primi a delocalizzare per aumentare il loro portafogli, o credi sia stato Babbo Natale?
Strato1541
25-09-2025, 11:33
Sono stati gli stessi che hanno creato l'industria manifatturiera i primi a delocalizzare per aumentare il loro portafogli, o credi sia stato Babbo Natale?
Solita litania discussione, le norme hanno permesso ciò e gli imprenditori hanno colto l'occasione, bastava imporre dei limiti! Cosa che qualcuno maldestramente sta tentando di fare con i dazi, anche se i buoi ormai sono scappati!
azi_muth
25-09-2025, 11:59
Io sono molto pragmatico, non stigmatizzo l'uso di prodotti provenienti da paesi esteri, ma sono anche contro l'ipocrisia occidentale che nasconde la polvere sotto al tappeto, abbiamo abbassato il livello di inquinanti, in molti casi, semplicemente delocalizzando le produzioni problematiche, e in altri casi come nella mia zona, ci sorbiamo ogni genere di schifezza perchè "devono lavorare".
L'ipocrisia non è solo occidentale ma è un modo di rapportarsi tra le potenze.
L'unica differenza è che quello che tu ripeti "a pappagallo" è la retorica antioccidendatale degli altri che a certi settori della sinistra e della destra più estremista piace ripetere.
La grande differenza è proprio che in occidente lo puoi fare, in altre potenze no e in questo siamo decisamente migliori se permetti.
Non siamo migliori, siamo semplicemente più ipocriti, se potessimo inquineremmo anche l'acqua che beviamo pur di fare profitto, per fortuna in qualche caso le leggi impediscono che ciò accada, ma non è che se non si può fare qua, si può andare in un posto dove ancora lo consentono e farlo là diventa lecito.
Poi se dal negozio togliessi tutta merce che viene fatta in cina, forse potrei vendere aria e polvere.
E' un'accusa gratuita visto tutto quello che si è fatto in Europa in nome dell'ambiente e quanto ci sta costando in termini economici e strategici.
Le leggi non sono cadute dal cielo, ma si è innescato un processo democratico che ha ritenuto di dover espellere le produzioni più inquinanti nonostante il danno che avrebbero creato all'economia, la chiusura di aziende e il dover gestire la disoccupazione derivante.
Abbiamo introdotto persino meccanismi per aggiungere tasse sui prodotti importati che non rispettano le norme d'inquinamento (CBAM), abbiamo letteralmente affossato uno dei fiori all'occhiello dell'industria europea per ridurre le emissioni, stiamo spendendo miliardi per acquistare pannelli fotovoltaici, batterie e quant'altro per produrre energia più pulita instaurando delle dipendenze strategiche, deprimendo interi settori energetici ( ad esempio il carbone con il quale l?Eu poteva essere indipendente energeticamente per altri 100 anni) e mi vieni a parlare di ipocrisia? Veramente?
E cosa vremmo dovuto fare di più? Dichiarare guerra alla Cina? Impedire l'ingresso di tutte le merci?
Meno male che ti dichiari pragmatico...
Ritengo che non riconoscere il valore dell'occidente ed dell'Europa in particolare sia un giochino autolesionista che da benzina alle ultra destre, poi non ti lamentare se sale su qualcuno che fa tabula rasa di tutte le ipocrisie e...torna al carbone.
azi_muth
25-09-2025, 12:06
Concettualmente sono pienamente d'accordo con te ma, proprio per essere pragmatici, dovremmo cominciare a chiederci a cosa potremmo sacrificare nel nostro paniere di beni e cosa chiedere di rinunciare a chi sta cominciando ad avere un paniere di beni e servizi simile al nostro.
In altre parole: è vero che noi occidentali, soprattutto europei, abbiamo trasferito in Cina quasi tutto ciò che si poteva, ma è anche vero che la Cina ne ha beneficiato con l'aumento della ricchezza pro capite che ha stimolato la domanda interna. Non solo, visto che la manifattura cinese può godere di economie di scala molto più grandi delle nostre, mantenendo quindi i prezzi bassi, è stata capace di offrire beni e servizi a basso prezzo in Paesi del mondo poveri e sottosviluppati.
Se noi, occidentali opulenti con aspettativa di vita relativamente lunga e di " qualità ", stiamo ragionando in termini di " decrescita felice ", gli altri vogliono il nostro stesso benessere, se non di più.
Abbiamo trasferito?
Io direi abbiamo perso o scelto di perdere e che altri paesi sono stati ben felici di accogliere.
L'ipocrisia non è solo occidentale ma è un modo di rapportarsi tra le potenze.
L'unica differenza è che quello che tu ripeti "a pappagallo" è la retorica antioccidendatale degli altri che a certi settori della sinistra e della destra più estremista piace ripetere.
La grande differenza è proprio che in occidente lo puoi fare, in altre potenze no e in questo siamo decisamente migliori se permetti.
E' un'accusa gratuita visto tutto quello che si è fatto in Europa in nome dell'ambiente e quanto ci sta costando in termini economici e strategici.
Le leggi non sono cadute dal cielo, ma si è innescato un processo democratico che ha ritenuto di dover espellere le produzioni più inquinanti nonostante il danno che avrebbero creato all'economia, la chiusura di aziende e il dover gestire la disoccupazione derivante.
Abbiamo introdotto persino meccanismi per aggiungere tasse sui prodotti importati che non rispettano le norme d'inquinamento (CBAM), abbiamo letteralmente affossato uno dei fiori all'occhiello dell'industria europea per ridurre le emissioni, stiamo spendendo miliardi per acquistare pannelli fotovoltaici, batterie e quant'altro per produrre energia più pulita instaurando delle dipendenze strategiche, deprimendo interi settori energetici ( ad esempio il carbone con il quale l?Eu poteva essere indipendente energeticamente per altri 100 anni) e mi vieni a parlare di ipocrisia? Veramente?
E cosa vremmo dovuto fare di più? Dichiarare guerra alla Cina? Impedire l'ingresso di tutte le merci?
Meno male che ti dichiari pragmatico...
Ritengo che non riconoscere il valore dell'occidente ed dell'Europa in particolare sia un giochino autolesionista che da benzina alle ultra destre, poi non ti lamentare se sale su qualcuno che fa tabula rasa di tutte le ipocrisie e...torna al carbone.
Forse mi sono spiegato male, ma anche tu fai un bel casino.
Intanto le leggi non sono state fatte per espellere le produzioni inquinanti e provocare disoccupazione, sono stati gli industriali e la globalizzazione che hanno decretato che certe produzioni che potevano continuare ad essere fatte anche da noi seguendo criteri più stringenti in materie di emissioni, era più conveniente economicamente andarle a fare altrove smettendo di inquinare il italia/europa ma andando a farlo altrove che per il pianeta/mondo non cambiava niente, ma andava bene così e questo è mettere la polvere sotto al tappeto e ingrassare il portafoglio degli industriali e impoverire l'economia della propria nazione.
Per quanto riguarda tornare al carbone, a buttare le sostanze chimiche direttamente nei fiumi e i fumi tossici direttamente in atmosfera, credo ci sarebbero persone ben disposte a farlo a patto di avere il portafogli sempre più gonfio.
azi_muth
25-09-2025, 12:15
E come biasimarli?
Per decenni abbiamo goduto sfruttando materie prime e manodopera altrui per il nostro benessere con i grandi pensatori che predicavano la crescita infinita in un mondo dalle risorse limitate, oggi siamo ad un punto in cui il pianeta è fortemente stressato dalle nostre richieste ed è molto probabile, se non certo, che tutta la popolazione mondiale non potrà mai avere lo stesso tenore di vita che abbiamo oggi noi occidentali con gli stessi livelli di consumi, per cui dovremo giocoforza trovare un punto d'incontro fra la loro crescita e la nostra "decrescita".
A meno di non fare una bella guerra mondiale e ridurre drasticamente la popolazione.
Eccola qua la retorica autolesionista del colonialismo occidentale che salta sempre fuori e che in occidente è stata la base del woke, dell'ambientalismo estremista, di politiche dell'immigrazione insostenibili...e indovina un po' da dove arriva?
Eccola qua la retorica autolesionista del colonialismo occidentale che salta sempre fuori e che in occidente è stata la base del woke, dell'ambientalismo estremista, di politiche dell'immigrazione insostenibili...e indovina un po' da dove arriva?
Di certo la fai bene la parte del piccione della tua firma eh, ti riesce senza nemmeno impegnarti.
Ginopilot
25-09-2025, 12:24
Sono stati gli stessi che hanno creato l'industria manifatturiera i primi a delocalizzare per aumentare il loro portafogli, o credi sia stato Babbo Natale?
L'errore non e' degli imprenditori, ma di chi glielo ha permesso.
azi_muth
25-09-2025, 12:37
Forse mi sono spiegato male, ma anche tu fai un bel casino.
Intanto le leggi non sono state fatte per espellere le produzioni inquinanti e provocare disoccupazione, sono stati gli industriali e la globalizzazione che hanno decretato che certe produzioni che potevano continuare ad essere fatte anche da noi seguendo criteri più stringenti in materie di emissioni, era più conveniente economicamente andarle a fare altrove smettendo di inquinare il italia/europa ma andando a farlo altrove che per il pianeta/mondo non cambiava niente, ma andava bene così e questo è mettere la polvere sotto al tappeto e ingrassare il portafoglio degli industriali e impoverire l'economia della propria nazione.
Per quanto riguarda tornare al carbone, a buttare le sostanze chimiche direttamente nei fiumi e i fumi tossici direttamente in atmosfera, credo ci sarebbero persone ben disposte a farlo a patto di avere il portafogli sempre più gonfio.
A me sembri tu piuttosto confuso e retorico.
L'ultima volta che ho controllato in Europa ci sono delle democrazie, le democrazie si basano su parlamenti.
Sono parlamenti che fanno le leggi nella dialettica tra maggioranze ed opposizioni e non "gli industriali" o la "globalizzazione". La globalizzazione poi è un fenomeno storico quidni non fa proprio nulla.
Le norma ambientali tra l'altro hanno seguito un iter che precede di almeno qualche decennio il fenomeno della globalizzazione. Quindi c'è stata una progressiva presa di coscienza ambientalista che ha cambiato le coscienza e ha imposto leggi più severe che hanno gradualmente espulso le produzioni più inquinanti ( imponendo sanzioni e processi di depurazione sempre più costosi).
E questo è stato un processo costoso in termine occupazionali e di PIL.
Quando si è realizzata la globalizzazione che è un processo storico e tecnologico (e non è che qualcuno si è alzato la mattina e ha detto toh facciamo la globalizzazione) si è realizzata una competizione mondiale che ha reso alcuni paesi posti più economici dove produrre e si sono spostate le naturalmente le produzioni che rendevano di meno anche per via delle norme ambientali più stringenti che ci siamo autoimposti.
Ma questo è normalissimo che accada.
Il discorso del carbone calza a pennello. L'europa avrebbe carbone per rimanere strategicamente indipendente nella produzione di energia a costi ridicoli perchè ci siamo letteralemente seduti sopra.
Eppure si è scelto di non usarlo per ridurre le emissioni.
Fai un discorso di uno che non capisce che le aziende devono fare profitti e che l'aspetto ecologico deve poter essere coniugato con l'aspetto economico perchè altrimenti non si va da nessuna parte.
E' proprio il tipo d'intransigenza che poi scatena le destre estremiste e che sta danneggiando il settore dell'auto in Europa con richieste irrealistiche.
azi_muth
25-09-2025, 12:39
Di certo la fai bene la parte del piccione della tua firma eh, ti riesce senza nemmeno impegnarti.
Dal mio punto di vista direi che il piccione sei tu.
Proponi ricostruzioni retoriche, poco aderenti ai fatti e completamente ideologiche.
azi_muth
25-09-2025, 12:49
L'errore non e' degli imprenditori, ma di chi glielo ha permesso.
Ma che vuol dire esattamente?
Che cosa si sarebbe dovuto fare arrestare le imprenditori perchè aprono una fabbrica in Cina secondo le leggi che vigono in quei paesi?
Che fai li sanzioni, gli blocchi i conti, li metti in galera?
Ma vi rendete conto di quello che dite?
Ma non diciamo schiocchezze.
AlexSwitch
25-09-2025, 12:50
Abbiamo trasferito?
Io direi abbiamo perso o scelto di perdere e che altri paesi sono stati ben felici di accogliere.
Trasferire, in questo caso, è sinonimo di quanto scrivi.
Con l'aggravante che, anche per andare dietro a mode e marketing, l'Italia è arrivata ad importare dalla Cina anche beni come il pomodoro lavorato ( vedasi lo scandalo Petti di qualche tempo fa ) e l'aglio.
Poi bisogna chiedersi anche il perchè si è scelto di delocalizzare o si è stati costretti.
Fai un discorso di uno che non capisce che le aziende devono fare profitti e che l'aspetto ecologico deve poter essere coniugato con l'aspetto economico perchè altrimenti non si va da nessuna parte.
Fino a che punto si possono spingere le aziende per fare profitti?
E' tutto qua il succo del discorso.
azi_muth
25-09-2025, 12:58
Trasferire, in questo caso, è sinonimo di quanto scrivi.
Con l'aggravante che, anche per andare dietro a mode e marketing, l'Italia è arrivata ad importare dalla Cina anche beni come il pomodoro lavorato ( vedasi lo scandalo Petti di qualche tempo fa ) e l'aglio.
Poi bisogna chiedersi anche il perchè si è scelto di delocalizzare o si è stati costretti.
Ma quali mode?
Se tu hai un prodotto dove la manodopera è una componente importante di costo ( come per i pomodori) e trovi un paese tipo la Cina di vent'anni fa dove ti davano manodopera quasi gratis ( perchè la pagavano loro), il capannone, la terra ed erano disposti anche a costruirti delle opere di urbanizzazione tipo la strada che porta al capannone, a volte se non finanziamenti ma imposte da pagare a babbo morto per iniziare purchè fai una società con un locale 51/49% e apporti know how e macchinari...di che parliamo esattamente?
Se non delocalizzi lo farà il tuo concorrente e ti metterà fuori mercato.
Dal LORO punto di vista scambiando fattori di basso livello che hanno in abbondanza (terra e personale NON SPECIALIZZATO) e ricevono in cambio know how, proprietà intelettuali, personale formato che possono poi replicare in scala ed è poi quello che hanno fatto.
E' stata una logica di scambio apparentemente "asimmetrico" ma nei fatti consapevole, entrambi gli attori ottengono un vantaggio, almeno nel breve-medio termine.
Ma in questo gioco, a trentanni di distanza, chi ha fatto l'affare migliore? Noi o i Cinesi che hanno mostrato lungimiranza e mettendo a disposizione il poco che avevano hanno trasformato la loro economia con l’accesso alla conoscenza tecnologica e alle filiere globali?
Ma come diavolo pensate che la Cina in 30 anni abbia fatto un salto di questo tipo? Tutta farina del loro sacco? E su!
Parlare di "sfruttamento" è paternalistico e rivela proprio quella mentalità "colonialista" che vede questi paesi come indigeni ingenui che scambiano perline, ma non lo sono.
AlexSwitch
25-09-2025, 13:02
Fino a che punto si possono spingere le aziende per fare profitti?
E' tutto qua il succo del discorso.
Il problema non è il profitto in se, il problema è che non ci sono state regole e limiti ad un processo di apertura dei mercati ( WTO ) per salvaguardare le produzioni occidentali.
Perchè? Qui entriamo in un discorso più ampio di supremazia geopolitica e geoeconomia che sta andando avanti da quasi 50 anni: l'uso del biglietto verde come " arma " da parte degli USA.
Questa è una delle cause del conflitto tra Cina, che non ha aperto il suo mercato bancario e monetario, e gli USA.
azi_muth
25-09-2025, 13:14
Fino a che punto si possono spingere le aziende per fare profitti?
E' tutto qua il succo del discorso.
Dipende da quale punto di vista legale, etico, sociale, economico, politico?
Le aziende si limitano a rispettare le leggi del paese dove delocalizzano.
O pretendi che un'azienda vada in Cina e dica ai cinesi che leggi applicare nel loro paese?
Il problema non è il profitto in se, il problema è che non ci sono state regole e limiti ad un processo di apertura dei mercati ( WTO ) per salvaguardare le produzioni occidentali.
Perchè? Qui entriamo in un discorso più ampio di supremazia geopolitica e geoeconomia che sta andando avanti da quasi 50 anni: l'uso del biglietto verde come " arma " da parte degli USA.
Questa è una delle cause del conflitto tra Cina, che non ha aperto il suo mercato bancario e monetario, e gli USA.
Il discorso in realtà è semplice. Non esiste un'autorità superiore che possa imporre norme di diritto internazionale o accordi presi tra stati.
Quindi gli stati aderiscono alle norme su base volontaria o su forme più o meno esplicite di soft power.
Di fatto le norme del WTO c'erano ma non esiste alcuna obbligatorietà. Il rispetto è dato dalla possibilità delle varie nazioni di adottare misure commerciali ritorsive come i dazi all'interno di uno schema di regole dettate dagli accordi del WTO, ma come spesso accade in molti casi non si è fatto nulla per il gioco di ritorsioni, incentivi, scambi che sono avvenuti spesso sottobanco.
Ma è la norma in politica estera.
CrapaDiLegno
25-09-2025, 15:09
A me sembri tu piuttosto confuso e retorico.
Ma credo che quello confuso qu sia tu
[...]
Quindi c'è stata una progressiva presa di coscienza ambientalista che ha cambiato le coscienza e ha imposto leggi più severe che hanno gradualmente espulso le produzioni più inquinanti ( imponendo sanzioni e processi di depurazione sempre più costosi).
E questo è stato un processo costoso in termine occupazionali e di PIL.
Mi limito a questo passaggio, ritornando a quanto detto da @the_joe prima. di cui condivido a pieno il pensiero.
La coscienza ambientalista che hai descritto è esattamente la coscienza ipocrita che dice alla fine, non inquiniamo qui da noi che ci muoiono i figli, spostiamo tutto paro paro (cioè che le stesse cause di inquinamento) nei paese del terzo mondo che così che muoiano i loro di figli.
Ecologicamente parlando non hai diminuito l'inquinamento, non hai deciso di usare materiali meno inquinanti (e ovviamente più costosi).
Questa è l'ipocrisia di cui parlava @the_joe.
Facciamo i finti ecologisti con il cu|o degli altri e poi ci lamentiamo che la Cina ha aumentato le emissioni inquinanti di cui a noi ovviamente interessano solo quelli immessi in atmosfera perché poi ci ricadono addosso o fanno effetto serra che compisce tutti, ma di quelli gettati nelle falde/terreni o assorbite da animali e persone ce ne freghiamo altamente che tanto in Cina hanno tanto terreno e sono 2 miliardi che qualcuno in meno non è un male.
Non parliamo poi di cosa ci interessa dei popoli africani dove scarichiamo tutti i nostri rifiuti facendo finta che pagando la miserevole tassa RAEE il prodotto miracolosamente diventa aria pura da respirare.
Facciamo gli ecologisti radical-chic impiantando pannelli solari come non ci fosse un domani senza chiederci quanto è costato in termini di inquinamento quel pannello. Tanto chi se ne frega, è stato fatto da un'altra parte inquinando là, qui noi facciamo solo energia a impatto ZERO!
E la dismissione del pannello? Ma chi cazzo se ne frega due, che tanto il silicio avvelenato che contengono lo mandiamo in Africa insieme ai pneumatici, anzi in mezzo proprio al vuoto del pneumatico che risparmiamo anche sul volume di trasporto.
Batterie? E ma si riciclano e si fanno anche i soldi a farlo. Sì, come no, infatti tutti a riciclare le batterie dei telefonini, che in quantità battono quelle delle auto 10 a 1 ma che nessuno ha mai realizzato in tutti gli anni in cui si vendono più smartphone che noccioline.
L'ipocrisia compare in ogni scelta fina-ecologica che ci dicono essere stata presa.
azi_muth
25-09-2025, 15:41
Ma credo che quello confuso qu sia tu
Punti di vista.
Mi limito a questo passaggio, ritornando a quanto detto da @the_joe prima. di cui condivido a pieno il pensiero.
Mi dispiace perchè è evidentemente fallato.
La coscienza ambientalista che hai descritto è esattamente la coscienza ipocrita che dice alla fine, non inquiniamo qui da noi che ci muoiono i figli, spostiamo tutto paro paro (cioè che le stesse cause di inquinamento) nei paese del terzo mondo che così che muoiano i loro di figli.
Ecologicamente parlando non hai diminuito l'inquinamento, non hai deciso di usare materiali meno inquinanti (e ovviamente più costosi).
Questa è l'ipocrisia di cui parlava @the_joe.
Quindi tutti i movimenti ambientalisti europei e le sinistre coinvolte sono a tuo giudizio ipocrite.
Con tutto che in molti in Europa quelle fabbriche le avrebbero mantenute volentieri...
Ma non si sa bene chi avrebbe progettato lo spostamento delle fabbriche inquinanti nel terzo mondo, dopo aver fatto passare regole stringenti in Europa.
Che è una follia chiaramente.
Joe ce l'ha generalmente con le imprese...per lui dovrebbero fare beneficienza e profitti regolati dallo stato.
Poi se faccamo una bella collettivizzazione meglio ancora....
Facciamo gli ecologisti radical-chic impiantando pannelli solari come non ci fosse un domani senza chiederci quanto è costato in termini di inquinamento quel pannello. Tanto chi se ne frega, è stato fatto da un'altra parte inquinando là, qui noi facciamo solo energia a impatto ZERO!
Oppure dipende dal fatto che la Cina interessa costruire una filiera industriale e la priorità ecologica è in secondo piano e quindi non impone, come da noi normative restrittive che aumenterebbero, i costi?
Ma vi siete dimenticati tutti i produttori europei di pannelli che sono falliti negli ultimi vent'anni?
Avete le amnesie selettive e pensate davvero che i cinesi abbiano la sveglia al collo?
Vedi quanto è demenziale questo discorso?
E la dismissione del pannello? Ma chi cazzo se ne frega due, che tanto il silicio avvelenato che contengono lo mandiamo in Africa insieme ai pneumatici, anzi in mezzo proprio al vuoto del pneumatico che risparmiamo anche sul volume di trasporto.
Batterie? E ma si riciclano e si fanno anche i soldi a farlo. Sì, come no, infatti tutti a riciclare le batterie dei telefonini, che in quantità battono quelle delle auto 10 a 1 ma che nessuno ha mai realizzato in tutti gli anni in cui si vendono più smartphone che noccioline.
L'ipocrisia compare in ogni scelta fina-ecologica che ci dicono essere stata presa.
Siamo così iprocriti abbiamo anche una normativa che vieta espressamente l'esportazione dei RAEE verso Paesi non OCSE senza previa autorizzazione e garanzie di gestione conforme alle convenzioni internazionali.
Gli episodi di invii verso Paesi africani sono illeciti, frutto di reti criminali che falsificano etichette e documenti per aggirare i controlli.
Vedi il vero dramma di oggi che questioni serie come queste vengono affrontate con argomenti illogici, ideologia a piene mani ma poi di concreto non c'è nulla.
La demagogia esiste a destra come a sinistra, manca la concretezza.
CrapaDiLegno
25-09-2025, 16:00
Punti di vista.
Mi dispiace perchè è evidentemente fallato.
Quindi tutti i movimenti ambientalisti europei e le sinistre coinvolte sono a tuo giudizio ipocrite.
Con tutto che in molti in Europa quelle fabbriche le avrebbero mantenute volentieri...
Ma non si sa bene chi avrebbe progettato lo spostamento delle fabbriche inquinanti nel terzo mondo, dopo aver fatto passare regole stringenti in Europa.
Che è una follia chiaramente.
Joe ce l'ha generalmente con le imprese...per lui dovrebbero fare beneficienza e profitti regolati dallo stato.
Poi se faccamo una bella collettivizzazione meglio ancora....
Oppure dipende dal fatto che la Cina interessa costruire una filiera industriale e la priorità ecologica è in secondo piano e quindi non impone, come da noi normative restrittive che aumenterebbero, i costi?
Ma vi siete dimenticati tutti i produttori europei di pannelli che sono falliti negli ultimi vent'anni?
Avete le amnesie selettive e pensate davvero che i cinesi abbiano la sveglia al collo?
Vedi quanto è demenziale questo discorso?
Siamo così iprocriti abbiamo anche una normativa che vieta espressamente l'esportazione dei RAEE verso Paesi non OCSE senza previa autorizzazione e garanzie di gestione conforme alle convenzioni internazionali.
Gli episodi di invii verso Paesi africani sono illeciti, frutto di reti criminali che falsificano etichette e documenti per aggirare i controlli.
Vedi il vero dramma di oggi che questioni serie come queste vengono affrontate con argomenti illogici, ideologia a piene mani ma poi di concreto non c'è nulla.
La demagogia esiste a destra come a sinistra, manca la concretezza.
Guarda, quello che vive in una bolla di sapone sei tu.
Sì, tutte le politiche ambientaliste sono state prese delocalizzando la causa del problema. Allontanata la causa, va bene così. Il referendum sull'energia nucleare in Italia non è andato diversamente, visto che atomo no, atomo brutto, però poi costretti a comprare l'energia dalla Francia a prezzo basso perché loro hanno le centrali atomiche per colmare il nostro fabbisogno senza costruire nuove centrali a petrolio.
Per quanto riguarda la discarica di prodotti che sarebbe vietata (tranne eccezioni ovviamente) guarda questo:
https://www.youtube.com/watch?v=l66KSo_ikoo
Ma economicamente parlando, secondo te 3 euro sono sufficienti a riciclare un penumatico e cancellare la sua impronta ecologica della sua dismissione?
Davvero credi che i tuoi TV/Frigorifero/smartphone siano smontati pezzo per pezzo qui in Europa (anzi paesi OCSE) e messi al riciclo per il valore della tassa RAEE che paghi? Davvero dci credi?
Va be':
https://www.youtube.com/watch?v=rrTOfkKY3fQ
L'ipocrisia è visibile, ha tanti indizi ma anche fatti, basta aprire gli occhi e rendersi conto che ecologicamente parlando non stiamo facendo niente per aiutare il pianeta. Al massimo stiamo aitando i nostri figli per non far loro mangiare la merda che produciamo, la facciamo infatti mangiare agli altri sia in produzione che smaltimento.
L'auto elettrica non si distacca da questa visione ormai pervasiva di politiche inevitabilmente inefficienti: rimane solo una soluzione al problema che ovviamente nessuno porterà avanti perché è un suicidio politico (e forse anche fisico): CONSUMARE DI MENO E DIMINUIRE IL NOSTRO TENORE DI VITA
Joe ce l'ha generalmente con le imprese...per lui dovrebbero fare beneficienza e profitti regolati dallo stato.
Poi se faccamo una bella collettivizzazione meglio ancora....
Confermo che sei il piccione, anzi il capostipite dei piccioni.
Quando e dove avrei affermato quello che mi hai messo in bocca?
Fare utili è il focus delle imprese, altrimenti non sopravvivono, fare porcate è cosa diversa, anche i narcos colombiani fanno utili.
Ma economicamente parlando, secondo te 3 euro sono sufficienti a riciclare un penumatico e cancellare la sua impronta ecologica della sua dismissione?
Il resto non saprei, ma in realtà lo pneumatico è un materiale molto facilmente ed economicamente riciclabile. Vero che non ne escono materiali nobili ma per lo più robaccia da riempimento ma va già meglio rispetto a tante altre cose.
Cancellarne l'impronta ecologica è impossibile, si può solo ridurre.
azi_muth
25-09-2025, 16:16
Guarda, quello che vive in una bolla di sapone sei tu.
Sì, tutte le politiche ambientaliste sono state prese delocalizzando la causa del problema. Allontanata la causa, va bene così. Il referendum sull'energia nucleare in Italia non è andato diversamente, visto che atomo no, atomo brutto, però poi costretti a comprare l'energia dalla Francia a prezzo basso perché loro hanno le centrali atomiche per colmare il nostro fabbisogno senza costruire nuove centrali a petrolio.
Le politiche ambietaliste sono state fatte senza testa, in modo ideologico che è un'altra cosa.
Scambi per ipocrisia quello che è semplicemente una situazione di mercato: non non volevamo più quelle industrie e qualcuno se l'è prese perchè aveva bisogno di crescere economicamente.
L'impegno ecologista non è venuto meno e ti dico purtroppo perchè condivido poco di quanto è stato fatto.
Ma non c'è un complottone. Poi non si capisce bene cosa si sarebbe dovuto fare di diverso...
Per quanto riguarda la discarica di prodotti che sarebbe vietata (tranne eccezioni ovviamente) guarda questo:
https://www.youtube.com/watch?v=l66KSo_ikoo
Hai scoperto le ecomafie.
Si tratta di un fenomeno criminale che non cambia una virgola quanto detto.
Poi se uno ci vuole fare dietrologia...resta il fatto che ci si è preoccupato abbastanza da perdere tempo a normare sul fenomeno.
Se veramente si fosse stati ipocriti, e quindi si sarebbe voluto inquinare perchè è comodo non avremmo nemmeno leggi per regolarlo.
Ma economicamente parlando, secondo te 3 euro sono sufficienti a riciclare un penumatico e cancellare la sua impronta ecologica della sua dismissione?
Davvero credi che i tuoi TV/Frigorifero/smartphone siano smontati pezzo per pezzo qui in Europa (anzi paesi OCSE) e messi al riciclo per il valore della tassa RAEE che paghi? Davvero dci credi?
Va be':
https://www.youtube.com/watch?v=rrTOfkKY3fQ
Se si vuol dire qualcosa di serio va studiato il fenomeno.
Pacioccando come fai tu due video, sprechi bit.
L'ipocrisia è visibile, ha tanti indizi ma anche fatti, basta aprire gli occhi e rendersi conto che ecologicamente parlando non stiamo facendo niente per aiutare il pianeta. Al massimo stiamo aitando i nostri figli per non far loro mangiare la merda che produciamo, la facciamo infatti mangiare agli altri sia in produzione che smaltimento.
L'auto elettrica non si distacca da questa visione ormai pervasiva di politiche inevitabilmente inefficienti: rimane solo una soluzione al problema che ovviamente nessuno porterà avanti perché è un suicidio politico (e forse anche fisico): CONSUMARE DI MENO E DIMINUIRE IL NOSTRO TENORE DI VITA
Vabbè un altro massimalista. Tu e quell'altro delle decrescita.
Non siete meglio di quelli di UG
Sono approcci che non servono a una fava.
Prima vi entra intesta prima si puo' fare qualcosa di concreto.
azi_muth
25-09-2025, 16:18
Confermo che sei il piccione, anzi il capostipite dei piccioni.
Peccato che a parte le battute e scrivere delle cose che non hanno senso, non ho visto molto.
azi_muth
25-09-2025, 16:22
Il resto non saprei, ma in realtà lo pneumatico è un materiale molto facilmente ed economicamente riciclabile. Vero che non ne escono materiali nobili ma per lo più robaccia da riempimento ma va già meglio rispetto a tante altre cose.
Cancellarne l'impronta ecologica è impossibile, si può solo ridurre.
Del tipo a caso
https://www.ecopneus.it/riciclo-pfu/pneumatico-fuori-uso/riciclo-e-recupero-dei-pfu/
Peccato che a parte le battute e scrivere delle cose che non hanno senso, non ho visto molto.
L'importante nella vita è essere convinti.
Buone cose.
azi_muth
25-09-2025, 16:32
L'importante nella vita è essere convinti.
Buone cose.
Se non riesci a convincere gli altri perchè non hai uno straccio d'argomento e fuggi...non si puo' fare altro.
Tante cose.
Se non riesci a convincere gli altri perchè non hai uno straccio d'argomento e fuggi...non si puo' fare altro.
Tante cose.
Mi sembra l'esatto contrario, ad esempio se ti chiedo chi ripagherà tutti i danni ambientali fatti dalle tue tanto amate industrie negli anni in cui la tua tanto odiata ideologia green non era ancora diventata una cosa seria, cosa mi rispondi? Che è il prezzo da pagare per il progresso? Cosa mi dici del fatto che qua nella mia zona hanno seppellito montagne di scarti di cartiera sotto i capannoni delle zone industriali andando ad inquinare le falde acquifere e ad oggi continuano ad immettere gas tossici in atmosfera tanto che siamo una delle zone più inquinate d'Italia? Che il green è brutto e cattivo quando non ti tocca direttamente bere e respirare la melda che i tuoi amici industriali immettono nell'ambiente?
Mi raccomando continua a bere che ti fa bene alla salute, magari vieni a prendere qua l'acqua che ha anche un più buon sapore.
CrapaDiLegno
25-09-2025, 16:46
Le politiche ambietaliste sono state fatte senza testa, in modo ideologico e massimalista che è un'altra cosa.
Scambi per ipocrisia quello che è semplicemente una situazione di mercato: non non volevamo più quelle industrie e qualcuno se l'è prese perchè aveva bisogno di crescere economicamente.
L'impegno ecologista non è venuto meno e ti dico purtroppo perchè condivido poco di quanto è stato fatto.
Ma non c'è un complottone.
Hai scoperto le ecomafie.
Si tratta di un fenomeno criminale che non cambia una virgola quanto detto.
Poi se uno ci vuole fare dietrologia...
Se si vuol dire qualcosa di serio va studiato il fenomeno.
Pacioccando come fai tu due video, sprechi bit.
Vabbè un altro massimalista. Tu e quell'altro delle decrescita.
Non siete meglio di quelli di UG
Sono approcci che non servono a una fava.
Prima vi entra intesta prima si puo' fare qualcosa di concreto.
Qualcosa di concreto lo fai se sai come funzionano le cose, altrimenti continui con le solite scelte perché credi che quelle precedenti abbiano avuto un impatto positivo.
Non c'è alcun complottone, solo la presa di coscienza (anche di chi ha fatto le leggi) che non si può cambiare strada se non facendo quanto detto prima, cioè consumare di meno, e siccome è impraticabile, si fa esattamente quello che hai detto tu che si deve fare: si segue il mercato che vuole che produzione/smaltimento in certe zone costi di meno e in altre non si può proprio e si imposta la politica su quello.
La pratica si vendere i rifiuti ai paesi del terzo mondo è vecchia come me, e di certo in Europa non è stato fatto nulla di concreto per migliorare la situazione, io di industrie che riciclano batterie al litio degli smartphone non ne ho viste, ma ad un certo punto mi hanno detto che pagando 3 euro in più il telefonino tutto sarebbe andato a posto. Dove sono riciclate quindi queste batterie per 3 euro dopo aver cambiato le politiche ambientali imponendo una tassa sullo smaltimento? Da nessuna parte, almeno non in Europa, ora che sono considerate pure riciclabili sono vendute legittimamente come risorse ai paesi che per il costo della tassa che io ho versato (meno la cresta dei politici) sono disposti a prenderseli sul gobbone e a eliminarli in qualche modo.
Basta che guardi qualche servizio che non sia Striscia la Notizia e ti accorgi che in Africa arriva molta più roba di quella che arriverebbe se fossero coinvolte solo le ecomafie (che in teoria secondo tutti i controlli che mettono in atto non dovrebbero neanche avvicinarsi agli appalti pubblici, quindi anche lì.. come ci arrivano? Manca qualche anello al controllo mi sembra). Già solo il traffico delle navi desterebbe sospetti alle autorità, ma non lo fa e nessuno sulla sedia che conta se ne preoccupa e nessuno lancia allarmi su fenomeni noti, chissà come mai.
Non stiamo parlando di buttare qualche litro di sostanza inquinante in un pozzo la notte mentre nessuno guarda, si parala di tonnellate e tonnellate di prodotti che in teoria spariscono dal tracciamento legale, si materializzano nei porti, vengono caricate senza che nessuno chieda da dove provengano, qualcuno paga tutta la movimentazione e puff, magicamente le batterie sono state riciclate, i gas inquinanti dei frigoriferi recuperati, gli inquinanti nel silicio resi innocui, i pneumatici e gli inquinanti che si portano dietro resi inerti, il tutto per soli 3 euro ciascuno.
Per la decrescita, è l'unica opzione. Se non capisci che consumi = risorse usate, risorse sono limitate, popolazione aumenta, risorse pro capite in diminuzione, stessi consumi pro capite = aumento dell'uso di risorse = aumento dell'inquinamento significa che non hai le basi per fare un discorso sull'ecologia e tantomeno pensare ad una soluzione concreta.
Che seguendo quello che vuoi fare è una e una sola: noi continuiamo a consumare come ora o anche di più per migliorare le nostre condizioni, una buona parte della popolazione per compensare la nostra impronta ecologia aumentata deve morire ancora di più di fame.
Altre soluzioni non ci sono: ricorda più risorse usate = più inquinamento comunque tu la voglia girare
azi_muth
25-09-2025, 18:03
Qualcosa di concreto lo fai se sai come funzionano le cose, altrimenti continui con le solite scelte perché credi che quelle precedenti abbiano avuto un impatto positivo.
Non c'è alcun complottone, solo la presa di coscienza (anche di chi ha fatto le leggi) che non si può cambiare strada se non facendo quanto detto prima, cioè consumare di meno, e siccome è impraticabile, si fa esattamente quello che hai detto tu che si deve fare: si segue il mercato che vuole che produzione/smaltimento in certe zone costi di meno e in altre non si può proprio e si imposta la politica su quello.
Qualcosa lo fai anche se inizi gradulamente a stringere le maglie e applcare regolamenti sempre più severi, perchè non puo' cambiare un sistema economico di colpo. Se lo fai rischi di perdere l'appoggio politico e poi non fare più nulla.
Il mercato non è un soggetto.
Non fa leggi, non le promulga, non decide nulla.
È un meccanismo, non una mente: semplicemente il luogo in cui si incontrano domanda e offerta.
Esiste una fascia largamente predominante di consumatori a cui dell’ambiente non importa nulla.
Per molti, ciò che conta davvero è il prezzo.
Non la sostenibilità, non la provenienza, non l’impatto ambientale.
Il prodotto deve costare poco, punto.
Viviamo in una delle poche aree del mondo dove la coscienza ambientalista ha "vinto" ed al contrario ha posto la sostenibilità al centro.
Eppoi arriva qualcuno che parla di ipocrisia e trovo sia idiota.
E' idiota perchè non si capisce bene cosa voglia.
L'EU non puo andare a legiferare ed imporre agli altri la propria "sensibilità ecologica" puo' cercare solo di dare un esempio.
La pratica si vendere i rifiuti ai paesi del terzo mondo è vecchia come me, e di certo in Europa non è stato fatto nulla di concreto per migliorare la situazione
Si fa quello che è possibile ovvero emettere nuove legislazioni sempre più stringenti.
L'ultimo è Regolamento UE sui trasporti di rifiuti (Waste Shipment Regulation) proprio del 2024
Obbligo per i paesi terzi (non membri UE / non-OECD) di notificare alla Commissione europea se intendono importare rifiuti dall’UE, e di dimostrare di avere la capacità gestionale per trattarli in modo sostenibile.
Divieto di esportazione di plastica non pericolosa verso paesi non-OECD, quella pericolosa è già regolata in modo stringente e spesso non puo' essere esportata, a partire da 21 novembre 2026, per un periodo di 2,5 anni. Dopo di che, potranno essere importate se il paese estero rispetta criteri rigorosi.
Regole più severe anche per il e‑waste (rifiuti elettrici ed elettronici): dal 1° gennaio 2025, esportazione verso paesi non-OECD proibita, importazioni e spedizioni soggette al PIC
Basta che guardi qualche servizio che non sia Striscia la Notizia e ti accorgi che in Africa arriva molta più roba di quella che arriverebbe se fossero coinvolte solo le ecomafie (che in teoria secondo tutti i controlli che mettono in atto non dovrebbero neanche avvicinarsi agli appalti pubblici, quindi anche lì.. come ci arrivano? Manca qualche anello al controllo mi sembra). Già solo il traffico delle navi desterebbe sospetti alle autorità, ma non lo fa e nessuno sulla sedia che conta se ne preoccupa e nessuno lancia allarmi su fenomeni noti, chissà come mai.
Non stiamo parlando di buttare qualche litro di sostanza inquinante in un pozzo la notte mentre nessuno guarda, si parala di tonnellate e tonnellate di prodotti che in teoria spariscono dal tracciamento legale, si materializzano nei porti, vengono caricate senza che nessuno chieda da dove provengano, qualcuno paga tutta la movimentazione e puff, magicamente le batterie sono state riciclate, i gas inquinanti dei frigoriferi recuperati, gli inquinanti nel silicio resi innocui, i pneumatici e gli inquinanti che si portano dietro resi inerti, il tutto per soli 3 euro ciascuno.
I servizi giornalistici non sono prova di nulla.
Servono rapporti precisi. Il resto sono supposizioni basate sul sentito dire.
Per la decrescita, è l'unica opzione. Se non capisci che consumi = risorse usate, risorse sono limitate, popolazione aumenta, risorse pro capite in diminuzione, stessi consumi pro capite = aumento dell'uso di risorse = aumento dell'inquinamento significa che non hai le basi per fare un discorso sull'ecologia e tantomeno pensare ad una soluzione concreta.
Che seguendo quello che vuoi fare è una e una sola: noi continuiamo a consumare come ora o anche di più per migliorare le nostre condizioni, una buona parte della popolazione per compensare la nostra impronta ecologia aumentata deve morire ancora di più di fame.
Altre soluzioni non ci sono: ricorda più risorse usate = più inquinamento comunque tu la voglia girare
Ottimo. Cominiciate voi.
Perchè a meno che tu non mi stia scrivendo con un piccione e tu viva di pura sussistenza con l'orticello e i polli, non hai luce elettrica, riscaldamento, e lavi i panni al fiume come cent'anni fa, ti muovi a piedi, non vai in vacanza la mia impronta di carbonio e la tua sono sovrapponibili.
Le quattro che cose che pensi di fare per "ridurre i consumi" quella sì che è ipocrisia.
Fai un po' quella vita e poi mi dici quanto resisti.
azi_muth
25-09-2025, 18:18
Mi sembra l'esatto contrario,
No perchè come vedi stai cambiando argomento.
Sei partito con l'ipocrisia occidentale e passi ai danni ambientali locali.
Si chiama fallacia del bersaglio mobile, a proposito di piccioni.
ad esempio se ti chiedo chi ripagherà tutti i danni ambientali fatti dalle tue tanto amate industrie negli anni in cui la tua tanto odiata ideologia green non era ancora diventata una cosa seria, cosa mi rispondi? Che è il prezzo da pagare per il progresso? Cosa mi dici del fatto che qua nella mia zona hanno seppellito montagne di scarti di cartiera sotto i capannoni delle zone industriali andando ad inquinare le falde acquifere e ad oggi continuano ad immettere gas tossici in atmosfera tanto che siamo una delle zone più inquinate d'Italia? Che il green è brutto e cattivo quando non ti tocca direttamente bere e respirare la melda che i tuoi amici industriali immettono nell'ambiente?
Mi raccomando continua a bere che ti fa bene alla salute, magari vieni a prendere qua l'acqua che ha anche un più buon sapore.
Come dici "non era ancora diventata una cosa seria".
Esatto oggi l'ambiente è cosa seria in Europa eppure c'è qualcuno che grida all'ipocrisia nell'unica parte del mondo dove il problema è sentito e si è fatto effettivamente qualcosa anche danneggiando delle filiere.
Ma sono processi che devono maturare nella società.
Anche solo imporre una cosa teoricamente semplice come la differenziata alla fine è un problema.
Sono ormai norme che da noi sono conclamate esiste un diritto ambientale robusto e si è rinunciato molto sul piano economico e occupazionale per l'ambiente.
Ma non si puo' andare a regolamentare i paesi terzi che mettono come dici tu il progresso di fronte all'ecologia ( in realtà sempre meno, proprio grazie allo sforzo anche dell'EU come esempio regolatorio.
Ma ripeto è una direzione, non sono cose che cambiano dalla sera alla mattina perchè coinvolgono cambiamenti culturali ed economici di larga portata.
Gli stessi paesi terzi NON vogliono norme più stringenti e anzi ci accusano ( ancora sigh) di essere ipocriti per volerle, in quanto noi abbiamo inquinato e adesso non vogliamo che loro inquinino ma devono pur sostenre una crescita economica.
No perchè come vedi stai cambiando argomento.
Sei partito con l'ipocrisia occidentale e passi ai danni ambientali locali.
Si chiama fallacia del bersaglio mobile, a proposito di piccioni.
Come dici "non era ancora diventata una cosa seria".
Esatto oggi l'ambiente è cosa seria in Europa eppure c'è qualcuno che grida all'ipocrisia nell'unica parte del mondo dove il problema è sentito e si è fatto effettivamente qualcosa anche danneggiando delle filiere.
Ma sono processi che devono maturare nella società.
Anche solo imporre una cosa teoricamente semplice come la differenziata alla fine è un problema.
Sono ormai norme che da noi sono conclamate esiste un diritto ambientale robusto e si è rinunciato molto sul piano economico e occupazionale per l'ambiente.
Ma non si puo' andare a regolamentare i paesi terzi che mettono come dici tu il progresso di fronte all'ecologia ( in realtà sempre meno, proprio grazie allo sforzo anche dell'EU come esempio regolatorio.
Ma ripeto è una direzione, non sono cose che cambiano dalla sera alla mattina perchè coinvolgono cambiamenti culturali ed economici di larga portata.
Gli stessi paesi terzi NON vogliono norme più stringenti e anzi ci accusano ( ancora sigh) di essere ipocriti per volerle, in quanto noi abbiamo inquinato e adesso non vogliamo che loro inquinino ma devono pur sostenre una crescita economica.
Per te non è ipocrisia dire di non fare prodotti inquinanti perché si danno a fare ad altri, per me si, come dire che io sono animalista perché la carne che mangio la macella qualcun altro.
azi_muth
25-09-2025, 20:17
Per te non è ipocrisia dire di non fare prodotti inquinanti perché si danno a fare ad altri, per me si, come dire che io sono animalista perché la carne che mangio la macella qualcun altro.
Il punto è proprio che non c'è nessuno che "dice di fare".
C'è un'offerta e una domanda e una platea di consumatori che scelgono quello che vogliono.
Ci sono aziende che hanno delocalizzato e che seguono le regole del paese che le ospita e che grazie a quelle regole producono a costi più bassi.
Poi ci saranno consumatori che preferiscono prodotti "nazionali" che seguono regole stringenti europee ma a costi più alti e poi c'è chi all'ambiente preferisce il prezzo.
Quelli che tu chiami "ipocriti" in realtà si preoccupano abbastanza da inventarsi meccanismi come il CBAM o i certificati di emissioni e tutta la corposa normativa ambientale quando ai 3/4 del mondo non frega proprio una cippa.
Esattamente poi che vorresti fare?
Andare dai Cinesi o ai vari paesi in via di sviluppo a dire come devono produrre a casa loro?
In parte lo abbiamo fatto nelle varie sedi a partire dall'ONU e ci siamo presi l'accusa di essere ipocriti perchè noi abbiamo inquinato a casa nostra quando c'era da industrializzarci e ora non vogliamo che lo facciano loro...
Arrestare gli amministratori delegati e confiscare le aziende? Nazionalizzarle? Sparare a vista sui container? Fare la guerra ai paesi invia di sviluppo?
Attenzione a tirare la corda che la prossima commissione, se ci sarà, potrebbe essere quella che butta tutto via se va avanti così...
C'è gente molto confusa nei commenti, che mischia ormai "inquinamento" a emissioni effetto serra (di gas non inquinanti come la CO²)...
Se poi la gente studiasse anche scoprirebbe la truffa della CO² (nel senso che ci sono gas ben più effetto serra, incluso banale vapore acqueo di alcune grandezze) ma questa si può usare facilmente perché praticamente prodotta da moltissime attività non ché dal respiro umano... Ma è fiato sprecato e i finanziamenti green molto più succosi della verità...
Strato1541
26-09-2025, 10:49
C'è gente molto confusa nei commenti, che mischia ormai "inquinamento" a emissioni effetto serra (di gas non inquinanti come la CO²)...
Se poi la gente studiasse anche scoprirebbe la truffa della CO² (nel senso che ci sono gas ben più effetto serra, incluso banale vapore acqueo di alcune grandezze) ma questa si può usare facilmente perché praticamente prodotta da moltissime attività non ché dal respiro umano... Ma è fiato sprecato e i finanziamenti green molto più succosi della verità...
Applauso! Finanziamenti "gretin-greenh":muro: :muro:
C'è gente molto confusa nei commenti, che mischia ormai "inquinamento" a emissioni effetto serra (di gas non inquinanti come la CO²)...
Se poi la gente studiasse anche scoprirebbe la truffa della CO² (nel senso che ci sono gas ben più effetto serra, incluso banale vapore acqueo di alcune grandezze) ma questa si può usare facilmente perché praticamente prodotta da moltissime attività non ché dal respiro umano... Ma è fiato sprecato e i finanziamenti green molto più succosi della verità...
Non ti preoccupare che adesso trovano un altro business ancora più grande, la guerra che è alle porte porterà soldi e benessere.
CrapaDiLegno
26-09-2025, 11:36
Mi sembra che questo post sia emblematico della tua confusione.
Qualcosa lo fai anche se inizi gradulamente a stringere le maglie e applcare regolamenti sempre più severi, perchè non puo' cambiare un sistema economico di colpo. Se lo fai rischi di perdere l'appoggio politico e poi non fare più nulla.
Il mercato non è un soggetto.
Non fa leggi, non le promulga, non decide nulla.
È un meccanismo, non una mente: semplicemente il luogo in cui si incontrano domanda e offerta.
Esiste una fascia largamente predominante di consumatori a cui dell’ambiente non importa nulla.
Per molti, ciò che conta davvero è il prezzo.
Non la sostenibilità, non la provenienza, non l’impatto ambientale.
Il prodotto deve costare poco, punto.
Viviamo in una delle poche aree del mondo dove la coscienza ambientalista ha "vinto" ed al contrario ha posto la sostenibilità al centro.
Eppoi arriva qualcuno che parla di ipocrisia e trovo sia idiota.
E' idiota perchè non si capisce bene cosa voglia.
L'EU non puo andare a legiferare ed imporre agli altri la propria "sensibilità ecologica" puo' cercare solo di dare un esempio.
Prima dici che il mercato non si può riformare in un colpo, che non è una mente (quando invece è una intera mente collettiva che risponde a certi stimoli, ovviamente di una certa entità, come qualunque individuo).
Dici che per molti conta il prezzo, e che se ne frega di dove e come è prodotto.
Poi finisci dicendo che ha "vinto" l'idea ecologista che equivale a una rivoluzione del mercato (che prima hai affermato non poteva essere cambiata drasticamente) che va contro proprio al la questione prezzi ed economia sostenibile , intesa come economia che può sopravvivere finanziariamente ed essere competitiva.
Delle due una.
L'ipocrisia che qui si sta addossando alle politiche ecologiche UE è proprio quella di voler far sembrare pulito qualcosa che in verità non lo è.
La sola delocalizzazione è fare finta che il problema sia risolto.
Il nascondersi dietro a "eh ma ognuno a casa propria fa quello che vuole, quindi se vado in Ghana dove letteralmente muoiono di fame e l'ecologia è l'ultimo dei loro pensieri e sparpaglio i miei rifiuti là, non infrango alcuna legge morale o etica perché rispetto la loro libertà di non fare niente per l'ecologia e allo stesso tempo mi libero della mia medda a costo zero".
Se non è ipocrisia questa.
Si fa quello che è possibile ovvero emettere nuove legislazioni sempre più stringenti.
L'ultimo è Regolamento UE sui trasporti di rifiuti (Waste Shipment Regulation) proprio del 2024
Obbligo per i paesi terzi (non membri UE / non-OECD) di notificare alla Commissione europea se intendono importare rifiuti dall’UE, e di dimostrare di avere la capacità gestionale per trattarli in modo sostenibile.
Divieto di esportazione di plastica non pericolosa verso paesi non-OECD, quella pericolosa è già regolata in modo stringente e spesso non puo' essere esportata, a partire da 21 novembre 2026, per un periodo di 2,5 anni. Dopo di che, potranno essere importate se il paese estero rispetta criteri rigorosi.
Regole più severe anche per il e‑waste (rifiuti elettrici ed elettronici): dal 1° gennaio 2025, esportazione verso paesi non-OECD proibita, importazioni e spedizioni soggette al PIC
A parte le date che ho evidenziato, che significa che fino a quella data è stato concesso di tutto e di più, alla legiferazione va anche abbinato il controllo. E pensate le conseguenze.
Perché bello scrivere cose auliche e poi te ne sbatti altamente se dai tuoi porti partono intere navi pieni di container di medda e tu dici che è tutto a posto perché vanno in un paese (mentre magari finiscono in un altro) o che è tutto lecito perché hai venduto la medda in maniera più che legale (essendo una risorsa riciclabile (ovviamente in teoria) qualcuno sarà libero di farci i soldi, no? E una volta che cambia la proprietà, alt, non spetta più a noi sapere che fine fa, noi siamo a posto così.
Ripeto, in Africa non arriva un battellino dalla Costa d'Avorio che scarica 4 carriole di terre inquinate, arrivano INTERI BASTIMENTI di rifiuti elettronici (quindi non certo da staterelli morti di fame, ma dalle grandi "civiltà" occidentali) e nessuno sa niente, nessuno vede la merca arrivare nei porti, nessuno la vede caricarla, nessuno si chiede perché 100 navi cargo al mese sono dirette in Ghana, famosissimo Stato noto per avere un consumo pro capite di beni superiore a quello della Svizzera.
Facile dire "eco mafie", credendo che siano cose di cui chi legifera e dovrebbe fare controlli non sappia nulla.
In realtà questo modus operandi è insito nella politica che è stata fatta.
I servizi giornalistici non sono prova di nulla.
Servono rapporti precisi. Il resto sono supposizioni basate sul sentito dire.
E questi rapporti chi li stende?
Hai cominciato il discorso dicendo che il mercato è una cosa che non si può cambiare improvvisamente ed è un soggetto che non può essere soppresso, pena la morte per fame per tutti i cittadini che ne fanno parte.
Allora, potrebbe mai una commissione Europea svelare che i nostri rifiuti vanno in un posto dove lo smaltimento è praticamente gratuito sollevando polemiche sui controlli (il mercato reagisce, altro che non pensa, non è mica un soggetto completamente passivo) e innescando tutta la serie di controlli su COME è stata organizzata finora la questione smaltimento?
Alcuni giornalisti in effetti ficcando il naso troppo a fondo ci hanno lasciato la pelle, sarà perché è tutto regolare, certo.
Il vero scandalo che è poi la cosa che smaschera tuta questa ipocrisia è che filiera del riciclo NON ESISTE in EUROPA!
Questo è il punto. La politica ipocrita è tutta qui, parlare di riciclo, economia circolare, risorse da riutilizzare, mille bei propositi riguardo all'uso alternativo della medda, medda che non va esportata nei paesi morti di fame (ma dopo la fine del 2026) e poi? Zero investimenti in impianti di riciclo e solita soluzioni di portarli da qualche altra parte, se non in Ghana (ormai piena) sarà in qualche altro paese che finge di saper riciclare con finte certificazioni, un po' come il riciclo ecologico delle scorie radioattive promesso dalle aziende francesi, che poi scaricavano tutto a Mururoa.
A noi, viste le premesse che pure tu hai scritto, interessa che il costo sia minimo per non dover intaccare i costi dell'economia e renderci più poveri (quella cosa che dici non essere la soluzione al problema, cioè diminuire lo stile di vita). Pensa a una RAEE decuplicata perché il prodotto va veramente in una centro di riciclo VERO (magari qui in Europa e non in qualche parte remota del mondo difficile se non impossibile da controllare).
Secondo te che impatto avrebbe sull'economia? Tutti più ricchi felici?
Come detto, tutti ecologici con il cu|o degli altri.
Ottimo. Cominiciate voi.
Perchè a meno che tu non mi stia scrivendo con un piccione e tu viva di pura sussistenza con l'orticello e i polli, non hai luce elettrica, riscaldamento, e lavi i panni al fiume come cent'anni fa, ti muovi a piedi, non vai in vacanza la mia impronta di carbonio e la tua sono sovrapponibili.
Le quattro che cose che pensi di fare per "ridurre i consumi" quella sì che è ipocrisia.
Fai un po' quella vita e poi mi dici quanto resisti.
No no, non hai capito una sega, e qui lo hai chiaramente dimostrato.
IO NON HO ALCUNA IPOCRISIA NEL MIO STILE DI VITA. Io so che consumo, inquino, la mia medda finisce in Africa e uccide qualche bambino che non sia quello del mio vicino, so che l'auto elettrica è una cagata che non cambierà il consumo di energia relativo ai trasporti (anzi, aumenterà perché i mezzi sono sempre più grandi e la scusa delle batterie peggiora le cose) e non diminuirà la quantità di sostanze inquinanti immesse nell'atmosfera e peggiorerà quelle sparse in acqua e terreni (che giusto a caso non sono mai nominati come inquinamento dilagante, quello che conta oggi è solo ed esclusivamente la CO2 e equivalenti gas serra).
Io sono consapevole che il gas e la benzina che consumo vengono da posti in cui chi si arricchisce lo fa a scapito della popolazione e bruciare petrolio estratto in così grandi quantità sbilancia la percentuale dei gas serra accumulati nel sottosuolo i milioni di anni. In effetti lo sapevo da quando ero alle elementari perché non ero stupido e non mi serviva "ll rapporto ufficiale di nessuno scienziato" per comprendere che se brucio qualcosa produco fumo e gas e se quel qualcosa lo estraggo tutto d'un colpo come stiamo facendo c'è qualcosa che non torna poi.
Così come sapevo sin dalle elementari che un albero non è ecologico e non serve a un cazzo contro l'inquinamento, perché assorbe CO2 mentre vive ma poi torna a essere CO2 quando muore! O piantiamo alberi che vivono e crescono in dimensione in eterno, oppure a qualcuno manca il senso i circolarità dell'ecosistema per dire che un albero è utile contro l'inquinamento.
Io sono consapevole al 100% della mia impronta ecologia sul pianeta e le ingiustizie che il mio stile di vita pone sugli altri. Il fatto che eventualmente me ne freghi non mi rende di certo ipocrita, al massimo egoista (cosa che accomuna tutti gli umani).
Non sono un ipocrita che pensa che pagare la RAEE da 3 euro basta a rendere innocuo un prodotto con plastiche, gomme, trattamenti speciali impossibili da revertire (scusa ma mi viene solo la parola inglese) con prodotti chimici velenosi, anzi, farlo rinascere come un nuovo prodotto, io non penso che il green deal che mi sta costando parecchio economicamente (a me che lavoro e pago le tasse onestamente) favorirà in qualche modo me o il pianeta neanche nel lungo periodo, figuriamoci ora che richiede un aumento di risorse per produzione es estrazione, io non credo in un sacco di cose che VOI usate per nascondervi, tutto concentrato in questo tuo post dove fai finta di non vedere. A partire dal "e ma servono dei rapporti ufficiali". Certo, deve essere il ladro a dirti dove ha rubato per certificare che c'è stato un furto, quello che sono i fatti facciamo finta che siano falsi finche non c'è un ente che certifica la cosa.
La tua è IPOCRISIA AL 100%, per fare finta che il fenomeno non c'è e continuare con la coscienza pulita dicendoti allo specchio "io ho fatto tutto quello che mi hanno chiesto di fare, spetta agli altri controllare e fare quello che devono, quindi sono a posto e posso continuare a vivere inquinando come prima perché tanto poi riciclano tutta la mia medda a dovere.. ho pagato la RAEE e che cazz!".
azi_muth
26-09-2025, 12:57
Mi sembra che questo post sia emblematico della tua confusione.
Divertente dici agli altri che sono confusi ma non sai cos'è un mercato inserito in un sistema istituzionale.
Ottimo! Vediamo di fare chiarezza.
Prima dici che il mercato non si può riformare in un colpo, che non è una mente (quando invece è una intera mente collettiva che risponde a certi stimoli, ovviamente di una certa entità, come qualunque individuo).
Dici che per molti conta il prezzo, e che se ne frega di dove e come è prodotto.
Poi finisci dicendo che ha "vinto" l'idea ecologista che equivale a una rivoluzione del mercato (che prima hai affermato non poteva essere cambiata drasticamente) che va contro proprio al la questione prezzi ed economia sostenibile , intesa come economia che può sopravvivere finanziariamente ed essere competitiva.
Il mercato è il sistema dove le domanda (chi vuole comprare) e l'offerta (chi vuole vendere) interagiscono. Ma il mercato non decide le regole in proprio, ma lo Stato (e nel caso dell'Italia anche un organismo sovranazionale che l'EU e anzi esiste una separazione tra enti regolatori e mercato).
E lo stato, in una democrazia, traduce valori e volontà della sua società civile in leggi e regolamenti.
Sempre perchè siamo in una democrazia tali valori sono SEMPRE frutto di una mediazione e dove ANCHE le istanze minoritarie devono essere prese in considerazione.
Tutto questo per dire che anche se le istanze ecologiche hanno vinti questo vengono temperate dalle istanze di chi mette davanti altre priorità, tipo quelle economiche.
Ed è probabilmente questo che ai massimilisti come te sembra ipocrisia, ma le società non cambiano tutte insieme e tutte allo stesso modo.
Delle due una.
L'ipocrisia che qui si sta addossando alle politiche ecologiche UE è proprio quella di voler far sembrare pulito qualcosa che in verità non lo è.
La sola delocalizzazione è fare finta che il problema sia risolto.
Il nascondersi dietro a "eh ma ognuno a casa propria fa quello che vuole, quindi se vado in Ghana dove letteralmente muoiono di fame e l'ecologia è l'ultimo dei loro pensieri e sparpaglio i miei rifiuti là, non infrango alcuna legge morale o etica perché rispetto la loro libertà di non fare niente per l'ecologia e allo stesso tempo mi libero della mia medda a costo zero".
Se non è ipocrisia questa.
No non è ipocrisia ma è quello che si puo' fare, perchè il mercato che puoi regolare è quello di tua competenza. Quando esci da quella sfera puoi fare ben poco.
Comunque se hai dei suggerimenti puoi avanzarli.
A parte le date che ho evidenziato, che significa che fino a quella data è stato concesso di tutto e di più, alla legiferazione va anche abbinato il controllo. E pensate le conseguenze.
Perché bello scrivere cose auliche e poi te ne sbatti altamente se dai tuoi porti partono intere navi pieni di container di medda e tu dici che è tutto a posto perché vanno in un paese (mentre magari finiscono in un altro) o che è tutto lecito perché hai venduto la medda in maniera più che legale (essendo una risorsa riciclabile (ovviamente in teoria) qualcuno sarà libero di farci i soldi, no? E una volta che cambia la proprietà, alt, non spetta più a noi sapere che fine fa, noi siamo a posto così.
Ripeto, in Africa non arriva un battellino dalla Costa d'Avorio che scarica 4 carriole di terre inquinate, arrivano INTERI BASTIMENTI di rifiuti elettronici (quindi non certo da staterelli morti di fame, ma dalle grandi "civiltà" occidentali) e nessuno sa niente, nessuno vede la merca arrivare nei porti, nessuno la vede caricarla, nessuno si chiede perché 100 navi cargo al mese sono dirette in Ghana, famosissimo Stato noto per avere un consumo pro capite di beni superiore a quello della Svizzera.
Facile dire "eco mafie", credendo che siano cose di cui chi legifera e dovrebbe fare controlli non sappia nulla.
In realtà questo modus operandi è insito nella politica che è stata fatta.
Si ma si tratta sempre che qualcuno si è preccupato abbastanza da studiare il problema, scrivere un regolamento, sensibilizzare un maggioranza sufficiente mettendo d'accordo 27 paesi, passare un iter legislativo di 1-2 anni per poi arrivare ad una legge che molto probabilmente non esiste in nessun altro continente, perchè diciamo chiaramente il sistema economico gira in questo modo da quando esiste la storia dell'uomo.
Invece di apprezzarlo e dire che viviamo in un continente illuminato diciamo che siamo ipocriti.
E questi rapporti chi li stende?
Hai cominciato il discorso dicendo che il mercato è una cosa che non si può cambiare improvvisamente ed è un soggetto che non può essere soppresso, pena la morte per fame per tutti i cittadini che ne fanno parte.
Allora, potrebbe mai una commissione Europea svelare che i nostri rifiuti vanno in un posto dove lo smaltimento è praticamente gratuito sollevando polemiche sui controlli (il mercato reagisce, altro che non pensa, non è mica un soggetto completamente passivo) e innescando tutta la serie di controlli su COME è stata organizzata finora la questione smaltimento?
Alcuni giornalisti in effetti ficcando il naso troppo a fondo ci hanno lasciato la pelle, sarà perché è tutto regolare, certo.
I giornalisti scrivono per fare click o vendere giornali.
I rapporti su questi temi li scrivono le organizzazioni internazionali o regionali.
Ripeto hanno fatto dei regolamenti in tal senso. Riusciranno a limitare il fenomeno? Vedremo.
Non si puo' dire chemanchi la voltà, se mancasse la volontà semplicemente non si farebbe nulla.
Certo che non si puo' chiamare ipocrita chi non fa nulla e non gli frega nulla di farlo come il
99% del mondo.
Il vero scandalo che è poi la cosa che smaschera tuta questa ipocrisia è che filiera del riciclo NON ESISTE in EUROPA!
Che sostanzialmente una balla.
esistono i regolamenti esistono le filiere.
l'Italia è uno dei paesi che ricicla di più
https://www.fondazionesvilupposostenibile.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/il-RICICLO-in-ITALIA-2024.pdf
Si potrebbe fare di più? Probabilmente si.
Ma torniamo da capo si tratta di modificare un sistema economico e non lo fai dalla sera alla mattina o con un semplice regolamento.
Questo è il punto. La politica ipocrita è tutta qui, parlare di riciclo, economia circolare, risorse da riutilizzare, mille bei propositi riguardo all'uso alternativo della medda, medda che non va esportata nei paesi morti di fame (ma dopo la fine del 2026) e poi? Zero investimenti in impianti di riciclo e solita soluzioni di portarli da qualche altra parte, se non in Ghana (ormai piena) sarà in qualche altro paese che finge di saper riciclare con finte certificazioni, un po' come il riciclo ecologico delle scorie radioattive promesso dalle aziende francesi, che poi scaricavano tutto a Mururoa.
Abbiamo già parlato di questo e ti ho gia risposto.
A noi, viste le premesse che pure tu hai scritto, interessa che il costo sia minimo per non dover intaccare i costi dell'economia e renderci più poveri (quella cosa che dici non essere la soluzione al problema, cioè diminuire lo stile di vita). Pensa a una RAEE decuplicata perché il prodotto va veramente in una centro di riciclo VERO (magari qui in Europa e non in qualche parte remota del mondo difficile se non impossibile da controllare).
Secondo te che impatto avrebbe sull'economia? Tutti più ricchi felici?
Come detto, tutti ecologici con il cu|o degli altri.
Non penso nulla perchè non hai basi oggettive.
E sulle supposizioni non ragiono.
No non, non hai capito una sega, e qui lo hai chairamente dimostrato.
IO NON HO ALCUNA IPOCRISIA NEL MIO STILE DI VITA. Io so che consumo, inquino, la mia medda finisce in Africa e uccide qualche bambino che non sia quello del mio vicino, so che l'auto elettrica è una cagata che non cambierà il consumo di energia relativo ai trasporti (anzi, aumenterà perché i mezzi sono sempre più grandi e la scusa delle batterie peggiora le cose) e non diminuirà la quantità di sostanze inquinanti immesse nell'atmosfera e peggiorerà quelle sparse in acqua e terreni (che giusto a caso non sono mai nominati come inquinamento dilagante, quello che conta oggi è solo ed esclusivamente la CO2 e equivalenti gas serra).
Io sono consapevole che il gas e la benzina che consumo vengono da posti in cui chi si arricchisce lo fa a scapito della popolazione e bruciare petrolio estratto in così grandi quantità sbilancia la percentuale dei gas serra accumulati nel sottosuolo i milioni di anni. In effetti lo sapevo da quando ero alle elementari perché non ero stupido e non mi serviva "ll rapporto ufficiale di nessuno scienziato" per comprendere che se brucio qualcosa produco fumo e gas e se quel qualcosa lo estraggo tutto d'un colpo come stiamo facendo c'è qualcosa che non torna poi.
Così come sapevo sin dalle elementari che un albero non è ecologico e non serve a un cazzo contro l'inquinamento, perché assorbe CO2 mentre vive ma poi torna a essere CO2 quando muore! O piantiamo alberi che vivono e crescono in dimensione in eterno, oppure a qualcuno manca il senso i circolarità dell'ecosistema per dire che un albero è utile contro l'inquinamento.
Io sono consapevole al 100% della mia impronta ecologia sul pianeta e le ingiustizie che il mio stile di vita pone sugli altri. Il fatto che eventualmente me ne freghi non mi rende di certo ipocrita, al massimo egoista (cosa che accomuna tutti gli umani).
Non sono un ipocrita che pensa che pagare la RAEE da 3 euro basta a rendere innocuo un prodotto con plastiche, gomme, trattamenti speciali impossibili da revertire (scusa ma mi viene solo la parola inglese) con prodotti chimici velenosi, anzi, farlo rinascere come un nuovo prodotto, io non penso che il green deal che mi sta costando parecchio economicamente (a me che lavoro e pago le tasse onestamente) favorirà in qualche modo me o il pianeta neanche nel lungo periodo, figuriamoci ora che richiede un aumento di risorse per produzione es estrazione, io non credo in un sacco di cose che VOI usate per nascondervi, tutto concentrato in questo tuo post dove fai finta di non vedere. A partire dal "e ma servono dei rapporti ufficiali". Certo, deve essere il ladro a dirti dove ha rubato per certificare che c'è stato un furto, quello che sono i fatti facciamo finta che siano falsi finche non c'è un ente che certifica la cosa.
La tua è IPOCRISIA AL 100%, per fare finta che il fenomeno non c'è e continuare con la coscienza pulita dicendoti allo specchio "io ho fatto tutto quello che mi hanno chiesto di fare, spetta agli altri controllare e fare quello che devono, quindi sono a posto e posso continuare a vivere inquinando come prima perché tanto poi riciclano tutta la mia medda a dovere.. ho pagato la RAEE e che cazz!".
E quando sei consapevole cosa FAI TU?
A parte fare il piagnone sui forum, puntare il dito sugli altri e blaterare di decrescita (ma col cavolo che vuoi abbandore il tuo stile di vita) cosa diavolo FAI?
Nulla come tutti gli altri, ma ti senti superiore perchè punti il dito.
Sei doppiamente ipocrita!
CrapaDiLegno
26-09-2025, 14:17
Divertente dici agli altri che sono confusi ma non sai cos'è un mercato inserito in un sistema istituzionale.
Ottimo! Vediamo di fare chiarezza.
Sì, facciamo chiarezza, soprattutto sul significato di ipocrisia:
ipocriṡìa (ant. ipocreṡìa e pocriṡìa) s. f. [dal gr. ὑποκρισίη, forma rara per ὑπόκρισις «simulazione», der. di ὑποκρίνω «separare, distinguere», e nel medio ὑποκρίνομαι «sostenere una parte, recitare, fingere»]. – Simulazione di virtù, di devozione religiosa, e in genere di buoni sentimenti, di buone qualità e disposizioni, per guadagnarsi la simpatia o i favori di una o più persone, ingannandole: non è umiltà genuina, è i.; nascondere qualcosa sotto la maschera, sotto il manto dell’i.; Onde nel cerchio secondo s’annida Ipocresia, lusinghe ... (Dante). In senso concreto, atto o detto da ipocrita; comportamento ipocrita: talora le convenzioni sociali sono vere i.; tra noi certe i. sarebbero fuori luogo.
Riporto quanto scritto nella Treccani, così che non si dica che ho cambiato il significato delle cose.
Ipocrisia è dire una cosa e farne un'altra.
Non è rendersi conto delle cose e sbattersene. Quello è cinismo, egoismo, menefreganza, ma non certo ipocrisia.
Quindi partiamo da questa cosa per cominciare a dire che di ipocrisia a me non ne puoi proprio affibiare.
Sintetizzo per evitare inutili enciclopedie:
Il mercato è il sistema dove le domanda (chi vuole comprare) e l'offerta (chi vuole vendere) interagiscono.
[...]
Sempre perchè siamo in una democrazia tali valori sono SEMPRE frutto di una mediazione e dove ANCHE le istanze minoritarie devono essere prese in considerazione.
Tutto questo per dire che anche se le istanze ecologiche hanno vinti questo vengono temperate dalle istanze di chi mette davanti altre priorità, tipo quelle economiche.
Ed è probabilmente questo che ai massimilisti come te sembra ipocrisia, ma le società non cambiano tutte insieme e tutte allo stesso modo.
Vedo che ancora brancoli nel buio con le tue teorie di ipocrisia e massimalismo rivolte a persone che come me sono pienamente consapevoli di tutti gli atti impuri che si fanno e si rendono conto che c'è del marcio proprio perché non si applica la formula del "massimalismo".
Hai appena detto che il mercato si regola su certi principi (che conoscono anche i sassi) e hai detto che la politica gioca a equilibrare le posizioni estreme, tra i verdi che vogliono il mondo dove la cacca della gente non puzzi e tra chi vorrebbe devastare qualsiasi forma di vita per recuperare un euro in più nel conto economico.
Ed è proprio l'equilibrio di queste due facce dove nasce l'ipocrisia: leggi fatte per accontentare i verdi (per quanto possibile, la legge sulla cacca che non puzza la spostiamo un po' più avanti nel tempo) e sistemi REALI per implementare le leggi lasciate al metà.
Perché se non dai seguito alle leggi con i fatti, hai di fatto realizzato un sistema ipocrita che dice di voler fare una cosa e invece se ne fa un 'altra (vedi il primo paragrafo).
Su questa cosa non hai niente da contestare, se non voler negare che i fatti hanno seguito le parole, cosa che invece, non è assolutamente vera, e vediamo il perchè.
No non è ipocrisia ma è quello che si puo' fare, perchè il mercato che puoi regolare è quello di tua competenza. Quando esci da quella sfera puoi fare ben poco.
Ecco la prima dimostrazione: non è ipocrisia perché mi fermo dove posso. E dove posso? Ovviamente fino ai miei confini.
La domanda è: perché quindi promulgo delle leggi per poi non essere capace di controllare che abbiano effetto? Semplice, perché in espagnòl.. costas de menos. Ho in un sol colpo accontentato i finti green (che vogliono il green solo nel giardino di casa loro) e i produttori che ovviamente non vogliono pagare per cose che altri non fanno e vanno direttamente fuori mercato.
Comunque se hai dei suggerimenti puoi avanzarli.
Il suggerimento è semplice: fai i centri di smaltimento in Europa e ricicli il 100% di quello che produci. Lo scarto non trattabile lo seppellisci a casa tua (Europa) definendo i luoghi preposti con la contentezza di tutti i (finti) verdi che abitano in quelle zone.
Non permetti a nessuna nave di lasciare i porti con immondizia o parti di scarto, e lo equipari al divieto di esportazione di valore, visto che i rifiuti sono una risorsa e sono economicamente convenienti.
Per rifiuti ovviamente intendo quelli veri, cioè i prodotti chimici, i RAEE, tessuti in plastiche con trattamenti speciali, mica il vetro, il PET e la carta che le ricicla anche ammio cugggino.
Quando hai legiferato in tal senso e HAI COSTRUITO I CENTRI DI RICICLO, allora parliamo di ciò che fugge al controllo come ecomafia e farabutto locale.
In mancanza di tutto quanto detto prima, sei a quella metà strada detta prima che tu IPOCRATICAMENTE hai detto essere ok perché non puoi controllare quello che non è più tuo.
Quindi prima fai in modo che il tuo rimanga tuo, e poi lo controlli.
Si ma si tratta sempre che qualcuno si è preccupato abbastanza da studiare il problema, scrivere un regolamento, sensibilizzare un maggioranza sufficiente mettendo d'accordo 27 paesi, passare un iter legislativo di 1-2 anni per poi arrivare ad una legge che molto probabilmente non esiste in nessun altro continente, perchè diciamo chiaramente il sistema economico gira in questo modo da quando esiste la storia dell'uomo.
Quindi stai dicendo che il regolamento è fatto per fare quello che può, non quello che deve.
Mi sfugge se davvero comprendi quello che scrivi se poi sotto scrivi queste altre cose:
Invece di apprezzarlo e dire che viviamo in un continente illuminato diciamo che siamo ipocriti.
Ma apprezzare cosa?
Un regolamento che finisce a metà strada rispetto a quello che dovrebbe fare per far finta che si è fatto il possibile e tanti saluti al fero scopo, cioè rendere innocui per quanto possibile una serie di prodotti altamente inquinanti?
Questa si chiama IPOCRISIA! Dico che voglio ridurre l'impatto ecologico con il riciclo, ma poi me ne sbatto se per riciclo significa buttare le cose a casa di altri.
Ma stai scherzando o davvero credi in quello che scrivi?
I giornalisti scrivono per fare click o vendere giornali.
I rapporti su questi temi li scrivono le organizzazioni internazionali o regionali.
Organizzazioni internazionali che denunciano da eoni questo comportamento (i filmati da dove credi provengano? Generati con l'AI?) ma a cui nessuno presta attenzione per il semplice motivo che a nessuno interessa (te compreso che dici che va bene così, è un compromesso accettabile e non possiamo andare a controllare quello che fanno gli altri a casa propria.. senza pensare quanto "propria" è quella casa che tutti abusano).
Ripeto hanno fatto dei regolamenti in tal senso. Riusciranno a limitare il fenomeno? Vedremo.
Non si puo' dire chemanchi la voltà, se mancasse la volontà semplicemente non si farebbe nulla.
Certo che non si puo' chiamare ipocrita chi non fa nulla e non gli frega nulla di farlo come il
99% del mondo.
"Riusciranno" è la parola sbagliata. Avrebbero già dovuto se davvero avessero voluto. Come detto la strategia di vendere i rifiuti e buttarli a casa degli altri è vecchia come me e non è certo da domani che questa cosa cambia (lo hai detto tu stesso, il mercato non si cambia dall'oggi al domani ed è tutto un compromesso).
Strategia che non cambia perché a parte le parole sulla carta, non si sono avviati i corrispettivi investimenti per rendersi autonomi in questa cosa del riciclo. Non pensi che se senza impianti di riciclo come era 40 anni fa il sistema non è destinato a cambiare neanche domani?
Il mio pensiero è quello, perché altrimenti invece dell'ipocrisia ci vedo proprio dolo.
Che sostanzialmente una balla.
esistono i regolamenti esistono le filiere.
l'Italia è uno dei paesi che ricicla di più
https://www.fondazionesvilupposostenibile.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/il-RICICLO-in-ITALIA-2024.pdf
Ma lo hai letto il rapporto? E lo hai anche capito?
Leggiti anche solo il capitolo riguardo ai rifiuti RAEE. Si parla solo ed esclusivamente di CENTRI DI RACCOLTA, efficienza di raccolta, percentuale tra prodotto e raccolto, metodi per tracciare il rifiuto fino al centro della raccolta.
Hai letto centro di riciclo? Modalità di smaltimento degli intrattabili? Verifica del grado di efficacia contro l'inquinamento del percolato in questi inesistenti centri?
No, solo come raccogliere (cioè ammucchiare) al meglio questi rifiuti.. che indovina poi dove vanno VISTO CHE NON ABBIAMO I CENTRI ADEGUATI PER LO SMALTIMENTO DI RAEE?
Ecco bravo, hai capito.
Non stiamo parlando di carta o vetro, ma di RAEE.
In quello stesso rapporto si identifica il nuovo problema della raccolta dei tessuti polimerici. Cioè oggi si ci si è accorti di quel problema. La dice tutta sull'interesse e la tempestività delle politiche IPO-GREEN (che sta per ipocrite-green) dell'Europa. Fino a ieri quindi dove finivano? L'Europa non lo sapeva?
Si potrebbe fare di più? Probabilmente si.
Ma torniamo da capo si tratta di modificare un sistema economico e non lo fai dalla sera alla mattina o con un semplice regolamento.
CVD, tutto già espresso prima.
SI può sempre fare di più, ma deve essere concreto. Il solo parlare o scrivere sulla carta dei propositi rimane fare niente.
Abbiamo già parlato di questo e ti ho gia risposto.
Con una risposta vuota.
Non penso nulla perchè non hai basi oggettive.
E sulle supposizioni non ragiono.
E no, le basi oggettive ci sono, perché pensare che 3 euro bastino per prendere un televisore, portarlo in un centro di raccolta da cui poi va selezionato e smistato in un centro di riciclaggio, dove viene smontato e ridotto nelle sue parti più semplici le quali saranno ancora un'altra volta selezionate e distribuite quando possibile verso altri centri di riciclaggio specifici (plastiche, vetro, metallo), che la parte elettronica sarà smontata e i pezzi ceramici divisi da quelli silicei e il residuo non trattabile finisca in un posto sicuro (che non esiste perché mai indicato) direi che è da VERI IPOCRITI che fanno la scimmietta che non vuole vedere.
Più facile pensare che bastano per portarlo ad un porto dove sarà venduto come "risorsa" a qualche intermediario e poi scaricato da qualche parte nel mondo a spese di qualcun altro.
E quando sei consapevole cosa FAI TU?
A parte fare il piagnone sui forum, puntare il dito sugli altri e blaterare di decrescita (ma col cavolo che vuoi abbandore il tuo stile di vita) cosa diavolo FAI?
Nulla come tutti gli altri, ma ti senti superiore perchè punti il dito.
Sei doppiamente ipocrita!
Ma io non ho mai detto che voglio fare qualcosa, né che mi interessi la cosa né, e tanto meno credo che interessi a chi ha interessi opposti che quella cosa sia davvero applicata perché è un danno economico per tutti.
La differenza è questa, mio caro.
Rivedi la tua definizione di IPOCRITA, perché quello che ci cade dentro in pieno sei tu che giustifichi finte manovre di facciata mentre il pianeta piange nella stessa maniera, visto che l'inquinamento è lo stesso (o di più se ci mettiamo il trasporto verso terre lontane, ma non arrivo a questo punto di "ecologismo") e in più sfanculiamo altri popoli a farsi carico della nostra medda.
Ripeto IO LO SO e per quanto ti riguarda potrei anche sbattermene perché NON VOGLIO CAMBIARE il mio stile di vita, ma lo so, pienamente consapevole. So che i miei nipoti (non ho figli, e questo è già un contributo notevole da parte mia alla riduzione del consumo delle risorse mondiali, quindi anche all'inquinamento) e i loro figli vivranno in un mondo sempre peggiore e non c'è alternativa fino al crack che prima o poi avverrà che rimetterà tutto in equilibrio (che non vuol dire vita migliore, ma vita di merda almeno stabile). Vita peggiore che combacerà, guarda caso, con minore uso di risorse e quindi capacità di inquinamento.
Tu invece fai finta di non sapere e in più credi che le manovre fatte aiutino a migliorare le situazione.
Quindi o sei un ingenuo dalla facile manipolazione oppure in verità lo sai ma fai green washing con la tua coscienza per sentirti libero di fare anche domani le stesse cose che facevi ieri (e magari qualcosa di più, dato che le nuove leggi sono un miglioramento, approfittiamo pure di questo miglioramento).
P.S: per mancanza di alternativa intendo una alternativa positiva.. L'alternativa che esiste e arrivare ad avere tensioni sociali fino allo scoppio di una nuova guerra che imporrà chi saranno i nuovi ricchi (che potrebbero essere diversi da quelli di oggi) e chi invece continuerà ad essere sfruttato, magari pure ridotto di numero che non fa mai male avere meno tensioni interne in questi paesi che poi sfociano in guerre civili e movimenti di migranti che nessuno vuole.
azi_muth
26-09-2025, 14:35
Vedo che ancora brancoli nel buio con le tue teorie di ipocrisia e massimalismo rivolte a persone che come me sono pienamente consapevoli di tutti gli atti impuri che si fanno e si rendono conto che c'è del marcio proprio perché non si applica la formula del "massimalismo".
Infatti credo che ti sei scelto un nick che ti rispecchia benissimo "Crapa di Legno"
Nomen Omen
Hai appena detto che il mercato si regola su certi principi (che conoscono anche i sassi) e hai detto che la politica gioca a equilibrare le posizioni estreme, tra i verdi che vogliono il mondo dove la cacca della gente non puzzi e tra chi vorrebbe devastare qualsiasi forma di vita per recuperare un euro in più nel conto economico.
Ed è proprio l'equilibrio di queste due facce dove nasce l'ipocrisia: leggi fatte per accontentare i verdi (per quanto possibile, la legge sulla cacca che non puzza la spostiamo un po' più avanti nel tempo) e sistemi REALI per implementare le leggi lasciate al metà.
Perché se non dai seguito alle leggi con i fatti, hai di fatto realizzato un sistema ipocrita che dice di voler fare una cosa e invece se ne fa un 'altra (vedi il primo paragrafo).
Su questa cosa non hai niente da contestare, se non voler negare che i fatti hanno seguito le parole, cosa che invece, non è assolutamente vera, e vediamo il perchè.
Si chiama democrazia e bisogna anche includere gli interessi di chi non gli frega nulla dell'ambiente.
Funziona così. Pensa solo che nelle dittature però dell'ambiente non frega un cippa a nessuno.
Ma le Crape di Legno non lo capiscono
Ecco la prima dimostrazione: non è ipocrisia perché mi fermo dove posso. E dove posso? Ovviamente fino ai miei confini.
La domanda è: perché quindi promulgo delle leggi per poi non essere capace di controllare che abbiano effetto? Semplice, perché in espagnòl.. costas de menos. Ho in un sol colpo accontentato i finti green (che vogliono il green solo nel giardino di casa loro) e i produttori che ovviamente non vogliono pagare per cose che altri non fanno e vanno direttamente fuori mercato.
Promulgo le leggi dove posso.
Ma le Crape di Legno non lo capiscono
Il suggerimento è semplice: fai i centri di smaltimento in Europa e ricicli il 100% di quello che produci. Lo scarto non trattabile lo seppellisci a casa tua (Europa) definendo i luoghi preposti con la contentezza di tutti i (finti) verdi che abitano in quelle zone.
Non permetti a nessuna nave di lasciare i porti con immondizia o parti di scarto, e lo equipari al divieto di esportazione di valore, visto che i rifiuti sono una risorsa e sono economicamente convenienti.
Per rifiuti ovviamente intendo quelli veri, cioè i prodotti chimici, i RAEE, tessuti in plastiche con trattamenti speciali, mica il vetro, il PET e la carta che le ricicla anche ammio cugggino.
Quando hai legiferato in tal senso e HAI COSTRUITO I CENTRI DI RICICLO, allora parliamo di ciò che fugge al controllo come ecomafia e farabutto locale.
In mancanza di tutto quanto detto prima, sei a quella metà strada detta prima che tu IPOCRATICAMENTE hai detto essere ok perché non puoi controllare quello che non è più tuo.
Quindi prima fai in modo che il tuo rimanga tuo, e poi lo controlli.
Che poi è quello che si sta procedendo a fare, a cominciare dai rifiuti nucleari per esempio.
Ma sono processi che richiedono cambiamenti di filiera.
Ma al solito le Crape di Legno non lo capiscono
Quindi stai dicendo che il regolamento è fatto per fare quello che può, non quello che deve.
Mi sfugge se davvero comprendi quello che scrivi se poi sotto scrivi queste altre cose:
Di solito si fa quello che si puo', per i miracoli bisogna attrezzarsi.
Risassume pienamente la stupidità, l'ignoranza, la velleitarietà, e la mancanza di pragamatismo di un massimalista.
Insomma una Crapa di Legno.
Ma apprezzare cosa?
Un regolamento che finisce a metà strada rispetto a quello che dovrebbe fare per far finta che si è fatto il possibile e tanti saluti al fero scopo, cioè rendere innocui per quanto possibile una serie di prodotti altamente inquinanti?
Questa si chiama IPOCRISIA! Dico che voglio ridurre l'impatto ecologico con il riciclo, ma poi me ne sbatto se per riciclo significa buttare le cose a casa di altri.
Ma stai scherzando o davvero credi in quello che scrivi?
Giusto meglio non fare NULLA così non si è ipocriti.
Organizzazioni internazionali che denunciano da eoni questo comportamento (i filmati da dove credi provengano? Generati con l'AI?) ma a cui nessuno presta attenzione per il semplice motivo che a nessuno interessa (te compreso che dici che va bene così, è un compromesso accettabile e non possiamo andare a controllare quello che fanno gli altri a casa propria.. senza pensare quanto "propria" è quella casa che tutti abusano).
I filmati non sono rapporti, non fornuscono stime sul fenomeno, provenienza, non danno certezze di alcun tipo sul quale poi orientare una politica.
Ma che lo dico a fare? Tu sei manco a dirlo una Crapa di Legno.
"Riusciranno è la parola sbagliata. Avrebbero già dovuto se davvero avessero voluto. Come detto la strategia di vendere i rifiuti e buttarli a casa degli altri è vecchia come me e non è certo da domani che questa cosa cambia (lo hai detto tu stesso, il mercato non si cambia dall'oggi al domani ed è tutto un compromesso).
Strategia che non cambia perché a parte le parole sulla carta, non si sono avviati i corrispettivi investimenti per rendersi autonomi in questa cosa del riciclo. Non pensi che se senza impianti di riciclo come era 40 anni fa il sistema non è destinato a cambiare neanche domani?
Il mio pensiero è quello, perché altrimenti invece dell'ipocrisia ci vedo proprio dolo.
Ma lo hai letto i lrapporto? E lo hai capito?
leggiti anche solo il capitolo riguardo ai rifiuti RAEE. Si parla solo ed esclusivamente di CENRI DI RACCOLTA, efficienza di raccolta, percentuale tra prodotto e raccolto, metodi per tracciare il rifiuto fino al centro della raccolta.
Hai letto centro di riciclo? Modalità di smaltimento degli intrattabili? Verifica del grado di efficacia contro l'inquinamento del percolato in questi inesistenti centri
No, solo come raccogliere (cioè ammucchiare) al meglio questi rifiuti.. che indovina poi dove vanno VISTO CHE NON ABBIAMO I CENTRI ADEGUATI PER LO SMALTIMENTO DI RAEE?
Ecco bravo, hai capito.
Non stiamo parlando di carta o vetro, ma di RAEE.
In quello stesso rapporto si identifica il nuovo problema della raccolta dei tessuti polimerici. Cioè oggi si ci si è accorti di quel problema. La dice tutta sull'interesse e la tempestività delle politiche IPO-GREEN (che sta per ipocrite-green) dell'Europa. Fino a ieri quindi dove finivano? L'Europa non lo sapeva?
CVD, tutto già espresso prima.
SI può sempre fare di più, ma deve essere concreto. Il solo parlare o scrivere sulla carta dei propositi rimane fare niente.
Si fa quello che si puo', ma capirlo per le crape di legno è difficile.
Ma io non ho mai detto che voglio fare qualcosa, né che mi interessi la cosa né, e tanto meno credo che interessi a chi ha interessi opposti che quella cosa sia davvero applicata perché è un danno economico per tutti.
La differenza è questa, mio caro.
Rivedi la tua definizione di IPOCRITA, perché quello che ci cade dentro in pieno sei tu che giustifichi finte manovre di facciata mentre il pianeta piange nella stessa maniera, visto che l'inquinamento non è lo stesso (o di più se ci mettiamo il trasporto verso terre lontane, ma non arrivo a questo punto di "ecologismo") e in più sfanculiamo altri popoli a farsi carico della nostra medda.
Ripeto IO LO SO e per quanto ti riguarda potrei anche sbattermene perché NON VOGLIO CAMBIARE il mio stile di vita, ma lo so, pienamente consapevole. So che i miei nipoti (non ho figli, e questo è già un contributo notevole da aperte mia al consumo delle risorse mondiali, quindi anche all'inquinamento) e i loro figli vivranno in un mondo sempre peggiore e non c'è alternativa fino al crack che prima o poi avverrà che rimetterà tutto in equilibrio (che non vuol dire vita migliore, ma vita di merda almeno stabile).
Tu invece fai finta di non sapere e in più credi che le manovre fatte aiutino a migliorare le situazione.
Quindi o sei un ingenuo dalla facile manipolazione oppure in verità lo sai ma fai green washing con la tua coscienza per sentirti libero di fare anche domani le stesse cose che facevi ieri (e magari qualcosa di più, dato che le nuove leggi sono un miglioramento, approfittiamo pure di questo miglioramento).
Insomma non fai un caxxo, rompi i coglioni agli altri e sei doppiamente ipocrita perchè pur sapendolo non fai quello che auspichi.
FATE la decrescita, ma poi vive come tutti...
Che è esattamente la definizione di ipocrita.
Ma perchè parlo con uno che si autodefinisce "Crapa di Legno"?
lasciamo perdere.
CrapaDiLegno
26-09-2025, 14:58
Infatti credo che ti sei scelto un nick che ti rispecchia benissimo "Crapa di Legno"
Nomen Omen
Si chiama democrazia e bisogna anche includere gli interessi di chi non gli frega nulla dell'ambiente.
Funziona così. Pensa solo che nelle dittature però dell'ambiente non frega un cippa a nessuno.
Ma le Crape di Legno non lo capiscono
Promulgo le leggi dove posso.
Ma le Crape di Legno non lo capiscono
Che poi è quello che si sta procedendo a fare, a cominciare dai rifiuti nucleari per esempio.
Ma sono processi che richiedono cambiamenti di filiera.
Ma al solito le Crape di Legno non lo capiscono
Di solito si fa quello che si puo', per i miracoli bisogna attrezzarsi.
Risassume pienamente la stupidità, l'ignoranza, la velleitarietà, e la mancanza di pragamatismo di un massimalista.
Insomma una Crapa di Legno.
Giusto meglio non fare NULLA così non si è ipocriti.
I filmati non sono rapporti, non fornuscono stime sul fenomeno, provenienza, non danno certezze di alcun tipo sul quale poi orientare una politica.
Ma che lo dico a fare? Tu sei manco a dirlo una Crapa di Legno.
Si fa quello che si puo', ma capirlo per le crape di legno è difficile.
Insomma non fai un caxxo, rompi i coglioni agli altri e sei doppiamente ipocrita perchè pur sapendolo non fai quello che auspichi.
FATE la decrescita, ma poi vive come tutti...
Che è esattamente la definizione di ipocrita.
Ma perchè parlo con uno che si autodefinisce "Crapa di Legno"?
lasciamo perdere.
Va be', alla fine finiti i deboli argomenti che avevi sei passato all'attacco personale.
Hai detto per 4 post che non sei ipocrita nonostante sei consapevole che le manovre messe in atto non servono a un cazzo e l'inquinamento rimane quello di prima e si fa finta che non ci sia nessuna esportazione verso i paesi come i Ghana perché "nessuno" fa un report ufficiale della cosa.
Le navi che arrivano non le vede partire e arrivare nessuno.
Poi dico che so del fenomeno, so che non serve a nulla la politica intrapresa perché servirebbe ben altro, e allora sono un ipocrita.
Mi sa che neanche tu sei ipocrita, sei solo un pollo che non capisce un cazzo di quello che lo circonda ed etichetta le persone pure sbagliando la definizione (ipocrita è dire una cosa e farne un'altra, che è quello che hai fatto tu, io non ho mai detto di voler fare nulla di diverso da quello che già faccio e le cui conseguenze sono pienamente consapevole).
Alla fine mio caro, tu fai esattamente quello che faccio io, cioè un cazzo per aiutare l'ambiente. Solo che IO SONO CONSAPEVOLE della cosa, tu, da pollo, credi invece di contribuire a migliorare la situazione. Consumando uguale (o anche più di me, non lo sapremo mai). Anzi credi , come i bravi gretini, che le cose le devono fare gli altri, quindi ben venga che l'Europa abbia fatto le leggi per vietare le cose che non può controllare che non siano fatte.
Siamo ben oltre il livello di ipocrisia, e per educazione non ti dico qual è.
azi_muth
26-09-2025, 17:00
Va be', alla fine finiti i deboli argomenti che avevi sei passato all'attacco personale.
Hai detto per 4 post che non sei ipocrita nonostante sei consapevole che le manovre messe in atto non servono a un cazzo e l'inquinamento rimane quello di prima e si fa finta che non ci sia nessuna esportazione verso i paesi come i Ghana perché "nessuno" fa un report ufficiale della cosa.
Le navi che arrivano non le vede partire e arrivare nessuno.
Poi dico che so del fenomeno, so che non serve a nulla la politica intrapresa perché servirebbe ben altro, e allora sono un ipocrita.
Non è un attacco personale sei tu che autodefinisci "Crapa di Legno"
e sono assolutamente d'accordo visto che hai problemi di comprensione di un testo scritto.
Sei una Crapa di Legno, sono io che non avevo colto l'avvertimento.
Alla fine mio caro, tu fai esattamente quello che faccio io, cioè un cazzo per aiutare l'ambiente. Solo che IO SONO CONSAPEVOLE della cosa
Beh no questo lo detto io. Non hai nemmeno l'intelligenza e l'originalità per esprimere una pensiero ma prendi quelli degli altri...che tristezza.
Ribadisco sei consapevole, ma in buona sostanza, sali in cattedra a rompere i coglioni agli altri su cosa dovrebbero fare, ma tu personalmente non fai nulla.
E' la definizione dell'ipocrita.
OW aveva ragione
"Mai discutere con una crapa di legno, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza."
Guarda hai vinto.
Max Power
26-09-2025, 22:20
Potete togliere il "Tutti" dal titolo: io non lo sono :asd:
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