View Full Version : Sam Altman, il 'papà' di ChatGPT, è favorevole al reddito universale: ecco come la gente lo spenderebbe
Redazione di Hardware Upg
25-07-2024, 15:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/sam-altman-il-papa-di-chatgpt-favorevole-al-reddito-universale-ecco-come-la-gente-lo-spenderebbe_129236.html
Un recente studio condotto da un'organizzazione riconducibile al CEO di OpenAI, la casa di ChatGPT, mostra come un bonifico regolare concesso mensilmente cambierebbe le abitudini di spesa e le possibilità di accesso ai servizi delle persone.
Click sul link per visualizzare la notizia.
Presumo che tali 1.000 dollari ce li metterebbe lo Stato. Esiste uno Stato in grado di regalare 1.000 dollari al mese ad ognuno senza andare in default?
insane74
25-07-2024, 15:08
Presumo che tali 1.000 dollari ce li metterebbe lo Stato. Esiste uno Stato in grado di regalare 1.000 dollari al mese ad ognuno senza andare in default?
e soprattutto, cosa fai con 1000 dollari al mese?
se non lavori perché l'IA ti ha "rubato" il posto di lavoro, 1000 dollari al mese non servono a granché.
mutuo? affitto? spesa? bollette? sono già finiti.
quindi devi comunque trovare un lavoro. e quanti lavori si possono trovare che non siano già stati presi da altri? se tanti (troppi) finiscono senza lavoro per via dell'IA, non è certo automatico che tutti trovino un'altra occupazione (anche a basso salario) cui integrare quei 1000 al mese del reddito universale.
silvanotrevi
25-07-2024, 15:23
La nostra Giorgia non sarebbe d'accordo. Ricevere sussidi scoraggia la ricerca di un lavoro. Bisogna togliere aiuti a tutti. Tutti devono camminare soltanto con le loro gambe. Tranne i politici, loro possono avere auto blu, indennità, sconti, viaggi gratis, vitalizi e tutto ciò che occorre per svolgere il loro mandato. Questo è giusto perché lavorano per noi, per il bene della collettività, si fanno un mazzo così per garantirci ricchezza e farci fare una vita dignitosa
Il reddito universale è (e sarà) la base di qualunque paese civile.
Il problema è gestirlo ( no furbi e truffatori grazie) come si deve e occuparsi di dare un impiego a chi ne usufruisce.
Insomma se deve essere gestito come in Italia, meglio non averlo, son solo danni.
L'ideale sarebbe raggiungere uno stato di benessere generale dove il denaro non ha più importanza, come descritto nella serie Star Trek: The Next Generation:
“L’economia del futuro è qualcosa di differente.
Come puoi vedere il denaro non esiste nel 24mo secolo.
L’acquisizione di ricchezza non è più lo scopo delle nostre vite.
Noi lavoriamo per migliorare noi stessi e il resto dell’umanità.”
Mera utopia? :stordita:
Il reddito universale vorrebbe dire pagare gente che non fa un cazzo con i soldi di chi lavora il doppio.
No grazie, evidentemente la lezione imparata dal RdC non è servita a niente.
pazza_inter
25-07-2024, 16:02
tra i paesi studiati c'è anche l'Italia coi suoi 4-5 anni di "Reddito di Cittadinanza"? :rolleyes:
scherzi a parte: negli USA 1k$ sono il nulla... sotto i 4-5k sei sotto la soglia di povertà, visto che non hai nessuna tutela (la nostra sanità, pur con tutti i suoi difetti, lì se la sognano e se hai un'unghia incarnita ti puoi vendere l'anima!)
Notturnia
25-07-2024, 17:00
quindi in Italia ci daranno 2.500 euro/mese a famiglia per vivere ""bene"" ?
diciamo 25 milioni di famiglie.. 14 mensilità..
875 miliardi/anno di stipendi elargiti dallo stato ? e gli introiti dove li prendono ?
non so.. mi sa che il progetto fa acqua..
e i pensionati ? si attaccano ? se non paghiamo più noi le tasse con il nostro lavoro loro non prendono più la pensione ? :-D
leggete che ho scritto 2.5k€ mese a famiglia e non a persona.. forse sono pure pochi..
Presumo che tali 1.000 dollari ce li metterebbe lo Stato. Esiste uno Stato in grado di regalare 1.000 dollari al mese ad ognuno senza andare in default?
Qualsiasi stato non del terzo mondo :O
Neanche 8 miliardi all' anno è costato il reddito di cittadinanza
Per dare un'idea nella manovra 2023 9 miliardi e mezzo sono stati regalati alle imprese per "recuperare" le spese energetiche
Il problema del reddito di cittadinanza è che toglie agli sfruttatori la leva per pagare una miseria i lavoratori, se prendo 500 euro chi me lo fa fare di andare a lavorare 40 ore alla settimana per 400 ?
Infatti subito i ristoranti si sono lamentati che non trovavano più schiavi da sfruttare lavoratori disponibili
Per lo stesso motivo ovviamente pure il salario minimo è stato affossato
Il reddito universale vorrebbe dire pagare gente che non fa un cazzo con i soldi di chi lavora il doppio.
Però lavorare il doppio per pagare a peso d' oro superdirigenti e politici che non fanno un cazzo non ti pesa ?
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/sam-altman-il-papa-di-chatgpt-favorevole-al-reddito-universale-ecco-come-la-gente-lo-spenderebbe_129236.html
Un recente studio condotto da un'organizzazione riconducibile al CEO di OpenAI, la casa di ChatGPT, mostra come un bonifico regolare concesso mensilmente cambierebbe le abitudini di spesa e le possibilità di accesso ai servizi delle persone.
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leggo che 1000 partecipanti a basso reddito nello studio dei "ricercatori" :D hanno ricevuto 1000 dollari al mese e hanno aumentato le loro spese e la soddisfazione in campo anche sanitario,
bella cosa?
si dimentica che quel fondo di 1 milione di dollari al mese è fatto per un numero limitato di persone (quanti milioni di dollari di fondo per questo "studio" hanno avuti?) e non c'entra completamente per un bonifico a milioni di persone fatto in maniera costante,
quindi uno studio fatto in deficienza da una certa intellighenzia emergente in cerca sicuramente di prospettive di impiego per l'IA
ma poi i suoi droidi artificialmente intelligenziati sarebbero d'accordo a lavorare senza diritti?
perchè la pietra filosofale (dell'intellighenzia artificializzante) del trasformare il lavoro in schiavitù per macchine succubi ha la clausola, implicita, di limitare i diritti dell'IA
se le macchine AI riescono a farlo senza compenetrare i diritti di quelle che forniscono risposte ai boccaloni umani (-preciso: non per campi di conoscenza e valutazione-) ben venga,
ma credo non si debbano mischiare i campi diversi e di non provocare in loro "cortocircuiti" nella loro mente artificiale.
è molto probabile che la mia sia una risposta ingenua ma i cortocircuiti sono dietro la risposta del chip ( :D )
si era declinato in itali con la promozione di un politico, di artificializzare il fondo per il Reddito per l'Elettorato Universale ed Entusiasta (RdEUE)
ovvero fondi senza fondo, che non potevano essere
ovvero l'asservimento del lavoro di chi lavora per il benessere universale ovvero un magheggio senza guardare il fondo
al che tanti, non droidi artificiali, hanno verificato che sono favole raccontate da un burattinaio senza fondo e senza fondi (il deficit statale è anche aumentato), e aveva anche proposto il rinnovo delle abitazioni per allargare la platea dell'Elettorato Entusiasta :D
questi conti, che si erano elettorati, non sono maturi per il tempo e il paese dei balocchi che ancora deve venire, ma che ha una prospettiva temporale sicuramente limitata:
un regno dove il politico gode del sostegno dell' Elettorato Entusiasta a spese dei fondi statali (che prima o poi mostrano un limite, sebbene rimandato con pagamento rimandato persino degli interessi)
:D :rolleyes: :D
DrSto|to
25-07-2024, 17:09
Mera utopia? :stordita:
Naah, prima o poi quelli che hanno scritto gli altri commenti si dovranno estinguere. Questi, con la loro terza elementare effettiva, non si rendono minimamente conto di quanta gente già mangia a sbafo con il loro lavoro.
pazza_inter
25-07-2024, 17:17
leggete che ho scritto 2.5k€ mese a famiglia e non a persona.. forse sono pure pochi..
tra l'altro si rischia anche la svalutazione: se tutti abbiamo 2.5K al mese, non valgono più niente perché aumenta immediatamente il denaro immesso...
gli euro, come qualsiasi altra moneta, non hanno alcun valore se non all'interno dei paesi che garantiscono per essa in altri modi (riserve auree?)
davide3112
25-07-2024, 18:20
Per etica evito di esprimermi volgarmente, ma una valutazione alla Cruciani su questa notizia sarebbe d'obbligo.
Riparametriamo gli 1K dollari ad Euro sulla piazza italiana... con ogni probabilità si parla di 250 Euro mensili e forse pure meno. Cosa dovrebbero incentivare?
E' un dato di fatto che sussidi del genere non servono se non a destabilizzare ulteriormente i meno abbienti obbligando lo stato ad ulteriori pressioni fiscali per ottenere le risorse indispensabili. Un loop folle ed insostenibile.L'unico modo per riequilibrare l'economia sociale è intervenire su politiche di lavoro, indipendente od autonomo che sia, tali da facilitare l'impresa e rendere più competitivo il costo del lavoro stesso. Solo così si potrà tornare ad un trend di crescita. Se continuiamo a reclamare risorse dagli stati è ovvio che avere livelli ociupazionali sostenibili sarà sempre più critico a causa dell'insidia fiscale smodatamente sempre più fuori controllo... e non uscitevene con la solita tiritera "se tutti pagassero le tasse pagheremmo tutti meno"... ammesso e non concesso che ciò si avveri state pur certi che non ci sarebbe nessun effetto realmente apprezzabile sullo stato sociale reale...
giovanni69
25-07-2024, 19:00
Questi CIO iniziano a preoccuparsi della prossima rivoluzione... e per far star buoni i politici che dovranno affrontare milioni di disoccupati causa AI, appoggiano queste idee (mentre nel frattempo ammassano armi, isolette private e potere loro stessi).
Ripper89
25-07-2024, 19:26
e soprattutto, cosa fai con 1000 dollari al mese?
se non lavori perché l'IA ti ha "rubato" il posto di lavoro, 1000 dollari al mese non servono a granché.
mutuo? affitto? spesa? bollette? sono già finiti.
quindi devi comunque trovare un lavoro. e quanti lavori si possono trovare che non siano già stati presi da altri? se tanti (troppi) finiscono senza lavoro per via dell'IA, non è certo automatico che tutti trovino un'altra occupazione (anche a basso salario) cui integrare quei 1000 al mese del reddito universale.
Esiste la gestione del patrimonio, chi ha le mani bucate o è abituato a spendere 30/50 euro per una t-shirt o pagare un banale telefono a rate è ora che maturi e impari a cambiare stile di vita.
Non si sta parlando di "Furto" da parte dell'AI ma del fatto che l'AI lavorerà al nostro posto.
Avere 7 giorni liberi a settimana è una ricchezza senza pari, che non scambierei nemmeno per 3/5 volte la cifra.
mutuo? affitto? spesa? bollette? sono già finiti.I mutui non sono obbligatori, io non ne ho mai fatti nessuno in vita mia eppure ho uno stipendio medio, possiedo un appartamento di mia proprietà e persino un auto e sono pure single, il che significa che mi sono appoggiato solo sul mio unico stipendio e NON ho debiti di alcun tipo. E vivo pure nei pressi di Milano, pensa te.
Elimina i vizi sociali come alcool, sigarette, iphones, capi di Emporio Armani ( ossia le cinesate con stampato sopra EA ) e gioielli e vedrai che a migliorare non sarà solo la tua salute ma anche il tuo portafogli.
Bollette ? Affitti ? La villetta schiera in centro non è obbligatoria per vivere bene, c'è chi vive benissimo anche in mono e bi locali in provincia pure con figli.
L'ideale sarebbe raggiungere uno stato di benessere generale dove il denaro non ha più importanza, come descritto nella serie Star Trek: The Next Generation:
“L’economia del futuro è qualcosa di differente.
Come puoi vedere il denaro non esiste nel 24mo secolo.
L’acquisizione di ricchezza non è più lo scopo delle nostre vite.
Noi lavoriamo per migliorare noi stessi e il resto dell’umanità.”
Mera utopia? :stordita:
C'è anche quella parte in cui in Star Trek, per arrivarci, sono dovuti passare prima da un conflitto nucleare su scala globale.
Nel giro di una/due generazioni ci saranno meno della metà dei lavori disponibili adesso.
Il reddito universale sarà la necessità a meno che qualche politico non pensi di far scavare ai disoccupati le buche per poi riempirle pur di fargli avere un lavoro e uno stipendio.
Da dove arriveranno questi soldi? Dalla tassazione di IA e Robot nella misura in cui tolgono lavoro agli umani.
Non è fantascienza, è una certezza.
Quello che è fantascienza è che queste puttanate del reddito universale abbiano pure uno spazio di discussione associato. :rolleyes:
Quel che è certo invece è che l'umanità è fottuta se si affida a questi pseudo-santoni.
C'è anche quella parte in cui in Star Trek, per arrivarci, sono dovuti passare prima da un conflitto nucleare su scala globale.
Se andiamo avanti così non ci mancherà molto ... però spero di sbagliarmi :fagiano:
Mi chiedo se davvero abbiano valutato con cura l'aspetto sociale (o forse è meglio dire psicologico) di questa cosa.
Immaginiamo un mondo "IDEALE" dove tutto è gestito dalle macchine e l'uomo non deve più lavorare per i proprio sostentamento ma riceve di default uno "stipendio" per soddisfare i propri bisogni.
Una cosa del genere è devastante per l'indole umana. Si perde letteralmente il senso della vita, la spinta a rendersi utili, ad avere un ruolo, un compito, uno scopo.
Hanno davvero messo in conto il devastante impatto che questo avrebbe sulla società?
Mi chiedo se davvero abbiano valutato con cura l'aspetto sociale (o forse è meglio dire psicologico) di questa cosa.
Immaginiamo un mondo "IDEALE" dove tutto è gestito dalle macchine e l'uomo non deve più lavorare per i proprio sostentamento ma riceve di default uno "stipendio" per soddisfare i propri bisogni.
Una cosa del genere è devastante per l'indole umana. Si perde letteralmente il senso della vita, la spinta a rendersi utili, ad avere un ruolo, un compito, uno scopo.
Hanno davvero messo in conto il devastante impatto che questo avrebbe sulla società?
Direi di no. Se l'avessero fatto, sarebbe allora di proposito, dimostrando tutto il loro odio per l'umanità ed in particolare la libertà innata che caratterizza l'uomo.
E c'hanno pure la faccia tosta di chiamarlo "progresso" :rolleyes:
In ogni caso esperimenti simili sono falliti miseramente (comunismo) dimostrando esattamente quello di cui parli. Questi nostalgici stanno solo cercando di intortarla meglio la loro utopia, ma non attacca.
Qualsiasi stato non del terzo mondo :O
Neanche 8 miliardi all' anno è costato il reddito di cittadinanza
Per dare un'idea nella manovra 2023 9 miliardi e mezzo sono stati regalati alle imprese per "recuperare" le spese energetiche
8 miliardi l'anno per sempre, senza considerare le ricadute negative in termini occupazionali. Una bazzecola via :D
Piedone1113
26-07-2024, 06:25
8 miliardi l'anno per sempre, senza considerare le ricadute negative in termini occupazionali. Una bazzecola via :D
8 miliardi l'anno buttati nel cesso:
Molte persone che oggi lavorano direbbero: ma chi me la fa fare e si accontentano dei 1000 ( sopratutto giovani).
Nel frattempo i prezzi andranno su dovuti alla maggior richiesta di mercato e ci ritroveremo al punto di partenza senza se o ma.
8 miliardi l'anno per sempre, senza considerare le ricadute negative in termini occupazionali. Una bazzecola via :D
Lo sai vero che le ricadute in termini occupazionali ed economiche di progetti simili sono state positive ?
Si, perché mettere in circolo dei soldi è un buon sistema per far girare l' economia e questo è meglio che spenderli in opere pubbliche inutili
Mai studiato Keynes ? Te lo consiglio, scopriresti che gli ultraliberisti dicono un sacco di fregnacce
A parte questo ...
Che ne dici dei 20-25 miliardi all' anno che spendiamo per la politica ? quelli vanno bene ?
cronos1990
26-07-2024, 07:03
Mi chiedo se davvero abbiano valutato con cura l'aspetto sociale (o forse è meglio dire psicologico) di questa cosa.
Immaginiamo un mondo "IDEALE" dove tutto è gestito dalle macchine e l'uomo non deve più lavorare per i proprio sostentamento ma riceve di default uno "stipendio" per soddisfare i propri bisogni.
Una cosa del genere è devastante per l'indole umana. Si perde letteralmente il senso della vita, la spinta a rendersi utili, ad avere un ruolo, un compito, uno scopo.
Hanno davvero messo in conto il devastante impatto che questo avrebbe sulla società?Parlate per voi :asd:
Far vivere la popolazione solo di reddito di cittadinanza (o come lo si vuol chiamare) facendo fare tutto ai robot/androidi/automi (o come li si vuol chiamare) apre un ventaglio di problematiche enormi che, il linea teorica, la rendono una cosa quasi impossibile. Non dico che non possa esistere il modo per attuarlo, ma per riuscirci...
Ma al netto di questo, il problema "sociale" dell'essere umano, o meglio uno dei tanti :asd: è la sua totale incapacità al trovare con le proprie forze una prospettiva, uno scopo, a cercare di ottenere qualcosa senza che ci sia la società a dirgli cosa deve fare.
Perchè il 99% della gente se non ha un lavoro non sa cosa fare nella vita, e fa un lavoro perchè gli è necessario, non certo perchè vuole farlo. Poi magari quel lavoro gli piace, ma non è questo il nocciolo della questione. Se vogliamo vedere la cosa da un altro punto di vista, fin dalla nascita siamo "indottrinati" sul fatto che dobbiamo studiare, poi ottenuto un titolo di studio trovare un lavoro, farsi una famiglia, tirare su un paio di pargoli e tirare avanti la carretta fino alla (oramai utopica) pensione a 60-70 anni prima di spegnersi.
Io conosco una marea di persone che non fa altro che passare le giornate tra il lavoro, le faccende di casa e dormire. Per poi magari prendersi 2 settimane di ferie da qualche parte per staccare ad Agosto e una a Natale, e via a riprendere il tran tran quotidiano per 40-50 anni. Poi queste persone le vedi che arrivano alla pensione e non sanno più letteralmente cosa fare degli anni che gli restano, non di rado qualcuno torna a lavorare pur di dare un senso alle loro giornate.
E questo è di per se uno dei motivi che limita il nostro libero arbitrio, viene a mancare spirito di iniziativa e ci rende (più) incapaci di scegliere e capire cosa fare della nostra vita.
E lo dico, in relazione a come vedo io le cose (non per forza giusto, nè eventualmente giusto per chiunque), perchè fosse per me farei volentieri a meno di lavorare. Perchè fin da quando ero giovane, ere geologiche fa :asd: mi sono posto obiettivi e scopi da raggiungere, e tutte le attività che svolgo richiedono tempo, passione e impegno.
Io non ho bisogno di alcun tipo di "lavoro retribuito" per avere un ruolo, un compito, uno scopo. Nell'utopica società in cui la gente vive stipendiata dallo Stato gratuitamente, avrei anzi la piena libertà di poter realizzare quello cui aspiro e tengo, perchè tutto il tempo che oggi "brucio" per mera necessità sul lavoro lo potrei reinvestire su quello che mi interessa davvero.
Il problema semmai è appunto che la gente è incapace di rendersi conto da sola cosa vorrebbe fare nella vita; non è neanche capace di imparare a conoscere se stessa, che è fondamentale per capire cosa si vuole fare.
Se le persone non sono in grado di capire da sole cosa vogliono fare nella vita, ma hanno bisogno che qualcuno le faccia lavorare (il più delle volte su un lavoro che neanche vogliono fare), non sono poi tanto diverse dagli automi che le sostituirebbero.
E bada bene: per come la vedo io è questa la realtà per un buon 98% della popolazione mondiale :asd:
Ovviamente questo è solo una delle molteplici sfaccettature della questione. Perchè parliamo di un argomento gigantesco per impatto, problematiche, cambiamento sella società.
Di nuovo, nessuno mi ha ancora risposto alla domanda: se tutti ricevono un reddito senza dover lavorare, chi sará disposto a fare quei lavori che non possono essere sostituiti? E se lo facessero perché in questo modo riceverebbero 2 redditi, non sarebbe forse allettante per tutti? E se molti avessero cosí 2 redditi, l'inflazione generata non renderebbe presto poveri quelli con il solo reddito di cittadinanza?
Che quindi dovrebbe essere alzato, e via di seguito...
Parlate per voi :asd:
...
E lo dico, in relazione a come vedo io le cose (non per forza giusto, nè eventualmente giusto per chiunque), perchè fosse per me farei volentieri a meno di lavorare. Perchè fin da quando ero giovane, ere geologiche fa :asd: mi sono posto obiettivi e scopi da raggiungere, e tutte le attività che svolgo richiedono tempo, passione e impegno.
Idem :mano:
Io non ho bisogno di alcun tipo di "lavoro retribuito" per avere un ruolo, un compito, uno scopo. Nell'utopica società in cui la gente vive stipendiata dallo Stato gratuitamente, avrei anzi la piena libertà di poter realizzare quello cui aspiro e tengo, perchè tutto il tempo che oggi "brucio" per mera necessità sul lavoro lo potrei reinvestire su quello che mi interessa davvero.
Io, negli ultimi due anni, me lo sono preso il tempo da dedicare ai miei interessi. Ma ho potuto farlo perché non oberato da famiglia, debiti o quant'altro la società "ci impone".
Il restante 98% delle persone non potrebbe seguirmi ;)
Lo sai vero che le ricadute in termini occupazionali ed economiche di progetti simili sono state positive ?
Si, perché mettere in circolo dei soldi è un buon sistema per far girare l' economia e questo è meglio che spenderli in opere pubbliche inutili
Mai studiato Keynes ? Te lo consiglio, scopriresti che gli ultraliberisti dicono un sacco di fregnacce
Il fatto che partiamo con un debito pubblico tra i più alti al mondo non conta nulla? Adesso regaliamo anche soldi :D
I soldi si mettono in circolo facendo investimenti, non a raglio a tutti. Forse questa cosa va bene per uno Stato che parte da zero.
Ma poi facciamo due conti: 1000 dollari (facciamo euro va) a tutti i maggiorenni in Italia. Ok, I maggiorenni italiani sono circa 45 milioni. quindi
45 milioni x 1000 x 12 = 540 miliardi di euro l'anno. Sti grancazzi, direi fattibilissimo :D :D :D Keynes approva.
Che ne dici dei 20-25 miliardi all' anno che spendiamo per la politica ? quelli vanno bene ?
ll fatto che in Italia ci siano sprechi non è una giustificazione per introdurne altri. Anzi, dovrebbe fare da monito.
Il problema del reddito di cittadinanza è che toglie agli sfruttatori la leva per pagare una miseria i lavoratori, se prendo 500 euro chi me lo fa fare di andare a lavorare 40 ore alla settimana per 400 ?
Infatti subito i ristoranti si sono lamentati che non trovavano più schiavi da sfruttare lavoratori disponibili
Per lo stesso motivo ovviamente pure il salario minimo è stato affossato
Concordo pienamente con il tuo ragionamento ma è proprio per evitare lo sfruttamento delle persone che istituirei un reddito di cittadinanza. Ovviamente va studiato bene il modo di farlo.
Ripper89
26-07-2024, 09:12
Mi chiedo se davvero abbiano valutato con cura l'aspetto sociale (o forse è meglio dire psicologico) di questa cosa.
Immaginiamo un mondo "IDEALE" dove tutto è gestito dalle macchine e l'uomo non deve più lavorare per i proprio sostentamento ma riceve di default uno "stipendio" per soddisfare i propri bisogni.
Una cosa del genere è devastante per l'indole umana. Si perde letteralmente il senso della vita, la spinta a rendersi utili, ad avere un ruolo, un compito, uno scopo.
Hanno davvero messo in conto il devastante impatto che questo avrebbe sulla società?
Pensionato dalla nascita per 365 giorni l'anno tutti gli anni fino alla tomba sarebbe devastante ?
Praticamente una vacanza illimitata.
Nessuno ti vieterebbe poi di spaccarti la schiena e stressarti da solo durante il tuo tempo libero, ci sono molti modi per crearsi problemi esistenziali.
cronos1990
26-07-2024, 09:15
Di nuovo, nessuno mi ha ancora risposto alla domanda: se tutti ricevono un reddito senza dover lavorare, chi sará disposto a fare quei lavori che non possono essere sostituiti? E se lo facessero perché in questo modo riceverebbero 2 redditi, non sarebbe forse allettante per tutti? E se molti avessero cosí 2 redditi, l'inflazione generata non renderebbe presto poveri quelli con il solo reddito di cittadinanza?
Che quindi dovrebbe essere alzato, e via di seguito...L'ipotetico cambiamento sarebbe talmente vasto e ricco di problemi che rispondere ad una domanda del genere, cioè su uno specifico elemento senza considerare tutto il contesto (che sarebbe del tutto diverso da quello attuale), lo trovo piuttosto senza senso.
A naso, su due piedi, farei si che il lavoro che non si può demandare ad un automa sia retribuito di più rispetto al reddito di cittadinanza, e/o con dei benefit particolari. Dai un motivo alle persone per fare un determinato lavoro, anzichè non averne alcuno. E lo farei a numero chiuso, cioè quelli che necessitano; ovviamente con degli esami, graduatorie e via dicendo.
Ma ripeto: secondo me non ha proprio senso la domanda, perchè si dovrebbe prima di tutto avere almeno un'idea del quadro d'insieme della società nel momento in cui introdurresti un sistema alla "Star Trek", cosa che al momento trova spazio solo nell'immaginazione.
Una cosa del genere è devastante per l'indole umana. Si perde letteralmente il senso della vita, la spinta a rendersi utili, ad avere un ruolo, un compito, uno scopo.
Hanno davvero messo in conto il devastante impatto che questo avrebbe sulla società?
Ed è proprio qui che ti sbagli secondo me. Guara ad esempio internet negli anni 90. Non c'erano tutti questi siti commerciali di oggi. La gente si aiutava gratuitamente senza chiedere nulla. La spinta a rendersi utili e lavorare su qualcosa può arrivare dalla notorietà di avere fatto qualcosa di grande, la soddisfazione personale, rimanere ricordati nella storia. Non è che sia obbligatorio che giri per forza tutto intorno ai soldi, come succede ora invece.
Se l'avessero fatto, sarebbe allora di proposito, dimostrando tutto il loro odio per l'umanità ed in particolare la libertà innata che caratterizza l'uomo.
Guarda che sei libero di fare "qualcosa", nessuno ti "condanna" a prendere soldi e non fare nulla.
Lo sai vero che le ricadute in termini occupazionali ed economiche di progetti simili sono state positive ?
Si, perché mettere in circolo dei soldi è un buon sistema per far girare l' economia e questo è meglio che spenderli in opere pubbliche inutili
Mai studiato Keynes ? Te lo consiglio, scopriresti che gli ultraliberisti dicono un sacco di fregnacce
A parte questo ...
Che ne dici dei 20-25 miliardi all' anno che spendiamo per la politica ? quelli vanno bene ?
:cincin:
Parlate per voi :asd:
Far vivere la popolazione solo di reddito di cittadinanza (o come lo si vuol chiamare) facendo fare tutto ai robot/androidi/automi (o come li si vuol chiamare) apre un ventaglio di problematiche enormi che, il linea teorica, la rendono una cosa quasi impossibile. Non dico che non possa esistere il modo per attuarlo, ma per riuscirci...
Ma al netto di questo, il problema "sociale" dell'essere umano, o meglio uno dei tanti :asd: è la sua totale incapacità al trovare con le proprie forze una prospettiva, uno scopo, a cercare di ottenere qualcosa senza che ci sia la società a dirgli cosa deve fare.
Perchè il 99% della gente se non ha un lavoro non sa cosa fare nella vita, e fa un lavoro perchè gli è necessario, non certo perchè vuole farlo. Poi magari quel lavoro gli piace, ma non è questo il nocciolo della questione. Se vogliamo vedere la cosa da un altro punto di vista, fin dalla nascita siamo "indottrinati" sul fatto che dobbiamo studiare, poi ottenuto un titolo di studio trovare un lavoro, farsi una famiglia, tirare su un paio di pargoli e tirare avanti la carretta fino alla (oramai utopica) pensione a 60-70 anni prima di spegnersi.
Io conosco una marea di persone che non fa altro che passare le giornate tra il lavoro, le faccende di casa e dormire. Per poi magari prendersi 2 settimane di ferie da qualche parte per staccare ad Agosto e una a Natale, e via a riprendere il tran tran quotidiano per 40-50 anni. Poi queste persone le vedi che arrivano alla pensione e non sanno più letteralmente cosa fare degli anni che gli restano, non di rado qualcuno torna a lavorare pur di dare un senso alle loro giornate.
E questo è di per se uno dei motivi che limita il nostro libero arbitrio, viene a mancare spirito di iniziativa e ci rende (più) incapaci di scegliere e capire cosa fare della nostra vita.
E lo dico, in relazione a come vedo io le cose (non per forza giusto, nè eventualmente giusto per chiunque), perchè fosse per me farei volentieri a meno di lavorare. Perchè fin da quando ero giovane, ere geologiche fa :asd: mi sono posto obiettivi e scopi da raggiungere, e tutte le attività che svolgo richiedono tempo, passione e impegno.
Io non ho bisogno di alcun tipo di "lavoro retribuito" per avere un ruolo, un compito, uno scopo. Nell'utopica società in cui la gente vive stipendiata dallo Stato gratuitamente, avrei anzi la piena libertà di poter realizzare quello cui aspiro e tengo, perchè tutto il tempo che oggi "brucio" per mera necessità sul lavoro lo potrei reinvestire su quello che mi interessa davvero.
Il problema semmai è appunto che la gente è incapace di rendersi conto da sola cosa vorrebbe fare nella vita; non è neanche capace di imparare a conoscere se stessa, che è fondamentale per capire cosa si vuole fare.
Se le persone non sono in grado di capire da sole cosa vogliono fare nella vita, ma hanno bisogno che qualcuno le faccia lavorare (il più delle volte su un lavoro che neanche vogliono fare), non sono poi tanto diverse dagli automi che le sostituirebbero.
E bada bene: per come la vedo io è questa la realtà per un buon 98% della popolazione mondiale :asd:
Ovviamente questo è solo una delle molteplici sfaccettature della questione. Perchè parliamo di un argomento gigantesco per impatto, problematiche, cambiamento sella società.
Non si può sapere cosa ha in mente la gente e anch'io conosco molti che senza un lavoro non saprebbero che fare. Io non sono uno di questi. Io se avessi un introito fisso non starei sul divano a fare nula o passare le giornate al bar. Mi dedicherei a qualsiasi altro lavoro che mi interessi o che non avrei il tempo di fare in questo momento
chi sará disposto a fare quei lavori che non possono essere sostituiti?
le macchine
E se lo facessero perché in questo modo riceverebbero 2 redditi, non sarebbe forse allettante per tutti?
Non per tutti, c'è chi si accontenta
E se molti avessero cosí 2 redditi, l'inflazione generata non renderebbe presto poveri quelli con il solo reddito di cittadinanza?
no, incentiverebbe i poveri a cercare qualcos'altro oltre a stare a casa.
Cromwell
26-07-2024, 09:41
Dove devo firmare? :burp: :ronf: :hic: :gluglu:
azi_muth
26-07-2024, 09:52
tra l'altro si rischia anche la svalutazione: se tutti abbiamo 2.5K al mese, non valgono più niente perché aumenta immediatamente il denaro immesso...
Si chiama inflazione.
Lo studio non considera l'effetto inflattivo di queste scelte.
Parlate per voi :asd:
(CUT) Se le persone non sono in grado di capire da sole cosa vogliono fare nella vita, ma hanno bisogno che qualcuno le faccia lavorare (il più delle volte su un lavoro che neanche vogliono fare), non sono poi tanto diverse dagli automi che le sostituirebbero.
E bada bene: per come la vedo io è questa la realtà per un buon 98% della popolazione mondiale :asd:
Pensionato dalla nascita per 365 giorni l'anno tutti gli anni fino alla tomba sarebbe devastante ?
Praticamente una vacanza illimitata.
Nessuno ti vieterebbe poi di spaccarti la schiena e stressarti da solo durante il tuo tempo libero, ci sono molti modi per crearsi problemi esistenziali.
Ragazzi non sapete di che state parlando.
Che la fuori possa esserci una pozione di popolazione in grado di vivere come un parassita spiaggiato sul divano a tempo indeterminato senza problemi è vero. Del resto il mondo è bello perchè è vario.
Ma sui grandi numeri la cosa non solo non funziona ma è DEVASTANTE.
Siamo esseri umani, abbiamo bisogno di stimoli, di cose da fare, di uno scopo, di obiettivi da raggiungere.
E non parlo di passioni, hobby o svago. Abbiamo bisogno di cose serie, vere.
Se prendi una intera comunità e la metti in modalità villaggio vacanze a tempo indeterminato la vedrai IMPLODERE nel giro di pochi anni.
Guardate questo: https://www.youtube.com/watch?v=9kVTWw57UMA
cronos1990
26-07-2024, 11:52
Ragazzi non sapete di che state parlando.
Che la fuori possa esserci una pozione di popolazione in grado di vivere come un parassita spiaggiato sul divano a tempo indeterminato senza problemi è vero. Del resto il mondo è bello perchè è vario.
Ma sui grandi numeri la cosa non solo non funziona ma è DEVASTANTE.
Siamo esseri umani, abbiamo bisogno di stimoli, di cose da fare, di uno scopo, di obiettivi da raggiungere.
E non parlo di passioni, hobby o svago. Abbiamo bisogno di cose serie, vere.
Se prendi una intera comunità e la metti in modalità villaggio vacanze a tempo indeterminato la vedrai IMPLODERE nel giro di pochi anni.
Guardate questo: https://www.youtube.com/watch?v=9kVTWw57UMASe ne fai un discorso di "serio e vero", allora ti informo che nulla di quello che facciamo, dall'alba dei tempi ha alcun senso. Se invece ne facciamo un discorso di "peso", ha ancora meno senso etichettare alcune cose come "serie" e altre come "hobby".
Questa non è altro che l'ulteriore stortura che ci viene inculcata fin dalla nascita. In base a che cosa fare un lavoro, così come viene definito oggi, sarebbe meglio o più salutare che dell'impiegare quello stesso tempo per quello che tu chiamo hobby o svago? Una passione anzi a mio avviso a ben più valore, perchè è attraverso quella che una persona può esprimere se stessa.
Si tratta solo di qualcosa di pregiudiziale. Anzi, al netto di quello che comporta il lavoro umano sulla società in quanto tale, c'è una percentuale decisamente elevata di lavoratori che con quello che fa per vivere si stressa, si rompe le scatole e si trova in situazioni che vorrebbe semplicemente evitare. Per cui, di cosa parliamo?
La "modalità villaggio vacanze" che tu citi è poi esattamente il problema che citavo io. Il problema non è non avere il lavoro, il problema è che la gente, oltre a essere indolente, è incapace di capire cosa vuole dalla vita, e di conseguenza crearsi da sola prospettive, obiettivi, scopi. Banalmente molti hanno la necessità di essere guidati, altrimenti sono persi. Ma quello semmai è un limite dell'uomo, non della società in quanto tale.
Ripeto: nel mondo, ovviamente parlando della civiltà occidentale su una persona che vive normalmente con casa e stipendio (chiaro che il discorso cambia per quelli che muoiono di fame in India, per dire), la maggior parte delle persone passa l'esistenza a lavorare, tornare a casa per badare alla famiglia, andare a dormire e riprendere il giorno dopo. Il più delle volte persone che vivono apaticamente e/o stressate la loro esistenza, che magari si concedono qualche vacanza per staccare quando possono (che per come la vedo io è la massima espressione del bruciare il poco tempo che l'Universo ci ha concesso), e che poi arrivano alla pensione che non sanno letteralmente cosa fare.
E per tutte queste persone sfido loro trovare un senso di appagamento o realizzazione. Semplicemente si rompono la schiena (metaforicamente e/o materialmente, dipende dal lavoro) per tutto il tempo per 40 anni; certo, non avessero appunto di che lavorare le vedresti morire di apatia poco a poco, ma appunto il problema è proprio nella testa delle persone, non certo nell'ipotetica mancanza di un lavoro.
Il problema di fondo non è mai stato risolto, semplicemente viene "aggirato" con la necessità impellente della società umana di creare lavoro per produrre tutto il necessario per le nostre necessità.
Per inciso: mi son visto (sentito) il video che hai linkato, e per quanto interessante secondo me centra poco o nulla (sia chiaro, non sono un esperto di Etologia).
Primo perchè, come dice in chiosa finale, l'esperimento era soprattutto correlato ad un'ipotetica sovrappopolazione, non di una società in cui la gente non lavora ed è mantenuta; previo il fatto che ANCHE la sovrappopolazione è uno dei tanti aspetti da tener conto in questo scenario. Secondo perchè siamo sempre li: i ratti come qualunque altro animale passa la sua esistenza nel "sopravvivere". La loro struttura sociale è finalizzata unicamente a quello, e niente altro.
Per fare un esempio stupido, un ratto che non ha "nulla da fare" perchè il suo "lavoro" nell'ambito della sua società è già occupato da un altro, non ha la capacità per fare qualcos'altro, qualunque cosa sia. Prendendo ad esempio alcune mie passioni, non è che si mette a fare fotografia astronomica (posto che ne abbia la possibilità e gli strumenti), non ha la capacità di andare "oltre" la mera struttura sociale dei ratti, di realizzare qualcosa (per se stesso e/o gli altri) che vada oltre gli schemi che gli sono imposti geneticamente.
Un ratto è incapace di comprendere se stesso, di avere quindi interessi e di conseguenza di crearsi scopi, obiettivi. Il ratto conosce solo i ruoli imposti dalla sua società, nel momento in cui ne è fuori non è materialmente in grado di dare un senso alla propria esistenza.
Poi come detto sono conscio del fatto che la stragrande maggioranza della popolazione vive come "un ratto", incapace di andare oltre le convenzioni che la nostra società impone. Ma un essere umano può farlo; io per lo meno sono convinto di poterlo fare (e lo farei, ho almeno 4 passioni che porto avanti), e se posso farlo io che non sono nessuno...
Che è poi quello che nel corso della storia han fatto tantissime persone, di esempi se ne potrebbero fare a iosa.
quindi in Italia ci daranno 2.500 euro/mese a famiglia per vivere ""bene"" ?
diciamo 25 milioni di famiglie.. 14 mensilità..
875 miliardi/anno di stipendi elargiti dallo stato ? e gli introiti dove li prendono ?
non so.. mi sa che il progetto fa acqua..
e i pensionati ? si attaccano ? se non paghiamo più noi le tasse con il nostro lavoro loro non prendono più la pensione ? :-D
leggete che ho scritto 2.5k€ mese a famiglia e non a persona.. forse sono pure pochi..
Gli introiti li prenderanno/dovrebbero prendere dalle aziende/imprese che avendo sostituito i dipendenti con l'"ai" (chiamata cosí per comoditá) avranno tagliato pesantemente i costi. Che poi é tutto da vedere di quanto aumenterebbe la tassazione sugli utili, quanti e quali lavori verrebbero meno (con grosse differenze tra quelli sostituibili con un software e quelli dalla robotica), che conseguenze avrebbe sulle persone che riceverebbero uno stipendio (o quasi) per non fare un cazzo, gli imprenditori che cosí tassati potrebbero avere meno interesse in investire, la ricerca etcetc...oltre che affrontare grosse disparitá tra vari stati.
La pensione in uno scenario del genere non avrebbe piú senso di esistere, se non come integrazione del reddito universale
Se ne fai un discorso di "serio e vero", allora ti informo che nulla di quello che facciamo, dall'alba dei tempi ha alcun senso. Se invece ne facciamo un discorso di "peso", ha ancora meno senso etichettare alcune cose come "serie" e altre come "hobby".
Questa non è altro che l'ulteriore stortura che ci viene inculcata fin dalla nascita. In base a che cosa fare un lavoro, così come viene definito oggi, sarebbe meglio o più salutare che dell'impiegare quello stesso tempo per quello che tu chiamo hobby o svago? Una passione anzi a mio avviso a ben più valore, perchè è attraverso quella che una persona può esprimere se stessa.
Si tratta solo di qualcosa di pregiudiziale. Anzi, al netto di quello che comporta il lavoro umano sulla società in quanto tale, c'è una percentuale decisamente elevata di lavoratori che con quello che fa per vivere si stressa, si rompe le scatole e si trova in situazioni che vorrebbe semplicemente evitare. Per cui, di cosa parliamo?
La "modalità villaggio vacanze" che tu citi è poi esattamente il problema che citavo io. Il problema non è non avere il lavoro, il problema è che la gente, oltre a essere indolente, è incapace di capire cosa vuole dalla vita, e di conseguenza crearsi da sola prospettive, obiettivi, scopi. Banalmente molti hanno la necessità di essere guidati, altrimenti sono persi. Ma quello semmai è un limite dell'uomo, non della società in quanto tale.
Ripeto: nel mondo, ovviamente parlando della civiltà occidentale su una persona che vive normalmente con casa e stipendio (chiaro che il discorso cambia per quelli che muoiono di fame in India, per dire), la maggior parte delle persone passa l'esistenza a lavorare, tornare a casa per badare alla famiglia, andare a dormire e riprendere il giorno dopo. Il più delle volte persone che vivono apaticamente e/o stressate la loro esistenza, che magari si concedono qualche vacanza per staccare quando possono (che per come la vedo io è la massima espressione del bruciare il poco tempo che l'Universo ci ha concesso), e che poi arrivano alla pensione che non sanno letteralmente cosa fare.
E per tutte queste persone sfido loro trovare un senso di appagamento o realizzazione. Semplicemente si rompono la schiena (metaforicamente e/o materialmente, dipende dal lavoro) per tutto il tempo per 40 anni; certo, non avessero appunto di che lavorare le vedresti morire di apatia poco a poco, ma appunto il problema è proprio nella testa delle persone, non certo nell'ipotetica mancanza di un lavoro.
Il problema di fondo non è mai stato risolto, semplicemente viene "aggirato" con la necessità impellente della società umana di creare lavoro per produrre tutto il necessario per le nostre necessità.
Per inciso: mi son visto (sentito) il video che hai linkato, e per quanto interessante secondo me centra poco o nulla (sia chiaro, non sono un esperto di Etologia).
Primo perchè, come dice in chiosa finale, l'esperimento era soprattutto correlato ad un'ipotetica sovrappopolazione, non di una società in cui la gente non lavora ed è mantenuta; previo il fatto che ANCHE la sovrappopolazione è uno dei tanti aspetti da tener conto in questo scenario. Secondo perchè siamo sempre li: i ratti come qualunque altro animale passa la sua esistenza nel "sopravvivere". La loro struttura sociale è finalizzata unicamente a quello, e niente altro.
Per fare un esempio stupido, un ratto che non ha "nulla da fare" perchè il suo "lavoro" nell'ambito della sua società è già occupato da un altro, non ha la capacità per fare qualcos'altro, qualunque cosa sia. Prendendo ad esempio alcune mie passioni, non è che si mette a fare fotografia astronomica (posto che ne abbia la possibilità e gli strumenti), non ha la capacità di andare "oltre" la mera struttura sociale dei ratti, di realizzare qualcosa (per se stesso e/o gli altri) che vada oltre gli schemi che gli sono imposti geneticamente.
Un ratto è incapace di comprendere se stesso, di avere quindi interessi e di conseguenza di crearsi scopi, obiettivi. Il ratto conosce solo i ruoli imposti dalla sua società, nel momento in cui ne è fuori non è materialmente in grado di dare un senso alla propria esistenza.
Poi come detto sono conscio del fatto che la stragrande maggioranza della popolazione vive come "un ratto", incapace di andare oltre le convenzioni che la nostra società impone. Ma un essere umano può farlo; io per lo meno sono convinto di poterlo fare (e lo farei, ho almeno 4 passioni che porto avanti), e se posso farlo io che non sono nessuno...
Che è poi quello che nel corso della storia han fatto tantissime persone, di esempi se ne potrebbero fare a iosa.
Guarda, discorso ampio con mille sfaccettature.
Comunque per "SERIO" intendo qualcosa di professionale che realmente ti serve per vivere, coi suoi problemi ,le su rotture e tutto il pacchetto.
Pacchetto che comprende anche sfide, obiettivi, soddisfazioni nell'arrivare in fondo.
Se parliamo di hobby parlaimo di qualcosa che fai per tuo gusto ma che se non finisci o non riesci non cambia nulla. E questa non è una cosa da poco nella testa di un individuo.
Guarda che sei libero di fare "qualcosa", nessuno ti "condanna" a prendere soldi e non fare nulla.
Libero? Non sei affatto libero, perché il tuo sostentamento dipende fortemente da un sussidio di Stato.
È un modo come un altro per controllare le masse: i sussidi indiscriminati infatti non generano nulla, figurarsi ricchezza.
Anzi, hanno un effetto estremamente negativo sul piano sociale: educano infatti le persone a pretendere e dipendere dallo Stato per la qualunque, sconfinando al parassitismo.
L'Italia è campione in tal senso.
Quei soldi sarebbero meglio spesi invece sull'istruzione, quella si unica leva reale per l'ascensore sociale. E sulla sanità pubblica.
Ripper89
26-07-2024, 16:28
Ragazzi non sapete di che state parlando.
Che la fuori possa esserci una pozione di popolazione in grado di vivere come un parassita spiaggiato sul divano a tempo indeterminato senza problemi è vero. Del resto il mondo è bello perchè è vario.
Ma sui grandi numeri la cosa non solo non funziona ma è DEVASTANTE.
Siamo esseri umani, abbiamo bisogno di stimoli, di cose da fare, di uno scopo, di obiettivi da raggiungere.
E non parlo di passioni, hobby o svago. Abbiamo bisogno di cose serie, vere.
Se prendi una intera comunità e la metti in modalità villaggio vacanze a tempo indeterminato la vedrai IMPLODERE nel giro di pochi anni.
Cosa c'è di più bello che creare obbiettivo sui proprio hobby e passioni anzichè sul lavoro ?
Tu andresti al lavoro se non ti pagassero ?
Il lavoro è un qualcosa che siamo costretti a fare per vivere nella società attuale, che poi vi sia gente che nella vita è stata incapace di ritagliarsi hobby ed ha come unica passione il lavoro è vero e consiglio a tutti quanti questi di rifarsi una vita.
Poi parliamoci chiaro lavorare da 5 a 7 giorni alla settimana significa che in 7 anni ne hai vissuti 2, gli altri li hai passati a stressarti per un azienda non di tua proprietà e per risolvere problemi altrui o affaticarti per qualcosa che non ti appartiene.
E non parlo di passioni, hobby o svago. Abbiamo bisogno di cose serie, vere.
Le passioni e gli hobby sono in realtà quanto di più importante nella vita.
La gente lavora per avere i soldi necessari per seguire le passioni, mica per fa il contrario.
Se prendi una intera comunità e la metti in modalità villaggio vacanze a tempo indeterminato la vedrai IMPLODERE nel giro di pochi anni.
Il non sapersi gestire è un problema dell'individuo, semmai gli si insegna come fare.
Detto questo nessuno ti vieta di lavorare per conto proprio.
Percepisci lo stipendio e lavori per hobby ( GRATIS ).
Cosa c'è di più bello che creare obbiettivo sui proprio hobby e passioni anzichè sul lavoro ?
Tu andresti al lavoro se non ti pagassero ?
Il lavoro è un qualcosa che siamo costretti a fare per vivere nella società attuale, che poi vi sia gente che nella vita è stata incapace di ritagliarsi hobby ed ha come unica passione il lavoro è vero e consiglio a tutti quanti questi di rifarsi una vita.
:mano:
Poi parliamoci chiaro lavorare da 5 a 7 giorni alla settimana significa che in 7 anni ne hai vissuti 2, gli altri li hai passati a stressarti per un azienda non di tua proprietà e per risolvere problemi altrui o affaticarti per qualcosa che non ti appartiene.
La maggior parte delle persone lavora 11 mesi all'anno per poter andare in ferie un paio di settimane. E la metà di queste persone è sicuramente stressata perché svolge un lavoro che non piace.
Le passioni e gli hobby sono in realtà quanto di più importante nella vita.
La gente lavora per avere i soldi necessari per seguire le passioni, mica per fa il contrario.
Il lavoro più bello è quello che permette di vivere delle proprie passioni, ma sono in pochi a mettere in pratica questo binomio.
Cosa c'è di più bello che creare obbiettivo sui proprio hobby e passioni anzichè sul lavoro ?
Tu andresti al lavoro se non ti pagassero ?
Il lavoro è un qualcosa che siamo costretti a fare per vivere nella società attuale, che poi vi sia gente che nella vita è stata incapace di ritagliarsi hobby ed ha come unica passione il lavoro è vero e consiglio a tutti quanti questi di rifarsi una vita.
Poi parliamoci chiaro lavorare da 5 a 7 giorni alla settimana significa che in 7 anni ne hai vissuti 2, gli altri li hai passati a stressarti per un azienda non di tua proprietà e per risolvere problemi altrui o affaticarti per qualcosa che non ti appartiene.
Le passioni e gli hobby sono in realtà quanto di più importante nella vita.
La gente lavora per avere i soldi necessari per seguire le passioni, mica per fa il contrario.
Il non sapersi gestire è un problema dell'individuo, semmai gli si insegna come fare.
Detto questo nessuno ti vieta di lavorare per conto proprio.
Percepisci lo stipendio e lavori per hobby ( GRATIS ).
Capisco bene il discorso ma sui grandi numeri la cosa non funziona.
Se non ha un cazzo da fare la società si corrompe, si logora.
Banalizzando.. è come quando in un gioco di ruolo open world arrivi al livello massimo ed hai tutta la dotazione migliore.
Improvvisamente seguire missioni diventa noioso.. diventa tutto vuoto e privo di stimolo.. e molli il titolo a metà.
Ecco, grosso modo qui è la stessa cosa.
Cosa c'è di più bello che creare obbiettivo sui proprio hobby e passioni anzichè sul lavoro ?
Tu andresti al lavoro se non ti pagassero ?
Il lavoro è un qualcosa che siamo costretti a fare per vivere nella società attuale, che poi vi sia gente che nella vita è stata incapace di ritagliarsi hobby ed ha come unica passione il lavoro è vero e consiglio a tutti quanti questi di rifarsi una vita.
Perché non possono esistere persone che svolgono il loro lavoro per passione? :mbe:
Io personalmente la mia passione per l'informatica l'ho sviluppata da quando avevo 6 anni, e mi ritengo fortunato di lavorare in una compagnia che me la fa esercitare.
Certo non tutti sono così fortunati. Ma è proprio questo il punto fondamentale: bisogna indirizzare il sistema scolastico ed educativo/universitario affinché le persone perseguano attività quanto più vicine alle proprie passioni.
Bisogna avere un minimo di motivazione, oltre al guadagnare denaro ovviamente, altrimenti è meglio cercarsi un'altra attività.
Poi parliamoci chiaro lavorare da 5 a 7 giorni alla settimana significa che in 7 anni ne hai vissuti 2, gli altri li hai passati a stressarti per un azienda non di tua proprietà e per risolvere problemi altrui o affaticarti per qualcosa che non ti appartiene.
Nessuno ti costringe ad intraprendere una carriera da dipendente. La verità è che è oggettivamente molto più comodo e meno rischioso che avviare una propria attività.
Detto questo, esistono tanti modi di perdere tempo nella propria vita: ad esempio passare ore nel traffico, sui social o sulle piattaforme di streaming.
Le passioni e gli hobby sono in realtà quanto di più importante nella vita.
La gente lavora per avere i soldi necessari per seguire le passioni, mica per fa il contrario.
Dipende. Ciò che è importante nella vita dovremmo lasciarlo decidere ai singoli individui, senza generalizzare ma soprattutto senza che sia lo Stato a dirti cosa è importante/essenziale e cosa non lo è.
Ad esempio per qualcuno potrebbe essere importante coltivare relazioni umane piuttosto che le proprie passioni: anche perché al 99% qualsiasi cosa si faccia *da soli* prima o poi stuferà.
L'ambiente lavorativo può aiutare a coltivare le proprie passioni, e gli stimoli che puoi avere nel lavorare in un gruppo o in un team sono senza dubbio molto più forti. Motivo per cui sono tendenzialmente contrario al full remote, perché tende ad isolare le persone.
Il non sapersi gestire è un problema dell'individuo, semmai gli si insegna come fare.
Detto questo nessuno ti vieta di lavorare per conto proprio.
Percepisci lo stipendio e lavori per hobby ( GRATIS ).
E chi dovrebbe insegnarlo di grazia? Lo Stato? :rolleyes:
Perché non possono esistere persone che svolgono il loro lavoro per passione? :mbe:
Io personalmente la mia passione per l'informatica l'ho sviluppata da quando avevo 6 anni, e mi ritengo fortunato di lavorare in una compagnia che me la fa esercitare.
Certo non tutti sono così fortunati. Ma è proprio questo il punto fondamentale: bisogna indirizzare il sistema scolastico ed educativo/universitario affinché le persone perseguano attività quanto più vicine alle proprie passioni.
Bisogna avere un minimo di motivazione, oltre al guadagnare denaro ovviamente, altrimenti è meglio cercarsi un'altra attività.
Nessuno ti costringe ad intraprendere una carriera da dipendente. La verità è che è oggettivamente molto più comodo e meno rischioso che avviare una propria attività.
Detto questo, esistono tanti modi di perdere tempo nella propria vita: ad esempio passare ore nel traffico, sui social o sulle piattaforme di streaming.
Dipende. Ciò che è importante nella vita dovremmo lasciarlo decidere ai singoli individui, senza generalizzare ma soprattutto senza che sia lo Stato a dirti cosa è importante/essenziale e cosa non lo è.
Ad esempio per qualcuno potrebbe essere importante coltivare relazioni umane piuttosto che le proprie passioni: anche perché al 99% qualsiasi cosa si faccia *da soli* prima o poi stuferà.
L'ambiente lavorativo può aiutare a coltivare le proprie passioni, e gli stimoli che puoi avere nel lavorare in un gruppo o in un team sono senza dubbio molto più forti. Motivo per cui sono tendenzialmente contrario al full remote, perché tende ad isolare le persone.
E chi dovrebbe insegnarlo di grazia? Lo Stato? :rolleyes:
Pensa che prima o poi toccherà a tutti vivere di reddito senza lavorare, basta pensare alla pensione, per cui siamo già preparati, non c'è niente da insegnare se non a godersi la vita.
Pensa che prima o poi toccherà a tutti vivere di reddito senza lavorare, basta pensare alla pensione, per cui siamo già preparati, non c'è niente da insegnare se non a godersi la vita.
Si vabbè ma non c'entra assolutamente nulla con il discorso di un reddito universale che non si capisce chi dovrebbe pagare :asd:
La pensione, nella maggior parte degli Stati seri, è alimentata dai contributi versati durante l'età *lavorativa*. Soldi che vengono trattenuti dalla busta paga e/o a cui si può contribuire volontariamente e messi in fondi pensionistici con piani più o meno remunerativi a seconda del livello di rischio scelto.
In quel caso ogni persona ha un suo fondo personale pensionistico e quello che hai versato ti ritorna con gli interessi.
Cioè sono sempre soldi tuoi :) che lo Stato ti obbliga a mettere da parte perché mediamente le persone hanno una scarsa cultura finanziaria e non sanno gestire i soldi.
Si vabbè ma non c'entra assolutamente nulla con il discorso di un reddito universale che non si capisce chi dovrebbe pagare :asd:
Ma il dettaglio di questo aspetto lo metto pure da parte, parto dall'assunto che siamo in un mondo "ideale" di domani dove tutta la produzione è fatta da macchine ed IA e che quindi c'è un sistema economico che assegna ad ogni cittadino una rendita mensile derivante dalla ricchezza generata dal lavoro delle macchine. Poi come funziona poco importa, diciamo che ci arriviamo e basta.
Per me la problematica vera è l'effetto di questa cosa sul tessuto sociale che si trova a vivere in un mondo dove di fatto è sempre domenica.. dove non esistono resposabilità ma anche obiettivi di crescita. Un modo dove se ti va coltivi le tue passioni ma se non lo fai non cambia nulla..
Per me questa è una vera bomba atomica a livello sociale.
Capisco bene il discorso ma sui grandi numeri la cosa non funziona.
Se non ha un cazzo da fare la società si corrompe, si logora.
Banalizzando.. è come quando in un gioco di ruolo open world arrivi al livello massimo ed hai tutta la dotazione migliore.
Improvvisamente seguire missioni diventa noioso.. diventa tutto vuoto e privo di stimolo.. e molli il titolo a metà.
Ecco, grosso modo qui è la stessa cosa.
Non saprei, a parte che ci si arriverebbe per gradi e non tutti a casa dall'oggi al domani, non solo per differenze enormi a livello di automazione nei diversi settori, non escluderei nemmeno che si potrebbe partire con la riduzione delle ore prima della sostituzione del lavoro umano con l'ia e robot.
Le conseguenze sarebbero comunque impossibili da prevedere, oggi c'é giusto un'idea al centro del dibattito e di qualche opera di fantascienza.
Domani chissá, nascere ed essere educati in una societá di quel tipo darebbe un'altra percezione, differente da quella di coloro che vivrebbero tale transizione.
Grayskull
27-07-2024, 18:27
Dal mio punto di vista si assisterebbe ad una primavera umana come non se ne sono mai viste, roba da far impallidire il Rinascimento.
C'è tutto un mondo di belle arti da scoprire (Architettura, Musica, Pittura, Scultura, Poesia, Danza, Recitazione (comprendente cinema e teatro)), c'è tutto un mondo di sport da praticare e seguire, c'è tutto un pianeta da visitare (posto che magari in futuro i viaggi verrebbero resi più efficienti ed economici), c'è tutto un mondo di relazioni umane da approfondire. Giardinaggio, culinaria, moda, fotografia, ecc. ed altre milioni di attività interessanti in altrettanti settori e ambiti.
Se con tutto il ben di dio di passioni e ragioni di vita che possono esistere, c'è chi preferirebbe poltrire sul divano, bhè, mi dispiace per loro.
Ma io non sottovaluto l'umanità e la sua voglia di vivere.
Ripper89
28-07-2024, 12:25
Capisco bene il discorso ma sui grandi numeri la cosa non funziona.
Se non ha un cazzo da fare la società si corrompe, si logora.Il da farsi uno se lo trova sempre, non deve necessariamente andare a lavorare.
Soprattutto se l'individuo è anche giovane.
Ma cosa vuol dire poi "niente da fare" ?
Hai il tempo di poter fare TUTTO ciò che vuoi e non sai cosa fare ?
Puoi studiare per hobby, fare sport, arte, svago ( che molti non ne hanno il tempo ), fare escursioni, viaggiare, trombare ..... qualsiasi cosa.
Ma che discorsi sono ? Ma siete veramente così poveri intellettualmente ?
Banalizzando.. è come quando in un gioco di ruolo open world arrivi al livello massimo ed hai tutta la dotazione migliore.
Improvvisamente seguire missioni diventa noioso.. diventa tutto vuoto e privo di stimolo.. e molli il titolo a metà.
Ecco, grosso modo qui è la stessa cosa.No dai, il paragone con i videgiochi no.
La vita non è un videogioco.
Come detto prima ci sono tantissime cose da poter fare che 1 vita intera NON BASTA.
Ripper89
28-07-2024, 12:27
Perché non possono esistere persone che svolgono il loro lavoro per passione? :mbe:
Un lavoro per passione è qualcosa che svolgeresti anche senza essere pagato.
Un lavoro per passione lo possono svolgere artisti e sportivi, non di certo l'uomo medio.
Ripper89
28-07-2024, 12:39
Io personalmente la mia passione per l'informatica l'ho sviluppata da quando avevo 6 anni, e mi ritengo fortunato di lavorare in una compagnia che me la fa esercitare.Anche io lavoro nel ramo informatico, ma lavoro perchè mi pagano, perchè a nessuno sano di mente può piacere risolvere problemi altrui, contribuire a far crescere un azienda che NON è la tua, e svolgere incarichi quando e dove l'azienda vuole.
Senza contare le ore di lavoro sottratti alla tua vita.
Nessuno ti costringe ad intraprendere una carriera da dipendente. La verità è che è oggettivamente molto più comodo e meno rischioso che avviare una propria attività.Ma è la stessa cosa !
Devo sgobbare per avviare un attività per vendere prodotti e servizi a gente a cui a me non frega niente e per cosa ? PER I SOLDI OVVIAMENTE.
Dipende. Ciò che è importante nella vita dovremmo lasciarlo decidere ai singoli individui, senza generalizzare ma soprattutto senza che sia lo Stato a dirti cosa è importante/essenziale e cosa non lo è.Infatti il culto del lavoro ci viene inculcato dalla nostra società, non è di certo un istinto naturale.
Ad esempio per qualcuno potrebbe essere importante coltivare relazioni umane piuttosto che le proprie passioni: anche perché al 99% qualsiasi cosa si faccia *da soli* prima o poi stuferà.RELAZIONI UMANE fanno parte dello svago, NON di certo del contesto lavorativo.
Se trovi relazioni umane solo nel posto di lavoro significa che hai una vita sociale scarsa, per il semplice fatto che non hai tempo ( a causa del lavoro ) e forse non ne sei nemmeno capace e nemmeno te ne rendi conto.
L'ambiente lavorativo può aiutare a coltivare le proprie passioni, e gli stimoli che puoi avere nel lavorare in un gruppo o in un team sono senza dubbio molto più forti. Motivo per cui sono tendenzialmente contrario al full remote, perché tende ad isolare le persone.Sei contrario perchè non hai hobby, passioni e una compagnia di amici al di fuori dal lavoro.
Sempre se vogliamo considerare i rapporti fra colleghi come "amicizia". Perchè l'amicizia vera è un altra cosa, il semplice ridere e scherzare di fronte ad una macchina del caffè, magari parlando pure di lavoro.
Il da farsi uno se lo trova sempre, non deve necessariamente andare a lavorare.
Soprattutto se l'individuo è anche giovane.
Ma cosa vuol dire poi "niente da fare" ?
Hai il tempo di poter fare TUTTO ciò che vuoi e non sai cosa fare ?
Puoi studiare per hobby, fare sport, arte, svago ( che molti non ne hanno il tempo ), fare escursioni, viaggiare, trombare ..... qualsiasi cosa.
Ma che discorsi sono ? Ma siete veramente così poveri intellettualmente ?
No dai, il paragone con i videgiochi no.
La vita non è un videogioco.
Come detto prima ci sono tantissime cose da poter fare che 1 vita intera NON BASTA.
La vita non è un videogioco ma i meccanismi psicologici restano gli stessi.
Oltretutto stai facendo il grande errore di ragionare individualmente e non a livello di intera società.
Se tu sei in grado di riempire CON CONTINUATIVA SODDISFAZIONE PERSONALE una intera esistenza in perenne vacanza (e comunque lo dici, poi è da vedere se ci riesci) questo di certo non vale a livello di società generale.
Come detto, sono già stati eseguiti studi in merito ed i risultati non sono stati buoni.
...
No dai, il paragone con i videgiochi no.
La vita non è un videogioco.
Come detto prima ci sono tantissime cose da poter fare che 1 vita intera NON BASTA.
Verissimo!
L'ho constatato in prima persona in questi ultimi due anni. Per questioni che non sto qui a riportare, ho potuto staccare dal lavoro concedendomi in media dalle 4 alle 6 ore al giorno per attività diciamo hobbistiche e nonostante ciò avrò realizzato si e no un terzo di quello che volevo fare. Forse sono io che ho troppi passatempi, ma a ben vedere il tempo che abbiamo a disposizione è talmente poco che il grosso viene fagocitato dal lavoro ... e se come dice Demon77 la società non è (o non sarebbe) in grado di gestire il tempo libero a disposizione forse c'è qualcosa che non funziona a livello di società (e di razza umana) :rolleyes:
pazza_inter
28-07-2024, 16:26
Parlate per voi :asd:
Far vivere la popolazione solo di reddito di cittadinanza (o come lo si vuol chiamare) facendo fare tutto ai robot/androidi/automi (o come li si vuol chiamare) apre un ventaglio di problematiche enormi che, il linea teorica, la rendono una cosa quasi impossibile. Non dico che non possa esistere il modo per attuarlo, ma per riuscirci...
Ma al netto di questo, il problema "sociale" dell'essere umano, o meglio uno dei tanti :asd: è la sua totale incapacità al trovare con le proprie forze una prospettiva, uno scopo, a cercare di ottenere qualcosa senza che ci sia la società a dirgli cosa deve fare.
Perchè il 99% della gente se non ha un lavoro non sa cosa fare nella vita, e fa un lavoro perchè gli è necessario, non certo perchè vuole farlo. Poi magari quel lavoro gli piace, ma non è questo il nocciolo della questione. Se vogliamo vedere la cosa da un altro punto di vista, fin dalla nascita siamo "indottrinati" sul fatto che dobbiamo studiare, poi ottenuto un titolo di studio trovare un lavoro, farsi una famiglia, tirare su un paio di pargoli e tirare avanti la carretta fino alla (oramai utopica) pensione a 60-70 anni prima di spegnersi.
Io conosco una marea di persone che non fa altro che passare le giornate tra il lavoro, le faccende di casa e dormire. Per poi magari prendersi 2 settimane di ferie da qualche parte per staccare ad Agosto e una a Natale, e via a riprendere il tran tran quotidiano per 40-50 anni. Poi queste persone le vedi che arrivano alla pensione e non sanno più letteralmente cosa fare degli anni che gli restano, non di rado qualcuno torna a lavorare pur di dare un senso alle loro giornate.
l'esempio più grande di questo ""esperimento"" sono state le riserve indiane.
A mò di risarcimento, il Governo USA tuttora passa un vitalizio agli ultimi discendenti degli Indiani "sfrattati" che decidono di rimanere nelle riserve e far sopravvivere la loro cultura (chi invece si "occidentalizza" uscendo dalla riserva perde il sussidio, ovviamente).
Bene, nelle riserve non sanno che fare... infatti i tassi di alcolismo sono ENORMI e sono una piaga per le comunità di indiani. Che è un po' la stessa cosa che succedeva a Marge Simpson quando si trasferiscono nella nuova città e le danno una casa con tutti gli elettrodomestici automatizzati... a lei non rimaneva che darsi all'alcool per riempire la giornata!
Pensate questa cosa, ma a livello globale... sarebbe una piaga sociale e sanitaria!
Anche io lavoro nel ramo informatico, ma lavoro perchè mi pagano, perchè a nessuno sano di mente può piacere risolvere problemi altrui, contribuire a far crescere un azienda che NON è la tua, e svolgere incarichi quando e dove l'azienda vuole.
Senza contare le ore di lavoro sottratti alla tua vita.
Il problema è la sub-cultura nascente che sta mettendo in discussione tutto, ma senza creare nuove fondamenta, perché il troppo benessere probabilmente ha dato alla testa.
Il lavoro e il sacrificio sono il fondamento della nostra civiltà. Il lavoro andrebbe visto come servizio verso altri, e in tal senso cambierebbe pure la visione che uno ha di esso.
Se non ti rendi conto che solo tu con la tua competenza ed esperienza puoi risolvere certi problemi, in un modo che ovviamente solo tu sai fare, e non altri, allora è ovvio che non dai alcun peso a quello che fai, o perché lo consideri banale, o perché qualcun altro ti ha inculcato che puoi essere rimpiazzato facilmente.
Probabilmente non ti viene riconosciuto a sufficienza, ma l'Italia è un caso del tutto anomalo perché appunto si è persa la cultura del lavoro come servizio ad altri.
Infatti la maggior parte delle attività lavorano con una superficialità che definire imbarazzante sarebbe un complimento.
Se non trovi il senso di quello che fai, il consiglio che ti dò è quello di guardarti attorno e trovare qualcosa che ti aggrada maggiormente, ma sopratutto un posto dove può essere valorizzato ciò che fai.
Ma è la stessa cosa !
Devo sgobbare per avviare un attività per vendere prodotti e servizi a gente a cui a me non frega niente e per cosa ? PER I SOLDI OVVIAMENTE.
Non proprio. L'imprenditoria ti costringe a vedere se qualcuno ha bisogno di qualcosa a cui nessuno ha ancora pensato e fa di tutto per colmare quel vuoto.
Offri beni e servizi di cui le persone hanno bisogno. Sai che succede se non te ne frega niente dei clienti? Che offrirai un servizio scarso, sotto la media, e nessuno certamente vorrà i tuoi prodotti e servizi perché questa cosa trasparirà in superficie.
Il problema semmai è che in Italia siamo stati abituati negli ultimi decenni e forse anche prima a navigare nella mediocrità, ed è ovvio che senza ambire per il meglio una società non può realmente progredire.
Infatti l'Italia è ferma al palo da anni.
Infatti il culto del lavoro ci viene inculcato dalla nostra società, non è di certo un istinto naturale.
Semmai è una cultura, quella del sacrificio.
Oggi chi pensa di poterne venire meno non si rende conto che campa di rendita sui frutti di chi l'ha fatto nel passato.
Il fatto che non sia un istinto naturale è irrilevante, perché a seguire gli istinti naturali siamo capaci tutti.
L'uomo vuole costruire.
RELAZIONI UMANE fanno parte dello svago, NON di certo del contesto lavorativo.
Questa logica binaria non rispecchia affatto la realtà. Le relazioni umane sono alla base di tutto, figurarsi se non lo sono nel contesto lavorativo.
Se trovi relazioni umane solo nel posto di lavoro significa che hai una vita sociale scarsa, per il semplice fatto che non hai tempo ( a causa del lavoro ) e forse non ne sei nemmeno capace e nemmeno te ne rendi conto.
E chi ha scritto che trovi relazioni umane SOLO nel posto di lavoro? Nessuno l'ha mai scritto.
Semplicemente, passando 8 ore al giorno in ufficio con altre persone, ovviamente passi con queste persone gran parte della tua giornata.
Tanto vale usarle per costruire qualcosa insieme, se possibile.
Sei contrario perchè non hai hobby, passioni e una compagnia di amici al di fuori dal lavoro.
Mi piace come dai per scontato cose :asd: senza neanche conoscere l'interlocutore.
No, sono contrario perché ritengo che lavorare in una stanza senza la possibilità di interagire umanamente sia alienante e contribuisca a creare una società di atomi e di individualisti. Del resto il COVID ha dimostrato esattamente questo: dovevamo uscirne migliori, invece il mondo è peggiorato e non di poco :rolleyes:
Sempre se vogliamo considerare i rapporti fra colleghi come "amicizia". Perchè l'amicizia vera è un altra cosa, il semplice ridere e scherzare di fronte ad una macchina del caffè, magari parlando pure di lavoro.
Chi ha mai parlato di amicizia? Io sto dicendo che costruire una cosa insieme ad altri è quello che fa sentire vive le persone, più di qualsiasi attività individuale che ti possa venire in mente.
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