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Il richiamo in massa di oltre 300 ingegneri cinesi dagli stabilimenti Foxconn in India rischia di far deragliare il piano di Apple per produrre la maggior parte degli iPhone fuori dalla Cina. Pechino mostra i muscoli e lancia un segnale chiaro: il controllo sulla filiera globale dell’elettronica resta una questione di potere.

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Venderanno gli iPhone top di gamma prodotti in India a metà prezzo, vistò che la qualità è compromessa.

Venderanno gli iPhone top di gamma prodotti in India a metà prezzo, vistò che la qualità è compromessa.

E' più facile che li definiscano PLUS o qualche altro termine, pompando il fatto che il made in india è superiore al made in cina,, del resto loro sono campioni intergalattici del marketing, quindi ci possono riuscire senza problemi.

e anche qui ci svegliamo dopo decenni di sonni tranquilli, sulla globalizzazione buona e bella, il protezionismo e i dazi brutti e cattivi, ecc...
adesso che siamo a 90 raddrizzarci è difficile e doloroso.
Ma almeno è arrivata la sveglia, magari suona un campanellino anche nelle teste dei "grandi imprenditori" e dei burocrati che ci governano...

Ma Foxconn non è taiwanese? ubbidisce alla Cina? o in 300 si sono "dati malati"?

e anche qui ci svegliamo dopo decenni di sonni tranquilli, sulla globalizzazione buona e bella, il protezionismo e i dazi brutti e cattivi, ecc...
adesso che siamo a 90 raddrizzarci è difficile e doloroso.
Ma almeno è arrivata la sveglia, magari suona un campanellino anche nelle teste dei burocrati che ci governano...

Non ci contare. Quelli pensano al benessere, si, ma al loro.

Dei poveri schiavi "f0tt€ s€g@", tutta roba di facciata.

Il nostro intero sistema sociale è fondato su qualche disgraziato, spesso e volentieri minorenne, in un paese povero che lavora 20 ore al giorno in condizioni semi-bestiali.

Tze, figurati cosa potremmo mai aspettarci da certe "menti illuminate".

Sono brutale lo so, ma questo è quanto.

Ma Foxconn non è taiwanese? ubbidisce alla Cina? o in 300 si sono "dati malati"?Taiwan è sempre Cina dopotutto :O

e anche qui ci svegliamo dopo decenni di sonni tranquilli, sulla globalizzazione buona e bella, il protezionismo e i dazi brutti e cattivi, ecc...
adesso che siamo a 90 raddrizzarci è difficile e doloroso.
Ma almeno è arrivata la sveglia, magari suona un campanellino anche nelle teste dei "grandi imprenditori" e dei burocrati che ci governano...

Ma Foxconn non è taiwanese? ubbidisce alla Cina? o in 300 si sono "dati malati"?

ma gli ingegneri sono cinesi e su quelli comanda di sicuro la Cina che con metodi persuasivi li fa tornare in Cina e Foxconn si attacca

Venderanno gli iPhone top di gamma prodotti in India a metà prezzo, vistò che la qualità è compromessa.

Forse in universo parallelo... Apple non rinuncerà mai ai suoi bei margini!! Forse se le vendite dovessero avere un collasso, allora ad un taglio di prezzo ci potrebbero pensare.

ma gli ingegneri sono cinesi e su quelli comanda di sicuro la Cina che con metodi persuasivi li fa tornare in Cina e Foxconn si attacca Appunto, è quello che mi chiedo: se il tuo datore di lavoro Foxconn non è daccordo al rientro in patria tu dipendente rischi il licenziamento. Quale metodo più persuasivo può usare il governo cinese?
Oppure Foxconn è daccordo.... hanno "persuaso" pure lei...

e anche qui ci svegliamo dopo decenni di sonni tranquilli, sulla globalizzazione buona e bella, il protezionismo e i dazi brutti e cattivi, ecc...
adesso che siamo a 90 raddrizzarci è difficile e doloroso.
Ma almeno è arrivata la sveglia, magari suona un campanellino anche nelle teste dei "grandi imprenditori" e dei burocrati che ci governano...

Ma Foxconn non è taiwanese? ubbidisce alla Cina? o in 300 si sono "dati malati"?

Foxconn è si di Taiwan, ma gran parte della sua forza lavoro è cinese ( RPC ) con contratti cinesi. E' plausibile pensare inoltre, vista la notizia, che ci siano degli accordi tra l'azienda e il governo cinese e viste le relazioni tra Cina ed India, tutt'altro che idilliache, sarà scattata una clausola di protezione degli interessi nazionali.

Appunto, è quello che mi chiedo: se il tuo datore di lavoro Foxconn non è daccordo al rientro in patria tu dipendente rischi il licenziamento. Quale metodo più persuasivo può usare il governo cinese?
Oppure Foxconn è daccordo.... hanno "persuaso" pure lei...

Magari rompere le scatole negli impianti cinesi di Foxconn con ispezioni in cui sicuramente verranno trovate diverse cose che non vanno... Da questo pretesto si potrebbe procedere anche al sequestro delle fabbriche e così Foxconn si troverebbe con una mano davanti e l'altra di dietro.

Appunto, è quello che mi chiedo: se il tuo datore di lavoro Foxconn non è daccordo al rientro in patria tu dipendente rischi il licenziamento. Quale metodo più persuasivo può usare il governo cinese?
Oppure Foxconn è daccordo.... hanno "persuaso" pure lei...

e anche qui ci svegliamo dopo decenni di sonni tranquilli, sulla globalizzazione buona e bella, il protezionismo e i dazi brutti e cattivi, ecc...
adesso che siamo a 90 raddrizzarci è difficile e doloroso.
Ma almeno è arrivata la sveglia, magari suona un campanellino anche nelle teste dei "grandi imprenditori" e dei burocrati che ci governano...

Ma Foxconn non è taiwanese? ubbidisce alla Cina? o in 300 si sono "dati malati"?

non si sono dati malati, hanno solo comunicato che sono stati richiamati in patria.
gli ingegneri se non ottemperassero alla richiesta di rimpatriare immediatamente, o rimangono all'estero a vita o una volta rientrati in Cina, verrebbero arrestati per compattamento antipatriottico.

comunque è un'interferenza nelle aziende private e privati cittadini inconcepibile per noi, e molto sleale.
Fanno becero protezionismo pure loro, anzi pure peggio dei tanto criticati dazi del biondo.
Qui si prende in giro la politica di "reindustrializzazione" trumpiana (strombazzata e grezza ma vabbè), con intellettuali/economisti più o meno improvvisati che la criticano/deridono, là invece fanno uguale o peggio ma in silenzio e nessuno dice nulla (là non possono, ma qui se ne parla appena).

comunque è un'interferenza nelle aziende private e privati cittadini inconcepibile per noi, e molto sleale.
Fanno becero protezionismo pure loro, anzi pure peggio dei tanto criticati dazi del biondo.
Qui si prende in giro la politica di "reindustrializzazione" trumpiana (strombazzata e grezza ma vabbè), con intellettuali/economisti più o meno improvvisati che la criticano/deridono, là invece fanno uguale o peggio ma in silenzio e nessuno dice nulla (là non possono, ma qui se ne parla appena).


Da estimatore di Apple come azienda e prodotti... posso dire "che gli serva da lezione" a loro (Apple) e chi ancora crede/spera nella Cina, investissero in stati piu democratici, sarebbe da ricordargli la storia della "Rana e dello Scorpione", alla fine della fiera, Trump qualsiasi cosa se ne dica nel bene o nel male... andrà via, e questa è alla base della democrazie, ma lo "Status quo cinese" è li da sempre e ci rimarrà ancora per parecchio tempo, chissà per quanto, di sicuro non lo deciderà il cittadino cinese.
Se vuoi fare affari con lo scorpione, metti in conto anche di poter essere punto.

Sono 25 anni che ripeto la stessa cosa.

Ma sembra che forse, ci stiano arrivando anche quei decelerati mentali della globalizzazione...

Quindi il prossimo "nemico" sarà l'india? :asd:

Quindi il prossimo "nemico" sarà l'india? :asd:
Si, l'india è la futura cina...
Poi quando avremo terminato di spremere anche l'india, rimarrà soltanto l'africa.

Si, l'india è la futura cina...
Poi quando avremo terminato di spremere anche l'india, rimarrà soltanto l'africa.

Difficile... Il continente africano è parecchio arretrato e disomogeneo nella formazione tecnica ed accademica. Senza contare che è abbastanza instabile politicamente. Meglio " spremerlo " per le materie prime e per produzioni industriali a basso contenuto tecnologico...

Ma questi 300 ingegneri sono cinesi della Cina continentale o della Repubblica di Cina (aka Taiwan)?

La redazione può fare chiarezza?