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View Full Version : Addio alle password tradizionali? La nuova frontiera è una molecola di plastica


Redazione di Hardware Upg
19-05-2025, 15:30
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/sicurezza-software/addio-alle-password-tradizionali-la-nuova-frontiera-e-una-molecola-di-plastica_138923.html

Un team di ricercatori ha sviluppato una tecnologia che permette di memorizzare password all’interno di molecole di plastica, leggibili tramite segnali elettrici e potenzialmente più sicure rispetto ai metodi tradizionali di autenticazione digitale. Ma quali sono i pro e i contro?

Click sul link per visualizzare la notizia.

Silent Bob
19-05-2025, 17:01
Oramai mi vien da dire, posson trovare tutte le alternative che vogliono, ma finché son bucabili non cambia nulla.

LMCH
19-05-2025, 22:56
Praticamente una memoria write-once e read-once.
La vera notizia è che è un primo passo verso un nuovo tipo di memorie "molecolari".

rattopazzo
20-05-2025, 05:37
Ma non dovevamo cercare di ridurre la dipendenza dalla plastica ? :sofico:

UtenteHD
20-05-2025, 07:27
Eh io che speravo ci fosse il nuovo supporto con scrittura fisica di alta durata per superare i DVD, Bluray ecc..
Vabbe antendiamo ancora che hanno dimostrato con test che tutti i supporti a memorizzazione non fisica, ad esempio SSD se non alimentati regolarmente nel breve periodo (qualche anno) perdono parte dei dati.

Silent Bob
20-05-2025, 08:06
Vabbe antendiamo ancora che hanno dimostrato con test che tutti i supporti a memorizzazione non fisica, ad esempio SSD se non alimentati regolarmente nel breve periodo (qualche anno) perdono parte dei dati.

l'avevo letta sta cosa, e sta anche a significare che non è manco improbabile una larga quantità di dati persi per sto motivo.

biometallo
20-05-2025, 09:16
hanno dimostrato con test che tutti i supporti a memorizzazione non fisica, ad esempio SSD se non alimentati regolarmente nel breve periodo (qualche anno) perdono parte dei dati.

Non è che ti stai confondendo? Che io sappia con memoria fisica si indicano proprio "quelle su chip" tra cui anche i vari tipi di Nand flash

https://phoenixnap.it/glossario/memoria-fisica




l'avevo letta sta cosa, e sta anche a significare che non è manco improbabile una larga quantità di dati persi per sto motivo.

Già, ad una ricerca veloce ho ritrovato questo articolo https://www.ilsoftware.it/attenzione-le-unita-ssd-possono-perdere-dati-dopo-2-anni-se-non-alimentate/

Che parla di dati corrotti dopo circa 2 anni di inattività e di come sia bene tenere gli ssd alimentati

Perché avvengono le perdite di dati su SSD?
Le celle NAND, sulle quali le unità SSD basano il loro funzionamento, memorizzano i dati intrappolando elettroni in un componente chiamato floating gate (o nel caso delle NAND più recenti, in una charge trap). Il numero di elettroni presenti determina il livello di carica, che a sua volta rappresenta un valore binario (0 o 1, oppure più stati nei modelli MLC, TLC, QLC). Questa carica non è permanente: con il tempo può dissiparsi anche se non ci sono letture o scritture in corso.

Le memorie di tipo SLC (Single-Level Cell) mantengono la carica più a lungo (anni), mentre MLC, TLC e QLC hanno una retention inferiore perché i livelli di carica sono più vicini tra loro e più sensibili al degrado.

Gli algoritmi di correzione degli errori (ECC) e di refresh delle celle richiedono un’alimentazione attiva. Quando l’unità è spenta, questi meccanismi non possono agire, lasciando i dati esposti ad errori.

E perle MLC (che se non erro vengono più che altro usati nei datacenter) mi pare si parli di tempi molto inferiori tipo 6 mesi...

Silent Bob
20-05-2025, 10:11
Già, ad una ricerca veloce ho ritrovato questo articolo https://www.ilsoftware.it/attenzione-le-unita-ssd-possono-perdere-dati-dopo-2-anni-se-non-alimentate/

Che parla di dati corrotti dopo circa 2 anni di inattività e di come sia bene tenere gli ssd alimentati

Perché avvengono le perdite di dati su SSD?
Le celle NAND, sulle quali le unità SSD basano il loro funzionamento, memorizzano i dati intrappolando elettroni in un componente chiamato floating gate (o nel caso delle NAND più recenti, in una charge trap). Il numero di elettroni presenti determina il livello di carica, che a sua volta rappresenta un valore binario (0 o 1, oppure più stati nei modelli MLC, TLC, QLC). Questa carica non è permanente: con il tempo può dissiparsi anche se non ci sono letture o scritture in corso.

Le memorie di tipo SLC (Single-Level Cell) mantengono la carica più a lungo (anni), mentre MLC, TLC e QLC hanno una retention inferiore perché i livelli di carica sono più vicini tra loro e più sensibili al degrado.

Gli algoritmi di correzione degli errori (ECC) e di refresh delle celle richiedono un’alimentazione attiva. Quando l’unità è spenta, questi meccanismi non possono agire, lasciando i dati esposti ad errori.

E perle MLC (che se non erro vengono più che altro usati nei datacenter) mi pare si parli di tempi molto inferiori tipo 6 mesi...

Conta che il fisso di mia sorella, finché lo usavo io era acceso una volta al giorno, poi è stato staccato per almeno 4-5 mesi , quindi totalmente inusato, e non c'ha avuto problemi (vabbè che a supporto c'ha un HD "normale") però ecco, ti spingono pure ad affidarti alle SSD e dopo esce una notizia del genere che è assai poco confortante.

Tempo fa per esempio avevo letto una cosa simile riguardo i supporti, li ho notato che giusto qualche CD/DVD scrauso non veniva più letto*, il resto a distanza anche di 2 decadi funzionano benissimo.

Insomma, se a sto punto se ne escono fuori con qualche altra novità e neanche troppo costosa non sarebbe male.

* dimenticavo, ai tempi del XP avevo un lettore CD/DVD che mi leggeva letteralmente tutto, non ho visto su un pc successivo a quello che non aveva problemi nella lettura anche di supporti letteralmente messi male.
E non parlo "tanto per..." avevo avuto modo casualmente di testare più cose su vari pc e vedere come al mio aveva meno difficoltà nella lettura.