View Full Version : Il settore videoludico italiano continua a crescere: nel 2024 sfiorati i 2,4 miliardi di euro
Redazione di Hardware Upg
19-04-2025, 09:01
Link alla notizia: https://gaming.hwupgrade.it/news/videogames/il-settore-videoludico-italiano-continua-a-crescere-nel-2024-sfiorati-i-2-4-miliardi-di-euro_137934.html
Nel 2024 il mercato videoludico italiano è cresciuto del 3%, raggiungendo 2,36 miliardi di euro. Aumentano imprese, occupati e fatturato. Cresce anche il numero di giocatori, soprattutto tra le donne. Il digitale domina il mercato.
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E poi c'è Enotria che riporta la percezione internazionale a quella di un branco di cialtroni con poche idee, ma ben confuse. :rolleyes:
Ma nel calcolo hanno incluso anche le sale slot? :D
Ripper89
19-04-2025, 13:44
L'italia nei videogiochi è buona solo per i simulatori di corse, se usciamo da questo contesto invece nel migliore dei casi trovi solo le mediocrità, se non peggio.
Basti vedere le ultime mirabolanti produzioni del nostro paesello come Remothered ( una ciofekona colossale ), Soulstice, Daymare o Enotria.
L'italia nei videogiochi è buona solo per i simulatori di corse, se usciamo da questo contesto invece nel migliore dei casi trovi solo le mediocrità, se non peggio.
Basti vedere le ultime mirabolanti produzioni del nostro paesello come Remothered ( una ciofekona colossale ), Soulstice, Daymare o Enotria.
Ho una mia teoria sulla questione, e secondo me non è l'incompetenza la causa di tali fallimenti. Al contrario, il nostro Paese pullula di talenti creativi e tecnici capaci. Il problema è che in Italia manca ancora una visione strutturata del'industria videoludica come comparto culturale, e questo si riflette nella carenza cronica di investimenti. A ciò si aggiunge un tessuto imprenditoriale frammentato, dove spesso l'ambizione si scontra con la mancanza di supporto e continuità (statale e non). Eccezioni ce ne sono state, ma tutte con base estera (basti pensare ad Andrea Pessino o Massimo Guarini).
Non si tratta, quindi, di scarsa capacità, ma di un ecosistema che non sostiene, non trattiene e non valorizza. Serve un cambio di paradigma: un'alleanza tra formazione, impresa e politica culturale, affinché il videogioco in Italia non resti un terreno fertile abbandonato, ma diventi finalmente un settore in grado di fiorire.
Tirando in ballo Enotria, gli sviluppatori erano coscienti del disastro al lancio digital-only, e addirittura (se ben ricordo) consigliarono di attendere e giocarsi qualcos'altro. Ora, se ti dicono di aspettare, è perché sanno che per un prodotto più rifinito ci vuole più tempo rispetto al contratto stipulato col publisher. Alcune idee in Enotria sono anche buone, ma immensamente confuse e mal eseguite, proprio perché castrate da uno sviluppo non all'altezza (attenzione, non tecnicamente, ma principalmente di forza lavoro investita).
Ad ogni modo, il discorso è troppo lungo e sfaccettato per un commento, ma spero di aver reso l'idea.
Essendo estraneo all'argomento ho due domande.
Quanto valgono i mercati videoludici degli altri paesi? in particolare quelli dei principali paesi europei, Germania, UK, Francia, Spagna e, perché no, Svezia.
Lo chiedo in quanto sto cercando una tastiera (non da videogioco, ma con alcune caratteristiche analoghe) e vedo spesso che non c'è il layout italiano ma ci sono quelli dei paesi sopra citati. L'unica spiegazione che mi sono immaginato è che il loro mercato videoludico sia più grande del nostro (mi stupiscono soprattutto Spagna e Svezia, che hanno una popolazione ben più inferiore alla nostra).
Ho una mia teoria sulla questione, e secondo me non è l'incompetenza la causa di tali fallimenti. Al contrario, il nostro Paese pullula di talenti creativi e tecnici capaci. Il problema è che in Italia manca ancora una visione strutturata del'industria videoludica come comparto culturale, e questo si riflette nella carenza cronica di investimenti. A ciò si aggiunge un tessuto imprenditoriale frammentato, dove spesso l'ambizione si scontra con la mancanza di supporto e continuità (statale e non). Eccezioni ce ne sono state, ma tutte con base estera (basti pensare ad Andrea Pessino o Massimo Guarini).
Non si tratta, quindi, di scarsa capacità, ma di un ecosistema che non sostiene, non trattiene e non valorizza. Serve un cambio di paradigma: un'alleanza tra formazione, impresa e politica culturale, affinché il videogioco in Italia non resti un terreno fertile abbandonato, ma diventi finalmente un settore in grado di fiorire.
Tirando in ballo Enotria, gli sviluppatori erano coscienti del disastro al lancio digital-only, e addirittura (se ben ricordo) consigliarono di attendere e giocarsi qualcos'altro. Ora, se ti dicono di aspettare, è perché sanno che per un prodotto più rifinito ci vuole più tempo rispetto al contratto stipulato col publisher. Alcune idee in Enotria sono anche buone, ma immensamente confuse e mal eseguite, proprio perché castrate da uno sviluppo non all'altezza (attenzione, non tecnicamente, ma principalmente di forza lavoro investita).
Ad ogni modo, il discorso è troppo lungo e sfaccettato per un commento, ma spero di aver reso l'idea.
La seconda domanda: per curiosità ho cercato qualcosa sul gioco Enotria, e ho trovato che la valutazione di Metacritic è del 70%. Va considerata una valutazione buona, media o cattiva?
La seconda domanda: per curiosità ho cercato qualcosa sul gioco Enotria, e ho trovato che la valutazione di Metacritic è del 70%. Va considerata una valutazione buona, media o cattiva?
Purtroppo (o per fortuna), in casi come questi, le medie di voti che riporta Metacritic lasciano un po' il tempo che trovano. Diciamo che le problematiche che presentava al giorno del rilascio digitale sono state leggermente mitigate nel corso di questi mesi di "continuato sviluppo".
Ora, a mio modesto parere, il gioco andrebbe forse ri-recensito nello stato attuale (visto che come ho già detto, per stessa ammissione dei dev, il titolo non era ancora pronto al suo rilascio iniziale), ma non credo che cambierebbe ormai molto: si può lucidare la carrozzeria di una fuoriserie quanto si vuole... ma se ha il motore di una 2 cavalli non potrà mai competere con una Ferrari. Enotria è così: stupenda direzione artistica, ma le componenti fondamentali di un souls-like sono carenti e appena abbozzate, il feedback dei colpi (dati e ricevuti) assente, senso di progressione altalenante, level design da rivedere... e tante altre magagne che ai puristi del genere proprio non vanno giù.
Insomma, ci sarebbe troppo da rifare senza stravolgere tutto quanto.
Boh non mi pare il caso di criticare così tanto Enotria, ci sono molti titoli da parte di software house affermate che vengono rilasciati troppo presto e a maggior ragione ci sta che possa succedere da parte di un team al primo titolo, per quanto ne sappiamo magari non avevano scelta perché le risorse finanziarie iniziavano a scarseggiare.
Non è il mio genere ma dò un certo peso alla direzione artistica quindi penso di prenderlo prima che scada la promo su Steam, e non posso che invitare a fare lo stesso a tutti quelli che si lamentano che in Italia non ci sono software house decenti
Boh non mi pare il caso di criticare così tanto Enotria, ci sono molti titoli da parte di software house affermate che vengono rilasciati troppo presto e a maggior ragione ci sta che possa succedere da parte di un team al primo titolo, per quanto ne sappiamo magari non avevano scelta perché le risorse finanziarie iniziavano a scarseggiare.
Non è il mio genere ma dò un certo peso alla direzione artistica quindi penso di prenderlo prima che scada la promo su Steam, e non posso che invitare a fare lo stesso a tutti quelli che si lamentano che in Italia non ci sono software house decenti
È rammaricante constatare la scarsa abilità di comprendere un testo scritto dimostrata dal suddetto commento.
La mia disamina non criticava Enotria perché così mi andava, ma si limitava solo a evidenziarne pecche e carenze a supporto di una teoria socio-culturale riguardante la considerazione della produzione videoludica nostrana.
In ogni caso, se dovessi ribattere al tuo pensiero, direi che si deve criticare Enotria! È nostro dovere se vogliamo far capire che scarsi investimenti pubblici nel settore producono solo ciofeche mezze riuscite.
Elogiare fallimenti solo perché gli sviluppatori sono alla loro prima esperienza, o peggio, solo perché sono italiani, non gioverà mai a nessuno. Questo tipo di campanilismo "struzziano" non farà altro che abbassare l'asticella qualitativa e produrre prodotti sempre più scadenti.
Apprezzo i team che mettono su una campagna kickstarter per finanziare lo sviluppo prima che lo stesso si concluda, ma invitare anche i giocatori più smaliziati a regalare soldi per acquistare un prodotto fatto e finito (a posteriori :rolleyes: ) nonostante esso sia qualitativamente fallato... beh, non mi sembra la scelta più sensata.
Poi, mi sembra ovvio che se la direzione artistica è tutto ciò che uno chiede da un videogioco, si è liberissimi di spendere i propri guadagni come si vuole.
È rammaricante constatare la scarsa abilità di comprendere un testo scritto dimostrata dal suddetto commento.
La mia disamina non criticava Enotria perché così mi andava, ma si limitava solo a evidenziarne pecche e carenze a supporto di una teoria socio-culturale riguardante la considerazione della produzione videoludica nostrana.
In ogni caso, se dovessi ribattere al tuo pensiero, direi che si deve criticare Enotria! È nostro dovere se vogliamo far capire che scarsi investimenti pubblici nel settore producono solo ciofeche mezze riuscite.
Elogiare fallimenti solo perché gli sviluppatori sono alla loro prima esperienza, o peggio, solo perché sono italiani, non gioverà mai a nessuno. Questo tipo di campanilismo "struzziano" non farà altro che abbassare l'asticella qualitativa e produrre prodotti sempre più scadenti.
Apprezzo i team che mettono su una campagna kickstarter per finanziare lo sviluppo prima che lo stesso si concluda, ma invitare anche i giocatori più smaliziati a regalare soldi per acquistare un prodotto fatto e finito (a posteriori :rolleyes: ) nonostante esso sia qualitativamente fallato... beh, non mi sembra la scelta più sensata.
Poi, mi sembra ovvio che se la direzione artistica è tutto ciò che uno chiede da un videogioco, si è liberissimi di spendere i propri guadagni come si vuole.
E secondo te il gioco ha difetti perché il team ha poca esperienza e risorse oppure perché non è stato criticato abbastanza? E se la gente si mette a criticare su un forum i soldi saltano magicamente fuori?
Penso che il team di sviluppo sia il primo a rendersi conto dei problemi del gioco, e non servono ulteriori critiche ma servono i soldi :D
Poi stiamo parlando di 22 euro su Steam per un gioco con recensioni Mixed dall'uscita e Mostly Positive negli ultimi 30 giorni, c'è di peggio, non mi pare che l'acquisto sia una dimostrazione di generosità così clamorosa
E secondo te il gioco ha difetti perché il team ha poca esperienza e risorse oppure perché non è stato criticato abbastanza? E se la gente si mette a criticare su un forum i soldi saltano magicamente fuori?
Penso che il team di sviluppo sia il primo a rendersi conto dei problemi del gioco, e non servono ulteriori critiche ma servono i soldi :D
Poi stiamo parlando di 22 euro su Steam per un gioco con recensioni Mixed dall'uscita e Mostly Positive negli ultimi 30 giorni, c'è di peggio, non mi pare che l'acquisto sia una dimostrazione di generosità così clamorosa
Cercherò di affrontare punto per punto le tue perplessità:
E secondo te il gioco ha difetti perché il team ha poca esperienza e risorse oppure perché non è stato criticato abbastanza?
Come da me reiterato in ben due differenti commenti, le critiche non sono rivolte al team di Enotria e al suo operato, ma alla scarsa considerazione che entità pubbliche dimostrano nei confronti dell'industria videoludica italiana. Tanto scarsa da non farmi considerare la mediocrità di questo titolo come risultato dei fallimenti di un team inesperto, ma di una forza lavoro castrata da risorse mancanti (sia umane che finanziarie)
E se la gente si mette a criticare su un forum i soldi saltano magicamente fuori?
Se la gente si mette a criticare dappertutto forse anche le istituzioni capiranno che quello che fanno è davvero poco in confronto ad altre nazioni.
Enotria non è un progettino scolastico, ma un vero e proprio biglietto da visita mondiale in un genere dei più acclamati e rispettati. Fare le cose per bene era una priorità per la stessa rilevanza dell'industria videoludica italiana. Ma di nuovo, ai Jyamma Games non ne faccio alcuna colpa (volontaria). Loro sono una piccola realtà che aveva bisogno di una grande "cordata di fiducia", cosa che a quanto pare lo stato italiano non ha saputo (o potuto) garantire.
Penso che il team di sviluppo sia il primo a rendersi conto dei problemi del gioco,
Pensi bene, dato che avevo riportato tale dato in entrambi i miei precedenti commenti.
e non servono ulteriori critiche ma servono i soldi :D
L'uno non esclude l'altro, ma finanziare un progetto dove si dimostra di avere la capacità e la forza lavoro con le competenze giuste è ben diverso da "fomentare" la folla all'acquisto di un prodotto non eccelso con la speranza che tali soldi possano servire per un futuro capolavoro. A livello commerciale, le cose non funzionano così. Se tu dimostri di aver fatto grandi incassi nonostante le esigue risorse, non te ne verranno mai offerte altre di entità maggiore per i tuoi futuri progetti. Almeno, in Italia funziona così. Per esperienza di differente natura (ma non troppo) ti posso garantire che qui si gioca spesso al ribasso, o bene che vada, a rifinanziare più o meno le stesse cifre con promesse di risultati ancora migliori.
Poi stiamo parlando di 22 euro su Steam per un gioco con recensioni Mixed dall'uscita e Mostly Positive negli ultimi 30 giorni, c'è di peggio, non mi pare che l'acquisto sia una dimostrazione di generosità così clamorosa
E anche a tal riguardo avevo già affermato che il grosso era stato sistemato proprio in questi ultimi mesi, ma le carenze strutturali fondamentali fanno sì che resti tutt'ora un titolo pressoché dimenticato e con pochissimi giocatori all'attivo. Per carità, i single player si finiscono e bon, sia chiaro, ma dispiace veder morire così un progetto che meritava ben altre sorti.
cronos1990
22-04-2025, 05:18
Tirando in ballo Enotria, gli sviluppatori erano coscienti del disastro al lancio digital-only, e addirittura (se ben ricordo) consigliarono di attendere e giocarsi qualcos'altro.Hanno posticipato il lancio perchè nello stesso periodo usciva.. il DLC di Elden Ring, se ricordo bene.
Mossa peraltro comprensibile in ogni caso, che Enotria sia un buon prodotto o un pessimo prodotto, rimane una produzione doppia AA di una SH semi-sconosciuta, che a livello commerciale sarebbe stata annientata da quella From Software. Non è neanche la prima volta che capita una cosa del genere.
Ciò non toglie che resta un prodotto insufficiente, aggravato anche dalla comunicazione e un supporto sostanzialmente orribile e da dilettanti. Magari c'erano pure problemi di natura economici, ma dubito che con quelli avresti risolto in questo caso, si sarebbe solo allargata la natura del fallimento.
Non entro nel discorso generale, anche perchè i problemi sono numerosi, di varia natura e correlati tra loro. Dico solo che non siamo mai stati, e soprattutto in questi ultimi 15-20 anni (che dovrebbero essere invece quelli ideali vista la storia dei videogiochi e di come si sono evoluti fino ad oggi), un paese capace di realizzare produzioni videoludiche quanto meno decenti. Al di là ovviamente di casi estemporanei e isolati (tipo Assetto Corsa).
Ma nel calcolo hanno incluso anche le sale slot? :D
Nei calcoli sono inclusi i mobile games.
E questa è la classifica di vendite in italia nel 2024
EA Sports FC 25.
EA Sports FC 24.
GTA V.
Hogwarts Legacy.
Dragon Ball Sparking Zero.
Call of Duty Black Ops 6.
Red Dead Redemption 2.
F1 24.
Ripper89
22-04-2025, 23:05
Ho una mia teoria sulla questione, e secondo me non è l'incompetenza la causa di tali fallimenti. Al contrario, il nostro Paese pullula di talenti creativi e tecnici capaci.Scusami ma da dove verrebbero questi attestati ?
Questo chi lo dice ? Come fai a dire che abbiamo grandi talenti ?
Magari è vero ma come per tutte le cose emigrano e vanno a lavorare per grandi studi e in italia rimangono appunto chi è meno competente.
Il problema è che in Italia manca ancora una visione strutturata del'industria videoludica come comparto culturale, e questo si riflette nella carenza cronica di investimenti. A ciò si aggiunge un tessuto imprenditoriale frammentato, dove spesso l'ambizione si scontra con la mancanza di supporto e continuità (statale e non). Eccezioni ce ne sono state, ma tutte con base estera (basti pensare ad Andrea Pessino o Massimo Guarini).Non so quanto è stato investito per realizzare Soulstice o Enotria, quindi non posso esprimermi più di tanto, tuttavia ci sono molti doppia A decisamente superiori. Senza contare che perfino i russi sono riusciti a fare di molto meglio eppure non si può proprio dire che in Russia ci sia una maggiore cultura del videogioco o una maggiore formazione nelle scuole, visto che è già tanto che una parte della popolazione ne abbia uno.
Non si tratta, quindi, di scarsa capacità, ma di un ecosistema che non sostiene, non trattiene e non valorizza. Serve un cambio di paradigma: un'alleanza tra formazione, impresa e politica culturale, affinché il videogioco in Italia non resti un terreno fertile abbandonato, ma diventi finalmente un settore in grado di fiorire.Quella che stai descrivendo è incompetenza. Non per colpa loro ma perchè lo stato non mette nelle condizioni queste figure di esprimersi, perchè trattasi comunque di mancanza di competenza.
Tirando in ballo Enotria, gli sviluppatori erano coscienti del disastro al lancio digital-only, e addirittura (se ben ricordo) consigliarono di attendere e giocarsi qualcos'altro. Ora, se ti dicono di aspettare, è perché sanno che per un prodotto più rifinito ci vuole più tempo rispetto al contratto stipulato col publisher. Alcune idee in Enotria sono anche buone, ma immensamente confuse e mal eseguite, proprio perché castrate da uno sviluppo non all'altezza (attenzione, non tecnicamente, ma principalmente di forza lavoro investita).
Ad ogni modo, il discorso è troppo lungo e sfaccettato per un commento, ma spero di aver reso l'idea.Ma questo è inaccettabile.
Oggi Enotria lascia ugualmente a desiderare sotto tutti i punti di vista.
Per altro ricordo che Enotria è un souls like, un genere probabilmente scelto a tavolino per evitare un comparto narrativo degno di tal nome, una regia cinematografica, un interazione significativa con l'ambiente ed una mappa troppo complessa. Probabilmente per semplificare al massimo la politica di sviluppo.
Tuttavia l'unico fattore significativo in quanto souls like in Enotria anch'esso fallisce miseramente.
Tecnicamente poi poco ottimizzato oltretutto.
Scusami ma da dove verrebbero questi attestati ?
Questo chi lo dice ? Come fai a dire che abbiamo grandi talenti ?
Magari è vero ma come per tutte le cose emigrano e vanno a lavorare per grandi studi e in italia rimangono appunto chi è meno competente.
Lo dico io. Una mia opinione conoscendo il settore e numerosi sviluppatori nostrani che sanno il fatto loro. Poi per quanto riguarda se effettivamente rimangono in Italia, avevo infatti detto "Eccezioni ce ne sono state, ma tutte con base estera (basti pensare ad Andrea Pessino o Massimo Guarini)." Bastava continuare a leggere.
Non so quanto è stato investito per realizzare Soulstice o Enotria, quindi non posso esprimermi più di tanto, tuttavia ci sono molti doppia A decisamente superiori. Senza contare che perfino i russi sono riusciti a fare di molto meglio eppure non si può proprio dire che in Russia ci sia una maggiore cultura del videogioco o una maggiore formazione nelle scuole, visto che è già tanto che una parte della popolazione ne abbia uno.
Concordo.
Quella che stai descrivendo è incompetenza. Non per colpa loro ma perchè lo stato non mette nelle condizioni queste figure di esprimersi, perchè trattasi comunque di mancanza di competenza.
Ma no! :D Rileggi quello che hai scritto, ti contraddici da solo! Se lo stato non permette loro di esprimersi al meglio per mancanza di risorse che lo stato stesso non è in grado di fornire... cosa diamine c'entra con la loro competenza??? Avere grandi competenze e magnifiche idee non basta se poi non hai una base economica per finanziare il tuo progetto. :doh:
Ma questo è inaccettabile.
Oggi Enotria lascia ugualmente a desiderare sotto tutti i punti di vista.
Cosa per te sia esattamente "inaccettabile" mi lascia un po' confuso, comunque sì, sono d'accordo con te che Enotria sia ancora un progetto azzoppato in modo clamoroso.
Per altro ricordo che Enotria è un souls like, un genere probabilmente scelto a tavolino per evitare un comparto narrativo degno di tal nome, una regia cinematografica, un interazione significativa con l'ambiente ed una mappa troppo complessa. Probabilmente per semplificare al massimo la politica di sviluppo.
Beh, insomma... non è proprio così, ma presumo non sia il tuo genere preferito, quindi soprassiedo per evitare spiacevoli confronti di gusti non compatibili.
Tuttavia l'unico fattore significativo in quanto souls like in Enotria anch'esso fallisce miseramente.
Tecnicamente poi poco ottimizzato oltretutto.
È vero.
Ripper89
23-04-2025, 09:40
Lo dico io. Una mia opinione conoscendo il settore e numerosi sviluppatori nostrani che sanno il fatto loro. Poi per quanto riguarda se effettivamente rimangono in Italia, avevo infatti detto "Eccezioni ce ne sono state, ma tutte con base estera (basti pensare ad Andrea Pessino o Massimo Guarini)." Bastava continuare a leggere.
Conosci queste persone ma per caso conosci anche analoghi stranieri che lavorano per grandi software house famose ?
Posso concordare sul fatto che queste persone che tu conosci abbiano una grande formazione ma bisognerebbe fare un confronto con altri per poter dire che siano effettivamente figure lavorative altrettanto valide.
"Massimo Guarini" ad esempio io leggo che ha lavorato in Ubisoft ma a parte Rayman negli anni 90 ha partecipato poi solo a produzioni minori.
Mi fa piacere che tu lo conosca ma non so se possa essere considerato altrettanto valido di un Game Designer di Guerrilla Games o Santa Monica Studio.
Ma no! :D Rileggi quello che hai scritto, ti contraddici da solo! Se lo stato non permette loro di esprimersi al meglio per mancanza di risorse che lo stato stesso non è in grado di fornire... cosa diamine c'entra con la loro competenza??? Se le persone non ricevono formazione, aldilà di quale sia il motivo, sono incompetenti.
Avere grandi competenze e magnifiche idee non basta se poi non hai una base economica per finanziare il tuo progetto. :doh: Ma i finanziamenti del videogioco devono arrivare da privati, mica dallo stato.
Ma è difficile pensare che l'Italia che NON è esattamente un paese del terzo mondo possa essere più carente da questo punto di vista rispetto ad esempio alla Polonia che sforna Metro, Witcher e Cyberpunk.
Beh, insomma... non è proprio così, ma presumo non sia il tuo genere preferito, quindi soprassiedo per evitare spiacevoli confronti di gusti non compatibili.
Io non vedo altri motivi in realtà.
Enotria e Steel Seed sono souls like, mentre Soulstice un Hack&Slash in stile DMC, tutti titoli votati quasi unicamente su una skill.
Conosci queste persone ma per caso conosci anche analoghi stranieri che lavorano per grandi software house famose ?
Posso concordare sul fatto che queste persone che tu conosci abbiano una grande formazione ma bisognerebbe fare un confronto con altri per poter dire che siano effettivamente figure lavorative altrettanto valide.
"Massimo Guarini" ad esempio io leggo che ha lavorato in Ubisoft ma a parte Rayman negli anni 90 ha partecipato poi solo a produzioni minori.
Mi fa piacere che tu lo conosca ma non so se possa essere considerato altrettanto valido di un Game Designer di Guerrilla Games o Santa Monica Studio.
Ehm...
https://www.mobygames.com/person/53306/massimo-guarini/
Se le persone non ricevono formazione, aldilà di quale sia il motivo, sono incompetenti.
E chi ha mai detto che non ricevono formazione? Da dove ciccia fuori questo discorso? Cos'è, sei un'IA e stai allucinando? :D
Ma i finanziamenti del videogioco devono arrivare da privati, mica dallo stato.
Ma è difficile pensare che l'Italia che NON è esattamente un paese del terzo mondo possa essere più carente da questo punto di vista rispetto ad esempio alla Polonia che sforna Metro, Witcher e Cyberpunk.
Cito un paragrafo dell'articolo in questione per farti notare come l'affermazione evidenziata sia già parte del mio discorso, che appunto verteva sull'inefficacia delle "misure pubbliche" italiane.
La principale fonte di finanziamento resta l'autofinanziamento (88%), ma si registra una crescita del supporto da parte di publisher (38%) e delle misure pubbliche (32%), come il tax credit da 12 milioni di euro confermato per il 2025.
Che i finanziamenti possano arrivare anche dai privati mi sembra ovvio, ma essi sono spesso corredati da pressioni contrattuali più severe di quelle statali, cioè proprio quello che un team alla sua prima vera prova internazionale non dovrebbe subire.
Io non vedo altri motivi in realtà.
Enotria e Steel Seed sono souls like, mentre Soulstice un Hack&Slash in stile DMC, tutti titoli votati quasi unicamente su una skill.
Convinto tu... :rolleyes:
Ripper89
23-04-2025, 12:26
Ehm...
https://www.mobygames.com/person/53306/massimo-guarini/Se leggi la colonnina di destra vedrai anche il ruolo che ha avuto, che è sempre stato quello di Game Director o Designer
Mentre se guardi la colonnina di sinistra NON c'è alcun tripla A di valore, tutte opere minori meno complesse di quelle che possono essere produzioni odierne tripla A.
E chi ha mai detto che non ricevono formazione? Da dove ciccia fuori questo discorso? Cos'è, sei un'IA e stai allucinando? :D Dal tuo discorso precedente.
Ho capito male ?
Cito un paragrafo dell'articolo in questione per farti notare come l'affermazione evidenziata sia già parte del mio discorso, che appunto verteva sull'inefficacia delle "misure pubbliche" italiane.
Che i finanziamenti possano arrivare anche dai privati mi sembra ovvio, ma essi sono spesso corredati da pressioni contrattuali più severe di quelle statali, cioè proprio quello che un team alla sua prima vera prova internazionale non dovrebbe subire.Sono d'accordo su questo ultimo punto ma le pressioni contrattuali le subiscono tutti quanti eppure abbiamo assistito a molte opere valide anche con pochi dipendenti e bassi budget.
Proprio oggi è uscito Expedition33, realizzato da uno studio di 30 persone.
Larian fino a prima di BG3 contava un numero analogo quando faceva uscire DOS.
Convinto tu... :rolleyes:Se hai altre riflessioni da fornirmi sarei ben lieto.
Se leggi la colonnina di destra vedrai anche il ruolo che ha avuto, che è sempre stato quello di Game Director o Designer
Mentre se guardi la colonnina di sinistra NON c'è alcun tripla A di valore, tutte opere minori meno complesse di quelle che possono essere produzioni odierne tripla A.
Parlavamo di competenza ed expertise nell'ambito videoludico. Se ti sei fermato alle "colonnine" senza leggere la bio, con la speranza di riconoscere "gioconi tripla A"... allora parliamo due lingue diverse, mi spiace. Giochi come Last day of June per me sono capolavori di inarrivabile bellezza. E spesso e volentieri i tripla A che molti grandi nomi interzaionali possono vantare sono solo puzzette fragorose ma con scarso valore intrinseco.
Ad ogni modo, mi sembra inutile focalizzarsi su un mio veloce passaggio dove facevo semplicemente un paio di esempi. Oltre a Guarini e Pessino, avrei potuto citarti Cangini, Soliani, Venturi... insomma, non mi sembra di dover star qui a fare la lista della spesa. Se l'argomento è di tuo interesse, sono convinto che la rete saprà offrirti più informazioni a riguardo. Ancora, il mio era un semplice esempio di come menti brillanti (videoludicamente parlando) il nostro paese ne abbia.
Dal tuo discorso precedente.
Ho capito male ?
A quanto pare sì. :D
Mai parlato di formazione, ma di risorse. La formazione è un fattore eternamente secondario se dopo non ci sono aziende con risorse (economiche) per poter assumere i "formati".
Sono d'accordo su questo ultimo punto ma le pressioni contrattuali le subiscono tutti quanti eppure abbiamo assistito a molte opere valide anche con pochi dipendenti e bassi budget.
Proprio oggi è uscito Expedition33, realizzato da uno studio di 30 persone.
Larian fino a prima di BG3 contava un numero analogo quando faceva uscire DOS.
Sappiamo benissimo che queste eccezioni non sono la regola. Spesso si omettono fasi di crunch, o ancor peggio, si cerca di far passare progetti che richiederebbero il triplo della forza lavoro impiegata come esempi di normalità, laddove sono miracoli pagati a suon di fatica, sudore, e notti insonni.
Se hai altre riflessioni da fornirmi sarei ben lieto.
Non ci penso proprio. De gustibus non disputandum est. ;)
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