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View Full Version : Von der Leyen spinge sull'IA europea: fondi e gigafactory per la sovranità tecnologica


Redazione di Hardware Upg
10-09-2025, 13:14
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/von-der-leyen-spinge-sull-ia-europea-fondi-e-gigafactory-per-la-sovranita-tecnologica_143261.html

Durante lo 'Stato dell'Unione', Ursula von der Leyen ha tracciato le priorità per il futuro dell'Europa. Intelligenza artificiale, transizione verde e difesa sono i pilastri di una strategia che punta a ridurre le dipendenze esterne e rafforzare la competitività industriale

Click sul link per visualizzare la notizia.

Ripper89
10-09-2025, 13:33
Dopo gli 800 miliardi adesso un secondo indebitamento ?
Via ad un nuovo piano per allenare una nostra AI ( nostra davvero o un modello opensource pre-esistente ? ) con hardware americano !

tommy781
10-09-2025, 13:44
Ma quale indipendenza, vuole veramente alzare la voce? Vietino l'esportazione delle macchine litografiche avanzate fuori dal territorio europeo, poi vediamo anche l'America come si pone visto che a loro i blocchi piacciono molto. Ma tanto qua si parla si parla ma il vero problema è che poi c'è la grande lotta sul dove fisicamente investire, che stato prenderà i soldi? Dove avverrà la ricaduta economica? Vistigli sviluppi internazionali veramente qualcuno è disposto a delegare ad altri il possesso delle tecnologie? E se poi ci voltano le spalle?Non è che l'Europa sia un'entità unica e che non possa sfasciarsi. La storia insegna che torneremo ad essere singoli stati nel momento della vera difficoltà.

AlexSwitch
10-09-2025, 14:36
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/von-der-leyen-spinge-sull-ia-europea-fondi-e-gigafactory-per-la-sovranita-tecnologica_143261.html

Durante lo 'Stato dell'Unione', Ursula von der Leyen ha tracciato le priorità per il futuro dell'Europa. Intelligenza artificiale, transizione verde e difesa sono i pilastri di una strategia che punta a ridurre le dipendenze esterne e rafforzare la competitività industriale

Click sul link per visualizzare la notizia.

Mi sembra il proclama di una sognatrice ( eufemismo ):

1) Intelligenza Artificiale: l'Europa è letteralmente al palo, ferma come un gatto di marmo fermaporta! Non abbiamo le nostre architetture per l'hardware, non abbiamo le nostre fonderie con processi avanzati, non abbiamo LLM e servizi AI avanzati. Un ritardo misurabile oramai in anni e centinaia di miliardi di Euro investiti!

2) Transizione verde: il ban del 2035 per i veicoli ICE, così come è stato concepito e portato avanti fino ad oggi, ha fatto solamente danni. L'industria auto europea sta soffrendo tantissimo e con lei tutta la filiera. Con l'aggravante che l'UE non ha una sua tecnologia per batterie efficienti e a costo relativamente contenuto e le ipotetiche " Gigafactory " non avrebbero accesso ad un libero mercato delle materie prime visto che queste sono un monopolio de facto della Cina! La Commissione Von Der Leyen continua ad imporre un qualcosa difficilmente raggiungibile ( ad oggi la diffusione delle BEV sarebbe dovuta essere intorno al 45% del mercato, mentre in realtà siamo al 15% pur con tutti i soldi spesi in incentivi e sovvenzioni ) e tremendamente costoso. Il tutto per un 7% delle emissioni globali di CO2 e ad aver spalancato le porte ai cinesi che possono vendere anche sottocosto!!

3) Difesa: qui il problema oltre che di fondi è anche di potere dei singoli Stati membri dell'Unione. Bisognerebbe creare un organo di difesa comune sovranazionale e finanziarlo a dovere, peccato che l'attuale situazione economica dell'Unione non sia così florida e con prospettive negative.

Mi chiedo in che mondo vivano a Bruxelles!!

Ripper89
10-09-2025, 14:39
Ma quale indipendenza, vuole veramente alzare la voce? Vietino l'esportazione delle macchine litografiche avanzate fuori dal territorio europeo, poi vediamo anche l'America come si pone
Quelle macchine sono realizzate tramite brevetti e progetti USA.
O pensavi veramente che era farina degli olandesi ?
Han localizzato la produzione in Olanda perchè lì c'è il paradiso fiscale, altrimenti le farebbero produrre altrove e noi subiremmo una ripicca con gli interessi.

Niente TSMC, Nvidia, Intel, AMD e Broadcom ? Si torna agli anni 80 !
Ma soprattutto niente più accesso alle infrastrutture militare USA ed alla tecnologia militare USA.

La verità è che gli USA bloccano perchè possono farlo, sono nella posizione per poterlo fare.
Gli altri NO, solo la Cina oggi ha in mano un bastone significativamente grosso da poter contrapporre.

grande lotta sul dove fisicamente investire, che stato prenderà i soldi? Dove vuoi investire ? In Olanda o in Germania ovviamente.
Pensavi all'Italia ?

veramente qualcuno è disposto a delegare ad altri il possesso delle tecnologie? Ad oggi abbiamo delegato quasi tutto ad altri, persino la difesa.

E se poi ci voltano le spalle?Voltare le spalle al mercato più grande ( per ora ) ?
Rispondiamo come abbiamo sempre fatto, accettando quanto imposto.
In sintesi allarghiamo il buco del cul0.

Ripper89
10-09-2025, 15:00
3) Difesa: qui il problema oltre che di fondi è anche di potere dei singoli Stati membri dell'Unione. Bisognerebbe creare un organo di difesa comune sovranazionale e finanziarlo a dovere, peccato che l'attuale situazione economica dell'Unione non sia così florida e con prospettive negative.

Sarebbe assai interessante vedere l'UE in guerra come si comporta.
Con gli stati che litigherebbero fra loro per decidere quali truppe mandare in prima linea o ad intraprendere azioni offensive rischiose.

Ogni nazione spingerebbe praticamente per mandare al macello le truppe delle altre, facendo poi scattare accordi basati su "ricompense" e atti di corruzione per influenzare le decisioni interne delle altre nazioni.

Alodesign
10-09-2025, 15:01
Quelle macchine sono realizzate tramite brevetti e progetti USA.
O pensavi veramente che era farina degli olandesi ?
Han localizzato la produzione in Olanda perchè lì c'è il paradiso fiscale, altrimenti le farebbero produrre altrove e noi subiremmo una ripicca con gli interessi.

Mi sa che ti devi aggiornare. Le tue informazioni sono alquanto confuse su chi sia ASML.



Ad oggi abbiamo delegato quasi tutto ad altri, persino la difesa.

Io continuo a pensare che sia stato un lungo lavoro di mazzette e intimidazione da parte degli USA.

Ripper89
10-09-2025, 15:16
Mi sa che ti devi aggiornare. Le tue informazioni sono alquanto confuse su chi sia ASML.

Penso debba informarti meglio tu, visto che di fatto gli USA decidono a chi ASML può vendere o meno i suoi prodotti.

Alodesign
10-09-2025, 15:32
Penso debba informarti meglio tu, visto che di fatto gli USA decidono a chi ASML può vendere o meno i suoi prodotti.

Perché continui a girare la frittata? Ti piace bruciata?

Nui_Mg
10-09-2025, 16:38
"La von der Leyen ha suscitato forti risate quando ha proclamato che “il futuro delle auto, e le auto del futuro, devono essere prodotte in Europa” – uno slogan vuoto che suonava assurdo sullo sfondo della profonda crisi che sta attraversando l’industria automobilistica europea, in gran parte dovuta alla soffocante regolamentazione dell’UE. Ha persino difeso il recente accordo commerciale UE-USA – ampiamente descritto come una capitolazione – definendolo “il miglior accordo possibile”.

Il discorso ha raggiunto il culmine del surrealismo quando ha presentato una “Strategia europea contro la povertà” per “contribuire a sradicare la povertà entro il 2050”, nonostante il fatto che i tassi di povertà nell’UE siano aumentati da quando ha assunto l’incarico nel 2019, non da ultimo a causa delle sanzioni e delle politiche energetiche promosse dalla stessa Bruxelles.

Ma la parte più inquietante del discorso della von der Leyen è arrivata quando ha parlato di “nuovi strumenti” per far rispettare lo stato di diritto e combattere la “manipolazione dell’informazione” e la “disinformazione”. A tal fine, ha ribadito la necessità di uno “Scudo europeo della democrazia” e di un “Centro europeo per la resilienza democratica” per contrastare la propaganda presumibilmente pericolosa, prevedendo ulteriori repressioni della libertà di parola e criminalizzazione del dissenso, e annunciando al contempo ulteriori campagne di propaganda sponsorizzate dall’UE all’insegna del “sostegno al giornalismo indipendente e all’alfabetizzazione mediatica”.

In definitiva, il discorso sullo Stato dell’Unione del 2025 di von der Leyen non è stato tanto una tabella di marcia per il futuro dell’Europa quanto un catalogo di fallimenti spacciati per trionfi. Come al solito, ha attribuito le difficoltà dell’Europa ai nemici esterni – Russia, Cina, disinformazione – ignorando il vero problema: il modello sovranazionale dell’UE, con i suoi rigidi vincoli politici ed economici. Chiedendo un’ulteriore centralizzazione, inclusa la fine dell’unanimità in settori strategici chiave, von der Leyen ha segnalato la sua intenzione di raddoppiare gli sforzi proprio sulle politiche che hanno indebolito l’Europa."

La Ursula è fantastica :rotfl:

YetAnotherNewBie
10-09-2025, 16:58
...
Ma la parte più inquietante del discorso della von der Leyen è arrivata quando ha parlato di “nuovi strumenti” per far rispettare lo stato di diritto e combattere la “manipolazione dell’informazione” e la “disinformazione”. A tal fine, ha ribadito la necessità di uno “Scudo europeo della democrazia” e di un “Centro europeo per la resilienza democratica” per contrastare la propaganda presumibilmente pericolosa, prevedendo ulteriori repressioni della libertà di parola e criminalizzazione del dissenso, e annunciando al contempo ulteriori campagne di propaganda sponsorizzate dall’UE all’insegna del “sostegno al giornalismo indipendente e all’alfabetizzazione mediatica”.

Quindi, riassumendo:
- Controllo della produzione culturale.
- Gestione della propaganda politica.
- Regolamentazione dei contenuti trasmessi dai media.

Sempre indietro questa Europa.
Ai punti di cui sopra, aveva già provveduto il Minculpop durante il ventennio fascista.

Gnubbolo
10-09-2025, 17:57
L'italia deve passare da 36B € annui a 82B € annui e tutti questi soldi finiranno indovinate ? Nella pancia di Boeing, Northrop, General Dynamics e compagnia sparante.
Le briciole su Leonardo tanto per dare un contentino ai sindacati.

Sovranità tecnologica ? Basta barzellette per oggi, sono saturo.

zerothehero
10-09-2025, 19:36
Auto elettriche a 50k, se le compri la Von der Layen..

zerothehero
10-09-2025, 19:37
Sarebbe assai interessante vedere l'UE in guerra come si comporta.
Con gli stati che litigherebbero fra loro per decidere quali truppe mandare in prima linea o ad intraprendere azioni offensive rischiose.

Ogni nazione spingerebbe praticamente per mandare al macello le truppe delle altre, facendo poi scattare accordi basati su "ricompense" e atti di corruzione per influenzare le decisioni interne delle altre nazioni.

L'Ue non è uno stato, quindi non può avere un esercito comune.

azi_muth
10-09-2025, 21:26
Mi sembra il proclama di una sognatrice ( eufemismo ):

1) Intelligenza Artificiale: l'Europa è letteralmente al palo, ferma come un gatto di marmo fermaporta! Non abbiamo le nostre architetture per l'hardware, non abbiamo le nostre fonderie con processi avanzati, non abbiamo LLM e servizi AI avanzati. Un ritardo misurabile oramai in anni e centinaia di miliardi di Euro investiti!

2) Transizione verde: il ban del 2035 per i veicoli ICE, così come è stato concepito e portato avanti fino ad oggi, ha fatto solamente danni. L'industria auto europea sta soffrendo tantissimo e con lei tutta la filiera. Con l'aggravante che l'UE non ha una sua tecnologia per batterie efficienti e a costo relativamente contenuto e le ipotetiche " Gigafactory " non avrebbero accesso ad un libero mercato delle materie prime visto che queste sono un monopolio de facto della Cina! La Commissione Von Der Leyen continua ad imporre un qualcosa difficilmente raggiungibile ( ad oggi la diffusione delle BEV sarebbe dovuta essere intorno al 45% del mercato, mentre in realtà siamo al 15% pur con tutti i soldi spesi in incentivi e sovvenzioni ) e tremendamente costoso. Il tutto per un 7% delle emissioni globali di CO2 e ad aver spalancato le porte ai cinesi che possono vendere anche sottocosto!!

3) Difesa: qui il problema oltre che di fondi è anche di potere dei singoli Stati membri dell'Unione. Bisognerebbe creare un organo di difesa comune sovranazionale e finanziarlo a dovere, peccato che l'attuale situazione economica dell'Unione non sia così florida e con prospettive negative.

Mi chiedo in che mondo vivano a Bruxelles!!


1) Ho capito ma da qualche parte devi iniziare...

2) Bisognerebbe chiederlo più che alla VDL alle forse politiche che hanno convintamente sostenuto la transizione verde e ancora di più andare a guardare come erano composte le maggioranze di governo dei paesi europei quando il piano e nel parlamento europeo quando il piano è stato varato. La commissione non agisce nel vuoto, nè il solitaria autonomia. Semmai in troppo lanciano i sassi e poi nascondono le mani.

3) Come sicuramente sai il problema non è economico, ma è la solita questione: gli egoismi degli stati.
In troppi pensano all'EU come un soggetto politico autonomo, ma nostante i grandi passi avanti ci troviamo sempre all'interno di un continente dove ci sono 27 stati con interessi differenti che ognuno cerca di tutelare più o meno a scapito del vicino. Le varie forme di aggregazione che avuto l'Europa in 70 anni hanno smussato molte di quelle tendenze nazionaliste che poi hanno portato a 2 conflitti mondiali, ma questo non significa che non siano rimaste e che non siano un tratto caratteristico dell'Europa.
Ma il problema è anche la percezione che ha l'opinione pubblica sull' effettiva necessità di spendere cifre più consistenti sugli armamenti. Dopo 80 anni al calduccio dietro lo scudo della Nato e la deterrenza nucleare USA si fa fatica a capire che quel tempo è passato e manca la sensazione di un pericolo imminente che muoverebbe l'opinione pubblica a chiedere interventi più incisivi.

Il dibattito in Italia con due grossi conflitti alle porte è allucinante. Spendere il 5% del PIL in difesa alla fine non è altro che tornale alla spesa degli anni della guerra fredda.

A Bruxelles si fa quello che è possibile con quanto viene concesso dai singoli stati.

AlexSwitch
10-09-2025, 22:04
1) Ho capito ma da qualche parte devi iniziare...
2) Bisognerebbe chiederlo più che alla VDL alle forse politiche che hanno convintamente sostenuto la transizione verde e ancora di più andare a guardare come erano composte le maggioranze di governo dei paesi europei quando il piano e nel parlamento europeo quando il piano è stato varato. La commissione non agisce nel vuoto, nè il solitaria autonomia. Semmai in troppo lanciano i sassi e poi nascondono le mani.
3) Come sicuramente sai il problema non è economico, ma è la solita questione: gli egoismi degli stati.

A Bruxelles si fa quello che è possibile con quanto viene concesso dai singoli stati.

1) Si può iniziare a fare qualcosa in ambito AI, MA comprando hardware dagli USA o, se si dovesse riuscire a portare a fine sviluppo una architettura autarchica, affidandoci alle fonderie taiwanesi o sempre USA. L'indipendenza tecnologica è e rimarrà un bel sogno, purtroppo il treno lo abbiamo perso!
Gigafactory: anche qui, mi ripeto, siamo rimasti parecchio indietro nell'assicurarci forniture da noi controllate e nello sviluppare tecnologie sulle batterie. Le possiamo fare ma saremo sempre dipendenti dai voleri di Pechino e ci costeranno di più rispetto alle loro. Quindi le macchinine elettriche made in UE costeranno sempre di più rispetto alla concorrenza cinese!

2) VDL ci ha messo parecchio del suo... Vero è comunque che diversi partiti hanno votato il green deal senza magari porsi la questione dei costi da far sostenere al tessuto industriale e sociale. Ripeto: sbagliare è umano ( anche se in questo caso è stato un peccato mortale ), ma perseverare è diabolico! Continuare su questa strada senza i dovuti cambiamenti ed aggiustamenti significa essere o degli inetti ed illusi, oppure essere in cattiva fede.

3) Infatti nel mio post ho evidenziato che prima di tutto il problema è carattere politico/nazionale. Anche il lato economico ha il suo bel peso ( sempre più preponderante ). Purtroppo questi sono due grossi punti deboli dell'UE e non solo in ambito della difesa.

azi_muth
11-09-2025, 16:14
1) Si può iniziare a fare qualcosa in ambito AI, MA comprando hardware dagli USA o, se si dovesse riuscire a portare a fine sviluppo una architettura autarchica, affidandoci alle fonderie taiwanesi o sempre USA. L'indipendenza tecnologica è e rimarrà un bel sogno, purtroppo il treno lo abbiamo perso!
Gigafactory: anche qui, mi ripeto, siamo rimasti parecchio indietro nell'assicurarci forniture da noi controllate e nello sviluppare tecnologie sulle batterie. Le possiamo fare ma saremo sempre dipendenti dai voleri di Pechino e ci costeranno di più rispetto alle loro. Quindi le macchinine elettriche made in UE costeranno sempre di più rispetto alla concorrenza cinese!

2) VDL ci ha messo parecchio del suo... Vero è comunque che diversi partiti hanno votato il green deal senza magari porsi la questione dei costi da far sostenere al tessuto industriale e sociale. Ripeto: sbagliare è umano ( anche se in questo caso è stato un peccato mortale ), ma perseverare è diabolico! Continuare su questa strada senza i dovuti cambiamenti ed aggiustamenti significa essere o degli inetti ed illusi, oppure essere in cattiva fede.

3) Infatti nel mio post ho evidenziato che prima di tutto il problema è carattere politico/nazionale. Anche il lato economico ha il suo bel peso ( sempre più preponderante ). Purtroppo questi sono due grossi punti deboli dell'UE e non solo in ambito della difesa.

1) Vale quanto già espresso: si deve iniziare da qualche parte il problema è essere coerenti con quanto si decide.
I Cinesi vent'anni fa non avevano alcun tipo di eccellenza nè tecnologia a cominciare dalle auto, ma non è che si sono messi in un angoletto a piangere che "il treno è passato".

2) Io credo che uno dei problemi dell'EU nasce proprio dal nome: su quell'UNIONE europea la gente si costruisce delle aspettativie che non sono praticabili nella realtà.
Lungi da me difendere la VDL di cui penso tutto il male possibile, ma è chiaramente una figura di compromesso, scelta appositamente per essere quello che è: una figura poco influente con un carisma bassisismo, perchè le decisioni sono prese dagli stati. Il metodo intergovernativo ha netta prevalenza su quello comunitario nell'EU attuale.

Potremmo aver avuto qualcun altro ma le politiche sarebbero le stesse perchè alla fine sono una sintesi di quello che vogliono le maggioranze dei governi e del Parlamento EU.
Forse ci dimentichiamo che in molti anche in questo forum hanno condiviso e condividono le idee alla base del piano di transizione dell'Europa. Il piano nasce sicuramente nell'area verdi e socialisti ma alla fine anche i governi a destra alla fine continuano a elargire contributi per il passaggio all'elettrico.

3) I problema economico è prima di tutti politico. E' chiedere di tagliare la spesa su altri settori quando in molti ancora non si sono resi conto di quanto sia grave la situazione, e questo ha un costo politico in questo momento perchè non c'è la percezione di pericolo.
Ecco che gli 800 miliardi sembrano una cifra enorme, ma quando si va ad analizzare veramente come stanno le coso sono in realtà du' spicci e la solita misura di compromesso che non serve a molto s enon a dare un "segnale". Ma al punto in cui siamo i segnali servono a poco.

Alodesign
11-09-2025, 16:19
L'Ue non è uno stato, quindi non può avere un esercito comune.

Neanche l'ONU, eppure ci sono i caschi blu.

AlexSwitch
11-09-2025, 16:26
Neanche l'ONU, eppure ci sono i caschi blu.

I caschi blu non sono forze di difesa ma d'interposizione con operatività e regole d'ingaggio limitate in base a quanto previsto dalla risoluzione.
L'UE, se volesse, potrebbe mobilitare forze con compiti più estesi e flessibili come l'esperienza Eurofor ha dimostrato.

azi_muth
11-09-2025, 16:30
L'Ue non è uno stato, quindi non può avere un esercito comune.

Più che un esercito comune si sta cercando di lavorare su una collaborazione più stretta in ambito difesa: un'unione della difesa.
Non si tratta quindi di sostituire gli eserciti nazionali.

L'idea è quella di coordinare gli investimenti a cominciare dal procurement in modo da favorire la nascita di un'industria della difesa europea più forte e innovativa, capace di competere a livello globale in particolare concentrando gli sforzi in ambito tecnologico razionalizzando la spesa.

Ripper89
11-09-2025, 22:28
Più che un esercito comune si sta cercando di lavorare su una collaborazione più stretta in ambito difesa: un'unione della difesa.
Non si tratta quindi di sostituire gli eserciti nazionali.

Immagino in caso venga attaccata per esempio la Polonia quanto potranno essere volenterosi gli altri stati ad entrare in guerra. :rolleyes:

Alodesign
12-09-2025, 08:28
I caschi blu non sono forze di difesa ma d'interposizione con operatività e regole d'ingaggio limitate in base a quanto previsto dalla risoluzione.

Le regole si cambiano, l'esempio era per dire che se vuoi unire gli stati lo fai.
Pure a un californiano puzza tanto dover stare nella stessa tenda di uno della Florida.

AlexSwitch
12-09-2025, 08:50
Le regole si cambiano, l'esempio era per dire che se vuoi unire gli stati lo fai.
Pure a un californiano puzza tanto dover stare nella stessa tenda di uno della Florida.

L'ONU, per come è stata creata e per come è gestita, è proprio l'antitesi dell'unione tra Nazioni, visto che esiste ancora il diritto di veto riservato alle Nazioni fondatrici più la Cina in ambito Consiglio di Sicurezza ( organo più importante dell'ONU ).

azi_muth
12-09-2025, 11:27
Le regole si cambiano, l'esempio era per dire che se vuoi unire gli stati lo fai.
Pure a un californiano puzza tanto dover stare nella stessa tenda di uno della Florida.

Nell' Onu non c'è nessuna regola che è stata cambiata. Anzi è proprio la presenza del diritto di veto che impedisce all'ONU di funzionare correttamente.
Il diritto di veto da parte è anacronistico, un residuo di quello che erano gli equilibri di potenza usciti dalla 2° guerra mondiale e condanna l'ONU a essere un organismo sostanzialmente inutile nel risolvere i conflitti quando questi riguardani direttamente o indirettamente i suoi membri permantenti. Il consiglio di sicurezza poi di fatto non è riformabile perchè richiederebbe il consenso unanime dei 5.

E' proprio l'esempio di come queste questioni siano difficili da modificare.


Immagino in caso venga attaccata per esempio la Polonia quanto potranno essere volenterosi gli altri stati ad entrare in guerra. :rolleyes:

Il Trattato dell'Unione Europea (TUE), all'articolo 42.7, stabilisce una clausola di difesa reciproca. che è più stringente di quello espresso nel' art.5 Nato:

"Qualora uno Stato membro subisca un'aggressione armata nel suo territorio, gli altri Stati membri sono tenuti a prestargli aiuto e assistenza con tutti i mezzi in loro possesso, in conformità dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò non pregiudica il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri"

Ma d'altro canto c'è qualcuno che pensa veramente che dopo una aggressione a un paese dell'EU si possa andare avanti come nulla fosse?

Le catene di approvvigionamento, il commercio e gli investimenti sono così intrecciati che un'interruzione grave in un Paese chiave dell'UE avrebbe ripercussioni su tutto il continente.

Un attacco a un membro dell'UE non solo comporterebbe una risposta militare e politica, ma anche un'inevitabile crisi economica. Sanzioni, interruzioni delle rotte commerciali e instabilità finanziaria si propagherebbero rapidamente, causando danni economici significativi a tutti i membri.