View Full Version : Gli enti pubblici sono obbligati a usare software open-source: passa la legge in Svizzera
Redazione di Hardware Upg
25-07-2024, 10:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/software-business/gli-enti-pubblici-sono-obbligati-a-usare-software-open-source-passa-la-legge-in-svizzera_129217.html
La Confederazione Elvetica ha approvato una legge che impone l'utilizzo di software open source nel settore pubblico, promuovendo trasparenza e collaborazione. La decisione potrebbe influenzare altri paesi europei e gli Stati Uniti.
Click sul link per visualizzare la notizia.
Un bel passo avanti, speriamo che l'esperimento vada bene e che si aliineino anche gli altri paesi, anche se per l'Italia sarebbe già un passo avanti che tutti gli enti pubblici utilizzassero gli stessi software con gli stessi archivi centralizzati, ma ancora siamo indietro.
Un bel passo avanti, speriamo che l'esperimento vada bene e che si aliineino anche gli altri paesi, anche se per l'Italia sarebbe già un passo avanti che tutti gli enti pubblici utilizzassero gli stessi software con gli stessi archivi centralizzati, ma ancora siamo indietro.
Indietro? Ma se l'OSOR elogia l'Italia...
https://joinup.ec.europa.eu/collection/open-source-observatory-osor/news/italys-public-service-digital-strategy-updated
nonsidice
25-07-2024, 10:57
Un bel passo avanti, speriamo che l'esperimento vada bene e che si aliineino anche gli altri paesi, anche se per l'Italia sarebbe già un passo avanti che tutti gli enti pubblici utilizzassero gli stessi software con gli stessi archivi centralizzati, ma ancora siamo indietro.
Chiedere alla Germania che ci ha provato anni fa, come è poi andata finire. :ciapet: :ciapet:
A livello pratico finirà nel nulla oppure con interventi di facciata (libreoffice agli stagisti e basta).
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
Indietro? Ma se l'OSOR elogia l'Italia...
https://joinup.ec.europa.eu/collection/open-source-observatory-osor/news/italys-public-service-digital-strategy-updated
intanto sono parole, di fatto le varie ASL non comunicano fra loro, così come tanti comuni ecc. spero vivamente che questo piano vada bene e si arrivi ad avere realmente la possibilità di avere tutto accessibile da tutto il territorio e gli stessi software, possibilmente open source, in tutti gli uffici.
Chiedere alla Germania che ci ha provato anni fa, come è poi andata finire. :ciapet: :ciapet:
A livello pratico finirà nel nulla oppure con interventi di facciata (libreoffice agli stagisti e basta).
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
E questo da dove arriva?
Se non c'è riuscito un lander in Germania non significa che non ci possa riuscire qualcun altro, inoltre visto il recente caso di bug che ha bloccato mezzo mondo, non sarebbe male svincolarsi dai software in mano agli avversari e fare qualcosa di nostro, meglio se a livello europeo.
Chiedere alla Germania che ci ha provato anni fa, come è poi andata finire. :ciapet: :ciapet:
A livello pratico finirà nel nulla oppure con interventi di facciata (libreoffice agli stagisti e basta).
Temo sia vero...
Non serve una legge che impone oggi l'open source.
Serve formare i giovani di domani ad essere adulti "pratici" di software diversi dal solito windows + office. Nella pratica inserire un percorso di studio che inizia alle elementari con l'obbiettivo di arrivare in terza media rendendoti "pratico" di linux+libre office, gimp, ecc e rendendoti in grado di installare linux e windows in dual boot (se troppo difficile per la terza media questo possiamo metterlo alle superiori).
Per avere domani adulti consci che a seconda di cosa richiede una certa postazione si può usare windows o meno risparmiando licenze dove possibile ma soprattuto instillare nelle menti di domani il concetto che pc non è necessariamente sinonimo di windows.
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
I server in che senso? La maggior parte dei server del mondo sono proprio linux, unico posto in cui linux è dominante..
Temo sia vero...
Non serve una legge che impone oggi l'open source.
Serve formare i giovani di domani ad essere adulti "pratici" di software diversi dal solito windows + office. Nella pratica inserire un percorso di studio che inizia alle elementari con l'obbiettivo di arrivare in terza media rendendoti "pratico" di linux+libre office, gimp, ecc e rendendoti in grado di installare linux e windows in dual boot (se troppo difficile per la terza media questo possiamo metterlo alle superiori).
Per avere domani adulti consci che a seconda di cosa richiede una certa postazione si può usare windows o meno risparmiando licenze dove possibile ma soprattuto instillare nelle menti di domani il concetto che pc non è necessariamente sinonimo di windows.
Credo che come sempre lo scoglio maggiore nelle realtà come aziende o enti statali siano i gestionali. Se non girano sotto linux o non sono su piattaforme web ma i classici client/server siamo sempre al punto di partenza.
Il discorso dual boot credo vada bene mediamente per gli utenti home.
nonsidice
25-07-2024, 11:29
Temo sia vero...
Non serve una legge che impone oggi l'open source.
...
I server in che senso? La maggior parte dei server del mondo sono proprio linux, unico posto in cui linux è dominante..
Sarebbe un punto di partenza, ma poi ti crei una "bolla" perchè il resto del mondo ti chiede i file .xlsx e non .ods ad esempio. Per cui poi "torni indietro".
Per i server intendo che tutte le infrastrutture (o quasi) di rete interna sono praticamente su AD, senza contare tutti gli applicativi creati "internamente", i database "grandi" sono praticamente tutti oracle (non credo sia open ma non sono sicuro).
Sarebbe tutto da rifare da zero, tutta la rete/applicativi dello stato.
Ne vale la pena ?
Chiedere alla Germania che ci ha provato anni fa, come è poi andata finire. :ciapet: :ciapet:
A livello pratico finirà nel nulla oppure con interventi di facciata (libreoffice agli stagisti e basta).
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
In che senso "come è andata a finire"?
Ah, ho capito, la solita storiella di Monaco tanto bella da raccontare...
https://joinup.ec.europa.eu/collection/open-source-observatory-osor/news/use-open-source-german-administrations
Credo che come sempre lo scoglio maggiore nelle realtà come aziende o enti statali siano i gestionali. Se non girano sotto linux o non sono su piattaforme web ma i classici client/server siamo sempre al punto di partenza.
Il discorso dual boot credo vada bene mediamente per gli utenti home.
Infatti, ma lo sforzo secondo me dovrà essere fatto, soprattutto per svincolarsi da produttori di software che possono fare il bello e il cattivo tempo.
Sarebbe un punto di partenza, ma poi ti crei una "bolla" perchè il resto del mondo ti chiede i file .xlsx e non .ods ad esempio. Per cui poi "torni indietro".
Per i server intendo che tutte le infrastrutture (o quasi) di rete interna sono praticamente su AD, senza contare tutti gli applicativi creati "internamente", i database "grandi" sono praticamente tutti oracle (non credo sia open ma non sono sicuro).
Sarebbe tutto da rifare da zero, tutta la rete/applicativi dello stato.
Ne vale la pena ?
In ottica futura, sicuramente si, avere il controllo sul software è fondamentale.
Credo che come sempre lo scoglio maggiore nelle realtà come aziende o enti statali siano i gestionali. Se non girano sotto linux o non sono su piattaforme web ma i classici client/server siamo sempre al punto di partenza.
.
Infatti..il mio discorso è più generico del tipo: se tutte le persone di domani sapranno usare linux e libre office ecc sceglieranno quello nelle postazioni (che siano home o a lavoro) dove non servono software che esistono solo per windows, sarebbe cmq un'ottimizzazione economica dovendo pagare meno licenze commerciale che sia a a casa o nelle aziende. Oltre all'avvio di un cambio di mentalità, se la percentuale di adozione di linux a quel punto salisse verrebbero rilasciati anche software (commerciali a pagamento) che oggi esistono solo su windows anche su linux (nulla vieta di avere linux + applicativo gestionale a pagamento a codice chiuso che ci gira sopra..almeno risparmieresti su windows..).
Ad oggi si usa windows dove c'è software esistente solo per windows (scelta giusta) ma anche dove basterebbe la combo linux + libre office per il semplice motivo che l'utento medio "non è pratico".
Il discorso dual boot credo vada bene mediamente per gli utenti home.
Il discorso insegnare ad installare un dual boot agli studenti delle superiori rientrerebbe semplicemente nella visione di renderli consapevoli che su un pc può girare non solo windows e insegnarli come si fa per aumentare le probabilità che poi lo provino a casa ecc instillare una consapevolezza iniziale..
Infatti..il mio discorso è più generico del tipo: se tutte le persone di domani sapranno usare linux e libre office ecc sceglieranno quello nelle postazioni (che siano home o a lavoro) dove non servono software che esistono solo per windows, sarebbe cmq un'ottimizzazione economica dovendo pagare meno licenze commerciale che sia a a casa o nelle aziende. Oltre all'avvio di un cambio di mentalità, se la percentuale di adozione di linux a quel punto salisse verrebbero rilasciati anche software (commerciali a pagamento) che oggi esistono solo su windows anche su linux (nulla vieta di avere linux + applicativo gestionale a pagamento a codice chiuso che ci gira sopra..almeno risparmieresti su windows..).
Ad oggi si usa windows dove c'è software esistente solo per windows (scelta giusta) ma anche dove basterebbe la combo linux + libre office per il semplice motivo che l'utento medio "non è pratico".
Il discorso insegnare ad installare un dual boot agli studenti delle superiori rientrerebbe semplicemente nella visione di renderli consapevoli che su un pc può girare non solo windows e insegnarli come si fa per aumentare le probabilità che poi lo provino a casa ecc instillare una consapevolezza iniziale..
Linux deve attrarre per altre cose, avere un risparmi di 20€ su un PC non può essere discriminante per niente, a livello di utilizzo, una distro ben configurata funziona più o meno come windows, lo scoglio sono gli applicativi, e no, non va bene dire se non c'è x puoi usare y, devono essere gli stessi applicativi.
E in un mondo che va sempre più verso una semplificazione, installare un dual boot, sarebbe solo una scocciatura.
Sarebbe un punto di partenza, ma poi ti crei una "bolla" perchè il resto del mondo ti chiede i file .xlsx e non .ods ad esempio. Per cui poi "torni indietro".
Per i server intendo che tutte le infrastrutture (o quasi) di rete interna sono praticamente su AD, senza contare tutti gli applicativi creati "internamente", i database "grandi" sono praticamente tutti oracle (non credo sia open ma non sono sicuro).
Sarebbe tutto da rifare da zero, tutta la rete/applicativi dello stato.
Ne vale la pena ?
Ah ok, io parlavo di web server .
Cmq io non ho detto che sarebbe da imporre l'open source nella pubbliche amministrazioni.
Ho detto che sarebbe da imporre fin dalle elementari l'uso scolastico dell'open source per fomare adulti che non siano pratici soltanto di windows ma anche di linux. Questo per avere maggiori probabilità un domani che si facciano scelte di utilizzo di software open source in quelle postazioni/macchine in cui è "sprecato" pagare per windows + office. E comunque instillare nelle menti il concetto che pc non significa solo windows, se a tutti i bambini/ragazzi insegni l'uso a scuola di linux un domani non solo avrai gente che a casa userà linux al posto di windows ma anche manager consci che in alcune postazioni dell'azienda si potrebbe installare linux.
Sulla questione che i documenti creati con word e aperti con libre office (o viceversa) si aprano spesso con elementi formattati che si stravolgono è un problema dovuto al fatto che gli standard odt e simili non sono veramente rispettati da microsoft..bastebbe che l'ue imponesse che i prodotti microsoft rispettino gli standard perfettamente nella gestione dei formati open, e con il potere che ha potrebbe anche spingersi a rendere perfettamente intercompatibili anche certi formati specifici di microsoft. Ma decisioni simili potrebbero essere prese solo in fututo da adulti di domani "consapevoli".
Oggi non è ancora tempo per imporre l'open, ma è tempo per forgiare gli adulti di domani in modo che siano predisposti ad esso.
Linux deve attrarre per altre cose, avere un risparmi di 20€ su un PC non può essere discriminante per niente, a livello di utilizzo, una distro ben configurata funziona più o meno come windows, lo scoglio sono gli applicativi, e no, non va bene dire se non c'è x puoi usare y, devono essere gli stessi applicativi.
E in un mondo che va sempre più verso una semplificazione, installare un dual boot, sarebbe solo una scocciatura.
Ripeto il dual boot sarebbe parte di skill scolastiche da sapere. Non ho parlato di imporre il dual boot da nessuna parte. Insegnargli ad installare linux, ad installare windows e ad installare linux e windows in dual boot, fargli usare linux + libre office + altri software open nei lab a scuola, alle superiori insegnargli anche un po' di riga di comando di linux ecc.
Poi magari a casa alcuni continueranno ad usare windows e altri si installebbero direttamente linux senza dual boot (che serve sapere che esiste), ma con la consapevolezza che pc non significa per forza windows.
E' una questione di crerare una nuova mentalità negli adulti che verranno tra 20 anni: se sai usare linux + libre office e hai risparmiato qualche spicciolo sei consapevole. Alcuni di questi adulti di domani diventeranno anche manager e avranno tale consapevolezza e saranno più aperti mentalmente.
Per un adulto di oggi usare linux + libre office può essere un trauma ma se ai bambini di oggi fai usare linux e libre office fin dalle elementari nei lab a scuola (e a casa possono installarsi libre office gratis sul loro windows) crei adulti di domani "pratici" di tale combo. Questo andrebbe imposto nei cicli scolastici a livello di ue + imporre a microsoft di rispettare perfettamente le formattazioni odt e similari.
--Ho detto che sarebbe da imporre fin dalle elementari l'uso scolastico dell'open source per fomare adulti che non siano pratici soltanto di windows ma anche di linux.
Mah... mah... mah...
Se insegnare l'uso di linux avesse un livello di importanza degno di essere insegnato a scuola, allora perché non anche:
-insegnare a cucinare in modo sano, educando ai principi dell'alimentazione, al riconoscimento degli ingredienti/ricette sane etc etc a tutto vantaggio di una generazione adulta con meno problemi.
-insegnare i principi dell'amministrazione burocratica, cosí che avremo una generazione in grado di occuparsi consapevolmente delle sempre piú complesse procedure: come aprirsi una partita iva, come organizzarsi per il 730, come fare richieste agli uffici pubblici etc etc in modo da avere una generazione adulta abile nel destreggiarsi in questi contesti e in grado di prendere decisioni volte ad ottimizzarli.
-insegnare i principi di pronto soccorso, in modo da avere una generazione adulta in grado di intervenire in caso di malori di persone vicine, e in grado di usare correttamente semplici strumenti come siringhe e defibrillatori.
Se non ci sono queste cose (e altre ancora), dubito che "linux" debba avere qualche prioritá.
--Ho detto che sarebbe da imporre fin dalle elementari l'uso scolastico dell'open source per fomare adulti che non siano pratici soltanto di windows ma anche di linux.
Mah... mah... mah...
Se insegnare l'uso di linux avesse un livello di importanza degno di essere insegnato a scuola, allora perché non anche:
-insegnare a cucinare in modo sano, educando ai principi dell'alimentazione, al riconoscimento degli ingredienti/ricette sane etc etc a tutto vantaggio di una generazione adulta con meno problemi.
-insegnare i principi dell'amministrazione burocratica, cosí che avremo una generazione in grado di occuparsi consapevolmente delle sempre piú complesse procedure: come aprirsi una partita iva, come organizzarsi per il 730, come fare richieste agli uffici pubblici etc etc in modo da avere una generazione adulta abile nel destreggiarsi in questi contesti e in grado di prendere decisioni volte ad ottimizzarli.
-insegnare i principi di pronto soccorso, in modo da avere una generazione adulta in grado di intervenire in caso di malori di persone vicine, e in grado di usare correttamente semplici strumenti come siringhe e defibrillatori.
Per come la vedo io l'informatica è un argomento importante per la società moderna in cui viviamo (andrebbe messa al pari di matematica, italiano e le altre materie base) dovrebbe essere insegnata fin dalle elementari, introducendo i bambini/ragazzi a concetti base di programmazione ma anche in tale materia all'uso consapevole del pc, sapendo che vi è un sistema operativo installato e che windows non è l'unica scelta. Ma anche elementi di buoni comportamenti per la sicurezza informatica ecc.
Ma anche non volendo introdurre una simile materia che è una mia fissa, ti chiedo:
Attualmente nei laboratori informatici di elementari/medie/superiori si usa windows o linux? Perchè usare windows? Nel ciclo di scuole elementari/medie/superiori andrebbe usato windows solo in quei casi in cui esiste software specifico solo per windows (per fare un esempio: autocad e similiari per gli studenti degli istituiti tecnici che imparano disegno tecnico, in quel caso devi usare windows). Ma in generale si dovrebbe far sempre usare linux nei pc nei lab a scuola, perchè è gratis e perchè insegni agli adulti di domani ad essere pratici anche di linux (dato che windows tutti lo imparano a casa).
Se non ci sono queste cose (e altre ancora), dubito che "linux" debba avere qualche prioritá.
Si ma infatti le mie sono dichiarazioni di intenti e buoni propositi :-) so che nessuno le prenderà in cosiderazione nella pratica, spiego solo perchè se fossi io a decidere li applicherei..
Chiedere alla Germania che ci ha provato anni fa, come è poi andata finire. :ciapet: :ciapet:
A livello pratico finirà nel nulla oppure con interventi di facciata (libreoffice agli stagisti e basta).
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
Concordo.
Chiedere alla Germania che ci ha provato anni fa, come è poi andata finire. :ciapet: :ciapet:
A livello pratico finirà nel nulla oppure con interventi di facciata (libreoffice agli stagisti e basta).
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
ma a quanto ho capito non credo si riferiscano ad utilizzare software opensource, ma se l'ente pubblico paga un'azienda per sviluppare un software o lo sviluppa in proprio, questo deve essere rilasciato come opensource per una questione di mantenibilità.
Dovrebbero prima iniziare ad insegnare correttamente le materie che già ci sono ed accertarsi che vengano imparate.
Open Source non significa free, semplicemente che il codice puo' essere visionato da chiunque e quindi validato.
Tra l'altro non capisco questo nazismo di alcuni lettori che vogliono imporre ai propri figli il patema di installarsi Linux, come se linux dovesse garantirli qualche successo nella loro vita futura.
La gente usa il software che vuole e di solito la scelta cade sulla facilità di utilizzo, lista delle feature, design (qualità) e dal prezzo
PapaStreamer
25-07-2024, 13:13
Chiedere alla Germania che ci ha provato anni fa, come è poi andata finire. :ciapet: :ciapet:
A livello pratico finirà nel nulla oppure con interventi di facciata (libreoffice agli stagisti e basta).
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
Quella della Germania non fu un problema tecnico ma politico e di corruzione, esattamente come la Nigeria che doveva installare Mandriva Linux e poi è passato a trovarli Steve Ballmer.
https://jeremy.linuxquestions.org/2007/11/01/an-open-letter-to-steve-ballmer-from-mandriva/
Che però poi ebbe la rivincita su 17.000 notebook per le scuole.
Open Source non significa free, semplicemente che il codice puo' essere visionato da chiunque e quindi validato.
Tra l'altro non capisco questo nazismo di alcuni lettori che vogliono imporre ai propri figli il patema di installarsi Linux, come se linux dovesse garantirli qualche successo nella loro vita futura.
La gente usa il software che vuole e di solito la scelta cade sulla facilità di utilizzo, lista delle feature, design (qualità) e dal prezzo
Infatti non hai capito.
L'utopia di cui auspicavo non è quella di insegnare ai propri figli linux per il loro specifico successo ipotetico MA far conoscere linux a tutti nelle scuole. Che i futuri adulti di domani ne conoscano almeno l'esistenza avendolo toccato con mano qualche volta a scuola, che sappiano che pc non è sinonimo di windows. Non è una cosa che serve per il successo personale di qualcuno è una cosa che auspico che semplicemente "si sappia", che "si sia a conoscenza di" a livello di popolazione generale. Questo aumenterebbe le scelte consapevoli dei futuri manager di domani nella scelta di software open source quando e se può aver senso usarlo in qualche contesto.
Per come la vedo io l'informatica è un argomento importante per la società moderna in cui viviamo (andrebbe messa al pari di matematica, italiano e le altre materie base) dovrebbe essere insegnata fin dalle elementari, introducendo i bambini/ragazzi a concetti base di programmazione ma anche in tale materia all'uso consapevole del pc, sapendo che vi è un sistema operativo installato e che windows non è l'unica scelta. Ma anche elementi di buoni comportamenti per la sicurezza informatica ecc.
Ma anche non volendo introdurre una simile materia che è una mia fissa, ti chiedo:
Attualmente nei laboratori informatici di elementari/medie/superiori si usa windows o linux? Perchè usare windows? Nel ciclo di scuole elementari/medie/superiori andrebbe usato windows solo in quei casi in cui esiste software specifico solo per windows (per fare un esempio: autocad e similiari per gli studenti degli istituiti tecnici che imparano disegno tecnico, in quel caso devi usare windows). Ma in generale si dovrebbe far sempre usare linux nei pc nei lab a scuola, perchè è gratis e perchè insegni agli adulti di domani ad essere pratici anche di linux (dato che windows tutti lo imparano a casa).
Si ma infatti le mie sono dichiarazioni di intenti e buoni propositi :-) so che nessuno le prenderà in cosiderazione nella pratica, spiego solo perchè se fossi io a decidere li applicherei..
Nei libri di testo sono spesso allegati dei CD/dvd o è possibile scaricare dei programmi integrativi e indovinate su quale so girano.
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
In particolare capisce bene chi è nel commerciale, i responsabili degli acquisti, ecc :asd:
Open Source non significa free, semplicemente che il codice puo' essere visionato da chiunque e quindi validato.
Tra l'altro non capisco questo nazismo di alcuni lettori che vogliono imporre ai propri figli il patema di installarsi Linux, come se linux dovesse garantirli qualche successo nella loro vita futura.
La gente usa il software che vuole e di solito la scelta cade sulla facilità di utilizzo, lista delle feature, design (qualità) e dal prezzo
Addirittura la Reductio ad Hitlerum (https://it.wikipedia.org/wiki/Reductio_ad_Hitlerum) per denigrare l'Open Source ?
Siete ridotti così male che vi toglie il pane di bocca ? :D:D:D
Dai, non c'è Hitler, semmai saranno i tuoi figli che continueranno a finanziare i profitti, e a dipendere strategicamente da una multinazionale USA, stai sereno.
Chiedere alla Germania che ci ha provato anni fa, come è poi andata finire. :ciapet: :ciapet:
A livello pratico finirà nel nulla oppure con interventi di facciata (libreoffice agli stagisti e basta).
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
Non c'è bisogno di andare all'estero, qualche anno fa anche nel mio comune il nuovo sindaco "lui era avanti" appena eletto aveva fatto la stessa scoperta, dagli a Windows, Office, ecc.. brutti e sporchi nonché servi del capitalismo e altre amenità del genere per trovarsi poi in un mare di letame, casini inenarrabili dove praticamente il comune era bloccato, manco più la carta di indentità si riusciva a fare per non parlare del resto, insomma un disastro annunciato tanto che a furor di popolo come si suol dire è dovuto tornare indietro e ripristinare la situazione precedente.
Ovviamente indovinate chi ha pagato per cotanta lungimiranza, non è difficile, ecco se fossimo un paese serio tutto sto casino lo avrebbe pagato di tasca sua mentre invece come al solito ha pagato pantalone.....:doh:
... ecco se fossimo un paese serio tutto sto casino lo avrebbe pagato di tasca sua mentre invece come al solito ha pagato pantalone.....:doh:
Se fossimo in un paese serio non dipenderemmo così da quei software, i pubblici uffici sarebbero tutti su software open, e non ci sarebbero problemi di incompatibilità quando il singolo cerca di fare una cosa buona e affidarsi a soluzioni più dignitose...
Non c'è bisogno di andare all'estero, qualche anno fa anche nel mio comune il nuovo sindaco "lui era avanti" appena eletto aveva fatto la stessa scoperta, dagli a Windows, Office, ecc.. brutti e sporchi nonché servi del capitalismo e altre amenità del genere per trovarsi poi in un mare di letame, casini inenarrabili dove praticamente il comune era bloccato, manco più la carta di indentità si riusciva a fare per non parlare del resto, insomma un disastro annunciato tanto che a furor di popolo come si suol dire è dovuto tornare indietro e ripristinare la situazione precedente.
Ovviamente indovinate chi ha pagato per cotanta lungimiranza, non è difficile, ecco se fossimo un paese serio tutto sto casino lo avrebbe pagato di tasca sua mentre invece come al solito ha pagato pantalone.....:doh:
In uno stato serio dovrebbe essere l'amministrazione centrale a fornire gli strumenti per tutti gli uffici periferici in modo da avere software uguali per tutti e soprattutto integrati fra loro e magari sviluppati in Italia.
Piedone1113
25-07-2024, 19:44
In uno stato serio dovrebbe essere l'amministrazione centrale a fornire gli strumenti per tutti gli uffici periferici in modo da avere software uguali per tutti e soprattutto integrati fra loro e magari sviluppati in Italia.
:sofico:
Non c'è bisogno di andare all'estero, qualche anno fa anche nel mio comune il nuovo sindaco "lui era avanti" appena eletto aveva fatto la stessa scoperta, dagli a Windows, Office, ecc.. brutti e sporchi nonché servi del capitalismo e altre amenità del genere per trovarsi poi in un mare di letame, casini inenarrabili dove praticamente il comune era bloccato, manco più la carta di indentità si riusciva a fare per non parlare del resto, insomma un disastro annunciato tanto che a furor di popolo come si suol dire è dovuto tornare indietro e ripristinare la situazione precedente.
Ovviamente indovinate chi ha pagato per cotanta lungimiranza, non è difficile, ecco se fossimo un paese serio tutto sto casino lo avrebbe pagato di tasca sua mentre invece come al solito ha pagato pantalone.....:doh:
Come minimo sarà stato un 5 stelle :D
Porelli, magari erano pure in buona fede, è evidente che l'entusiasmo non basta,
dove ho messo io macchine Linux, funzionano.
Piedone1113
25-07-2024, 20:41
Come minimo sarà stato un 5 stelle :D
Porelli, magari erano pure in buona fede, è evidente che l'entusiasmo non basta,
dove ho messo io macchine Linux, funzionano.
Il discorso è quello.
Se tiri su un'infrastruttura centralizzata per le pa' con client cross platform per accedervi puoi pensare di migrare tutto all'OS che ti pare ( pianificando i tempi e non certo con un colpo di spugna).
Ma:
Bisogna formare il personale ( magari iniziando dai piccoli comuni/enti) in modo da migliorare e ottimizzare anche la formazione.
Avere un ventaglio ben definito e ridotto di hardware utilizzabile, magari acquistato direttamente dal ministero, con accesso anche ai vari driver in modo da limitare la possibilità di manomissioni da parte degli operatori inesperti ( quante assistenze per una pagina legal o Universal impostata come formato carta nel documento, driver, cassetto stampante).
Minimo ci vorrebbero 15/20 anni ( e non un paio di mesi).
Obbligare tutti i formati file da e verso le pa in OpenDocument senza un adeguata preparazione significa fallimento sicuro e soldi buttati. E solo per il formato file, figuriamoci se tutto dovrebbe passare ad open.
Notturnia
25-07-2024, 21:34
Open Source non significa free, semplicemente che il codice puo' essere visionato da chiunque e quindi validato.
Tra l'altro non capisco questo nazismo di alcuni lettori che vogliono imporre ai propri figli il patema di installarsi Linux, come se linux dovesse garantirli qualche successo nella loro vita futura.
La gente usa il software che vuole e di solito la scelta cade sulla facilità di utilizzo, lista delle feature, design (qualità) e dal prezzo
Infatti non hai capito.
L'utopia di cui auspicavo non è quella di insegnare ai propri figli linux per il loro specifico successo ipotetico MA far conoscere linux a tutti nelle scuole. Che i futuri adulti di domani ne conoscano almeno l'esistenza avendolo toccato con mano qualche volta a scuola, che sappiano che pc non è sinonimo di windows. Non è una cosa che serve per il successo personale di qualcuno è una cosa che auspico che semplicemente "si sappia", che "si sia a conoscenza di" a livello di popolazione generale. Questo aumenterebbe le scelte consapevoli dei futuri manager di domani nella scelta di software open source quando e se può aver senso usarlo in qualche contesto.
linux e unix li ho conosciuti all'università dove era pieno di nerd più nerd di me che insistevano sulla mostruosa superiorità di linux su windows..
ne avevo anche installata una versione sul portatile tanto per fare il figo con gli amici.. ma poi.. alla fin fine.. a lavoro si usa excel e nessuna finta copia open che non fa quello che serve, che fa perdere tempo per imparare a fare quello che già si sa fare con excel..
perchè se uno deve spendere 500 euro per istruire una persona ad usare una versione economica di excel spende di meno a prendere excel...
open source è bellissimo ma spesso inutile quando la cosa importante è non perdere tempo ed essere efficienti e produttivi.
la pubblica amministrazione è già bella incasinata per cui non è un dramma se riprovano con open source a pagamento al posto che con close source a pagamento.. cambia niente.. li non è il SW il problema..
ci sono settori dove linux è migliore e ci sono settori dove windows è migliore e migliore non vuol dire più potente, più performante etc ma che porta al risultato più facilmente gli utilizzatori di sistema
non metterei mai windows su una macchina a controllo numerico come non metterei mai linux sul pc di un commercialista..
ognuno usi quello che vuole, sentirmi dire che a scuola devono far perdere tempo a scoprire linux anche no..
se vogliono fare informatica studino linux quando sono ad informatica all'università.. non a scuola dell'obbligo dove va bene imparare ad usare un pc e non a configurare un pc..
suvvia.. già si studiano materie inutili e/o all'acqua di rose, perdiamo tempo anche con un sistema operativo di nicchia per pochi ?
Notturnia
25-07-2024, 21:36
Il discorso è quello.
Se tiri su un'infrastruttura centralizzata per le pa' con client cross platform per accedervi puoi pensare di migrare tutto all'OS che ti pare ( pianificando i tempi e non certo con un colpo di spugna).
Ma:
Bisogna formare il personale ( magari iniziando dai piccoli comuni/enti) in modo da migliorare e ottimizzare anche la formazione.
Avere un ventaglio ben definito e ridotto di hardware utilizzabile, magari acquistato direttamente dal ministero, con accesso anche ai vari driver in modo da limitare la possibilità di manomissioni da parte degli operatori inesperti ( quante assistenze per una pagina legal o Universal impostata come formato carta nel documento, driver, cassetto stampante).
Minimo ci vorrebbero 15/20 anni ( e non un paio di mesi).
Obbligare tutti i formati file da e verso le pa in OpenDocument senza un adeguata preparazione significa fallimento sicuro e soldi buttati. E solo per il formato file, figuriamoci se tutto dovrebbe passare ad open.
e questo costa una marea di soldi e fa perdere un sacco di tempo a noi utenti che vorremmo avere un servizio in tempi umani..
serve fare un secondo sistema e poi fare una migrazione trasparente (che non lo è mai) e questo costa un'altra marea di soldi...
ma la Svizzera li ha :-D
e questo costa una marea di soldi e fa perdere un sacco di tempo a noi utenti che vorremmo avere un servizio in tempi umani..
serve fare un secondo sistema e poi fare una migrazione trasparente (che non lo è mai) e questo costa un'altra marea di soldi...
ma la Svizzera li ha :-D
però mi sembra che la news è stata travisata... nella legge all'Art.7 sono previsti finanziamenti se necessari, ma in teoria è a costo zero, perchè non riguarda nè migrazioni, nè Linux, nè Libreoffice
ma solo la pubblicazione del codice (che può benissimo restare su Winzozz)
https://www.fedlex.admin.ch/eli/cc/2023/682/it
Art. 9 Software a codice sorgente aperto
1 Le autorità federali assoggettate alla presente legge pubblicano il codice sorgente dei software che sviluppano o fanno sviluppare per l’adempimento dei propri compiti, sempre che i diritti di terzi o motivi importanti in materia di sicurezza non escludano o limitino questa possibilità.
ninja750
26-07-2024, 08:22
Chiedere alla Germania che ci ha provato anni fa, come è poi andata finire. :ciapet: :ciapet:
A livello pratico finirà nel nulla oppure con interventi di facciata (libreoffice agli stagisti e basta).
Chi è nell'IT del pubblico o grandi aziende (migliaia di client e server più disparati) può capire.
lavoro nell'IT e abbiamo una parte di pubblico, dove oltre a voler open source esigono anche la riusabilità del software di legge per il riutilizzo di customizzazioni, è già una realtà da anni
linux e unix li ho conosciuti all'università dove era pieno di nerd più nerd di me che insistevano sulla mostruosa superiorità di linux su windows..
ne avevo anche installata una versione ...
Non per fare il fanvoy ma magari una versione è un po' poco.
Ho avuto la possibilità di lavorare in un azienda molto piccola ma comunque in corsa dove per più di 10 anni abbiamo usato un gestionale sotto Linux opensource personalizzato da me, e non sono morti, usavamo solo Linux ed opensource e gratuiti a parte il computer amministrativo che aveva chiaramente un SW a pagamento per questioni contabili, e nonostante si facesse di tutto e di più bastava spiegare ai colleghi come fare sotto Linux e mai un bsod.
Giusto per dire che le persone si sono adattate dal vecchio gnome al KDE, cinnamon, nuovo gnome e via senza mai problemi. Tutto il tempo perso a spiegare l'ho guadagnato a non dovere risolvere: un dry_run di dmesg mi ha fatto risolvere problemi a cui non sarei mai venuto a capo sotto win, ed infatti quando è stato necessario avere un solo gestionale che comprendesse anche la contabilità, tutto è diventato win e tutto ha iniziato a rompersi (a parte il mio client che era una VM sotto Linux, che resettato all'occorrenza). Non si muore di SW libero neanche sotto win, ora che lavoro da un altra parte e per necessità del gestionale uso un win plain con solo SW libero - e parlo di aziende private che guardano a risultati. Basterebbe una persona inserita nel contesto che invece che volere lucrare volesse dare valore alla vita, alle relazioni, alla trasmissione della conoscenzq
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