View Full Version : Giannini, lo smart working, le opinioni e quella solitudine che non c'entra col lavoro da remoto
Redazione di Hardware Upg
12-10-2024, 10:01
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/innovazione/giannini-lo-smart-working-le-opinioni-e-quella-solitudine-che-non-c-entra-col-lavoro-da-remoto_131733.html
Un articolo sui presunti effetti estremamente negativi del lavoro da remoto ha causato discussioni aspre in Rete. Il fatto è, però, che quando si parla di opinioni bisognerebbe ricordarsi di dirlo
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appleroof
12-10-2024, 10:35
Completamente d'accordo con l'articolo. Peraltro il lavoro da remoto in una società di pendolari porta vantaggi in termini di stress, inquinamento etc. Ma poi basta parlare con tanta gente per capire come spesso gli ambienti degli uffici, al di là di felici eccezioni dove si possono creare amicizie, siano più tossici che altro, se uno socializza solo là sta messo male secondo me. Vero che si vede che siamo diventati più chiusi ed egoisti ma non penso proprio che il lavoro da remoto non solo sia la causa, ma nemmeno una delle cause.
Ripper89
12-10-2024, 11:11
Penso abbia centrato in pieno il discorso.
Sentire il bisogno di lavorare per non sentirsi soli non è normale.
Chi ne soffre sicuramente non ha hobby nè amici reali e scambia i rapporti amichevoli con i colleghi per amicizia.
Si lavora per vivere, non il contrario.
Penso abbia centrato in pieno il discorso.
Sentire il bisogno di lavorare per non sentirsi soli non è normale.
Chi ne soffre sicuramente non ha hobby nè amici reali e scambia i rapporti amichevoli con i colleghi per amicizia.
Si lavora per vivere, non il contrario.
Penso abbia mancato completamente il discorso.
Sentire il bisogno di lavorare tra umani per non sentirsi isolati è normale e insito nella stessa natura umana.
Chi ne sente la necessità probabilmente avrà hobby che non coinvolgono altre persone, ma sa perfettamente che i rapporti amichevoli con i colleghi non sono amicizie, bensì rapporti umani, ovvero proprio ciò che ci contraddistingue da qualunque automa non senziente (a patto che non si serbi rancore incondizionato verso i propri simili per chissà quale torto subito in età adolescenziale).
Si lavora per vivere, ma il lavoro fa parte della vita.
C'è anche da considerare che molte sedi di lavoro si trovano dentro città che di fatto stanno espellendo le persone che vi abitano, principalmente per il costo degli affiti cosa che fa il paio con stipendi non proprio "svizzeri". Per molti lavorare da casa è l'unico modo possibile di far quadrare i conti.
Inutile discuterne: ci sono persone che preferiscono lavorare da casa da sole senza vedere nessuno, e chi invece pensa che dovendo passare gran parte della giornata lavorando, preferisce farlo in un contesto di rapporti sociali da ufficio.
Secondo me una società civile fatta di sole persone che lavorano da casa sarebbe molto più tossica di una fatta di sole persone che lavorano in ufficio, come del resto è stato finora.
Del resto 2/3 anni di Covid hanno dimostrato come la società si possa imbarbarire. Altro che "ne usciremo migliori" :rolleyes:
Avendo fatto entrambe le esperienze, lavorare da soli disabitua al confronto, che è una cosa necessaria anche per la vita di tutti i giorni.
So di persone che quando devono andare in ufficio devono prenotarsi la scrivania, una cosa di una tristezza infinita e che fa capire il livello di degrado culturale al quale siamo arrivati.
Dopodiché, per me lo stress da traffico è assolutamente paragonabile a quello di dover sostenere call virtuali, con gente che ha il microfono che gracchia per clipping, chi ce l'ha a 0, chi non ci sente, chi parla sopra gli altri senza attendere che la latenza faccia il suo corso... l'inferno.
Inutile discuterne: ci sono persone che preferiscono lavorare da casa da sole senza vedere nessuno, e chi invece pensa che dovendo passare gran parte della giornata lavorando, preferisce farlo in un contesto di rapporti sociali da ufficio.
Secondo me una società civile fatta di sole persone che lavorano da casa sarebbe molto più tossica di una fatta di sole persone che lavorano in ufficio, come del resto è stato finora.
Del resto 2/3 anni di Covid hanno dimostrato come la società si possa imbarbarire. Altro che "ne usciremo migliori" :rolleyes:
Avendo fatto entrambe le esperienze, lavorare da soli disabitua al confronto, che è una cosa necessaria anche per la vita di tutti i giorni.
So di persone che quando devono andare in ufficio devono prenotarsi la scrivania, una cosa di una tristezza infinita e che fa capire il livello di degrado culturale al quale siamo arrivati.
Dopodiché, per me lo stress da traffico è assolutamente paragonabile a quello di dover sostenere una call virtuale.
Immacolato. :mano:
Io sono costretto a lavorare in ufficio e ciò nonostante riesco, con grande felicità, il più delle volte a non vedere mai i colleghi tranne uno o due che mi vanno a genio (e che saranno gli unici a prendere promozioni e premi).
Tira via se fossi io a scegliere chi assumere e chi no ma per il resto dio me ne scampi e liberi dall'intrattenere anche solo un buongiorno.
Therinai
12-10-2024, 13:52
Parole sante Riccardo! Condivido la tua opinione al 100% :mano:
Il problema di Giannini, per quella che è la mia esperienza, è il problema che hanno tutti gli over 50 con una vita fatta di solo lavoro alle spalle: non hanno nessuna visuale su ciò che avviene al di fuori della loro esperienza e nemmeno si pongono quesiti al riguardo.
Un sessantenne, che ha lavorato per una vita in ufficio, semplicemente non riesce a concepire la remotizzazione della produttività.
E' una severa seccatura, perché con questi over 50 per un bel po' dovremmo ancora averci a che fare.
Ma è anche un peccato perché spesso sono persone preziose, da cui si può imparare molto e che ancora molto possono dare in termini di produttività.
E spesso sono anche persone piacevoli da frequentare, peccato che quando si arriva al tema ufficio vomitano ottusaggine e medioevalità, praticamente sempre andando contro il concetto di produttività.
Mi spiace molto, ma non posso fare altro che predispormi per controllare questa gente, ed eventualmente escluderla dalle attività produttive più critiche.
Penso abbia mancato completamente il discorso.
Sentire il bisogno di lavorare tra umani per non sentirsi isolati è normale e insito nella stessa natura umana.
Chi ne sente la necessità probabilmente avrà hobby che non coinvolgono altre persone, ma sa perfettamente che i rapporti amichevoli con i colleghi non sono amicizie, bensì rapporti umani, ovvero proprio ciò che ci contraddistingue da qualunque automa non senziente (a patto che non si serbi rancore incondizionato verso i propri simili per chissà quale torto subito in età adolescenziale).
Si lavora per vivere, ma il lavoro fa parte della vita.
Il discorso lo hai mancato tu, rileggi le parole nell'articolo:
se l'unica forma d'interazione umana che si ha è con i colleghi in ufficio, c'è un problema alla base che è indipendente dal lavoro da remoto. Anzi: lavorare da casa consente a molti di avere interazioni più "sane", perché scelte e ricercate, con amici, vicini di casa e di quartiere, parenti e così via.
Se sei solo al mondo e l'unica chance che hai di socializzare è con i colleghi in ufficio è un problema tuo, personale.
Jimbo Kern
12-10-2024, 14:49
Magari potessi lavorare solo da remoto ed evitare di vedere tutti i giorni personaggi ai quali viene voglia di sputare in faccia ogni volta che li incroci.
Magari potessi lavorare solo da remoto ed evitare di vedere tutti i giorni personaggi ai quali viene voglia di sputare in faccia ogni volta che li incroci.
Puoi sempre cambiare lavoro :).
Se sei solo al mondo e l'unica chance che hai di socializzare è con i colleghi in ufficio è un problema tuo, personale.
Ancora una volta, le capacità di comprendonio falliscono i loro sedicenti possessori... :doh:
Qui si sta parlando di ambito lavorativo.
Di non sentirsi isolati in ambito lavorativo.
Di avere un'esperienza lavorativa migliore quando c'è un contatto umano.
È chiaro?
[..]
Se sei solo al mondo e l'unica chance che hai di socializzare è con i colleghi in ufficio è un problema tuo, personale.
Passi 8 ore al giorno a lavorare, cioè la maggior parte della tua giornata. Socializzare, in quanto esseri umani, è il minimo sindacale.
Potrei dirti che è un problema tuo personale se vuoi lavorare da remoto :rolleyes:
se l'unica forma d'interazione umana che si ha è con i colleghi in ufficio, c'è un problema alla base che è indipendente dal lavoro da remoto. Anzi: lavorare da casa consente a molti di avere interazioni più "sane", perché scelte e ricercate, con amici, vicini di casa e di quartiere, parenti e così via.
Ma certo, trasformiamo il lavoro in una festa di quartiere... ma esattamente, Giannini, cosa si era scolato? :rolleyes:
Ancora una volta, le capacità di comprendonio falliscono i loro sedicenti possessori... :doh:
Qui si sta parlando di ambito lavorativo.
Di non sentirsi isolati in ambito lavorativo.
Di avere un'esperienza lavorativa migliore quando c'è un contatto umano.
È chiaro?
Lasciali stare, sono cresciute sui social e ci vogliono insegnare cosa sia la "vita reale", quando vai in giro e li vedi che passano il 99% del tempo chini al cellulare :asd:
Ma poi è pure matematica: se passi 8 ore a casa a lavorare hai meno socialità di quelli che stanno 8 ore a lavorare in ufficio :rolleyes:
Ovvero sia, sempre 8 ore di lavoro devi svolgere.
Passi 8 ore al giorno a lavorare, cioè la maggior parte della tua giornata. Socializzare, in quanto esseri umani, è il minimo sindacale.
Potrei dirti che è un problema tuo personale se vuoi lavorare da remoto :rolleyes:
Ma veramente...
Cioè, da quando un comportamento così anomalo e asociale è diventato la norma??? :confused:
Una volta ci si impegnava a salvare queste persone... ora pretendono che tutto il mondo diventi come loro. :eek:
Ma veramente...
Cioè, da quando un comportamento così anomalo e asociale è diventato la norma??? :confused:
Una volta ci si impegnava a salvare queste persone... ora pretendono che tutto il mondo diventi come loro. :eek:
Non penso che ci sia la pretesa dell'obbligo allo smart working piuttosto che sia data la possibilità di scegliere liberamente.
Vuoi andare in ufficio? Ti piace socializzare con i colleghi? Ok... vai.
Vorrei però che al tempo stesso io che di socializzare con un massa di beoti non ho nessuna voglia di poter scegliere di stare a casa. Tutto qua.
Therinai
12-10-2024, 15:04
Ancora una volta, le capacità di comprendonio falliscono i loro sedicenti possessori... :doh:
Qui si sta parlando di ambito lavorativo.
Di non sentirsi isolati in ambito lavorativo.
Di avere un'esperienza lavorativa migliore quando c'è un contatto umano.
È chiaro?
Raga c'è un piccolo equivoco: il Giannini nel suo articolo afferma che lavorare da remoto porta all'isolamento totale, quindi niente famiglia, niente amici, niente frequentazioni di alcun tipo, tipo hikikomori.
Riccardo, nell'articolo qui su HWU, fa la più ovvia delle obiezioni: c'è vita al di fuori del contesto lavorativo.
Di questo stiamo parlando.
Non penso che ci sia la pretesa dell'obbligo allo smart working piuttosto che sia data la possibilità di scegliere liberamente.
Vuoi andare in ufficio? Ti piace socializzare con i colleghi? Ok... vai.
Vorrei però che al tempo stesso io che di socializzare con un massa di beoti non ho nessuna voglia di poter scegliere di stare a casa. Tutto qua.
Se consideri i tuoi colleghi una massa di beoti vuol dire, come minimo, che non sei nel posto giusto, ti suggerisco di cambiare posto di lavoro.
Non è possibile pensare di lavorare per una società senza avere nessuna interazione con gli altri.
Altrimenti fatti la partita IVA e ti metti a lavorare in proprio.
Va bene il lavoro da remoto, ma il full per me sarebbe da vietare per legge.
Therinai
12-10-2024, 15:17
L'articolo di giannini per la cronaca è questo, pensavo fosse per gli abbonati ma è "free":
https://www.repubblica.it/moda-e-beauty/d/opinioni/2024/10/01/news/massimo_giannini_smartworking-423527516/
Per carità è anche una riflessione con il suo perché, ma sommaria e divagante a livelli sfrenati.
Giannini trova ispirazione in shining per vomitare il suo personale parere negativo e apocalittico sul lavoro da remoto, ma si dimentica che il protagonista di shining è uno scrittore, e la diegesi si svolge storicamente in solitudine.
Poi va a concatenare il suo pensiero a un none meglio precisato articolo del NYT, e a referenze di altri personaggi statunitensi, ovviamente senza mai citare fonti, ne inserisce link alcuno.
Jimbo Kern
12-10-2024, 15:22
Puoi sempre cambiare lavoro :).
Non vedo perché dovrei. Il mio lavoro mi piace, non mi piace condividere l'ambiente lavorativo con alcuni (non tanti ma già uno solo per i miei gusti è anche troppo) personaggi che nella vita reale non frequenterei neppure se mi pagassero per farlo.
Therinai
12-10-2024, 15:27
Lasciali stare, sono cresciute sui social e ci vogliono insegnare cosa sia la "vita reale", quando vai in giro e li vedi che passano il 99% del tempo chini al cellulare :asd:
Ma poi è pure matematica: se passi 8 ore a casa a lavorare hai meno socialità di quelli che stanno 8 ore a lavorare in ufficio :rolleyes:
Ovvero sia, sempre 8 ore di lavoro devi svolgere.
Ti faccio notare che passare 8 ore in ufficio con i colleghi non significa necessariamente socializzare per 8 ore.
Ma mi sembri parecchi oprevenuto al riguardo.
Per curiosità quanti hanni hai?
Non vedo perché dovrei. Il mio lavoro mi piace, non mi piace condividere l'ambiente lavorativo con alcuni (non tanti ma già uno solo per i miei gusti è anche troppo) personaggi che nella vita reale non frequenterei neppure se mi pagassero per farlo.
Non tanti, bene. Ora il punto è questo: se un giorno sarai costretto a lavorare con quella persona che non ti piace, cosa farai?
Perché siamo tutti bravi sulla carta, ma il mondo reale è fatto anche di persone che non ci piacciono, e stiamo perdendo sempre più l'abitudine a dialogare anche con le persone che non ci piacciono.
Non penso che questo contribuisca in alcun modo al miglioramento della società civile.
Allenare invece la tua pazienza, non credersi necessariamente migliore di altri è un grande insegnamento contro ego e superbia.
Poi certo, ci sarà sempre chi, per miseria sua, sarà irrecuperabile.
Mi limito ad osservare una società sempre più nervosa ed isterica, e il motivo è che non siamo più disposti ad avere pazienza con gli altri.
Ratavuloira
12-10-2024, 15:39
Non tanti, bene. Ora il punto è questo: se un giorno sarai costretto a lavorare con quella persona che non ti piace, cosa farai?
Perché siamo tutti bravi sulla carta, ma il mondo reale è fatto anche di persone che non ci piacciono, e stiamo perdendo sempre più l'abitudine a dialogare anche con le persone che non ci piacciono.
Non penso che questo contribuisca in alcun modo al miglioramento della società civile.
Allenare invece la tua pazienza, non credersi necessariamente migliore di altri è un grande insegnamento contro ego e superbia.
Poi certo, ci sarà sempre chi, per miseria sua, sarà irrecuperabile.
Mi limito ad osservare una società sempre più nervosa ed isterica, e il motivo è che non siamo più disposti ad avere pazienza con gli altri.
Quoto...ma oggi tanto tutti si credono i "migliori di sempre" come dice la pubblicità
Ti faccio notare che passare 8 ore in ufficio con i colleghi non significa necessariamente socializzare per 8 ore.
Ovvio, ma potenzialmente avrò più occasioni per farlo.
Ma mi sembri parecchi oprevenuto al riguardo.
Per curiosità quanti hanni hai?
Ho 38 anni. Ho vissuto tutte le situazioni di cui si sta parlando:
In università, pur avendo ognuno il suo percorso, gli esami più belli sono stati quelli che prevedevano un progetto da fare in gruppo.
Finita l'università ho fatto il dottorato, e praticamente ho lavorato 3 anni *da solo*. E per da solo intendo veramente da solo. Nessuno con cui confrontarsi, giusto il supervisor. Una esperienza che *non* consiglierei neanche al mio peggior nemico.
Adesso lavoro per uno spin-off dell'università e fortunatamente i colleghi sono persone con cui si può avere un rapporto umano accettabile.
Da noi abbiamo tendenzialmente 2 giorni di remoto e 3 in presenza, io per vari motivi, tra cui il fatto che lavoro su apparecchiature di laboratorio e ho determinate responsabilità, faccio poco remoto, ma va benissimo così.
Ripeto, mi ritengo fortunato. Da quello che invece leggo in questa conversazione non tutti lo sono, e mi dispiace di questo.
Se consideri i tuoi colleghi una massa di beoti vuol dire, come minimo, che non sei nel posto giusto, ti suggerisco di cambiare posto di lavoro.
Eh magari... come si diceva in un altro post il problema è che il 90% dell'umanità è fatto di beoti quindi auguri a cambiare società fino a che non trovi anche solo il 50% che ti aggrada.
Prova ad esempio a parlare della filosofia di Beckett con qualsiasi dei tuoi colleghi e vedi in quanti sanno anche solo chi sia Beckett anche senza conoscere nient'altro.
È semplicemente una scommessa persa in partenza per questo non ha senso nemmeno provarci. Le persone che ti vanno a genio e con cui vale la pena socializzare te le scegli. Quelle che ti capitano casualmente puoi incontrarne una o due che per puro caso siano anche interessanti ma il resto è una massa grigia priva di valore.
Non è possibile pensare di lavorare per una società senza avere nessuna interazione con gli altri.
Non so cosa intendi per interazione ma io riesco benissimo a comandarli il più delle volte senza nemmeno incrociarli nell'arco di tutta la giornata. Io arrivo prima degli altri, vado al mio piano dove c'è solo un'altra persona ma comunque ognuno nella sua stanza e per 8 ore sono mail o teams tranne che con un collega che mi va a genio e quindi pranziamo insieme ma solo io e lui, senza far venire gli altri.
Altrimenti fatti la partita IVA e ti metti a lavorare in proprio.
Non ho mai detto di essere masochista.
Va bene il lavoro da remoto, ma il full per me sarebbe da vietare per legge.
Ma guarda che fuori dal lavoro ho una vita super attiva. Collaboro con la PA e quindi incontro le persone più disparate, vado a convention e non pensare sempre e solo super impegnative ma anche roba da comic o di elettronica. Non sto a fare tutto l'elenco ma il fatto che schifi i miei colleghi non significa affatto non avere una vita fuori dal lavoro anzi... spesso mi stanco proprio perché ho anche troppe attività fuori dal lavoro. Mettici poi che da quando sono genitore ho pure il gruppo delle mamme, gli incontri più disparati dal gruppo del battesimo a quello per far giocare i bambini a quello della piscina ecc... ecc...
Quindi per me lavorare da casa sarebbe solo una comodità poi la vita sociale ci penso da solo a farmela con chi dico io.
Jimbo Kern
12-10-2024, 16:28
Non tanti, bene. Ora il punto è questo: se un giorno sarai costretto a lavorare con quella persona che non ti piace, cosa farai?
Già fatto, più volte. Mantengo rapporti strettamente professionali.
Therinai
12-10-2024, 16:46
Ovvio, ma potenzialmente avrò più occasioni per farlo.
Ho 38 anni. Ho vissuto tutte le situazioni di cui si sta parlando:
In università, pur avendo ognuno il suo percorso, gli esami più belli sono stati quelli che prevedevano un progetto da fare in gruppo.
Finita l'università ho fatto il dottorato, e praticamente ho lavorato 3 anni *da solo*. E per da solo intendo veramente da solo. Nessuno con cui confrontarsi, giusto il supervisor. Una esperienza che *non* consiglierei neanche al mio peggior nemico.
Adesso lavoro per uno spin-off dell'università e fortunatamente i colleghi sono persone con cui si può avere un rapporto umano accettabile.
Da noi abbiamo tendenzialmente 2 giorni di remoto e 3 in presenza, io per vari motivi, tra cui il fatto che lavoro su apparecchiature di laboratorio e ho determinate responsabilità, faccio poco remoto, ma va benissimo così.
Ripeto, mi ritengo fortunato. Da quello che invece leggo in questa conversazione non tutti lo sono, e mi dispiace di questo.
Sei molto giovane, sei un mio coetaneo, perché ragioni come un sessantenne?
Lavori con le macchine in laboratorio, qindi immagino dovrai essere fisicamente dentro il laboratorio, ma non ti viene il dubbio che in altri contesti non sia necessario il contatto diretto con il "materiale" su cui si lavora?
Senza colleghi non hai modo di socializzare?
Supponiamo che ti ritrovassi disoccupato, per scelta o per circostanze, rimarresti isolato dal mondo esterno?
appleroof
12-10-2024, 17:34
Completamente d'accordo con l'articolo. Peraltro il lavoro da remoto in una società di pendolari porta vantaggi in termini di stress, inquinamento etc. Ma poi basta parlare con tanta gente per capire come spesso gli ambienti degli uffici, al di là di felici eccezioni dove si possono creare amicizie, siano più tossici che altro, se uno socializza solo là sta messo male secondo me. Vero che si vede che siamo diventati più chiusi ed egoisti ma non penso proprio che il lavoro da remoto non solo sia la causa, ma nemmeno una delle cause.
Mi autoquoto perché dopo aver letto i commenti vedo che ci si polarizza, ma mica è tutto nero o bianco
Quindi volevo aggiungere che per esempio nel mio caso ho una esperienza mista, con solo massimo 3 (ne faccio 2 ordinaria ente) giorni di lavoro da remoto su 5, il resto in ufficio. Mi trovo da dio sotto tutti i punti di vista, possibilmente non tornerei mai indietro.
Penso sia il compromesso migliore, in effetti la produttività non è calata per nulla, per questo penso che lo mantengano, mica fanno beneficenza.
Rei & Asuka
12-10-2024, 19:10
Volevo averne la conferma, quando sono arrivato a Massimo Giannini ho capito che potevo benissimo passare oltre :asd:
Consiglio vivamente di non tenere di nessun conto le opinioni e gli scritti in generale di Massimo Giannini. E' uno scarso e lo ha ben dimostrato in anni di patetiche prove di giornalismo.
Magari potessi lavorare solo da remoto ed evitare di vedere tutti i giorni personaggi ai quali viene voglia di sputare in faccia ogni volta che li incroci.
Amen. :ave:
Penso abbia centrato in pieno il discorso.
Sentire il bisogno di lavorare per non sentirsi soli non è normale.
Chi ne soffre sicuramente non ha hobby nè amici reali e scambia i rapporti amichevoli con i colleghi per amicizia.
Si lavora per vivere, non il contrario.
Meglio non lo potevi dire :read:
E lasciare la scelta pare una cosa brutta?
Trovo alcuni messaggi tragicomici. Bisogna imparare a confrontarsi con gente che non ci piace. Ma perché in telelavoro non ci si confronta? O ci si confronta solo con persone che ci piacciono? :D
Solo io preferisco socializzare con persone che più o meno scelgo io e non con gente che mi ritrovo in ufficio? :help:
Trovo alcuni messaggi tragicomici. Bisogna imparare a confrontarsi con gente che non ci piace. Ma perché in telelavoro non ci si confronta? O ci si confronta solo con persone che ci piacciono? :D
Solo io preferisco socializzare con persone che più o meno scelgo io e non con gente che mi ritrovo in ufficio? :help:
Eh no devi fare come dicono loro, perchè loro sono la legge
Trovo alcuni messaggi tragicomici. Bisogna imparare a confrontarsi con gente che non ci piace. Ma perché in telelavoro non ci si confronta? O ci si confronta solo con persone che ci piacciono? :D
Solo io preferisco socializzare con persone che più o meno scelgo io e non con gente che mi ritrovo in ufficio? :help:
No, in telelavoro non ci si confronta.
Se puoi alzarti, farti un caffè, e tirare liberamente 10 bestemmioni ogni volta che arriva una richiesta da remoto senza che nessuno ti vada a denunciare... non ti stai confrontando. Stai subendo e sfogandoti passivamente.
Stai praticamente facendo come i bambini che ricorrono alla mammina quando l'amichetto fa il monello. Con la differenza che qui nessuno chiama alla mamma dell'amichetto per farvi fare pace.
Qui vi sfugge un ulteriore elemento fondamentale per il lavoro in presenza: l'essere adulti. E molti di coloro che preferiscono lavorare in mutandoni e pantofole... probabilmente adulti non lo sono mai diventati.
Ragazzi (o uomini, se lo siete), fatevene una ragione: evitare il contatto umano è un disagio mentale. Non ci sono "se" e "ma" che tengano.
Nessuno vi obbliga a fare un lavoro dove i vostri limiti psicologici vengano messi a dura prova. È un vostro diritto scegliere, ci mancherebbe altro. Ma pensare (o pretendere) che il resto del mondo debba adeguarsi alle vostre necessità trasformandosi in vostre copie... mi pare una richiesta un po' estrema.
Quando vi passerà questa misantropia saremo sempre qua pronti ad accogliervi, ma nel frattempo... siate comprensivi nei confronti di chi non soffre delle vostre stesse fobie.
TheDarkAngel
14-10-2024, 10:09
Solita discussione stucchevole dell'altra volta.
Abbiamo la pattuglia di quelli con la "filia" dei colleghi che se glieli levi smettono di respirare che portano avanti la loro idea granitica ed inscalfibile che non possono esistere persone sane che non hanno bisogno di colleghi scelti da altri per realizzarsi :asd:
Ma va bene così, la vostra parafilia lavorativa tenetevela ben stretta :doh:
Non vedo perché dovrei. Il mio lavoro mi piace, non mi piace condividere l'ambiente lavorativo con alcuni (non tanti ma già uno solo per i miei gusti è anche troppo) personaggi che nella vita reale non frequenterei neppure se mi pagassero per farlo.
Sembra di rivedermi, sono nella stessa situazione, però non ce n'è soltanto una di persona, magari.....ti poteva andare anche peggio :-)
Slater91
14-10-2024, 10:31
Ma certo, trasformiamo il lavoro in una festa di quartiere... ma esattamente, Giannini, cosa si era scolato? :rolleyes:
Quella è una cosa che ho detto io. Il sottinteso era che, non dovendo fare il pendolare, hai più tempo per la socialità (con, appunto, amici, vicini, ecc); a questo punto capisco che non era chiaro dal discorso e mi scuso per l'ambiguità.
No, in telelavoro non ci si confronta.
Se puoi alzarti, farti un caffè, e tirare liberamente 10 bestemmioni ogni volta che arriva una richiesta da remoto senza che nessuno ti vada a denunciare... non ti stai confrontando. Stai subendo e sfogandoti passivamente.
Stai praticamente facendo come i bambini che ricorrono alla mammina quando l'amichetto fa il monello. Con la differenza che qui nessuno chiama alla mamma dell'amichetto per farvi fare pace.
Qui vi sfugge un ulteriore elemento fondamentale per il lavoro in presenza: l'essere adulti. E molti di coloro che preferiscono lavorare in mutandoni e pantofole... probabilmente adulti non lo sono mai diventati.
Ragazzi (o uomini, se lo siete), fatevene una ragione: evitare il contatto umano è un disagio mentale. Non ci sono "se" e "ma" che tengano.
Nessuno vi obbliga a fare un lavoro dove i vostri limiti psicologici vengano messi a dura prova. È un vostro diritto scegliere, ci mancherebbe altro. Ma pensare (o pretendere) che il resto del mondo debba adeguarsi alle vostre necessità trasformandosi in vostre copie... mi pare una richiesta un po' estrema.
Quando vi passerà questa misantropia saremo sempre qua pronti ad accogliervi, ma nel frattempo... siate comprensivi nei confronti di chi non soffre delle vostre stesse fobie.
Ecco, mi pare che tu non abbia capito assolutamente niente dell'articolo che hai letto, se l'hai letto, né della posizione degli altri utenti con cui interagisci. Non ho visto nessuno, qui, chiedere che sia reso obbligatorio per tutti il lavoro da remoto. Quello che si chiede è che ci sia l'opzione di lavorare da remoto per chi voglia farlo: non tutti si trovano bene in ufficio e non tutti si trovano bene a lavorare da remoto; perché non dovrebbe essere possibile scegliere di fare ciò che va meglio per sé?
Personalmente mi trovo benissimo a lavorare da casa e mi godo la mia socialità lontano da un ufficio. Non vedo perché tu debba giudicare me e gli altri che preferiscono lavorare da casa, oltretutto con giudizi che non hanno grande motivo di essere. Nessuno ti vuole costringere a stare a casa in pigiama, mentre tu sembra che voglia prevaricare gli altri costringendoli a lavorare in ufficio. Dato che citi l'essere adulti, ti invito a imparare a esserlo tu stesso rispettando le posizioni e le preferenze altrui, in particolare quando nessuno cerca di importi nulla.
Ragazzi (o uomini, se lo siete), fatevene una ragione: evitare il contatto umano è un disagio mentale. Non ci sono "se" e "ma" che tengano.
Questo questa parte di un tuo messaggio per introdurmi nella discussione ma è come se quotassi tutti sia i "pro" che i "contro".
State estremizzando un po' tutti la questione spostandola sul solo aspetto rapporti umani necessari vs ho solo colleghi idioti preferisco stare da solo.
I rapporti umani "dal vivo" con i colleghi dovrebbero essere solo una della cose da soppesare.
Un'altra cosa importante da tenere in considerazione è il risparmio in termini di tempo nella vita di tutti i giorni. Per alcuni (chi lavora a 5 min da casa) non cambia nulla, per altri il pendolarismo che ti ruba una, due se non tre ore o più al giorno della tua vita è un fattore di stress importante tanto quanto "i mancati rapporti umani".
Le cose vanno soppesate, fino ad una breve distanza temporale tra casa e lavoro possiamo anche pensare che la mancata socialità, intesa anche come confronto, possa essere il male maggiore. Invece quando andare e tornare da lavoro ruba troppo tempo si ribaltano i pesi, e la cosa più deprimente è il tempo perso negli spostamenti.
Allora, snoccioliamo, che qui mi sembra le incomprensioni siano molte...
Ecco, mi pare che tu non abbia capito assolutamente niente dell'articolo che hai letto, se l'hai letto, né della posizione degli altri utenti con cui interagisci. Non ho visto nessuno, qui, chiedere che sia reso obbligatorio per tutti il lavoro da remoto. Quello che si chiede è che ci sia l'opzione di lavorare da remoto per chi voglia farlo: non tutti si trovano bene in ufficio e non tutti si trovano bene a lavorare da remoto; perché non dovrebbe essere possibile scegliere di fare ciò che va meglio per sé?
Il mio era un riferimento a questo articolo (e conseguente thread) dove si era parlato dello stesso argomento (con alcuni stessi utenti):
https://www.hwupgrade.it/news/web/amazon-ordina-ai-dipendenti-di-tornare-in-ufficio-5-giorni-alla-settimana_130811.html
Personalmente mi trovo benissimo a lavorare da casa e mi godo la mia socialità lontano da un ufficio.
Liberissimo di farlo.
Non vedo perché tu debba giudicare me e gli altri che preferiscono lavorare da casa,[...]
Liberissimo di farlo (io).
[...] oltretutto con giudizi che non hanno grande motivo di essere.
Questa è una tua opinione, evidentemente di parte.
Nessuno ti vuole costringere a stare a casa in pigiama, mentre tu sembra che voglia prevaricare gli altri costringendoli a lavorare in ufficio.
Ancora, questo è in riferimento a un precedente argomento. Non hai nessun dovere di sentirti chiamato in causa.
Dato che citi l'essere adulti, ti invito a imparare a esserlo tu stesso rispettando le posizioni e le preferenze altrui, in particolare quando nessuno cerca di importi nulla.
Mi sembra di esserlo ampiamente stato quando ho scritto:
Nessuno vi obbliga a fare un lavoro dove i vostri limiti psicologici vengano messi a dura prova. È un vostro diritto scegliere, ci mancherebbe altro.
A quanto pare non sono io colui che legge un testo scritto senza capire cosa abbia letto. :rolleyes:
Le cose vanno soppesate, fino ad una breve distanza temporale tra casa e lavoro possiamo anche pensare che la mancata socialità, intesa anche come confronto, possa essere il male maggiore. Invece quando andare e tornare da lavoro ruba troppo tempo si ribaltano i pesi, e la cosa più deprimente è il tempo perso negli spostamenti.
Ovviamente. Qui non si sta di certo pontificando.
Questi sono tutti discorsi per loro stessa natura generalizzanti. Poi ognuno deve rapportarsi a essi con le giuste valutazioni del caso.
gd350turbo
14-10-2024, 11:05
Le cose vanno soppesate, fino ad una breve distanza temporale tra casa e lavoro possiamo anche pensare che la mancata socialità, intesa anche come confronto, possa essere il male maggiore. Invece quando andare e tornare da lavoro ruba troppo tempo si ribaltano i pesi, e la cosa più deprimente è il tempo perso negli spostamenti.
ma infatti...
Ci sono colleghi che hanno la fortuna di abitare a 5-10minuti, e non fanno smart, gli conviene stare qui, se stessero a casa dovrebbero pagare il riscaldamento d'inverno, il condizionamento d'estate e il pranzo.
Scommettiamo che se si facessero come me 1 ora andare 1 ora tornare, in auto perchè con i mezzi pubblici ce ne metti 3 + 3, cambierebbero idea ?
E oltre a loro anche quelli che mettono la socialità che ti offre l'ufficio come principale, passerebbe in secondo piano ?
Provate a farvi 10-20 anni, 5 giorni a settimana 1 ora andare ed 1 ora tornare, e poi provate a fare qualche tempo di smart working e poi tornate a farvi 1+1 ore tutti i giorni, e poi vediamo se dite ancora eh ma la socialità è importante...
No, in telelavoro non ci si confronta.
Se puoi alzarti, farti un caffè, e tirare liberamente 10 bestemmioni ogni volta che arriva una richiesta da remoto senza che nessuno ti vada a denunciare... non ti stai confrontando. Stai subendo e sfogandoti passivamente.
Stai praticamente facendo come i bambini che ricorrono alla mammina quando l'amichetto fa il monello. Con la differenza che qui nessuno chiama alla mamma dell'amichetto per farvi fare pace.
Qui vi sfugge un ulteriore elemento fondamentale per il lavoro in presenza: l'essere adulti. E molti di coloro che preferiscono lavorare in mutandoni e pantofole... probabilmente adulti non lo sono mai diventati.
Ragazzi (o uomini, se lo siete), fatevene una ragione: evitare il contatto umano è un disagio mentale. Non ci sono "se" e "ma" che tengano.
Adesso il non voler avere a che fare con determinate persone significa evitare il contatto umano... TUTTO!?
Io non evito affatto il contatto umano ma mi disgusta il contatto umano con ALCUNI umani; detto ciò dammi un adeguato potere sugli altri e vado in ufficio più che volentieri. Col potere adeguato andrei a lavorare sorridente tutti i giorni.
Nessuno vi obbliga a fare un lavoro dove i vostri limiti psicologici vengano messi a dura prova. È un vostro diritto scegliere, ci mancherebbe altro.
Questo nel mondo fatato. Nel mondo reale ci sarà forse un 10% che si sceglie che lavoro fare e un 90% che lavora dove ha trovato lavoro.
Ma pensare (o pretendere) che il resto del mondo debba adeguarsi alle vostre necessità trasformandosi in vostre copie... mi pare una richiesta un po' estrema.
Infatti nessuno pretende che tutti facciano smart o che nessuno faccia smart. Quello che si vorrebbe è laddove possibile poter scegliere liberamente se fare smart o meno.
Quando vi passerà questa misantropia saremo sempre qua pronti ad accogliervi, ma nel frattempo... siate comprensivi nei confronti di chi non soffre delle vostre stesse fobie.
No guarda qua non c'è nessuna fobia o altro. Semplicemente c'è chi vive benissimo, super sociale ecc... ecc... la propria vita senza sentire l'urgenza o la necessità di socializzare con i colleghi o anche solo averci un rapporto fosse anche solo di buongiorno e buonasera.
Quella è una cosa che ho detto io. Il sottinteso era che, non dovendo fare il pendolare, hai più tempo per la socialità (con, appunto, amici, vicini, ecc); a questo punto capisco che non era chiaro dal discorso e mi scuso per l'ambiguità.
Ecco, mi pare che tu non abbia capito assolutamente niente dell'articolo che hai letto, se l'hai letto, né della posizione degli altri utenti con cui interagisci. Non ho visto nessuno, qui, chiedere che sia reso obbligatorio per tutti il lavoro da remoto. Quello che si chiede è che ci sia l'opzione di lavorare da remoto per chi voglia farlo: non tutti si trovano bene in ufficio e non tutti si trovano bene a lavorare da remoto; perché non dovrebbe essere possibile scegliere di fare ciò che va meglio per sé?
Personalmente mi trovo benissimo a lavorare da casa e mi godo la mia socialità lontano da un ufficio. Non vedo perché tu debba giudicare me e gli altri che preferiscono lavorare da casa, oltretutto con giudizi che non hanno grande motivo di essere. Nessuno ti vuole costringere a stare a casa in pigiama, mentre tu sembra che voglia prevaricare gli altri costringendoli a lavorare in ufficio. Dato che citi l'essere adulti, ti invito a imparare a esserlo tu stesso rispettando le posizioni e le preferenze altrui, in particolare quando nessuno cerca di importi nulla.
Mi limito a quotare e condividere, faccio (anche) mia la tua risposta, con particolare condivisione di quanto messo in grassetto.
Per la cronaca lavoro amorevolmente sia da casa che dall'ufficio, distante giusto una decina di chilometri scarsa.
(come scritto sopra, ad un paio di soggetti neanche il saluto rivolgerei...ma questo del resto si applica anche ad alcuni vicini, con la differenza che i secondi possono anche decidere di non frequentarli)
Trovo ad ogni modo che entrambe le modalità lavorative, nel mio caso, abbiano i loro punti di forza.
Conscio del fatto che la mia situazione non è quella di altra e che quindi ognuno possa fare delle considerazioni diverse.
Nessuno vi obbliga a fare un lavoro dove i vostri limiti psicologici vengano messi a dura prova. È un vostro diritto scegliere, ci mancherebbe altro.
Questo nel mondo fatato. Nel mondo reale ci sarà forse un 10% che si sceglie che lavoro fare e un 90% che lavora dove ha trovato lavoro.
Intendevo se farlo da remoto o in presenza.
In versione più estesa (se estratta dal contesto del mio commento), si potrebbe dire:
Nessuno vi obbliga a lavorare in un modo dove i vostri limiti psicologici vengano messi a dura prova. È un vostro diritto scegliere di poterlo fare in smart-working, ci mancherebbe altro.
In risposta coloro che sottoscrivono la seguente affermazione:
Non vedo perché tu debba giudicare me e gli altri che preferiscono lavorare da casa, oltretutto con giudizi che non hanno grande motivo di essere.
Sarò breve: tutti possono giudicare tutti. Non c'è bisogno del permesso scritto. Se vedo una tendenza di comportamento che suggerisce un disagio manifesto, io esprimo il mio giudizio su tale argomento.
E se proprio vogliamo essere precisi, più che giudizio, si tratta di un'opinione, ma sono ben conscio che "opinare" non è un termine alla portata di tutti.
Intendevo se farlo da remoto o in presenza.
In versione più estesa (se estratta dal contesto del mio commento), si potrebbe dire: Nessuno vi obbliga a lavorare in un modo dove i vostri limiti psicologici vengano messi a dura prova. È un vostro diritto scegliere di poterlo fare in smart-working, ci mancherebbe altro.
Il problema purtroppo è proprio questo... che ad oggi anche laddove non c'è una necessità di presenza fisica viene negato lo smart working per principio.
Ad esempio che io sia fisicamente nel mio ufficio o a casa non cambierebbe assolutamente niente dato che tutto il mio lavoro è digitale e che di cartaceo sostanzialmente non ho niente. Però l'azienda non vuole saperne e concede al massimo 6gg/anno di smartworking che ovviamente servono a poco e niente.
Sarò breve: tutti possono giudicare tutti. Non c'è bisogno del permesso scritto. Se vedo una tendenza di comportamento che suggerisce un disagio manifesto, io esprimo il mio giudizio su tale argomento.
E se proprio vogliamo essere precisi, più che giudizio, si tratta di un'opinione, ma sono ben conscio che "opinare" non è un termine alla portata di tutti.
Sia chiaro a volte su un forum basta un niente per essere mal interpretati e a me per primo è capitato quindi figurati. Diciamo che per come l'avevi scritta era facile prenderla male, tutto qua. E non era la tua opinione il problema sia chiaro ma proprio come l'avevi esposta che sinceramente era un tantino offensivo. Ripeto magari ci/ci abbiamo visto più di quello che volevi dire quindi capita e fine ma ci tenevo a spiegare il perché di certe reazioni.
gd350turbo
14-10-2024, 14:10
Ad esempio che io sia fisicamente nel mio ufficio o a casa non cambierebbe assolutamente niente dato che tutto il mio lavoro è digitale e che di cartaceo sostanzialmente non ho niente. Però l'azienda non vuole saperne e concede al massimo 6gg/anno di smartworking che ovviamente servono a poco e niente.
Azz...
E io che mi lamentavo perchè me ne danno 12 al MESE !
E non era la tua opinione il problema sia chiaro ma proprio come l'avevi esposta che sinceramente era un tantino offensivo. Ripeto magari ci/ci abbiamo visto più di quello che volevi dire quindi capita e fine ma ci tenevo a spiegare il perché di certe reazioni.
Nessun problema.
Tendenzialmente cerco di non essere mai offensivo.
Forse a volte posso sembrare pungente, sarcastico, offensivo... ma mai una pornostar. ;)
Saved_ita
14-10-2024, 14:57
No, in telelavoro non ci si confronta.
Se puoi alzarti, farti un caffè, e tirare liberamente 10 bestemmioni ogni volta che arriva una richiesta da remoto senza che nessuno ti vada a denunciare... non ti stai confrontando. Stai subendo e sfogandoti passivamente.
Stai praticamente facendo come i bambini che ricorrono alla mammina quando l'amichetto fa il monello. Con la differenza che qui nessuno chiama alla mamma dell'amichetto per farvi fare pace.
Certo certo, ti faccio vedere come subisco passivamente in una riunione in remoto e se per tirare quelle bestemmie spreco tempo per alzarmi.
Se non sei capace, perchè nato nel 1800, di dire e gestire una riunione in remoto esattamente come la faresti di persona evidentemente non hai capacità nè di controllo nè di comunicazione.
In azienda dovrebbero farti rifare tutti i corsi di softskills (semmai ne hai fatti).
Qui vi sfugge un ulteriore elemento fondamentale per il lavoro in presenza: l'essere adulti. E molti di coloro che preferiscono lavorare in mutandoni e pantofole... probabilmente adulti non lo sono mai diventati.
Ragazzi (o uomini, se lo siete), fatevene una ragione: evitare il contatto umano è un disagio mentale.
Se sei "uomo" come racconti, sapresti che il mio tempo ha un costo e un valore, sprecarlo in inutili viaggi non migliora la mia produttività e aziendalmente e socialmente è uno spreco di risorse.
Se non sei capace di produrre da remoto quanto produrresti in ufficio perchè ti manca il cane da guardia alle spalle o perchè non puoi cazzeggiare alla macchinetta del caffè, se fossi uno dei miei collaboratori, ti sbatterei fuori a calci.
Se hai bisogno della giacca e cravatta per lavorare... fuori a calci.
Non si tratta di evitare il contatto umano (che non mi fa nè caldo nè freddo anche perchè anche se sono su una chat o in videoconferenza sto sempre interagendo "umanamente") ma evitare gli sprechi di tempo e risorse (tra viaggio e preparativi vari) senza contare che da casa sono operativo h24, in ufficio mi spegnevano la luce dopo le 21 (e quando c'era da chiudere un progetto si tirava fino all'alba altro che chiacchiere).
La mia azienda, durante il COVID, ha segnato un un +20% di RICAVI e la metà di quelli erano dovuto all'aver chiuso 15 sedi Italia da oltre 200 dipendenti l'una.
Dopo il COVID neanche la metà delle sedi è stata riaperta GRAZIE AL CIELO.
Non ci sono "se" e "ma" che tengano.
Nessuno vi obbliga a fare un lavoro dove i vostri limiti psicologici vengano messi a dura prova. È un vostro diritto scegliere, ci mancherebbe altro. Ma pensare (o pretendere) che il resto del mondo debba adeguarsi alle vostre necessità trasformandosi in vostre copie... mi pare una richiesta un po' estrema.
Quando vi passerà questa misantropia saremo sempre qua pronti ad accogliervi, ma nel frattempo... siate comprensivi nei confronti di chi non soffre delle vostre stesse fobie.
Esatto non ci sono se e ma che tengano, chi deve lavorare (non cazzeggiare alla macchinetta del caffè) lo fa da casa, in ufficio, sulla luna e pure sulla tazza del cesso ma se gli evito di sprecare tempo a prendere l'autobus o il treno, quando finisce ha più tempo per fare la VERA socializzazione.
Le riunioni si fanno in presenza come da remoto, per parlare coi colleghi si usano TEAMS e gli strumenti aziendali (che permettono anche di tracciare perchè così sappiamo sempre chi ha detto cosa), se poi devi socializzare vai a farti una passeggiata al parchetto.
gd350turbo
14-10-2024, 15:08
Se sei "uomo" come racconti, sapresti che il mio tempo ha un costo e un valore, sprecarlo in inutili viaggi non migliora la mia produttività e aziendalmente e socialmente è uno spreco di risorse.
Se non sei capace di produrre da remoto quanto produrresti in ufficio perchè ti manca il cane da guardia alle spalle o perchè non puoi cazzeggiare alla macchinetta del caffè, se fossi uno dei miei collaboratori, ti sbatterei fuori a calci.
Se hai bisogno della giacca e cravatta per lavorare... fuori a calci.
Magari in tanti la pensassero come te !
:ave: :ave: :ave:
Certo certo, ti faccio vedere come subisco passivamente in una riunione in remoto e se per tirare quelle bestemmie spreco tempo per alzarmi.
Intendevo che tu, a casa, hai modo di alzarti dalla tua postazione, farti un caffè, e liberamente sfogarti per l'ennesima richiesta poco chiara anche dopo 86 "replies" di chiarimento.
Se non sei capace, perchè nato nel 1800, di dire e gestire una riunione in remoto esattamente come la faresti di persona evidentemente non hai capacità nè di controllo nè di comunicazione.
In azienda dovrebbero farti rifare tutti i corsi di softskills (semmai ne hai fatti).
Dato che non avevi compreso il mio precedente appunto, non terrò presente il velato (ma neanche troppo) insulto. Ad ogni modo: non sono nato nel 1800; le mie softskills sono eccellenti (sorrido piacevolmente alla sola idea di ammirare i vostri volti stupefatti se solo sapeste con chi avete modo di disquisire).
Se sei "uomo" come racconti, sapresti che il mio tempo ha un costo e un valore, sprecarlo in inutili viaggi non migliora la mia produttività e aziendalmente e socialmente è uno spreco di risorse.
La tua affermazione è caduta vittima di un grave errore di non sequitur. Ti consiglio di riascoltare il tuo pensiero prima di esprimerlo, a volte si evita di fare brutte figure.
Se non sei capace di produrre da remoto quanto produrresti in ufficio perchè ti manca il cane da guardia alle spalle o perchè non puoi cazzeggiare alla macchinetta del caffè, se fossi uno dei miei collaboratori, ti sbatterei fuori a calci.
Mai affermato il contrario, e ancora, la pausa caffè non è contemplata nel mio discorso pro-presenza. Tutt'altro.
Se hai bisogno della giacca e cravatta per lavorare... fuori a calci.
Non scadiamo nel ridicolo. Cos'è questa, una discriminazione d'abbigliamento al contrario? Penso che ognuno sia libero di vestirsi come gli pare (nei limiti della pubblica decenza).
Non si tratta di evitare il contatto umano (che non mi fa nè caldo nè freddo anche perchè anche se sono su una chat o in videoconferenza sto sempre interagendo "umanamente")[...]
No, non lo stai facendo. Fattene una ragione perché questa è una realtà oggettiva. Qualunque IA è al momento in grado di passare credibilmente un test di Turing. Da remoto nessuno si accorgerebbe della differenza, perciò non si può essere "umani" quando c'è di mezzo uno schermo.
[...] ma evitare gli sprechi di tempo e risorse (tra viaggio e preparativi vari) senza contare che da casa sono operativo h24, in ufficio mi spegnevano la luce dopo le 21 (e quando c'era da chiudere un progetto si tirava fino all'alba altro che chiacchiere).
Sei liberissimo di fare la vita da criceto quanto ti pare e piace.
Essere operativi h24 perché si lavora da casa...
Ho i brividi al solo pensiero di ciò.
La mia azienda, durante il COVID, ha segnato un un +20% di RICAVI e la metà di quelli erano dovuto all'aver chiuso 15 sedi Italia da oltre 200 dipendenti l'una.
Dopo il COVID neanche la metà delle sedi è stata riaperta GRAZIE AL CIELO.
Se la tipologia di azienda può permettersi di chiudere sedi e risparmiare vuol dire che l'errore era stato fatto a monte. Di certo non ci sarebbe da gioire nel lavorare per un'azienda che è ha fatto scelte talmente gravi ed errate che ci è voluta una pandemia per fargliene rendere conto. :rolleyes:
Esatto non ci sono se e ma che tengano, chi deve lavorare (non cazzeggiare alla macchinetta del caffè) lo fa da casa, in ufficio, sulla luna e pure sulla tazza del cesso ma se gli evito di sprecare tempo a prendere l'autobus o il treno, quando finisce ha più tempo per fare la VERA socializzazione.
La socializzazione è tutta VERA. Che ti piaccia o meno, la definizione di socializzare non cambia a seconda della persona che ti trovi davanti. Quando le cose non vanno come dovrebbero, c'è evidentemente un problema relazionale in una delle due parti (o a volte anche in entrambe).
Le riunioni si fanno in presenza come da remoto,[...]
Teoricamente, vero, ma praticamente, falso. E tu lo sai.
[...] per parlare coi colleghi si usano TEAMS e gli strumenti aziendali (che permettono anche di tracciare perchè così sappiamo sempre chi ha detto cosa),
Che bello il grande fratello... come ci traccia bene. :doh:
[...] se poi devi socializzare vai a farti una passeggiata al parchetto.
E perché dovrei? Potrei anche socializzare da remoto con i miei amici virtuali, mentre lavoro da remoto con i miei colleghi virtuali. Giusto, no? :rolleyes:
Magari in tanti la pensassero come te !
:ave: :ave: :ave:
Meno male che non è così. :read:
(sorrido piacevolmente alla sola idea di ammirare i vostri volti stupefatti se solo sapeste con chi avete modo di disquisire).
Non dirmi che sei proprio lui :eek:
Non dirmi che sei proprio lui :eek:
Lui chi ? Mi sto intrippando dalla curiosità adesso !!!
Chi sarebbe...un parlamentare, un membro dei servizi segreti, Bill Gates, una mia personalità di cui ho scordato l'esistenza e che posta con altro account, un'intelligenza artificiale ? :Prrr:
Almeno qualche indizio, tipo "fuoco", "fuochino", "acqua", etc. etc. :asd:
Cromwell
14-10-2024, 17:21
Lui chi ? Mi sto intrippando dalla curiosità adesso !!!
Chi sarebbe...un parlamentare, un membro dei servizi segreti, Bill Gates, una mia personalità di cui ho scordato l'esistenza e che posta con altro account, un'intelligenza artificiale ? :Prrr:
Almeno qualche indizio, tipo "fuoco", "fuochino", "acqua", etc. etc. :asd:
https://net-storage.tcccdn.com/storage/tuttoreggina.com/img_notizie/thumb3/5f/5fae8d09d3cebbc9a701f3885ca38996-18864-oooz0000.jpg
Therinai
14-10-2024, 18:15
Mo42 da quanto ho capito rientra nella casistica dei sessantenni di cui parlavo a inizio discussione, ha una sua esperienza, in un contesto specifico, e non gli viene neanche il dubbio che in altri contesti le cose potrebbero funzionare diversamente.
Poi è convinto che di persona ci sia un relazionamento che viene a mancare con il contatot indiretto (call su teams per dire), ma ciò è vero a metà, è vero che la mancanza di contatto diretto mina in qualche misura il relazionamento, è vero che parlando di persona con i colleghi non bestemi e non girovaghi per caso in pigiama, ma è anche vero che nel contesto professionale medio è del tutto normale ignorare completamente le relazioni umane pure trovandosi in mezzo ad altri umani, e non è una cosa rara da hikikomori, è quello che fa l'impiegato medio: interagisce di persona con i colleghi per 8 ore al giorno ma non attribuisce ad essi nessun valore.
E lascia intendere che non considera la questione produttività un tema primario, peccato che quando si parla di lavoro lo è.
Come dicevo: certa gente è meglio escluderla dall'attività produttiva.
Non siamo più negli anni 80, e anzi ora ci troviamo a pagare un distacco rispetto ad altri Paesi, generato nel passato, per certi versi disastroso.
Nel contesto in cui lavoro io lavorare fisso in ufficio significherebbe semplicemente chiudere, ovviamente non lo facciamo, e anzi stiamo dando parecchio filo da torcere a francesi, tedeschi, statunitensi.
E si, faccio le call in pigiama e mi bevo pure una birra se mi va :asd:
Mo42 da quanto ho capito rientra nella casistica dei sessantenni di cui parlavo a inizio discussione, ha una sua esperienza, in un contesto specifico, e non gli viene neanche il dubbio che in altri contesti le cose potrebbero funzionare diversamente.
Poi è convinto che di persona ci sia un relazionamento che viene a mancare con il contatot indiretto (call su teams per dire), ma ciò è vero a metà, è vero che la mancanza di contatto diretto mina in qualche misura il relazionamento, è vero che parlando di persona con i colleghi non bestemi e non girovaghi per caso in pigiama, ma è anche vero che nel contesto professionale medio è del tutto normale ignorare completamente le relazioni umane pure trovandosi in mezzo ad altri umani, e non è una cosa rara da hikikomori, è quello che fa l'impiegato medio: interagisce di persona con i colleghi per 8 ore al giorno ma non attribuisce ad essi nessun valore.
E lascia intendere che non considera la questione produttività un tema primario, peccato che quando si parla di lavoro lo è.
Come dicevo: certa gente è meglio escluderla dall'attività produttiva.
Non siamo più negli anni 80, e anzi ora ci troviamo a pagare un distacco rispetto ad altri Paesi, generato nel passato, per certi versi disastroso.
Nel contesto in cui lavoro io lavorare fisso in ufficio significherebbe semplicemente chiudere, ovviamente non lo facciamo, e anzi stiamo dando parecchio filo da torcere a francesi, tedeschi, statunitensi.
E si, faccio le call in pigiama e mi bevo pure una birra se mi va :asd:
No.
Non dirmi che sei proprio lui :eek:
Lui chi ? Mi sto intrippando dalla curiosità adesso !!!
Chi sarebbe...un parlamentare, un membro dei servizi segreti, Bill Gates, una mia personalità di cui ho scordato l'esistenza e che posta con altro account, un'intelligenza artificiale ? :Prrr:
Almeno qualche indizio, tipo "fuoco", "fuochino", "acqua", etc. etc. :asd:
https://net-storage.tcccdn.com/storage/tuttoreggina.com/img_notizie/thumb3/5f/5fae8d09d3cebbc9a701f3885ca38996-18864-oooz0000.jpg
Della serie "loro se la cantano e loro se la suonano".
Un po' come i bulletti di quartiere che ridono ai loro stessi sfottò perpetrati nei confronti degli ignari passanti, i quali, sul marciapiede opposto, non possono far altro che provare pietà per quei sorrisi da beoti impressi sui volti sguaiati di quelle strane creature dalle posture assai improbabili.
Ripper89
14-10-2024, 22:26
Penso abbia mancato completamente il discorso.
Sentire il bisogno di lavorare tra umani per non sentirsi isolati è normale e insito nella stessa natura umana.
Chi ne sente la necessità probabilmente avrà hobby che non coinvolgono altre persone, ma sa perfettamente che i rapporti amichevoli con i colleghi non sono amicizie, bensì rapporti umani, ovvero proprio ciò che ci contraddistingue da qualunque automa non senziente (a patto che non si serbi rancore incondizionato verso i propri simili per chissà quale torto subito in età adolescenziale).Per non sentirsi soli l'essere umano coltiva appunto amicizie e rapporti sentimentali. Rapporti che si cercano e coltivano normalmente nel tempo libero.
La vera vita sociale la si esercita appunto quando finisci di lavorare.
Il lavoro è tutto tempo sottratto al nostro tempo libero, se tutti vivessimo di rendita al lavoro non ci andrebbe nessuno e passeremo la nostra esistenza in una vacanza perenne, coltivando tutti i nostro hobby e facendo serate di vario tipo quasi ogni giorno con le persone a noi più care.
Si lavora per vivere, ma il lavoro fa parte della vita.Assolutamente no, il lavoro è una costrizione della nostra società.
Senza stipendio andresti a lavorare ?
Per non sentirsi soli l'essere umano coltiva appunto amicizie e rapporti sentimentali. Rapporti che si cercano e coltivano normalmente nel tempo libero.
Concordo, ed è proprio per questo motivo che per me il lavoro deve iniziare e finire in un luogo diverso da casa, dove appunto puoi trascorrere il tuo tempo libero in compagnia di chi vuoi. Ma se casa diventa reperibilità h24 (come qualcuno ha mostruosamente suggerito) dove finiscono i confini di una sana vita fatta di altro oltre che lavoro?
La vera vita sociale la si esercita appunto quando finisci di lavorare.
Sì e no. La vita sociale non la si mette in pausa quando si vuole. Vita sociale è relazionarti con altri esseri umani, che ti piacciano o meno. Se poi per vita sociale intendiamo "fare bagordi" con i tuoi "friends"... beh, allora parliamo due lingue diverse.
Il lavoro è tutto tempo sottratto al nostro tempo libero, se tutti vivessimo di rendita al lavoro non ci andrebbe nessuno e passeremo la nostra esistenza in una vacanza perenne, coltivando tutti i nostro hobby e facendo serate di vario tipo quasi ogni giorno con le persone a noi più care.
No, il lavoro è tutto tempo investito affinché possiamo avere del tempo libero. Il tempo libero senza lavoro necessita di altri fattori per far sì che possa essere goduto (ovvero, entrate passive).
Assolutamente no, il lavoro è una costrizione della nostra società.
Senza stipendio andresti a lavorare ?
Seee, bonasera... :rolleyes:
Quella è una cosa che ho detto io. Il sottinteso era che, non dovendo fare il pendolare, hai più tempo per la socialità (con, appunto, amici, vicini, ecc); a questo punto capisco che non era chiaro dal discorso e mi scuso per l'ambiguità.
Ecco, mi pare che tu non abbia capito assolutamente niente dell'articolo che hai letto, se l'hai letto, né della posizione degli altri utenti con cui interagisci. Non ho visto nessuno, qui, chiedere che sia reso obbligatorio per tutti il lavoro da remoto. Quello che si chiede è che ci sia l'opzione di lavorare da remoto per chi voglia farlo: non tutti si trovano bene in ufficio e non tutti si trovano bene a lavorare da remoto; perché non dovrebbe essere possibile scegliere di fare ciò che va meglio per sé?
Personalmente mi trovo benissimo a lavorare da casa e mi godo la mia socialità lontano da un ufficio. Non vedo perché tu debba giudicare me e gli altri che preferiscono lavorare da casa, oltretutto con giudizi che non hanno grande motivo di essere. Nessuno ti vuole costringere a stare a casa in pigiama, mentre tu sembra che voglia prevaricare gli altri costringendoli a lavorare in ufficio. Dato che citi l'essere adulti, ti invito a imparare a esserlo tu stesso rispettando le posizioni e le preferenze altrui, in particolare quando nessuno cerca di importi nulla.
E che possa farlo.
Io lo vorrei eccome, e chi non vorrebbe lavorare da casa in infradito sorseggiando spriss cynar, ma purtroppo sono costretto a fare solo stupid working...
Ckdkekdmdkdncjdijfnffjksks
gd350turbo
15-10-2024, 07:17
Meno male che non è così. :read:
Eh, abbiamo gente che vive per andare in ufficio la mattina e starci fino a sera, perchè li si sente qualcuno mentre fuori è meno della "merdaccia di fantozzi"...
Ti ricorda qualcuno?
Della serie "loro se la cantano e loro se la suonano".
Un po' come i bulletti di quartiere che ridono ai loro stessi sfottò perpetrati nei confronti degli ignari passanti, i quali, sul marciapiede opposto, non possono far altro che provare pietà per quei sorrisi da beoti impressi sui volti sguaiati di quelle strane creature dalle posture assai improbabili.
Stavamo facendo vita sociale :ciapet:
(sorrido piacevolmente alla sola idea di ammirare i vostri volti stupefatti se solo sapeste con chi avete modo di disquisire)
So che è una cosa totalmente OT ma da "anziano" (anagraficamente) del forum mi sento di scriverla.
Queste cose e te lo dico con affetto non devi mai scriverle. Sono una totale fregatura e ti spiego anche perché:
Ammesso che tu sia veramente qualcuno e ovviamente non vuoi scriverlo pubblicamente altrimenti l'avresti detto ci prendi di bischero perché hai lanciato il sasso e poi sei costretto a nascondere la mano. Se invece sei nella posizione di poterlo scrivere pubblicamente tanto vale farlo senza queste frasi misteriose che finiscono solo per screditarti.
Alla fine scrivendo una frase del genere finisce che che tu sia o meno qualcuno il grosso di chi ti legge penserà che semplicemente sei venuto a fare il grosso e che son tutte cazzate. Non ti porta niente in termini di argomentazione e ti scredita totalmente.
Ora non dico ovviamente di scrivere nome e cognome ci mancherebbe ma se hai un ruolo e vuoi argomentare come è giusto che sia per chi ha esperienza di quello che puoi dire senza mai creare questa sorta di frasi in cui dici ma non dici niente.
Ad esempio molti qua sanno che io mi occupo di portafogli di investimento e credito per grandi gruppi. Non ho scritto chissà che per cui la mia privacy sia in pericolo ma abbastanza da far capire che è qualcosa di concreto.
Sia chiaro puoi bellamente dirmi di farmi gli affari miei... questo vuol essere un consiglio e niente di più però mi sono sentito di dartelo perché possiamo avere opinioni diverse ma ti rispetto come interlocutore e mi scoccia se "inciampi" (passami il termine) in una bischerata come la frase sopra.
gd350turbo
15-10-2024, 09:10
Queste cose e te lo dico con affetto non devi mai scriverle. Sono una totale fregatura e ti spiego anche perché:
La prima cosa che l'essere umano ha capito non appena accesa internet, è stata quella che tramite essa poteva dire di essere chi in realtà non è...
E così abbiamo una moltitudine di persone che:
Dice di essere bella...
Dice di essere ricca...
E conseguentemente dice di essere famosa e/o importante !
Quindi come hai giustamente detto, venire qui, a dire lei non sa chi sono io ti fa fare la perfetta figura del pallonaro da tastiera.
La prima cosa che l'essere umano ha capito non appena accesa internet, è stata quella che tramite essa poteva dire di essere chi in realtà non è...
E così abbiamo una moltitudine di persone che:
Dice di essere bella...
Dice di essere ricca...
E conseguentemente dice di essere famosa e/o importante ![...]
Senza entrare nel merito che alla fine non mi può fregar di meno di chi è chi qui dentro, ci mancherebbe, concordo, è da quando esiste Internet che bene o male, molti si re-inventano o si migliorano leggermente...niente di nuovo, niente di eclatante...io per non sbagliare vi dico subito che so' abbastanza PORACCIO...niente di speciale...mi tengo basso e campo relativamente felice...
(VERSIONE SOCIAL)
https://i.pinimg.com/236x/21/e0/d8/21e0d8d0bb46a820c8f095bbb78fcc37.jpg
...quanto so' fico...sto sempre a "ramazza"...te credo...c'ho 25 anni, so alto, biondo, c'ho gli occhi azzuri, so pieno de muscoli...c'ho una cifra de soldi, come farei a non ramazza, ma semo seri...e poi so cintura nera de karate, faccio paracadutismo, parlo sette lingue, m'hanno fatto presidente degli Stati Uniti...so diventato PAPA !!! cough....cough...
(VERSIONE VITA REALE)
...amico...hai qualche spiccio, mi si è rotta la macchina, ho lasciato il portafogli a casa in un'altra città e non ho credito per telefonare...se mi lasci il tuo indirizzo poi te li rimando, promesso, Dio di benedica...
https://static.wikia.nocookie.net/simpsons/images/0/09/Dorit_Vs_Bart_%28Cropped%29.gif
:asd: :asd: :asd:
Cromwell
15-10-2024, 10:00
... lei non sa chi sono io...
https://www.youtube.com/watch?v=vqkD5K380Qk
Senza entrare nel merito che alla fine non mi può fregar di meno di chi è chi qui dentro, ci mancherebbe, concordo, è da quando esiste Internet che bene o male, molti si re-inventano o si migliorano leggermente...niente di nuovo, niente di eclatante...io per non sbagliare vi dico subito che so' abbastanza PORACCIO...niente di speciale...mi tengo basso e campo relativamente felice...
(VERSIONE SOCIAL)
https://i.pinimg.com/236x/21/e0/d8/21e0d8d0bb46a820c8f095bbb78fcc37.jpg
...quanto so' fico...sto sempre a "ramazza"...te credo...c'ho 25 anni, so alto, biondo, c'ho gli occhi azzuri, so piedo de muscoli...c'ho una cifra de soldi, come farei a non ramazza, ma semo seri...e poi so cintura nera de karate, faccio paracadutismo, parlo sette lingue, m'hanno fatto presidente degli Stati Uniti...so diventato PAPA !!! cough....cough...
(VERSIONE VITA REALE)
...amico...hai qualche spiccio, mi si è rotta la macchina, ho lasciato il portafogli a casa in un'altra città e non ho credito per telefonare...se mi lasci il tuo indirizzo poi te li rimando, promesso, Dio di benedica...
https://static.wikia.nocookie.net/simpsons/images/0/09/Dorit_Vs_Bart_%28Cropped%29.gif
:asd: :asd: :asd:
Ma scusa... mi ricordo male che facevi qualcosa tipo sistemista o programmatore da casa?!?
Fai l'umile proprio te che potresti fare il grosso facilmente?!?!
Poi se mi ricordo male taccio ma mi pareva proprio una cosa del genere.
gd350turbo
15-10-2024, 10:06
https://www.youtube.com/watch?v=vqkD5K380Qk
https://www.youtube.com/watch?v=pkFiolEfP44
Ma scusa... mi ricordo male che facevi qualcosa tipo sistemista o programmatore da casa?!?
Fai l'umile proprio te che potresti fare il grosso facilmente?!?!
Poi se mi ricordo male taccio ma mi pareva proprio una cosa del genere.
Sistemista...e si lavoro anche da casa, quando posso.
Ma non sono assolutamente NIENTE DI SPECIALE, faccio questo lavoro come centinaia, anzi migliaia d'altri...non faccio fatica ad ammettere che il mio collega di stanza, ad esempio, è molto più bravo e preparato del sottoscritto, anche se abbiamo "punti di forza" e specializzazioni diverse. Io ad esempio, a differenza sua, se occorre (e a volte può servire) posso saldare, smontare un notebook (altra operazioni che non sarà difficilissima ma va saputa fare, e la faccio da quando ancora non c'erano i tutorial su youtube)...ecco io ho una formazione più pratica e da autodidatta...serviamo entrambi, entrambi siamo utili, ma l'ho sempre detto, il giorno che automatizzano tutto con le intelligenze artificiali, (io) temo di avere poche speranze di non essere rimpiazzato...ho questa percezione...giusta o sbagliata che sia....!
Sistemista...e si lavoro anche da casa, quando posso.
Ma non sono assolutamente NIENTE DI SPECIALE, faccio questo lavoro come centinaia, anzi migliaia d'altri...non faccio fatica ad ammettere che il mio collega di stanza, ad esempio, è molto più bravo e preparato del sottoscritto, anche se abbiamo punti di forza diversi. Io ad esempio a differenza sua, se occorre (e a volte può servire) posso saldare, smontare un notebook (altra operazioni che non sarà difficilissima ma va saputa fare, e la faccio da quando ancora non c'erano i tutorial su youtube)...ecco io ho una formazione più pratica e da autodidatta...serviamo entrambi, entrambi siamo utili, ma l'ho sempre detto, il giorno che automatizzano tutto con le intelligenze artificiali, temo di avere poche speranza di non essere rimpiazzato...ho questa percezione...giusta o sbagliata che sia.
Conto sul fatto che creerai una IA di tuo pugno in modo da guadagnare dal lavoro della IA.
Ora dato che ti ho dato l'idea per svoltare ricordati quando fai il big money di venire a farti gestire gli investimenti!
Conto sul fatto che creerai una IA di tuo pugno in modo da guadagnare dal lavoro della IA.
Ora dato che ti ho dato l'idea per svoltare ricordati quando fai il big money di venire a farti gestire gli investimenti!
Dovesse arrivare il giorno...e perchè no ? :)
Eh, abbiamo gente che vive per andare in ufficio la mattina e starci fino a sera, perchè li si sente qualcuno mentre fuori è meno della "merdaccia di fantozzi"...
Ti ricorda qualcuno?
Assolutamente no.
Stavamo facendo vita sociale :ciapet:
Felicitazioni.
So che è una cosa totalmente OT ma da "anziano" (anagraficamente) del forum mi sento di scriverla.
Queste cose e te lo dico con affetto non devi mai scriverle. Sono una totale fregatura e ti spiego anche perché:
Ammesso che tu sia veramente qualcuno e ovviamente non vuoi scriverlo pubblicamente altrimenti l'avresti detto ci prendi di bischero perché hai lanciato il sasso e poi sei costretto a nascondere la mano. Se invece sei nella posizione di poterlo scrivere pubblicamente tanto vale farlo senza queste frasi misteriose che finiscono solo per screditarti.
Alla fine scrivendo una frase del genere finisce che che tu sia o meno qualcuno il grosso di chi ti legge penserà che semplicemente sei venuto a fare il grosso e che son tutte cazzate. Non ti porta niente in termini di argomentazione e ti scredita totalmente.
Ora non dico ovviamente di scrivere nome e cognome ci mancherebbe ma se hai un ruolo e vuoi argomentare come è giusto che sia per chi ha esperienza di quello che puoi dire senza mai creare questa sorta di frasi in cui dici ma non dici niente.
Ad esempio molti qua sanno che io mi occupo di portafogli di investimento e credito per grandi gruppi. Non ho scritto chissà che per cui la mia privacy sia in pericolo ma abbastanza da far capire che è qualcosa di concreto.
Sia chiaro puoi bellamente dirmi di farmi gli affari miei... questo vuol essere un consiglio e niente di più però mi sono sentito di dartelo perché possiamo avere opinioni diverse ma ti rispetto come interlocutore e mi scoccia se "inciampi" (passami il termine) in una bischerata come la frase sopra.
Apprezzo il tuo consiglio e preoccupazione, ma sono ben conscio di ciò che scrivo. Non ho nulla da temere in termini di credibilità. La considerazione che si ha delle affermazioni più o meno controverse di qualunque utente cambia ogni volta in base al contesto e alle prove incontrovertibili che si portano a favore delle proprie opinioni.
La libertà di espressione la si esercita in innumerevoli modi, ma è di fondamentale importanza non censurare mai o limitare il proprio pensiero per paura di ciò che gli altri possano pensare. Fare altrimenti significa vivere in base all'idea che gli altri hanno di te, e, francamente, questo non rientra, né mai rientrerà, nei miei canoni relazionali.
Se ho raggiunto gli obiettivi che ho raggiunto è sempre stato grazie a questa mia forma mentis. Ma comprendo che sulla rete è semplice scambiare fischi per fiaschi e accomunarmi alla più becera feccia internauta a cui piace rivestirsi di personalità fittizie.
Ho visitato oltre 30 paesi nel mondo, ho vissuto a lungo in Africa (per ragioni lavorative), e ho contribuito in modo non triviale al benessere di molte persone. Il mio campo operativo include primariamente sviluppo tecnologico, ma si occupa anche di alfabetizzazione, intrattenimento, letteratura, e sicurezza.
C'è una forte possibilità che abbiate già sentito parlare di me.
Ad ogni modo, non mi piace vantarmi (checché se ne dica) e non sono poi così "spiritualmente irraggiungibile". Certo, ho le mie idee, ma sono pur sempre una persona come voi, forse con l'unica differenza che nel mio animo vige un'inviolabile regola di auto-preservazione, in barba alle opinioni altrui. Se mi compiaccio di essere quello che sono è perché me lo sono guadagnato a fronte di immani sacrifici. Non scenderò mai a compromessi fingendo umiltà. È una forma di profondo rispetto nei confronti del me passato, che si merita ogni singolo barlume d'orgoglio.
Se non vi sta bene, ve ne farete una ragione. Io non ne ho bisogno.
La ragione è già dalla mia parte.
La prima cosa che l'essere umano ha capito non appena accesa internet, è stata quella che tramite essa poteva dire di essere chi in realtà non è...
E così abbiamo una moltitudine di persone che:
Dice di essere bella...
Dice di essere ricca...
E conseguentemente dice di essere famosa e/o importante !
Quindi come hai giustamente detto, venire qui, a dire lei non sa chi sono io ti fa fare la perfetta figura del pallonaro da tastiera.
Come ho già detto, ne sono pienamente a conoscenza, ma non è un mio problema. L'unica persona la cui opinione è d'importanza fondamentale per la mia stabilità psichica... beh, attualmente occupa il 100% dello spazio in cui si trova la totalità delle mie cellule viventi.
Apprezzo il tuo consiglio e preoccupazione, ma sono ben conscio di ciò che scrivo. Non ho nulla da temere in termini di credibilità. La considerazione che si ha delle affermazioni più o meno controverse di qualunque utente cambia ogni volta in base al contesto e alle prove incontrovertibili che si portano a favore delle proprie opinioni.
La libertà di espressione la si esercita in innumerevoli modi, ma è di fondamentale importanza non censurare mai o limitare il proprio pensiero per paura di ciò che gli altri possano pensare. Fare altrimenti significa vivere in base all'idea che gli altri hanno di te, e, francamente, questo non rientra, né mai rientrerà, nei miei canoni relazionali.
Se ho raggiunto gli obiettivi che ho raggiunto è sempre stato grazie a questa mia forma mentis. Ma comprendo che sulla rete è semplice scambiare fischi per fiaschi e accomunarmi alla più becera feccia internauta a cui piace rivestirsi di personalità fittizie.
Ho visitato oltre 30 paesi nel mondo, ho vissuto a lungo in Africa (per ragioni lavorative), e ho contribuito in modo non triviale al benessere di molte persone. Il mio campo operativo include primariamente sviluppo tecnologico, ma si occupa anche di alfabetizzazione, intrattenimento, letteratura, e sicurezza.
C'è una forte possibilità che abbiate già sentito parlare di me.
Ad ogni modo, non mi piace vantarmi (checché se ne dica) e non sono poi così "spiritualmente irraggiungibile". Certo, ho le mie idee, ma sono pur sempre una persona come voi, forse con l'unica differenza che nel mio animo vige un'inviolabile regola di auto-preservazione, in barba alle opinioni altrui. Se mi compiaccio di essere quello che sono è perché me lo sono guadagnato a fronte di immani sacrifici. Non scenderò mai a compromessi fingendo umiltà. È una forma di profondo rispetto nei confronti del me passato, che si merita ogni singolo barlume d'orgoglio.
Se non vi sta bene, ve ne farete una ragione. Io non ne ho bisogno.
La ragione è già dalla mia parte.
A questo punto scusa ma scrivi qualcosa di più anche solo per farci capire il contesto lavorativo o di cosa ti occupi. Non pretendo che tu dica troppo sia chiaro, la tua privacy è sacrosanta ma almeno farci capire di che tipo di lavoro si tratta. Ho letto la descrizione che hai fatto ma è talmente ampia che sinceramente non riesco, limite mio sia chiaro, a individuare un ambito lavorativo che vada dallo sviluppo tecnologico all'alfabetizzazione. Così su due piedi (oh non ti offendere eh...) mi verrebbe in mente che sei una carica religiosa tipo un Vescovo e che ti occupi di missioni in Africa però ecco mi pare assurdo tirare a indovinare così a cazzo e anche poco rispettoso nei tuoi confronti.
Tra l'altro non ritengo che sia questione di vantarsi o meno anzi... io penso che anche il forum possa far parte di una rete di conoscenze che possono sempre tornare utili. Per esempio io con alcuni utenti molto più preparati di me dal punto di vista ingegneristico e meccanico ho ricevuto consigli per delle modifiche all'auto e son stati ottimi consigli quindi capire che competenze hai senza entrare troppo nella privacy secondo me è utile poi ovviamente vedi tu quello che vuoi/puoi dire.
Anche perché di personaggi di cui in generale si sia sentito parlare non è che ce ne siano poi così tanti e francamente io penso che avere almeno un'idea del lavoro che fai cambierebbe molto il modo in cui possiamo interpretare le tue opinioni.
Detto ciò secondo me sei un pochetto troppo sulla difensiva nel senso che hai inanellato dei post che ovviamente è nel tuo libero diritto fare e nessuno te lo può impedire ma che ribadiscono non ti portano da nessuna parte. Ribadisco che mi dai l'idea di essere una persona colta, magari con opinioni forti ma con cui si può ragionare solo che per qualche motivo stai difendendo un punto che per me non gioca a tuo favore.
gd350turbo
15-10-2024, 10:46
C'è una forte possibilità che abbiate già sentito parlare di me.
come MO42 no.
dato che su questo sito e non solo, chiunque, può scrivere questo, la valenza di quanto scritto dalla totalità delle tue cellule viventi, ha valenza pari a quella di qualsiasi altro.
come MO42 no.
dato che su questo sito e non solo, chiunque, può scrivere questo, la valenza di quanto scritto dalla totalità delle tue cellule viventi, ha valenza pari a quella di qualsiasi altro.
Io ho varie teorie:
1) Mo42 Chemical? Poco probabile essendo una società americana e non mi pare abbiano interessi in Africa.
2) Mo42 è una sigla relativa all'università di Modena e Reggio Emilia ma anche lì non vedo grandi connessioni con l'Africa e soprattutto niente che renda noti alla massa.
3) Forse il più probabile è che si riferisca al molibdeno che è il 42mo elemento e quindi a qualcosa di minerario? Ma a quel punto che c'entra con l'alfabetizzazione e la tecnologia?
Poi ci sono altri prodotti o aziende che richiamano Mo42 ma tutta roba ancor meno sensata quindi boh...
Se MO42 è veramente qualcuno di noto e per assurdo decidesse di svelarsi, cosa cambierebbe nella discussione?
Chi aveva opinioni diverse dalle sue cambierebbe opinione per una sorta di riverenza ?
gd350turbo
15-10-2024, 11:10
Se MO42 è veramente qualcuno di noto e per assurdo decidesse di svelarsi, cosa cambierebbe nella discussione?
Sapere che ci dice di essere è chi dice di essere.
Chi aveva opinioni diverse dalle sue cambierebbe opinione per una sorta di riverenza ?
Ma assolutamente no.
Potrebbe essere Sergio Mattarella e la mia opinione rimarrebbe quella.
TheDarkAngel
15-10-2024, 11:13
Basterebbe controllare i suoi vecchi post, la genesi dell'account, gli anni silenti e le informazioni sparse qua e là.
Se ne abbiamo già sentito parlare è probabilmente dovuto ad un internamento negli anni dove non ha postato, è sicuramente l'ipotesi più plausibile.
Se MO42 è veramente qualcuno di noto e per assurdo decidesse di svelarsi, cosa cambierebbe nella discussione?
Tutto o niente... dipende. Per esempio se parliamo di televisione e dovesse venire fuori che (faccio un esempio assurdo sia chiaro è solo per semplicità) che io sono Piersilvio a quel punto la mia opinione avrebbe un peso diverso essendo a capo di uno dei maggiori gruppi europei.
Allo stesso modo potrei essere sempre Piersilvio ma parliamo di fusione nucleare e quindi il fatto che sia un famoso non cambierebbe il peso della mia opinione.
Quindi chi siamo ha una sua importanza nel dare peso o meno all'opinione che esprimiamo.
Chi aveva opinioni diverse dalle sue cambierebbe opinione per una sorta di riverenza ?
In certi casi sì, in altri no. Ripeto dipende da che peso ha.
Ti faccio un altro esempio allora... se te scrivi che ultimamente hai un problema X e io ti dico che secondo me dipende dallo stomaco. Probabilmente mi darai poco peso. Se poi invece dovesse uscire che sono primario di gastroenterologia ci sta che a quel punto rileggi quello che ho scritto e gli dai un peso diverso.
Ribadisco quindi che dipende da chi è e che ruolo ha e quanto sia dimostrabile.
Basterebbe controllare i suoi vecchi post, la genesi dell'account, gli anni silenti e le informazioni sparse qua e là.
Se ne abbiamo già sentito parlare è probabilmente dovuto ad un internamento negli anni dove non ha postato, è sicuramente l'ipotesi più plausibile.
Sono curioso sia chiaro ma così diventa un lavoro... va bene che non è un account vecchissimo ma mettersi a ricontrollare tutti i post fin dalla genesi alla ricerca di indizi è veramente uno sbattimento spropositato.
TheDarkAngel
15-10-2024, 11:20
Sono curioso sia chiaro ma così diventa un lavoro... va bene che non è un account vecchissimo ma mettersi a ricontrollare tutti i post fin dalla genesi alla ricerca di indizi è veramente uno sbattimento spropositato.
Ma no, bastano le ultime pagine. Ha una genesi curiosa, poi smette nel 2015 e torna nel 2023, non impieghi più di 3 o 4minuti, meno del tempo solito a leggere i suoi post dove infesta tutti i 3d sullo smartworking.
Scopri anche che lavorava nell'ambito dei "backup" :asd:
Scopri anche che lavorava nell'ambito dei "backup"
Se è per quello anch'io...o meglio tento con tutte le mie forze...di far capire a colleghi e clienti che le cartelle condivise in rete per salvare dati non si mettono per bellezza...son backuppate e sicure, ma no, loro devono salvare, in barba ad ogni regolamento aziendale, 186GB nel desktop e 23GB nel cestino da ricontrollare ! :asd:
p.s. vediamo se sei bravo per davvero...da dove ho ricavato l'immagine del mio avatar ... ok è il simbolo di Saturno...ma da dove viene questa in particolare ?
NON VALE CERCARE CON GOOGLE ! :read:
TheDarkAngel
15-10-2024, 11:31
Se è per quello anch'io...o meglio tento con tutte le mie forze...di far capire a colleghi e clienti che le cartelle condivise in rete per salvare dati non si mettono per bellezza...son backuppate e sicure, ma no, loro devono salvare, in barba ad ogni regolamento aziendale, 186GB nel desktop e 23GB nel cestino da ricontrollare ! :asd:
p.s. vediamo se sei bravo per davvero...da dove ho ricavato l'immagine del mio avatar ... ok è il simbolo di Saturno...ma da dove viene questa in particolare ?
NON VALE CERCARE CON GOOGLE ! :read:
Se non posso usare la metologia classica di ricerca, mi arrendo, a prima vista non mi viene in mente :D
Poi io non faccio il backuppista, faccio il sappista :stordita:
Se non posso usare la metologia classica di ricerca, mi arrendo, a prima vista non mi viene in mente :D
Poi io non faccio il backuppista, faccio il sappista :stordita:
...profonda stima fratello, posso solo immaginare e ti sono vicino...:vicini:
TheDarkAngel
15-10-2024, 11:35
...profonda stima fratello, posso solo immaginare e ti sono vicino...:vicini:
Lato sistemistico :D non faccio l'abappista
Lato sistemistico :D non faccio l'abappista
Ci sei finito per scelta o per caso...? Io ad esempio avevo il sogno di aprire un baretto in Giamaica...o diventare il custode di un cimitero (con annessa abitazione passata dal comune) poi le cose sono andate diversamente...:fagiano:
TheDarkAngel
15-10-2024, 11:49
Ci sei finito per scelta o per caso...? Io ad esempio avevo il sogno di aprire un baretto in Giamaica...o diventare il custode di un cimitero (con annessa abitazione passata dal comune) poi le cose sono andate diversamente...:fagiano:
... per scelta casuale ... :asd:
Se MO42 è veramente qualcuno di noto e per assurdo decidesse di svelarsi, cosa cambierebbe nella discussione?
Chi aveva opinioni diverse dalle sue cambierebbe opinione per una sorta di riverenza ?
Oppure il solito troll da sezione news con qualche spiccata vena
interpretativa? :boh:
Se non posso usare la metologia classica di ricerca, mi arrendo, a prima vista non mi viene in mente :D
Poi io non faccio il backuppista, faccio il sappista :stordita:
buon AUFNR e buon VORNR a lei :D :D
buon AUFNR e buon VORNR a lei :D :D
Tu invece che fai ?
Non ti presenti ? Non dichiari il tuo stato ??? :Prrr:
Se non ricordo male progettavi un reattore atomico di nuova generazione con workstation(s) dotate di 256gb di ram, SLI di RTX 4090 e "guanto magico" ! :asd:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a1/Power_Glove.jpg
Tu invece che fai ?
Non ti presenti ? Non dichiari il tuo stato ??? :Prrr:
Se non ricordo male progettavi un reattore atomico di nuova generazione con workstation(s) dotate di 256gb di ram, SLI di RTX 4090 e "guanto magico" ! :asd:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/a1/Power_Glove.jpg
quasi corretto ma niente sli di 4090 le ho separate su un paio di vm sfruttando il pci ex pass through oltre a giochicchiare un pò con il vision pro e altri amenicoli vari (questo di solito adesso sono alle prese con una uart che non ne vuole sapere di comunicare con una rs 232 :D :D
quasi corretto ma niente sli di 4090 le ho separate su un paio di vm sfruttando il pci ex pass through oltre a giochicchiare un pò con il vision pro e altri amenicoli vari (questo di solito adesso sono alle prese con una uart che non ne vuole sapere di comunicare con una rs 232 :D :D
Auguri anzi, in bocca al lupo...l'ultima volta che tribolato con qualcosa del genere, anni fa, da un cliente, si trattava se non ricordo male di una macchina da taglio laser dell'anteguerra...fu una lotta senza quartiere nel virtualizzare sistema operativo, porta e azzeccare i giusti parametri della stessa... :muro: :muro: :muro:
Oppure il solito troll da sezione news con qualche spiccata vena
interpretativa? :boh:
:zzz:
RGBspeed
15-10-2024, 16:36
Sgommeto che -lei non sa chi sono io- è la occhialuta lettrice dalla pelle d'ebano che potete ammirare in questo video:
https://music.youtube.com/watch?v=FTQbiNvZqaY&list=RDCLAK5uy_lzsHknmo26P5nkGiogVYHmdZPwreFtwwg
Se non volete cliccare perché avete paura di prender la malaria si tratta del video di Africa dei Toto.
Ci sta l'africa, ci sono i libri --> CULtura
La cansone piuttosto famosa.
Scommetto una briciola di pane che è proprio lei. Lo si capisce da come scrive che à letto tante libbre di libri.
Forse era schiavista e potete capire la sua tendenza a ripudiare lo smartworking.
Sgommeto che -lei non sa chi sono io- è la occhialuta lettrice dalla pelle d'ebano che potete ammirare in questo video:
https://music.youtube.com/watch?v=FTQbiNvZqaY&list=RDCLAK5uy_lzsHknmo26P5nkGiogVYHmdZPwreFtwwg
Se non volete cliccare perché avete paura di prender la malaria si tratta del video di Africa dei Toto.
Ci sta l'africa, ci sono i libri --> CULtura
La cansone piuttosto famosa.
Scommetto una briciola di pane che è proprio lei. Lo si capisce da come scrive che à letto tante libbre di libri.
Forse era schiavista e potete capire la sua tendenza a ripudiare lo smartworking.
Non avrei mai pensato che un semplice commento avrebbe potuto provocarmi tanto ribrezzo.
Che schifo! Complimenti!
P.S.: Da quando, esattamente, tali illazioni sono concesse dal regolamento del forum? L'ultima frase in particolare, per quanto mi riguarda, sarebbe da ban immediato.
gd350turbo
15-10-2024, 17:40
bè dire che chi fa smartworking perchè si trova bene a lavorare così è da disagio mentale, non credo che sia tanto meglio...
bè dire che chi fa smartworking perchè si trova bene a lavorare così è da disagio mentale, non credo che sia tanto meglio...
Stai davvero paragonando una disamina contestualizzata all'argomento principale dell'articolo in questione... a quello che sembra uno sproloquio alcolico a base di razzismo e ambigua ilarità?
Inoltre, non credo che nel regolamento sia presente una voce che vieti di affermare che chi ha grosse difficoltà nel lasciare un posto di lavoro in smart-working per ritornare (laddove fosse possibile) in presenza possa soffrire di problemi relazionali, questi ultimi potenzialmente legati a disagi mentali (come la volontà di auto-isolamento e il rifiuto al confronto umano sembrano suggerire).
È un'analisi impersonale, non un insulto o un attacco ad personam.
La similitudine che porti agli atti è incongruente e altamente capziosa.
Therinai
15-10-2024, 20:16
Ragà ma Mo42 è il Giannini di Repubblica :D
Ma veramente il discorso della serie "non sapete chi sono io", condito da generici dettagli su non meglio precisate esperienze in Africa, è da poveracci.
Lo sapete chi sono io? vi do un indizio: conoscendomi di persona conoscereste lo stesso cazzone che scrive sul furum :asd:
Ragà ma Mo42 è il Giannini di Repubblica :D
No, giammai.
Ma veramente il discorso della serie "non sapete chi sono io", condito da generici dettagli su non meglio precisate esperienze in Africa, è da poveracci.
Mi è stato chiesto e ho risposto. Avevo già parlato della mia esperienza in Africa in passato, e non mi andava di approfondire oltre.
Il discorso "non sapete chi sono io" era auto-riferito. Ciò vuol dire che mi compiacevo dell'idea, non che vi invitavo ad azzardare ipotesi a riguardo. Non mi interessa minimamente che voi sappiate della mia vera identità. È proprio quello il bello.
Lo sapete chi sono io? vi do un indizio: conoscendomi di persona conoscereste lo stesso cazzone che scrive sul furum :asd:
Non ne dubito.
gd350turbo
16-10-2024, 05:13
La similitudine che porti agli atti è incongruente e altamente capziosa.
eh... cerco di adeguarmi... :ciapet:
randorama
16-10-2024, 08:14
Eh magari... come si diceva in un altro post il problema è che il 90% dell'umanità è fatto di beoti q
e ovviamente tu fai parte del 10% sano.
eh... cerco di adeguarmi... :ciapet:
Come ribattuta è abbastanza scadente.
E ti spiego anche il perché:
1. Ammette che la tua similitudine era effettivamente incongruente e capziosa, invalidandola e rendendola nient'altro che uno spreco di risorse computazionali;
2. Non specifica a cosa e a chi ti stessi adeguando, in quanto manca di riferimenti diretti, facendola così passare per un generico "qui son tutti fessi tranne me" (affermazione che appare alquanto improbabile data l'efficacia della stessa);
3. La faccina animata al termine della tuo commento riconduce il discorso su di un livello più basso di quello a cui voleva contribuire (il problema non è tanto la faccina, ma le natiche che mostra).
Che dire...? Missione fallita con successo? :mano:
Penso sia arrivato il momento di concludere questa escursione tematica e riportare il focus sull'argomento principale del thread (se avete altro da aggiungere... otherwise, let's move on).
gd350turbo
16-10-2024, 11:18
Penso sia arrivato il momento di concludere questa escursione tematica e riportare il focus sull'argomento principale del thread (se avete altro da aggiungere... otherwise, let's move on).
Ecco questo si che sarebbe uno spreco di risorse computazionali...
Ecco questo si che sarebbe uno spreco di risorse computazionali...
Voler avere sempre l'ultima parola spesso è un automatismo riflesso dietro al quale si cela insicurezza, il non sentirsi autorevoli.
Certo, rinunciare ad avere l’ultima parola può comportare una sensazione di sconfitta, di inferiorità, ma se si esce dall'idea del confronto e del dibattito intesi come un ring su cui si gioca il proprio valore, allora si approda alla bellezza del vero scambio, del dialogo fecondo.
Non bisogna dunque imporre "l'ultima parola" e pretendere di avere più ragione dell'altro, ma ascoltare, proporre, associare, ed estrarre nuovi spunti di dialogo.
Mentre tu cosa hai fatto? Hai reiterato un discorso già concluso, non arricchendo, bensì impoverendo ulteriormente i suoi scarni contenuti con un uscita che potevi risparmiarti (e risparmiarci).
E prima che tu lo pensi, voglio precisare che tutto ciò che hai appena letto non è stato un ennesimo spreco di risorse computazionali, in quanto in esso (a differenza dei tuoi estemporanei commenti) giace la speranza che chiunque lo legga potrà incorporarlo nel proprio bagaglio culturale e uscirne una persona migliore. Tu incluso.
gd350turbo
16-10-2024, 12:59
E prima che tu lo pensi, voglio precisare che tutto ciò che hai appena letto non è stato un ennesimo spreco di risorse computazionali, in quanto in esso (a differenza dei tuoi estemporanei commenti) giace la speranza che chiunque lo legga potrà incorporarlo nel proprio bagaglio culturale e uscirne una persona migliore. Tu incluso.
In un contesto educativo complesso e articolato, è fondamentale adottare un approccio metodologico che integri la teoria dell'apprendimento con pratiche pedagogiche innovative, favorendo così l'acquisizione di competenze critiche e analitiche attraverso l'uso di strategie didattiche diversificate, in grado di stimolare la curiosità intellettuale e promuovere un ambiente di apprendimento collaborativo e inclusivo, dove ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale e sviluppare una comprensione profonda delle discipline trattate.
:read:
In un contesto educativo complesso e articolato, è fondamentale adottare un approccio metodologico che integri la teoria dell'apprendimento con pratiche pedagogiche innovative, favorendo così l'acquisizione di competenze critiche e analitiche attraverso l'uso di strategie didattiche diversificate, in grado di stimolare la curiosità intellettuale e promuovere un ambiente di apprendimento collaborativo e inclusivo, dove ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale e sviluppare una comprensione profonda delle discipline trattate.
:read:
Non siamo in un contesto educativo, e questo è solo un testo generato con ChatGPT.
Ti stai rendendo ridicolo.
gd350turbo
16-10-2024, 14:00
Perché questa conversazione non te non lo è?
Ma non mi diverte più...
Ciao
Perché questa conversazione non te non lo è?
Suppongo intendessi "con te", e no, non lo è (e nessuna lo è mai stata).
Pensa un po', c'è chi quello che fa ChatGPT riesce a farlo da anni e anni prima che OpenAI esistesse, e senza l'aiuto di un prompt. Ed è gente talmente in gamba che ha persino ricevuto premi e riconoscimenti a riguardo.
Incredibile, vero?
Perché questa conversazione non te non lo è?
Ma non mi diverte più...
Ciao
Aggiungo e aggiorno per allinearmi con la tua ultima modifica.
Non mi diverte più, dici? Quindi confermi che le tue intenzioni erano solo turlupinare e non contribuire al discorso? È un'affermazione molto grave da fare in ottica delle tue prossime interazioni.
Ne terrò conto, non temere. ;)
Saved_ita
16-10-2024, 14:46
Mo42 da quanto ho capito rientra nella casistica dei sessantenni di cui parlavo a inizio discussione, ha una sua esperienza, in un contesto specifico, e non gli viene neanche il dubbio che in altri contesti le cose potrebbero funzionare diversamente.
Poi è convinto che di persona ci sia un relazionamento che viene a mancare con il contatot indiretto (call su teams per dire), ma ciò è vero a metà, è vero che la mancanza di contatto diretto mina in qualche misura il relazionamento, è vero che parlando di persona con i colleghi non bestemi e non girovaghi per caso in pigiama, ma è anche vero che nel contesto professionale medio è del tutto normale ignorare completamente le relazioni umane pure trovandosi in mezzo ad altri umani, e non è una cosa rara da hikikomori, è quello che fa l'impiegato medio: interagisce di persona con i colleghi per 8 ore al giorno ma non attribuisce ad essi nessun valore.
E lascia intendere che non considera la questione produttività un tema primario, peccato che quando si parla di lavoro lo è.
Come dicevo: certa gente è meglio escluderla dall'attività produttiva.
Non siamo più negli anni 80, e anzi ora ci troviamo a pagare un distacco rispetto ad altri Paesi, generato nel passato, per certi versi disastroso.
Nel contesto in cui lavoro io lavorare fisso in ufficio significherebbe semplicemente chiudere, ovviamente non lo facciamo, e anzi stiamo dando parecchio filo da torcere a francesi, tedeschi, statunitensi.
E si, faccio le call in pigiama e mi bevo pure una birra se mi va :asd:
Il fatto che sia una persona fuori dal mondo, non risponda sui temi (banalmente il tema produttività non sa manco cosa sia), che sia ottenebrato da preconcetti figli dell'ignoranza della materia (tipo che se scrivo su una chat non sto avendo un rapporto sociale/umano) e come ciliegina sulla torta tira fuori il "lei non sa chi sono io" lo qualificano ampiamente per quello che è: un troll ultrasessantenne, c'è poco da girarci attorno.
Ma poi ste cose le dice a uno che:
- per "soli" 7 anni ha frequentato l'attuale compagna con cui convivo giocandoci/chattandoci assieme
- mio fratello ha conosciuto e frequentato la propria compagna giocandoci assieme e ora hanno pure due figli
- ogni giorno andavo in ufficio per fare call con colleghi che erano a oltre 1000km di distanza (anche loro in ufficio... )
Il fatto che sia una persona fuori dal mondo, non risponda sui temi (banalmente il tema produttività non sa manco cosa sia), che sia ottenebrato da preconcetti figli dell'ignoranza della materia (tipo che se scrivo su una chat non sto avendo un rapporto sociale/umano) e come ciliegina sulla torta tira fuori il "lei non sa chi sono io" lo qualificano ampiamente per quello che è: un troll ultrasessantenne, c'è poco da girarci attorno.
Guarda, non ne hai azzeccata una. :D
Ma poi ste cose le dice a uno che:
- per "soli" 7 anni ha frequentato l'attuale compagna con cui convivo giocandoci/chattandoci assieme
- mio fratello ha conosciuto e frequentato la propria compagna giocandoci assieme e ora hanno pure due figli
Ah, compagna per entrambi...
Capisco, così non serve neanche il divorzio. E bè, giustamente, se è gente che considera il conoscersi giocando online alla stregua di un vero incontro... è anche plausibile che esca un gioco nuovo e si incontri un personaggio, pardon... una "persona" di livello più alto. :stordita:
Che declino sociale...
Ma non vi nego che da quassù è una situazione antropologica molto interessante da osservare. ;)
randorama
16-10-2024, 15:50
scusate, ma giannini è quel cialtrone di "circo massimo"?
penso sia uno dei pochi individui per cui l'argomento ad hominem non costituisca fallacia.
Saved_ita
16-10-2024, 15:54
Guarda, non ne hai azzeccata una. :D
No infatti le ho azzeccate TUTTE.. ma poi, tu non sai chi sono io!!! :sofico: :sofico: :sofico:
Saved_ita
16-10-2024, 15:57
scusate, ma giannini è quel cialtrone di "circo massimo"?
penso sia uno dei pochi individui per cui l'argomento ad hominem non costituisca fallacia.
E' quello lì, che per l'occasione ha preso un abbaio gigantesco ma di sicuro ho visto di peggio sia in tv che negli altri sistemi d'informazione, banalmente abbiamo qui sul forum "tu non sai chi sono io" che, ai deliri di Giannini, ha aggiunto una serie di cappellate (evidentemente pensando che fare il troll sia un mestiere... e rimane a fare il troll fino a tardi perchè deve socializzare)
No infatti le ho azzeccate TUTTE.. ma poi, tu non sai chi sono io!!! :sofico: :sofico: :sofico:
Uno che scrive "preso un abbaio".
https://media1.tenor.com/m/5iXomuvuRQ4AAAAC/drop-the-mic-obama-mic-drop.gif
[...] banalmente abbiamo qui sul forum "tu non sai chi sono io" che, ai deliri di Giannini [...]
Devo ammettere che il "tu non sai chi sono io" è un ottimo metodo per "separare la pula dal grano". Infatti ci sono coloro che dicono "a me non frega nulla di chi tu sia" e valutano ogni mio commento contestualizzandolo all'argomento discusso (una stretta di mano e un abbraccio), e poi ci sono quelli che ci tengono a sottolineare quanto disagio provochi loro il "non sapere chi io sia", manco soffrissero di un inguaribile complesso d'inferiorità che li spinge a rassicurare continuamente il loro ego per non farlo sentire intellettualmente minacciato.
Saved_ita
16-10-2024, 17:26
Devo ammettere che il "tu non sai chi sono io" è un ottimo metodo per "separare la pula dal grano". Infatti ci sono coloro che dicono "a me non frega nulla di chi tu sia" e valutano ogni mio commento contestualizzandolo all'argomento discusso (una stretta di mano e un abbraccio), e poi ci sono quelli che ci tengono a sottolineare quanto disagio provochi loro il "non sapere chi io sia", manco soffrissero di un inguaribile complesso d'inferiorità che li spinge a rassicurare continuamente il loro ego per non farlo sentire intellettualmente minacciato.
Tu non sai chi sono io :sofico: :sofico: :sofico:
Tu non sai chi sono io :sofico: :sofico: :sofico:
Sempre quello dell'abbaio.
https://media1.tenor.com/m/eVZ_uOSR7JsAAAAC/sick-burn.gif
randorama
17-10-2024, 08:18
E' quello lì, che per l'occasione ha preso un abbaio gigantesco ma di sicuro ho visto di peggio sia in tv che negli altri sistemi d'informazione, banalmente abbiamo qui sul forum "tu non sai chi sono io" che, ai deliri di Giannini, ha aggiunto una serie di cappellate (evidentemente pensando che fare il troll sia un mestiere... e rimane a fare il troll fino a tardi perchè deve socializzare)
ma, nelle beghe di questo thread non ci entro... mi basta solo ribadire che [CUT] a cui qualcuno, purtroppo, ha messo davanti una macchina da scrivere.
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