View Full Version : Corsair molla la certificazione 80 PLUS per gli alimentatori e punta su Cybenetics
Redazione di Hardware Upg
07-08-2024, 14:51
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/periferiche/corsair-molla-la-certificazione-80-plus-per-gli-alimentatori-e-punta-su-cybenetics_129636.html
Corsair ha scelto di dire addio alla certificazione 80 PLUS per gli alimentatori. La casa statunitense ha optato per le certificazioni di Cybenetics, più stringenti, precise e complete: oltre all'efficienza viene valutata anche la rumorosità.
Click sul link per visualizzare la notizia.
A mio avviso non cambia assolutamente un bel nulla...
Per un'alimentatore stabilizzato come quelli dei PC (ma altrettanto vale per qualsiasi alimentatore stabilizzato) l'unica caratteristica che ne decreta la bontà è il fattore di potenza (noto come "coseno di fi" agli elettrotecnici / elettronici).
Spiegato in un modo elementare e comprensibile a chiunque, diciamo che la potenza elettrica all'ingresso di un alimentatore non viene trasferita totalmente all'uscita che risulta sempre e comunque inferiore e su questo c'è da dire che le leggi fisiche impongono dei limiti in tal senso ovvero che è impossibile trasferire integralmente all'uscita tutta la potenza d'ingresso.
Detta in parole povere qualsiasi alimentatore stabilizzato consuma più energia elettrica di quella effettivamente utilizzata dal carico in uscita
Se dunque indichiamo con Pi la potenza in ingresso e con Pu la potenza in uscita di un alimentatore il rapporto Pu/Pi è sempre inferiore ad 1 ed è impossibile ottenere tale rapporto maggiore o uguale ad 1; tale rapporto è proprio il fattore di potenza.
Dunque la bontà di un alimentatore è intrinsecamente stimata con il fattore di potenza
Nelle specifiche 80 Plus i fattori di potenza sono espressi in percentuali delle potenze in ingresso:
80 Plus di base 80%
80 Plus Bronze 85%
80 Plus Silver 88%
80 Plus Gold 90%
80 Plus Platinum 95%
Dunque i migliori alimentatori sono quelli che soddisfano le specifiche 80 Plus Platinum che del resto sono i più costosi
Che non cambi nulla adottare altre specifiche lo sostiene il fatto che gli alimentatori stabilizzati dal punto di vista circuitale non hanno subito nessuna evoluzione negli anni, è sempre composto dai seguenti stati a cascata
Trasformatore
Ponte di diodi
Filtro RC
Amplificatore retroazionato
quindi l'unica caratteristica che ne stabilisce la bontà (e quindi il minor consumo di inutile energia elettrica) è unicamente e sempre il fattore di potenza, quindi cambiare specifiche significa cambiare etichettatura dei vari livelli del fattore di potenza, insomma è solo questione di etichettatura ai fini commerciali, elettronicamente la classificazione non può prescindere il fattore di potenza
virtualdj
07-08-2024, 19:45
l'unica caratteristica che ne decreta la bontà è il fattore di potenza (noto come "coseno di fi" agli elettrotecnici / elettronici)
Se dunque indichiamo con Pi la potenza in ingresso e con Pu la potenza in uscita di un alimentatore il rapporto Pu/Pi è sempre inferiore ad 1 ed è impossibile ottenere tale rapporto maggiore o uguale ad 1; tale rapporto è proprio il fattore di potenza.
Quello che scrivi non è il rendimento?
Quello che scrive HW2021 è corretto, ma un alimentatore non è solo il suo rendimento.
Intanto il rendimento varia in funzione del carico e le certificazioni garantiscono anche questo, probabilmente le vecchie si riferivano ad un numero limitato di carichi mentre quelli nuovi danno maggiore certezze; inoltre bisogna tenere conto dei circuiti di protezione da sovratensioni, della stabilità in uscita delle tensioni e correnti, della rumorosità.
Tutto ciò fa sì che i migliori 80 Plus base/bronze siano di gran lunga superiori a certi silver/Gold.
Il rendimento, per quanto importante non è per nulla sufficiente a classificare un buon alimentatore, da qui le certificazioni che aiutano l'utente che non sa e non può interpretare tutti i parametri tecnici.
Si penso che hw2021 abbia fatto confusione.
Il cos fi è lo sfasamento tra tensione e corrente provocato dal passaggio di questa in un carico non puramente resistivo alimentato in corrente alternata. È limitato per legge e sistemato da un apposito circuito rifasatore.
Quello che dici tu è il rendimento.
Inoltre la bontà di un alimentatore non si giudica dal cos fi (che interessa praticamente solo al gestore della corrente) ma, oltre al rendimento (che interessa a chi paga la bolletta) ci sono parametri come ripple, stabilità delle tensioni al variare del carico, capacità di erogare corrente su una o più tensioni contemporaneamente, silenziosità, produzione di calore (direttamente connessa anche al rendimento) e magari altro che ora non mi sovviene, tutti parametri che interessano direttamente la capacità del PC di evitare bsod.
Piedone1113
07-08-2024, 22:48
Si penso che hw2021 abbia fatto confusione.
Il cos fi è lo sfasamento tra tensione e corrente provocato dal passaggio di questa in un carico non puramente resistivo alimentato in corrente alternata. È limitato per legge e sistemato da un apposito circuito rifasatore.
Quello che dici tu è il rendimento.
Inoltre la bontà di un alimentatore non si giudica dal cos fi (che interessa praticamente solo al gestore della corrente) ma, oltre al rendimento (che interessa a chi paga la bolletta) ci sono parametri come ripple, stabilità delle tensioni al variare del carico, capacità di erogare corrente su una o più tensioni contemporaneamente, silenziosità, produzione di calore (direttamente connessa anche al rendimento) e magari altro che ora non mi sovviene, tutti parametri che interessano direttamente la capacità del PC di evitare bsod.
Oggi è fondamentale la velocità nel passare da un carico basso ad uno alto senza variare troppo la tensione.
Se fino a pochi anni fa sì passava da 100w a 600w in un decimo di secondo, oggi si passa da 100 a 750w in qualche centesimo di secondi.
Oggi è fondamentale la velocità nel passare da un carico basso ad uno alto senza variare troppo la tensione.
Se fino a pochi anni fa sì passava da 100w a 600w in un decimo di secondo, oggi si passa da 100 a 750w in qualche centesimo di secondi.
Esattamente!
Stabilità in tensione a transitori rapidi di corrente.
Secondo me HW2021 ha in parte ragione ma in parte no.
Se certamente quello che scrive è importante anzi fondamentale quando si parla di un alimentatore per PC c'è anche molto altro.
Ad esempio la rumorosità per me conta eccome perché se devo lavorare già le normali ventole fanno il loro rumore se poi ci mettiamo anche l'alimentatore...
Senza contare che poi ci sono fattori come affidabilità, capacità di filtrare o bloccare eventuali anomalie nell'alimentazione, velocità di adeguarsi al carico.
Per la mia esperienza i Corsair costano... costano uno sproposito ma ne ho alcuni che dopo 10 anni e si parla 10 anni in cui hanno lavorato non in cui son stati spenti ancora sono praticamente perfetti. Quindi sarà un po' da fanboy mi rendo conto ma io per l'affidabilità e anche per le certificazioni prendo sempre Corsair.
Oggi è fondamentale la velocità nel passare da un carico basso ad uno alto senza variare troppo la tensione.
Se fino a pochi anni fa sì passava da 100w a 600w in un decimo di secondo, oggi si passa da 100 a 750w in qualche centesimo di secondi.
Quoto.
È questo che può mettere in crisi un alimentatore moderno, specie per chi gioca.
Ed è la maggior causa di reset o spegnimenti improvvisi
La spesa per un buona efficienza, da gold a titanium, è utile per chi usa il pc 24/7 con carichi continui tra il 50 e l'80%.
Altri fattori come ripple sui 12V, ventola semipassiva, sono ormai di buon livello anche su alimentatori da 80 euro.
Antonio F2.
08-08-2024, 09:06
il cosphi, rendimento e via dicendo sono molto importanti, ma l'affidabilita' e qualita' costruttiva sono anche piu' importanti.
Frega poco di avere un 80 plus diamond gold con il rendimento del 95% se poi e' costruito al risparmio e alla prima imperfezione dell'ingresso ti trovi con l'alimentatore bruciato o che manda 40V sull'uscita.
anche la gestione dei picchi e' data spesso dal fatto che i costruttori hanno il braccino corto con i condensatori.
Piedone1113
08-08-2024, 09:09
Quoto.
È questo che può mettere in crisi un alimentatore moderno, specie per chi gioca.
Ed è la maggior causa di reset o spegnimenti improvvisi
La spesa per un buona efficienza, da gold a titanium, è utile per chi usa il pc 24/7 con carichi continui tra il 50 e l'80%.
Altri fattori come ripple sui 12V, ventola semipassiva, sono ormai di buon livello anche su alimentatori da 80 euro.
Il problema che le attuali certificazioni 80 plus sono fatti a carico costante.
Uno striker 1500w 80plus in game con spiderman provoca spegnimento di sistema ( con 4090 e 7950) e bisogna togliere alimentazione per riavviare.
Con 4080 e 14900 invece non avviene.
Infatti chi gioca non ha un carico costante, la gpu e la cpu "saltellano" di continuo sull'assorbimento, +/- 2-300W in pochi ms.
Il carico tendenzialmente costante ce l'hai con il mining, IA, gpu usata per lavorare (rendering, video, nuvola di punti)
Lì ha un senso un 5% di rendimento.
TriGiamp
08-08-2024, 10:08
Non avrai un carico "costante" giocando, ma avrai comunque un carico medio elevato se non stiamo parlando di indie 2d pixellati. Certo, se usi il pc mezz'ora al giorno, non vale la pena di stare a guardare il rendimento
Prima di tutto preciso che le specifiche 80 Plus sono state istituite per valutare l'efficienza degli alimentatori in fase di carico, quello che qualcuno ha chiamato giustamente rendimento, quindi qualsiasi altra caratteristica citata nei commenti non ha nulla che fare con le predette specifiche di un alimentatore; quanto si parla di bontà di un alimentatore si parla appunto di efficienza energetica ovvero di rendimento punto e basta.
@gnpb
Si penso che hw2021 abbia fatto confusione.
Il cos fi è lo sfasamento tra tensione e corrente provocato dal passaggio di questa in un carico non puramente resistivo alimentato in corrente alternata. È limitato per legge e sistemato da un apposito circuito rifasatore.
Quello che dici tu è il rendimento.
Inoltre la bontà di un alimentatore non si giudica dal cos fi (che interessa praticamente solo al gestore della corrente) ma, oltre al rendimento (che interessa a chi paga la bolletta) ci sono parametri come ripple, stabilità delle tensioni al variare del carico, capacità di erogare corrente su una o più tensioni contemporaneamente, silenziosità, produzione di calore (direttamente connessa anche al rendimento) e magari altro che ora non mi sovviene, tutti parametri che interessano direttamente la capacità del PC di evitare bsod.
Io non ho fatto nessuna confusione, prima di tutto parlare di sfasamento tra corrente e tensione in un alimentatore stabilizzato non ha senso, l'uscita di un'alimentatore stabilizzato è una tensione continua che eroga sul carico una corrente continua, d'altra parte l'alimentazione in ingresso sebbene è alternata è comunque costante in frequenza e ampiezza ...
Il fattore di potenza è il rapporto tra la potenza attiva e la potenza apparente (se non sai la differenza vatti as tudiare un qualsiasi libro di elettrotecnica), quindi la potenza apparente è il rapporto tra la potenza attiva e il fattore di potenza , andando quindi a sostituire a Pi la potenza apparente nella formula Pu/Pi del rendimento salta fuori che il rendimento è proporzionale al fattore di potenza insomma è un'omotetia del fattore di potenza
In altre parole il fattore di potenza e il rendimento sono strettamente correlati in modo direttamente proporzionale quindi è lecito stimare il rendimento attraverso il fattore di potenza
@Piedone1113
Per quello che tu dici se ne occupano i VRM della motherboard di un PC e ovviamente i VRM presenti in qualsiasi scheda innestabile negli slots PCI Express, un alimentatore stabilizzato di un PC è un circuito elettronico attivo analogico che fornisce tre alimentazioni continue di valori nominali 3,3V ; 5V e 122V e quindi non ha senso parlare di velocità di commutazione di esso in funzione del carico ca..o fornisce tensione continua e corrente continua cosa vuoi commutare? Di fatto nelle specifiche di un qualsiasi alimentatore stabilizzato per computer si elencano i valori massimi di corrente erogabili in ciascuna delle tre uscite standard 3,3V, 5V, 12V ma in nessuna specifica si parla di velocità di commutazione in funzione del carico cosa che come ho già scritto non ha senso
errata corrige:
Ho scritto 112V ma ovviamente intendevo scrivere 12V
Gli alimentatori non hanno a che fare solo con l'80 plus.
E nell'articolo si parla di Cybenetics.
Un alimentatore per Pc deve ottemperare alle specifiche Atx.
@Piedone1113
Oggi è fondamentale la velocità nel passare da un carico basso ad uno alto senza variare troppo la tensione.
Se fino a pochi anni fa sì passava da 100w a 600w in un decimo di secondo, oggi si passa da 100 a 750w in qualche centesimo di secondi.
Ho dimenticato di precisare anche questo:
In un qualsiasi alimentatore stabilizzato e quindi in particolare in quelli dei computer, la stabilizzazione non agisce solo al variare dell'ingresso ma anche al variare del carico in uscita.
La stabilizzazione la si ottiene banalmente nel seguente modo:
Mediante un amplificatore di potenza retroazionato che riporta nel suo ingresso una parte B dell'uscita, questa parte B di uscita appunto retroazionato o in parole povere riportata in ingresso viene sottratta all'ingresso A e quindi di fatto l'ingresso dell'amplificatore viene pilotato non da A ma dalla differenza A-B
Con questo giochetto della retroazione la stabilizzazione diviene automatica, incredibilmente banale ma efficacissima ed è possibile impedire l'instabilita secondo una ben precisa legge matematica che dipende dall'amplificazione e dal rapporto di retroazione
Infatti va da se che se che se consideri la banale sottrazione A-B se aumenta A aumenta la differenza giusto? quindi nell'amplificatore retroazionato aumenta l'uscita e quindi aumenta la retroazione B e dunque in ingresso diminuisce A-B perché aumentando B diminuisce la differenza che pilota l'amplificatore
Viceversa se varia il carico nel senso che viene assorbita più corrente (quindi viene richiesta più potenza) per la legge di Home essendo continua l'uscita dell'alimentatore deve diminuire la tensione di uscita il che vuol dire che diminuisce la retroazione B, ovvero aumenta la differenza A-B all'ingresso dell'amplificatore e quindi aumenta la tensione in uscita dell'alimentatore
C'è da dire anche che oggi gli amplificatori più utilizzati per stabilizzare un alimentatore stabilizzato sono del tipo differenziali che garantiscono la massima stabilizzazione dell'uscita continua sia se varia l'ingresso e sia se varia il carico ...
Non avrai un carico "costante" giocando, ma avrai comunque un carico medio elevato se non stiamo parlando di indie 2d pixellati. Certo, se usi il pc mezz'ora al giorno, non vale la pena di stare a guardare il rendimento
Facci caso con alcuni giochi, tipo un RPG, quando passi dalle fasi di "azione" a quelle del menu inventario armi e/o magie, dove ti fermi a fare delle scelte strategiche; cambia di molto il consumo della gpu. Vedresti anche la ventola fermarsi.
Certo se usi uno "sparatutto"" il consumo è quasi sempre sui massimi.
@Mparlav
Un alimentatore per Pc deve ottemperare alle specifiche Atx
Le specifiche ATX non riguardano le specifiche eletriche/elettroniche intrinseche di un alimentatore, riguardano il layout della scheda madre, dei connettori, la disposizione della componentistica elettronica, dei connettori, degli slots nella scheda madre i fori per vincolarla al case, le dimensioni della scheda madre ecc. ecc.
@Mparlav
Le specifiche ATX non riguardano le specifiche eletriche/elettroniche intrinseche di un alimentatore, riguardano il layout della scheda madre, dei connettori, la disposizione della componentistica elettronica, dei connettori, degli slots nella scheda madre i fori per vincolarla al case, le dimensioni della scheda madre ecc. ecc.
really?
https://xdevs.com/doc/Standards/ATX/ATX12V_Power_Supply_Design_Guide_Rev1.1.pdf
Piedone1113
08-08-2024, 18:58
@Piedone1113
Ho dimenticato di precisare anche questo:
In un qualsiasi alimentatore stabilizzato e quindi in particolare in quelli dei computer, la stabilizzazione non agisce solo al variare dell'ingresso ma anche al variare del carico in uscita.
La stabilizzazione la si ottiene banalmente nel seguente modo:
Mediante un amplificatore di potenza retroazionato che riporta nel suo ingresso una parte B dell'uscita, questa parte B di uscita appunto retroazionato o in parole povere riportata in ingresso viene sottratta all'ingresso A e quindi di fatto l'ingresso dell'amplificatore viene pilotato non da A ma dalla differenza A-B
Con questo giochetto della retroazione la stabilizzazione diviene automatica, incredibilmente banale ma efficacissima ed è possibile impedire l'instabilita secondo una ben precisa legge matematica che dipende dall'amplificazione e dal rapporto di retroazione
Infatti va da se che se che se consideri la banale sottrazione A-B se aumenta A aumenta la differenza giusto? quindi nell'amplificatore retroazionato aumenta l'uscita e quindi aumenta la retroazione B e dunque in ingresso diminuisce A-B perché aumentando B diminuisce la differenza che pilota l'amplificatore
Viceversa se varia il carico nel senso che viene assorbita più corrente (quindi viene richiesta più potenza) per la legge di Home essendo continua l'uscita dell'alimentatore deve diminuire la tensione di uscita il che vuol dire che diminuisce la retroazione B, ovvero aumenta la differenza A-B all'ingresso dell'amplificatore e quindi aumenta la tensione in uscita dell'alimentatore
C'è da dire anche che oggi gli amplificatori più utilizzati per stabilizzare un alimentatore stabilizzato sono del tipo differenziali che garantiscono la massima stabilizzazione dell'uscita continua sia se varia l'ingresso e sia se varia il carico ...
Credo che tu abbia semplificato troppo:
Thermaltake Toughpower GF A3 80+Gold 750W è un alimentatore che per quanto ottimo comunque subisce cali di tensione evidenti sul 12v con variazioni di 300w in 0,1 ms, ma anche in 1 ms ( mentre lo standard atx considera i 16 ms).
Purtroppo i ritardi di risposta sono sempre presenti ( anche con compensazione automatica) e tanto più evidenti quanto più linee 12v ha l'alimentatore.
@Antonio F2.
il cosphi, rendimento e via dicendo sono molto importanti, ma l'affidabilita' e qualita' costruttiva sono anche piu' importanti.
Frega poco di avere un 80 plus diamond gold con il rendimento del 95% se poi e' costruito al risparmio e alla prima imperfezione dell'ingresso ti trovi con l'alimentatore bruciato o che manda 40V sull'uscita.
anche la gestione dei picchi e' data spesso dal fatto che i costruttori hanno il braccino corto con i condensatori.
In un alimentatore stabilizzato non è richiesta una ristretta tolleranza dei valori di capacità dei condensatori elettrolitici polarizzati utilizzati nel filtro a valle del ponte di diodi
la stabilizzazione è tutta a carico dello stadio finale ovvero dell'amplificatore retroazionato che poi come ho già scritto, oggi risapetto al passato sono utilizzati quelli di tipo differenziale ovvero gli amplificatori operazionali, questi garantiscono assoluta stabilità e assoluta precisione nello stabilizzare la tensione continua in uscita ai valori prefissati di 3,3 volt , 5 volt e 12 volt
indipendentemente dalla tensione di ronzio uscente dal filtro RC
I condensatori elettrolitici polarizzati sono utilizzati nel filtro RC a valle del ponte di diodi, questi possono avere il problema che se scelti con una tensione di perforazione non sufficientemente ampia, può capitare che picchi di tensione uscenti dal ponte di diodi potrebbero perforare il loro dielettrico elettrolita danneggiandoli ma questo dipende tutto dalla scelta progettuale che non comunque non pesa pesa sul prezzo dell'alimentatore
Normalmente nel filtro RC si utilizzano condensatori la cui capacità è dell'ordine delle migliaia di micro Farad e piazzare un condensatore da 1500 micro Farad o uno da 1000 micro Farad poco cambia al riguardo della costante di tempo sarà l'amplificatore retroazionato a valle che livellerà e appiattirà i denti di sega della tensione di ronzio in uscita dal filtro RC fornendo una tensione assolutamente continua ...
@Mparlav
Le specifiche ATX non riguardano le specifiche eletriche/elettroniche intrinseche di un alimentatore, riguardano il layout della scheda madre, dei connettori, la disposizione della componentistica elettronica, dei connettori, degli slots nella scheda madre i fori per vincolarla al case, le dimensioni della scheda madre ecc. ecc.
No. Riguardano requisiti ben specifici elettrici a cui devono ottemperare gli alimentatori.
Queste sono le 3.0 (le 3.1 differiscono per alcuni punti):
https://www.cybenetics.com/attachs/52.pdf
Vai da pag. 24 in poi.
Troverai quello di cui ho parlato
Antonio F2.
09-08-2024, 15:07
@Antonio F2.
In un alimentatore stabilizzato non è richiesta una ristretta tolleranza dei valori di capacità dei condensatori elettrolitici polarizzati utilizzati nel filtro a valle del ponte di diodi
Da quello che ne sapevo informandomi in giro:
non intendevo la precisione ma la capacita'.
Se usi dei condensatori piccoli, si scaricano velocemente e danno un ripple alto, mentre se usi dei condensatori ben dimensionati, non hai quel problema
Prima di tutto preciso che le specifiche 80 Plus sono state istituite per valutare l'efficienza degli alimentatori in fase di carico, quello che qualcuno ha chiamato giustamente rendimento, quindi qualsiasi altra caratteristica citata nei commenti non ha nulla che fare con le predette specifiche di un alimentatore; quanto si parla di bontà di un alimentatore si parla appunto di efficienza energetica ovvero di rendimento punto e basta.
@gnpb
Io non ho fatto nessuna confusione, prima di tutto parlare di sfasamento tra corrente e tensione in un alimentatore stabilizzato non ha senso, l'uscita di un'alimentatore stabilizzato è una tensione continua che eroga sul carico una corrente continua, d'altra parte l'alimentazione in ingresso sebbene è alternata è comunque costante in frequenza e ampiezza ...
Il fattore di potenza è il rapporto tra la potenza attiva e la potenza apparente (se non sai la differenza vatti as tudiare un qualsiasi libro di elettrotecnica), quindi la potenza apparente è il rapporto tra la potenza attiva e il fattore di potenza , andando quindi a sostituire a Pi la potenza apparente nella formula Pu/Pi del rendimento salta fuori che il rendimento è proporzionale al fattore di potenza insomma è un'omotetia del fattore di potenza
In altre parole il fattore di potenza e il rendimento sono strettamente correlati in modo direttamente proporzionale quindi è lecito stimare il rendimento attraverso il fattore di potenza
@Piedone1113
Guarda sarà meglio che te lo rileggi il libro di elettrotecnica.
Il cos fi è appunto il rapporto tra potenza attiva e apparente.
Ma queste potenze riguardano la parte in alternata (non esiste nessuna potenza apparente in continua) e non c'entrano nulla col rendimento che invece è la la potenza generata in uscita diviso la potenza totale assorbita dalle rete (attiva, quella apparente o reattiva non si considera).
Essendo un carico non resistivo (dal lato 220) si genera uno sfasamento tra corrente e tensione che genera appunto la potenza apparente che va ridotta al minimo per legge, per fare ciò si usa un circuito rifasatore. Ma la potenza apparente si chiama così appunto perché non compie alcun tipo di lavoro ma risulta dal fatto che essendo corrente e tensione sfasate causa tipo di assorbimento non resistivo il valore della corrente assorbita letta da un amperometro sale e, se preso come tale e moltiplicato per la tensione di alimentazione genera una potenza maggiore di quella reale. Appunto per correggere questo calcolo è stata definita la potenza apparente e il cos fi. Nell'alimentatore è presente il circuito PFC che si occupa appunto di riportare il valore di cos fi vicino a 1 ma solo per esigenze del gestore, all'utilizzatore che sia 1 o 0,5 non cambia dato che per le utenze domestiche la potenza apparente non si paga, si paga solo quella attiva.
Si paga in quelle industriali appunto perché il maggior assorbimento di corrente genera maggiori perdite che il gestore deve compensare quindi per cos fi elevati viene applicata una sovratassa. E ripeto non c'entra col rendimento (se non nel senso che anche il rifasatore "consuma" quindi abbassa di poco il rendimento ma in maniera trascurabile rispetto al resto ed è comunque inevitabile).
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