View Full Version : Caldaia a gas, pellet o pompa di calore, una ricerca svela il riscaldamento più conveniente e sostenibile
Redazione di Hardware Upg
27-12-2024, 14:58
Link alla notizia: https://greenmove.hwupgrade.it/news/energie-rinnovabili/caldaia-a-gas-pellet-o-pompa-di-calore-una-ricerca-svela-il-riscaldamento-piu-conveniente-e-sostenibile_134138.html
Una ricerca da una università tedesca ha messo a confronto diversi sistemi di riscaldamento, per scoprire il migliore per convenienza e impatto ambientale
Click sul link per visualizzare la notizia.
Balle. Con il costo dell'energia elettrica usare la pompa di calore fa solo svenare ...
Notturnia
27-12-2024, 17:34
economicamente parlando le stufe a legna e a pellet vincono a mani basse..
come inquinamento sono un disastro ma come economia non le batte nessuno.. poco da fare 250 euro/anno di pellets e ci si scalda senza problemi.. 5 mila euro sono 20 anni ai prezzi attuali.. oppure una PdC
Mendelevio
27-12-2024, 18:20
Balle. Con il costo dell'energia elettrica usare la pompa di calore fa solo svenare ...
Il costo dell'energia sale perchè sale il gas. E di conseguenza molti si buttano su altre fonti, facendo salire pure quelle per via della domanda.
Piedone1113
27-12-2024, 18:32
Il costo dell'energia sale perchè sale il gas. E di conseguenza molti si buttano su altre fonti, facendo salire pure quelle per via della domanda.
Quando le centrali turbogas non saranno più indispensabili per le FER diventa vero quello che hai scritto, altrimenti PdC o Caldaia a Gas sempre Gas Consumano ( cambia solo dove bruciato ).
Anche con impianti 100% nucleari le centrali a gas sono indispensabili, figuriamo oggi dove il 40% di rinnovabili diventano il 20% in inverno con oscillazioni di produzione pazzeschi.
rcravero
27-12-2024, 19:44
economicamente parlando le stufe a legna e a pellet vincono a mani basse..
come inquinamento sono un disastro ma come economia non le batte nessuno.. poco da fare 250 euro/anno di pellets e ci si scalda senza problemi.. 5 mila euro sono 20 anni ai prezzi attuali.. oppure una PdC
Con 250 euro ci compri 50/60 sacchi di pellet e NON ci fai un inverno e non scaldi l'acqua per lavarti.
Poi se uno non si lava ed in casa gira vestito come uno Yeti...
alien321
27-12-2024, 20:25
Articolo tutto falso, se aprite il documento scoprite che
The economic evaluation reveals that the results vary significantly depending on the assumptions made, making it difficult to
determine which heating systems are associated with the lowest costs. However, the air-water heat pump with and without a PV
system and the gas heating system perform better even in the worst-case
Grande Fake
giuvahhh
27-12-2024, 21:26
Con 250 euro ci compri 50/60 sacchi di pellet e NON ci fai un inverno e non scaldi l'acqua per lavarti.
Poi se uno non si lava ed in casa gira vestito come uno Yeti...
per le stufe a pellet si. e quindi ti serve uno scaldabagno a pompa di calore che se buono e non cinese ti consuma 250w per scaldare in poche ore 110 litri.
poi,per la caldaia a pellet, forse non sai che per avere lincentivo e'obbligatorio laccumulo termico minimo 300 litri per cui la caldaia a pellet serve solo a scaldare lacqua dell accumulo e lui provvede a riscaldare termosifoni e acqua sanitaria con le oppurtune serpentine e pompe di circolazione. in estate pompa di calore e pannelli per forza
agonauta78
28-12-2024, 07:00
In condominio per problemi di spazio puoi usare solo condensazione o centralizzato . La pompa di calore impensabile per problemi di spazio e rumorosità ,oltre al costo
Bella questa :sofico: :fagiano: :D :D :D col kW oltre i 30 centesimi di € con tariffa variabile (PUN, ancora per poco) una volta inclusi balzelli vari, costi fissi e canone. :doh: D'altronde chi ha il fotovoltaico, d'inverno è in una botte di... :ciapet:
economicamente parlando le stufe a legna e a pellet vincono a mani basse..
come inquinamento sono un disastro ma come economia non le batte nessuno.. poco da fare 250 euro/anno di pellets e ci si scalda senza problemi.. 5 mila euro sono 20 anni ai prezzi attuali.. oppure una PdC
??? Come fai a scaldarti con 250€ di pellets? Io ho clienti che ne comprano a botte di 2.000/3.000€ l'anno.
Premetto... nessuna polemica, è solo una domanda perché vedendo solo il lato economico ho sempre visto acquisti massicci di pellets e mai acquisti da centinaia di €.
Bella questa :sofico: :fagiano: :D :D :D col kW oltre i 30 centesimi di € con tariffa variabile (PUN, ancora per poco) una volta inclusi balzelli vari, costi fissi e canone. :doh: D'altronde chi ha il fotovoltaico, d'inverno è in una botte di... :ciapet:
Dipende quanto FV metti... certo se metti 3kWp e pretendi di farci andare una PdC ti sei affidato a cialtroni. Io purtroppo sto ancora aspettando il comune ma il progetto che ho fatto prevede circa 18kWp (9+9 ho 2 contatori per lo stesso immobile) di FV per non aver problemi nemmeno d'inverno e l'eccesso conferito alla comunità energetica.
OUTATIME
28-12-2024, 08:17
??? Come fai a scaldarti con 250€ di pellets? Io ho clienti che ne comprano a botte di 2.000/3.000€ l'anno.
Io con il metano penso di non arrivare a 3.000 € neppure tenendo 23 gradi.
Villetta a schiera di 80 mq e neppure in classe energetica altissima
Secondo me certe soluzioni le si prendono per partito preso senza neppure considerare se effettivamente conveniente.
PS: poi qualcuno un giorno se ha voglia mi spiegherà come funziona una pompa di calore a temperature negative e ambiente esterno umido
La pompa di calore è ottima se hai un impianto a pavimento e se hai i pannelli fotovoltaici che ti fanno corrente a gratis.
Però dovrebbero ANCHE averti dato a gratis:
- impianto a pavimento
- pompa di calore
- pannelli fotovoltaici
- batterie
Allora SI, è conveniente
Piedone1113
28-12-2024, 08:52
Io con il metano penso di non arrivare a 3.000 € neppure tenendo 23 gradi.
Villetta a schiera di 80 mq e neppure in classe energetica altissima
Secondo me certe soluzioni le si prendono per partito preso senza neppure considerare se effettivamente conveniente.
PS: poi qualcuno un giorno se ha voglia mi spiegherà come funziona una pompa di calore a temperature negative e ambiente esterno umido
Dalle mie zone gli inverni non sono freddissimi ( nei 3 mesi freddi una media di 10/12 gradi di giorno e tra i 2 e 3 gradi di notte)
i consumi per 120 mq di appartamento sono circa:
1000/1100 € metano
750/800 pellet
480/600 legna.
Il legno in da noi viene misurato in MQ con un consumo tra i 50 e 60 q ( legno di faggio)
Praticamente tutti hanno una caldaia a gas ed in molti collegata con scambiatore al termocamino o termostufa ( pellet generalmente ma in qualche caso legna)
Personalmente io sto acquistando 100/120€ di legna all'anno ( la maggiorparte arrtiva da potatura di ulivi e albera da frutta di proprietà)
Ho un camino ventilato a doppia camera di combustione che mi garantisce 23 gradi in sala ( 180 mc) e 19/20 nelle camere e nei bagni.
Il fuoco è praticamente solo brace alle 22:00 e la mattina ho ancora 18,5 gradi.
D'inverno spesso abbiamo foschia fino alle 10 la mattina e conosco un paio di persone che hanno FV da 16 kw con pompa di calore, ma aiuta con stufette ad alcol ( almeno 100€ di alcol al mese nei tre mesi freddi).
Puoi gia farti un'idea di come funziona.
Io con il metano penso di non arrivare a 3.000 € neppure tenendo 23 gradi.
Villetta a schiera di 80 mq e neppure in classe energetica altissima
Secondo me certe soluzioni le si prendono per partito preso senza neppure considerare se effettivamente conveniente.
PS: poi qualcuno un giorno se ha voglia mi spiegherà come funziona una pompa di calore a temperature negative e ambiente esterno umido
Ma possibile?
Io 300mq, 19 caloriferi, arrivo a 3000€ tenendo i 21-22
Classe energetica D
Dalle mie zone gli inverni non sono freddissimi ( nei 3 mesi freddi una media di 10/12 gradi di giorno e tra i 2 e 3 gradi di notte)
i consumi per 120 mq di appartamento sono circa:
1000/1100 € metano
750/800 pellet
480/600 legna.
Il legno in da noi viene misurato in MQ con un consumo tra i 50 e 60 q ( legno di faggio)
Praticamente tutti hanno una caldaia a gas ed in molti collegata con scambiatore al termocamino o termostufa ( pellet generalmente ma in qualche caso legna)
Personalmente io sto acquistando 100/120€ di legna all'anno ( la maggiorparte arrtiva da potatura di ulivi e albera da frutta di proprietà)
Ho un camino ventilato a doppia camera di combustione che mi garantisce 23 gradi in sala ( 180 mc) e 19/20 nelle camere e nei bagni.
Il fuoco è praticamente solo brace alle 22:00 e la mattina ho ancora 18,5 gradi.
D'inverno spesso abbiamo foschia fino alle 10 la mattina e conosco un paio di persone che hanno FV da 16 kw con pompa di calore, ma aiuta con stufette ad alcol ( almeno 100€ di alcol al mese nei tre mesi freddi).
Puoi gia farti un'idea di come funziona.
Vero.
Voglio aggiungere che, almeno per me, la differenza di prezzo tra legna e gas(metano) la traduco in “comodità”
La legna costa meno si, ma devi O farla O comprarla, portarla in casa, metterla fisicamente nella stufa/caldaia e pulire la stufa/caldaia.
Con il Gas accendi/spegni ed è finita lì. Con il vantaggio di poter programmare orari.
Il pellet è simile ma hai comunque la pulizia da fare
Io con il metano penso di non arrivare a 3.000 € neppure tenendo 23 gradi.
Con il metano sono assolutamente d'accordo con te. Io attualmente ho il metano e non arrivo nemmeno vicino a 1000€ l'anno compresa acqua calda sanitaria.
PS: poi qualcuno un giorno se ha voglia mi spiegherà come funziona una pompa di calore a temperature negative e ambiente esterno umido
Allora cerco di rimanere sul semplice: quando si parla di temperatura siamo abituati a ragionare in °C ma in realtà temperature negative in °C non sono realmente negative. L'aria anche a -5°C contiene una discreta energia termica. Considera che lo zero assoluto (totale assenza di energia) è -273°C circa.
Senza andare troppo nel tecnico quindi la PdC effettua uno scambio di energia assorbendo energia dall'aria e cedendola poi in casa. Ovviamente un alto tasso di umidità e temperature sotto zero abbassano l'efficienza costringendo la PdC a effettuare frequenti cicli di sbrinamento ma funzionare funziona.
Una PdC passami il termine "normale" può operare fino a -15°C ovviamente operare non significa che sarà efficiente ma che ti riscalda casa.
Una PdC importante ma difficilmente la prendi in considerazione per una abitazione privata funziona anche fino a -25/-30°C.
Poi ovviamente non mi spingerei mai ai limiti estremi. Diciamo che se abiti in una zona dove la temperatura invernale arriva al massimo a -5°C e tutto sommato per un numero limitato di giorni allora la PdC la puoi montare abbastanza agevolmente. Se invece abiti in zone climatiche più fredde diciamo per l'Italia la zona E ed F (puoi cercare online il tuo comune che zona climatica è) allora va valutata attentamente se la PdC è adeguata alla tua situazione.
Ho un camino ventilato a doppia camera di combustione che mi garantisce 23 gradi in sala ( 180 mc) e 19/20 nelle camere e nei bagni.
Il fuoco è praticamente solo brace alle 22:00 e la mattina ho ancora 18,5 gradi.
Approfitto di Piedone ma la domanda è per tutti... ma voi siete abituati a temperature così alte d'inverno? Io stando in casa vestito normalissimo, niente di particolarmente pesante, tengo 18°C di giorno e spento la notte con soglia di intervento a 16°C ma non scatta quasi mai.
Se avessi 23°C nel soggiorno io letteralmente dovrei stare in canotta per non sudare come d'estate.
Per quel poco che ho capito NON esiste una tecnologia economicamente vincente in assoluto, ma va valutato caso per caso.
Detto ciò ci sono troppe variabili che incidono su cosa orientarci come il costo della materia prima, il costo dell'investimento iniziale, il costo della manutenzione e della durata dell'impianto. Dopo di che subentra le evoluzione tecnologica dei prossimi anni, le decisioni UE sull'ambiente ed anche i cambiamenti geopolitici
Tutto questo pippone per dire che di certo non c'è niente e la cosa assomiglia più ad una scommessa che ad un investimento.
Infine ci sono poi quelli che vendono e montano impianti i quali ci bombardano di notizie per convincerci.
ginogino65
28-12-2024, 09:12
La pompa di calore è ottima se hai un impianto a pavimento e se hai i pannelli fotovoltaici che ti fanno corrente a gratis.
Non è affatto vero, le pdc funzionano benissimo anche con i classici termosifoni, che siano in alluminio o in ghisa bisogna solo che il programma giornaliero del funzionamento sia per le stesse ore che si usa per il riscaldamento a pavimento, quindi quasi sempre acceso o per la maggior parte della giornata, poi ci sono le pdc ad alta temperatura con cui si possono usare le stesse tempistiche di funzionamento delle caldaie a gas tradizionali perché la temperatura di riscaldamento dell'acqua è la stessa.
OUTATIME
28-12-2024, 09:14
Ma possibile?
Io 300mq, 19 caloriferi, arrivo a 3000€ tenendo i 21-22
Classe energetica D
Io ho 5 caloriferi, tengo 18 gradi ma perchè sto bene così, caldaia a condensazione con temperatura di mandata a 45°C. Vero è che il piano sopra è mansardato, quindi a volume sono un po' di meno, ma Dicembre lo chiudo con circa 65 mc di metano
OUTATIME
28-12-2024, 09:20
Senza andare troppo nel tecnico quindi la PdC effettua uno scambio di energia assorbendo energia dall'aria e cedendola poi in casa. Ovviamente un alto tasso di umidità e temperature sotto zero abbassano l'efficienza costringendo la PdC a effettuare frequenti cicli di sbrinamento ma funzionare funziona.
Era ben qui che volevo arrivare. Visto che in pianura padana l'umidità ambientale oscilla tra il 70% ed il 90% tutto l'anno, e le temperature invernali sono prossime allo zero, io qualche dubbio sulla convenienza e sui tempi che passa in sbrinamento me li porrei
OUTATIME
28-12-2024, 09:22
Non è affatto vero, le pdc funzionano benissimo anche con i classici termosifoni, che siano in alluminio o in ghisa bisogna solo che il programma giornaliero del funzionamento sia per le stesse ore che si usa per il riscaldamento a pavimento, quindi quasi sempre acceso o per la maggior parte della giornata, poi ci sono le pdc ad alta temperatura con cui si possono usare le stesse tempistiche di funzionamento delle caldaie a gas tradizionali perché la temperatura di riscaldamento dell'acqua è la stessa.
La mia caldaia con i termosifoni classici fa fatica a lavorare già a 45°C di mandata con temperatura ambientale di 18°C. Penso che a 22 con questa mandata non ci arriverei neppure.
Se hai poca superficie di scambio devi avere un delta T maggiore
pachainti
28-12-2024, 09:32
Articolo tutto falso, se aprite il documento scoprite che
The economic evaluation reveals that the results vary significantly depending on the assumptions made, making it difficult to
determine which heating systems are associated with the lowest costs. However, the air-water heat pump with and without a PV
system and the gas heating system perform better even in the worst-case
Grande Fake
Già, sempre leggere la fonte originale. Purtroppo l'informazione di massa è pura propaganda.
ginogino65
28-12-2024, 09:38
Io ho 5 caloriferi, tengo 18 gradi ma perchè sto bene così, caldaia a condensazione con temperatura di mandata a 45°C. Vero è che il piano sopra è mansardato, quindi a volume sono un po' di meno, ma Dicembre lo chiudo con circa 65 mc di metano
Ho una caldaia ibrida e la pdc non va oltre la temperatura di 55 gradi, per andare oltre si deve accendere la caldaia a cas, visto che posso regolare la temperatura dell'acqua della pdc l'ho regolata per andare a 45° e visto che ho anche un impianto fotovoltaico, il mio programma di riscaldamento parte alle 08.00 fino alle 16.00 con una temperatura di 22° gradi (per sfruttare al massimo l'energia generata dal mio impianto fotovoltaico), poi dalle 16.00 alle 23.00 una temperatura di 21° e la notte dalle 23.00 alle 08.00 19°, grazie al buon isolamento di casa mia il riscaldamento nella fascia dalle 16.00 alle 23.00 non si accende quasi mai, solo se fa molto freddo si accende solo per il primo piano di casa mia e fino adesso non si è acceso mai per il secondo piano, alla mattina quando mi alzo la minima temperatura che ho rilevato prima dell'accensione del riscaldamento è 19.5°.
Piedone1113
28-12-2024, 09:40
Approfitto di Piedone ma la domanda è per tutti... ma voi siete abituati a temperature così alte d'inverno? Io stando in casa vestito normalissimo, niente di particolarmente pesante, tengo 18°C di giorno e spento la notte con soglia di intervento a 16°C ma non scatta quasi mai.
Se avessi 23°C nel soggiorno io letteralmente dovrei stare in canotta per non sudare come d'estate.
Il riscaldamento a legna ha un'inerzia superiore nelle regolazioni ( certo se faccio il falò all'accezione il 20 minuti avrei anche 25°, ma non è questo l'uso che se ne deve fare).
Tra riuscire a mantenere la temp di 20° o 23° hai praticamente lo stesso consumo, in più con bambini che giocano per terra e camminano scalzi ( ho il marmo come pavimento) è una buona temperatura.
Il camino poi tendenzialmente abbassa l'umidità dell'aria, quindi 23° non sono afosi.
Anche se quando cucino alla brace ( anche una semplice bruschetta con olio e pomodori 100% naturali perchè prodotti da me) conviene togliersi la maglia e se invece faccio grigliata conviene stare in canotta.
Per la grilliata uso olivo, mandarino e alloro ( tutti provenienti da potatura) che conferiscono un aroma unico alla pietanza.
;)
OUTATIME
28-12-2024, 09:44
Io stando in casa vestito normalissimo, niente di particolarmente pesante, tengo 18°C
Idem, con l'unica differenza che quest'anno sto provando a tenere 18°C fissi, con qualche saltuaria accensione alla notte, per evitare il picco di accensione alla mattina
Piedone1113
28-12-2024, 09:48
Ho una caldaia ibrida e la pdc non va oltre la temperatura di 55 gradi, per andare oltre si deve accendere la caldaia a cas, visto che posso regolare la temperatura dell'acqua della pdc l'ho regolata per andare a 45° e visto che ho anche un impianto fotovoltaico, il mio programma di riscaldamento parte alle 08.00 fino alle 16.00 con una temperatura di 22° gradi (per sfruttare al massimo l'energia generata dal mio impianto fotovoltaico), poi dalle 16.00 alle 23.00 una temperatura di 21° e la notte dalle 23.00 alle 08.00 19°, grazie al buon isolamento di casa mia il riscaldamento nella fascia dalle 16.00 alle 23.00 non si accende quasi mai, solo se fa molto freddo si accende solo per il primo piano di casa mia e fino adesso non si è acceso mai per il secondo piano, alla mattina quando mi alzo la minima temperatura che ho rilevato prima dell'accensione del riscaldamento è 19.5°.
Ho imparato che il termostato non è affidabile per misurare la temp.
Ho usato dei termometri portatili prima di capire che a 2 mt dal camino ho 23/23,5°, nell'angolo opposto della sala ho 23,5/24° e nelle stanze-bagni ho 19,5/20,5° ( che sono ambianti vissuti dai bambini).
Prova a fare anche tu queste prove per vedere se hai zone più fredde/calde rispetto alla temperatura rilevata dal termostato.
Discorso diverso se hai ambienti controllate da valvole termostatiche dove puoi regolare di fino la temperatura media dei singoli ambienti.
Piedone1113
28-12-2024, 10:04
Vero.
Voglio aggiungere che, almeno per me, la differenza di prezzo tra legna e gas(metano) la traduco in “comodità”
La legna costa meno si, ma devi O farla O comprarla, portarla in casa, metterla fisicamente nella stufa/caldaia e pulire la stufa/caldaia.
Devi avere lo spazio per stivare la legna ( tra gli circa 10 metri cubi).
Trasportarla in casa, pulire, stare attento che non ci facciano tane insetti o topi.
Insomma un bel lavoraccio.
Poi dipende da persona a persona.
Il mio camino ha vetro isolante ( a 20 cm praticamente non senti il calore diretto con la mano e a toccarlo velocemente non ti ustioni), ma ti assicuro che spesso mi perdo nell'ipnotico movimento delle fiamme ( che con valvole dell'aria chiuse in prima camera si muovono lentamente come in un elegante danza).
Però vuoi mettere una grigliata sulla brace?
ginogino65
28-12-2024, 10:17
Ho imparato che il termostato non è affidabile per misurare la temp.
Su tutti i termosifoni ho una valvola termostatica smart che mi da la temperatura e in ogni stanza ho piazzato un sensore di temperatura e umidità smart collegato alla mia domotica, le temperature sono uguali a quelle delle valvole smart.
Tra l'altro se la tua caldaia fatica a scaldare casa con una temperatura di mandata di 45° vuol dire che la caldaia ha dei seri problemi, visto che una caldaia a gas non ha problemi a portare la temperatura di mandata a 60° gradi e oltre.
Piedone1113
28-12-2024, 10:21
Su tutti i termosifoni ho una valvola termostatica smart che mi da la temperatura e in ogni stanza ho piazzato un sensore di temperatura e umidità smart collegato alla mia domotica, le temperature sono uguali a quelle delle valvole smart.
Tra l'altro se la tua caldaia fatica a scaldare casa con una temperatura di mandata di 45° vuol dire che la caldaia ha dei seri problemi, visto che una caldaia a gas non ha problemi a portare la temperatura di mandata a 60° gradi e oltre.
e chi la usa più la caldaia per il riscaldamento: camino termoventilato a legna.
110m2 di casa, con PdC a pavimento aiutata da qualche ora di pellet ho consumato 320kWh a dicembre (compresa anche l'ACS), che a pagarli tutti sono nemmeno 100€.
E non devo accenderla, pulire il camino, portare dentro la legna o chissà cosa.
Del pellet potrei anche farne a meno, ma fa compagnia e stando accesa 3-4 ore la pulisco una volta a settimana. Sto usando il pellet comprato nel 2021, per dire.
Per la PdC, tengo l'acqua a 25° minimo h24, poi la aumento attorno all'ora di temperatura esterna massima (così da ottimizzare la COP) ad una temperatura tra 25 e 30° (a seconda di quanto farà freddo), per poi riportarla a 25 quando andiamo a letto.
Temperatura media dell'aria tra 18 e 21°.
By(t)e
Non è affatto vero, le pdc funzionano benissimo anche con i classici termosifoni, che siano in alluminio o in ghisa bisogna solo che il programma giornaliero del funzionamento sia per le stesse ore che si usa per il riscaldamento a pavimento, quindi quasi sempre acceso o per la maggior parte della giornata, poi ci sono le pdc ad alta temperatura con cui si possono usare le stesse tempistiche di funzionamento delle caldaie a gas tradizionali perché la temperatura di riscaldamento dell'acqua è la stessa.
Ma lo dici TU che non è affatto vero.
Il topic parlava di “convieniente”, e io ho risposto che la Pompa di Calore è CONVENIENTE se hai :
- impianto a pavimento (gratis)
- pompa di calore (gratis)
- fotovoltaico (gratis)
ALLORA è conveniente.
Ma se tiri fuori i soldi per PdC, fotovoltaico SERIO, batterie e fai i lavori per fare l impianto a pavimento, non finisci più di pagare.
LO SO che la PdC puoi usarla anche con i caloriferi, ma i caloriferi con 35gradi non li scaldi mentre il pavimento si.
E si ritorna sempre al discorso che in coppia con il fotovoltaico è meglio.
Altrimenti una PdC sempre accesa ti conviene attaccarti al contatore del vicino.
E se invece la usi a intermittenza ti conviene una a gas.
e chi la usa più la caldaia per il riscaldamento: camino termoventilato a legna.
Quando ho cenato a casa di un amico, usa camino termo ventilato a legna, mi si seccava la gola e mal di testa, manca la giusta umidità .
Sicuramente però si risparmia, al massimo metterei degli umidificatori :D
Piedone1113
28-12-2024, 11:00
Quando ho cenato a casa di un amico, usa camino termo ventilato a legna, mi si seccava la gola e mal di testa, manca la giusta umidità .
Sicuramente però si risparmia, al massimo metterei degli umidificatori :D
Probabilmente il tuo amico non ha l'afflusso primario dall'esterno, oppure non è sufficientemente nuovo ( di nuova concezione) il camino.
Normalmente tende a seccare un po l'aria, ma mai a livelli esagerati, circa il mal di testa propenderei per accumulo di co2 in casa, segnale anchesso della mancata presa d'aria ( o non utilizzo) esterna sopratutto se con infissi a tenuta.
Massimiliano Zocchi
28-12-2024, 11:04
Io ragazzi per quello che posso portare come mia esperienza, vivo in pianura padana, in inverno ormai si va raramente sotto lo zero, la pompa di calore non ha nessunissimo problema, e le bollette elettriche sono accettabilissime, con fotovoltaico da 6 kW. E la casa è su due piani, non grande, ma discreta.
Se la PdC è un prodotto di qualità funziona anche con il freddo. Non dimenticate che sono prodotti che in pratica arrivano dal nord Europa, dove non so se lo sapete, ma fa molto più freddo che da noi.
Nell'ambiente ci sarà sempre energia da estrarre rispetto alla temperatura del gas nel compressore. Per questo si chiama "pompa".
Sul discorso tariffe dell'elettricità, dipende anche con chi avete i contratti. Io ho una tariffa speciale per pompa di calore, energia solo green (non finta certificata, ma operatore che compra all'ingrosso solo da certi produttori), e da diversi mesi sto a 0,30 euro al kWh. Non è proprio bassa, ma mi accontento perché per me è una scelta anche etica.
Ho amici che senza difficoltà stanno a 0,25, qualcuno anche verso 0,20. Con queste tariffe la PdC conviene rispetto alla stessa energia generata dal gas.
Io ragazzi per quello che posso portare come mia esperienza, vivo in pianura padana, in inverno ormai si va raramente sotto lo zero, la pompa di calore non ha nessunissimo problema, e le bollette elettriche sono accettabilissime, con fotovoltaico da 6 kW. E la casa è su due piani, non grande, ma discreta.
Se la PdC è un prodotto di qualità funziona anche con il freddo. Non dimenticate che sono prodotti che in pratica arrivano dal nord Europa, dove non so se lo sapete, ma fa molto più freddo che da noi.
Nell'ambiente ci sarà sempre energia da estrarre rispetto alla temperatura del gas nel compressore. Per questo si chiama "pompa".
Sul discorso tariffe dell'elettricità, dipende anche con chi avete i contratti. Io ho una tariffa speciale per pompa di calore, energia solo green (non finta certificata, ma operatore che compra all'ingrosso solo da certi produttori), e da diversi mesi sto a 0,30 euro al kWh. Non è proprio bassa, ma mi accontento perché per me è una scelta anche etica.
Ho amici che senza difficoltà stanno a 0,25, qualcuno anche verso 0,20. Con queste tariffe la PdC conviene rispetto alla stessa energia generata dal gas.
La Pompa di Calore e l impianto fotovoltaico te li hanno regalati?
Max Power
28-12-2024, 15:12
Si sempre leggono i soliti commenti ignoranti.
Non fa nulla.
Ma la realtà è che dipende sempre dal contesto.
Chi ha la PDC + FV sa benissimo che con una casa accettabilmente isolata, che sia su radiante, termosifoni o fancoil e con una progettazione come si deve, è la soluzione win-win assoluto.
Se poi esistono situazioni dove la caldaia a legna te la regalano, compreso impianto e assistenza, che si alimenta da sola, si pulisce e, per non farci mancare nulla, si auto-genera il combustibile...
Che poi esista certa gente che viene qui a frignare per il un impianto come si deve, "perché costa", ma tuttavia ha appena speso 1000€ di cellulare, 5000€ di pacchetto "sportivo" S line, 150€ di maglione (perché è firmato) allora è questione di priorità.
Massimiliano Zocchi
28-12-2024, 15:12
La Pompa di Calore e l impianto fotovoltaico te li hanno regalati?
Erano di capitolato, e non ho pagato di più la casa per questo. Il costruttore ha rivisto il margine ed altri aspetti per far rientrare tutto nel prezzo.
Max Power
28-12-2024, 15:16
La Pompa di Calore e l impianto fotovoltaico te li hanno regalati?
Una domanda più intelligente c'è l'hai?
Vuoi farti aiutare da un amico, un famigliare o un tutore?
Ti garantisco che mi sto trattenendo, perché negli anni (molti) ho visto e sentito di tutto.
Ma esiste anche un limite
:asd:
AndreaS54
28-12-2024, 15:16
Alcuni dati: i vecchi impianti a radiatore erano progettati per temperature di mandata di 80-90 gradi. Quelli più recenti temperature intorno ai 70.
Per sostituire una caldaia con una pdc a 55 gradi secondo una indagine fatta da me e priva di valore scientifico (dati presi dai depliants) occorre grosso modo raddoppiare la superficie di scambio termico.
I parametri da considerare per la pdc sono 2. L'umidità esterna che provoca il congelamento della serpentina già a valori di temperatura relativamente alti, e, in riscaldamento, la temperatura di liquefazione del gas refrigerante che influisce in modo sostanziale sul costo della pdc. Per avere un buon COP in riscadamento occorre che sia il più bassa possibile, altrimenti tanto vale isare le economicissime stufette ad aria calda....
Max Power
28-12-2024, 15:19
Alcuni dati: i vecchi impianti a radiatore erano progettati per temperature di mandata di 80-90 gradi. Quelli più recenti temperature intorno ai 70.
Per sostituire una caldaia con una pdc a 55 gradi secondo una indagine fatta da me e priva di valore scientifico (dati presi dai depliants) occorre grosso modo raddoppiare la superficie di scambio termico.
I parametri da considerare per la pdc sono 2. L'umidità esterna che provoca il congelamento della serpentina già a valori di temperatura relativamente alti, e, in riscaldamento, la temperatura di liquefazione del gas refrigerante che influisce in modo sostanziale sul costo della pdc. Per avere un buon COP in riscadamento occorre che sia il più bassa possibile, altrimenti tanto vale isare le economicissime stufette ad aria calda....
Stai estremizzando, buttando dei valori a caso...
;)
azi_muth
28-12-2024, 15:37
Erano di capitolato, e non ho pagato di più la casa per questo. Il costruttore ha rivisto il margine ed altri aspetti per far rientrare tutto nel prezzo.
Quindi si parla di una casa nuova...su una casa anni '70 bisogna sventrare i pavimenti, rifare le canalizzazioni, l'impanto elettrico, per non parlare dell'isolamento...a questo POI va aggiunto il costo della Pdc e del fotovoltaico...e quando ci rientri?
ginogino65
28-12-2024, 15:54
Per sostituire una caldaia con una pdc a 55 gradi secondo una indagine fatta da me e priva di valore scientifico (dati presi dai depliants) occorre grosso modo raddoppiare la superficie di scambio termico.
O raddoppiare il tempo di accensione della pdc, come già detto scaldo casa che ha dei normali radiatori in alluminio con una temperatura di 45° di mandata.
azi_muth
28-12-2024, 15:55
Alcuni dati: i vecchi impianti a radiatore erano progettati per temperature di mandata di 80-90 gradi. Quelli più recenti temperature intorno ai 70.
Per sostituire una caldaia con una pdc a 55 gradi secondo una indagine fatta da me e priva di valore scientifico (dati presi dai depliants) occorre grosso modo raddoppiare la superficie di scambio termico.
Secondo le varie schede tecniche siamo più vicini al 50% in più. Es. se sono 6 elementi dei passare a 9. Certo si ha lo spazio per raddoppio è ancora meglio perchè puoi lavorare a temperature più basse.
Questo era comunque un intervento consigliato vent'anni fa quando sono uscite le prime caldaie a condesazione per migliorarne l'efficienza e ridurre le dispersioni e poter utilizzare le sonde esterne...
Non puoi far lavorar euna caldaia a condesazione con 70° di mandata da una parte perchè condensi ben poco e nelle mezze stagioni se usi la sonda esterna avri freddo in casa perchè la temperatura dell'acqua è troppo bassa per far fa lavorar eil termosifone.
O raddoppiare il tempo di accensione della pdc, come già detto scaldo casa che ha dei normali radiatori in alluminio con una temperatura di 45° di mandata.
Si ma l'impianto è stato fatto per lavorare a 45°C.
I tempi di accensioni lunghi e temperature basse valgono anche per le caldaie a condesazione e anche i quel caso la superficie radiante va riprogettata perchè i vecchi impianti sono fatti per lavorare a temperature di progetto di 70-80°C
Piedone1113
28-12-2024, 16:17
No secondo le varie schede tecniche siamo più vicini al 50% in più.
Questo era comunque un intervento consigliato vent'anni fa quando sono uscite le prime caldaie a condesazione per migliorarne l'efficienza e ridurre le dispersioni.
Si ma l'impianto è stato fatto per lavorare a 45°C.
I tempi di accensioni lunghi e temperature basse valgono anche per le caldaie a condesazione e anche i quel caso la superficie radiante va riprogettata perchè i vecchi impianti sono fatti per lavorare a temperature di progetto di 70-80°C
Nel caso, conosco di impianti radianti fatti a soffitto ( a detta di un ingegnere del settore perdi un 15/20% di efficienza) con ribassamento dello stesso per non sventrare casa e ammodernare l'impianto.
Non so i materiali usati ( probabilmente tra il soffitto ed il radiante si frappone un qualche tipo di isolante riflettente gli infrarossi) ma sembrano funzionare.
Per chi è interessato al tutto conviene informarsi e sopratutto perchè non si sventra casa. Il vecchio impianto rimane nei ed i termosifoni tolti.
azi_muth
28-12-2024, 16:20
Nel caso, conosco di impianti radianti fatti a soffitto ( a detta di un ingegnere del settore perdi un 15/20% di efficienza) con ribassamento dello stesso per non sventrare casa e ammodernare l'impianto.
Non dovrai fare i pavimenti ma poi devi fare i controsoffitti. Qualcuno dice che anche più costoso dell'impianto a pavimento... (https://youtu.be/LI8Dbq-gXAg?si=PjMWuoHp3mqI_60H&t=541)
Alla fine l'intervento meno impattante se è possibile è ridimensionare i termosifoni. Aumentare del 50-60% il termosifone alla fine è fattibile con spese contenute
Max Power
28-12-2024, 17:01
Non dovrai fare i pavimenti ma poi devi fare i controsoffitti. Qualcuno dice che anche più costoso dell'impianto a pavimento... (https://youtu.be/LI8Dbq-gXAg?si=PjMWuoHp3mqI_60H&t=541)
Alla fine l'intervento meno impattante se è possibile è ridimensionare i termosifoni. Aumentare del 50-60% il termosifone alla fine è fattibile con spese contenute
Come interventi di isolamento, dove possibile, ad esempio, si può intervenire con l'insufflaggio, da non sottovalutare nemmeno l'isolamento del sottotetto. I costi non sono eccessivi.
Ma in generale bisogna farsi seguire da un progettista ed evitare interventi "a braccio". D'altronde se si vuole avere una previsione precisa dei costi d'esercizio e di investimento, meglio evitare chi ha solo l'interesse di vederti una cosa o l'altra...
Piedone1113
28-12-2024, 17:20
Non dovrai fare i pavimenti ma poi devi fare i controsoffitti. Qualcuno dice che anche più costoso dell'impianto a pavimento... (https://youtu.be/LI8Dbq-gXAg?si=PjMWuoHp3mqI_60H&t=541)
Alla fine l'intervento meno impattante se è possibile è ridimensionare i termosifoni. Aumentare del 50-60% il termosifone alla fine è fattibile con spese contenute
Tra rifare l'impianto ( quindi smantellare tutto il pavimento, rifare impianto elettrico e rifare il pavimento) ti costa sicuramente più che il cartongesso in controsoffittatura ( e da noi è richiesto solo il permesso al comune senza il resto delle pratiche incluso lo smaltimento dei calcinacci).
Ma con la massa radiante hai la funzione caldo/freddo delle PdC cosa che con i termo non hai.
E comunque è sempre un opzione da tenere in considerazione sopratutto per i tempi di messa in opera molto più rapidi.
Certo se i tubi che portano ai termo sono della sezione giusta adeguare la sola massa radiante è un bel risparmio, magari sostituendo 1 o 2 radiatori con termoconvettori ( il radiatore stile auto con ventola) ed usare i dismessi per allungare i radiatori rimasti, sempre che si abbia lo spazio sul lato opposto dei tubi.
Ma considerando che spesso i vecchi impianti avevano i termo nella nicchia sotto le finestre ( parliamo di abitazioni anni 70/80 diffusi in tutt'italia sopratutto nelle zone centrali dei comuni di residenza) spesso l'unica soluzione è un impianto exnovo e qualche mese fuori dall'abitazione oppure 15/20 giorni con massa radiante a soffitto e meno beghe burocratiche e di costo.
In alcuni contesti può essere una valida soluzione e da tenere presente.
azi_muth
28-12-2024, 21:53
Ma in generale bisogna farsi seguire da un progettista ed evitare interventi "a braccio". D'altronde se si vuole avere una previsione precisa dei costi d'esercizio e di investimento, meglio evitare chi ha solo l'interesse di vederti una cosa o l'altra...
Assolutamente corretto. Ma in questo deve anche rientrare il discorso della pompa di calore che troppo spesso è considerata come cosa a se stante mentre invece per forza di cosa deve far parte di un progetto complessivo.
Nel caso di case vecchie quasi sempre si deve comunque partire dall'involucro ( quindi finestre, isolamento del tetto, cappotto) per ridurre le dispersioni, questo rende anche possibili interventi minori sugli impianti, che possono avere capacità inferiori. Ritorniamo però al discorso che serve una buona progettazione complessiva che metta insieme le necessità con il budget.
ginogino65
29-12-2024, 08:05
Si ma l'impianto è stato fatto per lavorare a 45°C.
I tempi di accensioni lunghi e temperature basse valgono anche per le caldaie a condesazione e anche i quel caso la superficie radiante va riprogettata perchè i vecchi impianti sono fatti per lavorare a temperature di progetto di 70-80°C
No, l'impianto era stato progettato per funzionare con una normale caldaia a gas e quindi temperature ben superiori a 45° e non c'è stato bisogno di riprogettare e rifare la superficie radiante è bastato allungare i tempi di riscaldamento giornaliero.
Se compri una casa di oltre 20 anni, spesso pavimenti, pareti e sanitari rientrano negli interventi manutentivi, a prescindere di ciò che si voglia fare sull'impianto di riscaldamento esistente.
Nel corso del 2025, i costi / mq dei pannelli isolanti in aerogel scenderanno drasticamente, imho sul 50%
azi_muth
29-12-2024, 09:46
No, l'impianto era stato progettato per funzionare con una normale caldaia a gas e quindi temperature ben superiori a 45° e non c'è stato bisogno di riprogettare e rifare la superficie radiante è bastato allungare i tempi di riscaldamento giornaliero.
È possibile perché spesso nei vecchi edifici si andava a naso spesso con dimensionamenti eccessivi per "prudenza" ma non è una soluzione applicabile in tutti i casi: se l'isolamento è scarso e le superfici non sono pensate per essere utilizzate a temperature basse può non bastare allungare i tempi di riscaldamento
azi_muth
29-12-2024, 09:49
Se compri una casa di oltre 20 anni, spesso pavimenti, pareti e sanitari rientrano negli interventi manutentivi, a prescindere di ciò che si voglia fare sull'impianto di riscaldamento esistente.
Al netto che dare una mano di bianco o anche cambiare le mattonelle nel bagno ha un costo diverso che installare un impianto radiante
marchigiano
29-12-2024, 20:49
Per avere un buon COP in riscadamento occorre che sia il più bassa possibile, altrimenti tanto vale isare le economicissime stufette ad aria calda....
assolutamente no, una stufetta sarà sempre sotto il 100% di efficienza partendo da una fonte di energia già nobile, com'è l'elettricità (che per produrla però si usano sorgenti "sporche" e non tanto efficienti)
caldaie a metano meno che meno, con le varie dispersioni, un po meglio quelle a condensazione ma comunque un 10-15% si disperde
anche peggio il pellet che però, stranamente, gode di una bassa tassazione quindi apparentemente conviene
ma una pdc ha efficienza del 400% in condizioni ideali e comunque non scende sotto il 200% anche quando va in defrost, ma di cosa stiamo parlando? si usano pure in nord europa a -20°, ovviamente vanno scelte quelle tarate per la temperatura giusta, non sono tutte uguali
e nessuno cita la sicurezza, ma non li sentite i TG? ogni anno ci sono morti per scoppio e per CO... :rolleyes:
marchigiano
29-12-2024, 20:51
È possibile perché spesso nei vecchi edifici si andava a naso spesso con dimensionamenti eccessivi per "prudenza" ma non è una soluzione applicabile in tutti i casi: se l'isolamento è scarso e le superfici non sono pensate per essere utilizzate a temperature basse può non bastare allungare i tempi di riscaldamento
una soluzione semplice, anche se esteticamente non gradevole, è aggiungere delle ventole ai vecchi radiatori
Piedone1113
29-12-2024, 22:18
assolutamente no, una stufetta sarà sempre sotto il 100% di efficienza partendo da una fonte di energia già nobile, com'è l'elettricità (che per produrla però si usano sorgenti "sporche" e non tanto efficienti)
caldaie a metano meno che meno, con le varie dispersioni, un po meglio quelle a condensazione ma comunque un 10-15% si disperde
anche peggio il pellet che però, stranamente, gode di una bassa tassazione quindi apparentemente conviene
ma una pdc ha efficienza del 400% in condizioni ideali e comunque non scende sotto il 200% anche quando va in defrost, ma di cosa stiamo parlando? si usano pure in nord europa a -20°, ovviamente vanno scelte quelle tarate per la temperatura giusta, non sono tutte uguali
e nessuno cita la sicurezza, ma non li sentite i TG? ogni anno ci sono morti per scoppio e per CO... :rolleyes:
La pompa di calore in arriva a fare risparmiare ad oggi ( con il prezzo del gas ancora alto) fino al 30% sui costi di riscaldamento ( ma con impianti geotermici).
A sentire i tuoi commenti sembra che consumi il 30% al massimo.
Ma per raggiungere il 30% di risparmio devi avere un impianto geotermico con scorta d'acqua e costi che lievitano di conseguenza. ( Oltre ad avere spazio sufficiente, e relativo aumento dei costi dell'impianto).
Un impianto così fatto ti porterà un roi molto lungo.
Certo che avere la possibilità dello scambiatore geotermico con il 65% di sconto termico ammortizzi in 8/10 anni il costo sostenuto, poi 5/6 anni di accumulo per mettere da parte dindi per sostituire la PdC ( ormai a fine vita).
Insomma una PdC ha comunque un ROI elevato.
Ad oggi ci troviamo nella stessa situazione delle caldaie a condensazione.
Quindi nuova abitazione ok PdC.
Sostituzione vecchia caldaia defunta ( senza interventi al resto dell' impianto) ok.
Per il resto non saprei, ma attenzione, tra 15 20 anni possiamo trovarci con tecnologie diverse e ritrovarci nella condizione odierna di PdC vs Condensazione.
Piedone1113
29-12-2024, 22:50
una soluzione semplice, anche se esteticamente non gradevole, è aggiungere delle ventole ai vecchi radiatori
Ci sono dei copri termo che aumentano lo scambio del 30% con i radiatori in alluminio alettati sfruttando l'effetto camino.
Probabilmente con temperature dell'acqua sotto i 60 gradi anche qualcosa di più.
Chi ha capacità manuali : 12 cm di vuoto tra la griglia e la mensola superiore e 10 cm tra il pavimento e la griglia frontale.
Come prototipo si può usare anche un Mac up di cartone per rendersi conto della validità o meno della cosa col vostro termo
PS la griglia ( frontale ) può essere di qualsiasi cosa ( paglia di Vienna, rete metallica, doghe di legno ravvicinati) la sua funzione è obbligare il flusso d'aria dentro la struttura.
Sotto la mensola serve un pianetto con inclinazione tra i 22 ed i 30 gradi ( per non creare zone di pressione dietro il termo) i fianchi rigorosamente chiusi ed aderenti alla parete.
La griglia frontale deve rimanere 4 cm distante dal termo per massimizzare l'effetto camino.
Un copri termo così fatto aumenta il flusso d'aria che lambisce la massa radiante e allontana il flusso d'aria dalla parete posteriore ( tenda se sotto finestra) favorendo anche una temperatura omogenea nella stanza.
Va bene con qualsiasi tipo di impianto .
A farlo fare da un falegname difficilmente si va sotto i 450€ a termo. Con il fai da te si può scendere anche a 30€ ( e decolarlo a piacere, incluso stampe su carta applicate a mo' di decoupage)
Al netto che dare una mano di bianco o anche cambiare le mattonelle nel bagno ha un costo diverso che installare un impianto radiante
Ma se hai radiatori vecchi, in alluminio senza arrivare alla ghisa, spesso al cambio ci arrivi comunque a farlo, che ti piaccia o no.
A volte puoi incollare sul vecchio pavimento quello nuovo, quello che tutti vorrebbero fare a prescindere.
Più spesso arrivi a togliere cm di spessore perché vuoi recuperare le porte interne e le porte-finestre senza tagli, e giù fin sotto al massetto che ha perso integrità nel tempo.
A quel punto l'impianto a pavimento non è più un costo "improponibile".
E ci sono anche i termoarredo in acciaio, che vengono richiesti a prescindere per un discorso estetico, così come i pannelli radianti in cartongesso, "verticali o orizzontali", con o senza interventi sulle tramezzature o per il controsoffitto.
Altrimenti dopo aver fatto la manutenzione "leggera" ti ritrovi a fare subito dopo quella pesante e con maggior aggravio di costi, visto che nel frattempo hai anche arredato.
Di soluzioni tecniche ce ne sono in abbondanza.
Io non sono un tecnico termico, ma son sicuro che la "giusta circolazione d'aria" deve sempre esserci, l'isolamento delle pareti, delle finestre è la base.
Certo che mettere una stufa in una vecchia roulotte è MOLTO rischioso e purtroppo muoiono tanti innocenti.
azi_muth
30-12-2024, 12:00
Ma se hai radiatori vecchi, in alluminio senza arrivare alla ghisa, spesso al cambio ci arrivi comunque a farlo, che ti piaccia o no.
Si cambiano se sono deteriorati altrimenti perchè cambiare?
Ci sono case con termosifoni in ghisa che hanno tranquillamente quarant'anni...
A volte puoi incollare sul vecchio pavimento quello nuovo, quello che tutti vorrebbero fare a prescindere.
Ma non ci fai un impianto di riscaldamento a pavimento.
Più spesso arrivi a togliere cm di spessore perché vuoi recuperare le porte interne e le porte-finestre senza tagli, e giù fin sotto al massetto che ha perso integrità nel tempo.
A quel punto l'impianto a pavimento non è più un costo "improponibile".
Parliamo sempre di condizioni degradate.
Non è impoponibile solo si ragiona in termini di una ristrutturazione pesante dell'immobile che spesso non è giustificata.
Di soluzioni tecniche ce ne sono in abbondanza.
Ma se parliamo di mettere le Pdc sono tutte soluzioni che richiedono riqualificazioni pesanti e costose nei vecchi immobili che allungano a dismisura tempi di rientro. Non è la caldaietta che si monta e via.
marchigiano
30-12-2024, 14:12
La pompa di calore in arriva a fare risparmiare ad oggi ( con il prezzo del gas ancora alto) fino al 30% sui costi di riscaldamento ( ma con impianti geotermici).
A sentire i tuoi commenti sembra che consumi il 30% al massimo.
perchè parlo di rendimento, non di costi, che sono falsati (per quali motivi?) da una tassazione errata
11KWh di metano costano 1€ circa, fosse in elettricità costerebbero quasi 3€ :rolleyes:
teniamo però anche conto delle manutenzioni e sicurezza, tra bollini blu, prova fumi, pezzi che si rompono, incendi e scoppi, avvelenamenti da CO...
azi_muth
30-12-2024, 15:03
una soluzione semplice, anche se esteticamente non gradevole, è aggiungere delle ventole ai vecchi radiatori
A quel punto metti i fancoil, almeno sono fatti apposta e hanno i filtri.
perchè parlo di rendimento, non di costi, che sono falsati (per quali motivi?) da una tassazione errata
11KWh di metano costano 1€ circa, fosse in elettricità costerebbero quasi 3€ :rolleyes:
teniamo però anche conto delle manutenzioni e sicurezza, tra bollini blu, prova fumi, pezzi che si rompono, incendi e scoppi, avvelenamenti da CO...
Anche gli incentivi su Pdc e i vari bonus compagnia bella alla fine sono forme di fiscalità "errata" soprattutto perchè sono regressive e in quanto tali sono contrarie all'art. 53 della costituzione.
Ho difficoltà a ritenere che siano sistemi che siano economicamente sostenibili senza incentivi.
Si cambiano se sono deteriorati altrimenti perchè cambiare?
Ci sono case con termosifoni in ghisa che hanno tranquillamente quarant'anni...
Ma non ci fai un impianto di riscaldamento a pavimento.
Parliamo sempre di condizioni degradate.
Non è impoponibile solo si ragiona in termini di una ristrutturazione pesante dell'immobile che spesso non è giustificata.
Ma se parliamo di mettere le Pdc sono tutte soluzioni che richiedono riqualificazioni pesanti e costose nei vecchi immobili che allungano a dismisura tempi di rientro. Non è la caldaietta che si monta e via.
e ci sono case con termosifoni d'alluminio di 20 anni che sono da buttare e le prime valvole termostatiche che già non vanno più.
La ristrutturazione più o meno pesante dell'impianto
Se stai rifacendo pavimento e massetto, l'impianto a pavimento è un opzione da non sottovalutare.
Se metti i pannelli radianti, le tubazioni puoi farle passare nei battiscopa (che sono magari comunque da rifare).
Se stai facendo un cappotto interno (perchè non hai accesso all'esterno), puoi usare 5-8 cm con i pannelli coibentati e radianti.
La caldaia a condensazione che si monta in un impianto esistente potrebbe non essere la soluzione migliore e più economica. Potresti avere anche una caldaia ante 2013 (a memoria) con scarico diretto esterno senza quella condominiale con scarico sul tetto o non avere le distanze.
Non puoi sostituirla perchè in molti Comuni non accettano l'asseverazione del tecnico per "l'impossibilità tecnica" dello scarico sul tetto perchè in realtà tecnicamente è fattibile, ma "solo" costoso.
Le casistiche sono tante, vanno valutate di volta in volta e limitante dire che cambiare la sola caldaia o solo i radiatori, siano sempre la soluzione più economica.
Potrebbe essere meglio smontare i radiatori, chiudere l'impianto e mettere le pompe di calore nelle singole stanze con uno scaldabagno elettrico per l'ACS.
azi_muth
30-12-2024, 16:50
e ci sono case con termosifoni d'alluminio di 20 anni che sono da buttare e le prime valvole termostatiche che già non vanno più
Potrebbe essere meglio smontare i radiatori, chiudere l'impianto e mettere le pompe di calore nelle singole stanze con uno scaldabagno elettrico per l'ACS.
....oppure no....
La PDC va valutata sicuramente ma è inutile nascondere dietro a un dito che in moltissimi casi non si tratta di una semplice sostituzione, ma richiede una ristrutturazione complessa e costosa.
Cambiare una valvola termostatica costa 80- 100 euro e te lo puoi fare anche da solo...siamo lontani da livelli di gravità tali da dover rifare l'impianto
Piedone1113
30-12-2024, 18:32
perchè parlo di rendimento, non di costi, che sono falsati (per quali motivi?) da una tassazione errata
11KWh di metano costano 1€ circa, fosse in elettricità costerebbero quasi 3€ :rolleyes:
teniamo però anche conto delle manutenzioni e sicurezza, tra bollini blu, prova fumi, pezzi che si rompono, incendi e scoppi, avvelenamenti da CO...
Perchè se non rifornisci più le abitazioni civili con il gas e devi adeguare tutta l'infrastruttura elettrica per la distribuzione con in aggiunta l'aumentata richiesta di elettricità credi che il prezzo al kw/h rimarrebbe invariato?
Una domanda più intelligente c'è l'hai?
Vuoi farti aiutare da un amico, un famigliare o un tutore?
Ti garantisco che mi sto trattenendo, perché negli anni (molti) ho visto e sentito di tutto.
Ma esiste anche un limite
:asd:
Si ce l’ho, tu che problemi hai?
Se nn riesci nemmeno a capire la mia domanda forse il problema è tuo, visto che l utente che ho quotato ha risposto in modo normale e pertinente.
https://www.dday.it/redazione/51545/la-pompa-di-calore-conviene-tanto-allambiente-meno-al-portafoglio-la-ricerca
Un paio di ricerche analizzano l’impatto ambientale ed economico dei sistemi di riscaldamento e si evince che la pompa di calore è la soluzione migliore per l'ambiente, ma non offre benefici tangibili sul piano economico
...
la pompa di calore, che sotto il profilo ambientale è la scelta migliore, non è così conveniente dal punto di vista economico.
bonzoxxx
10-01-2025, 08:26
Quindi si parla di una casa nuova...su una casa anni '70 bisogna sventrare i pavimenti, rifare le canalizzazioni, l'impanto elettrico, per non parlare dell'isolamento...a questo POI va aggiunto il costo della Pdc e del fotovoltaico...e quando ci rientri?
Eccomi, presente.
Casa del '65, piena pianura padana quindi zona climatica 6, ho preso casa a relativamente poco e c'ho messo sopra altrettanto per ristrutturarla e renderla più efficiente.
Casa bifamiliare di circa 110mq con 3 facciate esposte a est-sud-ovest, su 2 piani con sottotetto isolato.
L'ultimo anno, quello di 3 anni fa (ora sono all'estero) ho consumato in tutto tra riscaldamento e ACS 530mc di gas, ho la caldaia a condensazione (montata all'esterno), 7 termosifoni in acciaio, termostato smart, acqua di mandata a 55°, temperatura che oscilla da i 21 del giorno e i 19 della notte.
Casa ha una buona tenuta termica, nel salone se fuori ci sono 0 gradi perdo 0.5 - 0.7 °C dalla sera alla mattina
Se avessi FV potrei abbassare il consumo, ma al tempo, anche con il 50% o 65%, non ci stavo dentro con le spese per cui non l'ho fatto.
In compenso la casa in cui sto ora in affitto all'estero è un disastro, non tiene nulla e spero di andarmene presto.
ninja750
10-01-2025, 11:22
La pompa di calore è ottima se hai un impianto a pavimento e se hai i pannelli fotovoltaici che ti fanno corrente a gratis.
peccato che d'inverno non produci abbastanza per scaldarti
ninja750
10-01-2025, 11:23
acqua di mandata a 55°, temperatura che oscilla da i 21 del giorno e i 19 della notte.
55 è bassissimo per termosifoni
bonzoxxx
10-01-2025, 11:27
55 è bassissimo per termosifoni
Si, non è alto.
Solo quando fuori la temp è scesa sotto lo 0, tipo a -8, ho messo la temperatura a tipo 60-65, ma la cosa è durata un paio di settimane.
Ho fatto un cappotto da 12cm e ho messo 2 strati da 8cm di lana di vetro nel sottotetto, aiutano molto.
cronos1990
10-01-2025, 11:33
Con 250 euro ci compri 50/60 sacchi di pellet e NON ci fai un inverno e non scaldi l'acqua per lavarti.
Poi se uno non si lava ed in casa gira vestito come uno Yeti...Hai mai visto uno yeti con devi vestiti addosso? :asd:
55 è bassissimo per termosifoni
mah, insomma...
la mia caldaia era impostata a 70° e i termosifoni in ghisa erano bollenti, adesso l'ho impostata a 55° e i termosifoni sono lo stesso bollenti, la casa è calda 21-22 gradi
la differenza è che consumo la metà del gas
bonzoxxx
10-01-2025, 11:47
mah, insomma...
la mia caldaia era impostata a 70° e i termosifoni in ghisa erano bollenti, adesso l'ho impostata a 55° e i termosifoni sono lo stesso bollenti, la casa è calda 21-22 gradi
la differenza è che consumo la metà del gas
Di solito i termosifoni in ghisa vengono usati con quelli che si chiamano "impianti ad alta temperatura" nei quali vengono installate caldaie apposite che hanno un rendimento migliore con acqua ad alta temperatura (70~80 gradi).
La ragione per cui di solito si tiene l'acqua di riscaldamento a 55°C è perchè le caldaie a condensazione hanno il massimo rendimento nel range 35-55°C, temperatura consigliata per i termosifoni in acciaio.
Comunque parliamo di percentuali, la grossa differenza la fa l'efficientamento passivo ovvero cappotti, doppi fondi, schiuma, finestre, ecc.
azi_muth
10-01-2025, 12:00
55 è bassissimo per termosifoni
Dipende dall'isolamento della casa e dal dimensionamento dei termosifoni.
Nelle case vecchie spesso il dimensionamento avveniva a spanne maggiorando le dimensioni dei caloriferi per stare "tranquilli".
Questo permette in molti casi anche se non hai un isolamento eccellente di mantenere temeprature decenti diminuendo la temperatura dei termosifoni e prolungando i tempi di accensione che comunque è meglio nelle case italiane perchè hanno una inerzia termica elevata.
Se hai una caldaia, modulante con sonda esterna è un processo che fa da sola la caldaia.
Invece di fare on-off ad alta temperatura che fa consumare moltissimo ( per dispersione e per il ciclo stesso di accensione) la "fiamma" viene ridotta la minimo per reintegrare la dispersione dell'immobile limitare i cicli on off
L'unico difetto è nelle mezze stagioni: la temperatura dell'acqua di mandata scende sotto i 40° e con le superfici ridotte di cambio spesso non è sufficiente.
Ci vorrebbe un termostato opentherm che imposta dei correttivi sulla curva climatica anche in base della temperatura interna, ma non tutte le caldaie ne sono dotate.
bonzoxxx
10-01-2025, 12:21
Il mio netatmo è compatibile con opentherm ma credo che la caldaia non lo sia.
Anche se in maniera meno precisa e meno efficiente, modulo la temperatura a mano impostando a 45/50 nelle mezze stagioni, anche se preferisco dare una stemperata a casa con la PdC, fino ai 60-65 se fa molto freddo.
Certo, meglio farlo in maniera automatica ma, come detto prima, non so neanche se la caldaia sia in grado di farlo, dovrei informarmi.
Grazie della dritta
Il mio netatmo è compatibile con opentherm ma credo che la caldaia non lo sia.
Anche se in maniera meno precisa e meno efficiente, modulo la temperatura a mano impostando a 45/50 nelle mezze stagioni, anche se preferisco dare una stemperata a casa con la PdC, fino ai 60-65 se fa molto freddo.
Certo, meglio farlo in maniera automatica ma, come detto prima, non so neanche se la caldaia sia in grado di farlo, dovrei informarmi.
Grazie della dritta
Probabilmente la caldaia ha una porta modbus, puoi configurarla tramite quella.
Non dico sia semplice ma nonostante l'assenza di supporto da parte della casa madre, sono riuscito a collegare la mia alla domotica.
By(t)e
ninja750
10-01-2025, 13:17
sì io sapevo 55/60 per ghisa e 75 per alluminio
azi_muth
10-01-2025, 14:11
sì io sapevo 55/60 per ghisa e 75 per alluminio
Veramente il materiale non c'entra nulla.
Tu puoi tenere anche l'alluminio a 55-60 anzi se hai una caldaia a condensazione lo devi fare.
Cambia solo la velocità con la quale si riscalda o raffredda la stanza perchè l'alluminio ha una inerzia termica inferiore...ovvero si raffredda e si riscalda prima.
bonzoxxx
10-01-2025, 14:27
sì io sapevo 55/60 per ghisa e 75 per alluminio
Diciamo che ci sono pareri contrastanti in merito, come per tutte le cose.
Quando mi sono cominciato ad interessare a queste cose poco prima della ristrutturazione, ne ho lette di ogni, da chi sosteneva che i radiatori dovrebbero essere addirittura di rame con pochi elementi a chi diceva che i radiatori devono essere invece enormi e in ghisa.
Il tutto sta nel fatto che l'energia del gas deve essere trasformata in calore nel modo più efficiente possibile e che tale calore va mantenuto il più possibile nel tempo: per questo motivo il tipo di termosifone andrebbe adattato al tipo di casa in cui si deve installare.
In una casa ad alta efficienza vanno bene sia dei termo in alluminio che in acciaio, opportunamente dimensionati, perché la temperatura di lavoro è simile e l'inerzia termica la fa la casa stessa.
In una casa a bassa efficienza invece potrebbe essere una buona idea usare dei termo in ghisa magari leggermente sovradimensionati perché l'inerzia termica te la devono fare loro. Ma non so neanche se li producono più perché ormai sono tutti acciaio e alluminio.
Poi ci sono molte altre cose da tenere in conto, tipo se casa è sempre abitata o se si usa solo in orari non lavorativi, se c'è integrazione FV, la zona climatica, l'esposizione...
Per darti un esempio, a casa in Italia una volta impostato il termostato (il netatmo ha un apprendimento automatico di 2 settimane) non lo toccavo proprio, faceva tutto da solo: spegnevo l'impianto solo se stavo un WE fuori, riaccendendo 2 ore prima di rientrare a casa, ma questo perché, come scritto sopra, casa è coibentata bene ed è fatta di mattoni pieni che hanno una buona inerzia termica.
azi_muth
10-01-2025, 14:53
Diciamo che ci sono pareri contrastanti in merito, come per tutte le cose.
Quando mi sono cominciato ad interessare a queste cose poco prima della ristrutturazione, ne ho lette di ogni, da chi sosteneva che i radiatori dovrebbero essere addirittura di rame con pochi elementi a chi diceva che i radiatori devono essere invece enormi e in ghisa.
Il tutto sta nel fatto che l'energia del gas deve essere trasformata in calore nel modo più efficiente possibile e che tale calore va mantenuto il più possibile nel tempo: per questo motivo il tipo di termosifone andrebbe adattato al tipo di casa in cui si deve installare.
In una casa ad alta efficienza vanno bene sia dei termo in alluminio che in acciaio, opportunamente dimensionati, perché la temperatura di lavoro è simile e l'inerzia termica la fa la casa stessa.
In una casa a bassa efficienza invece potrebbe essere una buona idea usare dei termo in ghisa magari leggermente sovradimensionati perché l'inerzia termica te la devono fare loro. Ma non so neanche se li producono più perché ormai sono tutti acciaio e alluminio.
Non sono un termotecnico ma ho studiato la questione perchè te ne dicono di ogni tipo, spesso per incompetenza e interesse e poi pero' bisogna decidere mettendoci i propri soldi.
L'inerzia termica comunque la fanno i muri interni e non banalmente quella mezz'oretta in cui termosifoni restano tiepidi ( ch epoi è più il loro contenuto in acqua a mantenere il calore che non il metallo) , banalmente perchè la superficie radiante interna è enormemente superiore a quella dei termosifoni. Si tratta comunque di scaldare i muri. Anche per questo alla fine le accensioni estemporanee che continua fare qualcuno hanno poco senso se si sta continuativamente in casa.
La differenza sui materiali dei termosifoni alla fine è sulla velocità di riscaldamento della stanza. A parità di dimensionamento...se vuoi che l'aria della stanza si scaldi velocemente perchè magari sono stanze poco frequentate in modo discontinuo allora meglio l'alluminio tenendo sempre in mente però che devi portare a temperatura i muri interni per non far raffreddare velocemente la stanza.
Ma alla fine se tieni come me il termostato fisso e fai lavorare la caldaia in modo climatico modulando non cambia molto, perchè i muri restano sempre caldi.
bonzoxxx
10-01-2025, 15:08
Concordo, la questione è tenere i muri caldi. Per questo casa mia in Italia tiene bene, il cappotto esterno limita la dispersione e i muri di mattoni "tengono" il calore.
ginogino65
10-01-2025, 15:21
55 è bassissimo per termosifoni
Scaldo casa tranquillamente con una pdc (una di quelle che non raggiungono una temperatura superiore a 55 gradi) con termosifoni in alluminio con una temperatura tra i 45 e i 47 gradi.
https://i.ibb.co/dD1CXFX/PXL-20250110-151640910.jpg (https://ibb.co/4p9vCzC)
siti per (https://it.imgbb.com/)
bonzoxxx
10-01-2025, 15:44
Se puoi/vuoi, dacci qualche dettaglio di come è coibentata casa.
ninja750
10-01-2025, 16:07
Veramente il materiale non c'entra nulla.
Tu puoi tenere anche l'alluminio a 55-60 anzi se hai una caldaia a condensazione lo devi fare.
Cambia solo la velocità con la quale si riscalda o raffredda la stanza perchè l'alluminio ha una inerzia termica inferiore...ovvero si raffredda e si riscalda prima.
con la mia condensazione se lascio 75 gradi (default) quando la temperatura in casa arriva a regime, la caldaia o si spegne o la mandata scende nei pressi di 55 non credo ci sia più tanto da rosicchiare
bonzoxxx
10-01-2025, 16:08
con la mia condensazione se lascio 75 gradi (default) quando la temperatura in casa arriva a regime, la caldaia o si spegne o la mandata scende nei pressi di 55 non credo ci sia più tanto da rosicchiare
Strano, hai una temp molto alta per essere una condensazione.
azi_muth
10-01-2025, 16:48
con la mia condensazione se lascio 75 gradi (default) quando la temperatura in casa arriva a regime, la caldaia o si spegne o la mandata scende nei pressi di 55 non credo ci sia più tanto da rosicchiare
A occhio direi che sia abbastanza normale, la caldaia arriva al setpoint poi modula finché può e poi si spegne. Però la temperatura é alta.
Nella mia caldaia che funziona con curva climatica 75° é il massimo ma se la temperatura fuori arriva a -10.
Alle temperature attuali viaggia sui 50°C
ginogino65
10-01-2025, 17:15
Se puoi/vuoi, dacci qualche dettaglio di come è coibentata casa.
Casa del 2010 in classe B, dopo i lavori che ho fatto sicuramente sono salito di una classe, il riscaldamento si spegne alle 22 con una temperatura di 21°, alla mattina fino adesso (metà inverno scorso e questo fino ad oggi), la temperatura più bassa che ho visto è di 19,5°.
Raramente quando fa veramente freddo alla mattina per primi 10/20 minuti di funzionamento entra in funziona anche la caldaia ibrida (funzionamento a gas) fino a quando l'acqua del puffer (25 litri) non raggiunge la temperatura impostata.
bonzoxxx
10-01-2025, 20:55
Beh ottima, complimenti.
Tanto ragà, il segreto è la coibentazione passiva, senza si spende un boato soprattutto se si sta in una zona climatica fredda (5-6-7).
Certo che portate sfiga... mi si è rotta la pompa di circolazione nella PdC. :mad:
By(t)e
Certo che portate sfiga... mi si è rotta la pompa di circolazione nella PdC. :mad:
By(t)e
Se è DAB, che sarà anche buona, ma costa come una escort per tutta la notte, potrebbe essere solo qualche componente interno e ci sono aziende che la revisionano, risparmieresti non poco!
Se è DAB, che sarà anche buona, ma costa come una escort per tutta la notte, potrebbe essere solo qualche componente interno e ci sono aziende che la revisionano, risparmieresti non poco!
E' una Wilo, usata la trovo intorno ai 100-150€. Ora vedo se la passano in garanzia (in teoria avevo sottoscritto l'estensione).
By(t)e
Alodesign
13-01-2025, 10:42
Sto facendo i calcoli energetici 2024 con confronto 2023.
:muro:
Per ora elettricità ho confrontato lo stesso periodo.
Sono stato bravissimo e nel 2024 ho usato 1kWH in più!
Ah... quel kWh mi è costato 100€ in più. Ottimo.
Dovrei chiudere l'anno attorno ai 1000€ e 2500kWh consumati.
Comincio a pensare che i 18k per farmi tutto l'impianto non siano così male.
Sto facendo i calcoli energetici 2024 con confronto 2023.
:muro:
Per ora elettricità ho confrontato lo stesso periodo.
Sono stato bravissimo e nel 2024 ho usato 1kWH in più!
Ah... quel kWh mi è costato 100€ in più. Ottimo.
Dovrei chiudere l'anno attorno ai 1000€ e 2500kWh consumati.
Comincio a pensare che i 18k per farmi tutto l'impianto non siano così male.
In che senso?
18K € per fare l'impianto corrispondono a 15-16 anni di bollette, stimando un aumento costante e regolare del costo dell'energia.
Ovvio che cose impreviste, come dice anche la parola, non si possono considerare nei calcoli.
Però, anche ammortizzando la spesai in 10 anni (dubito), ti ritroveresti con un
impianto vecchio di 10 anni appunto.
Non è così male dici?
bonzoxxx
13-01-2025, 12:26
Co sti chiari di luna, va a finire che lo ripaga in 7 anni.
Alodesign
13-01-2025, 12:37
In che senso?
18K € per fare l'impianto corrispondono a 15-16 anni di bollette, stimando un aumento costante e regolare del costo dell'energia.
Ovvio che cose impreviste, come dice anche la parola, non si possono considerare nei calcoli.
Però, anche ammortizzando la spesai in 10 anni (dubito), ti ritroveresti con un
impianto vecchio di 10 anni appunto.
Non è così male dici?
??
Faccio quasi 2k all'anno tra gas e elettrico.
18k lo ammortizzi in 9 anni a dirla così.
E al 10° anno ho comunque ripreso 9k dallo stato.
bonzoxxx
13-01-2025, 12:47
??
Faccio quasi 2k all'anno tra gas e elettrico.
18k lo ammortizzi in 9 anni a dirla così.
E al 10° anno ho comunque ripreso 9k dallo stato.
Stesso ragionamento mio quando ho ritrutturato, anche se non avessi avuto il 50% indietro dallo stato cmq tra risparmio e valore aggiunto a casa cmq ci sarei rientrato.
A meno che non si parli di cifre folli, un'efficientamento passivo conviene quasi sempre.
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