View Full Version : Gli italiani vogliono la casa green: una famiglia su tre cerca un mutuo per classe energetica A o B
Redazione di Hardware Upg
05-05-2025, 13:28
Link alla notizia: https://greenmove.hwupgrade.it/news/energie-rinnovabili/gli-italiani-vogliono-la-casa-green-una-famiglia-su-tre-cerca-un-mutuo-per-classe-energetica-a-o-b_138348.html
Cresce l'interesse in Italia per le case efficienti. Il Borsino dei mutui sottolinea come più di una famiglia su tre sia in cerca di mutuo per un'abitazione in classe energetica A o B, anche in costruzione
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ilariovs
05-05-2025, 14:50
Non è cosí strano, non è questione di green è semplicemente che mettere sul tavolo 1200€ di elettricità e 1500/1800€ di gas per scaldare, cucinare e fare la doccia non è una quisquilia.
Sul webbe pare che il grinne è un'ideologia, ma nella vita reale il grinne è semplicemente fare i conti della serva.
Gli italiani vogliono una casa. Punto
diabolikum
05-05-2025, 15:03
@ilariovs
anche in classe B, per esperienza diretta, i consumi sono quelli, e te lo dico per esperienza diretta di casa a Milano. Sugli edifici si è fatto uno scempio con questo gioco delle classi energetiche che ha solo spinto alle stelle il prezzo al metro quadro praticamente ovunque, ma non ha portato alcun beneficio.
UtenteHD
05-05-2025, 15:28
Considerato quanto si paga per pochi mq di appartamento tra gas (oramai improponibile) e corrente (altissima), pensa una villetta, assurdo, ci credo che fanno il possibile, se poi aggiungi anche IMU, ecc.. poverini non ce la fanno piu'..
ilariovs
05-05-2025, 15:53
@ilariovs
anche in classe B, per esperienza diretta, i consumi sono quelli, e te lo dico per esperienza diretta di casa a Milano. Sugli edifici si è fatto uno scempio con questo gioco delle classi energetiche che ha solo spinto alle stelle il prezzo al metro quadro praticamente ovunque, ma non ha portato alcun beneficio.
Se hai una classe B e quel livello di spesa vuoldire che hai una villetta a due piani.
Io mi riferivo ad un appartamento da 100 mq.
E parlo da casa classeC che non arriva manco lontanamente a quelle cifre, nonostante l'auto elettrica. Area climatica E mica Palermo.
Notturnia
05-05-2025, 21:43
O le case in classe A sono scese di prezzo o la gente ha un casino di soldi..
Stando a sole24ore altri siti una casa in classe A costa mediamente il 34% in più di una casa in classe G.
A Milano dicono che la differenza si aggiri sui 600-800 euro a mq e che quindi ci siano almeno 60 mila euro di differenza fra le due case d 100 mq
Il risparmio atteso è di 3 mila euro/anno e quindi in miseri 20-25 anni si pareggia il maggior costo.. in pratica quando uno ha finito il mutuo ha speso tanto quanto avesse comprato la casa in classe G…
Se questi valori sono corretti è aberrante pensare di comprare una casa in classe A al posto di una normale in classe C o D.. una differenza di prezzo che non è giustificata..
Non oso pensare alle Clima Klasse A+ o simili.. quanto cavolo costerebbe una casa di quel tipo ? 400 mila euro per 100 mq ?..
Boh.. il grinne è solo per ricchi, come sempre..
Max Power
06-05-2025, 01:25
Boh.. il grinne è solo per ricchi, come sempre..
Tutte le cose di valore sono solo per i ricchi.
D'ogni modo è ben più rilevante la posizione che la classe energetica nella valutazione.
Non è solo un discorso di risparmio energetico, ma ovviamente una classe A è ben più recente di una G. Visto che da anni non si possono più costruire i coloabrodo.
In qualunque caso sarà anche più alto il valore in caso di vendita...
Senza considerare che una classe A è mostruosamente più confortevole di una G.
...tutte ovvietà, ma non per tutti :asd:
La classificazione energetica tra poco compie 20 anni ed al tempo furono introdotti i limiti validi per nuove costruzioni, ma anche manutenzioni straordinarie e ristrutturazioni.
Nel caso di una compravendita, cercare un immobile con classe dalla A alla C, significa che ha ricevuto manutenzione negli ultimi anni.
Un classe da D a G praticamente non è stato toccato.
Se il primo parametro assoluto sul valore immobiliare è la "location", tra quelli che vengono subito dopo c'è lo "stato" dell'immobile, e su quanto drasticamente dovrai intervenire nella ristrutturazione.
Notturnia
06-05-2025, 06:17
La classificazione energetica tra poco compie 20 anni ed al tempo furono introdotti i limiti validi per nuove costruzioni, ma anche manutenzioni straordinarie e ristrutturazioni.
Nel caso di una compravendita, cercare un immobile con classe dalla A alla C, significa che ha ricevuto manutenzione negli ultimi anni.
Un classe da D a G praticamente non è stato toccato.
Se il primo parametro assoluto sul valore immobiliare è la "location", tra quelli che vengono subito dopo c'è lo "stato" dell'immobile, e su quanto drasticamente dovrai intervenire nella ristrutturazione.
Di fatti credo che sia come dici te.
Nn stanno cercando case in classe A o B ma semplicemente case che non siano catapecchie e queste di norma sono almeno C o D.. se poi uno ha soldi ovvio che punterà a case più belle e quindi A o B .. ma semplicemente per una conseguenza del posto dove sono queste case e di conseguenza del pregio dell’edificio
La classe ne è solo una conseguenza… e per il venditore un plus economico notevole durante la trattativa e la vendita visto che possono chiedere più soldi
Stando a sole24ore altri siti una casa in classe A costa mediamente il 34% in più di una casa in classe G.
È una eccessiva semplificazione delle cose. Il fatto è che le case in classe A ad oggi sono case o molto recenti o appena ristrutturate e quindi hanno un prezzo superiore non strettamente legato alla classe energetica ma perché sono mediamente case con rifiniture, stato e manutenzione di livello più alto rispetto alla media.
A Milano dicono che la differenza si aggiri sui 600-800 euro a mq e che quindi ci siano almeno 60 mila euro di differenza fra le due case d 100 mq
Milano è l'eccezione delle eccezioni. Non lo prenderei ad esempio. Il mercato immobiliare di Milano è praticamente un mondo a parte con prezzi e situazioni che sono irripetibili o quasi nel resto d'Italia.
Il risparmio atteso è di 3 mila euro/anno e quindi in miseri 20-25 anni si pareggia il maggior costo.. in pratica quando uno ha finito il mutuo ha speso tanto quanto avesse comprato la casa in classe G…
Se questi valori sono corretti è aberrante pensare di comprare una casa in classe A al posto di una normale in classe C o D.. una differenza di prezzo che non è giustificata..
E infatti è tutta una leggenda... io devo ancora vedere il primo e di mutui ne ho firmati decine e decine che sceglie casa sulla base della classe energetica. Poi se mi si dice che una casa che ha gli infissi che cadono a pezzi e il tetto sfondato si vende peggio di una casa perfetta allora OK ma che ci sia gente che va dall'agente immobiliare chiedendo di una casa in classe A non ci credo nemmeno se lo vedo.
Non oso pensare alle Clima Klasse A+ o simili.. quanto cavolo costerebbe una casa di quel tipo ? 400 mila euro per 100 mq ?..
Se si parla di nuovo non noteresti differenze sostanziali, semplicemente l'hanno costruita in quel modo. Semmai è nelle ristrutturazioni che avresti differenze enormi e in certi casi non c'è semplicemente modo di renderla così efficiente o almeno non c'è modo restando entro interventi sensati.
Notturnia
06-05-2025, 08:16
Se si parla di nuovo non noteresti differenze sostanziali, semplicemente l'hanno costruita in quel modo. Semmai è nelle ristrutturazioni che avresti differenze enormi e in certi casi non c'è semplicemente modo di renderla così efficiente o almeno non c'è modo restando entro interventi sensati.
parlavo dei costi.. non tanto del "vederla"
le klimahouse hanno sempre avuto costi folli.. non giustificati dai risparmi potenziali..
Un classe da D a G praticamente non è stato toccato.
Insomma :D ho rifatto completamente la villetta in cui abito:
Impianti nuovi, caldaia a condensazione, radiatori in alluminio, infissi, tetto, climatizzatori, oltre ad aver rifatto i bagni e altre zone della casa...dalla classe G sono passato alla classe D. E non è che non abbia toccato nulla, anzi :D
Col cappotto arriverei in classe C e probabilmente col fotovoltaico potrei salire ancora un po', ma già così rispetto a prima è un'altra cosa.
Insomma :D ho rifatto completamente la villetta in cui abito:
Impianti nuovi, caldaia a condensazione, radiatori in alluminio, infissi, tetto, climatizzatori, oltre ad aver rifatto i bagni e altre zone della casa...dalla classe G sono passato alla classe D. E non è che non abbia toccato nulla, anzi :D
Col cappotto arriverei in classe C e probabilmente col fotovoltaico potrei salire ancora un po', ma già così rispetto a prima è un'altra cosa.
Scusa la domanda ma ha senso per chi ristruttura oggi mettere una caldaia a condensazione? Ma soprattutto se metti la caldaia a condensazione quindi con una mandata che può essere anche decisamente calda perché mettere i termosifoni in alluminio invece che in ghisa?
Avrei capito i termosifosi (se non si poteva fare diversamente) in alluminio con la pompa di calore che ha una mandata meno calda e quindi con quelli in ghisa ci metterebbe tanto a scaldare.
Tra l'altro hai messo anche i climatizzatori... a questo punto non facevi prima a mettere tutto con una pompa di calore che ti faceva caldo e freddo invece di avere splitter e radiatori?
sia chiaro sono domande senza nessun intendo di polemica eh... sono curioso di capire se c'è stato un ragionamento fosse anche solo "dai preventivi spendevo di più" o se ti hanno consigliato così ecc... ecc...
randorama
06-05-2025, 08:39
mah... diciamo anche che le classi sono sulla base di parametri e non di effettivo risparmio.
per intenderci: chi certifica verifica che si sia la caldaia, il cappotto, i pannelli e ,sulla base di quelli, attribuisce la classe energetica
se poi sono stati montati a membro di segugio e non consentono di ottenere le prestazioni che potenzialmente potrebbero offrire... chissene.
TheDarkAngel
06-05-2025, 08:47
Insomma :D ho rifatto completamente la villetta in cui abito:
Impianti nuovi, caldaia a condensazione, radiatori in alluminio, infissi, tetto, climatizzatori, oltre ad aver rifatto i bagni e altre zone della casa...dalla classe G sono passato alla classe D. E non è che non abbia toccato nulla, anzi :D
Col cappotto arriverei in classe C e probabilmente col fotovoltaico potrei salire ancora un po', ma già così rispetto a prima è un'altra cosa.
Non per "criticare" il tuo intervento perchè poi oguno con i propri soldi fa giustamente come vuole ma ha senso mettere i climatizzatori prima del cappotto durante una ristrutturazione? o dimensionare una caldaia e termosifoni senza un cappotto?
Per buon senso, prima si riducono le necessità termiche di un manufatto e poi si valutano e dimensionano gli altri aspetti :stordita:
E infatti è tutta una leggenda... io devo ancora vedere il primo e di mutui ne ho firmati decine e decine che sceglie casa sulla base della classe energetica. Poi se mi si dice che una casa che ha gli infissi che cadono a pezzi e il tetto sfondato si vende peggio di una casa perfetta allora OK ma che ci sia gente che va dall'agente immobiliare chiedendo di una casa in classe A non ci credo nemmeno se lo vedo.
Io sto cercando casa da qualche mese ed effettivamente guardo solo A e B, non capisco perchè dovrei comprare un immobile con più di 15 anni senza manutenzione e pagarlo come nuovo. Quando mi propongono qualcosa di diverso lo valuto come totalmente da ristrutturare.
Io sto cercando casa da qualche mese ed effettivamente guardo solo A e B, non capisco perchè dovrei comprare un immobile con più di 15 anni senza manutenzione e pagarlo come nuovo. Quando mi propongono qualcosa di diverso lo valuto come totalmente da ristrutturare.
Perché sei l'eccezione che conferma la regola: nella quasi totalità dei casi non sanno nemmeno cosa sia una APE o una classe energetica.
Di tutti i clienti con cui ho lavorato e non ti parlo per forza di persone poco istruite ma in certi casi anche medici, avvocati ecc... ecc... forse ma non ci metterei la mano sul fuoco il 5% aveva idea di cosa sono le classi energetiche, di come funzionano e così via.
Gli altri semplicemente andavano a vedere gli immobili e sceglievano quello che "a occhio" gli piace di più.
+Benito+
06-05-2025, 08:56
Una classe energetica ed una casa green sono due cose che non c'entrano niente.
Se si vuole una casa a bassissimo impatto ambientale sono necessari investimenti enormi e un modello di utilizzo molto diverso dal tradizionale.
Chi cerca una classe A o B non cerca niente di diverso da un edificio di 10-15 anni che non sia un colabrodo e che offra un confort decente con il clima attuale con consumi economicamente sostenibili, nulla più.
Un immobile pre 2021 in classe D probabilmente ha errori progettuali, ok che la classe è figlia del tempo del classamento e non del progetto ma mi suona molto strano per edifici post 2015 risultare in classe inferiore alla C anche con classamento attuale.
TheDarkAngel
06-05-2025, 09:00
Perché sei l'eccezione che conferma la regola: nella quasi totalità dei casi non sanno nemmeno cosa sia una APE o una classe energetica.
Di tutti i clienti con cui ho lavorato e non ti parlo per forza di persone poco istruite ma in certi casi anche medici, avvocati ecc... ecc... forse ma non ci metterei la mano sul fuoco il 5% aveva idea di cosa sono le classi energetiche, di come funzionano e così via.
Gli altri semplicemente andavano a vedere gli immobili e sceglievano quello che "a occhio" gli piace di più.
Probabilmente cercando solo determinati immobili mi toccano agenti immobiliari sul pezzo però dalla mia esperienza della ventina di immobili visti, erano tutti sul pezzo a parlare di spese/costi/classi. Sono sicuro che sia dovuto ad un bias delle case che cerco ma (spero) di non essere l'unico a falro o gli italiani sono spacciati :stordita:
Una classe energetica ed una casa green sono due cose che non c'entrano niente.
Se si vuole una casa a bassissimo impatto ambientale sono necessari investimenti enormi e un modello di utilizzo molto diverso dal tradizionale.
Chi cerca una classe A o B non cerca niente di diverso da un edificio di 10-15 anni che non sia un colabrodo e che offra un confort decente con il clima attuale con consumi economicamente sostenibili, nulla più.
Un immobile pre 2021 in classe D probabilmente ha errori progettuali, ok che la classe è figlia del tempo del classamento e non del progetto ma mi suona molto strano per edifici post 2015 risultare in classe inferiore alla C anche con classamento attuale.
Non posso che darti ragione al 100%, personalmente cerco quello, una casa fuori da quelle classi è semplicemente fatta male e va ristrutturata da capo.
Insomma :D ho rifatto completamente la villetta in cui abito:
Impianti nuovi, caldaia a condensazione, radiatori in alluminio, infissi, tetto, climatizzatori, oltre ad aver rifatto i bagni e altre zone della casa...dalla classe G sono passato alla classe D. E non è che non abbia toccato nulla, anzi :D
Col cappotto arriverei in classe C e probabilmente col fotovoltaico potrei salire ancora un po', ma già così rispetto a prima è un'altra cosa.
Imho, si poteva fare di più, evidentemente le dispersioni dalle murature, non hanno consentito di migliorare ulteriormente.
A memoria, le villette mono/bifamiliari, di nuova costruzione uscivano in classe C, prima del 2010, anche senza caldaia a condensazione e fotovoltaico, parlo di zone climatiche C e D.
In E ed F c'era da spendere di più soprattutto su murature e tetto.
randorama
06-05-2025, 10:09
Non per "criticare" il tuo intervento perchè poi oguno con i propri soldi fa giustamente come vuole ma ha senso mettere i climatizzatori prima del cappotto durante una ristrutturazione? o dimensionare una caldaia e termosifoni senza un cappotto?
Per buon senso, prima si riducono le necessità termiche di un manufatto e poi si valutano e dimensionano gli altri aspetti :stordita:
perché si finisce sempre che si mettono dei condizionatori "sovradimensionati" (che costano una stupidata in più rispetto a quelli di rese inferiore) e poi li si usa a una frazione del loro potenziale.
e, per altro, il condizionatore, almeno per la mia esperienza, è assai più efficiente della pompa di calore/raffreddamento a pavimento.
casa mia è ben coibentata e d'estate il raffrescamento va solo ad agosto solo nelle ore centrali del giorno.
tuttavia, se uso la pompa di calore "ad acqua" devo farla andare per tutte le 4-5 ore di solleone; con quella ad aria che ho al piano soppalcato mezz'oretta basta per raffrescare sia sopra che sotto.
Sakurambo
06-05-2025, 11:10
Personalmente non mi piace proporre il raffrescamento tramite l'impianto a pavimento; questa soluzione necessita sempre e comunque di un impianto per la gestione della deumidificazione negli ambienti al fine di ridurre il punto di rugiada ed evitare una sensazione di quasi bagnato sul pavimento.
Se devo mettere un impianto simile a questo punto metto un impianto di climatizzazione ben studiato e dimensionato.
Una volta che si sceglie l'installazione di un impianto meccanico di raffrescamento si deve scegliere quale; concordo con chi sostiene che l'impianto ad acqua con utilizzo della pompa di calore risulta essere "meno performante" confrontato con un impianto clima a gas, infatti deve restare più tempo acceso e spesso gli split interni sono più ingombrati.
Pensando anche ad un futuro ed all'usabilità emergono delle situazioni da non trascurare:
1) se la pompa di calore ha un guasto non hai più modo nè di raffrescare nè di riscaldare
2) se un domani si decide di modificare qualche componente dell'impianto di raffrescamento, o semplicemente potenziarlo, le tubazioni incassate di obbligano a restare sul tipo impianto esistente; l'impianto a gas è più flessibile.
randorama
06-05-2025, 11:24
Personalmente non mi piace proporre il raffrescamento tramite l'impianto a pavimento; questa soluzione necessita sempre e comunque di un impianto per la gestione della deumidificazione negli ambienti al fine di ridurre il punto di rugiada ed evitare una sensazione di quasi bagnato sul pavimento.
confermo... oltre all'"inerzia" del sistema, quello che dà fastidio è l'umido.
a parte il fatto che se sei abituato a girare per casa a piedi nudi, non è piacevole a prescindere.
in assoluto preferisco comunque avere 2 sistemi indipendenti. la "ridondanza" non è mai un male.
Notturnia
06-05-2025, 12:14
perché si finisce sempre che si mettono dei condizionatori "sovradimensionati" (che costano una stupidata in più rispetto a quelli di rese inferiore) e poi li si usa a una frazione del loro potenziale.
e, per altro, il condizionatore, almeno per la mia esperienza, è assai più efficiente della pompa di calore/raffreddamento a pavimento.
casa mia è ben coibentata e d'estate il raffrescamento va solo ad agosto solo nelle ore centrali del giorno.
tuttavia, se uso la pompa di calore "ad acqua" devo farla andare per tutte le 4-5 ore di solleone; con quella ad aria che ho al piano soppalcato mezz'oretta basta per raffrescare sia sopra che sotto.
Un condizionatore a gas è sicuramente più efficiente di una pompa di calore aria/acqua.. ha uno scambiatore in meno .. c’è poco da fare.. la macchina termica è la medesima solo che in una pompa di calore aria/acqua (come anche quella che ho io) c’è in più lo scambiatore gas/acqua
L’unico vantaggio della pompa di calore aria/acqua è la gestione interna.. più inerzia termica, può lavorare sui termosifoni, manutenzione interna molto facilitata visto che c’è solo acqua e quindi smonta/monta è fattibile senza problemi
Lo svantaggio sono i consumi in rapporto all’efficienza.. avendo uno scambiatore a piastre che il clima classico non ha ha comunque un efficienza inferiore.. inoltre lavorando con acqua ha un punto di freddo superiore per evitare di ghiacciare l’acqua
Ah.. un ulteriore vantaggio (non per tutti i sistemi) è che può lavorare con escursioni termiche superiori di norma per via del miglior dimensionamento del compressore e degli scambiatori ad aria dell’evaporatore..
Come costi però.. clima + caldaia a condensazione .. è più economico da comprare e installare.. se poi la casa è ben coibentata il metano che si usa è poco e quindi anche come gestione si sta molto bene e la caldaia a condensazione se si rompe si cambia con 900 euro..
azi_muth
06-05-2025, 12:52
Link alla notizia: https://greenmove.hwupgrade.it/news/energie-rinnovabili/gli-italiani-vogliono-la-casa-green-una-famiglia-su-tre-cerca-un-mutuo-per-classe-energetica-a-o-b_138348.html
Cresce l'interesse in Italia per le case efficienti. Il Borsino dei mutui sottolinea come più di una famiglia su tre sia in cerca di mutuo per un'abitazione in classe energetica A o B, anche in costruzione
Click sul link per visualizzare la notizia.
Non stupisce per la normativa sulle case green (https://www.unioneprofessionisti.com/blog/quali-sono-case-non-vendibili-2030/31799/), che poi determina degli effetti sul valore delle case con classi più inefficienti e potenzialmente rende più difficile la vendita o l'affitto.
Non ci sono sanzioni, ma la direttiva all'art 34 le demanda ai singoli stati.
Gli Stati membri devono definire le sanzioni applicabili in caso di violazione delle norme nazionali adottate per l’attuazione della direttiva e prendere tutte le misure necessarie per garantirne l’applicazione. Le sanzioni devono essere efficaci, proporzionate e dissuasive. Gli Stati membri devono notificare tali disposizioni alla Commissione e comunicare tempestivamente eventuali modifiche.
Questa parte è decisamente "ideologica" in quanto le case più energivore scontano giù una "sanzione" un deprezzamento da pate del mercato...
Notturnia
06-05-2025, 13:41
Non stupisce per la normativa sulle case green (https://www.unioneprofessionisti.com/blog/quali-sono-case-non-vendibili-2030/31799/), che poi determina degli effetti sul valore delle case con classi più inefficienti e potenzialmente rende più difficile la vendita o l'affitto.
Non ci sono sanzioni, ma la direttiva all'art 34 le demanda ai singoli stati.
Questa parte è decisamente "ideologica" in quanto le case più energivore scontano giù una "sanzione" un deprezzamento da pate del mercato...
rendendole più interessanti per quelli come me che cercano case che possano essere ristrutturate da zero :D
e 1 su 3 troverà vecchie case di 50 anni anni ristrutturate 30 anni fa quando il green non c'era... si adegueranno e andranno a vivere in una casa qualsiasi.
Personalmente non mi piace proporre il raffrescamento tramite l'impianto a pavimento; questa soluzione necessita sempre e comunque di un impianto per la gestione della deumidificazione negli ambienti al fine di ridurre il punto di rugiada ed evitare una sensazione di quasi bagnato sul pavimento.
Vero, la ventilazione meccanizzata diventa obbligatoria con cappotto e raffreddamento a pavimento, ed è una spesa importante, ma io ho avuto entrambi i tipi di raffreddamento e rifarei mille volte quello a pavimento, è incredibilmente più confortevole, hai una temperatura perfetta ovunque, è meno flessibile ma più omogeneo, secondo la mia esperienza ha consumi più alti del climatizzatore se fai il calcolo su una stanza singola, se invece consideri magari un raffreddamento diurno su due ambienti e notturno su tre il risparmio è abbastanza sensibile. Rispetto al clima "accendi e vai" devi imparare ad usarlo e se dimentichi o sbagli un'impostazione ci metti un giorno a recuperare la situazione.
+Benito+
08-05-2025, 17:14
Se hai raffrescamento a pavimento devi deumidificare. Se per ventilazione meccanica intendi sistemi senza deumidificazione peggiori la situazione.
Se hai raffrescamento a pavimento devi deumidificare. Se per ventilazione meccanica intendi sistemi senza deumidificazione peggiori la situazione.
Si, si, intendo meccanizzata con regolazione dell'umidità e scambiatore di calore.
Notturnia
08-05-2025, 21:12
Si, si, intendo meccanizzata con regolazione dell'umidità e scambiatore di calore.
sembra decisamente complicato il raffrescamento a pavimento.. (e costoso)
detto questo.. visto che lo hai.. puoi avere il pavimento in legno con il raffrescamento a pavimento ?
puoi stare scalzo ?
te lo chiedo perchè, da montanaro, quando feci casa ho voluto legno ovunque sul pavimento ed, estate o inverno, cammino con calze o scalzo e mi piace il legno sotto i piedi.. sarei curioso di capire come funziona con un pavimento "freddo" in estate e, ipotizzo, caldo in inverno.
sembra decisamente complicato il raffrescamento a pavimento.. (e costoso)
detto questo.. visto che lo hai.. puoi avere il pavimento in legno con il raffrescamento a pavimento ?
puoi stare scalzo ?
te lo chiedo perchè, da montanaro, quando feci casa ho voluto legno ovunque sul pavimento ed, estate o inverno, cammino con calze o scalzo e mi piace il legno sotto i piedi.. sarei curioso di capire come funziona con un pavimento "freddo" in estate e, ipotizzo, caldo in inverno.
Costoso si, se il tuo obbiettivo è solo il risparmio energetico non consiglierei mai di intraprendere questa strada, se invece gli impianti sono vecchi e volevi già cambiare il pavimento...allora si, ti migliora tantissimo il comfort di casa, sia in inverno che in estate (io me ne accorgo soprattutto in estate).
Teoricamente il pavimento in legno non è controindicato, ma devi scegliere il legno adatto sia per conducibilità sia per evitare deformazioni, personalmente l'architetto l'ha sconsigliato (e nemmeno era mia intenzione metterlo).
Puoi stare scalzo senza problemi, sia in estate che in inverno a piedi nudi ti accorgi appena della differenza, la temperatura dell'acqua, rispetto alla temperatura ambiente, ha un differenza molto bassa.
Scusate la domanda (potenzialmente sciocca, non sono un tecnico) ma mettere riscaldamento/raffrescamento con i fancoils come si usa in tanti uffici? In questo modo raccolgono ed espellono la condensa in automatico, più o meno hanno l'ingombro dei radiatori e per quanto ne possa capire mi sembra che funzionino bene.
Scusate la domanda (potenzialmente sciocca, non sono un tecnico) ma mettere riscaldamento/raffrescamento con i fancoils come si usa in tanti uffici? In questo modo raccolgono ed espellono la condensa in automatico, più o meno hanno l'ingombro dei radiatori e per quanto ne possa capire mi sembra che funzionino bene.
si, è una possibilità e credo non siano nemmeno carissimi, ma hanno un po' il difetto dei condizionatori, muovono aria, vanno puliti in continuazione e hanno molto l'effetto ON-OFF...per l'ufficio li metterei senza indugio al posto dei termosifoni, a casa no.
Notturnia
09-05-2025, 08:33
Costoso si, se il tuo obbiettivo è solo il risparmio energetico non consiglierei mai di intraprendere questa strada, se invece gli impianti sono vecchi e volevi già cambiare il pavimento...allora si, ti migliora tantissimo il comfort di casa, sia in inverno che in estate (io me ne accorgo soprattutto in estate).
Teoricamente il pavimento in legno non è controindicato, ma devi scegliere il legno adatto sia per conducibilità sia per evitare deformazioni, personalmente l'architetto l'ha sconsigliato (e nemmeno era mia intenzione metterlo).
Puoi stare scalzo senza problemi, sia in estate che in inverno a piedi nudi ti accorgi appena della differenza, la temperatura dell'acqua, rispetto alla temperatura ambiente, ha un differenza molto bassa.
tnx
non ho intenzione di cambiare niente a casa, mi trovo benissimo con i termosifoni e il clima ma ero curioso perchè io non posso stare senza il legno sotto i piedi per cui non cambierei mai.. ma mi incuriosiva perchè il riscaldamento a pavimento lo avevo sentito (e anche a soffitto) ma il raffrescamento mi ha sempre incuriosito proprio per l'umidità.. per il resto mi interessa più il comfort che il risparmio.. risparmierò due metri sotto terra per un casino di tempo..
Scusate la domanda (potenzialmente sciocca, non sono un tecnico) ma mettere riscaldamento/raffrescamento con i fancoils come si usa in tanti uffici? In questo modo raccolgono ed espellono la condensa in automatico, più o meno hanno l'ingombro dei radiatori e per quanto ne possa capire mi sembra che funzionino bene.
no.. rumore.. manutenzione.. effetto on-off.. a casa lo "sopporto" per il clima perchè per fare fresco e deumidificare è la soluzione migliore (imho) ma per scaldare un termosifone (o sistemi a pavimento soffitto) senza rumore e manutenzione sono bellissimi.. per la condensa hai ragione ma quando fa caldo i termosifoni "asciugano" l'aria per cui il problema non si pone.. in estate i clima (o fancoil) sono ottimi
tieni conto che fancoil è banalmente una batteria di scambio con un ventilatore.. fine.. quindi l'unità interna di un condizionatore a gas è un fancoil... e un termosifone è un "fancoil" senza fan.. (poveretto.. niente like per lui.. scusa la battuta orribile)
che poi nello scambiatore ci passa acqua o gas è irrilevante.. noi comunemente chiamiamo fancoil quelli dove gira dentro acqua e che possono fare caldo e freddo.. ma sono semplici scambiatori di calore come quelli per il raffreddamento delle cpu ad acqua :D
lo svantaggio, al netto della manutenzione da fare due volte all'anno per togliere lo sporco dalle grate/protezioni è che non hanno inerzia termica e quindi quando li spegni la stanza si raffredda subito e quando li accendi sono rumorosi.. a casa non li vorrei mai di notte in inverno accesi per tenere 18 gradi.. mentre i termosifoni sono perfetti.. non danno fastidio, te li dimentichi.. diciamo che i termosifoni e affini sono "plug-and-play" (o fire and forget) mentre i fancoil sono old style.. serve una manutenzione continua e non sono confortevoli visto che se stanno dandoti un servizio disturbano e se non disturbano non lavorano..
si, è una possibilità e credo non siano nemmeno carissimi, ma hanno un po' il difetto dei condizionatori, muovono aria, vanno puliti in continuazione e hanno molto l'effetto ON-OFF...per l'ufficio li metterei senza indugio al posto dei termosifoni, a casa no.
si.. sono economici.. se ne trovano di tutte le marche.. essendo ad acqua possono essere implementati facilmente e possono sostituire i termosifoni classici senza modifiche all'impianto (se la temperatura di mandata è corretta) .. ma sono una rottura.. e son più belli da vedere i termo in acciaio verniciato secondo me
no.. rumore.. manutenzione.. effetto on-off.. a casa lo "sopporto" per il clima perchè per fare fresco e deumidificare è la soluzione migliore (imho) ma per scaldare un termosifone (o sistemi a pavimento soffitto) senza rumore e manutenzione sono bellissimi.. per la condensa hai ragione ma quando fa caldo i termosifoni "asciugano" l'aria per cui il problema non si pone.. in estate i clima (o fancoil) sono ottimi
tieni conto che fancoil è banalmente una batteria di scambio con un ventilatore.. fine.. quindi l'unità interna di un condizionatore a gas è un fancoil... e un termosifone è un "fancoil" senza fan.. (poveretto.. niente like per lui.. scusa la battuta orribile)
che poi nello scambiatore ci passa acqua o gas è irrilevante.. noi comunemente chiamiamo fancoil quelli dove gira dentro acqua e che possono fare caldo e freddo.. ma sono semplici scambiatori di calore come quelli per il raffreddamento delle cpu ad acqua :D
lo svantaggio, al netto della manutenzione da fare due volte all'anno per togliere lo sporco dalle grate/protezioni è che non hanno inerzia termica e quindi quando li spegni la stanza si raffredda subito e quando li accendi sono rumorosi.. a casa non li vorrei mai di notte in inverno accesi per tenere 18 gradi.. mentre i termosifoni sono perfetti.. non danno fastidio, te li dimentichi.. diciamo che i termosifoni e affini sono "plug-and-play" (o fire and forget) mentre i fancoil sono old style.. serve una manutenzione continua e non sono confortevoli visto che se stanno dandoti un servizio disturbano e se non disturbano non lavorano..
Sarà che ormai sto invecchiando ma io per dire, almeno in ufficio, non li sento mai e sono da solo in stanza quindi non è nemmeno da dire che ci sia rumore di fondo o altro ma sia chiaro probabilmente dipende dal fatto che sono un po' sordo io.
Però mi sembra strano che non ci siano fancoil di qualità con ventole che spingono senza esagerare e che sono silenziose, alla fine oggi si inventano soluzioni pazzesche... potrebbero trovare il verso di perfezionarli o magari di mettergli una "modalità notte" in cui sono passivi o quasi e una giorno dove fanno un rumore minimo.
Personalmente e ripeto da ignorante mi sembrano tanto ma tanto più pratici di un sistema a pavimento in cui poi devi gestire il punto di rugiada e hai in estate la sensazione di freddo ai piedi e in estate il caldo dal basso.
Poi ripeto sono sensazioni perché non sono un tecnico e quindi parlo di quelle che sono le sensazioni da consumatore leggendo i vostri commenti.
Boh, m'immagino che le case nuove o appena ristrutturate siano in classe A/B, mentre le altre cmq c'è da metterci mano pesantemente.. senza contare che le case nuove rispondono a criteri costruttivi più attuali (parcheggio privato, etc)
Quindi forse si preferiscono le prime per risparmiarsi sorprese in fase di ristrutturazione.
Personalmente e ripeto da ignorante mi sembrano tanto ma tanto più pratici di un sistema a pavimento in cui poi devi gestire il punto di rugiada e hai in estate la sensazione di freddo ai piedi e in estate il caldo dal basso.
In realtà tu non gestisci nulla, fa tutto la centralina della ventilazione, e non hai nessuna sensazione negativa, anzi, ti assicuro che elimina ogni possibile disagio per la temperatura.
L'unico difetto, oltre al fatto che devi sventrare casa, è la scarsa reattività, hai caldo? Abbassi mezzo grado? Domani lo senti...e vale anche per il freddo. L'Estate scorsa sono stato via con tutta la banda e ho sbagliato a impostare le date di rientro...arrivando a casa faceva caldo: col clima accendi, vai a fare la spesa e quando torni è fresco...con il pavimento aspetti e speri di sopravvivere.
In realtà tu non gestisci nulla, fa tutto la centralina della ventilazione, e non hai nessuna sensazione negativa, anzi, ti assicuro che elimina ogni possibile disagio per la temperatura.
L'unico difetto, oltre al fatto che devi sventrare casa, è la scarsa reattività, hai caldo? Abbassi mezzo grado? Domani lo senti...e vale anche per il freddo. L'Estate scorsa sono stato via con tutta la banda e ho sbagliato a impostare le date di rientro...arrivando a casa faceva caldo: col clima accendi, vai a fare la spesa e quando torni è fresco...con il pavimento aspetti e speri di sopravvivere.
Azz... un difetto mica da poco. Non sapevo di questa cosa e per me sarebbe devastante dato che spesso sono via per molte ore e quindi spengo tutto per riaccendere dopo 10/12 ore.
Se poi ci mette ore per avere il clima ideale sarebbe un dramma.
Azz... un difetto mica da poco. Non sapevo di questa cosa e per me sarebbe devastante dato che spesso sono via per molte ore e quindi spengo tutto per riaccendere dopo 10/12 ore.
Se poi ci mette ore per avere il clima ideale sarebbe un dramma.
Si, devi imparare a gestirlo, e se sei via solo un weekend conviene non spegnere.
Io ad esempio faccio raffreddare (e riscaldare) di giorno, quando sono fuori e durante le ore di luce, poi lo stacco, torno a casa alle 19 e per inerzia vado bene fino al mattino dopo, e ricomincio il ciclo...non ti nego però che i primi tempi, abituato al clima classico, mi ritrovavo in freezer o al forno.
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