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View Full Version : L'angolo genitore/figli/videogiochi: chi è chi e manuali d'uso che nessuno ha scritto


Custode
18-09-2025, 16:59
Inizio come i grandi presentatori del Festival:

se siamo qui, vorrei ringraziare gli utenti Alekos Panagulis e Lollauser per aver dato l'abbrivio alla nascita di questa discussione, senza di loro nulla di quello che stat...no, vabè, semplicemente non mi sarebbe mai venuta in mente ^__^'

Fatti i doverosi ringraziamenti, la seconda premessa è che, ringraziando il cielo o chi per lui, siamo invecchiati e, da giovincelli/e sbarbatelli/e che eravamo, qualcuno ha avuto pietà di noi, della nostra nerdaggine e delle nostre passioni videoludiche -e non-, ci ha accolti, ha premesso noi di "figliare" e di trasmettere i geni della nerdaggine alla nostra amata prole.

Tornando un attimo seri, il senso del thread è:
come vivete il vostro triangolo amoroso genitore/figli/videogiochi?
Siete riusciti a trasmettere la vostra passione, o siete frenati da quello che potreste scatenare? Anche perchè, e questa è la scoperta dell'acqua calda, videogiocare oggi per i figli, non è la stessa cosa che era ieri per noi: le possibilità sono infinite, e così, anche i "pericoli".

Io per ora, mi fermo qui:
sono per natura logorroico, pesante, e quando un argomento mi piace parto per la tangente scrivendo fiumi di inchiostro.

Parlerò del Custode papà che videogioca con sua figlia tra qualche post, con tutto quello che comporta oggi far videogiocare un figlio, tra pregi, difetti, gioie, timori e costi.
Mi fermo qui e lascio a voi la parola :).

ray_hunter
18-09-2025, 20:27
Io inizio, quando aveva poco più di 2 anni, a mettermelo in braccio giocando a tutti i titoli con l'estetica più cartoon che avevo, in particolare a Plant vs Zombie e a Cuphead. Rimaneva a bocca aperte senza proferire verso mentre ci giocavo, sembrava stregato.

Oggi ha 8 anni e gioca a PvZ sul tablet e Cuphead sulla switch. In particolare a quest'ultimo ci ha messo anni a imparare a giocarci e ora, alla soglia degli 8 riesce a fare il gioco a facile: questo traguardo mi ha reso davvero orgoglioso e gli è valso l'appellativo di Campione di casa.

Poi si è appassionato anche a Street of Rage 4 (non so quante volte ci abbiamo giocato insieme...), poi gioca molto di gusto anche a Crash Bandicoot!!!

Mi ha visto giocare a Lies of P (che per noi è semplicemente Pinocchio), ancora un paio di anni e lo faccio giocare a qualche souls-like

Custode
19-09-2025, 08:46
Anche mia figlia ha 8 anni.

Ho iniziato quasi alla stessa maniera, giocavo la sera, sbracato sul divano di casa, con l'emulatore WiiU, il Cemu, a Super Mario Kart e a Super Mario 3D World: anche lei all'epoca, aveva 2 anni, se non ricordo male. Un giorno, decido di metterle in mano il joypad della 360.

Forse aveva quasi 3 anni: all'inizio in maniera molto impacciata, poi prendendo sempre più confidenza, iniziamo a giocare in coop a Super Mario 3D World: lei era colpita dalla grafica cartoonesca e colorata, dai costumini di Mario e Peach -il suo personaggio preferito!- quando si trasformavano in gatto o castoro! O quando c'erano i livelli che cavalcavi il dinosauro, mi sfugge il nome ora! Li voleva rifare all'infinito.


Insieme, col passare dei mesi, completiamo un sacco di livelli, sblocchiamo mondi e alla fine torniamo pure indietro per recuperare le stelline mancate o i timbrini.

Da lì, il passo a Super Mario Kart: vincevo sempre io, anche andando sempre a sbattere, quindi mi invento una piccola bugia a fin di bene: visto che il punteggio va a numero di posizione, mi invento che chi ha il numero più alto vince, quindi lei che arrivava sempre dodicesima, vinceva, e io che avevo il numero più basso, l'uno, perdevo.

Vi dico solo che due anni fa quando ha scoperto il barbatrucco, non si è arrabbiata, mi ha dato un bacio ^__^'

FirstDance
19-09-2025, 10:56
Io sono bi-papà: noi abbiamo iniziato con qualche gioco per ps3: l'era glaciale o lego batman.
Poi hanno proseguito con i nintendo DS; ora il grande è quasi maggiorenne e gioca con il suo PC soprattutto a Roblox, ma anche ad altri giochi tipo Terraria, undertale. In ogni caso giochi non hardcore. Ha installato RDR2, ma non ci gioca praticamente mai. Ogni tanto gioca con lo smartphone.
La piccola ha sedici anni e gioca (poco) a giochi casual sullo smartphone.

Murphy
19-09-2025, 11:48
Gioco la sera in solitudine e in silenzio, ancora piccola (6 anni) per schermi e videogiochi.
Mia moglie cmq è contraria a farla giocare, dice che è uno spreco di tempo. :D

FirstDance
19-09-2025, 12:25
Mia moglie cmq è contraria a farla giocare, dice che è uno spreco di tempo. :D

In effetti è difficile giustificare la cosa: coordinamento occhio-mano, capacità di prendere decisioni rapidamente.... si vabbè... comunque non è certo un'attività culturale.
Però si perde tempo in tanti modi: videogiocare non è peggio di tanti altri. Anche guardare serie tv è una perdita di tempo.

igiolo
19-09-2025, 12:42
io 43, mia figlia 10
adora giocare con me la sera!
abbiamo finito ormai un botto di giochi, attualmente siamo alle prese con Broken Sword 2 (finito il 1)
è il nostro momento , e mi chiede SEMPRE di giocare
ti consiglio, che spacca tantissimo, It Takes Two (è un CAPOLAVORO ASSOLUTO!) , che abbiamo giocato quando aveva appunto 8 anni.
e tutta la produzione Hazelight


(alla fine è un modo che abbiamo trovato per "stare assieme", sano o meno non so, ma stiamo bene e mi basta)

Custode
19-09-2025, 12:58
io 43, mia figlia 10
adora giocare con me la sera!
abbiamo finito ormai un botto di giochi, attualmente siamo alle prese con Broken Sword 2 (finito il 1)
è il nostro momento , e mi chiede SEMPRE di giocare
ti consiglio, che spacca tantissimo, It Takes Two (è un CAPOLAVORO ASSOLUTO!) , che abbiamo giocato quando aveva appunto 8 anni.
e tutta la produzione Hazelight


(alla fine è un modo che abbiamo trovato per "stare assieme", sano o meno non so, ma stiamo bene e mi basta)

Quoto e sottoscrivo ogni parola per It Takes Two:
abbiamo iniziato a giocarci quando aveva 4 anni e mezzo, ma passati a fatica i primi due boss, ci siamo arenati col terzo, era troppo piccola. Lo abbiamo ripreso ora che ne ha 8, ci stiamo divertendo come matti e siamo quasi alla fine:

il gioco tratta anche una tematica molto forte nel rapporto tra adulti coniugi e adulti/figli, le avventure di Cody e May sapranno anche commuovervi!

Bellissimo da giocare a prescindere, ancora più bello con i propri figli :). Mi ha già chiesto se finito It takes Two ce ne sono altri simili: Split Fiction in arrivo!

igiolo
19-09-2025, 13:02
Quoto e sottoscrivo ogni parola per It Takes Two:
abbiamo iniziato a giocarci quando aveva 4 anni e mezzo, ma passati a fatica i primi due boss, ci siamo arenati col terzo, era troppo piccola. Lo abbiamo ripreso ora che ne ha 8, ci stiamo divertendo come matti e siamo quasi alla fine:

il gioco tratta anche una tematica molto forte nel rapporto tra adulti coniugi e adulti/figli.

Bellissimo da giocare a prescindere, ancora più bello con i propri figli :). Mi ha già chiesto se finito It takes Two ce ne sono altri simili: Split Fiction in arrivo!
abbiamo fatto anche
Brothers: A Tale of Two Sons
the getaway forse meglio di no :sofico:
dopo vorrebbe fare Little Nightmare (la trilogia)

Custode
20-09-2025, 10:01
Come detto in apertura, non sempre in questo mondo è tutto rose e fiori.

Vorrei spendere due parole su Roblox e da qui, fare un discorso più generico sul concetto di videogiocare oggi per i nostri figli.

La premessa foindamentale è che mia figlia, a 8 anni, è la sola tra tutti i suoi compagni/e di scuola, amici/che/ e cugini/e, a non possedere un cellulare personale.

Sia chiaro, io e mia moglie non siamo retrogadi bifolchi del '700 -lei almeno, io ci devo pensare-, quindi nostra figlia, come tutti i bambini oggi, sa usare uno smartphone o un tablet molto meglio del sottoscritto, interagisce con tali strumenti e quant'altro, ed è giusto sia così, è il mondo in cui vivranno, dovranno conoscerlo. Ha dei limiti imposti, ed è quasi sempre la nostra supervisione, poi ci sono le zone grigie dei nonni che viziano e che lasciano usare il cellulare in maniera eccessiva, ma, voglio dire, sono nonni, il loro compito per definizione semantica è viziare i nipoti permettendo loro di fare cose che a noi, loro figli, venivano vietate a suon di frustate e ceffoni educativi sui denti.
E poi, come detto, ci sono i cugini, amici, compagni di scuola: quindi lei non ha, nè avrà mai un cellulare fino a età da decidere o reale necessità sopraggiunta, ma sa perfettamente come funziona quel mondo, e che oltre un certo punto può esserci il baratro fatto da mostri.

Tutto sto preambolo da bigotti per dire che per forza di cose, prima o poi tutti si scontreranno con Roblox e/o affini.
Ora, il punto che mi preme chiarire, non è la solita pantomima del "Roblox è un covo di pedofili e predatori sessuali" che tanto fa notizia da Novella 2000:
primo perchè, anche fosse vero, il mondo dei social, ma anche il mondo "normale", è pieno di queste figure, quindi scoprirli in Roblox è come scoprire l'acqua calda.
Secondo perchè il mantra fondamentale mio e di mia moglie è informare, educare, controllare: non la lasci da sola davanti ad un cellulare. Non la lasci da sola davanti ad un tablet. Non la lasci da sola davanti alla TV. Non la lasci da sola ai giardinetti pubblici. Non la lasci da sola e basta, non a 8 anni, almeno.

Ma, ripeto, il problema legato al videoludo intrinseco in Roblox, a mio avviso, è ben altro, ed è lo stesso che accade quando lasci un bambino davanti ai reel di Tik-Tok o agli shorts o video di Youtube:
Roblox, secondo me, nei bambinbi uccide il senso della progressione, della scoperta, della fatica videoludica.
Mia figlia lasciata davanti a Roblox, cambia 20 giochi in mezz'ora: non fa nulla di male, sono tutti giochi a onor del vero anche carini e ben fatti, ma non hanno uno scopo, una progressione, un inizo o una fine.

Questo, secondo me, annienta il gusto videoludico con cui io sono cresciuto e che me lo ha fatto adorare: quando gioco con mia figlia, gioco a un solo gioco alla volta, perchè voglio che lo capisca e che lo finisca.
It Takes Two, per riprendere un argomento già trattato: ha una storia bellissima, commovente e profonda, poteva essere un gioco completamente privo di storia, sarebbe stato bello lo stesso, ma no, ha una storia e va affrontata, capita, c'è un inizio, un prosieguo degli eventi e una fine. Che, se fatta bene, deve appagare gli sforzi per ottenerla. Quindi si gioca a It Takes Two finchè non si conclude, ora che se ne hanno le capacità.

Roblox è un contenitore che mette in mostra il mare del tutto e del niente da subito: carichi Brookheaven, ci "giochi" 5 minuti, poi passi a un parkour tra i mille, ci giochi 5 minuti, ti scoccia perchè difficile, carichi un Draw qualcosa, simpatico, devi disegnare un oggetto e vince a votazione il migliore tra i 5, ci giochi 5 minuti, poi magari trovi pure la serata che tra i giocartori c'è un mentecatto che disegna peni, carichi Adopt Me, 5 minuti e poi 99 notti nel bosco, 5 minuti e, insomma, ci siamo capiti. Non è videogiocare, è fare binge-gaming, è perdere tempo, è spegnere il cervello. A maggior ragione se poi ti rendi conto che il 99% del tempo in questi giochini li passa a vestire il suo avatar. Ora, per carità, io ho passato anni a vestire la mia Rogue in World of Warcraft, ma lì c'era anche dell'altro -i detrattori di WoW potrebbero notare che ho servito loro un assist per tagliarmi le gambe da solo ^__^'-.

Quindi il succo è: prodotti come Roblox, e cito Roblox perchè sulla bocca di tutti, ma sostituitelo con uno qualunque della miriade di sistemi analoghi là fuori, non è il male videoludico incarnato per dei ragazzini, perchè "cistanno i pedofili!!!", ma per favore! E' il male per quanto detto sopra, è un perdere tempo privo di scopo, saltando in continuazione da un palo all'altro.
E per uno che solitamente perde centinaia di ore per finire JRPG che andrebbero finiti nella metà del tempo, stuprando anche la minima texture perchè artisticamente ben fatta, bè, non è tollerabile.

Questo, ovviamente, secondo me.