View Full Version : ENI è pronta per lo stoccaggio di CO2 in UK: milioni di tonnellate stoccati sotto il fondale marino
Redazione di Hardware Upg
24-04-2025, 10:01
Link alla notizia: https://greenmove.hwupgrade.it/news/energie-rinnovabili/eni-e-pronta-per-lo-stoccaggio-di-co2-in-uk-milioni-di-tonnellate-stoccati-sotto-il-fondale-marino_138080.html
Sta per essere confermato il progetto nel Regno Unito per la cattura e stoccaggio della CO2 derivante da impianti industriali. Verrà "nascosta" in giacimenti di gas esauriti
Click sul link per visualizzare la notizia.
Il modo di dire "mare frizzante" assumerà tutto un altro significato.
Ma quindi non c'è modo di usarla per farci qualcosa?
Lo ZiO NightFall
24-04-2025, 11:06
Sarei veramente curioso di valutare l'intero ciclo di questa attività di sequestro di CO2, ammesso e non concesso abbia qualche utilità pratica per gli scopi dichiarati.
Quali processi industriali si utilizzano per "sequestrare" CO2?
Nel senso, non credo che si possa "raccogliere" CO2 a mani nude, ne consegue che un qualche processo industriale deve essere implementato.
La CO2 poi deve essere trasportata e stoccata. Con quali mezzi e a quali "costi" ambientali?
Non era più semplice piantare degli alberi?
Massimiliano Zocchi
24-04-2025, 11:29
Ma quindi non c'è modo di usarla per farci qualcosa?
C'è un progetto collaterale per creare idrogeno unendo la CO2 con metano, ma solo in minima parte, perché per l'idrogeno si spinge verso la produzione da acqua.
Massimiliano Zocchi
24-04-2025, 11:30
Sarei veramente curioso di valutare l'intero ciclo di questa attività di sequestro di CO2, ammesso e non concesso abbia qualche utilità pratica per gli scopi dichiarati.
Quali processi industriali si utilizzano per "sequestrare" CO2?
Nel senso, non credo che si possa "raccogliere" CO2 a mani nude, ne consegue che un qualche processo industriale deve essere implementato.
La CO2 poi deve essere trasportata e stoccata. Con quali mezzi e a quali "costi" ambientali?
Non era più semplice piantare degli alberi?
Sicuramente il processo ha un bilancio positivo, e io sono per l'approccio di tentare tutte le strade: quindi CO2 segregata, e piantare alberi!
sformenti
24-04-2025, 11:49
L'impressione è di nascondere lo sporco sotto il tappeto. Milioni di tonnellate di co2 (in che forma?) buttati in fondo al mare, mi puzza di disastro ecologico.
AlexSwitch
24-04-2025, 12:00
Ma quindi non c'è modo di usarla per farci qualcosa?
Difficile a meno che non si decida per gasare anche l'acqua del rubinetto direttamente dall'acquedotto.
Scherzi a parte, la CO2 viene utilizzata nell'industria della trasformazione alimentare ( un processo molto utilizzato è quello della decaffeinare il caffè ), nell'industria chimica per la produzione di certi polimeri, gomme e fibre, la produzione di ghiaccio secco...
Venendo all'idea di stoccarla in giacimenti esauriti di metano, non credo che sia una soluzione a lungo termine e priva di rischi di rilasci improvvisi e repentini a causa della tettonica terrestre, nonché sarà una soluzione abbastanza costosa.
e come verra' portata in loco questo miracolo "antiemissioni"?
cronos1990
24-04-2025, 12:04
L'impressione è di nascondere lo sporco sotto il tappeto. Milioni di tonnellate di co2 (in che forma?) buttati in fondo al mare, mi puzza di disastro ecologico.Il punto di fusione della CO2 è -57 gradi centigradi, quello di ebollizione -79. Dalla wikipedia: Lo stato liquido viene raggiunto solo se si applicano più di 5,2 atmosfere di pressione e temperature inferiori a 31,1 °C. Se alle elevate pressioni (come quelle usate per ottenere CO2 liquida) si applicano temperature inferiori, a −56,6 °C si raggiunge il punto triplo, ossia un momento in cui coesistono lo stato solido, liquido e aeriforme nello stesso momento.
Essendo giacimenti di gas esauriti presumo che si manterrà allo stato gassoso, per averla allo stato liquido dovresti applicare pressioni molto elevate. A meno di non scioglierla in altra sostanza. Ma l'articolo dice poco in merito, per cui tutto può essere.
Parlare di disastro ecologico in questo caso mi pare una cosa buttata li. Si tratta di un gas abbastanza inerte, il suo principale problema sta nell'elevato accumulo nell'atmosfera e non per qualche reazione particolare. Se poi volessimo fare gli avvocati del diavolo: il problema non è la troppa CO2, ma le troppe piante che stiamo estirpando.
I livelli di CO2 nel pianeta vengono regolati proprio dagli alberi che assorbono la assorbono per poi immettere ossigeno nell'atmosfera (son cose che spiegano alle elementari). Chiaro che se tu oltre ad aumentare la CO2 tagli metà della Foresta Amazzonica, per esempio, capisci che il problema è un filino più complesso del semplice ridurre quel gas nell'atmosfera.
Chiaro che se tu oltre ad aumentare la CO2 tagli metà della Foresta Amazzonica, per esempio, capisci che il problema è un filino più complesso del semplice ridurre quel gas nell'atmosfera.
Ma infatti il punto focale è riuscire a produrre reddito senza un risultato definitivo, in questo modo il problema va affrontato spendendoci di continuo. Si vede bene con l'elettrico ma, giustamente, bisogna diversificare, quindi si va all'attacco della CO2 con lo stesso principio.
Se affronti il problema alla radice poi rischi di migliorare davvero le cose.
Doraneko
24-04-2025, 13:21
Difficile a meno che non si decida per gasare anche l'acqua del rubinetto direttamente dall'acquedotto.
Scherzi a parte, la CO2 viene utilizzata nell'industria della trasformazione alimentare ( un processo molto utilizzato è quello della decaffeinare il caffè ), nell'industria chimica per la produzione di certi polimeri, gomme e fibre, la produzione di ghiaccio secco...
Venendo all'idea di stoccarla in giacimenti esauriti di metano, non credo che sia una soluzione a lungo termine e priva di rischi di rilasci improvvisi e repentini a causa della tettonica terrestre, nonché sarà una soluzione abbastanza costosa.
Lo UK emette nell'atmosfera sui 300 milioni di tonnellate di CO2 all'anno (dato del 2023), i 10 milioni di tonnellate all'anno di questa soluzione sono briciole.
Al momento la soluzione migliore sarebbe di piantare alberi a gogò, visto che anche se lo UK emettesse 0 CO2 abbiamo la Cina che ne emette sempre di più.
Notturnia
24-04-2025, 13:53
Sarei veramente curioso di valutare l'intero ciclo di questa attività di sequestro di CO2, ammesso e non concesso abbia qualche utilità pratica per gli scopi dichiarati.
Quali processi industriali si utilizzano per "sequestrare" CO2?
Nel senso, non credo che si possa "raccogliere" CO2 a mani nude, ne consegue che un qualche processo industriale deve essere implementato.
La CO2 poi deve essere trasportata e stoccata. Con quali mezzi e a quali "costi" ambientali?
Non era più semplice piantare degli alberi?
piantare alberi lo può fare chiunque di noi.. quanti ne hai piantati tu in questi ultimi 20 anni ?
segregare la CO2 invece ha un suo perchè.. visto che poi alla lunga cristallizza e diventa stabile..
detto questo la CO2 è pappa solo per le piante (oggi) magari domani di potrà farci qualcosa ma ne produciamo tantissima (anche noi umani..) per cui non è male segregarne qualche milione di tonnellate qua e la (pensa al petrolio.. e al gas da dove derivano..)
sulla questione di costi ambientali .. se Eni lo sta facendo spalleggiata dall'UK è perchè il bilancio è a vantaggio dello stoccaggio, i problemi erano solo economici.. come leggi ci vogliono decine di miliardi per rendere realizzabile il giocattolo
Notturnia
24-04-2025, 13:54
Lo UK emette nell'atmosfera sui 300 milioni di tonnellate di CO2 all'anno (dato del 2023), i 10 milioni di tonnellate all'anno di questa soluzione sono briciole.
Al momento la soluzione migliore sarebbe di piantare alberi a gogò, visto che anche se lo UK emettesse 0 CO2 abbiamo la Cina che ne emette sempre di più.
se guardi una foto aerea dell'UK vedrai che sono molto verdi.. quindi piantare alberi in UK non è una grande soluzione..
inoltre questo è un progetto pilota e da solo coprirebbe il 3% delle emissioni.. vuol dire che con 10 progetti come questo il 30% delle emissioni sarebbero sistemate, metti qualche efficienza nei cicli industriali e la riduzione delle auto.. e voilat.. il 50% è presto fatto..
l'esempio dovrebbe seguirlo la Cina che è il peggior inquinatore mondiale ma li si pensa alla grana e non all'ambiente..
Kuriosone
24-04-2025, 17:10
che follia dominante, ma quando finirà ?
170 milioni ad „auto“, conveniente davvero. Magari se dessero quei soldi ai fanto atici 4milioni di automobilisti, sarebbero ben contenti di viaggiare a piedi per 25anni
Micene.1
24-04-2025, 18:33
ma piantare milioni di alberi? nn facciamo prima? mah
Doraneko
24-04-2025, 19:36
se guardi una foto aerea dell'UK vedrai che sono molto verdi.. quindi piantare alberi in UK non è una grande soluzione..
La Scozia ha ampie zone disabitate e senza alberi...
inoltre questo è un progetto pilota e da solo coprirebbe il 3% delle emissioni.. vuol dire che con 10 progetti come questo il 30% delle emissioni sarebbero sistemate, metti qualche efficienza nei cicli industriali e la riduzione delle auto.. e voilat.. il 50% è presto fatto..
Oltre al fatto che bisogna vedere quanta CO2 potrà essere staccata in quegli ex-giacimenti, bisogna vedere se il bilancio di tutta l'operazione è positivo. Come viene estratta dall'atmosfera questa CO2? Che energia viene usata per farlo? Perché se ad esempio fosse usata energia solare proveniente da pannelli fotovoltaici cinesi, sai già che per la produzione di questi pannelli in Cina c'è una centrale a carbone che sta lavorando il doppio. Siccome il problema della CO2 non è contenibile, ti ritroveresti che praticamente gli inglesi starebbero rimettendo sotto terra la CO2 appena emessa dai cinesi :D
l'esempio dovrebbe seguirlo la Cina che è il peggior inquinatore mondiale ma li si pensa alla grana e non all'ambiente..
Se non sbaglio proprio qui avevo letto una news su un progetto cinese simile ma conta fin lì.
ZeroSievert
24-04-2025, 21:03
Magari sono prevenuto, ma ogni volta che sento una notizia in cui si parla di ENI, mi sembra che questa cerchi solo modi per rimandare l'abbandono dei combustibili fossili.
Per carita'. Per alcuni processi industriali in cui non si puo' fare a meno di produrre CO2 il sequestro puo' essere una soluzione. La vedo poco realizzabile da fare in economia su larga scala. Il sequestro della CO2 non e' gratis ed e' costoso a livello energetico. Oltre che attuabile solo in luoghi dove la conformazione geomorfologica lo consenta.
Per quanto riguarda piantare alberi ... puo' avere aspetti positivi dal punto di vista ecologico e della biodiversita'. Ma, realisticamente parlando, penso che a livello di CO2 sequestrata abbiano un impatto non particolarmente significativo.
I maggiori responsabili per il fissaggio del carbonio sono gli organismi marini e non gli alberi. E li si puo' fare poco per cambiare la situazione.
Gli alberi non fanno "scomparire" la CO2 e un bosco adulto non sequestra cosi' tanto quando smette di crescere velocemente. Bisognerebbe tagliare boschi in continuazione e stoccare/seppellire il legno da qualche parte. La vedo come una soluzione poco pratica e ecologica.
Noi stiamo bruciando in anni quello che la natura, in maniera quasi industurbata, ha accumulato in millenni o, addirittura, milioni di anni. Pensare di compensare sull'immediato con processi biologici e' come svuotare il mare con un cucchiaino.
Da notare che molti dei boschi tagliati nel passato sono stati convertiti in campi coltivati e pascoli. Per ridurre la loro dimensione probabilmente l'unica e' ricorrere in maniera estensiva agli OGM e alla bioingegneria per aumentare l'efficienza di produzione per unita' di superficie (so gia' pero' che qui ci saranno quelli che storceranno il naso..).
Semplicemente il punto e' che dobbiamo smettere di produrre cosi' tanta CO2. Le soluzioni con sequestro (alberi o stoccaggi profondi) hanno senso IMHO solo in un secondo momento se non ci sono alternative.
Doraneko
25-04-2025, 04:59
Magari sono prevenuto, ma ogni volta che sento una notizia in cui si parla di ENI, mi sembra che questa cerchi solo modi per rimandare l'abbandono dei combustibili fossili.
Più che questo, potrebbe essere un mix tra il voler valorizzare la propria immagine in un altro modo in un mondo che cambia e il voler diversificare il proprio coinvolgimento nelle varie attività in vista di un declino degli idrocarburi in queste stesse attività.
Per quanto riguarda piantare alberi ... puo' avere aspetti positivi dal punto di vista ecologico e della biodiversita'. Ma, realisticamente parlando, penso che a livello di CO2 sequestrata abbiano un impatto non particolarmente significativo.
1. I maggiori responsabili per il fissaggio del carbonio sono gli organismi marini e non gli alberi. E li si puo' fare poco per cambiare la situazione.
Mi sa che fai confusione tra cattura della CO2 e produzione di ossigeno. Se è vero che gli organismi marini producono più ossigeno degli alberi, non è vero che tolgono più CO2 dall'atmosfera di questi ultimi. D'altra parte come potrebbero, visto che non vi sono neanche a contatto? Gli organismi marini sottraggono la CO2 dall'acqua, che è utile per abbassarne l'acidificazione.
2. Gli alberi non fanno "scomparire" la CO2 e un bosco adulto non sequestra cosi' tanto quando smette di crescere velocemente. Bisognerebbe tagliare boschi in continuazione e stoccare/seppellire il legno da qualche parte. La vedo come una soluzione poco pratica e ecologica.
La cattura della CO2 avviene anche per la produzione di foglie, non solo per la crescita del tronco. Le foglie crescono in primavera e cadono in autunno e la CO2 che contengono resta a terra. È vero che un albero giovane cresce più di un albero vecchio ma un albero vecchio ha molte più foglie, perciò un albero vecchio è più efficiente di uno giovane nel togliere CO2 dall'atmosfera.
3. Noi stiamo bruciando in anni quello che la natura, in maniera quasi industurbata, ha accumulato in millenni o, addirittura, milioni di anni. Pensare di compensare sull'immediato con processi biologici e' come svuotare il mare con un cucchiaino.
Centinaia di milioni di anni è l'ordine di grandezza giusto. È vero che anche trovando il procedimento giusto per sottrarre dall'atmosfera la CO2 ci vorrà del tempo ma con la diffusione di questo ipotetico procedimento la velocità di sottrazione è destinata ad aumentare, oltre al fatto che comunque stiamo parlando di solo uno dei vari fattori che regolano la quantità di CO2 nell'atmosfera e la CO2 stessa non è l'unica cosa da cui dipende il riscaldamento globale.
Da notare che molti dei boschi tagliati nel passato sono stati convertiti in campi coltivati e pascoli. Per ridurre la loro dimensione probabilmente l'unica e' ricorrere in maniera estensiva agli OGM e alla bioingegneria per aumentare l'efficienza di produzione per unita' di superficie (so gia' pero' che qui ci saranno quelli che storceranno il naso..).
La dimensione dei campi coltivati e dei pascoli potrebbe essere teoricamente ridotta anche semplicemente producendo meno cibo dopo aver ridotto gli sprechi nel percorso campo - bocca del consumatore, visto che si stima che il 20% del cibo prodotto va sprecato.
Semplicemente il punto e' che dobbiamo smettere di produrre cosi' tanta CO2. Le soluzioni con sequestro (alberi o stoccaggi profondi) hanno senso IMHO solo in un secondo momento se non ci sono alternative.
Secondo me servono entrambe le cose.
ZeroSievert
25-04-2025, 05:54
Più che questo, potrebbe essere un mix tra il voler valorizzare la propria immagine in un altro modo in un mondo che cambia e il voler diversificare il proprio coinvolgimento nelle varie attività in vista di un declino degli idrocarburi in queste stesse attività.
Mah, sara'. Continuo ad avere dei dubbi.
Mi sa che fai confusione tra cattura della CO2 e produzione di ossigeno. Se è vero che gli organismi marini producono più ossigeno degli alberi, non è vero che tolgono più CO2 dall'atmosfera di questi ultimi. D'altra parte come potrebbero, visto che non vi sono neanche a contatto? Gli organismi marini sottraggono la CO2 dall'acqua, che è utile per abbassarne l'acidificazione.
Non credo proprio di fare confusione. E in parte ti sei risposto da solo. Da dove viene la CO2 dell'acqua di mare che causa l'acidificazione?
Some of the tiniest life forms in the sea are playing a mighty role in protecting life on Earth. Scientists have discovered that microscopic plants called diatoms absorb 10-20 billion tonnes of carbon dioxide (CO2) every year as they float on the surface of the ocean. That’s equal to the amount of carbon captured annually by all of the world’s rainforests.
https://www.weforum.org/stories/2021/05/ocean-plant-whales-carbon-storage/
La cattura della CO2 avviene anche per la produzione di foglie, non solo per la crescita del tronco. Le foglie crescono in primavera e cadono in autunno e la CO2 che contengono resta a terra. È vero che un albero giovane cresce più di un albero vecchio ma un albero vecchio ha molte più foglie, perciò un albero vecchio è più efficiente di uno giovane nel togliere CO2 dall'atmosfera.
Non credo https://www.ncasi.org/wp-content/uploads/2021/01/NCASI22_Forest_Carbon_YoungVsOld_print.pdf
Young forests
are very efficient
at removing
carbon from
the atmosphere,
and that efficiency
declines steadily
with age.
Centinaia di milioni di anni è l'ordine di grandezza giusto. È vero che anche trovando il procedimento giusto per sottrarre dall'atmosfera la CO2 ci vorrà del tempo ma con la diffusione di questo ipotetico procedimento la velocità di sottrazione è destinata ad aumentare, oltre al fatto che comunque stiamo parlando di solo uno dei vari fattori che regolano la quantità di CO2 nell'atmosfera e la CO2 stessa non è l'unica cosa da cui dipende il riscaldamento globale.
Appunto. Quindi il problema rimane: e' economicamente fattibile su larga scala? Perche' un conto e' un progetto pilota per tagliare qualche nastro e darsi qualche pacca sulla spalla. Un conto e' investire migliaia di milardi di euro.
Continuo a pensare che il problema principale sia NON produrre la CO2.
La dimensione dei campi coltivati e dei pascoli potrebbe essere teoricamente ridotta anche semplicemente producendo meno cibo dopo aver ridotto gli sprechi nel percorso campo - bocca del consumatore, visto che si stima che il 20% del cibo prodotto va sprecato.
Sono d'accordo. Ma non si puo' ne fare magie riducendo gli sprechi, ne aspettarsi che le persone accettino di buon grado di consumare di meno. Saro' pessimista, ma quando si tratta degli altri siamo pronti a parlare di rinunce. Quando si parla di rinunce e extra-costi che impattano noi stessi, non siamo piu' cosi' contenti :stordita: .
E in tutto questo ci sono alcuni paesi in cui le persone ancora consumano troppo poco per avere una vita dignitosa.
Doraneko
25-04-2025, 07:59
Mah, sara'. Continuo ad avere dei dubbi.
Non credo proprio di fare confusione. E in parte ti sei risposto da solo. Da dove viene la CO2 dell'acqua di mare che causa l'acidificazione?
La maggior parte della CO2 presente nell'acqua degli oceani proviene dagli oceani stessi, da attività vulcanica ed altre emissioni sottomarine, quella di provenienza atmosferica è molta meno.
Non credo https://www.ncasi.org/wp-content/uploads/2021/01/NCASI22_Forest_Carbon_YoungVsOld_print.pdf
https://environment-review.yale.edu/carbon-capture-tree-size-matters-0
Un conto è la foresta, un altro il singolo albero.
Appunto. Quindi il problema rimane: e' economicamente fattibile su larga scala? Perche' un conto e' un progetto pilota per tagliare qualche nastro e darsi qualche pacca sulla spalla. Un conto e' investire migliaia di milardi di euro.
Continuo a pensare che il problema principale sia NON produrre la CO2.
Produrre CO2 è inevitabile, si può produrne meno ma ne verrà prodotta da sempre più gente. Più che un processo industriale che sottragga CO2 dall'atmosfera, mi sa che sarebbe più fattibile un progetto di ingegneria ambientale, tipo vaste aree destinate alla proliferazione di piante o altri organismi che svolgano questa funzione.
Sono d'accordo. Ma non si puo' ne fare magie riducendo gli sprechi, ne aspettarsi che le persone accettino di buon grado di consumare di meno. Saro' pessimista, ma quando si tratta degli altri siamo pronti a parlare di rinunce. Quando si parla di rinunce e extra-costi che impattano noi stessi, non siamo piu' cosi' contenti :stordita: .
E in tutto questo ci sono alcuni paesi in cui le persone ancora consumano troppo poco per avere una vita dignitosa.
Sarò cinico ma, per come stanno le cose ora, se per il momento continuano così mi sa che è meglio.
ZeroSievert
25-04-2025, 08:58
La maggior parte della CO2 presente nell'acqua degli oceani proviene dagli oceani stessi, da attività vulcanica ed altre emissioni sottomarine, quella di provenienza atmosferica è molta meno.
Se vedi la fonte che ho messo, parla di almeno un 50% di cattura di CO2 atmosferica da parte degli organismi fotosintetici marini (in particolare il fitoplancton che si trova sulla superficie del mare). Altre fonti parlano addirittura di un 80%. In ogni caso la chimica marina non e' isolata da quella atmosferica.
https://environment-review.yale.edu/carbon-capture-tree-size-matters-0
Un conto è la foresta, un altro il singolo albero.
Ok. Pensavo che ci fosse unanimita' su questo punto a livello mondiale ma la questione sembra ancora dibattuta. Comunque questo non toglie che i processi biologici siano "lenti" rispetto alla velocita' con cui emettiamo anidride carbonica in atmosfera.
Produrre CO2 è inevitabile, si può produrne meno ma ne verrà prodotta da sempre più gente. Più che un processo industriale che sottragga CO2 dall'atmosfera, mi sa che sarebbe più fattibile un progetto di ingegneria ambientale, tipo vaste aree destinate alla proliferazione di piante o altri organismi che svolgano questa funzione.
La mia idea e' usare processi che non producono CO2 per la produzione energetica (ovvero slegare ricchezza e consumo di combustibili fossili) e ricorrere massivamente alle biotecnologie. Non solo per la produzione di cibo, ma anche, in un secondo momento, per fare carbon capture.
Magari non e' fattibile su larga scala, ma avevo visto un servizio in cui materiali plastici potevano essere prodotti a partire da alghe. La cosa vantaggiosa e' che usando il mare come "terreno di coltura" non si ha il problema del consumo di suolo. Forse sono io cinico qua, ma non penso che nessun piano di carbon capture che incida sulle emissioni possa funzionare senza almeno un parziale ritorno economico..
Doraneko
25-04-2025, 11:10
Ok. Pensavo che ci fosse unanimita' su questo punto a livello mondiale ma la questione sembra ancora dibattuta. Comunque questo non toglie che i processi biologici siano "lenti" rispetto alla velocita' con cui emettiamo anidride carbonica in atmosfera.
Possono essere anche lenti i processi biologici ma dipende anche dalla loro estensione. Tra l'altro un bosco che cresce o un qualche microrganismo che prolifera non richiede un apporto di energia da parte di noi umani, è come dire "self sustaining", al contrario dei processi industriali, sarebbe perciò più economico. Anche perché spesso e volentieri da una parte o dall'altra il fossile lo si ha sempre.
La mia idea e' usare processi che non producono CO2 per la produzione energetica (ovvero slegare ricchezza e consumo di combustibili fossili) e ricorrere massivamente alle biotecnologie. Non solo per la produzione di cibo, ma anche, in un secondo momento, per fare carbon capture.
Magari non e' fattibile su larga scala, ma avevo visto un servizio in cui materiali plastici potevano essere prodotti a partire da alghe. La cosa vantaggiosa e' che usando il mare. Forse sono io cinico qua, ma non penso che nessun piano di carbon capture che incida sulle emissioni possa funzionare senza almeno un parziale ritorno economico..
È il problema di un po' tutta la questione ecologica. Nella stragrande maggioranza dei casi il metodo che inquina costa meno di quello che non lo fa, vedi ad esempio il riciclo di certe materie, che alla fine per produrre qualcosa costa molto meno estrarre nuove materie prime anziché usare quelle che arrivano dagli impianti di riciclaggio.
Iniziative come queste sono puro e semplice greenwashing con soldi pubblici da parte delle grosse aziende petrolifere.
La CO2 andrebbe processata direttamente nei siti che ne producono grandi quantità, senza pretendere di arrivare ad una cattura totale ed usandola come materiale per produrre qualcosa in modo da creare un business autosostenibile se possibile.
La si può utilizzare in un sacco di processi chimici, nelle serre chiuse, ecc. e per un sacco di altre cose una volta che la si ottiene "gratis" da una centrale termoelettrica o da grossi impianti di riscaldamento, tanto per dirne una.
ZeroSievert
25-04-2025, 15:09
Possono essere anche lenti i processi biologici ma dipende anche dalla loro estensione. Tra l'altro un bosco che cresce o un qualche microrganismo che prolifera non richiede un apporto di energia da parte di noi umani, è come dire "self sustaining", al contrario dei processi industriali, sarebbe perciò più economico. Anche perché spesso e volentieri da una parte o dall'altra il fossile lo si ha sempre.
Si, sono d'accordo. Ma si ritorna sempre li. Anche se non sarebbe un'azione sufficiente, abbiamo lo spazio, le risorse e la forza di volonta' necessarie anche solo per raddoppiare le foreste mondiali? Dubito.
E per piantare foreste per questo ordine di grandezza ti serve fare un lavoro, praticamente di terraformazione, colossale. Onestamente non la vedo come qualcosa di "economico".
(Da quel che leggo tutte le foreste mondiali assorbono 7.6 GtonCO2 / yr e coprono il 31% della superficie terrestre emersa. L'uomo produce 36-40 GtonCO2 / yr. Il che vuol dire che se anche per assurdo coprissimo ogni lembo di terra emersa di foreste, compresi ghiacciai, montagne e deserti e citta', comunque non basterebbe..)
certo che ci vuole coraggio a creare questa roba; consumiamo tonnellate di CO2 per nascondere CO2 tanto vale consumare petrolio e poi ricostruire le molecole di petrolio
Notturnia
27-04-2025, 10:11
certo che ci vuole coraggio a creare questa roba; consumiamo tonnellate di CO2 per nascondere CO2 tanto vale consumare petrolio e poi ricostruire le molecole di petrolio
Hanno già dimostrato che producono meno CO2 di quella che stoccano e quindi, soldi alla mano, è un sistema che aiuta l’ambiente
Tanto ?
Poco ?
Fa comunque qualcosa
C’è gente che compra auto elettriche pensando di aiutare l’ambiente.. questo sistema di cattura della CO2 produce un risultato migliore della transizione auto verso l’elettrico.. per cui va bene..
È sufficiente ? Certo che no..
Ma è un passo verso la diversificazione dei metodi con cui dobbiamo ridurre le nostre emissioni.
Ci sono lavori che non permettono di azzerare la CO2 prodotta.. tanto vale iniziare a pensare anche a come stoccare (nelle piante ? Sotto terra ? Nel plancton ?) la co2 che continueremo a produttore in eccesso
Anche perchè se riuscissimo a ridurre per qualche decennio le emissioni andando in negativo, potremmo tornare al clima degli anni ‘80..
Ma sono tutti processi lunghi..
Come si sperimenta con le batterie per gli accumuli, come si sperimenta con i soldi della gente la transizione a pile.. come si sperimenta di tutto, tanto vale anche costruire qualcosa di funzionale intanto
È tanta o poca la co2 stoccata ? Poca.. ma più di quella spesa
Se domani vi dicessero che investendo 10 euro potreste farne 11 lascereste stare perchè 1 euro è poco vero ? .. io investirei invece perchè 11 è più di 10 e per quanto poco è sempre 1 in più..
gabrieleromano
27-04-2025, 10:13
interessante e innovativo come progetto...
speriamo che non ci siano effetti collaterali, come per esempio distruggere i fondali o la fauna marina per la c20 fuoriuscita...
Notturnia
27-04-2025, 10:38
interessante e innovativo come progetto...
speriamo che non ci siano effetti collaterali, come per esempio distruggere i fondali o la fauna marina per la c20 fuoriuscita...
Io sarei curioso di sapere che risultato può avere una fuoriuscita.. il mare la riassorbe in parte ? Viene semplicemente espulsa e torna in ambiente ? Che succederebbe ? Alla fin fine parliamo di CO2 a pronfondità tali e pressioni tali che non so come funzionerebbe..
Hai presente i vulcani sottomarini e la formazione di gas solforosi ?
Mi domando che effetto avrebbe e se ci sono ipotesi
C’è gente che compra auto elettriche pensando di aiutare l’ambiente.. questo sistema di cattura della CO2 produce un risultato migliore della transizione auto verso l’elettrico.. per cui va bene..
Il risultato non è migliore, perché non puoi catturare CO2 all'infinito e non risolve il problema alla radice. Lo stoccaggio ha senso come soluzione di transizione solo se contemporaneamente riduci anche le emissioni alla fonte. Per esempio con la transizione verso le auto elettriche.
interessante e innovativo come progetto...
speriamo che non ci siano effetti collaterali, come per esempio distruggere i fondali o la fauna marina per la c20 fuoriuscita...
Una eventuale fuoriuscita potrebbe portare ad una acidificazione locale del mare, con conseguenze abbastanza importanti sulla fauna marina. Speriamo soltanto che non si punti solo sullo stoccaggio, perché sono abbastanza sicuro che in paio di secoli ce ne pentiremo di aver creato questi enormi serbatoi di CO2 :stordita:
Notturnia
27-04-2025, 14:07
Il risultato non è migliore, perché non puoi catturare CO2 all'infinito e non risolve il problema alla radice. Lo stoccaggio ha senso come soluzione di transizione solo se contemporaneamente riduci anche le emissioni alla fonte. Per esempio con la transizione verso le auto elettriche.
Una eventuale fuoriuscita potrebbe portare ad una acidificazione locale del mare, con conseguenze abbastanza importanti sulla fauna marina. Speriamo soltanto che non si punti solo sullo stoccaggio, perché sono abbastanza sicuro che in paio di secoli ce ne pentiremo di aver creato questi enormi serbatoi di CO2 :stordita:
le auto elettriche ridurranno in un futuro remoto le emissioni..
la cattura di CO2 lo ridurrebbe da quando andrebbe in porto..
piantare piante, per quanto poco, produrrebbe risultati gratis da subito
ridurre le emissioni sarebbe la soluzione migliore ma se stiamo consumando energia elettrica qua per scrivere su un forum non credo che sia interesse di nessuno quello di ridurre le emissioni..
il mito della "decrescita felice" è morto con l'idea stessa di "decrescita" per cui l'alternativa è solo l'utilizzo della CO2 in eccesso.. la cattura è una soluzione.. non si può catturare per sempre ? vero.. ma per 50 anni si.. per cui non vedo particolari problemi di durata per ora.. ci pensiamo fra 50 anni.. ma in teoria fra 25 il problema si è risolto visto che su punta al bilancio zero entro il 2050.. la cattura quindi è ottima visto il lasso temporale
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