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View Full Version : Trump shock: dazi del 100% su tutti i chip importati. Salvo solo chi produce in USA


Redazione di Hardware Upg
07-08-2025, 06:38
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/mercato/trump-shock-dazi-del-100-su-tutti-i-chip-importati-salvo-solo-chi-produce-in-usa_141995.html

Il presidente Trump annuncia un dazio del 100% su chip e semiconduttori importati, ma lascia fuori le aziende già impegnate a produrre o investire negli Stati Uniti. Il mercato globale si prepara a forti ripercussioni, mentre proseguono gli investimenti miliardari nel settore

Click sul link per visualizzare la notizia.

bonzoxxx
07-08-2025, 07:08
"Ma mica c'ha a che fa lui, c'ha a che fa chi j'apre 'a gabbia 'a matìna"..

Ma soprattutto, il problema è chi lo sta a sentire..

Povero mondo.

h.rorschach
07-08-2025, 07:15
Turns out you can just do things

bonzoxxx
07-08-2025, 07:25
Idiocracy è spaventosamente vicino..

Cromwell
07-08-2025, 07:33
Boh, mah!!!
Un coione, prepotente, bullo, con comportamenti da strozzinaggio. Lui è uno, ma gli altri 200 capi di stato di tutto il mondo sono dei pistola che gli danno retta.
Fosse per me l'avrei già sfanculato da mò...

https://www.youtube.com/watch?v=8JEnYEyc1Cg

bonzoxxx
07-08-2025, 07:43
Boh, mah!!!
Un coione, prepotente, bullo, con comportamenti da strozzinaggio. Lui è uno, ma gli altri 200 capi di stato di tutto il mondo sono dei pistola che gli danno retta.
Fosse per me l'avrei già sfanculato da mò...

https://www.youtube.com/watch?v=8JEnYEyc1Cg

Il punto è proprio quello: chi lo sta a sentire.

Haran Banjo
07-08-2025, 07:52
Ma quando lo faranno fuori 'sto cojone

barzokk
07-08-2025, 08:28
Boh, mah!!!
Un coione, prepotente, bullo, con comportamenti da strozzinaggio. Lui è uno, ma gli altri 200 capi di stato di tutto il mondo sono dei pistola che gli danno retta.
Fosse per me l'avrei già sfanculato da mò...

https://www.youtube.com/watch?v=8JEnYEyc1Cg
Bisogna sfanculare lui, ma soprattutto i loro prodotti di merda
La roba che viene dagli USA è per il 99% porcheria costosa.

Kuriosone
07-08-2025, 08:47
Ottimo adesso Russia e Cina raddoppieranno lo sviluppo e realizzazione dei loro Chips e li venderanno a tutti ad un terzo del prezzo di Intel ed AMD anche se poi gli USA vi diranno che spiano e sono pericolosi .... ovviamente.

supertigrotto
07-08-2025, 08:53
Mangiano,bevono e trom... fanno festini,buttano via soldi sprecando risorse per fare i fighi,fanno una marea di debiti e poi chi deve pagare il conto?
Hanno intervistato un paio di economisti, giustamente hanno fatto notare che è tutta una strategia per far pagare gli altri il debito e far spendere agli altri i soldi per far di nuovo grande l'America.
Make America Great Again ma con il portafoglio di Europa,Cina,Africa,Sud America......

fra55
07-08-2025, 08:59
Ottimo adesso Russia e Cina raddoppieranno lo sviluppo e realizzazione dei loro Chips e li venderanno a tutti ad un terzo del prezzo di Intel ed AMD anche se poi gli USA vi diranno che spiano e sono pericolosi .... ovviamente.

I chip russi :D

LMCH
07-08-2025, 10:27
Ad esser buoni Trump sta cercando di fare un gran casino su altre cose per evitare che si continui a parlare delle sue frequentazioni con Epstein e relative minorenni.
Ma l'analisi più realistica è ben peggiore.

Doraneko
07-08-2025, 11:06
I chip russi :D

I transistor glieli conti con una lente

Doraneko
07-08-2025, 11:10
Turns out you can just do things

And achieve something remarkable too

lumeruz
07-08-2025, 12:26
il bello è che in Italia i destri tifavano per lui, facciamogli un applauso!
si può essere più co***** di così?
Poi vogliono farci credere che loro agiscono per il bene del paese.
Il bene del paese è che Trump doveva rimanere dove stava.
Quando i dazi si faranno sentire ancora di più, il conto lo manderemo a casa di chi lo ha tifato!
Altro che superbonus...

bonzoxxx
07-08-2025, 12:52
il bello è che in Italia i destri tifavano per lui, facciamogli un applauso!
si può essere più co***** di così?
Poi vogliono farci credere che loro agiscono per il bene del paese.
Il bene del paese è che Trump doveva rimanere dove stava.
Quando i dazi si faranno sentire ancora di più, il conto lo manderemo a casa di chi lo ha tifato!
Altro che superbonus...

Ho un amico che si definisce di ultradestra che era contentissimo quando ha vinto Trump, all'inizio ogni 3x2 lo citava e ne parlava... da qualche tempo non lo sento più parlare di Trump, chissà magari c'è arrivato anche lui che sto omino arancione è un cojote patentato..

randorama
07-08-2025, 13:47
scusate ma se sono dazi sui beni importati negli usa... a voi che vi frega?

Alodesign
07-08-2025, 13:50
scusate ma se sono dazi sui beni importati negli usa... a voi che vi frega?

Le aziende spalmano i costi su tutti

Max Power
07-08-2025, 14:11
E magari iniziamo a farci le cose da noi...

Haran Banjo
07-08-2025, 14:42
Ma poi chiedo... chi lavorerà nelle fabbriche in USA? Ad oggi il 70% è impiegato nel terziario e no credo si sposterà volentieri alla catena di montaggio. Inoltre l'attuale produzione industriale americana produce beni di bassa qualità...

fukka75
07-08-2025, 15:10
scusate ma se sono dazi sui beni importati negli usa... a voi che vi frega?

beh, se i dazi porteranno ad aumento dei prezzi dei beni UE sul mercato USA (le aziende che importano beni dalla UE dovranno in qualche modo recuperare 'sto 15% in più che pagano, no?), magari il consumatore americano smetterà di comprarli e, di conseguenza, la aziende USA smetteranno di acquistare tali beni dalla UE, spostandosi verso il mercato interno, che poi è lo scopo ultimo dell'introduzione dei dazi; ed una volta che le aziende UE avranno perso i loro clienti americani, che magari erano quelli verso cui vendevano di più, secondo te che succede? Oppure, vedendola un po' più ottimisticamente, se l'azienda UE accetta di ridurre il prezzo per l'importatore USA consentendo a quest'ultimo di ammortizzare il 15% aggiuntivo, secondo te l'azienda UE come li recupera i soldi in meno che gli entrano?

AlPaBo
07-08-2025, 15:26
scusate ma se sono dazi sui beni importati negli usa... a voi che vi frega?

Boh, magari importa alle centrali produttive italiane ed europee di STMicroelectronics?

trvdario
07-08-2025, 15:35
Ma poi chiedo... chi lavorerà nelle fabbriche in USA? Ad oggi il 70% è impiegato nel terziario e no credo si sposterà volentieri alla catena di montaggio. Inoltre l'attuale produzione industriale americana produce beni di bassa qualità...

I messicani :asd:

the_joe
07-08-2025, 15:54
beh, se i dazi porteranno ad aumento dei prezzi dei beni UE sul mercato USA (le aziende che importano beni dalla UE dovranno in qualche modo recuperare 'sto 15% in più che pagano, no?), magari il consumatore americano smetterà di comprarli e, di conseguenza, la aziende USA smetteranno di acquistare tali beni dalla UE, spostandosi verso il mercato interno, che poi è lo scopo ultimo dell'introduzione dei dazi; ed una volta che le aziende UE avranno perso i loro clienti americani, che magari erano quelli verso cui vendevano di più, secondo te che succede? Oppure, vedendola un po' più ottimisticamente, se l'azienda UE accetta di ridurre il prezzo per l'importatore USA consentendo a quest'ultimo di ammortizzare il 15% aggiuntivo, secondo te l'azienda UE come li recupera i soldi in meno che gli entrano?

Questo allude al fatto che le aziende aumenteranno i prezzi in EU per recuperare quanto perso dal mercato USA, ma vorrebbe anche dire che finora avrebbero fatto beneficienza vendendo a prezzi più bassi di quanto avrebbero potuto fare, in realtà i prezzi li decide il mercato e cercare di compensare le perdite aumentando i prezzi non è mai stata una buona idea, anzi.

Vedremo, intanto i dazi riguardano il mercato USA e gli aumendi se li prendono gli Yankees, per il resto vedremo, non credo che un produttore di merci in USA rinunci a comprare il macchinario che gli serve per la sua azienda perchè Trumpo ci ha messo i dazi, ingollerà il rospo di avere votato il biondo ciuffato e pagherà di più quello di cui ha bisogno e non è prodotto in USA perchè semplicemente ad oggi, in USA non è che si produca granchè.

rattopazzo
07-08-2025, 15:55
Potremmo reagire con controdazi o spostare lo sguardo a est, ma da perfetti vassalli quali siamo ci limitiamo a ingoiare i bocconi avvelenati, complice una classe politica corrotta o priva di spina dorsale.

the_joe
07-08-2025, 16:35
Potremmo reagire con controdazi o spostare lo sguardo a est, ma da perfetti vassalli quali siamo ci limitiamo a ingoiare i bocconi avvelenati, complice una classe politica corrotta o priva di spina dorsale.

Secondo me invece in questo caso l'attesa può essere la migliore arma, noi per gli USA siamo fornitori avendo la bilancia commerciale in attivo e come si sà, il cliente ha sempre ragione, per cui se vuole pagare di più le merci che compra da noi, che faccia pure, poi vedremo i risultati.

Intanto però dovremmo cercare altri mercati per renderci parzialmente indipendenti dagli USA, cosa molto difficile perchè bene o male sono un mercato molto grosso.

AlPaBo
07-08-2025, 16:55
Secondo me invece in questo caso l'attesa può essere la migliore arma, noi per gli USA siamo fornitori avendo la bilancia commerciale in attivo e come si sà, il cliente ha sempre ragione, per cui se vuole pagare di più le merci che compra da noi, che faccia pure, poi vedremo i risultati.

Intanto però dovremmo cercare altri mercati per renderci parzialmente indipendenti dagli USA, cosa molto difficile perchè bene o male sono un mercato molto grosso.

I mercati alternativi li ha trovati il Canada. Ora vende legno, alluminio e acciaio alla Cina e all'Europa. La Russia vende petrolio e metano a Cina e India. E così via.

I mercati ci sarebbero, ma abbiamo paura di infastidire il nostro padrone. Alla lunga, l'essere servi non aiuta.

rattopazzo
07-08-2025, 17:42
I mercati alternativi li ha trovati il Canada. Ora vende legno, alluminio e acciaio alla Cina e all'Europa. La Russia vende petrolio e metano a Cina e India. E così via.

I mercati ci sarebbero, ma abbiamo paura di infastidire il nostro padrone. Alla lunga, l'essere servi non aiuta.

Quoto
come diceva un certo Kissinger
"Essere nemici degli Stati Uniti può essere pericoloso, ma essere loro amici è fatale."

Gli Stati Uniti possono colpire duramente i loro nemici, ma almeno quelli sanno cosa aspettarsi. I loro alleati, invece, rischiano di essere sacrificati senza preavviso, se non più funzionali agli interessi strategici di Washington.
Oggi ne paghiamo le conseguenze, eppure continuiamo a comportarci come fedeli cagnolini, pronti a scodinzolare davanti a un padrone che ci ripaga con calci in faccia.

the_joe
07-08-2025, 18:04
I mercati alternativi li ha trovati il Canada. Ora vende legno, alluminio e acciaio alla Cina e all'Europa. La Russia vende petrolio e metano a Cina e India. E così via.

I mercati ci sarebbero, ma abbiamo paura di infastidire il nostro padrone. Alla lunga, l'essere servi non aiuta.

Non mi risulta che noi abbiamo legno, alluminio, acciaio, petrolio o metano da vendere.

Bisogna anche guardare COSA si vende e già con la Cina e L'india abbiamo buone vendite di macchine industriali, anzi essendo mercati in crescita sono anche quelli che promettono meglio, ma la ricchezza degli USA non l'hanno tutti gli altri mercati messi insieme per quanto riguarda quello che ci interessa lato agricoltura e prodotti derivati.

randorama
07-08-2025, 19:31
beh, se i dazi porteranno ad aumento dei prezzi dei beni UE sul mercato USA (le aziende che importano beni dalla UE dovranno in qualche modo recuperare 'sto 15% in più che pagano, no?), magari il consumatore americano smetterà di comprarli e, di conseguenza, la aziende USA smetteranno di acquistare tali beni dalla UE, spostandosi verso il mercato interno, che poi è lo scopo ultimo dell'introduzione dei dazi; ed una volta che le aziende UE avranno perso i loro clienti americani, che magari erano quelli verso cui vendevano di più, secondo te che succede? Oppure, vedendola un po' più ottimisticamente, se l'azienda UE accetta di ridurre il prezzo per l'importatore USA consentendo a quest'ultimo di ammortizzare il 15% aggiuntivo, secondo te l'azienda UE come li recupera i soldi in meno che gli entrano?

quindi, io produco 100, di cui 40 va negli stati uniti.
quelli mettono i dazi, gli americani riducono i loro acquisti a, diciamo 15.

il produttore deve ora vendere 85 pezzi sui mercati in cui prima ne piazzava 60.
e per farlo cosa fa? alza i prezzi.
mi sembra giusto :D

randorama
07-08-2025, 19:32
Boh, magari importa alle centrali produttive italiane ed europee di STMicroelectronics?

si, questo è un buon argomento.
ma non vi facevo così empatici verso i kapitalisti.

Nicodemo Timoteo Taddeo
07-08-2025, 19:51
In realtà l'unica cosa certa è che i dazi li pagano chi compra. Non chi vende. Quindi li pagheranno i cittadini americani se vorranno comprare le stesse merci di prima. E qui entra in scena l'ipotesi ci facciamo tutto in casa e così non compriamo niente con i dazi. Giusto teoricamente ma in pratica proprio noi italiani dovremmo saperlo più di altri cosa è stata l'autarchia, ed era un secolo fa quando la globalizzazione era ancora agli inizi. Oggi quasi cento anni dopo lo vedo scenario ancora più impossibile di portare buoni frutti. Non puoi fare tutto in casa tante merci le dovrai comprare a prezzi elevati. Poi c'è anche il discorso che produtrre in USA ha costi più elevati che all'estero, non si è delocalizzato per caso...

Vedremo quando inevitabilmente s'impennerà l'inflazione...

randorama
07-08-2025, 20:03
In realtà l'unica cosa certa è che i dazi li pagano chi compra. Non chi vende. Quindi li pagheranno i cittadini americani se vorranno comprare le stesse merci di prima. E qui entra in scena l'ipotesi ci facciamo tutto in casa e così non compriamo niente con i dazi.

questo è un dato di fatto incontrovertibile e, se è così a prendersela in quel posto sono i connazionali di trump.

però è anche vero che, a fronte di questa cosa, ne accadono altre 2

1) i compratori "daziati" possono rivolgere le loro preferenze a prodotti nazionali
2) i produttori esteri, per non perdere un mercato, possono decidere di portare all'interno dello stesso parte della produzione.

se queste due cose succedono... beh, il daziatore biondo ha fatto bingo.


più di altri cosa è stata l'autarchia, ed era un secolo fa quando la globalizzazione era ancora agli inizi. Oggi quasi cento anni dopo lo vedo scenario ancora più impossibile di portare buoni frutti. Non puoi fare tutto in casa tante merci le dovrai comprare a prezzi elevati. Poi c'è anche il discorso che produrre in USA ha costi più elevati che all'estero, non si è delocalizzato per caso...


vero anche questo. diciamo che i dazi hanno lo scopo di alzare il costo della produzione sui mercati esteri e rendere meno appetibile la produzione da quelle parti.

axxex
08-08-2025, 03:19
Servi della gleba a testa alta verso il parrucchino che si esalta.

Gli Usa che conoscevo da ragazzino mi hanno profondamente deluso, peggio ancora chi ci governa, da Roma a Bruxelles solo vomito ed invertebrati celebrolesi.

bonzoxxx
08-08-2025, 09:22
questo è un dato di fatto incontrovertibile e, se è così a prendersela in quel posto sono i connazionali di trump.

però è anche vero che, a fronte di questa cosa, ne accadono altre 2

1) i compratori "daziati" possono rivolgere le loro preferenze a prodotti nazionali
2) i produttori esteri, per non perdere un mercato, possono decidere di portare all'interno dello stesso parte della produzione.

se queste due cose succedono... beh, il daziatore biondo ha fatto bingo.

Ci sono prodotti che semplicemente non possono essere prodotti in USA, mi viene da pensare all'olio d'oliva, al vino e a tutta una serie di prodotti gastronomici che noi produciamo ed esportiamo. Ma anche la produzione di, ad esempio, prodotti a marchio Apple, ad esempio, non esiste proprio la conoscenza necessaria per produrli, idem altre cose che sono prodotte all'estero e che in quel dato paese hanno il know-how necessario maturato in decenni.

Non è che mo perchè un carotone col ciuffo decide, nella sua immensa idiozia, di applicare dazi alla dazio di cane e tutto magicamente si risolve.

Ok che gli americani non brillano per astuzia, ma quando i prezzi saliranno e non potranno comprare prodotti made in USA perchè proprio l'alternativa non c'è, 2 domande se le faranno (spero)..

Giusto come esempio, prenotai per andare a New York in vacanza, prenotazione fatta con largo anticipo, ora lo stesso albergo costa il 40% in meno e anche il volo non è salito più di tanto segno che, probabilmente, sto clima di instabilità sta danneggiango indirettamente gli USA. Poi non so, magari questo esempio è un caso isolato.

Nicodemo Timoteo Taddeo
08-08-2025, 10:07
Ci sono prodotti che semplicemente non possono essere prodotti in USA, mi viene da pensare all'olio d'oliva, al vino e a tutta una serie di prodotti gastronomici che noi produciamo ed esportiamo. Ma anche la produzione di, ad esempio, prodotti a marchio Apple, ad esempio, non esiste proprio la conoscenza necessaria per produrli, idem altre cose che sono prodotte all'estero e che in quel dato paese hanno il know-how necessario maturato in decenni.

Non è che mo perchè un carotone col ciuffo decide, nella sua immensa idiozia, di applicare dazi alla dazio di cane e tutto magicamente si risolve.

Ok che gli americani non brillano per astuzia, ma quando i prezzi saliranno e non potranno comprare prodotti made in USA perchè proprio l'alternativa non c'è, 2 domande se le faranno (spero)..



Che è quello che dico io, non puoi pensare di punto in bianco di poter produrre tutto in casa, è assurdo immaginare che tutte le aziende del pianeta vengono a creare stabilimenti di produzione negli USA, investendo miliardi di dollari senza la certezza che questi gli tornino indietro. E la certezza non te la da un mercato di soli 340 milioni di persone.

Poi c'è il discorso dei tempi, non si montano fabbriche in qualche settimana o mese, ci vogliono anni per realizzarle fisicamente, poi devi assumere i dipendenti e formarli inoltre devi mettere tutto a regime per avere la produzione al giusto costo con meno scarti ed errori possibili.

Anni, diversi anni, i dazi entrano ora in vigore, i prezzi salgono ora, come l'inevitabile inflazione. Vedremo quanto tempo ci vorrà perché gli americani si accorgeranno che i dazi li pagano loro...

Doraneko
08-08-2025, 11:05
In realtà l'unica cosa certa è che i dazi li pagano chi compra. Non chi vende. Quindi li pagheranno i cittadini americani se vorranno comprare le stesse merci di prima. E qui entra in scena l'ipotesi ci facciamo tutto in casa e così non compriamo niente con i dazi. Giusto teoricamente ma in pratica proprio noi italiani dovremmo saperlo più di altri cosa è stata l'autarchia, ed era un secolo fa quando la globalizzazione era ancora agli inizi. Oggi quasi cento anni dopo lo vedo scenario ancora più impossibile di portare buoni frutti. Non puoi fare tutto in casa tante merci le dovrai comprare a prezzi elevati. Poi c'è anche il discorso che produtrre in USA ha costi più elevati che all'estero, non si è delocalizzato per caso...

Vedremo quando inevitabilmente s'impennerà l'inflazione...

Neanche quella è una cosa certa. Può succedere che i dazi vengano pagati da chi vende. Come? Ad esempio svalutando la propria moneta, in modo da tornare più competitivi rispetto i paesi in cui si vuole esportare, è stato fatto diverse volte da diversi paesi. La Cina ad esempio l'ha già fatto e potrebbe rifarlo.
Altro modo è quello di dare sussidi statali alle aziende per permettere loro di vendere all'estero ad un prezzo più basso: again, pratica comune in Cina.
Dire che i dazi di Trump penalizzano gli americani perché sono loro a pagarli è una cosa inesatta e superficiale, per non dire propagandistica, in certi casi.
Quello che hai scritto in seguito ("non puoi pensare di punto in bianco di poter produrre tutto in casa") è vero ma non è quello il punto. Se per certe industrie è possibile e conveniente spostare tutta o parte della produzione in USA, per altre non succederà mai e lo sanno sia le industrie stesse sia Trump. Lo scopo di certi dazi non è quello di avere in USA tutte le industrie di qualsiasi cosa, bensì quello di avere un'arma di ricatto per ottenere qualcosa da certi paesi, che può essere l'abbassamento dei dazi verso le merci americane o altro. Un esempio recente, con la minaccia di dazi spropositati sulle loro merci (scarpe, vestiti, ecc...), Trump ha ottenuto un cessate il fuoco tra la Tailandia e il Cambogia per il conflitto che si stava consumando in questi ultimi mesi.

Ripper89
08-08-2025, 11:57
Non è così difficile capire che Trump vuole spostare quanta più produzione da Taiwan e Sud Korea verso gli USA per quel che riguarda i chips a loro destinati. Ed entrambi lo stan già facendo in parte.

Quelli destinati all'UE non mi risulta vengano daziati dall'UE.

randorama
08-08-2025, 12:04
Ci sono prodotti che semplicemente non possono essere prodotti in USA, mi viene da pensare all'olio d'oliva, al vino e a tutta una serie di prodotti gastronomici che noi produciamo ed esportiamo.


vero solo in parte. partita tra le pernacchie dei produttori "storici", ormai la produzioni vitivinicola californiana è considerata eccellente.

per il resto le scelte sono molteplici; dall'esenzione per questo o quel prodotto, al calo dei consumi degli stessi all'accettazione di un prezzo più alto.


Ma anche la produzione di, ad esempio, prodotti a marchio Apple, ad esempio, non esiste proprio la conoscenza necessaria per produrli, idem altre cose che sono prodotte all'estero e che in quel dato paese hanno il know-how necessario maturato in decenni.

proprio la stessa apple che ha annunciato investimento a tanti zeri per portare la produzione in casa?


Non è che mo perchè un carotone col ciuffo decide, nella sua immensa idiozia, di applicare dazi alla dazio di cane e tutto magicamente si risolve.

nessuno dice che si risolve, anche perché nessuno lo sa davvero, non è un caso che le previsioni delle conseguenza siano vaticinate solo dagli esperti di internet, mentre nessun economista "serio" abbia preso posizioni granitiche.
certo è che, se questa roba dovesse risultare positiva in senso assoluto per gli USA, gli altri avranno un problema.



Ok che gli americani non brillano per astuzia, ma quando i prezzi saliranno e non potranno comprare prodotti made in USA perchè proprio l'alternativa non c'è, 2 domande se le faranno (spero)..

in caso faranno marcia indietro.
il vero problema, come già detto è se alla fine la mossa sarà stata giusta.
ad oggi però la figura dei fessacchiotti la stiamo facendo noi...


Giusto come esempio, prenotai per andare a New York in vacanza, prenotazione fatta con largo anticipo, ora lo stesso albergo costa il 40% in meno e anche il volo non è salito più di tanto segno che, probabilmente, sto clima di instabilità sta danneggiango indirettamente gli USA. Poi non so, magari questo esempio è un caso isolato.

non credo che un boom del turismo possa danneggiarli...

randorama
08-08-2025, 12:14
Neanche quella è una cosa certa. Può succedere che i dazi vengano pagati da chi vende. Come? Ad esempio svalutando la propria moneta, in modo da tornare più competitivi rispetto i paesi in cui si vuole esportare, è stato fatto diverse volte da diversi paesi. La Cina ad esempio l'ha già fatto e potrebbe rifarlo.

vero e vado pure oltre; i dazi potrebbero pagarli pure gli altri paesi.
come? presto detto.


diciamo che io produco 1000 bottiglie di vino che, semplificando all'estremo, vendo in tutto il mondo allo stesso prezzo 1 euro a bottiglia.

ora, se il biondo dice "ti metto dazi al 20%", la mia bottiglia negli USA costa 1,20 euro.

- me ne frego di tutto, il prezzo sale, la domanda negli USA scende, io non vendo più tutte le mie 1000 bottiglie

- io voglio vendere tutte le mie 1000 bottiglie, per farlo devo rivolgermi agli altri mercati.
l'unica possibilità che ho per farlo è di abbassare, almeno un pochino, il prezzo per singola bottiglia: così però abbasso gli utili.

- terza chance: alzo un pochettino il prezzo della bottiglia sugli altri mercati in modo da abbassare il prezzo di quelle destinate al mercato usa.


ed ecco che, alla fine, i dazi non li pagano solo gli yankee.

cronos1990
08-08-2025, 12:22
Ottimo adesso Russia e Cina raddoppieranno lo sviluppo e realizzazione dei loro Chips
https://www.film.it/fileadmin/mediafiles/film/multimedia/201504/images/628x400/12.jpg

:asd:

Doraneko
08-08-2025, 12:46
vero e vado pure oltre; i dazi potrebbero pagarli pure gli altri paesi.
come? presto detto.


diciamo che io produco 1000 bottiglie di vino che, semplificando all'estremo, vendo in tutto il mondo allo stesso prezzo 1 euro a bottiglia.

ora, se il biondo dice "ti metto dazi al 20%", la mia bottiglia negli USA costa 1,20 euro.

- me ne frego di tutto, il prezzo sale, la domanda negli USA scende, io non vendo più tutte le mie 1000 bottiglie

- io voglio vendere tutte le mie 1000 bottiglie, per farlo devo rivolgermi agli altri mercati.
l'unica possibilità che ho per farlo è di abbassare, almeno un pochino, il prezzo per singola bottiglia: così però abbasso gli utili.

- terza chance: alzo un pochettino il prezzo della bottiglia sugli altri mercati in modo da abbassare il prezzo di quelle destinate al mercato usa.


ed ecco che, alla fine, i dazi non li pagano solo gli yankee.

Non mi torna molto perché l'aumento dei prezzi in USA fa calare la domanda ma l'aumento dei prezzi qui invece no.

Cromwell
08-08-2025, 13:43
Non mi torna molto perché l'aumento dei prezzi in USA fa calare la domanda ma l'aumento dei prezzi qui invece no.

Boh, forse perchè un 20% in più solo in USA potrebbe far calare la domanda, mentre il 20% spalmato in percenutali minori (2/3/4%) sui mercati interni "si notano un pelino meno". Ci penseranno i vari reparti di marketing/contabili e affini a trovare "l'aumento giusto". Anzi, se sono veramente bravi troveranno anche il giusto aumento per specularci e incamerare di più rispetto a prima.

Doraneko
08-08-2025, 14:04
Boh, forse perchè un 20% in più solo in USA potrebbe far calare la domanda, mentre il 20% spalmato in percenutali minori (2/3/4%) sui mercati interni "si notano un pelino meno". Ci penseranno i vari reparti di marketing/contabili e affini a trovare "l'aumento giusto". Anzi, se sono veramente bravi troveranno anche il giusto aumento per specularci e incamerare di più rispetto a prima.

Comunque il punto del mio discorso era un altro e cercare di smentire randorama non ha senso, visto che la sua teoria è una conferma a ciò che dicevo, cioè che non è vero né che i dazi li pagano solo gli americani né che è una cosa che necessariamente li danneggia, visto quante cose sta ottenendo.

Doraneko
08-08-2025, 14:12
https://www.film.it/fileadmin/mediafiles/film/multimedia/201504/images/628x400/12.jpg

:asd:

Perché non hai messo una foto col cast originale? :O
Ah ok, sei del 1990 :O

randorama
08-08-2025, 15:25
Non mi torna molto perché l'aumento dei prezzi in USA fa calare la domanda ma l'aumento dei prezzi qui invece no.

mi spiego meglio.
il discorso vale se gli usa per il produttore "valgono", chessò, il 10-15% della sua produzione totale.
questo vuol dire che lo sconto che devi fare al mercato USA lo "spalmi" sull'85%-90% della produzione restante; in questo modo hai si un aumento dei prezzi (e un calo della domanda) ma abbastanza marginale.

certo che se il mercato usa rappresenta l'80% del totale... sei fregato.


poi va sé che ogni bene ha una diversa elasticità della domanda al prezzo.
per farla facile, non credo che le borse louis vuitton risentiranno molto dei dazi...


Boh, forse perchè un 20% in più solo in USA potrebbe far calare la domanda, mentre il 20% spalmato in percenutali minori (2/3/4%) sui mercati interni "si notano un pelino meno". Ci penseranno i vari reparti di marketing/contabili e affini a trovare "l'aumento giusto". Anzi, se sono veramente bravi troveranno anche il giusto aumento per specularci e incamerare di più rispetto a prima.

ecco, Cromwell mi ha anticipato e l'ha spiegato pure meglio :)

Doraneko
08-08-2025, 15:37
mi spiego meglio.
il discorso vale se gli usa per il produttore "valgono", chessò, il 10-15% della sua produzione totale.
questo vuol dire che lo sconto che devi fare al mercato USA lo "spalmi" sull'85%-90% della produzione restante; in questo modo hai si un aumento dei prezzi (e un calo della domanda) ma abbastanza marginale.

certo che se il mercato usa rappresenta l'80% del totale... sei fregato.


poi va sé che ogni bene ha una diversa elasticità della domanda al prezzo.
per farla facile, non credo che le borse louis vuitton risentiranno molto dei dazi...



ecco, Cromwell mi ha anticipato e l'ha spiegato pure meglio :)

Ok. Tieni presente però che per certe produzioni (ovviamente non quelle agricole) se il mercato USA rappresenta una fetta importante, le aziende aprono una filiale lì anche senza i dazi di Trump. Vedi ad esempio il settore armiero, dove Beretta, Glock, CZ, ecc... hanno la loro divisione americana.
Trump vuole far diventare gli USA un paese molto più manifatturiero di adesso e questi sono passaggi praticamente obbligatori (più aziende sul territorio, svalutazione del dollaro, ecc...).

randorama
08-08-2025, 15:39
Ok. Tieni presente però che per certe produzioni (ovviamente non quelle agricole) se il mercato USA rappresenta una fetta importante, le aziende aprono una filiale lì anche senza i dazi di Trump. Vedi ad esempio il settore armiero, dove Beretta, Glock, CZ, ecc... hanno la loro divisione americana.
Trump vuole far diventare gli USA un paese molto più manifatturiero di adesso e questi sono passaggi praticamente obbligatori (più aziende sul territorio, svalutazione del dollaro, ecc...).

mah! credo sia esattamente quello ha in mente il biondo.
poi, se ci riesca o meno beh... io non ne ho più pallida idea.

AlPaBo
08-08-2025, 15:40
Non mi risulta che noi abbiamo legno, alluminio, acciaio, petrolio o metano da vendere.

Bisogna anche guardare COSA si vende e già con la Cina e L'india abbiamo buone vendite di macchine industriali, anzi essendo mercati in crescita sono anche quelli che promettono meglio, ma la ricchezza degli USA non l'hanno tutti gli altri mercati messi insieme per quanto riguarda quello che ci interessa lato agricoltura e prodotti derivati.

Prima critichi quello che scrivi poi dici la stessa cosa. Ogni paese vende le cose in cui è più capace. Cosa credi che significasse la globalizzazione?

si, questo è un buon argomento.
ma non vi facevo così empatici verso i kapitalisti.

Magari mi preoccupo per i lavoratori? Ma immagino che tu non lo capisca: hai i tuoi pregiudizi sulla sinistra e non sei capace di distaccartene. Per cui anche nel sarcasmo sei un po' limitato.

Neanche quella è una cosa certa. Può succedere che i dazi vengano pagati da chi vende. Come? Ad esempio svalutando la propria moneta, in modo da tornare più competitivi rispetto i paesi in cui si vuole esportare, è stato fatto diverse volte da diversi paesi. La Cina ad esempio l'ha già fatto e potrebbe rifarlo.
Altro modo è quello di dare sussidi statali alle aziende per permettere loro di vendere all'estero ad un prezzo più basso: again, pratica comune in Cina.
Dire che i dazi di Trump penalizzano gli americani perché sono loro a pagarli è una cosa inesatta e superficiale, per non dire propagandistica, in certi casi.
Quello che hai scritto in seguito ("non puoi pensare di punto in bianco di poter produrre tutto in casa") è vero ma non è quello il punto. Se per certe industrie è possibile e conveniente spostare tutta o parte della produzione in USA, per altre non succederà mai e lo sanno sia le industrie stesse sia Trump. Lo scopo di certi dazi non è quello di avere in USA tutte le industrie di qualsiasi cosa, bensì quello di avere un'arma di ricatto per ottenere qualcosa da certi paesi, che può essere l'abbassamento dei dazi verso le merci americane o altro. Un esempio recente, con la minaccia di dazi spropositati sulle loro merci (scarpe, vestiti, ecc...), Trump ha ottenuto un cessate il fuoco tra la Tailandia e il Cambogia per il conflitto che si stava consumando in questi ultimi mesi.

Attualmente, la moneta che sta svalutando è proprio il dollaro, che ha perso il più del 10% da inizio anno rispetto all'euro. Ha anche perso quasi il 5% rispetto allo yuan cinese e quasi il 30% rispetto al rublo russo.

Il che vuol dire, applicando il tuo ragionamento, che i dazi si sommano alla perdita di valore della moneta.

Lo scopo dei dazi, quando applicati da persone competenti che ne capiscono l'uso, è quello di proteggere produzioni interne esistenti. L'idea che possano spingere allo stimolo di nuove produzioni interne è veramente stupida, in quanto nuove produzioni richiedono disponibilità di materie prime (che spesso non ci sono), competenze tecnologiche (che richiedono non meno di cinque-dieci anni per essere formate, nell'ipotesi che le politiche di Trump non distruggano scuola e università, come sembra vogliano fare) e costruzione di nuove infrastrutture (anche queste per almeno cinque-dieci anni di lavoro).

Per cui i dazi di Trump, anche se avesse ragione e non fossero puramente l'invenzione di un incompetente a scopo propagandistico, dovrebbero essere mantenuti per, appunto, almeno cinque-dieci anni.
Nel frattempo l'economia americana andrebbe a picco.

Ma vedo che i difensori a tutti i costi di Trump non perdono occasione di dimostrare che lo seguono non solo nella ideologia elementare ma nella politica economica spicciola.

AlPaBo
08-08-2025, 15:44
Boh, forse perchè un 20% in più solo in USA potrebbe far calare la domanda, mentre il 20% spalmato in percenutali minori (2/3/4%) sui mercati interni "si notano un pelino meno". Ci penseranno i vari reparti di marketing/contabili e affini a trovare "l'aumento giusto". Anzi, se sono veramente bravi troveranno anche il giusto aumento per specularci e incamerare di più rispetto a prima.

Guarda che, come stanno dimostrando i canadesi, la soluzione non è mantenere le stesse quote indipendentemente dai dazi, ma aumentare le proprie quote dove i dazi non ci sono.

the_joe
08-08-2025, 15:46
Ok. Tieni presente però che per certe produzioni (ovviamente non quelle agricole) se il mercato USA rappresenta una fetta importante, le aziende aprono una filiale lì anche senza i dazi di Trump. Vedi ad esempio il settore armiero, dove Beretta, Glock, CZ, ecc... hanno la loro divisione americana.
Trump vuole far diventare gli USA un paese molto più manifatturiero di adesso e questi sono passaggi praticamente obbligatori (più aziende sul territorio, svalutazione del dollaro, ecc...).

L'idea alla base può sembrare buona, ma se le produzioni sono state spostate all'estero è per avere più margini da parte dei produttori e di conseguenza fare prezzi più contenuti ai consumatori, il riportare le produzioni in patria, ammesso di trovare competenze e capacità, in teoria dovrebbe fare alzare i prezzi al consumo o limitare i guadagni per i produttori, i dazi dovrebbero automaticamente rendere meno appetibili le merci importate allineando il costo con quelle prodotte in loco, la svalutazione della moneta porta con sè inevitabilmente l'inflazione, metti assieme inflazione monetaria e aumento dei prezzi al consumo e per i cittadini non si prospettano dei bei tempi.

Poi sarò smentito e gli USA diventeranno una grossa manifattura e non avranno inflazione.

Doraneko
08-08-2025, 16:31
Prima critichi quello che scrivi poi dici la stessa cosa. Ogni paese vende le cose in cui è più capace. Cosa credi che significasse la globalizzazione?



Magari mi preoccupo per i lavoratori? Ma immagino che tu non lo capisca: hai i tuoi pregiudizi sulla sinistra e non sei capace di distaccartene. Per cui anche nel sarcasmo sei un po' limitato.



Attualmente, la moneta che sta svalutando è proprio il dollaro, che ha perso il più del 10% da inizio anno rispetto all'euro. Ha anche perso quasi il 5% rispetto allo yuan cinese e quasi il 30% rispetto al rublo russo.

Il che vuol dire, applicando il tuo ragionamento, che i dazi si sommano alla perdita di valore della moneta.

Lo scopo dei dazi, quando applicati da persone competenti che ne capiscono l'uso, è quello di proteggere produzioni interne esistenti. L'idea che possano spingere allo stimolo di nuove produzioni interne è veramente stupida, in quanto nuove produzioni richiedono disponibilità di materie prime (che spesso non ci sono), competenze tecnologiche (che richiedono non meno di cinque-dieci anni per essere formate, nell'ipotesi che le politiche di Trump non distruggano scuola e università, come sembra vogliano fare) e costruzione di nuove infrastrutture (anche queste per almeno cinque-dieci anni di lavoro).

Per cui i dazi di Trump, anche se avesse ragione e non fossero puramente l'invenzione di un incompetente a scopo propagandistico, dovrebbero essere mantenuti per, appunto, almeno cinque-dieci anni.
Nel frattempo l'economia americana andrebbe a picco.

Ma vedo che i difensori a tutti i costi di Trump non perdono occasione di dimostrare che lo seguono non solo nella ideologia elementare ma nella politica economica spicciola.

Guarda che la svalutazione del dollaro è una cosa assolutamente voluta, visto che una valuta troppo forte non è favorevole per un paese manifatturiero. Oltre a questo, la svalutazione del dollaro penalizza per primi i paesi che vogliono vendere in USA, perché i loro prodotti diventano più cari per gli americani. La svalutazione del dollaro mette anche i bastoni tra le ruote ad una Cina che dovesse svalutare lo yuan per tornare competitiva, perché diventerebbe una misura insufficiente. Penalizza anche il governo cinese direttamente, perché più devono vendere al ribasso e più il governo deve sovvenzionare le aziende.
Per il resto, prima di "vedere che..." sarebbe meglio se ti accertassi dove ti stai informando.

randorama
08-08-2025, 16:58
Magari mi preoccupo per i lavoratori? Ma immagino che tu non lo capisca: hai i tuoi pregiudizi sulla sinistra e non sei capace di distaccartene. Per cui anche nel sarcasmo sei un po' limitato.

eh. sai, è che buona parte dei tuoi amici sono del tipo "chissenfrega dei lavoratori, l'importante è che il kapistalista pianga".



Attualmente, la moneta che sta svalutando è proprio il dollaro, che ha perso il più del 10% da inizio anno rispetto all'euro. Ha anche perso quasi il 5% rispetto allo yuan cinese e quasi il 30% rispetto al rublo russo.

l'idea che la cosa sia voluta proprio non ti sfiora?
sai, prima che adottassimo l'euro, noi con le "svalutazioni competitive" ci abbiamo fatto politica economica per più di 20 anni?


Ma vedo che i difensori a tutti i costi di Trump non perdono occasione di dimostrare che lo seguono non solo nella ideologia elementare ma nella politica economica spicciola.
quello che non riesce ad entrarti nella testolina è che qui nessuno è "difensore di trump"; soprattutto quando le sue politiche sono palesemente a danno nostro.
più banalmente si sta discutendo su "come andrà a finire sta roba".
le persone che più o meno ne sanno, a partire dagli economisti veri non prendono posizione.
poi... beh, poi ci sono i tuttologi di internet che loro hanno già capito tutto.

the_joe
08-08-2025, 18:08
l'idea che la cosa sia voluta proprio non ti sfiora?
sai, prima che adottassimo l'euro, noi con le "svalutazioni competitive" ci abbiamo fatto politica economica per più di 20 anni?


Ho già detto che con gli USA dobbiamo aspettare per vedere come andrà a finire, ma nel 92 in Italia abbiamo ben visto com'è andata a finire, il rilancio dell'economia a pro degli industriali che si sono arricchiti il costo è stato il 30% di tutto il denaro circolante compresi quindi i 2 risparmi che si era messo da parte l'operaio...

Nicodemo Timoteo Taddeo
08-08-2025, 18:26
La Brexit è stata un illustre precedente, la massa segue qualche pasticcione populista arruffapopoli, in questo caso pure imbroglione matricolato e certificato, che gli dice quello che vuole sentirsi dire e poi si vede l'effetto che fa...

Oh le dovrebbero conoscere le competenze finanziarie di Donald Trump, da uomo d’affari ha presentato istanza di bancarotta quattro volte per insolvenza dei suoi debiti...

https://www.lastampa.it/esteri/2025/04/12/news/dazi_trump_bancarotta_usa_lehman-15099357/

Doraneko
08-08-2025, 19:04
Ho già detto che con gli USA dobbiamo aspettare per vedere come andrà a finire, ma nel 92 in Italia abbiamo ben visto com'è andata a finire, il rilancio dell'economia a pro degli industriali che si sono arricchiti il costo è stato il 30% di tutto il denaro circolante compresi quindi i 2 risparmi che si era messo da parte l'operaio...

Quella americana è una situazione molto diversa dalla nostra, visto che i loro risparmi sono prevalentemente in azioni e fondi pensionistici, pochissimo in liquidità.

randorama
08-08-2025, 19:28
Ho già detto che con gli USA dobbiamo aspettare per vedere come andrà a finire, ma nel 92 in Italia abbiamo ben visto com'è andata a finire, il rilancio dell'economia a pro degli industriali che si sono arricchiti il costo è stato il 30% di tutto il denaro circolante compresi quindi i 2 risparmi che si era messo da parte l'operaio...

beh, se l'operaio i due risparmi se li è tenuti sul conto corrente...

the_joe
08-08-2025, 19:35
Quella americana è una situazione molto diversa dalla nostra, visto che i loro risparmi sono prevalentemente in azioni e fondi pensionistici, pochissimo in liquidità.

Con la svalutazione non vengono interessati solo le liquidità, tutte le merci prodotte si svalutano, così quelle in magazzino, quelle di importazione costano di più ecc. in pratica ci possono teoricamente guadagnare gli esportatori se i loro prodotti non sono composti anche da parti prodotte all'estero.
Andava benino per l'Italia quando era "la Cina" dell'Europa, cioè aveva capacità manifatturiera e poteva trasformare e produrre a basso costo, non saprei quantificare la capacità degli USA di fare concorrenza alla Cina vera anche con i dazi.

Vedremo, quello che è certo, è che per gli statunitensi i prodotti importati costeranno di più.

the_joe
08-08-2025, 19:40
beh, se l'operaio i due risparmi se li è tenuti sul conto corrente...

Vabbè era un esempio, con la svalutazione il 30% interessò tutto quanto, a parte i prodotti interamente fatti interamente in Italia.

Doraneko
08-08-2025, 19:50
Vabbè era un esempio, con la svalutazione il 30% interessò tutto quanto, a parte i prodotti interamente fatti interamente in Italia.

Che tra l'altro, mi viene in mente adesso, che la svalutazione del 1992 non è stata una manovra mirata, bensì un giochetto del caro Soros.

Doraneko
08-08-2025, 19:53
Con la svalutazione non vengono interessati solo le liquidità, tutte le merci prodotte si svalutano, così quelle in magazzino, quelle di importazione costano di più ecc. in pratica ci possono teoricamente guadagnare gli esportatori se i loro prodotti non sono composti anche da parti prodotte all'estero.
Andava benino per l'Italia quando era "la Cina" dell'Europa, cioè aveva capacità manifatturiera e poteva trasformare e produrre a basso costo, non saprei quantificare la capacità degli USA di fare concorrenza alla Cina vera anche con i dazi.

Vedremo, quello che è certo, è che per gli statunitensi i prodotti importati costeranno di più.

Quella USA più che concorrenza è guerra economica, c'è la volontà di tagliare fuori la Cina sia come meta dei dollari americani sia come fornitore in sé, per non dover dipenderne in caso di guerra.

the_joe
08-08-2025, 20:00
Quella USA più che concorrenza è guerra economica, c'è la volontà di tagliare fuori la Cina sia come meta dei dollari americani sia come fornitore in sé, per non dover dipenderne in caso di guerra.

La sfida è titanica, vedremo come andrà a finire.

the_joe
08-08-2025, 20:03
Che tra l'altro, mi viene in mente adesso, che la svalutazione del 1992 non è stata una manovra mirata, bensì un giochetto del caro Soros.

In gran parte si, ma permise un rilancio per la manifattura italiana che ne beneficio per gli anni a seguire fino più o meno all'arrivo della manifattura Cinese di qualità (la famigerata delocalizzazione)

randorama
08-08-2025, 20:13
Che tra l'altro, mi viene in mente adesso, che la svalutazione del 1992 non è stata una manovra mirata, bensì un giochetto del caro Soros.

vero anche questo. i "giochini sul cambio" fatti volontariamente sono roba degli anni 80...

Doraneko
08-08-2025, 23:30
La sfida è titanica, vedremo come andrà a finire.

Tieni presente che certi obbiettivi che hanno gli USA prescindono l'amministrazione che c'è al potere, al massimo cambia il modo in cui questi obbiettivi li si vuole perseguire. Colpire la Cina è uno di questi obbiettivi. Trump nel suo primo mandato ci si è buttato a testa bassa ma con i suoi modi da showman si è esposto a facili attacchi. L'amministrazione Biden non ha cambiato rotta anzi, su certe cose ci è andata giù anche più pesante ma in maniera meno plateale (hanno raddoppiato i dazi sui semiconduttori cinesi, hanno vietato la vendita negli USA di cartine geografiche in cui Taiwan ha lo stesso colore della Cina, hanno vietato TikTok a certe categorie sensibili, ecc...). Trump 2 sta semplicemente calcando ulteriormente la mano.

Piedone1113
09-08-2025, 06:37
L'idea alla base può sembrare buona, ma se le produzioni sono state spostate all'estero è per avere più margini da parte dei produttori e di conseguenza fare prezzi più contenuti ai consumatori, il riportare le produzioni in patria, ammesso di trovare competenze e capacità, in teoria dovrebbe fare alzare i prezzi al consumo o limitare i guadagni per i produttori, i dazi dovrebbero automaticamente rendere meno appetibili le merci importate allineando il costo con quelle prodotte in loco, la svalutazione della moneta porta con sè inevitabilmente l'inflazione, metti assieme inflazione monetaria e aumento dei prezzi al consumo e per i cittadini non si prospettano dei bei tempi.

Poi sarò smentito e gli USA diventeranno una grossa manifattura e non avranno inflazione.
Io ho solo una riflessione:
Tutto bello, dazi esteri, produzione in loco ecc, ma:
Per produrre in Usa bisogna costruire stabilimenti, chi ripagherà tale costo?
Certo che se la produzione è solo in Usa la pagherà tutto il mondo, ma se la radiolina ( esempio ) di samsung aumenterà i costi globali non credo che sarebbe matematico aumentare i costi d'appertutto perchè la LG di turno potrebbe aumentare la sua fetta di mercato tenendo prezzi globali più bassi e rinunciando magari al mercato USA dove la sua presenza era solo marginale.

Gli operai e l'indotto in USA subiranno un'impennata di richiesta e i relativi salari dovranno per forza di cosa aumentare.
Quest'aumento dovrà ricadere per forza di cose sul prezzo del prodotto.
Le infrastrutture dovranno essere adeguate e spostare materie prime su rotte diverse, e qui ancora costi in aumento.
Insomma gira e rigira i costi saranno più alti di quelli che immaginiamo, ma la reale portata la vedremo solo tra 18/24 mesi perchè la prima fase sarà quella di temporeggiare mentre nel frattempo i bilanci federali vanno su per l'inerzia della spinta al consumo, ma non può durare a lungo quell'inerzia egli usa rischiano una deflazione importante quando finita.

Unax
10-08-2025, 10:30
Che tra l'altro, mi viene in mente adesso, che la svalutazione del 1992 non è stata una manovra mirata, bensì un giochetto del caro Soros.

molti criticano Soros però allo stesso tempo dicono che la svalutazione fa bene perché ti permette di esportare di più

quindi in teoria ha fatto una cosa cattiva e una buona allo stesso tempo

Unax
10-08-2025, 10:38
i dazi hanno un effetto protezionista
esempio, un paio di scarpe estere costa 60 , un paio americano costa 80

dopo il dazio al 50% la scarpa estera costerà 90, quindi il produttore domestico a questo punto ha un vantaggio, può aumentare la sua quota di mercato oppure può aumentare il suo prezzo a 85 rimanendo competitivo

però sia che il consumatore scelga la scarpa estera che quella domestica di sicuro pagherà più di prima

Piedone1113
10-08-2025, 13:06
i dazi hanno un effetto protezionista
esempio, un paio di scarpe estere costa 60 , un paio americano costa 80

dopo il dazio al 50% la scarpa estera costerà 90, quindi il produttore domestico a questo punto ha un vantaggio, può aumentare la sua quota di mercato oppure può aumentare il suo prezzo a 85 rimanendo competitivo

però sia che il consumatore scelga la scarpa estera che quella domestica di sicuro pagherà più di prima

Non quelli di Trump: se gli iPhone vengono tassati perché prodotti in Cina l'utente non lo acquista.
La maggior parte dei dazi sono fatti da Trump per portare manifattura negli states.
Quindi possiamo accantonare l'opzione protezionismo.

Unax
10-08-2025, 13:38
Non quelli di Trump: se gli iPhone vengono tassati perché prodotti in Cina l'utente non lo acquista.
La maggior parte dei dazi sono fatti da Trump per portare manifattura negli states.
Quindi possiamo accantonare l'opzione protezionismo.

l'iphone è un caso particolare dato che vengono prodotti in Cina ed India

mi sa che nel caso il prezzo degli iphone prodotti all'estero o eventualmente in futuro in USA fosse troppo alto, agli americani converrebbe fare un salto in Messico o in Canada e comprarli lì, a questo punto i doganieri dovrebbero controllare tutti i viaggiatori americani per controllare se al rientro hanno un iphone nuovo :D

randorama
10-08-2025, 13:52
l'iphone è un caso particolare dato che vengono prodotti in Cina ed India

mi sa che nel caso il prezzo degli iphone prodotti all'estero o eventualmente in futuro in USA fosse troppo alto, agli americani converrebbe fare un salto in Messico o in Canada e comprarli lì, a questo punto i doganieri dovrebbero controllare tutti i viaggiatori americani per controllare se al rientro hanno un iphone nuovo :D

OT.
ma quanto non è bella la cover che hai in firma?

Unax
10-08-2025, 14:36
OT.
ma quanto non è bella la cover che hai in firma?

è bravo e simpatico, suonava nella band dei Sabaton e adesso nei Majestica

ha fatto anche la cover di una canzone dei Ricchi e poveri

https://www.youtube.com/watch?v=QG2ETO2ML10

biometallo
10-08-2025, 14:53
https://www.youtube.com/watch?v=QG2ETO2ML10

C'è da dire che "Sarà perché ti amo" è famosissima anche all'estero, tanto che non si contano i video di yotuber tiktoker stanieri che la usano come base tanto che ormai ne ho la nausea (al pari di Pedro di Raffaella Carrà) mentre "una canzone d'amore"? Sinceramente non so quanti gli 883 siano conosciuti fuori dall'Italia... :confused:

Doraneko
10-08-2025, 17:59
i dazi hanno un effetto protezionista
esempio, un paio di scarpe estere costa 60 , un paio americano costa 80

dopo il dazio al 50% la scarpa estera costerà 90, quindi il produttore domestico a questo punto ha un vantaggio, può aumentare la sua quota di mercato oppure può aumentare il suo prezzo a 85 rimanendo competitivo

però sia che il consumatore scelga la scarpa estera che quella domestica di sicuro pagherà più di prima

I dazi in questo caso non sono stati messi solo per protezionismo, hanno anche scopi diversi, servono per raggiungere obiettivi economici, geopolitici, militari, ecc...
Ho scritto un po' di post fa qualcosa a riguardo.